Supermoderatore Richter Seller Inviato 21 Settembre 2009 Supermoderatore Segnala Inviato 21 Settembre 2009 Nella descrizione dell'attacco furtivo, è specificato che il ladro debba riuscire a raggiungere i punti vitali della creatura perché questo possa entrare, siccome io, ladro, arrivo al massimo alle ginocchia del mio scaglioso amico, mi sogno di farglielo, ed accetto la cosa.[OT]Nei combattimenti di D&D le creature sono in costante movimento, proprio perchè i Round (benchè spezzettati dai turni), sono descritti come contemporanei. Il tuo esempio con il Drago che si erge in tutta la sua fierezza e lascia disponibile come bersaglio ai Pg di taglia media l'unghia del pollice è errato, dato che minaccia la stessa casella con il Morso. Con la funzione Cerca dovrebbe essere recuperabile la discussione dove veniva chiarito questo. [/OT] Io non sono purtroppo in grado di lasciarti una descrizione migliore. Esempi sensati e pertinenti riguardanti la morte per massiccia fortuna credo siano stati quelli di Achille e Golia, magari altri utenti ne sapranno riportare ulteriori. Se come DM e/o PG si ha paura che le proprie creature di alto livello vengano sconfitte dal caso, va benissimo non utilizzarla (come ribadito da Tiziano). magari lo è per una situazione più verosimile; del tipo il ladro che tenta di fare il furtivo ma è più fortunato del solito. (quindi fa MOLTO più male e RISCHIA di uccidere il suo target).Come rischierebbe di uccidere il bersaglio un Ladro di basso livello, dato che il suo furtivo non sarebbe influenzato dal moltiplicatore? Con un Kukri da 1d4+2 moltiplicato n-volte? Citandoti: ma viva il realismo dico io. critichiamo tanto il vantaggio che così diamo ai pg di livello più alti ma non osserviamo il fatto che con la stessa probabilità i moscerini di livello basso POTREBBERO uccidere elminster che va a fare la spesa, solo con dei sassi?Come ribadito in precedenza, le creature di basso livello necessiteranno verosimilmente di tre 20 consecutivi (oltre all'iniziativa); alle creature potenti bastano invece due 20 seguiti dalla conferma (potrebbe anche bastare 2). Affermando che la probabilità sia la stessa continui solamente a perpetuare lo stesso errore.
Dedalo Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 La domanda non era rivolta a me, ma volevo lo stesso rispondere: come master l'accetterei eccome, ma come giocatore mi darebbe molto fastidio. Considera che comunque, per quanto improbabile, è possibile uccidere anche un maestro di arti marziali espertissimo con un colpo che anche una bambinetta di 12 anni avrebbe potuto tirare colpendo per puro caso il suo naso dal basso con un angolo d'inclinazione giusto (rompendo in questo modo la lamina cribrosa dell'osso etmoide, che si rompe con la semplice pressione delle dita, e mandando la crista galli dritta nel lobo olfattivo del cervello)! Mi sembrerebbe assurdo non applicare questa regola ai draghi, considerato che possono subire i critici (e cos'è un critico se non un colpo fortunato in un punto debole?). Detto ciò, magari, queste regole di cui si è parlato sono applicabili con un gruppo di giocatori esperti che vorrebbe una ventata di pericolo in più durante i combattimenti, anche i più banali. Ragionamento inconsistente, se non buffo. Hai paragonato un esperto di arti marziali umano del mondo reale con personaggi e creature in grado di immergersi nella lava e rimanere in vita, sovente senza troppi problemi. Pensaci e rimedita la tua posizione, perché attualmente è priva di fondamento. Vorrei farti notare, tra le altre cose, che un drago potrebbe subire decine, se non centinaia di critici dal suddetto contadino senza subire danni importanti. Condurre, dunque, tale ridicola variante al novero degli attacchi critici ti conduce ancor più su un terreno argomentativo sdrucciolevole. Del resto, parliamoci chiaro, un piccolo paese di soli 8.000 abitanti armato di pietre e strumenti per ricamare avrebbe un'altissima probabilità di uccidere qualunque avversario con un singolo attacco da parte di tutti i paesani, compresi anziani, donne e bambini. E vuoi che nella sua lunga vita un drago non abbia subito almeno 8.000 attacchi?
Xar Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 Se come DM e/o PG si ha paura che le proprie creature di alto livello vengano sconfitte dal caso, va benissimo non utilizzarla (come ribadito da Tiziano). Infatti, posso concordare che la variante del doppio venti possa aggiungere un tocco di realismo in certe situazioni, in quanto anche un superpersonaggio di ventesimo possiede una giugulare. Ma dato che in D&D, per quanto ci si possa impegnare, il realismo resta utopia, credo che alla fine l'unico risultato di questa variante sia il rischio di rovinare uno scontro progettato per essere una sfida impegnativa o di uccidere sul colpo il PG di un giocatore particolarmente sfortunato. Questo ovviamente ai medio-bassi livelli, agli alti ci pensano i maghetti con i loro innumerevoli save or die a fare tutto ciò (Vabbè, parla uno stregone che tramutato in zuppa di verdure il boss finale di un'avventura al secondo round...) Ma vabbè, sono solo opinioni, e penso che si potrebbe stare settimane a parlarne senza cambiare di una virgole le reciproche idee, quindi a parte interventi inerenti allo scopo della discussione, penso abbia poco senso continuare. In ogni caso è stato un piacere discuterne...
Karonte82 Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 Scusate la bruttura di questa risposta: Se un grande drago può uccidere immediatamente per danni da schiacciamento Se un guerriero in possesso di una spada Vorpal può uccidere immediatamente facendo saltar via la testa dell'avversario.. Se Puoi dare colpo di grazia ad un nemico prono indifeso Non vedo perchè un gobli particolarmente fortunato nonn possa trafiggere il cuore del suo avversario con un colpo mortale... (20 + 20 + conferma del secondo critico) Del resto è un modo come un altro per decretare una morte istantanea, e non è dei più facili da ottener... Poi del resto esistono le Home Rule apposta, puoi decretare (basta che lo segnali a tutti) gli NPG non possono eseguire critici o minacce di morte del resto nessuno obbliga all'uso di una regola opzionale ^^ PS per i Boss che non vuoi subiscano la minaccia di morte basta mettere immunità ai critici e sei a posto oppure escludere solo la minaccia di morte^^
Xar Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 Se un grande drago può uccidere immediatamente per danni da schiacciamento L'immagine di un individuo ucciso dal peso di un drago grosso come un palazzo mi sembra proponibile. Se un guerriero in possesso di una spada Vorpal può uccidere immediatamente facendo saltar via la testa dell'avversario.. La proprietà vorpal di una spada è una capacità magica, ergo esce abbondantemente dalla nostra concezione di realistico, quindi non credo possa essere presa in esame. Se Puoi dare colpo di grazia ad un nemico prono indifeso Non vedo cosa ci sia di poco realistico in un'immagine del genere. Del resto è un modo come un altro per decretare una morte istantanea, e non è dei più facili da ottener... Poi del resto esistono le Home Rule apposta, puoi decretare (basta che lo segnali a tutti) gli NPG non possono eseguire critici o minacce di morte del resto nessuno obbliga all'uso di una regola opzionale ^^ Cioè vorresti dire che tutti i giocatori dovrebbero inserire nella scheda dei loro PG "Immunità ai critici da parte dei PNG" e pretendere che prendano la cosa sul serio? PS per i Boss che non vuoi subiscano la minaccia di morte basta mettere immunità ai critici e sei a posto oppure escludere solo la minaccia di morte^^ A questo punto facciamo come in Neverwinter e concediamo l'immortalità ai PNG fondamentali per la storia.
KAZAO DES Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 A me come regola piace. Da un che di fatalistico che non guasta. E' realistica fin che DnD rimane realistico, quando si vanno a prendere mostri eccezionali (per dimensioni e caratteristiche) allora è più difficile da rappresentare. Una via di mezzo, dopo tutti questi interventi sui draghi mi sembra essere: il mostro è sensibile al furtivo?( anche nel caso, già discusso, che vi siano punti vulnerabili a portata) allora è sensibile alla morte istantanea da triplo 20. Se il drago di taglia mastodontica non è sensibile al furtivo perchè l'unica cosa che un ladro di taglia media può bersagliare è il suo piede ergo non sarà sensibile alla morte istantanea.
Supermoderatore Richter Seller Inviato 21 Settembre 2009 Supermoderatore Segnala Inviato 21 Settembre 2009 In ogni caso è stato un piacere discuterneTi ringrazio, vale lo stesso per me. gia che ci siamo venti più venti meno fa ben poca differenza alla circostanza gia di per se rara. non concepisco come possano per te avere senso situazioni del tipo contadini ken-shiro che con un colpo tirano giù una montagna solo perchè hanno avuto tanta fortuna, ed hanno azzeccato l'unica possibilità su 100000 di riuscire nella folle impresaIn un mondo dove un Ranger che ha scelto Umanoidi Mostruosi come nemici prescelti fin dal primo livello riesce a seguire le tracce lasciate in aria da un'Arpia una settimana dopo il suo passaggio grazie al proprio addestramento? puoi decretare (basta che lo segnali a tutti) gli NPG non possono eseguire critici o minacce di morteTanto vale che il Master rifiuti di tirare per confermare la minaccia mortale, ottenendo un 1 naturale per il NPC in questione. per i Boss che non vuoi subiscano la minaccia di morte basta mettere immunità ai criticiMolto meglio inserire amuleti della fortuna per far tirare nuovamente il dado al Giocatore; con l'immunità ai critici rinforzeresti troppo il Boss, in quanto lo renderesti immune anche ai critici e agli attacchi furtivi che avrebbe normalmente subito.
Tiziano Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 KAZAO DES A me come regola piace. Da un che di fatalistico che non guasta. E' realistica fin che DnD rimane realistico, quando si vanno a prendere mostri eccezionali (per dimensioni e caratteristiche) allora è più difficile da rappresentare. Una via di mezzo, dopo tutti questi interventi sui draghi mi sembra essere: il mostro è sensibile al furtivo?( anche nel caso, già discusso, che vi siano punti vulnerabili a portata) allora è sensibile alla morte istantanea da triplo 20. Se il drago di taglia mastodontica non è sensibile al furtivo perchè l'unica cosa che un ladro di taglia media può bersagliare è il suo piede ergo non sarà sensibile alla morte istantanea. Trovo che forse la soluzione di KAZAO DES sia la migliore che è stata postata fin ora e che dovrebbe togliere tutti i possibili dubbi sulla validità della regola. Xar Ma vabbè, sono solo opinioni, e penso che si potrebbe stare settimane a parlarne senza cambiare di una virgole le reciproche idee, quindi a parte interventi inerenti allo scopo della discussione, penso abbia poco senso continuare. In ogni caso è stato un piacere discuterne... Giustissimo, è stato un piacere anche per me! Dedalo Ragionamento inconsistente, se non buffo. Hai paragonato un esperto di arti marziali umano del mondo reale con personaggi e creature in grado di immergersi nella lava e rimanere in vita, sovente senza troppi problemi. Ho tirato in ballo un caso limite nel mondo reale per metterlo a paragone con un caso limite nel mondo di D&D, non pretendo di dire che siano uguali, ma considera anche in un mondo fantasy possono succedere con più facilità cose altrimenti improbabili o impossibili Dedalo Pensaci e rimedita la tua posizione, perché attualmente è priva di fondamento. Non ti sembra un po' polemico e presuntuoso il tuo tono? Dedalo E vuoi che nella sua lunga vita un drago non abbia subito almeno 8.000 attacchi? Ti faccio notare che nei giochi di ruolo le probabilità sono schematizzate, semplificate e sicuramente non sono le stesse che ci sono nella realtà. Forse le probabilità di riuscire in una simile impresa sono 1/80000000000000, forse anche di meno, ma penso che il riusce a fare due volte venti e riuscire nella seconda conferma renda bene l'idea, anche se si considera il fatto che le esigenze del gioco possono portare a far finta che qualcosa sia più probabile di quanto in realtà non sia solo per poter permettere ai giocatori di farlo.
Dedalo Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 Ho tirato in ballo un caso limite nel mondo reale per metterlo a paragone con un caso limite nel mondo di D&D, non pretendo di dire che siano uguali, ma considera anche in un mondo fantasy possono succedere con più facilità cose altrimenti improbabili o impossibili Hai posto a confronto due casi limite dalle probabilità del tutto incongruenti. Se vuoi mantenere un livello minimo di decenza narrativa, che pone alla propria base la coerenza interna (non a caso citata più volte nella guida del DM come fine da perseguire), non puoi in alcun modo giustificare che una pietra lanciata da una vecchia con l'artrosi possa arrecare alcun danno serio ad un avventuriero in grado di: - immergersi nella lava; - cadere da altezze vertiginose a folle velocità; - essere ingoiato vivo da un drago colossale, dopo essersi trovato nelle sue possenti fauci; - subire la caduta di un macigno di alcuni quintali sul cranio; - attraversare le fiamme di un vasto incendio boschivo quasi fossero calde brezze estive; senza troppi problemi. Non c'è realismo o fantasy che tenga: è solo una bruttura narrativa che getta un lugubre cono d'ombra costellato di incoerenze e infantilismi. Ti faccio notare che nei giochi di ruolo le probabilità sono schematizzate, semplificate e sicuramente non sono le stesse che ci sono nella realtà. Forse le probabilità di riuscire in una simile impresa sono 1/80000000000000, forse anche di meno, Allora cambia la regola e metti 7 oppure 8 20 di fila.
KAZAO DES Inviato 21 Settembre 2009 Segnala Inviato 21 Settembre 2009 un uomo può rimanere ucciso perchè ha ingoiato un pezzo di carne che lo ha soffocato. Il drago si è mangiato la zappa che gli è andata di traverso. Ecco giustificato il triplo venti. Va tenuta in considerazione la bellissima giustificazione di TIZIANO penso che il riusce a fare due volte venti e riuscire nella seconda conferma renda bene l'idea, anche se si considera il fatto che le esigenze del gioco possono portare a far finta che qualcosa sia più probabile di quanto in realtà non sia solo per poter permettere ai giocatori di farlo.
Dedalo Inviato 22 Settembre 2009 Segnala Inviato 22 Settembre 2009 un uomo può rimanere ucciso perchè ha ingoiato un pezzo di carne che lo ha soffocato. Nella realtà. In D&D, a parte che l'avventuriero di cui parlo ha minuti per non soffocare, il che già inficia drammaticamente la tua osservazione, ma potrebbe anche aprirsi la gola per estrarre il pezzo di carne e sopravvivere. Il drago si è mangiato la zappa che gli è andata di traverso. Qui si tocca il fondo. A parte che vorrebbe dire che si tratta di un evento con una possibilità di 1/8000, ossia sarebbe una causa di morte diffusa, e già qui mi cascano le braccia dal ridicolo, ma hai ancora paragonato le possibilità di morte di esseri umani reali con una creatura in grado di affrontare pericoli inimmaginabili senza alcuna preoccupazione. Per rendersi conto di quanto siano sciocchi questi paragoni basterà farne in senso opposto per rendersi conto che qualunque avventuriero sarebbe sconvolto se, catapultato nel mondo reale, venisse a sapere che una semplice coltellata ha buone probabilità di uccidere anche tra i più addestrati dei militari ove questi non venga soccorso. O che la stragrande maggioranza delle persone non può bere bottiglie di veleno senza timore, o attraversare le fiamme, o camminare a piedi nudi sui triboli, o essere colpito da decine di frecce scagliate da arcieri professionisti, e via dicendo per ore e ore. Per pietà dell'intelligenza umana, evitate di paragonare due "realtà" così inconciliabili, ne va della dignità del discorso. E, la "bellissima giustificazione" di TIZIANO penso che il riusce a fare due volte venti e riuscire nella seconda conferma renda bene l'idea, anche se si considera il fatto che le esigenze del gioco possono portare a far finta che qualcosa sia più probabile di quanto in realtà non sia solo per poter permettere ai giocatori di farlo. altro non è che l'orrore bimbominkista portato a istituzione. Avete dichiarato di desiderare eventi narrativamente orripilanti al solo fine di consentire ai giocatori di avere delle vittorie rocambolesche e scenograficamente impresentabili. Senza contare, poi, l'enorme sacrificio della giocabilità, oltre che della coerenza, quando il più scalcinato dei matematici farà notare che, essendo i PG a subire il maggior numero di attacchi nel gioco, se paragonati ad ogni singolo PNG, questa regola, applicata con coerenza, aumenterebbe drasticamente le loro possibilità di morte. Dio, che strazio assoluto.
Dungeonmaster_89 Inviato 22 Settembre 2009 Segnala Inviato 22 Settembre 2009 @ dedalo: dunque sei contro la variante dei venti multipli perchè poco sensata o verosimile ad un contesto in cui si muore per ben altro che una sassata da parte di una vecchia con il parkinson. giusto?
Dedalo Inviato 22 Settembre 2009 Segnala Inviato 22 Settembre 2009 @ dedalo: dunque sei contro la variante dei venti multipli perchè poco sensata o verosimile ad un contesto in cui si muore per ben altro che una sassata da parte di una vecchia con il parkinson. giusto? Perché crea incoerenze grossolane.
KAZAO DES Inviato 22 Settembre 2009 Segnala Inviato 22 Settembre 2009 Quelle che tu chiami incoerenze grossolane io le chiamo casi limite. Prendi l'ambientazione dei forgotten realms ad esempio. Dei che camminano tra i mortali, esseri super buoni ed estremamente malvagi entrambi potentissimi che vivono ad un tiro di schioppo, interventi divini una tantum che distruggono città, ecc.... Tutto questo è grossolanamente incongruente con personaggi di basso livello che rovesciano regni, distruggono culti, ammazzano cattivi, etc etc.. cioè quello che fanno i pg, perchè tutto questo potrebbe essere fatto dalla prima divinità che capita. Questo è il mondo di DnD e tutte le spiegazioni che si possono dare di certo non saranno realistiche e solo lontanamente verosimili. I personaggi e i giocatori lo accettano attraverso una sospensione dell'incredulità (che è ciò che avviene nei fumetti). Il triplo venti è questo, il fatto che avvenga con le possibilità esposte (1/20*1/20*1/20) è solo per dare una piccola possibilità remota ma che non sia impossibile. Se cerchi più realismo la variante da me proposta prima mi sembra accettabile( c'è un unto vulnerabile raggiungibile? allora è possibile fare morte istantanea) se non reputi possibile che il contadino uccida il drago allora basta dire (con questa regola): non ci sono punti vulnerabili a te accessibili, non puoi fare furtivi nè morte istantanea.
Dedalo Inviato 22 Settembre 2009 Segnala Inviato 22 Settembre 2009 Quelle che tu chiami incoerenze grossolane io le chiamo casi limite. Prendi l'ambientazione dei forgotten realms ad esempio. Dei che camminano tra i mortali, esseri super buoni ed estremamente malvagi entrambi potentissimi che vivono ad un tiro di schioppo, interventi divini una tantum che distruggono città, ecc.... Tutto questo è grossolanamente incongruente con personaggi di basso livello che rovesciano regni, distruggono culti, ammazzano cattivi, etc etc.. cioè quello che fanno i pg, perchè tutto questo potrebbe essere fatto dalla prima divinità che capita. Dove risiederebbe qui l'incoerenza?
KAZAO DES Inviato 23 Settembre 2009 Segnala Inviato 23 Settembre 2009 tu affermi essere incoerente che un sasso lanciato da una vecchia possa in qualche modo uccidere un avventuiero che compie imprese eccezionali. Al pari è incoerente che in un mondo che annovera forze incommensurabili, molto attive e radicate nel mondo, dei che agiscono attivamente con piaghe, resurrezioni, eletti, mostri epici e fortissimi, possibilità divinatorie incredibili dei pg debbano fare alcunchè. Potrebbero fare tutto gli dei, i pg non dovrebbero uccidere un mostro malvagio perchè il dio super buono dovrebbe averlo già fatto fuori da quel dì e cose del genere. Incoerente che il livello degli incontri casuali cresca col crescere dei personaggi, semplicemente si dà la possibilità ai pg di divertirsi e di affrontare scontri al loro livello. Si danno giustificazioni come l'equilibrio dei poteri o cose del genere, ma non sono realistiche e solo poco verosimili, tutti si accordano nel sospendere l'incredulità ed accettare che le giustificazioni siano vere.
Dungeonmaster_89 Inviato 23 Settembre 2009 Segnala Inviato 23 Settembre 2009 tu affermi essere incoerente che un sasso lanciato da una vecchia possa in qualche modo uccidere un avventuiero che compie imprese eccezionali. Al pari è incoerente che in un mondo che annovera forze incommensurabili, molto attive e radicate nel mondo, dei che agiscono attivamente con piaghe, resurrezioni, eletti, mostri epici e fortissimi, possibilità divinatorie incredibili dei pg debbano fare alcunchè. Potrebbero fare tutto gli dei, i pg non dovrebbero uccidere un mostro malvagio perchè il dio super buono dovrebbe averlo già fatto fuori da quel dì e cose del genere. Incoerente che il livello degli incontri casuali cresca col crescere dei personaggi, semplicemente si dà la possibilità ai pg di divertirsi e di affrontare scontri al loro livello. Si danno giustificazioni come l'equilibrio dei poteri o cose del genere, ma non sono realistiche e solo poco verosimili, tutti si accordano nel sospendere l'incredulità ed accettare che le giustificazioni siano vere. il problema è appunto questo, in un mondo così descritto te la vedi sensata una situazione del tipo quella del contadino o della vecchia? dedalo penso ti stia facendo notare che partendo dai tuoi presupposti sarbbe incoerente ipotizzare che (solito esempio stupido) un drago possa morire per una semplice sassata dopo aver vissuto milleni tra centinaia di pericoli e centomila altre "sassate"; perchè appunto non sarebbe verosimile al contesto in cui ci si trova, in cui ad esempio una "caduta da altezze folli" procurebbe semplicemente qualche lesione.
Dedalo Inviato 23 Settembre 2009 Segnala Inviato 23 Settembre 2009 Al pari è incoerente che in un mondo che annovera forze incommensurabili, molto attive e radicate nel mondo, dei che agiscono attivamente con piaghe, resurrezioni, eletti, mostri epici e fortissimi, possibilità divinatorie incredibili dei pg debbano fare alcunchè. Ti ha sfiorato il fatto che i PG sono, a modo loro, strumenti delle divinità? Ce ne sono decine con interessi contrapposti, che, non potendo agire direttamente, visto che non possono scendere a passeggiare per il mondo, si servono di "puppets", più o meno consapevoli. Nessuna incoerenza. Potrebbero fare tutto gli dei, i pg non dovrebbero uccidere un mostro malvagio perchè il dio super buono dovrebbe averlo già fatto fuori da quel dì e cose del genere. Che corbelleria. E le divinità malvagie starebbero a guardare? Allora tanto vale chiedersi: perché queste ultime non eliminano direttamente i PG, che ne ostacolano i progetti? Posta in questi termini, la questione non dovrebbe neppure analizzarsi, in quanto secondo la tua bizzarra tesi gli dei dovrebbero prendersi a mazzate da mane a sera, lacerando lo spazio tempo, e mutando i piani nel loro personale campo di battraglia. Cosa che, come tutti sanno, non è. Veramente, dico seriamente, non ti accorgi che le tue osservazioni fanno acqua da tutte le parti? Incoerente che il livello degli incontri casuali cresca col crescere dei personaggi, Macché. Gli scontri, in una campagna gestita da un DM maggiore di 12 anni, seguono il livello di potere dei PG solo ove questi agiscano perché così accada. Se prendono casa e zappano il loro orticello affronteranno le stesse minacce che affronta il contadino loro vicino. E' evidente che ove costoro, invece, tentino di sfruttare il loro potenziale per acquisire sempre più potere/fama/ricchezza/traguardi, le sfide cresceranno, come, del resto, accade nella vita reale. Continui a non portare argomenti decenti che possano difednere la tragica incoerenza del triplo 20. Si danno giustificazioni come l'equilibrio dei poteri o cose del genere, ma non sono realistiche e solo poco verosimili, tutti si accordano nel sospendere l'incredulità ed accettare che le giustificazioni siano vere. La sospensione dell'incredulità si basa sulla coerenza, non certo sulla pochezza dei suoi destinatari.
KAZAO DES Inviato 23 Settembre 2009 Segnala Inviato 23 Settembre 2009 Ce ne sono decine con interessi contrapposti, che, non potendo agire direttamente, visto che non possono scendere a passeggiare per il mondo, si servono di "puppets", più o meno consapevoli. Non capisci il senso del mio discorso. Le tue risposte ai miei esempi sono molto opinabili. Ossia sono le tue giustificazioni, e le giustificazioni di quasi tutti immagino, al perchè le divinità non agiscono direttamente. sono buone giustificazioni, ma non sono realistiche, in un mondo di esseri potentissimi è più credibile che siano essi ad agire direttamente piuttosto che i burattini. Perchè gli dei non possono passeggiare per il mondo (lo hanno già fatto altre volte)?, perchè si devono servire di burattini? Perchè Gandalf non ha chiamato le aquile per farsi portare a monte fato e buona notte? perchè la morte nera ha un cavolo di punto debole che chiunque può scoprire. perchè superman non viene riconosciuto solo perchè cambia taglio di capelli e occhiali? Le spiegazioni vengono date (o anche no negli ultimi 2 esempi) e non sono credibili, ma noi fruitori le accogliamo, sospendendo l'incredulità @DUNGEONMASTER89 Da qui il senso di quello che voglio dire. se si sospende l'incredulità da un lato in favore del giocatore, per creare un panorama più ampio e libero, perchè non farlo anche dall'altro? ovvio, è praticamente impossibile che un contadino armato di zappa uccida un drago, è praticamente impossibile che un suicida si butti da un palazzo e ammazzi me che ci passo sotto (ma è successo), è praticamente impossibile (statisticamente molto arduo) vincere al superenalotto con una schedina da due euro (ma è successo). pOTRà, CON MOLTA DIFFICOLTà ACCADERE CHE SUCCEDA IL CONTRARIO. questa difficoltà è data dal : arrivare vicino al drago, rseistergli, fare 3 venti di fila. Statisticamente non così difficile (solo 1720*1/20*1/20)?bhè è un gioco di dadi, fissiamo una difficoltà molto alta e accontentiamoci. Poi si può fare una modifica (la mia ad esempio) e aumentiamo il realismo.
Dedalo Inviato 23 Settembre 2009 Segnala Inviato 23 Settembre 2009 Non capisci il senso del mio discorso. Le tue risposte ai miei esempi sono molto opinabili. Ossia sono le tue giustificazioni, e le giustificazioni di quasi tutti immagino, al perchè le divinità non agiscono direttamente. sono buone giustificazioni, ma non sono realistiche, in un mondo di esseri potentissimi è più credibile che siano essi ad agire direttamente piuttosto che i burattini. Forse non ti sei accorto che sei tu a postulare la grande potenza di divinità che, invece, ti vengono presentate come affette dai limiti che ti ho evidenziato e tu non accetti. Ma non per questo tali limiti non esistono. Perché tu possa affermare, come grottescamente fai, che costoro abbiano poteri superiori a quelli che nel canone di FR mostrano di avere, dovresti avere qualche aggancio. Agganci che non hai. Ergo, se poni alla base del tuo discorso, invece che dati concreti, delle tue supposizioni del tutto campate per aria, è ben evidente che il tuo discorso mostra dei piedi d'argilla di macroscopiche proporzioni. Su Gandalf, morte nera e altre velleità non mi esprimo, perché non concernono il caso in esame, dato che qui stai tentando in maniera maldestra di difendere una regola opzionale che crea solo incoerenze entro un sistema di gioco, e non in un fumetto o in un film, che nulla hanno a che vedere col caso preso in esame, in quanto loro eventuali incoerenze non giustificano l'enorme incoerenza che qui tu vorresti nobilitare, e sempre ammesso he le si accetti, dato che quelli che citi sono casi che io neppure apprezzo. Le incoerenze di cui parli e porti a giustificazione non esistono: fattene una ragione. Nel caso ti sfuggisse te lo chiedo direttamente: hai modo di dimostrare che le divinità di FR sono in possesso dei poteri di cui parli, oppure ammetti d'esserteli inventati di sana pianta e torniamo a un discorso fatto di contenuti? vincere al superenalotto con una schedina da due euro (ma è successo). Si vince con una possibilità su 8.000? Non lo sapevo. Devo correre a giocare.
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