Lazzarus Ledd Inviato 1 Ottobre 2013 Autore Segnala Inviato 1 Ottobre 2013 Il vecchio cacciatore sembra molto soddisfatto, felice ti ringrazia a sua volta e ti benedice, prima che tu e il tuo collega draconico usciate dalla sua casa; Il capannello di persone, sebbene ridotto, conta comunque una dozzina di individui, compresi Brand e il guerriero che vi sta scortando alla casa lunga, e quasi tutti vi seguono fino a destinazione. Alcuni cani dal lungo pelo grigio vanno a zonzo qua e la per il villaggio, mentre i bambini si rincorrono e giocano correndo a nascondersi per divertimento da voi due estranei e spiandovi da dietro le mura delle altre case. Mentre camminate, potete notare e prendere nota della disposizione delle case del piccolo villaggio. Spoiler: Intanto chiaccherate in quella lingua tanto naturale per voi, mentre qualcuno dei presenti rimane colpito dal fascino di tali suoni, tuttavia ingnorando completamente cosa vi state dicendo. «Si, lo farò senz'altro. E' chiaro che non si tratti affatto di un incidente, come vogliono farci credere, la morte di colui che sta ancora bruciando sulla pira la dietro il costone di roccia. E poi quella donna se non sbaglio ti stava avvertendo di qualcosa di importante forse riguardo ad un lago, prima di venire interrotta dall'arrivo della guardia. Comunque sia, ti avviso se sento che qualcosa non va, anche se leggo molta preoccupazione e altrettanta speranza nei loro sguardi... Sono sicuramente spaventati da qualcosa ma non ne vogliono parlare.» La strada è davvero poca e mentre parlate, arrivate finalmente a destinazione. La Casa Lunga è senza dubbio la più grande, bella e solida costruzione del villaggio. La facciata è adorna di fregi intagliati nel legno ed è incorniciata da lunghi ghiaccioli che scendono dall’alto tetto ricurvo. Il mezzo metro di neve e ghiaccio che grava su di essa e la fa sembrare ancora più imponente. Olaf vi invita a varcare la piccola porta principale - fermandosi di lato a questa - da cui giunge il vociare di molte persone che stanno discutendo tra di loro. Potete osservare, prima di entrare, le sculture poste a intervalli regolari sulle travi del tetto: sono intagliate nel legno delle travi portanti, e rappresentano due serpenti, o mostri marini, che si fronteggiano. Prima di entrare nella sala lunga la prima cosa che notate è che le persone all’interno della casa stanno parlando tutte insieme, anche ad alta voce. Potete distinguere alcune frasi isolate simili a quelle già udite in precedenza: “Non può andare avanti così questa storia.” e “E se potessero davvero aiutarci questi stranieri?” Appena entrati però, si fa silenzio attorno a voi. Non avete grosse difficoltà a vedere bene, nonostante il repentino cambio di luce dal bianco candido della neve al buio della Sala, appena rischiarato dalla tremolante luce del fuoco. Non vi sono finestre, e il fuoco che arde al centro della sala riscalda l’ambiente, ma non lo rischiara più di tanto. Malgrado il tetto alto più di sei metri ed il buco nel soffitto, la sala è piena di fumo. Vedete che al suo interno le Casa Lunga presenta un unico grande ambiente, in cui sono radunate una cinquantina di persone, tra uomini e donne. Stanno tutti guardando voi, gli uomini davanti, seduti su lunghe panche di legno, le donne dietro di loro. Alcuni reggono boccali di birra, altri tengono la mano sulla spada. Alcuni vi guardano con diffidenza, altri vi sorridono, alcuni scambiano tra di loro battute a bassa voce, ridendo poi forte. Dalla parte opposta della sala, su di un alto scranno di legno è seduto il re: un uomo anziano, magro ma ancora prestante, con barba e capelli grigi, avvolto in una pelliccia d’orso. I suoi penetranti occhi grigi si fissano su di voi. Al fi anco del re, in piedi, vedete un giovane guerriero dalla corporatura massiccia e i lineamenti squadrati, con i biondi capelli e la barba raccolti in trecce. Indossa una pelliccia bianca come la neve di quello che pare essere un lupo davvero grosso, un lupo invernale. Spoiler: Spoiler: I presenti appaiono vestiti tutti con indumenti simili, come le persone che avete già incontrato nel villaggio. La maggior parte delle persone stava chiacchierando e alcuni sguardi, in particolar modo quelli delle donne e di alcuni uomini più anziani, si appuntano su di voi non appena entrate: gli sguardi sembrano essere carichi di aspettativa. Tra tutti i presenti capisci chiaramente che solo una 20ina sapranno combattere.
Ospite Aurelio90 Inviato 1 Ottobre 2013 Segnala Inviato 1 Ottobre 2013 Inspiro profondamente, facendo scorrere la fredda aria mattutina dentro i miei polmoni, prima di mettere piede dentro alla "Casa Lunga"... la costruzione di legno, priva di finestre, sembra racchiudere in sè non solo il fumo prodotto dal falò ma anche il malumore e i segreti di questi locali. La situazione mi convince sempre meno, ma finora non ho notato alcun segno di ostilità o di atti malvagi... finora. Re Hròlfr magro-come-un-palo, e posso capire ora il perché: sul scranno è seduto un uomo forse ancora con l'ardore della battaglia ma certo provato dagli anni. La stessa cosa non si può dire con colui che presumo essere suo figlio, un uomo duro e dal forte portamento con addosso la pelliccia di un lupo invernale. E questo vuol dire che ha già dato prova del suo coraggio e della sua forza. «Vostra grazia, Re Hròlfr» comincio a parlare, inchinandomi difronte a lui «Il mio nome è Lazarus e questi è il mio fido compagno Silverbane, entrambi onorati di essere alla vostra presenza. Eravamo in viaggio in queste terre quando questa mattina abbiamo trovato il vostro villaggio, nella speranza di poter ricevere ospitalità. Non è nostra intenzione provocare disordini o attentare alla vostra autorità... ci fermeremo per il tempo necessario di organizzarci per poi riprendere il nostro viaggio, verso nord-est» Così concluso il mio discorso, porto il mio sguardo verso il vecchio re. Spoiler: Prova di Diplomazia, +71... sai, stavo pensando: non è che questi vogliono che io e Silverbane rimaniamo nel villaggio perché ci vogliono uccidere/mangiare/schiavizzare/Sandalphionsolosacosa? xD
Lazzarus Ledd Inviato 1 Ottobre 2013 Autore Segnala Inviato 1 Ottobre 2013 Ancora una volta i tuoi modi garbati, il tono di voce calmo, dolce ma deciso ti aiutano ad ottenere l'effetto desiderato. Seguendo il tuo esempio anche il grande dragone sotto mentite spoglie fa un rispettoso inchino verso il re. Nella sala regna ora il silenzio quasi assoluto, rotto solo da alcuni uomini che parlottano tra loro, osservando i vostri abiti, gli eleganti tessuti di Silverbane, il tuo bel mantello e l'ancor più bell'elmo, finemente decorati, con una certa ammirazione. Il re, alle tue parole fa a sua volta un debole inchino verso di voi piegando un pò il capo, ma sempre rimanendo in contatto visivo con voi: «Molto bene, molto bene... Io Hròlfr, magro-come-un-palo, figlio di Halfdan, re di Noldholm e di queste terre, vi do il benvenuto, stranieri. Siete giunti qui per caso, ma anche il caso può portare buoni frutti, se i cuori sono sinceri.» Nonostante l’esile corporatura e il fisico sottile, che gli hanno procurato il soprannome di “magro-come-un-palo”, ed i segni dell’età ormai evidenti (in particolare, i capelli e la barba grigi), è un uomo ancora vigoroso, ed è evidente che un tempo doveva essere un formidabile combattente. Pacato nei modi, calmo come le acque del mare in assenza di vento, vi parla con voce lenta e decisa, e nessuno - mentre lo fa - osa interromperlo. Quindi continua: «Questi al mio fianco è mio figlio Einar, il guerriero più valoroso di Noldholm.» Einar piega leggermente la testa in un abbozzo di inchino, ma c’è qualcosa di sprezzante nel suo sorriso, e i suoi occhi sono freddi come il ghiaccio. Tuttavia ora il re rimane in silenzio e i suoi occhi grigi si posano prima su di te, poi su Silverbane. Questo ad un certo punto "sospira" come prima, cercando di nascondere i suoni prodotti dalle parole in celestiale facendoli passare per un respiro un pò pesante: effettivamente riesce nel suo intento perchè ancora una volta i rumori son davvero impercettibili e nessuno pare accorgersi che stia parlando, tranne te ovviamente: «Mi è appena venuto in mente che queste genti si aspettano un piccolo dono per ringraziarli dell'ospitalità... forse potresti consegnarli una delle pietre del tuo elmo, dovrebbe più che bastare, se non hai altro...»
Ospite Aurelio90 Inviato 1 Ottobre 2013 Segnala Inviato 1 Ottobre 2013 Rivolgo lo sguardo in direzione di Einar e m'inchino rispettosamente nei suoi confronti, sebbene il suo contegno non sembra simile a quello di suo padre.. poi avverto le parole di Silverbane. Respiro profondamente: per quanto fossi sprofondato nei miei pensieri mi ero dimenticato di preparare un dono al re. E potrei anche donare uno dei preziosi che abbelliscono il mio elmo... e fortunatamente posso farlo senza preoccupazioni: se separati dall'elmo, i preziosi perdono i loro poteri magici. Perché, altrimenti, non avrei mai donato una pietra contenente una magia così potente e distruttiva, pure a rischio di offendere re Hròlfr. «Buon re, prego a voi e ad vostro figlio di accettare questi come rappresentazione del mio rispetto nei confronti vostri e della sincerità delle nostre intenzioni...» E detto questo mi levo l'elmo che adorna il capo e stacco su di esso due dei diamanti incastonati. Poi, lasciando l'elmo per terra, mi avvicino al trono per offrire al re e ad suo figlio le due pietre preziose...
Lazzarus Ledd Inviato 1 Ottobre 2013 Autore Segnala Inviato 1 Ottobre 2013 «Ottima mossa!» ti sussurra Silverbane quando deponi il casco a terra; dopo di che si rialza in piedi riassumendo un aura più "nobile". Intanto il re sembra bene aprezzare il tuo dono, e con un debole sorriso dipinto in volto estrae da una saccoccia legata attorno alla vita due anellini d'oro, ricambiando cosi il regalo che gli hai fatto: «Accettiamo con piacere i vostri doni cari stranieri, ma prego, ora lasciate che sia io a contraccambiare.» dice porgendoti i due anelli. «Dovete sapere, il villaggio di Noldholm è stato fondato da mio padre, che 50 anni or sono ha condotto le sue genti oltre le grandi montagne delle Thunland per fuggire a una terrbile epidemia. Dalla sua fondazione - lui per primo e poi anchio - abbiamo affrontato e vinto ogni avversità, permettendo al villaggio di prosperare.» vi comincia a raccontare. «Ebbene» continua «vedendo i vostri vestiti eleganti - sebbene leggerini per queste terre - e la vostra carnagione si capisce chiaramente che non provenite neanche lontamente da queste zone. Purtroppo non sono stato messo al corrente di questi dettagli, che avete già rivelato a Brand e la sua dolce moglie, ho saputo... posso quindi aver l'ardire di domandarvelo di persona da dove provenite?» Mentre parla, vi osserva mantenendo una sua compostezza, nonostante abbia anche lui come Brand modi "paterni" di parlarvi, quasi. Suo figlio invece mantiene lo stesso atteggiamento di prima, sebbene pare abbia gradito il vostro modo di presentarvi e approcciarvi.
Ospite Aurelio90 Inviato 2 Ottobre 2013 Segnala Inviato 2 Ottobre 2013 Prendo i due anelli che mi sono stati offerti, inchinando il capo in direzione del re e del figlio. «Vostra grazia, io e il mio compagno siamo originari di Shadowdale, nel Cormyr» e il che è vero, dato che io e lui siamo nati in quelle terre e Silverbane è molto più vecchio di me... E a quanto pare le voci corrono in questo paese: non erano passati che cinque minuti da quando stavo a casa di Brand, che già il re sapeva di quanto avessi detto lì dentro... immagino dunque che sappia anche sulle mie domande riguardo a ciò che affligge questa gente... «Brand è sua moglie sono brave persone e sudditi a voi fedeli, vostra grazia: voi siete un uomo giusto e rispettabile, e la vostra giustizia è accompagnata con l'indulgenza presso coloro che mostrano pentimento per i loro crimini... e questo vi rende onore.»
Lazzarus Ledd Inviato 3 Ottobre 2013 Autore Segnala Inviato 3 Ottobre 2013 Il vecchio re pare sorpreso: «Uhm... il Cormyr... si, ho già sentito nominare queste terre che se non erro si trovano nel Faerun, giusto? Purtroppo mi tocca ammettere la mia ignoranza in materia, ma non ho mai sentito il nome della vostra città d'origine e ne ignoro la precisa locazione. Ma sapere che venite da terre cosi lontane mi basta e anzi, mi dispiace siate arrivati in questo brutto momento a farci visita - involontariamente, si intende: questo è uno dei più freddi inverni che si ricordino a memoria d’uomo. I lupi si spingono adirittura fino alle porte del villaggio nelle giornate più fredde e buie, e cacciare diventa sempre più difficile.» Fa una pausa - dopo le tue ultime parole - come se riflettesse, poi aggiunge: «Dah, lo sono. Brand è uno dei più vecchi cacciatori del villaggio ma nonostante questo è ancora uno dei migliori ed è grazie a lui se abbiamo ancora dell'ottima cacciagione, nonostante i lupi che vi dicevo. Mi onorate molto stranieri... mi dispiace solo che siate giunti in questo momento: se foste giunti qualche mese fa... il clima sarebbe sicuramente stato migliore... il sole regalava ancora calde giornate piacevoli e avremo potuto accogliervi in maniera più adeguata. Mi perdonerete questa mancanza, spero. Ma vi prego, parlatemi un pò di voi, cosa fate esattamente per vivere? Siete forse come quegli avventurieri erranti di cui si narrano le gesta nelle ballate degli scaldi?» Intanto il figlio mantiene la sua aria fredda e distaccata, mentre continua ad osservarvi e di tanto in tanto buttare un occhiata al vecchio padre.
Ospite Aurelio90 Inviato 3 Ottobre 2013 Segnala Inviato 3 Ottobre 2013 Lo sapevo. Oramai è ovvio che queste persone cercano di chiedermi aiuto per i loro problemi... forse è stato uno sbaglio fermarsi qui, probabilmente sto perdendo tempo mentre la zona d'ombra o quello che si cela dentro di essa si starà preparando a scatenare qualche cataclisma od orrore... ma non posso nemmeno voltare le spalle e andarmene come se nulla fosse. Se potrò aiuterò questa gente, sempre che non chieda qualcosa violi il mio onore. «Vostra grazia, sono gli dèi a detenere il corso delle stagioni così come l'alternarsi del giorno della notte... pertanto non avete nulla di cui scusarvi. Su di me e sul mio compagno posso dire che siamo avventurieri, sì... e abbiamo abbastanza esperienza per dire che i vostri sudditi temono qualcosa. Qualcosa che è legato alle pire funebri che abbiamo notato mentre ci avvicinavamo al vostro villaggio, qualcosa contro cui state lottando ma che decima i vostri guerrieri. Non è forse così?» e rimango in silenzio. Sono cosciente di essere stato troppo diretto, ma devo capire come stanno effettivamente le cose e se posso aiutarli nel limite dei miei poteri.
Lazzarus Ledd Inviato 4 Ottobre 2013 Autore Segnala Inviato 4 Ottobre 2013 Il regnante soppesa attentamente le tue parole, mentre un leggero mormorio di disapprovazione si alza in sala, sebbene sia ancora molto contenuto. Intuisci che i barbari del nord sono gente molto fiera e il tuo insistere viene letto come un affronto, sebbene tu stia cercando di capire cosa poter fare per aiutarli. «Ebbene stranieri, per una serie di sfortunati eventi abbiamo perso alcuni dei nostri uomini, non lo nego, ma sono stati solo degli incidenti, piuttosto ora...» «Nah, ora basta!» Il re viene interrotto dal figlio che finalmente palesa il suo malcontento verso voi due: «Le genti del sud sono molli e deboli, ma giocano tutta la vita a fare i grandi guerrieri agitando le loro spade di legno. Abbaiano e non hanno i denti. I popoli del nord guardano e ridono! I nostri problemi non vi riguardano.» sbotta seccato guardandovi con i suoi occhi di ghiaccio. Spoiler: PS: Non l'ho specificato prima e me ne scuso, ma secondo i tuoi calcoli la "zona d'ombra" copre il villaggio, quindi attualmente sei dentro il triangolo buio, non al centro ma sul suo bordo esterno.
Ospite Aurelio90 Inviato 4 Ottobre 2013 Segnala Inviato 4 Ottobre 2013 È avvenuto la reazione che mi aspettavo: i popolani ora sembrano guardarmi con astio, mentre è palese il disprezzo che Einar mi vomita addosso. Lo guardo fisso negli occhi «Può anche essere vero, Einar figlio di Hròlfr: i vostri problemi non ci riguardano. Ma qualunque siano i problemi che vi affliggono sono il motivo per cui NOI siamo qui...un'ombra, una grande e maligna ombra, ammanta queste terre e ha portato via due valorosi combattenti. Qualunque cosa sia questa ombra, qualunque sia stata la fine dei due agenti inviati qui io e il mio compagno siamo qui per scoprirlo e ad abbatterlo, se necessario. «Re Hròrfl» e qui mi rivolgo verso il sovrano «ho rispetto verso di voi e la vostra autorità, ma io rispondo ad un'altra autorità. Ed è a nome di essa che io sono giunto fin qui e mi trovo ora sotto il tuo stesso tetto: per indagare e, se necessario, combattere. E quindi, forse, abbiamo entrambi un nemico in comune... non è mia intenzione portare disordini nel tuo regno nè nel tuo popolo, ma qualunque cosa voi sappiate a riguardo può essere di grande aiuto per il completamento della nostra cerchia...» Spoiler: Diplomazia +71. E ora vediamo se la smettono a rimanere sul vago, è che il mio personaggio odia coloro che tergiversano o che fanno volontariamente i vaghi. Veramente, ho avuto a che fare con questa gente, la maggior parte per telefono ma anche in carne ed ossa =___="
Lazzarus Ledd Inviato 13 Gennaio 2014 Autore Segnala Inviato 13 Gennaio 2014 Spoiler: E... dopo mesi di silenzio su queste pagine... si riprende! Intanto piccola comunicazione di servizio: Non l'ho specificato prima e me ne scuso enormemente... sono caduto in uno dei classici errori da master inesperto... percui cerco di rimediare adesso: quando Shaggern ha detto "Poichè temiamo il conivolgimento di forze oscure, non vogliamo dare loro una motivazione per scatenare una nuova guerra ai piani celesti, quindi non potremmo fornirti altri agenti." intendeva che dovrà essere una missione "segreta", insomma, da non andare a dire a destra e manca che lavori per Sandalphon, ma solo se strettamente necessario e anche anche... ovviamente meno gente viene a sapere che lavori per i piani superiori meglio è. Silverbane essendo un tuo compagno di vecchia data e avendo viaggiato molto con te, sa bene come la pensi sulle persone che tergiversano e sa che non sarebbe durata a lungo la cosa prima che tu cominciassi a scaldarti, perciò non può che constatare la tua reazione mentre continua a rimanerti vicino in silenzio. Il suo sguardo serio, pacato rimane puntato prima sul regnante, poi sul giovane, ma da questo ora si può notare una certa... "fierezza", si può quasi riuscire a scorgere che dietro quello sguardo cosi calmo in realtà vi si celi quello di un guerriero formidabile, ben conscio della sua potenza e perciò sicuro di se stesso. Uno sguardo che fa ben capire chi comanda... se solo lo volesse. Alle tue parole comunque la maggior parte degli astanti sembrerebbe essere terrorrizata da quello che hai detto, come se le loro paure avessero trovato le conferme che cercavano, difatti tra il vociare confuso che sale via via di intensità (anche sonora) riesci a scorgere le frasi provenire soprattutto dai vecchi e dalle donne «Un ombra maligna?! ma che sta dicendo?» «Un ombra! Sul nostro villaggio!» «Una presenza maligna, lo sapevo... gli dei ci hanno voltato le spalle» «Anche loro si sono accorti che qualcosa non va, non possiamo più tacere»; Altre voci invece: «Che cosa stanno dicendo? Stanno forse cercando di spaventarci?» «Due dei loro uomini uccisi forse dallo stesso...» «Venivano da cosi lontano per un motivo allora...» Insomma, il vociare è davvero forte ora e molte sono le persone che si domandano chi siate in realtà mentre altrettante - se non di più - sono ancora più impaurite di prima; Il giovane guerriero coperto dalla pelliccia di lupo invernale intanto sembra vagamente soddisfatto dalla reazione che ha causato in te, mentre alcuni dei guerrieri più giovani - e che puoi notare avere al collo lo stesso monile, ovvero un dente di lupo - cominciano a portare le loro mani sulle else delle spade o stringere ancor di più le proprie lance... ... ma ad un certo punto è lo stesso re Hròlfr che con un unico potente richiamo zittisce immediatamente la sua gente, facendo cessare la confusione creatasi: «Ora basta, silenzio!» Quando il silenzio, quasi innaturale torna a farla da sovrano, scocca un occhiata al figlio e poi si rivolge nuovamente con la sua solita voce e modi di fare pacati e calmi a voi due, te in particolar modo visto che sei l'interlocutore principale: «Ebbene, non posso negare che abbiamo dei problemi che vi taciamo appositamente al momento» «Ma padre...» Einar vorrebbe dire qualcosa ma il re lo blocca con un cenno della mano, che sembra sufficiente a zittirlo, quindi riprende immediatamente il suo discorso come se l'interruzione non fosse avvenuta «Ma si direbbe che nemmeno voi stranieri siate stati del tutto sinceri. Venite ad indagare per conto di chi, esattamente?» Vi osserva quindi con i suoi occhietti grigi, mostrando di non essere intimorito o da meno, nemmeno alle occhiate di Silverbane. @Diario delle missioni: Spoiler: Missioni Principali: Indaga per conto di Sandalphon cosa sta succedendo sul piano materiale sotto la "zona d'ombra"; Scopri che fine hanno fatto i due planetar e se sono sopravvisuti aiutali a farli tornare su l'Elysium; Missioni Secondarie/Facoltative: Scopri quali problemi affliggono il villaggio di re Hròrfl;
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