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Dubbi di interpretazione


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Vi è mai capitata una strana situazione in cui non sapere come impersonare il vostro pg? Oppure fare un ruolo del tutto nuovo dovuto a qualche maledizione? Essere diventati malvagi in un colpo?

Questo topic fa per voi. Qui potete chiedere qualsiasi dubbio riguardo la vostra interpretazione di un personaggio. Lascio quindi a voi :)

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  • 2 settimane dopo...

Ciao a tutti , é la prima volta che gioco ed il mio ruolo é chierico legale buono , allineamento che non potuto scegliere al fine della quest.

Abbiamo discusso piu volte di come interpretare il ruolo di legale buono ( credo difficilissimo ).

Un esempio :

Villaggio inerme invaso da mezzi-demoni che compiono scorribande e assassini ogni notte , decidiamo giustamente di intervenire , ci facciamo assalire da questi e ne catturiamo uno per sapere dove si sono stabiliti.

2 compagni lo portano nella piccola prigione del villaggio , uno di loro caotico buono e l'altro legale buono , cercano di fargli sputare il rospo alche il caotico gli trapassa una mano con una spada , chiaramente il tipo cede , ma il compagno legale buono non dice nulla (per fortuna io non c'ero altrimenti il finimondo .....).

Ormai il nemico é inerme e non costituisce minaccia per noi , ma é un temibile pericolo per un piccolo villaggio, a quel punto nasce il problema di dove lasciare il mezzo-demone , propongo di portarlo con noi perche lasciarlo nella prigione di un piccolo villaggio non é sicuro potrebbe liberarsi ( Sappiamo poco di lui ha qualche magia e abilita' , ma non sappiamo di che tipo ) .

Come si dovrebbe interpretare in questa situazione un legale buono?

Nota - %2$s regolamento di sezione prima di pubblicare un post
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Come si dovrebbe interpretare in questa situazione un legale buono?

Non sono situazioni chiare, rientrano nella tua interpretazione.

Legale significa che aderisci ad un codice di comportamento, probabilmente visto l'essere chierico i dettami del tuo Dio.

Buono significa che metti gli altri prima di te stesso.

Nessuno di queste due informazioni ci dice nulla su come si deve comportare il tuo personaggio quando la sicurezza di un innocente (abitante del villaggio) è messa a rischio dal lasciare viva una creatura malvagia, per quanto resa inerme.

Se la tortura sia giustificabile per salvare un innocente è una domanda etica che non rientra nei semplificativi assi morali di D&D, quindi rientra nella tua personale interpretazione. Gandhi è legale buono, ma anche Thor o il Dio Vendicativo del vecchio testamento.

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bonbon123 dice il vero :)

Gli allineamenti non implicano "persone fatte con lo stampino"... ognuno avrà i suoi modi per raggiungere i suoi scopi... serve soltanto a generalizzare e secondo me a confondere i giocatori.

Anche il LB avrà una giornata, un evento, in cui compirà un azione non LB, non per questo significa che è stato mal interpretato (guardando con un pò di senso di che azione si tratta chiaramente).

Per l'esempio in questione, ovvero "mano-trapassata", il pg LB potrebbe riporre completa fiducia nel pg trapassatore, e seppur non accettando i suoi metodi, lasciarlo fare perché sa per certo che avrà successo e si fida.

Oppure potrebbe non dir nulla perchè intimorito dal pg in questione (eh già, hanno paura anche i PG LOL!).

Potrebbe comunque fargli notare la cosa in una sessione successiva "Sai, non approvo i tuoi metodi..."

L'interpretazione sta a te

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Come si dovrebbe interpretare in questa situazione un legale buono?

Intanto, torturare è un'azione malvagia in qualunque modo la guardi. Quindi il CB si è comportato da CN.

Per quanto riguarda trovare una soluzione, ci sono varie possibilità:

- Anche se agile e potrebbe lanciare incantesimi, se lo lasciate chiuso in cella ammanettato difficilmente potrebbe liberarsi.

- In alternativa, portarlo ad una prigione più sicura.

Sicuramente non ucciderlo.

Per il resto, ti rimando a questa vignetta.

Buono significa che metti gli altri prima di te stesso.

Non è propriamente vero. Piuttosto ti prodighi per il bene degli altri. Ma un caotico buono ad esempio, potrebbe non cedere ad un ricatto che gli costerebbe la vita, ma la costa ad un innocente, perché sa che sopravvivendo potrà sia vendicare l'innocente, che magari salvare altre vite.

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Mi scuso per aver sbagliato dove postar la discussione.

LOL klunk , bella vignetta , c'é stata la medesima discussione tranne la parte finale XD.

Per me torturare , mi sembra un'azione da malvagio , anche se é stata fatta su un malvagio .

Credo che la cosa migliore e' lasciare perdere e virare su un atteggiamento neutrale , allineamento che volevo fin dall'inizio , cosa non voluta dal GM.

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Ho notato che raramente ci sono due persone che hanno le stesse identiche opinioni su cosa è buono-malvagio-legale-caotico, e che spesso gli argomenti a favore del proprio punto di vista sono innegabilmente giusti... per se stessi. Secondo me è uno dei limiti maggiori di D&D, persino prima dell'eccesso di pf e di potere degli incantatori.

Quindi, se vuoi la mia opinione, la cosa migliore da fare è che tutto il gruppo (giocatori+master) discuta della questione; altrimenti ti ritroverai a fare un'azione che TU pensi onestamente essere in linea col tuo allineamento, ma gli altri no... e lì sono discussioni (o peggio, se ad essere in disaccordo è il master).

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Il problema grosso, come sempre, è che l'allineamento viene visto come il punto di riferimento per il giocatore, mentre IMHO lo è per il master.

L'interpretazione deve dipendere dal carattere del personaggio, così che il giocatore non dovrà temere ogni azione che compie, se questa è appunto giustificata dal comportamento del PG. E il DM utilizzerà la descrizione del carattere per poter comprendere e catalogare quel PG nel contesto degli allineamenti, se proprio vuole farlo.

Questo modo di vedere le cose rende tutto molto più elastico e semplice, oltre che troncare sul nascere tutta la problematica che deriva dalla visione differente dell'allineamento intorno al tavolo (e peggio ancora su un forum!).

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Il problema grosso, come sempre, è che l'allineamento viene visto come il punto di riferimento per il giocatore, mentre IMHO lo è per il master.

L'interpretazione deve dipendere dal carattere del personaggio, così che il giocatore non dovrà temere ogni azione che compie, se questa è appunto giustificata dal comportamento del PG. E il DM utilizzerà la descrizione del carattere per poter comprendere e catalogare quel PG nel contesto degli allineamenti, se proprio vuole farlo.

In pratica stai dicendo che l'allineamento DERIVA dal carattere del pg (vale a dire come viene interpretato dal giocatore), e non viceversa, esatto?

Sono perfettamente d'accordo con te, ma alle volte è difficile fare il passaggio che descrivi... e, soprattutto, significa che è il master che indica l'allineamento del pg dopo alcune partite; nel caso di personaggi appartenenti a classi con restrizioni sull'allineamento, questo rischia di bloccare la loro crescita proprio all'inizio, e che il giocatore sia (o si senta) costretto a cambiare pg.

Ora, domanda da un milione di monete d'oro: che allineamento dareste al mio prossimo pg a D&D 4?

Spoiler:  
Mezzorco allevato dai morfici; vuole bene alla sua famiglia dottiva che lo ricambia, mentre il resto del villaggio lo disprezza e lo teme, per cui diventato adulto se ne và, anche per evitare problemi ai suoi parenti col resto degli abitanti.

Non si sente a proprio agio in nessun posto, per cui vaga per il mondo senza meta; vorrebbe cercare la propria famiglia d'origine, ma teme che lo abbiano abbandonato perchè anche loro lo odiano.

Aiuta le persone in difficoltà, ma non se non ha nessuna speranza di vittoria; si getta nel combattimento con gioia e con una furia selvaggia, perchè è solo mentre combatte che non è costretto a pensare ai suoi problemi.

Però non è un macellaio insensato; nonostante tutto ammira gli avversari che combattono lealmente; anche se non si fà problemi a torturare ed uccidere i malvagi, non prova piacere nel farlo.

Un pg così sarebbe "Buono" o "Senza allineamento" (l'equivalente di NN in 3.5), secondo voi?
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Però non è un macellaio insensato; nonostante tutto ammira gli avversari che combattono lealmente; anche se non si fà problemi a torturare ed uccidere i malvagi, non prova piacere nel farlo.

Se evitiamo il fatto che tortura, per me senza dubbio caotico buono. Ha ereditato la natura caotica degli orchi, vaga senza dare peso alle tradizioni, ma aiuta le persone in difficoltà senza provare piacere nell'uccidere.

Se usa la tortuna, dovrebbe essere almeno CN. Fa un po' quello che gli pare e che lo fa stare bene, a volte con mezzi opinabili. Alla fine un CN può aiutare anche chi ha bisogno se gli va.

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  • 4 settimane dopo...
  • 4 anni dopo...
Il 23/10/2013 alle 10:41, KlunK ha scritto:

 

Intanto, torturare è un'azione malvagia in qualunque modo la guardi. Quindi il CB si è comportato da CN.

Per quanto riguarda trovare una soluzione, ci sono varie possibilità:

- Anche se agile e potrebbe lanciare incantesimi, se lo lasciate chiuso in cella ammanettato difficilmente potrebbe liberarsi.

- In alternativa, portarlo ad una prigione più sicura.

Sicuramente non ucciderlo.

Per il resto, ti rimando a questa vignetta.

 

 

Non è propriamente vero. Piuttosto ti prodighi per il bene degli altri. Ma un caotico buono ad esempio, potrebbe non cedere ad un ricatto che gli costerebbe la vita, ma la costa ad un innocente, perché sa che sopravvivendo potrà sia vendicare l'innocente, che magari salvare altre vite.

Mi trovo a pensarla diversamente, in relazione ad un paio di cose. 
La prima è che se da LB, NB o CB fai un'azione malvagia il comportamento non è LN, NN o CN, ma è un coportamento malvagio. Da un punto di vista generale un comportamento malvagio non ha necessariamente una connotazione rispetto alla legge e caos (anche se nel caso di specie è anche contro la legge, quindi il comportamento in questione è CM), ma questo non implica che il personaggio sia diventato CM. Può essere pentito o essere divorato dai sensi di colpa. Un atteggiamento reiterato porta il PG a spostarsi di un passo verso il caos/male, non una singola azione. Chiaramente andrebbe giocato il rimorso.
La seconda cosa è riguarda la possibilità di uccidere un prigioniero. Un demone è malvagio per definizione e quindi non ha possibilità di redenzione. Ci sono chiaramente casi eccezionali, e i PG possono incontrarli/provocarli, ma un demone catturato va ucciso. Non c'è alcuna alternativa valida a meno di disporre di prigioni magiche e sopratutto un ordinamento che preveda questo. I PG non sono giudici e non possono sostituirsi al sistema costituito in cui vivono, eppure ci sono situazioni in cui la scelta è bianca o nera e in quelle se il male che lasciare libero/imprigionare in un luogo dal quale scapperebbe comporterebbe fosse maggiore della sua uccisione beh, i PG LB NB e CB sono legittimati a ucciderlo. Poi possono credere a un ravvedimento di umanoidi, ma lo devono valutare in concreto. È credibile? Lo dice apposta? Sicuramente la scelta migliore è quella di portarlo con il gruppo, ma se non fosse possibile l'uccisione potrebbe essere la scelta migliore anche per un LB. Che non la vivrebbe bene ma sarebbe preferibile quello a lasciare libero un assassino/stupratore.
Torturare no, mai per nessun B.

Vi dico questo (ovviamente come mia opinione, non come verità assoluta) avendo giocato 11 livelli di chierico di moradin/paladino LB nella campagna curse of strhad a ravenloft. È stata atroce (e non è finita).

Per fare un esempio ti trovi di fronte a streghe che comprano bambini per mangiarli e usarne le ossa per fare pasticcini che usano per comprare bambini dai genitori assuefatti alla droga che tali pasticcini rappresentano. Cosa fai? Ovviamente carichi le streghe, non sapendo bene cosa siano e il 50% del gruppo va sotto 0 di PF mentre la strega scappa ridendo, ferita gravemente ma viva. Allora giuri di trovarla e lo fai, uccidendo due delle streghe che formano la sua covenant, ma lei scappa di nuovo, e continui a fare giuramento di trovarla, mentre strhad ti insegue per tutta la landa. Ma il problema vero è: cosa fai ai genitori che vendono i figli? Pechè è facile dare la caccia alle streghe. Ma i genitori sono assuefatti, in un mondo grigio in cui nella migliore delle ipotesi tutto va male. Non capiscono nemmeno la gravità di quello che fanno. O si? Quindi? prendi e giustizi i genitori? Li rinchiudi in una prigione che non c'è visto che nel villaggio di Barovia non comanda nessuno?
Oppure: i licantropi hanno rapito dei bambini. Cosa fai? Stermini tutto il branco? Loro eseguivano gli ordini di Strhad. Certo anche i nazisti usavano questa scusa. Quindi potresti ucciderli. E uccidi anche i cuccioli? i vecchi? Allora ti accordi con loro, strappando la promessa che non mangeranno più carne umana e non attaccheranno i PG o i villaggi e prendi i bambini con te per portarli in uno dei villaggi. Ma arriva strhad che ha indetto una battuta di caccia contro di te e ecco che muoiono. Orribilmente oltretutto. Di chi è la colpa? I bambini potevano stare con i licantropi ed essere vivi, ma cosa avrebbe comportato questo? Meglio vivi con un futuro da malvagi o uccisi orribilmente dal vampiro millenario ma innocenti? 
Il mio PG si porta dietro il senso di colpa per la morte dei due bambini da intere sessioni. Sopratutto perché è stata colpa mia. Io non li ho voluti lasciare coi lupi mentre il resto del gruppo non era convinto (o addirittura non era d'accordo). 

Insomma tutto questo per dire che non esiste un decalogo per fare il LB, e LB non significa legale stupido. Ci sono cose che non possono essere affrontate, per le quali si deve tornare in un secondo momento se possibile. Oppure c'è sempre l'opzione morte eroica, ma la morte eroica non aiuta la causa del bene 9 volte su 10 anche se può essere epica. Insomma gli allineamenti (tutti) sono degli schemi di comportamento ma non sono rigidi come designerebbe il regolamento. Interpretare un personaggio significa definirne l'aspetto interiore e fare scelte difficili. Questo definisce quale sia l'allineamento più di quello che c'è scritto sulla scheda (che comunque rappresenta la scelta di quello che vogliono giocare i personaggi). Sta più al DM valutare i comportamenti e consigliare i PG che non dovrebbero vedere l'allineamento come un laccio ma come una scelta di vita. Se un guerriero LB a un certo punto capisce che la legge è ingiusta o che rappresenta un laccio per i suoi obiettivi può diventare NB senza farne un dramma e poi scivolare anche verso il CB. Può anche svoltare vero il male comportandosi di conseguenza. I problemi a livello di meccanica emergono solo per casi specifici, ma dal punto di vista dell'aspetto ruolistico in realtà queste situazioni danno enormi spunti. Nel gruppo a ravenloft siamo un LB, una CB un LN e una CN. Potete immaginare i drammi?

Nel caso specifico essendo obbligato l'allineamento la situazione è diversa, ma non capisco come si possa obbligare un personaggio a tenere un determinato comportamento. Diventa teatro non ruolo.

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  • 1 anno dopo...

io sono rimasto che il mio elfo oscuro assassino si sta comportando come una specie di superchicca barda a causa di uno sguardo magico lanciato da una regina. Il tutto è stato così:

il mio pg: sei sicura che con il tuo sgurdo non mi farai male e non mi capiterà nulla di strano si?

Regina: no no tranquillo

5 min dopo

il mio pg: Adesso con la magia del mio liuto sconfiggerò i mostri Cattivi  ❤️ :3

 

mi sono divertito a ruolarlo così ma credo che non riuscirò ad andare avanti se dura per 3 sessioni...

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  • 1 mese dopo...

Personalmente ritengo l'allineamento problematico, come fai a far stare in una griglia 3x3 qualcosa che può avere 100 sfumature di grigio?

Per questo l'ho eliminato e gestisco i casi come quelli da te indicati descrivendo ai PG cosa mi aspetto dal loro personaggio, una buona descrizione è molto più esplicativa di due etichette

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mi riferivo al caso in cui il comportamento del personaggio viene cambiato obbligatoriamente da un evento esterno (incantesimo, maledizione ecc.). Ovviamente al di fuori di questi casi ogni giocatore interpreta il suo personaggio come preferisce (e ne paga le relative conseguenze 😈)

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  • 1 anno dopo...
Il 14/10/2013 alle 17:13, Alaspada ha scritto:

Vi è mai capitata una strana situazione in cui non sapere come impersonare il vostro pg? Oppure fare un ruolo del tutto nuovo dovuto a qualche maledizione? Essere diventati malvagi in un colpo?

Questo topic fa per voi. Qui potete chiedere qualsiasi dubbio riguardo la vostra interpretazione di un personaggio. Lascio quindi a voi :)

Argomento molto interessante! Da master ho provato a usare questi mezzi per incrementare il role playing, ma non penso siano piaciuti ai giocatori.

Se mi venisse chiesto lo farei volentieri, anzi preferisco queste situazioni rispetto al role play piatto.

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Il 4/2/2020 alle 13:17, Aranar ha scritto:

mi riferivo al caso in cui il comportamento del personaggio viene cambiato obbligatoriamente da un evento esterno (incantesimo, maledizione ecc.). Ovviamente al di fuori di questi casi ogni giocatore interpreta il suo personaggio come preferisce (e ne paga le relative conseguenze 😈)

anche in questi casi l'ultima parola dovrebbe essere lasciata al giocatore, altrimenti li si toglie quel poco di autorità narrativa che potrebbe avere (penso a giochi alla dnd).
Poi c'è da distinguere la durata dell'effetto.
Per dire, il classico "charme" in combat che magari dura pochi secondi, ci sta che il DM si "imponga" maggiormente (del tipo "ti chiede di far cadere le armi e allontanarti" --> tu come PG non è che puoi fare granche, devi seguire quest'indicazione. Fare il contrario sarebbe metagame.
Da notare però come si parla dell'effetto meccanico. Poi su come il tuo PG reagisce a una situazione dove per dire un mostro l'ha charmato, e gli dice "allontanati, voglio solo parlare in tranquillità con il resto dei tuoi amici, ma preferirei che tu non sentissi, almeno per il momento" (per dire una roba inventata così a caso al momento) sta al PG decidere come sentirsi (lo fa essendo riluttante, oppure volentieri etc etc)
Sta di fatto che l'effetto meccanico (se ha senso) dovrebbe rimanere (perchè parliamo di una spell)

 

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  • 2 anni dopo...

Ciao ragazzi vorrei chiedervi anche io un possibile modo di comportarsi.

Generalmente non mi faccio mai queste domande, ma la campagna che stiamo facendo risulta esssere un po' più complessa, anche da un certo punto di vista interpretativo. Le altre persone che fanno parte del grupo secondo me non si immedesimano troppo nel personaggio e fanno cose relative al loro modo di essere senza entrare troppo nel punto di vista del personaggio...cmq vi spiego un po' senza entrare troppo nei particolari.

Siamo un un ambiete nuovo per tutti e gli avventurieri, ambiete tetro, grigio, mai sole, sempre nebbia, e c'è un personaggio , gestito dal master, che controlla tutto il reame, davvero troppo potente per poter pensare di sconfiggerlo. Questo personaggio lascia vivere il gruppo poichè ci vede come un passatempo e controlla i nostri passi.

Il personaggio che ho creato io, è una guardia cittadina di un'altro piano di esitenza, che ha dedicato tanti anni della sua vita a proteggere la cittadinaza. Ora, catapultato in questo nuovo mondo, dove siamo noi avventurieri,  ha scoperto che questo personaggio cattivo oltre a terrorizzare le persone, tortura anche i bambini, o cmq lascia torturare i bambini, nonostante lui osservi tutto e sia potentissimo. Il mio personaggio allora gli fa presente questa cosa, scrivendo nel cielo con Illusione minore, che lui non vale niete come persona se permette tutto ciò.

Il personaggio cattivo allora si è palesato sottoforma di nubi scure, ed abbattuto su di me con un fulmine che mi ha quasi  ucciso del tutto. Una avventuriera per paura che il cattivo potesse farci ancora più male, poichè avevo ancora forza di parlare ( potendo ancora usare illusione minore per parlare con la voce del cattivo) ha usato un suo incantesimo su di me, facendomi perdere gli ultimi punti ferita e quindi arrivando a 0.  Gli altri compagni di avvenutura spaventati anche loro dalla situazione, volevano anche loro colpirmi in qualche modo (a loro dire come si fa con i bambini, hai avuto uno schiaffo e te ne do ancora peraver fatto qualcosa di sbagliato secondo loro....) .

Io come dovrei reagire? in un certo senso, ho avvertito quasi una violenza nella cosa attuata e pensata, oltre a vedere il mio personaggio come infantile.

Dopo un altro avventuriero, mi ha curato dandomi un po' di vita, sottolineando di non farlo pentire di averlo fatto. 

Con quale atteggiamento continuo? con questi personaggi così interpretati?

Modificato da Samueland
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