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Inviata (modificato)

Da Lucca Comics & Games abbiamo finalmente a disposizione la versione italiana di Dungeon World e molti di noi stanno cominciando ad approcciarsi al gioco proprio in queste settimane. Inoltre, proprio a Lucca è nato un altro progetto collegato a Dungeon World, ossia la traduzione in italiano di Adventures on Dungeon Planet, un supplemento per avventure science fantasy, pubblicato dal canadese Johnstone Metzger nel marzo del 2013, che è stata lanciata come progetto di crowdfunding presso lo stand di Eppela.

Lunedì sera ho cominciato a mettere in piedi una campagna di Adventures on Dungeon Planet in hangout con Elia, Francesco, Giulia e Simone. Premetto che del genere dello science fantasy non conosco quasi nulla, forse a parte la serie di Guerre Stellari, che comunque è molto particolare e non rappresenta completamente il genere. Ma non intendo entrare in questioni di genere, visto che spesso è aria fritta e, comunque, credo che, ai fini di questo gioco, cambia poco, siccome tutto varia a seconda delle scelte del gruppo e dell’ambientazione che emerge dalla prima sessione.

Setup

Ci abbiamo messo circa due ore e un quarto (dalle 21:30 alle 23:45 circa) a fare le schede, i legami, a rispondere alle domande e a capire che razza di gioco stessimo per giocare. Nell’ultimo quarto d’ora prima della mezzanotte abbiamo parlato delle cose emerse durante questa prima sessione e delle aspettative per le sessioni future. Per i miei canoni, metterci due ore e un quarto per fare la preparazione di Dungeon World è tanto, ma ci sono alcune cose che hanno allungato i tempi:

L’hangout dilata i tempi rispetto al tavolo fisico:

  • ciò che al tavolo potrei fare in tre quarti d’ora in hangout mi occupa almeno un’ora (o anche di più);
  • Nessuno a parte me conosceva bene il gioco: Francesco ha giocato diverse sessioni di una campagna, ma ha una conoscenza molto superficiale del gioco; Giulia e Simone avevano giocato solo una demo; Elia era completamente a digiuno. Tutti avevano avuto esperienze con altri giochi Powered by the Apocalypse, ma nessuno a parte me aveva letto il manuale di Dungeon World (anche se alcuni di loro si stanno attrezzando in questo periodo). Questo vuol dire che gli ho dovuto spiegare molte cose che non potevo dare per scontate;
  • Solo io ho letto (velocemente) il manuale di Adventures on Dungeon Planet, non l’ho mai giocato e con molte cose nuove devo prendere la familiarità di prima mano. Questo vuol dire che i giocatori stessi ci hanno messo del tempo a spulciare anche questo manuale e che io, prima di rispondere alle domande, andavo a controllare per essere sicuro;
  • Di solito nelle demo faccio meno domande, perché il mio scopo è far vedere il gioco, e quindi mi interesso di meno di tante curiosità che magari altrimenti vorrei esplorare. Qui invece sono partito per la tangente: per ogni cosa che mi incuriosiva ho fatto una domanda. Il risultato è che abbiamo tanto materiale iniziale, che va molto bene per una campagna, anche se ci abbiamo messo più tempo del previsto a fare il setup.

Creazione dei personaggi

Durante tutta la prima sessione, il mio ruolo di GM è stato quello di facilitare la creazione dei personaggi da parte dei giocatori. Man mano che il gioco procedeva, io annotavo le curiosità che mi venivano in mente in un documento privato su Google Drive. Ho preso appunti sui loro allineamenti, sulle loro mosse caratteristiche e sulle scelte “meccaniche” e più significative che hanno fatto. Infatti, uso sempre queste informazioni come dei segnali che il giocatore mi sta dando per farmi capire cosa vorrebbe vedere in gioco e poi mi sforzo di introdurlo nelle sessioni. Per ogni nota faccio una domanda al giocatore interessato. Inoltre, come GM, rispondo a qualunque domanda mi venga posta sul gioco e chiarisco le regole. Se non so la risposta, vado a controllare il regolamento e cerco di capire il senso del testo; se ancora non se ne esce, chiedo un parere al tavolo e decidiamo assieme che interpretazione dare a quella regola.

In questa prima fase, i giocatori hanno dato una scorsa a tutte le classi base (compreso il barbaro), più alle quattro classi aggiuntive previste in Adventures on Dungeon Planet. Queste sono il Terrestre (Earthling), la Macchina di Distruzione (Engine of Destruction), il Mutante (Mutant) e il Tecnico (Technician). Si tratta rispettivamente di una riscrittura del Paladino, del Guerriero, del Druido e del Chierico in chiave più spiccatamente fantascientifica. Comunque sia, nessuno vieta di utilizzare comunque le classi base. Inoltre, ci sono delle opzioni “razziali” aggiuntive, previste per i personaggi che vogliono interpretare alieni, androidi o la mitica razza delle scimmie bianche (White Apes), caratterizzate dal fatto di avere sei arti.

Alla fine, Elia ha deciso di fare un mutante un tempo umano; Francesco ha deciso di fare un Guerriero, scegliendo l’opzione di razza androide; Giulia ha optato per un mago di razza aliena; Simone ha scelto di fare una Macchina di Distruzione con opzione “razziale” robot da esplorazione scientifica.

Qui potete visualizzare le schede dei personaggi alla fine del processo di creazione.

Durante la creazione dei personaggi abbiamo incontrato qualche difficoltà e rallentamento, come per esempio per il fatto che bisognasse capire come funzionava di preciso la mossa del mago alieno, che non ha bisogno del libro degli incantesimi, ma si collega direttamente alla mente di una divinità aliena; oppure per il fatto che Elia non conoscesse le mosse dei mostri presenti sui due manuali di riferimento e abbiamo dovuto perdere un po’ di tempo per fargliele leggere e per dargli dei consigli; o ancora per il fatto che Francesco abbia chiesto di modificare alcune delle opzioni di aspetto di Zero-Tredici che erano palesemente inadeguate a un immaginario science fantasy e a un personaggio completamente robotico. Allo stesso modo, le pozioni di guarigione di Zero-Tredici sono diventate dei naniti di riparazione. Cose di questo genere, insomma.

Legami

Come sempre, una delle fasi più interessanti da giocare è stata quella della creazione dei legami che potete vedere riassunti nello schema di seguito:

Mappa dei legami tra i PG.

Fai domande e usa le risposte

Alla fine della fase dei legami ho cominciato a fare una valanga di domande, seguendo gli appunti che avevo preso in precedenza. Preferisco fare le domande alla fine perché in questo modo i giocatori, mentre ancora stanno creando i loro personaggi, possono muoversi in una sorta di “brodo di idee” non troppo definito, mentre è bene che le idee si cristallizzino solo alla fine, quando si controlla che tutto torni. Qualche mese fa facevo alcune domande subito, durante la creazione dei PG, ma mi resi conto che in questo modo mi sembrava che la creazione dei personaggi andasse col freno a mano tirato e che si cominciassero a porre dei paletti da subito alle idee. Invece credo che col metodo attuale si ottenga un risultato generalmente migliore.

Ed ecco alcune delle domande che sono emerse:

Andromeda

Hai detto di essere un robot da esplorazione scientifica, ma com’è che hai un’arma laser?

 

Andromeda è stata progettata per imparare, e per questo ha appreso la violenza dal mondo esterno. Il laser non è altro che un utilizzo non previsto del suo scudo energetico: Andromeda l’ha modificato e ora lo utilizza per concentrarne l’energia, creando un raggio laser offensivo.

 

Perché credi che Wender ti comprenda anche se sei un robot?

 

Io e Wender veniamo dallo stesso pianeta (più tardi scopriremo che si tratta di Ergo, il pianeta nel quale inizieremo a giocare). Sono stata costruita quando Wender era un bambino: condividiamo la stessa lingua madre e cultura di provenienza. Quando Wender parla, il modo in cui si comporta mi fa sentire umana, perché mi fa riaffiorare antichi ricordi.

 

Ma quindi sei sempre stata un robot o un tempo eri un essere umano? Hai detto che sei androgino, ma eri un uomo o una donna?

 

Un tempo ero una donna umana.

 

Da chi sei stata programmata per aiutare Xenora?

 

Da qualcuno della sua razza.

 

Questa la faccio a Giulia:

Xenora, chi della tua razza ha riprogrammato Andromeda?

 

La mia insegnante di arti arcane, Yss.

 

0-13

Perché hai giurato di proteggere Xenora?

È stata lei a riattivarmi. Secondo la mia programmazione, io ho bisogno di un padrone.

 

Qui chiedo a Giulia e tutti al tavolo collaboriamo ad arricchire la risposta:

Xenora, dove lo hai trovato? Mi dai qualche dettaglio in più sul ritrovamento e l’attivazione?

 

Ero alla ricerca di un’astronave impattata al suolo nella quale avevo trovato dei file danneggiati che puntavano al luogo dove erano stipati altri robot come 0-13. La maggior parte erano illeggibili e non più utilizzabili; 0-13 era l’unico integro e poteva tornarmi utile.

 

0-13, perché hai riparato Andromeda quando era rotta? Qual è il segreto sulla sua costruzione che conosci?

 

Ragazzi, ci devo pensare meglio. Per ora direi che l’ho riattivata proprio grazie alla conoscenza del segreto sulla sua costruzione.

 

Un po’ tutti qui avremmo voluto saperne di più, ma ci eravamo accordati per cercare di rispondere a questa domanda più avanti, per dare il tempo a Francesco di pensarci un po’. In realtà, alla fine della sessione, ci siamo dimenticati e mi è rimasto questo appunto lì in disparte. Un paio di giorni dopo, ho chiesto a Francesco se avesse qualche idea in merito e abbiamo conciliato la sua esigenza di scoprire maggiori dettagli giocando alla mia di GM di avere almeno una mezza risposta per costruirci sopra qualche cosa:

Andromeda era implicata nella guerra che 0-13 aveva combattuto sul pianeta; era la parte avversa in quella guerra. 0-13 probabilmente l’ha riattivata perché una parte di sé è conscia che la sua esistenza non ha senso senza un “nemico” da combattere.

Poi, durante la sessione, mi rivolgo a Simone:

Andromeda, sei consapevole che secondo gli standard umani dovresti la “vita” a 0-13?

 

All’inizio non ne ero consapevole ma, interagendo con Wender e quindi riavvicinandomi al mio lato umano, sta cominciando ad affiorarmi questo pensiero.

 

0-13, perché ti preoccupi della capacità di Wender di sopravvivere sul pianeta Ergo?

 

Lo vedo ancora come un ragazzino ingenuo e spaesato.

 

Qui alla risposta collabora anche Elia, aggiungendo che è proprio così: anche se il suo corpo è mutato, lui dentro è rimasto ancora un ragazzino (poi vedremo come mai).

Dove hai preso la tua spada-laser Keldoriana? L’hai trovata da qualche parte o era un’arma di ordinanza per le tue truppe?

 

Era un’arma delle truppe speciali delle quali facevo parte. È sempre stata con me.

 

Xenora

Cosa hai previsto del ruolo futuro di Wender? Come lo hai previsto?

 

Grazie al mio contatto mentale con le divinità aliene, ho previsto che io e Wender comparteciperemo alla creazione di una società migliore per i mutanti. Wender potrebbe attingere allo stesso potere al quale attingo io, perché le sue mutazioni non sono come quelle degli altri mutanti, bensì speciali. Io ho previsto che troverà l’antico tempio della mia divinità grazie a lui e ho visto Wender essere a capo di un gruppo di mutanti.

 

Qui originariamente Elia aveva risposto dando a Xenora il legame “Xenora will help me create a new mutant civilization”. Giulia ha probabilmente innestato il suo legame su quello di Elia. Successivamente Elia ha deciso che il legame da lui scelto per Xenora non gli piaceva e ci ha chiesto di cambiarlo in “I will show Xenora the secrets hidden in these ruins”. Nessuno ha opposto resistenza e abbiamo comunque deciso di tenere valido quello che avevamo detto fino ad allora, anche se il legame ora sussisteva solo da parte di Xenora.

Come mai ritieni che Andromeda sia terribilmente disinformata sul mondo?

 

Beh, lei è stata disattivata per un sacco di tempo e non mi è chiaro se alcuni pezzi della sua memoria siano semplicemente danneggiati, facciano fatica ad affiorare o non esistano proprio. Per questo ritengo che abbia bisogno di una guida per capire questo mondo.

 

Simone conferma questa visione di Andromeda.

Come si chiama questa divinità aliena alla quale ti colleghi? Come ti ci colleghi?

 

Si chiama Dumah. Devo concentrarmi non disturbata ed è come se viaggiassi con la mente in una sorta di proiezione astrale cercandolo. Il luogo in cui lo incontro cambia spesso, ma è sempre qualcosa di concreto, perché la mia mente non reggerebbe la visione della sua vera dimora. Di solito mi compare come un essere umano o come un alieno, spesso è nelle fattezze di un maschio della mia razza, ma con i colori invertiti rispetto ai miei. Lui dice che gli è più facile apparire così piuttosto che inventarsi nuove forme.

 

Com’è la tua magia?

 

La vedo come una sorta di connessione mistica a oggetti tecnologici, apparentemente più simile alla scienza che alla magia vera e propria, anche se in fondo è molto mistica, con pratiche ermetiche, realizzazione di costrutti, geomanzia ecc.

 

Esistono altre forme di magia o questa è l’unica?

 

Sì, esistono diverse forme. Per esempio, la mia maestra Yss ha una magia molto diversa, più vicina alla natura: usa estratti di piante aliene e altre cose del genere.

 

Sembra che tutti siano legati a te in qualche maniera. Perché sei qui? Come ci sei arrivata?

 

Sono qui per cercare antichi ritrovati perduti e per trovare il primo tempio della mia divinità. Sono arrivata qui pagando un passaggio da un’astronave che mi è costato tutti i miei crediti.

 

Wender

Come mai pensi che Andromeda sia tua amica, nonostante i pregiudizi altrui?

 

Qui abbiamo collaborato tutti ad una risposta. Andromeda lo ha aiutato a credere nelle sue capacità, anche per via dell’empatia tra i due, perché ha una mente analitica e oggettiva, mentre gli altri tendevano a vederlo come un pericolo o un peso morto. In particolare, anche 0-13 all’inizio lo aveva trattato istintivamente come un pericolo, non riuscendo a classificarlo secondo i propri database, ma poi ha dovuto ricredersi.

All’inizio Elia aveva proposto che 0-13 fosse apertamente ostile nei confronti di Wender, ma Francesco ha detto che preferiva tenere il loro rapporto su toni più morbidi, per cui siamo arrivati a questa elaborazione finale.

Come mai ti sei messo in testa di portare Xenora alle antiche rovine?

 

È stata lei che una volta ha menzionato qualcosa e io avevo sentito parlare di queste Rovine Sussurranti sotto la città esplosa, o qualcosa del genere.

 

Dove hai preso la tua spada di forza?

 

L’ho trafugata dal cadavere di un soldato nella vecchia città.

 

Riguardando gli appunti, mi sono accorto che qui alla fine mi ero dimenticato di fare alcune domande. Quelle riguardanti il rapporto tra 0-13 e Andromeda ve le ho già menzionate sopra, ma mi ero dimenticato anche il fatto che Wender avesse con sé un’Armatura del caos maledetta (!), sulla quale non avevo chiesto ancora niente e sulla quale dovrò chiedere per forza qualcosa prima della prossima sessione.

Fine della sessione

A questo punto erano le 23:15 e non aveva senso mettersi a giocare. Abbiamo finito la sessione parlando un po’ delle idee fighe che ne erano uscite. Tutti riamo rimasti positivamente impresionati da quante cose interessanti siano emerse dal setup. Simone ha chiesto se fosse normale fare una preparazione così lunga e io non gli ho nascosto che solitamente no, ma le ragioni del perché siamo andati così a rilento le ho già spiegate all’inizio di questo actual play.

Poi abbiamo un attimo fatto il punto della situazione per questo pianeta. Si tratta dello stesso pianeta natale di Wender e Andromeda e il vascello su quale si trovava 0-13 è caduto proprio su di esso. Xenora vi è arrivata perché ha visto che negli archivi risulta che qui, nei secoli passati, ci sono state diverse battaglie per questo ci sono rovine dappertutto, piene di tecnologia, magia e informazioni sul culto del suo dio.

Il pianeta sembra essere stato devastato da armi biologiche che ne hanno alterato l’ecosistema (ci sono foreste fungine e cose del genere) e i pochi uomini rimasti vivi stanno ancora combattendo l’invasione aliena. Il pianeta non è la Terra, ma si chiama Ergo (nome suggerito da Giulia). Ci sono altre razze di passaggio, non autoctone, tra cui quella di Xenora, i Keul. C’è una grande competizione tra tutte le razze giunte su Ergo per scavare le rovine e accaparrarsi i suoi tesori perduti.

Dopo la fine della sessione, Francesco e Giulia hanno precisato che non vorrebbero una situazione di guerra totale tra umani e alieni, ma semmai che questo sia solo uno spunto, e non l’elemento preponderante. Preferirebbero porre l’enfasi sul fatto che il pianeta sia un crocevia e un crogiolo di interessi. Francesco ha persino scritto un mini riassunto della situazione iniziale, cercando di raccogliere i contributi di tutti:

Ergo (detto anche “Dungeon Dlanet”) è un antico pianeta molto ostile e pieno di pericoli. Vi si trovano i resti di un’antica civiltà, che è stata forse la prima a evolversi in questo universo. Non ci è chiaro quale aspetto avesse ma, da quello che resta di essa, è evidente che possedesse una scienza così avanzata da sembrare miracolosa alla gente di oggi. Quella civiltà scomparve all’improvviso, lasciando come unica traccia una misera parte dei suoi artefatti, un tempo numerosi, ad oggi ambiti trofei tra i coraggiosi cercatori di fortuna, pronti ad affrontare misteriose rovine, creature mostruose e costrutti micidiali per appropriarsene.
 
 
Secondo un’antica leggenda, chi controlla Ergo controlla l’universo. Numerose fazioni si contendono il dominio e la supremazia su Ergo: alieni, umani, consorzi commerciali e imperi. Gli umani dall’Egemonia Solare, per un certo periodo, hanno conquistato Ergo ma, prima che potessero scoprirne gli arcani segreti, furono sconfitti dai loro concorrenti, unitisi allo scopo di negargli il possesso del pianeta.
 
 
Attualmente, avventurieri in cerca di fortuna e gloria e mercanti in cerca di affari popolano gli insediamenti presenti su Ergo. I pochi umani sopravvissuti continuano a condurre una guerriglia contro gli alieni.

Dopo la sessione

A questo punto io sono pieno di materiale per la prima sessione. Ho riletto gli appunti e li ho sistemati, ho ricontrollato le schede dei PG e ho fatto in giro su Google Immagini e su DeviantART in cerca di immagini dalle quali lasciarmi ispirare. Probabilmente butterò giù anche qualche appunto e qualche possibile idea per le prossime sessioni. Ovviamente, se ce la faccio, rileggerò il supplemento Adventures on Dungeon Planet con più calma. Per ora non vedo l’ora che arrivi la prossima sessione!

Modificato da AndreaP

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Inviato

premesso che a livello di temi e colore ancora meglio per fading suns sarebbe "adventures on dungeon planet" (in crowdfunding ora la versione italiana)

premesso questo, in generale dw non si presta bene a giocare in un setting già scritto prima, perchè devi tagliare fuori un sacco di principi su cui si fonda il funzionamento del gioco...

Inviato

è ovvio che setting e regolamento interagiscono. Se dovessi giocare a FS con DW farei cose come sostituire i nomi dei pg, usare i nomi dei pianeti e delle città, sostituire le razze con le fazioni, ma lascerei tutto aperto. Se no, ovviamente, non funziona.

Inviato

premesso che a livello di temi e colore ancora meglio per fading suns sarebbe "adventures on dungeon planet" (in crowdfunding ora la versione italiana)

Non ho ben capito questo commento. Noi stiamo giocando a Dungeon World usando come manuale di espansione proprio Adventures on Dungeon Planet, che è appunto in crowdfunding in questo momento su Eppela. ;)

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