FeAnPi Inviato 3 Dicembre 2013 Autore Segnala Inviato 3 Dicembre 2013 Il problema, secondo me, è che gli eleggibili e gli eletti sono uno spaccato del loro elettorato: siamo sicuri che l'italiano medio non si comporterebbe esattamente come loro?
Shagrat Inviato 6 Dicembre 2013 Segnala Inviato 6 Dicembre 2013 Vorrei davvero darti PE, per quello che hai detto, perchè li meriti veramente... peccato che non si possa fare. Sarà per la prossima volta. Il problema, secondo me, è che gli eleggibili e gli eletti sono uno spaccato del loro elettorato: siamo sicuri che l'italiano medio non si comporterebbe esattamente come loro? L'italiano medio si comporterebbe esattamente come loro secondo me. Ogni popolo ha il governo che si merita diceva un filosofo che non ricordo chi sia! XD Un popolo di imbroglioni, giusto per fare un esempio, non vorrà mai una persona onesta a comandarli perché questa gli metterebbe i bastoni tra le ruote, non potrebbero più imbrogliare con tranquillità. Ma se ci metto un imbroglione come me al governo, allora i miei affari andrebbero a gonfie vele, perché lui con il suo potere faciliterebbe gli imbrogli in modo da facilitare se stesso. Mi pare che il discorso sia logico. Quindi qual'è la soluzione? Non esiste. O vai a vivere sul cucuzzolo della montagna isolato per sempre dal resto del mondo, o ti trasferisci un luogo popolato da gente più simile a te e al tuo pensiero. (=paese estero) E c'è anche una terza ipotesi, soffrire in silenzio.
FeAnPi Inviato 6 Dicembre 2013 Autore Segnala Inviato 6 Dicembre 2013 Dimenti la quarta, ma la quarta è sterminio totale. -.-
MattoMatteo Inviato 6 Dicembre 2013 Segnala Inviato 6 Dicembre 2013 Il problema, secondo me, è che gli eleggibili e gli eletti sono uno spaccato del loro elettorato: siamo sicuri che l'italiano medio non si comporterebbe esattamente come loro? L'italiano medio si comporterebbe esattamente come loro secondo me. Ogni popolo ha il governo che si merita diceva un filosofo che non ricordo chi sia! XD Un popolo di imbroglioni, giusto per fare un esempio, non vorrà mai una persona onesta a comandarli perché questa gli metterebbe i bastoni tra le ruote, non potrebbero più imbrogliare con tranquillità. Ma se ci metto un imbroglione come me al governo, allora i miei affari andrebbero a gonfie vele, perché lui con il suo potere faciliterebbe gli imbrogli in modo da facilitare se stesso. Mi pare che il discorso sia logico. Quindi qual'è la soluzione? Non esiste. O vai a vivere sul cucuzzolo della montagna isolato per sempre dal resto del mondo, o ti trasferisci un luogo popolato da gente più simile a te e al tuo pensiero. (=paese estero) E c'è anche una terza ipotesi, soffrire in silenzio. Suvvia, un pò di coraggio e basta col disfattismo! Come disse non_mi_ricordo_chi: "affinchè il male vinca, basta che i buoni smettano di combattere"... se invece le persone oneste e di buona volontà continuano a combattere, qualcosa può cambiare! Lo so, non è una cosa nè facile nè rapida, e bisogna farla costantemente, ma se davvero si vuole che il mondo diventi un posto migliore è l'unica opzione.
FeAnPi Inviato 6 Dicembre 2013 Autore Segnala Inviato 6 Dicembre 2013 Eh, ma torniamo al "paradosso di Batman e Joker" così: Batman opera secondo le regole ("non uccidere") contro un Joker senza regole. Risultato? Batman batte sempre Joker, ma i becchini di Gotham fanno affari comunque, e mai a spese di Joker. Purtroppo, combattere onestamente contro i disonesti non è produttivo.
MattoMatteo Inviato 6 Dicembre 2013 Segnala Inviato 6 Dicembre 2013 Aspetta... Batman gioca secondo le SUE regole, non quelle della legge "normale"... e io non ho mai detto che i buoni devono giocare al 100% onestamente. L'importante è che non ci prendano gusto fino a diventare essi stessi dei cattivi (anche se per un fantomatico "bene superiore"). P.S.: eppoi esistono tante di quelle versioni diverse, di Batman (tra fumetti, cartoni e film), che generalizzare è assurdo... vedi questo!
FeAnPi Inviato 6 Dicembre 2013 Autore Segnala Inviato 6 Dicembre 2013 Ho presente le diverse varianti di Batman, credimi. ^^ (non so se hai presente Heroclix. Se ce l'hai presente, io ho l'intera Batman Family con diverse versioni di più personaggi) Il discorso, più in generale, resta valido: se tu devi competere con chi è scorretto, e nel farlo cerchi di essere corretto, è molto probabile che tu venga battuto. Fuor di nerdismi, se tu corri senza doping contro un corridore altrettanto bravo e in più dopato è lui che vince; se vuoi sfidare a boxe uno che usa guantoni chiodati usando tu stesso i guantoni regolamentari, sei fortunato se dopo l'incontro sei ancora vivo. Ma nel momento in cui smetti di essere corretto, in un certo senso, diventi come coloro che vorresti "combattere".
MattoMatteo Inviato 7 Dicembre 2013 Segnala Inviato 7 Dicembre 2013 Feanpi, scusa se mi permetto, ma giuro che non ti capisco... da come parli sembra che la tua opinione sia la seguente: se i buoni non combattono contro i cattivi, vince il male; se i buoni combattono lealmente contro i cattivi, vince il male; se i buoni combattono slealmente contro i cattivi, vince il male (perchè i buoni sono diventati cattivi). Se la pensi davvero così, allora perchè diamine ti comporti ancora bene? Ho l'impressione che tu veda il mondo diviso solo in due gruppi di persone, pecore e lupi. I lupi sono cattivi e fanno quello che vogliono, mentre le pecore sono buone e non alzano un dito per difendersi; in questa situazione le pecore non hanno scampo, perchè al di fuori di questi due gruppi non esiste nessuno che possa salvare le pecore; e le pecore non possono nemmeno difendersi da sole, perchè una pecora che osa combattere diventa (o, meglio, viene ritenuta dalle altre pecore) un lupo, e quindi ostracizzata dalle stesse persone che cerca di difendere. In realtà il mondo è diviso in TRE grupi di persone: pecore, lupi, e CANI DA GUARDIA. I cani, pur potendo combattere come i lupi, usano la loro forza per difendere le pecore; e mentre un cane o una pecora possono diventare un lupo, una pecora può anche diventare un cane. Perchè ti dico questo? Perchè nonostante quello che sembra essere la tua opinione, il fatto che ti comporti bene significa che una parte di te crede ancora all'esistenza dei "cani da guardia", che tu te ne renda conto o no. Quanto all'opinione che "le leggi esistono e vanno rispettate da tutti, anche da coloro che le creano e le proteggono, sennò è come se non esistessero", in parte la condivido... ma con delle eccezioni, perchè le leggi umane dipendono da molti fattori: tempo (per lungo tempo la schiavitù è stata vista come una cosa del tutto accettabile), luogo (in Sudafrica l'apartheid è rimasto in vigore fino al 1993, mentre negli Usa la segregazione razziale venne abolita nel 1965), cultura, situazioni contingenti (uccidere è sbagliato, ma la legittima difesa è accettabile), eccetera. Quindi le leggi umane non sono la Legge, e la giustizia umana non è la vera Giustizia, perchè noi esseri umani siamo limitati e fallibili... questo è il mondo reale, non D&D. E anche se il mondo reale fosse D&D, e io fossi un paladino LB, e mi trovassi a dover scegliere se proteggere la legge o il bene, sceglierei senz'altro il bene, anche a costo di infrangere la legge, perchè secondo me il bene è una Legge maggiore e più importante della legge. P.S.: notare l'uso di maiuscole e minuscole, soprattutto nell'ultima parte... non è un'errore, è voluto. P.S. 2: ovviamente quanto ho scritto sono solo le mie opinioni personali.
FeAnPi Inviato 7 Dicembre 2013 Autore Segnala Inviato 7 Dicembre 2013 No, non vedo il mondo come diviso in due o tre categorie (e reputo risibile la divisione in "pecore", "lupi" e "cani da guardia": i "cani da guardia" di un gregge sono i "lupi" dell'altro, e viceversa); semplicemente penso che l'idea di cambiare tutto in maniera subitanea e rapida sia utopica al meglio, al peggio criminale: perché l'unico modo di cambiare le cose è cambiare le persone, e il modo più rapido per cambiare le persone è spesso rimuovere quelle considerate "sbagliate". Io non penso che ci siano pecore e lupi, anche perché molto spesso quelli che tu chiami "lupi" sono piuttosto "tonni". Io credo che esistano persone con tante sfaccettature, e che ricondurle a una singola cateogira sia sbagliato: una persona può essere sussunta totalmente in un gruppo solo quando lei stessa si adegua in tutto e per tutto allo stereotipo di quel gruppo. Poi, avendo nei miei trascorsi anche alcune letturicciole sofoclee e un discreto triennio di filosofia, oltre a qualche fondamento amatoriale di antropologia, so forse ancor meglio di te quanto praticamente ogni legge morale sia soggettiva, e quanto le mie siano in sostanza soggettive, e quanto chi ritiene di obbedire a leggi oggettive spesso non faccia altro che oggettivizzare le sue leggi soggettive dando loro un fondamento "alto" che giustifichi in ultima analisi lui stesso. Semmai, quel che ritengo, è che l'idea di "combattere" sia sbagliata: il cambiamento, per essere vero, deve essere un processo radicato, non la conseguenza di una imposizione. Ma un processo radicato necessita di tempo, e soprattutto non è tutto sommato corretto, a mio modo di vedere, imporre la propria visuale ad altri. Perciò diffido delle soluzioni rapide (dobbiamo educare gli italiani, non urlare proclami senza cambiare niente se non gli slogan), diffido dei cani da guardia (Giovenale docet) e di chi ne parla, e credo piuttosto nell'utilità di un processo meno fulmineo ma più reale. Nel contempo, non ritengo che sia ammissibile che io voglia imporre la mia visione a una comunità che la rifiuta. Trovo più sensato cercare un ambiente a me congeniale che non imporre il cambiamento a chi non vuole cambiare. (Edit) Intendo dire: in questa conversazione ho sostenuto cose che io riterrei fossero giuste, ma che comunque non mi sogno di imporre. Non mi sogno di vietare a un demente il cui senso critico è pari a quello di una scarpa di andare a votare. Posso scherzare su quel che farei se fossi "tittatofe ti monto", ma visto che mai sarò tittatofe ti monto il tutto resta, appunto, uno scherzo.
MattoMatteo Inviato 8 Dicembre 2013 Segnala Inviato 8 Dicembre 2013 Feanpi, sono felice di scoprire che mi ero sbagliato nel giudicarti, e che la pensiamo (abbastanza) allo stesso modo. Grazie per l'interessantissimo scambio di vedute.
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