Alarius Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Concordo nel il dire che il colpo critico è un attacco portato a segno grazie alla fortuna o una massiccia dose di forza bruta, in aggiunta alla particolarità dell'arma, però non sono d'accordo nell'estendere il colpo critico a tutte le creature perchp il colpo critico va cmq a colpire uan parte vitale del corpo oppure crea una tale emorraggia da giustificarne la quantutà di danni inflitti. Per me non ha molto senso che costrutti e nonmorti possano subire tali colpi. Il colpo critico è un po la chiave di svolta del sistema a PF. Spesso e volentieri grazie ad un colpo critico si può uccidere con un singolo colpo un nemico creando situazioni più o meno reali che possono compensare la mancanza dei tiri per colpire locazionali. Un nemico morto per un colpo critico potrebbe esser morto perchè ha perso un arto, gli si è spappolato il cervello, è stato trafitto al cuore o più semplicmente l'emorragia interna causata dalle costole fracassate lo ha portato alla morte dopo pochi istanti dopo l'attacco. Quindi estendere i colpi critici a creature che non potrebbero morire per tali motivi (e che per il sistema a PF non possono esser colpiti in punti precisi del copro) credo rovini il gioco...
SinConneri Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 So che ci son tante complicazioni e comprendo il vostro parere giusto. Il fatto è che imho, proprio dalla non localizzazione dei colpi, penso non a punti "vitali" ma a punti importanti/portanti della creatura che cmq se presi fanno più danni alla struttura (struttura pur sempre "materiale")... Quindi grazie al colpo fortunato colpisco tali punti -non vitali in senso stretto in quanto penso a creature "non vive"- ma cmq importanti... Resterebbero fuori da questa mia concezione le melme, parte dei nonmorti (gli incorporei), ma non i costrutti, gli oggetti, i vegetali...
Samirah Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Ripeto in parte quello che ho detto nell'altro tpic: il critico è un mezzo che permette di rendere i combattimenti più imprevedibili, ma come tale deve essere utilizzato con parsimonia. Ci sono master che addirittura non cosiderano i colpi critici inferti da mostri e PNG ai primi livelli, proprio per impedire che un PG muoia solo per sfiga e non per un'azione avventata. E' chiaro che se segui questa linea di pensiero, aumentare le possibilità di critico farà soltanto la gioia dei giocatori (o forse no, dipende dal grado di PP!). Ma se invece condiseri i critici da tutti e due i lati, allora potrebbe diventare un problema. Non so effettivamente quanto il gioco ne guadagnerebbe, sempre che valga la pena diventare scemi per rivedere tutte le regole sul critico (minaccia delle armi, talenti ecc.)
daglator Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Una piccola variante 'casalinga' al critico che avevamo adottato nella D&D base col nostro vecchio DM era relativa all'utilizzo dell'arco o della balestra. Ipotizzando che la freccia (o il quadrello) non si limitasse ad andare in critico ma colpisse (ad es.) un'occhio della creatura e raggiungesse il cervello provocandone la morte istantanea (in la creatura potesse essere uccisa se danneggiata al cervello o privata dello stesso), lanciavamo i danni (1d6) ed il PG continuava a tirare il dado e a sommare i vari punteggi fintanto che uscivano 5 o 6. Spesso perà questa nostra regola diventava pesantuccia da gestire.
SinConneri Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 lanciavamo i danni (1d6) ed il PG continuava a tirare il dado e a sommare i vari punteggi fintanto che uscivano 5 o 6. Spesso perà questa nostra regola diventava pesantuccia da gestire. questa regola deriva da un altro gdr ed è pesante sopratttutto perché la probabilità è alta (2 numeri su 6!) Beh per dover di cronaca ricordo la localizzazione dei colpi per Ad&d sul manuale del perfetto guerriero.... Ma per tornare IT ribadisco che la mia è un'estensione, alla fin fine, del termine "vitale" della parte colpita, che oltre a voler dare + importanza al critico come colpo di fortuna (e non mirato!) vuole staccarsi dal colpo furtivo (mirato su parti propriamente vitali!)
Samirah Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Bè Sin vista così hai ragione tu. Dipende sempre da come uno intende il sritico. Dal mio punto di vista critico e furtivo vanno di pari passo, ovvero ritengo che un ladro, per le sue capacità speciali, riesca ad ottenere con l'abilità ciò che gli altri PG ottengono semplicemente per fortuna. Ma ripeto, dipende sempre dal punto di vista!
Melkor Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Posso proporre una versione alternativa di questa visione (mi e' venuta in mente adesso e quindi potrebbe non essere molto corretta). L'attaccante cerchera' sempre di colpire i punti vitali del difensore, ma questi e' sempre in movimento rendendo difficile il compito. Si puo' colpire l'avversario, ma non necessariamente in un punto vitale. Il critico rappresenta quel colpo che il difesore non riesce a schivare correttamente. Con critico migliorato l'attaccante puo' aumentare la propria bravura (tramite finte, velocita'. etc.) ed in questo modo il difensore ha meno possibilita' di ridurre i danni (da colpo critico ad uno normale).
SinConneri Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Posso proporre una versione alternativa di questa visionePuò essere un punto di vista ma dà adito a dubbi: -in genere uno colpisce per far male (diverso dal "contatto" in cui uno vuol toccare), cercando i punti a suo parere + scoperti o vulnerabili, ma che sappia esattamente i punti vitali... al limite concepirei tale "ricerca" appunto con la scelta del tal. critico migliorato; -non si tratta solo di uno schivare, magari palesato col bonus alla ca per la destrezza e quelli appunto di schivare, ma proprio di fortuna, altrimenti se il difensore non potesse schivare i colpi inferti da un attaccante che "punta" alle parti vitali significherebbe che ad ogni colpo riuscito avremmo un critico cosa che non succede poiché la sorpresa e altri modi per cogliere impreparati il difensore non è direttamente correlata alla minaccia di critico (ma solo al colpire il bersaglio) e addirittura anche in caso di bersaglio inerme, se non faccio la manovra di colpo di grazia, il critico (ovvero il colpire un punto vitale) non è assicurato... Ma cosa ne pensate dell'estensione dell'aggettivo "vitale", per farlo valere anche ad esseri "dotati di una struttura"?
Samirah Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 Ma cosa ne pensate dell'estensione dell'aggettivo "vitale", per farlo valere anche ad esseri "dotati di una struttura"? non saprei, non mi sembra molto adatto. nel senso in cui intendi tu, per quel che ho capito, direi che trovo più adatto allora l'uso di spezzare o cose del genere
Melkor Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 -non si tratta solo di uno schivare, magari palesato col bonus alla ca per la destrezza e quelli appunto di schivare, ma proprio di fortuna, altrimenti se il difensore non potesse schivare i colpi inferti da un attaccante che "punta" alle parti vitali significherebbe che ad ogni colpo riuscito avremmo un critico cosa che non succede poiché la sorpresa e altri modi per cogliere impreparati il difensore non è direttamente correlata alla minaccia di critico (ma solo al colpire il bersaglio) e addirittura anche in caso di bersaglio inerme, se non faccio la manovra di colpo di grazia, il critico (ovvero il colpire un punto vitale) non è assicurato... Immaginavo di non essermi spiegato bene. Io intendevo dire che lo scopo principale dell'attaccante e' colpire i punti vitali. Quello del difensore e' evitarli, ma non sempre riesce ad evitare di essere colpito (direi che e' piu' facile evitare che ti colpiscano in un punto particolare piuttosto che evitare che ti colpiscano completamente). In altre parole se l'attaccante con il dado ottiene un valore che per lui non risulta critico, ma il tiro per colpire totale e' comunque sufficiente ad avere un valore piu' alto della ca del difensore, allora vuol dire che il difensore e' riuscito a schivare quel tanto per non essere colpito in un punto vitale, ma non abbastanza per evitare completamente l'attacco e quindi subisce comunque l'attacco il danno normale. Ma cosa ne pensate dell'estensione dell'aggettivo "vitale", per farlo valere anche ad esseri "dotati di una struttura"? E' una cosa interessante, ma porta in gioco molte complicazioni a cui si dava parzialmente (e in modo molto caotico, con notevoli perdite di tempo ) soluzione in AD&D con le famose tabelle dei critici (a me un dado centooooo!!!!). E' chiaro che un golem senza gambe non possa fare le stesse cose, ma bisognerebbe pensare ad una soluzione piu' semplice ed immediata. La butto li': quando una creatura con una struttura subisce un critico, ha una penalita' di -2 ad attachi, danni, tiri reflex. Bisognerebbe stabilire anche l'effetto dello sbilanciamento sulla velocita' e se e' necessario un tiro tempra (o fortitude). Che ne dite?
Samirah Inviato 3 Agosto 2005 Segnala Inviato 3 Agosto 2005 per quest'ultima cosa c'è sempre la tabella VARIANTE: DANNI A ZONE SPECIFICHE sul Manuale del Master, da variare poi a proprio piacimento. Direi che tirar fuori i dadi % porterebbe a grosse perdite di tempo. Semplicemente un giocatore può dichiarare che farà un colpo mirato, con le dovute penalità al txc; se poi riesce, si valuterà il danno.
t30n3 Inviato 2 Dicembre 2005 Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 Ciao a tutti! Volevo chiedervi: io ho un'ascia affilata; se ci applico il talento critico migliorato raddoppio ancora l'intervallo di minaccia oppure no?? Ve lo chiedo perchè un mio amico lo faceva fare, mentre dalla descrizione mi sembra non sia possibile..... Grazie.
Amministratore Subumloc Inviato 2 Dicembre 2005 Amministratore Segnala Inviato 2 Dicembre 2005 Una volta si poteva fare, ora è specificato che gli incrementi al critico del talento non sono cumulativi con quelli dell'incantesimo.
Jarlax Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 Scusate non ho i manuali 3rd ed.davanti, sono certo che nella 3.5 la capacità magica e il talento non si sommino, è lo stesso anche nella 3? Grazie!
Dedalo Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 Scusate non ho i manuali 3rd ed.davanti, sono certo che nella 3.5 la capacità magica e il talento non si sommino, è lo stesso anche nella 3? Grazie! No. Nella 3.0 si potevano sommare.
Xyron Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 Scusate non ho i manuali 3rd ed.davanti, sono certo che nella 3.5 la capacità magica e il talento non si sommino, è lo stesso anche nella 3? Grazie! 3.5 non si sommano 3.0 si sommano
Jarlax Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 Allucinante...! Quindi uno stocco che sommi il talento e la capacità magica segna una minaccia con un 12-20??
Azar Pinkur Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 Allucinante...! Quindi uno stocco che sommi il talento e la capacità magica segna una minaccia con un 12-20?? Esattamente... e si può fare anche di meglio
PalinMajere Inviato 9 Gennaio 2006 Segnala Inviato 9 Gennaio 2006 vero...anche molto meglio, io per esempio faccio critico x3 13/20 con uno spadone a 2 mani ^^ o 10 livelli da discepolo di dispater 9 di maestro d'armi e uno da barbaro vai a leggerti le prime 2 classi e ci sono cose che aumentano molto il range di critico tra l'altro adesso che ho anche molta forza...faccio spesso critico e faccio un pacco di danni ogni attacco
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