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Dubbi da GM


Messaggio consigliato


Sono alla prima partita che gioco, così come i miei giocatori, che sono miei amici. Ho deciso di fare il master, ma durante l'ultima sessione mi sono trovato di fronte ad un problema che non pensavo di avere: avevo tirato troppi nemici contro i PG. Ho quindi trovato una scusa per uccidere una parte di quei nemici e ho reso lo scontro forse troppo facile. I giocatori hanno pensato che fosse tutto "programnato". Quindi mi è sorto il dubbio: ho fatto la cosa giusta? Avrei dovuto lasciare che i pg venissero devatati dai nemici oppure ho fatto bene a facilitare lo scontro? 

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51 minuti fa, MetalFace01 ha scritto:

Quindi mi è sorto il dubbio: ho fatto la cosa giusta? Avrei dovuto lasciare che i pg venissero devatati dai nemici oppure ho fatto bene a facilitare lo scontro? 

Regola zero per fare il Master: parla con i tuoi giocatori.
Non c'è nulla di male, alla prima esperienza come dopo dieci anni che si gioca, a dire: Ho sbagliato, come vogliamo risolverla?

Alcuni dei miei gruppi si sarebbero divertiti sapendo di essere in una situazione ingiusta e probabilmente letale, altri avrebbero preferito uno scontro facilitato.
Non c'è giusto e sbagliato se non che è giusto quello che piace a te e al tuo gruppo e sbagliato quello che non piace. E per sapere cosa piace e cosa no, basta chiedere.

Modificato da The Stroy
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12 ore fa, MetalFace01 ha scritto:

Sono alla prima partita che gioco, così come i miei giocatori, che sono miei amici. Ho deciso di fare il master, ma durante l'ultima sessione mi sono trovato di fronte ad un problema che non pensavo di avere: avevo tirato troppi nemici contro i PG. Ho quindi trovato una scusa per uccidere una parte di quei nemici e ho reso lo scontro forse troppo facile. I giocatori hanno pensato che fosse tutto "programnato". Quindi mi è sorto il dubbio: ho fatto la cosa giusta? Avrei dovuto lasciare che i pg venissero devatati dai nemici oppure ho fatto bene a facilitare lo scontro? 

Forse il modo più elegante senza interrompere il gioco era quello di fare loro danno non letale, se erano messi male, e fosse andata male si sarebbero trovati svenuti e/o prigionieri e/o derubati.

Oppure, nel caso di lupi, ad esempio, quando erano mezzi morti potevano arrivare dei cacciatori a salvarli (altro esempio) inserendoli in iniziativa e vada come vada coi dadi.

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  • 2 settimane dopo...

non esiste un modo giusto od uno sbagliato, il fine ultimo è divertirsi assieme. Certo se tutti i PG od alcuni di essi fossero stati uccisi non ne sarebbero felici ma sia che vengano tutti catturati sia che uccidano facilmente tutti gli avversari può portare ad interessanti sviluppi

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  • 3 settimane dopo...

Salve, vado dritto al punto

Sto masterando una three shot di livello alto su pathfinder con un party malvagio la premessa è molto semplice il party deve trovare il modo di conquistare una città per conto dell'organizzazione per cui lavora, il party è composto da 5 giocatori (tutti di lv20):

- Un umano ladro(lv3)/mago(lv7) con classe di prestigio da mistificatore arcano(lv10)

- Un tiefling morfico immondo

- Un nagaji samurai

- Un Dhampir intrepido

- Un gargoyle stregone di stirpe Efreeti

Il problema in questione riguarda solo il giocatore che utilizza il gargoyle ma mi sembrava giusto descrivere a grandi linee il party e le vicende

Questo furbone continua ad utilizzare l'incantesimo desiderio per facilitarsi la vita, per lo più riesco a gestirlo ma il vero problema è sorto quando ha utilizzato l'incantesimo per forzare al suo pg un cambio di allineamento da legale/malvagio a caotico/neutrale questo perché la città che devono conquistare è circondata da un campo di antimagia che ha effetto solo su individui di allineamento malvagio (tutti i membri del party lo sono) generato da un artefatto di cui il party attualmente non conosce la posizione (artefatto che devono trovare e distruggere)

Con questo giocatore è cominciata una discussione su come un cambio di allineamento non comporta un cambio nella psiche del suo pg con me che sostenevo il contrario, ora lui può usare la magia liberamente all'interno della città ma voglio comunque che ci siano delle conseguenze adeguate per questa sua azione, qualche idea?

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44 minuti fa, Keyn ha scritto:

Salve, vado dritto al punto

Sto masterando una three shot di livello alto su pathfinder con un party malvagio la premessa è molto semplice il party deve trovare il modo di conquistare una città per conto dell'organizzazione per cui lavora, il party è composto da 5 giocatori (tutti di lv20):

- Un umano ladro(lv3)/mago(lv7) con classe di prestigio da mistificatore arcano(lv10)

- Un tiefling morfico immondo

- Un nagaji samurai

- Un Dhampir intrepido

- Un gargoyle stregone di stirpe Efreeti

Il problema in questione riguarda solo il giocatore che utilizza il gargoyle ma mi sembrava giusto descrivere a grandi linee il party e le vicende

Questo furbone continua ad utilizzare l'incantesimo desiderio per facilitarsi la vita, per lo più riesco a gestirlo ma il vero problema è sorto quando ha utilizzato l'incantesimo per forzare al suo pg un cambio di allineamento da legale/malvagio a caotico/neutrale questo perché la città che devono conquistare è circondata da un campo di antimagia che ha effetto solo su individui di allineamento malvagio (tutti i membri del party lo sono) generato da un artefatto di cui il party attualmente non conosce la posizione (artefatto che devono trovare e distruggere)

Con questo giocatore è cominciata una discussione su come un cambio di allineamento non comporta un cambio nella psiche del suo pg con me che sostenevo il contrario, ora lui può usare la magia liberamente all'interno della città ma voglio comunque che ci siano delle conseguenze adeguate per questa sua azione, qualche idea?

Cioè, giusto per capire: prima gli concedi che il desiderio funzioni come vorrebbe lui e poi vuoi punirlo perché ha funzionato come lui voleva?

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33 minuti fa, Checco ha scritto:

Cioè, giusto per capire: prima gli concedi che il desiderio funzioni come vorrebbe lui e poi vuoi punirlo perché ha funzionato come lui voleva?

No, forse mi sono spiegato male gli ho detto che ci sarebbero state delle conseguenze se lo avesse fatto solo che non mi è venuto ancora in mente nulla di preciso, per ora lo sto tenendo in sospeso sulla questione

Modificato da Keyn
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2 ore fa, Keyn ha scritto:

No, forse mi sono spiegato male gli ho detto che ci sarebbero state delle conseguenze se lo avesse fatto solo che non mi è venuto ancora in mente nulla di preciso, per ora lo sto tenendo in sospeso sulla questione

Io ti consiglio di chiederlo direttamente a lui e quindi di concordare assieme qualcosa che riteniate potrebbe essere divertente e interessate da giocare.

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  • 1 mese dopo...
Il 30/11/2013 alle 18:32, Alan95 ha scritto:

Ciao ragazzi sono un master semineofita che masterizza la sua prima, lunga avventura da circa un anno. Le sessioni sono state piuttosto irregolari con il risultato che io non sono stato in grado di creare un'avventura dalla trama coerente, che è la cosa che mi interessa maggiormente. Dunque, giochiamo con l'ambientazione standard del Faerun, con il playtest della 5e. Il gruppo è composto da Eric, un guerriero umano, fratello bastardo del nuovo tiranno di Neverwinter, Zaldon, un warlock umano che intende recidere il suo contatto con il demone che lo possiede, e Guilford, un chierico di Lathander umano che assiste il guerriero. Sono entrati a far parte degli Arpisti dopo essersi fatti notare per un'avventura a Dragonspear Castle, e anche perché gli Arpisti vorrebbero porre Eric sul trono di neverwinter. Ora, mandati nella foresta Kryptgarden per guarire il bosco da un male misterioso, sono diretti a un santuario da cui questo sembra avere origine. Quello che avevo creato io suonava più o meno così: il santuario è un'antica cripta in cui sono custoditi i segreti per accedere al mondo parallelo di Krynn e recuperare una dragonlance. Nella cripta riposano infatti dei guerrieri eroici che affrontarono millenni or sono un'invasione di Yordul (signore dell'oscurità, dal Nephandum) guidata da un potentissimo dracolich. Il capo dei guerrieri sconfisse il dracolich con una dragonlance e respinse l'invasione. Adesso Yordul sta tornando e vuole impedire che la dragonlance ritorni su questo mondo, perciò ha asservito ai suoi scopi il Culto del Drago (che ricordo, serve i dracolich) e ha profanato la suddetta cripta. Perciò, poiché i PG sono di troppo, il culto del drago dà loro la caccia. Ecco, mi piacerebbe ricevere giudizi e consigli su una trama di questo genere e cosa potrei fare per rendere la campagna godibile e non troppo dispersa: ogni volta tendo sempre ad allungare le storie nel tentativo di conferirle un respiro "epico". Grazie in anticipo!

Effettivamente hai scopiazzato un po' qua e la da robe famose, prova a rielaborare le ambientazioni in modo diverso e complica un po' i background, a nessuno piacciono i background troppo semplici.

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  • Supermoderatore
13 ore fa, Artemish ha scritto:

Effettivamente hai scopiazzato un po' qua e la da robe famose, prova a rielaborare le ambientazioni in modo diverso e complica un po' i background, a nessuno piacciono i background troppo semplici.

Non ti posso dire di stare attento al necroposting visto che la discussione è ancora attiva ma occhio che hai risposto ad un post di 6 anni fa di un utente che non si collega praticamente da altrettanto, quindi dubito sarà molto utile in tal senso.

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3 ore fa, Alonewolf87 ha scritto:

Non ti posso dire di stare attento al necroposting visto che la discussione è ancora attiva ma occhio che hai risposto ad un post di 6 anni fa di un utente che non si collega praticamente da altrettanto, quindi dubito sarà molto utile in tal senso.

Good qustion, non ci avevo fatto caso

 

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  • 4 settimane dopo...

Avrei bisogno di un aiuto su come gestire dei giocatori. Come ho detto sopra (qualche mese fa) sono un master alla prima partita, con giocatori tutti alla prima partita. Ho diviso il mio gruppo di amici (10 in totale) in due gruppi più piccoli dopo poche sessioni perché non riuscivo a gestire dieci giocatori insieme. Dunque, in ognuno dei due gruppi c'è un giocatore che dà problemi mentre si gioca. Parto dal più fastidioso: è un ragazzino di 14 anni che interpreta un nano barbaro (e ho dovuto obbligarlo a cambiare classe perché andava troppo fuori allineamento con la classe precedente). Per comodità chiamiamolo G. In pratica il personaggio dovrebbe essere rissoso e ubriaco ogni volta che ne ha possibilità (che è già di per sè fastidioso, seppur accettabile), tuttavia è in pratica una scusa per scegliere ogni volta l'opzione più stupida tra quelle pensabili, che sia parlando con i PNG, creando in pratica una situazione di stallo in cui i personaggi a meno che non lo addormentino o tengano a bada non possono fare nulla (il giocatore si intromette nelle conversazioni ogni due per tre e fa quasi solo metagame), mentre sceglie sempre la peggior opzione in combattimento. Ad esempio, il gruppo combatte contro il boss non morto in una caverna di pietra 20 metri sotto terra. G: "Se il boss venisse investito dalla luce morirebbe, perché è un non morto, vero?" Io: "Beh, in teoria, sì..." G: "SCAVO UN BUCO NEL SOFFITTO PER FAR ENTRARE LA LUCE." Tutti i giocatori: "È impossibile. È fisicamente impossibile" G: "Se faccio 20 è sicuro che io ce la faccia, quindi provo" (ovviamente non ha fatto 20). Oppure, contro un altro boss, il personaggio di G è a pochi Punti Ferita. G: "Se faccio un riposo lungo recupero tutti i Punti Ferita giusto?" Io: "Sì, ma..." G: "Il mio pg si sdraia e si addormenta. Così torno al massimo di PF." Spero si capisca il tipo di giocatore. 

Passiamo al giocatore dell'altro gruppo, lo chiamerò O. Dovrebbe interpretare un Druido Legale Buono. Questo accadde quando il PG era a livello 1. Il party incontra un unicorno. O: "Raga un Unicorno! ACCOPPIAMOLO!" Segue un discorso e dibattito da 20 minuti sull'uccidere un unicorno per guadagnare punti esperienza. Quindi gli faccio notare Classe, Allineamento e livello del suo PG. La risposta: "Ma io voglio arrivare a livello 18 ed essere Arcidruido!". Poi, più avanti, ottenendo un famiglio, lo lascia alla locanda. E lo dimentica lì, con un "vabbé, chi se ne frega.". Quindi io, non so se a ragione o a torto, ho fatto sì che il suo PG fosse posto davanti alla scelta di essere trasformato dal Dio che lo proteggeva in un animale o di perdere i poteri a tempo indeterminato a causa dei suoi "peccati" contro la natura. Sceglie l'animale. Qualche giorno dopo parlo con la sua ragazza, che mi dice che O non l'ha presa benissimo. Avevo parlato prima della sessione con O riguardo il suo ruolare, ed aveva chiuso il discorso ancora prima di incominciarlo con "Oh, quanto sei noioso, giochiamo e basta!" 

Con entrambi i giocatori ho provato a parlare più e più volte ma non so come risolvere, perché, a quanto pare, a loro va bene giocare così. Sbaglio io nel masterare, pretendendo dai giocatori un po' di serietà? Oppure come posso risolvere? 

Grazie per l'aiuto. 

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Allora partiamo da un presupposto: masterizzare non è facile e iniziando è facile fare errori sia dal punto di vista regolamentare che di gestione del gruppo, ma servono per imparare. Detto questo avere personaggi che non giocano a un gioco di ruolo, per il significato che questo ha, è un problema che in molti hanno sperimentato. Vado perciò per gradi:

1 ora fa, MetalFace01 ha scritto:

Ho diviso il mio gruppo di amici (10 in totale) in due gruppi più piccoli dopo poche sessioni perché non riuscivo a gestire dieci giocatori insieme.

Hai fatto benissimo. Gestire un elevato numero di giocatori alle prime armi è molto difficile e può creare facilmente squilibri anche con giocatori che non creano problemi.

1 ora fa, MetalFace01 ha scritto:

Parto dal più fastidioso: è un ragazzino di 14 anni che interpreta un nano barbaro (e ho dovuto obbligarlo a cambiare classe perché andava troppo fuori allineamento con la classe precedente). Per comodità chiamiamolo G. In pratica il personaggio dovrebbe essere rissoso e ubriaco ogni volta che ne ha possibilità (che è già di per sè fastidioso, seppur accettabile), tuttavia è in pratica una scusa per scegliere ogni volta l'opzione più stupida tra quelle pensabili, che sia parlando con i PNG, creando in pratica una situazione di stallo in cui i personaggi a meno che non lo addormentino o tengano a bada non possono fare nulla (il giocatore si intromette nelle conversazioni ogni due per tre e fa quasi solo metagame), mentre sceglie sempre la peggior opzione in combattimento. Ad esempio, il gruppo combatte contro il boss non morto in una caverna di pietra 20 metri sotto terra. G: "Se il boss venisse investito dalla luce morirebbe, perché è un non morto, vero?" Io: "Beh, in teoria, sì..." G: "SCAVO UN BUCO NEL SOFFITTO PER FAR ENTRARE LA LUCE." Tutti i giocatori: "È impossibile. È fisicamente impossibile" G: "Se faccio 20 è sicuro che io ce la faccia, quindi provo" (ovviamente non ha fatto 20). Oppure, contro un altro boss, il personaggio di G è a pochi Punti Ferita. G: "Se faccio un riposo lungo recupero tutti i Punti Ferita giusto?" Io: "Sì, ma..." G: "Il mio pg si sdraia e si addormenta. Così torno al massimo di PF." Spero si capisca il tipo di giocatore. 

Non mi è chiara una cosa. A che edizione giochi? perché non esiste alcun rapporto definito classe/allineamento in 5e come avveniva nelle edizioni precedenti.

Detto questo in 5e l'allineamento non è una cosa che serve a obbligare un personaggio a giocare in un certo modo, e se qualcuno non segue il proprio allineamento non dovrebbe avere delle conseguenze negative, semplicemente parlando con il giocatore capire quale allineamento si confa al comportamento del personaggio e semplicemente cambiarlo. 

Relativamente al comportamento, se vuole giocare un ubriacone attaccabrighe può essere un interessante spunto per ruolare, anche all'interno del gruppo.

Circa il suo modo di giocare, purtroppo poco ci puoi fare, ma io da questo punto di vista sono molto drastico. Obiettivo del gioco è permettere a tutti di divertirsi. Se il suo modo di giocare non interessa e non piace agli altri, puoi farglielo presente, ma se continua per me va solo estromesso dal gioco. 

Sulle meccaniche è anche peggio. Intanto il 20 non permette di fare nulla di sicuro a parte colpire in combattimento e fare un critico. Non è un "fai quello che ti pare" e quindi se vuole fare un buco nel soffitto mentre combatte deve trovare il modo di raggiungerlo, poi la sua velocità di scavare è 0, quindi serve una prova di forza direi per scavare che so, 10 cm di terreno leggero o 1 di roccia, ammesso che abbia un attrezzo adeguato. Se vuole farlo puoi farglielo fare in questo modo, seguendo le regole, se si lamenta digli che questo è quello che serve fare per scavare un buco nel soffitto, e se continua la soluzione è quella che dicevo prima. Stesso discorso sul long rest. Non può farlo durante un combattimento. Se vuole sdragliarsi e dormire può farlo, sarà colpito con vantaggio dagli avversari adiacenti e con svantaggio da quelli che combattono a distanza. non riuscirà ad addormentarsi e ovviamente non potrà fare il long rest. concluso il combattimento (ammesso che vi arrivi vivo) può farlo, ma se il resto del gruppo non intende aspettare può andarsene e lasciarlo li.

Un commento sulla storia del buco: in questo caso non era possibile, ma l'idea di far entrare la luce del sole rompendo gli assi del tetto per sconfiggere delle progenie vampiriche è interessante e se i tuoi giocatori hanno idee del genere dovresti incoraggiarli, anche se non ci avevi pensato e rendono uno scontro più facile. Quindi valuta sempre in modo aperto le proposte (serie) che ti fanno i tuoi giocatori.

Detto ciò questo tipo di comportamento è quello di un soggetto che non ha voglia di giocare a D&D quindi per me la soluzione rimane una sola. Un saluto amichevole, per quanto possibile.

1 ora fa, MetalFace01 ha scritto:

Passiamo al giocatore dell'altro gruppo, lo chiamerò O. Dovrebbe interpretare un Druido Legale Buono. Questo accadde quando il PG era a livello 1. Il party incontra un unicorno. O: "Raga un Unicorno! ACCOPPIAMOLO!" Segue un discorso e dibattito da 20 minuti sull'uccidere un unicorno per guadagnare punti esperienza. Quindi gli faccio notare Classe, Allineamento e livello del suo PG. La risposta: "Ma io voglio arrivare a livello 18 ed essere Arcidruido!". Poi, più avanti, ottenendo un famiglio, lo lascia alla locanda. E lo dimentica lì, con un "vabbé, chi se ne frega.". Quindi io, non so se a ragione o a torto, ho fatto sì che il suo PG fosse posto davanti alla scelta di essere trasformato dal Dio che lo proteggeva in un animale o di perdere i poteri a tempo indeterminato a causa dei suoi "peccati" contro la natura. Sceglie l'animale. Qualche giorno dopo parlo con la sua ragazza, che mi dice che O non l'ha presa benissimo. Avevo parlato prima della sessione con O riguardo il suo ruolare, ed aveva chiuso il discorso ancora prima di incominciarlo con "Oh, quanto sei noioso, giochiamo e basta!" 

Anche qua il discorso è simile. Se il suo comportamento non collima con l'allineamento semplicemente fagli scegliere un allineamento adeguato. Giocare EUMATE (entra, uccidi il mostro, arraffa il tesoro) all'inizio può essere più facile e divertente e obbligare la gente a giocare approfonditamente di ruolo non sempre è utile. Parla col gruppo e capisci come preferiscono giocare. Se lui è l'unico a voler giocare in quel modo fagli presente che non è divertente per il resto del gruppo e che arrivare al 18 è un percorso lungo e tortuoso. Detto ciò se vuole arrivarci ammazzando unicorni può farlo, ma attirerà le ire dei protettori della foresta/ranger/eroi buoni del luogo. 

Sul famiglio non mi è chiaro come possa lasciarlo. in 5e torna nel suo scomparto extradimensionale all'occorrenza, e può essere rievocato. Ma oltretutto i druidi non hanno famigli, a meno di aver preso iniziato magico. 

La questione della "punizione divina" invece va trattata allo stesso modo di prima. Punire i giocatori non è utile, e l'eventuale punizione divina è utile solo se coerente con il gioco e quindi serve a creare trama tra i personaggi. Se deve servire a dire "tu devi giocare il tuo personaggio così" è sbagliato perché il DM non deve dire come va giocato un PG. Detto ciò, in questo caso dopo aver fatto presente al giocatore il problema, una eventuale conseguenza del suo comportamento in game è normale. Ma come dicevo prima lo giocherei più che altro con gente che lo cerca per punirlo/ucciderlo/consegnarlo alla giustizia, o può essere risolto all'interno del gruppo, con una bella ruolata. 

Questo personaggio, a differenza del primo, potrebbe aver voglia di giocare ma ad un tipo di gioco che gli altri non vogliono fare. Parlare con lui potrebbe essere utile, ma se lo hai già fatto, anche in questo caso il problema non pare risolvibile se non attraverso una soluzione drastica, che però comporterebbe altri problemi se anche la sua ragazza gioca. Ma ricorda che l'importante è divertirsi e se lui non lo permette per me c'è poco da fare anche perché se gli altri si stancheranno perderai il gruppo dato che loro non continueranno a giocare. 

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18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Un commento sulla storia del buco: in questo caso non era possibile, ma l'idea di far entrare la luce del sole rompendo gli assi del tetto per sconfiggere delle progenie vampiriche è interessante e se i tuoi giocatori hanno idee del genere dovresti incoraggiarli, anche se non ci avevi pensato e rendono uno scontro più facile. Quindi valuta sempre in modo aperto le proposte (serie) che ti fanno i tuoi giocatori.

Questo sì, sfruttare l'ambiente a proprio vantaggio è una cosa che faccio fare assolutamente (tipo, i pg stavano combattendo nella stiva di una nave, c'erano dei barili di esplosivo e ho perfettamente permesso che i giocatori sfruttarssero attacchi di fuoco per farli esplodere), però se qualcosa è davvero impossibile come scavareun buco nel soffitto di una grotta alta 20 volte te non è possibile. 

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

Sul famiglio non mi è chiaro come possa lasciarlo. in 5e torna nel suo scomparto extradimensionale all'occorrenza, e può essere rievocato. Ma oltretutto i druidi non hanno famigli, a meno di aver preso iniziato magico. 

Qui mi sono espresso male: aveva provato a fare amicizia con un lupo, addestrandolo, e questo lupo, grazie ad un paio di tiri di dado molto alti, aveva iniziato a seguirlo. 

Non seguiamo al 100% le regole perché essendo tutti alla prima partita vorrei evitare un gioco troppo pesante. 

18 ore fa, Lord Danarc ha scritto:

La questione della "punizione divina" invece va trattata allo stesso modo di prima. Punire i giocatori non è utile, e l'eventuale punizione divina è utile solo se coerente con il gioco e quindi serve a creare trama tra i personaggi. Se deve servire a dire "tu devi giocare il tuo personaggio così" è sbagliato perché il DM non deve dire come va giocato un PG. Detto ciò, in questo caso dopo aver fatto presente al giocatore il problema, una eventuale conseguenza del suo comportamento in game è normale. Ma come dicevo prima lo giocherei più che altro con gente che lo cerca per punirlo/ucciderlo/consegnarlo alla giustizia, o può essere risolto all'interno del gruppo, con una bella ruolata. 

Quindi adesso è meglio inserire una parte di "espiazione" tipo una missione per un'intera sessione al termine della quale lui riprende il suo corpo e potere originale? Ovviamente parlando con il giocatore del come ruolare. 

Grazie dei consigl,  comunque! 

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il mio consiglio è di non pretendere che i giocatori facciano/giochino quello che tu ti aspetti ma lasciarli liberi di interpretare come preferiscono (e proprio per questo io non considero gli allineamenti). Questo però non significa che possano fare qualsiasi cosa né che la possano fare impunemente, se vuoi scavare un buco in una caverna puoi provarci, ma non riuscirai a scavare granché e nel frattempo subirai un sacco di attacchi. Se non ti comporti come la tua religione ti richiede puoi farlo, ma il tuo dio non ti darà più il suo favore sotto forma di incantesimi (punto in cui diversi del forum non erano d'accordo) ecc.

Questo per la parte in game, fuori dal gioco il giocatore deve ovviamente integrarsi nel gruppo e non essere motivo di disturbo e litigi, se parlandone tutti assieme il problema non si risolve personalmente ho sempre preferito eliminare elementi di disturbo al perdere il gruppo perché non si diverte più

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Il 10/11/2019 alle 15:19, MetalFace01 ha scritto:

Non seguiamo al 100% le regole perché essendo tutti alla prima partita vorrei evitare un gioco troppo pesante. 

Guarda, crearsi le HR all'inizio secondo me non è una buona idea, sopratutto in 5e. Questa edizione è ben bilanciata e ha 4 regole in croce. funziona tutto molto semplicemente e il mio consiglio è non andarle a toccare senza un'adeguata esperienza. Dico questo perché iniziare a non rendere le regole chiare può creare problemi con i giocatori che non hanno un punto di riferimento chiaro.

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