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[HORIZON beta] Carne d'Acciaio


Zaidar

Messaggio consigliato

Inviato

Guardo dubbioso la poliziotta avvicinarsi ai tizi che sono sopra di noi..

"Saranno quelli che ha visto?Poteva dirci qualcosa cazz0!"

Poso la pistola e anche i due coltelli che avevo con me; lento e sospettoso mi avvicino a loro mani alzate.

"Non saranno peggio di quello che già abbiamo visto qui..."


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Inviato

Uno dopo l'altro, vi consegnate alle guardie. Sebbene siano mute e decisamente poco aggraziate nel mettervi al muro e perquisirvi, sono esseri umani. Sono armati. Vi sentite, per così dire "in compagnia". Notate che vi sono altre due guardie sulle scale, protette, che vi tengono sotto tiro. Sono cinque in tutto.

Dopo avervi perquisiti tutti, uno di loro che sembra essere il capo vi parla attraverso la maschera che ripete la sua voce rendendola artificiale e fredda:

"Riprendete le vostre armi. Quelle di vostra proprietà. Queste - dice mentre una guardia fa sparire le armi che avete trovato sui corpi dei soldati morti - sono requisite." quindi, le guardie riconsegnano le pistole di proprietà a Tessa e Miguel. "Seguiteci." prosegue il capo "Vi portiamo di sopra, al campo base. Immagino che avrete molto da raccontarci" e detto questo, si volta salendo le scale. Gli altri non vi puntano più le armi, ma gettano le luci delle torce verso il basso, atteggiamento che vi fa ben sperare che non siano affatto lì per voi. Tre guardie vi aprono la strada, mentre due stanno in retroguardia.

Salite per altri tre piani, una serie interminabile di rampe di scale, e superate porte tutte ben chiuse. Al piano dove vi trovavate, sentivate un forte ronzio elettrico provenire dall'interno, ma quando salite questo scompare. Sembrerebbe qualcosa sotto tensione, lo stesso rumore di un traliccio dell'alta tensione sotto sforzo. Le torce delle guardie vi aprono la strada, e salite seguendo le luci.

Infine, le guardie aprono la porta di un piano - sebbene le scale continuino verso l'alto - ed entrano. Le seguite, dal momento che non potete fare altrimenti.

Vi trovate in un'anticamera di quello che doveva essere un reparto di uffici o qualcosa del genere. Tutto è perfettamente abbandonato, ma ordinato. Ciò che vedete nei fasci di luce delle torce non mostra alcun segno di colluttazione o scontro, ma è evidentemente abbandonato all'improvviso, come se fosse stato evacuato per un'emergenza.

Un grande orologio digitale, in un ufficio dalle pareti a vetri che superate, riporta l'ora con quei suoi numeri verdi brillanti nel buio: 03:36. Nella penombra, scorgete diverse torrette nascoste negli angoli degli uffici, che letteralmente avrebbero fatto a pezzi qualsiasi cosa che fosse arrivata a quel piano. I led delle torrette tuttavia si accendono di blu quando passate, segno che riconoscono qualcuno che indossa congegno di identificazione.

Dopo qualche porta, giungete finalmente in un locale più ampio, illuminato da alcuni riflettori portatili montati agli angoli del salone. Attorno alla porta dalla quale uscite è stato ricavato un muro in sacchi di sabbia, a semicerchio, e una torretta punta direttamente l'uscita dalla quale vi affacciate, prontamente accendendo la luce blu di sicurezza. Nella stanza vi sono altre guardie, tutte senza maschera. Uomini e donne, almeno una mezza dozzina, che vi guardano interrompendo quello che stavano facendo.

Alcuni consultavano dei monitor, apparecchiature e rilevatori da campo, altri erano chini su di un tavolo rischiarato da una lampada speciale, sul quale era adagiata una mappa interattiva. Tutti si sollevano guardandovi piuttosto sospettosi, ma il capo della vostra squadra supera la torretta ed entra nella hall del salone togliendosi la maschera e passando il fucile d'ordinanza ad una guardia lì vicina.

E' un uomo sulla quarantina, dai capelli molto corti, quasi rasati, brizzolato e dallo sguardo severo.

Senza tanti complimenti, vi indica un muro e le guardie vi fanno sistemare di fronte ad esso, sotto un riflettore allo xeno che emette la sua luce bianca e fredda.

Una donna si fa avanti spuntando da una porta delle hall. E' senza maschera, ma indossa la tuta con la corazza anticinetica leggera delle guardie, e cosa più importante, ha una fascia color oro (anziché rossa) al braccio. Sembra mediorientale, a giudicare dai lineamenti e dalla carnagione leggermente bruna. Due guardie la seguono, armate, finchè ella non giunge di fronte a voi.

Vi studia per qualche secondo, soprattutto guardando Elice, la bambina, poi parla:

"Sono il comandante Darya, in capo alle squadre FAD dislocate qui. Voi chi diavolo siete?"

Inviato

"Per fortuna non mi hanno rotto i cogli0ni per la roba che ho appresso..."

Ripongo la mia pistola e seguo in silenzio i poliziotti, meglio non infastidirli, saranno anche loro più che tesi. Quando però vedo che ci stanno portando in un campo base ricavato in una stanza di questo complesso comincio a sentirmi in gabbia, più al sicuro ma meno libero di muovermi come vorrei. Quando la donna ci rivolge la parola non perdo tempo a risponderle calmo e preciso, ho fatto il callo alle domande della polizia:

<<Mi chiamo Miguel Gomez e ora come ora sono vittima della Cybertech...sono un volontario per una operazione sperimentale e questi mi hanno lasciato qui sotto a rischio di morire, magari ammazzato da un cyborg mostruoso...Fateci capire cosa è successo>>

Inviato

Ringrazio con un cenno del capo l'agente quando mi riconsegna la pistola, poi li seguo senza dire nulla. Fino ad ora non hanno voluto rivelarci nulla e sprecherei solo fiato a provarci ancora...

Quando infine ci impongono di posizionarci contro il muro, come per una sorta di interrogatorio scatta in me una sorta di meccanismo di autodifesa. Mi posiziono con le gambe ben divaricate sulla linea delle spalle, petto in fuori e mani serrate a pugni dietro la schiena, con le braccia che formano due triangoli.

Ed ora? che faccio? che caz-o devo dirle? non posso inventarmi un'identità, mi scoprirebbero subito e... taccio fissando la donna.

-Zaidar

Spoiler:  
qual era il mio grado nella FAD? cosa so del comandante? gli agenti che vedo mi sono tutti sconosciuti?
Inviato

@Zaidar

Spoiler:  
Immagino abbiano trovato anche la pistola in fondo alla borsa xD

Non hanno detto nulla?

Almeno non dovrebbero essere impreparati ad un attacco di quelle cose.

Seguo i soldati fino a quando non ci fanno sistemare di fronte ad un muro.

Torrette ovunque, uno di quei cosi che abbiamo incontrato non ce la farebbe a passare... ma se fossero molti di più?

Ne abbiamo trovati due noi e il casino di sotto non è stato causato solo per loro... siamo riusciti ad abbatterli noi, loro non avrebbero dovuto perdere nessun uomo con la loro preparazione.

Quando la donna si posiziona davanti a noi e mi guarda le rispondo.

Elice... avete qualcosa da mangiare?

Porto una mano all'altezza dello stomaco.

Non mangiamo da tanto tempo...

@Zaidar

Spoiler:  
Se faccio una prova di Carisma o Relazionarsi posso convincerla a darmi da mangiare? xD
Inviato

@ Elice

Spoiler:  

si, ti han preso anche la pistola nella borsa... non era tua, vero? era dei soldati mi sembra.

per la prova inoltre:

[relaziona]: 2+2(REL)= 4. Fallito.

@ Tessa

Spoiler:  

Eri un soldato semplice, da poco entrata in servizio, Squadra Blu 72. Diversi anni di addestramento per finire in una bomba. La gerarchia FAD è a colori in base all'esperienza sul campo: Blu, Verdi, Gialli, Rossi e infine Oro. I blu sono i meno esperti, i Rossi i veterani. Il grado militare non c'entra col colore, che è solo un indicativo di numero di missioni compiute con successo. I Blu ne hanno meno di cinque, i Rossi più di venti.

Vediamo se conosci il comandante:

[istruzione]: 8+2(IST) = 10. Successo.

La conosci. O almeno, sai chi è. Tutti i FAD bene o male lo sanno. Samirya Darya, Squadra Oro, una dei generali del consiglio esecutivo, una dei capi. Tipa tosta, quarantasei anni e un sacco di missioni alle spalle. Sempre in prima linea, nota per la sua durezza nei confronti dei sottoposti. Per niente amata, ma rispettata e temuta. Sai che opera solo nelle situazioni dove è richiesto un membro Oro, gli elite, che in tutta l'organizzazione FAD sono al massimo una dozzina. I nove capi fondatori (di cui Samirya era un giovane membro della squadra mercenaria arricchitasi che ha fondato le FAD) più qualche meritevole acquisito col tempo. Se lei è qui, significa che quello che sta avvenendo è un casino di quelli enormi. Lei ovviamente non ha idea di chi tu sia, è un pesce grosso e non conosce quelli come te.

Hai inoltre 1 domanda da farmi su di lei.

Degli altri membri non ne conosci nessuno.

La donna (che adesso notate è sulla cinquantina, ma dall'aspetto comunque marziale ed energico) non vi risponde subito, ma vi osserva fredda e calcolatrice. Ignora completamente la richiesta della piccola Elice, e parimenti ignora le richieste di Miguel. Osserva gli altri aspettando impaziente una risposta, specialmente osservando Tessa irrigidirsi a quel modo.

Inviato

Continuo a tacere.

Il mio viso non trasmette alcuna emozione, anzi sembra quasi spento come quello di una bambola; soltanto gli occhi color ambra mantengono una parvenza di vita, nonostante siano inchiodati in quelli della donna in piedi dinanzi a me.

-Zaidar

Spoiler:  
Domanda: in che modo agisce? qual è il suo modus operandi?

mi fai delle prove di percezione o qualcosa per intuire le sue intenzioni?

Inviato

@ Tessa

Spoiler:  

E' un tipo che va dritto al problema: lo isola e poi lo annienta. Molto zelante, molto criticata per la sua severità. Non si fida di nessuno, e men che mai si fiderà di voi, su questo ci metteresti la mano sul fuoco. Non sono poche le volte che qualche civile chiede giustizia contro le FAD per l'uccisione di innocenti ritenuti problematici o sospetti, e sai che Samirya è una di quelle che si sente al di sopra della legge: spesso non si è fatta scrupolo della legge, degli ordini ricevuti o dei danni collaterali provocati per raggiungere l'obiettivo. Tra tutti i comandanti Oro, è quindi quella che interviene quando la situazione non può decisamente essere risolta con tattica e precisione, ma serve piuttosto forza bruta.

[intuisci]: 10+2(INT) = 12. Successo.

La comandante Oro sta valutando se siete realmente dei civili oppure una potenziale minaccia. E' ovvio tuttavia che con la mente è altrove, sta pensando a qualcos'altro, ti appare distratta, nonostante tutto. Comprendi in fretta un pericolo immediato, tuttavia: il cyborg che hai visto là sotto ucciso da Miguel era molto simile ad un umano. Non hai idea se ve ne possano essere altri ancora più simili, ma di certo, se dovessero scoprire che tu sei completamente cibernetica, probabilmente Samirya preferirebbe eliminarti subito invece che correre il rischio che tu sia una di quelle "cose" fattasi incredibilmente intelligente.

Inviato

E che diavolo... mica ti ho chiesto una cosa impossibile, solo da mangiare...

Guardo ancora per un attimo la donna, arrabbiata, poi osservo Tessa e Mikhail sperando che si sbrighino anche loro a rispondere.

Non dovrebbe essere così difficile dire il proprio nome no?

Mi metto davanti ai due, se i soldati mi lasciano, e alzo le mani per passargliele davanti alla faccia un paio di volte.

C'è nessuno?

Riabbasso le braccia e resto così per un pò sperando in un loro segno di vita.

Beeene...

Mi giro e torno a guardare la donna, questa volta normalmente.

...mentre loro si decidono a dire qualcosa potreste almeno dirci che giorno è oggi?

Da quando ci siamo svegliati abbiamo visto che tutto si è fermato... quindi non sappiamo da quanto siamo qui.

Inviato

La donna volta lo sguardo - irritata - verso la bambina, e per qualche secondo la osserva ad occhi stretti, velenosi.

"Per quanto mi riguarda potrei lasciarvi là sotto e riferire nel rapporto che siete stati ammazzati dai cyborg. Oppure per risparmiare tempo potrei fucilarvi e rispedirvi giù di sotto dove non vi troveranno mai. Smettila con questi piagnistei, bambina, non sei certo l'unica ad avere dei problemi. Ringrazia che sei ancora viva, per quello che vale. Non mi fido di voi, e se avete anche solo intuito che cosa c'è là sotto saprete bene il perchè."

Quindi torna con lo sguardo sugli altri, severa, poi pian piano assumendo un'aria stanca, anzi spossata, e cambia tono, divenendo un poco (poco!) più cordiale. Notate le profonde occhiaie sotto ai suoi occhi, che indicano come la donna non dorma, o dorma pochissimo, da tanto, troppo tempo.

"Non possiamo farvi uscire. Nessuno può farlo. Siamo due piani sottoterra, e l'accesso in superficie è bloccato. Niente può uscire dal complesso. Che giorno è oggi, volete sapere? 24 ottobre, e sono le 7 e mezzo del mattino. Non ho idea di quanto tempo siate stati là sotto, ma ne parleremo a tempo debito. Non vi voglio tra i piedi. Se volete mangiare o riposare, fate pure, vi daremo una stanza."

Quindi, voltandosi verso una guardia: "Hans, Yaku... portateli in una stanza isolata e organizza quattro brande per loro. Portagli una razione a testa, e assicuratevi che non mi siano tra i piedi mentre lavoriamo. Ah... e assicuratevi che... stiano bene, questi disgraziati." le due guardie battono i tacchi in segno affermativo.

Volgendo di nuovo lo sguardo a voi, la donna vi lancia un'ultima occhiata, storce un poco la bocca, poi si volta e si allontana da dove era venuta, seguita da altre due guardie.

I due tizi che ha comandato, Hans e Yaku, sono un tipo alto dai capelli biondi raccolti in una coda, nordico, e un orientale, decisamente grossissimo, un vero armadio, dalla faccia però mite e dagli occhi a mandorla molto stretti. I due, tranquilli in volto, imbracciano i fucili e - riluttanti, glielo si legge negli occhi - puntandoveli, vi intimano di muovervi. Le altre guardie presenti rimangono tutte a guardarvi, silenziose. Senza un'alternativa di fronte ai fucili, precedete il nordico ed il cinese laddove vi conducono.

Si addentrano nelle stanze deserte del complesso, in questa zona che sembra totalmente adibita ad uffici, sale riunioni e tutto il centro amministrativo. Tutto è completamente abbandonato e spento. I soldati hanno però allestito un campo base di fortuna, procurando illuminazioni da campo, saldando le porte, piazzando torrette e adibendo alcune stanze a dispense e magazzini. Passate di fronte a stanze dove all'interno vedete pancali pieni di cibo e provviste, casse di munizioni, esplosivi. Le ipotesi che potete farvi vedendo tutte quelle scorte sono due: o di soldati ne sono morti veramente tantissimi, oppure le scorte sono state pensate per un lungo, lunghissimo periodo. Più di un mese di sicuro.

Passate di fronte ai dormitori, dove vedete allestite delle brande da campo sulle quali alcuni soldati sono sdraiati a riposare, nella fioca luce di piccoli led notturni. Ma Hans e Yaku vi conducono ad una stanza più piccola, un ufficio, nel quale vi è una scrivania, un pad spento e alcuni mobili da ufficio, tutto abbandonato. Mentre Hans vi sorveglia, Yaku va a prendere delle brande, e organizzando la stanza come può, in un quarto d'ora le dispone, spingendo la scrivania al muro e portando via la sedia.

Mentre Yaku lavora, Hans vi tiene il fucile puntato. Ma nei suoi occhi si legge il profondo dispiacere nel trattarvi in quel modo. Infatti, vi parla:

"Dovete capirla, il capo... abbiamo perso molti uomini, e per mano di "cose" che sembravano quasi umane. Siamo qua sotto da settimane... siamo esseri umani anche noi dopotutto... i nervi iniziano a saltare a tutti, non trovate? Non ho idea da dove veniate o come abbiate fatto a salvarvi là sotto... spero soltanto che ce ne potremo andare presto e che si decidano alla svelta a nuclearizzare tutto quanto...".

Yaku porta anche delle provviste, e ve le lascia sulla scrivania. Cibo in scatola, con apriscatole e cucchiai, e quattro bottiglie d'acqua. Anche lui si stringe un po' nelle spalle, e abbozzando un sorriso vi parla: "Non sarà una cena al ristorante, però quella roba col pollo è buona." Quindi, quando chiedono se state tutti bene e Mikhail dice di essere ferito, anche se non grave, annuiscono e riferiscono che chiameranno il medico al più presto.

Stanno per andarsene, poi, sulla porta, vi parlano: "Sentite, dobbiamo chiudervi qui dentro. Ci spiace, ma non possiamo discutere gli ordini, veramente. Cercheremo di metter euna buona parola... anche se come avete visto, il comandante ha delle belle gatte da pelare. Vi mandiamo il medico appena possibile." con un ultimo sorriso dispiaciuto, le guardie chiudono la porta, lasciandovi dentro, e vedete il led sulla chiusura automatica della porta diventare rosso, mentre uno scatto metallico indica che la porta viene chiusa con la chiave magnetica.

Inviato

Se ci lasci li sotto ti assicuro che torno qui con quelle torrette sottobraccio e con il dispositivo di riconoscimento rotto.

Poi vediamo quanto ti piace mandare la gente a morire.

Quando i due ci fanno spostare aspetto che almeno uno degli altri del nostro gruppo si muova per seguirli.

24 ottobre? Siamo qui da così tanto?

Non è possibile...

Quando finalmente arriviamo in quella che sarà la nostra stanza aspetto che venga spostata la scrivania, mi ci siedo sopra e, quando uno dei soldati non c'è, mi rivolgo all'altro.

Anche noi abbiamo ucciso due di quelle cose, una non l'abbiamo vista, ma da quanto era alta non poteva essere umana, l'altra era una donna...

Cosa è successo qui?

Quando l'altra guardia torna a portarci da mangiare prendo una delle scatolette e cerco di aprirla.

Grazie dico rivolta ai due mentre lavoro.

Appena riesco ad aprire la scatola inizio a mangiare.

Oh, cibo finalmente.

Inviato

Prima di andarsene, Hans ascolta le parole della bambina sorpreso, mentre Yaku trasporta le brande.

"Ne avete uccise una?" fa scorrere lo sguardo sui compagni di Elice.

"Bhe... siete fortunati ad essere sopravvissuti. " si limita a rispondere. E' evidente che non ne vuole parlare.

"Cosa è successo qui, mi chiedi? Diavolo, è quello che si stanno chiedendo tutti! Ci scommettiamo forte. Secondo me è un dannato esperimento militare. Ma non capisco perchè hanno oscurato NeuroNet... non sento mia moglie da..." poi si interrompe, rendendosi conto che sta eccedendo con le confidenze, e scuote il capo abbassando gli occhi come a voler dire che non dovrebbe parlare con voi... purtroppo.

Quando Yaku ha finito di portare il cibo, entrambe le guardie se ne vanno.

Il cibo in scatola è una brodaglia gelatinosa al sapore di pollo, anche se ovviamente di pollo c'è solo il sapore, appunto. E' cibo molto nutriente, pensato appositamente per rappresentare un pasto completo con una sola scatoletta.

Inviato

Cerco di rimanere calmo..me ne sto in silenzio.

"Mai fidarsi dei poliziotti"

Quando se ne vanno afferro una bottiglia d'acqua e comincio a bere avidamente, aprendo poi una di quelle scatolette

<<Meno male che ho le mie foglie...questa sbobba è uno schifo! per ora non la mangio..bah..>> Dico piano..

Butto di nuovo la scatoletta sul tavolo e tendo e tendo l'orecchio verso la porta, ascoltando che non stia arrivando nessuno prima di parlare; mi rivolgo alla poliziotta, mantenendo sempre il tono basso:

<< Digli che sei una poliziotta cazz0! Prima rischiamo di morire, ne buttiamo giù due e ora siamo sospettati di essere uno di quei cosi? Perché non hai detto chi sei? Sono questi quelli che avevi visto? Mah!>>

Allargo le braccia, troppe domande mi frullano nella testa. Mi sgranchisco il collo e sbuffo, calmandomi lentamente, poi riprendo più lucidamente:

<< Facci capire qualcosa oppure glielo dico io che sei una poliziotta e noi siamo gente a posto!Ti sto dando un'opportunità...>>

Inviato

Quando ci viene ordinato di seguire i due soldati mi rilasso abbassando le spalle Siamo ancora vivi... sorrido per un istante tra me e me, senza farmi notare.

Poi veniamo condotti nella stanza Due non uno correggo il soldato azzardando un sorriso, poi continuo Perchè non è possibile uscire? sono crollati gli accessi o tutti i piani superiori? perchè si potrebbero raggiungere i piani rialzati e da lì calarsi fuori.

Tu non la conosci Quella! esclamo seccata al tizio quando i soldati non ci sono, non sapendo come spiegare una cosa difficile ad un bambino L'hai sentita vero? Beh, non scherzava e qualcosa del genere è già capito. Se ha dei sospetti su qualcosa piuttosto che verificarli distrugge tutto. Ora immagina se le dico chi sono e lei controllando i d.files scopre quello che mi è successo... mi hai vista in quel sacco vero? abbasso lo sguardo a disagio Hai visto quelle cose vero? anche la differenza tra la prima e la seconda? L'ultima sembrava quasi "umana"... si stanno evolvendo e... io... non... il mio sguardo si incupisce.

Prendo la mia razione d'acqua e di cibo e le porgo alla bambina Non mi servono... fanne quello che vuoi... poi comincio a gironzolare nella stanza, analizzandola millimetro per millimetro come un'anima in pena.

-Zaidar

Spoiler:  
Analizzo al millimetro la stanza, cerco soprattutto microfoni o telecamere nascoste, apro anche tutti i cassetti e co cercando qualcosa di utile. Prendo anche il pad vedo se ha informazioni utili e se posso usarlo per agganciarmi a quel segnale trovato in precedenza. Mi hanno tolto anche il casco e la ricetrasmittente?
Inviato

Il soldato risponde a tessa divenendo cupo, scuro in volto: "Non si può uscire perchè... non si può. Punto e basta." evidentemente volendo evitare l'argomento, come se fosse una cosa (lo intuite bene) dolorosa da raccontare. Dopo questo, i due se ne vanno.

@ Tutti

Spoiler:  

Avete tutta la vostra roba, eccetto le pistole prese ai soldati (quelle con la matricola)... perfino le vostre armi! Le leggi in materia, come sapete, sono estremamente permissive: così come nel 2000 non vi priverebbero dei vestiti lasciandovi nudi, così nel 2100 è pazzesco togliere di dosso le armi o gli oggetti posseduti ad un civile. Che poi la gente critichi l'incredibile quantità di omicidi, rapine a mano armata eccetera è un altro paio di maniche... ma la società è appunto piuttosto allo sbando per quanto riguarda morale e senso civico. Eppoi, come qualcuno sussurra, fa sempre comodo che qualcheduno abbassi la densità demografica del pianeta sovrappopolato... tanto, alla gente che conta ricchi cosa gliene importa? Non vivono certo con la plebaglia, ed è quella che si ammazza fra se. Poi ci pensano i rastrellamenti a quartiere e le punizioni uno ex deca per rimettere un po' di quiete nelle regioni tumultuose.

Tessa osserva la stanza, con occhi che sembrano fotografarne ogni millimetro, quindi inizia a frugare nei cassetti delle scrivanie, dietro i mobili... ovunque, alla ricerca di qualcosa di utile. Trova tutto ciò che vi può essere in un ufficio: un pad (spento, e che non si accende, come se avesse la batteria esaurita), alcuni fogli di carta, penne, matite, una stampante, un oloschermo, un olofono (staccato dalla linea e non funzionante), diverse memorie fisiche esterne. Tutte cianfrusaglie da ufficio, niente di così utile.

Sembra questo essere l'ufficio di Liebnin Kayansky, da quello che scoprite rovistando nei mobili, un ciccione pelato con una moglie e due figlie (trovate un portafoto ad inchiostro digitale bloccato su un'immagine di famiglia... anche quello ha finito la batteria, pare) che a quanto pare era il responsabile degli acquisti di materie prime da parte del Reparto di Chirurgia Plastica della... vi soffermate sull'ubicazione, perchè non è quello che (probabilmente) vi aspettavate: della sede di Skavrinirks, Siberia. Skavrinirsk è uno sperduto avamposto siberiano, una specie di base scientifica dove ha sede il complesso sotterraneo Cybertech e altri siti di ricerca delle megacorporazioni, come la Emotic, specializzata in neurointrattenimento, la Tsi-Chao, che si occupa di sistemi energetici, e la Armada, che fornisce equipaggiamenti e mezzi alle forze di polizia di mezzo mondo. Mikhail lo conosce bene, e quindi sa anche che il luogo è a diverse centinaia di chilometri dalla civiltà...

Inviato

Mi butto a sedere sulla scrivania, sembra tutto così assurdo. Mi sorprendo però della mia calma, sembra quasi che sia tutto accettabile ormai, tutto plausibile.

<<Bene! Siamo in un posto sperduto, sopravvissuti ad assalti di cybermerde, prigionieri di una pazza e con una poliziotta che non mangia, non beve e non vuole dire di essere una cazz0 di poliziotta!>>

Concludo puntando la pistola verso la poliziotta, guardandola con sdegno

<<Magari ci hanno rinchiusi in una stanza con uno di quei mostri...eh poliziotta!?>>

Inviato

@ Tutti:

Spoiler:  

Dato che siete "finalmente" in un momento "di calma", penso che sia il momento perfetto per fare il Campo Base, cioè l'Esperienza, che ne dite? Vi "istruisco" sul topic organizzativo ;)

(gli screzi e discussioni tra PG rientrano anch'essi in questo momento XD )

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Dopo diversi minuti prima le due guardie tornano per condurre fuori dalla stanza il dottor Batenko, l'unico ferito. Lo conducono dal medico. Quindi chiudono la porta.

Trascorrono lunghe ore, durante le quali vi riposate, allungandovi sulle brande, e discorrete tra di voi... ognuno di voi è provato, ha avuto rivelazioni terribili e vissuto momenti veramente tremendi... ognuno di voi è segnato, stanco... se non nel corpo, nello spirito. Vi sentite ancora in trappola, in questa trappola sotterranea che è il complesso della Cybertech, dove è avvenuto... già, che diavolo sarà avvenuto? Ancora, non avete idea di cosa abbia provocato tutto l'orrore nel quale vi siete imbattuti.

Saranno almeno quattro ore che vi hanno lasciati lì dentro. Da fuori non giunge alcun rumore...

Spoiler:  

A voi! Cosa fate? Mikhail non è ancora tornato...

Inviato

Dopo aver messo nella borsa la razione e l'acqua di Tessa (e di Mikhail se non le prende) e aver finito le mie, vado a sedermi su una delle brandine ascoltando i battibecchi di Miguel e Tessa.

Ci faranno uscire da qui prima o poi?

Finalmente vengono a curare Mikhail ma invece di farlo lì lo portano via.

Hanno paura di restare nella stessa stanza con noi oppure che veniamo a conoscenza di qualcosa?

Vorrei tanto sapere cosa stà accadendo quà...

Le ore passano e nessuno si fa vivo.

Mi avvicino alla porta e provo a bussare.

C'è nessuno di là?

Devo andare in bagno...

Magari mi fanno uscire da qui e posso dare un'occhiata in giro.

Oppure parlare con qualcuno.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Dopo che Elice chiama una, due volte, finalmente la porta si socchiude e due soldati la osservano dallo spiraglio.

"Vieni, bambina" le dicono, non particolarmente cortesi. Non sono Hans e Yaku, ma due altri tizi, entrambi dai tratti slavi. Uno di loro stringe il fucile d'ordinanza.

La bambina esce dalla stanza, e subito loro richiudono l'uscio, lasciando Tessa e Miguel da soli.

@ Elice

Spoiler:  

I due soldati, senza una parola, ti conducono ai servizi igienici dell'edificio Cybertech, le normali toelette che funzionavano "prima". Ti fanno entrare nella zona per le signore, che possiede tre porte con i gabinetti ed un ingresso con i lavandini di fronte. Tutto è spento, e la luce arriva grazie ad un piccolo riflettore di fortuna montato dai soldati, rivolto contro il muro che diffonde quindi il chiarore della luce nella stanza. Tutto è spento e non funzionante. E difatti, senza più l'energia elettrica, le pompe d'acqua non sono in grado di alimentare lo sciacquone. Uno dei soldati ti porge un secchio mezzo colmo d'acqua, che era lì sotto i lavandini, affinché tu lo usi per scaricare.

"Fai in fretta piccola" ti dice, un poco seccato. Non sembra che ce l'abbia con te, quanto più che gli girino per affari suoi. L'altro infatti sembra più tranquillo, non ha aperto bocca ed ha evidentemente i pensieri tutti da un'altra parte.

@ Cappa

Spoiler:  

Mettiamoci d'accordo tramite messaggio su come farti entrare nella banda... se hai idee, spara pure!

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