Bagi Inviato 11 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2013 Se è il termine chierico ateo che stride, basta rinominarlo fanatico, seguace o simili. Ad esempio, nessuno ti vieta di dire che il tuo pg è un vegano, descritto meccanicamente come un chierico ateo che abbraccia gli ideali in cui credono i vegani e che sceglie come domini plant e protection. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Merin Inviato 11 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2013 Infatti, il mio piegare le regole era riferito alla possibilità da voi proposta di utilizzare le regole e i privilegi della classe, semplicemente cambiandogli nome. Era una semplice questione di etimologia. Anzi, modificandone alcuni aspetti (simbolo sacro, incantesimi con descrittore, divinità ecc ecc) in realtà si potrebbe creare, con poco sforzo, una classe alternativa ciao dal nonno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Bagi Inviato 11 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 11 Novembre 2013 Infatti, il mio piegare le regole era riferito alla possibilità da voi proposta di utilizzare le regole e i privilegi della classe, semplicemente cambiandogli nome. Era una semplice questione di etimologia. Volendo fare i precisini della fungia il trucchetto di cambiare nomi e fluff concentrandosi in modo astratto sulle meccaniche è scritto nei manuali (è anche vero che nella 3.x è esplicitato solo nel manuale del master ma c'è) per cui non è niente di così arcano o inusuale Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vorsen Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Sulla questione chierico ateo dipende sempre dall'ambientazione nel senso se giocate nei forgoten non lo potresti fare proprio ma in altre come Eberon si.Ma alla fine è il master ha l'ultima parola al riguardo suq e usto delicato argomento visto che tocca una delle basi dell'essenza della classe. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mad Master Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Ho sempre letto che io come chierico ateo posso adorare un ideale piuttosto che una divinità e che questo ideale sostituisce la divinità in tutto e per tutto quindi posso fare tutto quello che fanno i chierici "normali". è vero? Mi sa che tutta questa discussione è nata da un fraintendimento: nessun chierico è ateo (come ha specificato il Nonno Merin, "un chierico ateo" è un ossimoro, ovvero una contraddizione in termini, come dire "un alcoolista astemio")... Tutti seguono precetti religiosi, che abbiano una gerarchia ecclesiastica alle spalle o meno, quindi tutti rispondono a qualche potere soprannaturale, che sia un immortale, un'entità o una forza cosmica... Le uniche cose che cambiano tra l'uno e l'altro sono la lista di domini e l'arma preferita, oltre ai codici morali ed etici da seguire... Pensa ai buddhisti, che non hanno una (o più) divinità, ma si limitano a seguire i dettami di un antico profeta con una filosofia volta al raggiungimento dell'illuminazione spirituale per distaccarsi dal ciclo di morte e rinascita che secondo loro ci vincola tutti alla sofferenza in questo mondo... Però hanno tabù, sacramenti, voti, obblighi, preghiere e pratiche religiose come qualsiasi altra religione... Hanno anche un ricco corpus di miti e leggende che non sfigura accanto agli altri... Se in D&D si vuole fare un chierico senza divinità (che non è ateo, ricordo, in quanto ha comunque una religione), si hanno comunque tutte le limitazioni di un chierico normale, più magari quelle sociali derivanti dal giocare un "profeta diverso" in un mondo in cui esistono già altre religioni organizzate, le quali potrebbero risentirsi alquanto per la concorrenza... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Saito Hajime Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Ora che ci penso quì si sta facendo un errore non propriamente piccolo Non si può essere atei in D&D per il semplice motivo che le divinità stesse sono vere In un mondo con divinità vive e pulsanti non si può semplicemente girare la faccia e dire "IO NON CREDO NELLE FATE A PELOR!" però sarebbe molto più credibile una persona con una convinzione ferma in un ideale o concetto, talmente forte da poter essere paragonata alla fede cieca dei sacerdoti. Poi come ho detto prima, Gianluigi è un esempio ma non tutti possono accettare un "senza dio" Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Mad Master Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Il fatto che le divinità siano vere può variare da campagna a campagna... Nei Reami sono assolutamente vere, ma si tratta per lo più di immortali, ovvero dei mortali ascesi al ruolo di divinità che si son fatti carico di un aspetto fisico del mondo... In altre ambientazioni, come ad esempio DarkSun, le divinità semplicemente non esistono e i chierici si legano spiritualmente agli elementi, alla natura o a qualche altra forza cosmica... In altre ancora, come Golarion, le divinità sono un mistero: le preghiere vengono esaudite, più o meno, ma le divinità sono un qualcosa di ignoto e distante, distaccate dal mondo e dai mortali e per lo più irraggiungibili... Anni fà avevo pensato delle divinità che non erano nemmeno senzienti e si comportavano più come esseri unicellulari ghiotti di pensieri ed emozioni di un certo tipo che "stimolavano" inducendo sogni nelle creature viventi più "creative"... Non lo facevano con cognizione di causa, ma come azione puramente istintiva... Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Saito Hajime Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Sì ma in Greyhawk, nei Reami e, per quel che ne so, in Eberron le divinità sono vere. Non ho contato Dark Sun e Golarion perchè sono eccessivamente di nicchia Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vorsen Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Golarion non così di nicchia alla fine anche se hanno avuto la decenza di "non schedarle" ma anche quelle poi stranamente appaiono hai mortali(con tanto di vera forma ed la conoscenza di vita,morte ed miracoli di quella divinità simile come struttura ha quella del Feuron)quindi per la stramaggioranza degli dei famosi non c'e nessun mistero(o pochi riguardanti la pietra stella o il cambio di veduta di certe divinità).Poi Alla fine il coraggio di fare un chierico che venera un'ideale sta di sapere che non hai una gerarchia che lo copre o l'aiuta nei momenti di bisogno(sopratutto per quelli malvagi questo punto è anche peggio rispetto ha un chierico buono). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Merin Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Effettivamente, come di Mad Master, dipende dall'ambientazione. Ed in effetti in ambientazioni in cui le divinità esistono e ne danno prova, il concetto di chierico ateo è ancor più stridente. Mi ritorna in mente una frase del film Constantine... Constantine: Oh, io credo. Cristo Santo!" Risposta: "No. No, no, tu sai. C’è differenza. Tu hai visto! ciao dal nonno Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Vorsen Inviato 12 Novembre 2013 Segnala Condividi Inviato 12 Novembre 2013 Alla fine c'e un'altro problema se un chierico che tradisce la sua venerazione di una divinità può diventare un "chierico senza dio" senza un'espiazione se comincia ha venerare un concetto astratto ed simili che una divinità? Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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