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Inviato

Allora: stabiliamo cos'è un critico. Un critico è un particolare attacco 'fortunato' che riesce a colpire un organo vitale. Se una creatura è immune a questo colpo, significa che non ha punti vitali e quindi non esiste (nella maniera più totale) che possa essere soggetta ad un colpo del genere. Credo che sia una pecca di D&D, poiché queste armi dovrebbero essere aggiornate in questo modo: al posto del critico bisognerebbe considerarle delle specie di bacchette, con cariche che si rinnovano giornalmente (ed alcune armi magiche seguono appunto questo schema), settimanalmente o mensilmente.


Inviato

Beh secondo me non è proprio così... Un critico è un colpo particolarmente efficace, più efficace degli altri. DI SOLITO è perché si colpisce un punto vitale del nemico, ma questo è solo uno dei diversi esempi (quello che ricorre più spesso, di sicuro). In generale si presume che chi attacca riesca a sfruttare al massimo le capacità della propria arma: ciò può essere tradotto in termini "reali" con il colpire organi vitali, come hai detto tu, oppure riuscire ad imprimere particolare forza all'arma, oppure nel caso degli incantesimi con critico a lanciarli particolarmente bene, etc etc. In realtà se ci badi le creature con non-morti, melme, elementali etc. sono descritte come "immuni" ai critici, non "non soggette" ai colpi critici... "Che differenza fa?" dirai tu, invece secondo me è diverso. Mi spiego con un altro esempio: se tu lanci una palla di fuoco contro una creatura immune al fuoco, non è che la palla di fuoco sparisca! Semplicemente la creatura non subisce danni (e a rigor di logica tu non lo sai, se ha subito danni o no). Fai lo stesso ragionamento per i critici: l'essere immune al critico non annulla il colpo particolarmente potente dell'attaccante, semplicemente non fa subire gli effetti di danno moltiplicato, ma il potere di esplosione di energia, per esempio, non dipende (come già ha detto Diego) dall'organismo dell'avversario, semplicemente quando tu dai una spadata davvero gnossa sprigiona più energia e bruciacchia o congela di più il nemico... :cheesy: possibile?

Inviato

La questione non è d'interpretazione, ma di regole.

Dimenticatevi cosa vuol dire in "realtà" mettere a segno un critico.

Dimenticate perché si chiama colpo critico.

Dimenticate perché alcune creature ne sono immuni.

Adesso parliamo di regole:

1) Si assegna una minaccia di critico quando si tira un 20 naturale (ed eventuali modifiche per incantesimi, armi, talenti etc etc).

2) Si ripete il tiro e se questo colpisce la CA dell'avversario si mette a segno un colpo critico.

Adesso succedono varie cose:

4) Il critico INNESCA i poteri di alcune armi particolari, come Esplosione di fiamme.

5) Si calcolano gli effetti dei poteri innescati.

Si controlla se la creatura è immune ai critici:

4a) La creatura non è immune ai critici-> si calcolano gli effetti del critico (danni moltiplicati, effetti come vorpal etc etc)

4b) La creatura è immune ai critici-> si ignorano gli effetti del colpo critico (come i danni moltiplicati, gli effetti tipo vorpal etc etc) ma non dei poteri da esso innescati (come esplosione di fiamme).

In pratica, riassumendo in un linguaggio meno meccanico, alcune armi utilizzano la struttura per determinare un colpo critico per determinare se si attivano alcuni poteri speciali.

In pratica è come se dicessero: "Se fai un 20 naturale e, ripetendo il tiro colpisci, allora si attiva la tale abilità".

Il fatto stesso che si dice che si dovrebbe aggiornare l'abilità è indice che si riconosca la cosa ma non la si accetti, magari perchè ritenuta "insensata" od "irrealistica". A parte il fatto che queste 2 definizioni non hanno il minimo senso in D&D vorrei far notare che, come ho spiegato prima, questo metodo di attivazione è puramente procedurale e non c'entra niente con i critici veri e propri.

Se un'arma dicesse "quando metti a segno un critico l'arma ti teletrasporta di 6 quadretti" penso che il problema sarebbe visto con meno scetticismo, poichè non sono danni aggiuntivi (e quindi viene a mancare il riferimento al "punto vulnerabile") ma un potere indipendente dall'aver fatto più o meno danno all'avversario, rivelando così la natura puramente procedurale della regola.

Altrimenti, come ho detto, la regola citata nel primo messaggio non avrebbe motivo di esistere.

Inviato

Io non parlo d'irterpetazione: parlo di adattamento. D&D nella 3.5 ha perso un po' di giocabilità delle precedenti, acquisendo un aspetto molto più realistico. Ma non in tutto. Per esempio queste attivazioni mi sembrano molto strane, se non frutto di un videogame dove con il 'critic hit' aziona effetti che fanno più scintille che altro, ma questo non c'entra.

In D&D c'è anche un altro tipo di adattamento per questa regola, quello della percentuale: con un determinato ammontare dei danni (o semplicemente colpendo l'avversario) c'è una percentuale (in genere dal 5 al 50) che si verifichi il dato potere dell'arma; questo metodo è usato molto su armi naturali magiche, ma può essere applicato tranquillamente sulle altre.

X Diego: E con ciò? Io credo che sia una banale esemplificazione, quella del critico, che andrebbe meglio adattata.

Comunque un critico è SOLO un colpo ben mirato, non particolarmente potente... Quindi non centra un beneamato cavolo con l'attivazione di un potere.

Inviato

Scusami, ma non capisco se si parla di regole od altro.

Le regole sono quelle che sono, non discutiamo se siano belle o brutte, realistiche o meno, oppure se siano le migliori possibili.

Discutiamo solo di come funzionano.

La domanda è chiara: certe armi i cui poteri funzionano quando si mette a segno un critico si attivano anche con le creature immuni ai critici?

La regola citata chiarisce da sola il problema: anche le creature immuni ai critici fanno attivare questi poteri.

in particolare, ho appena letto la descrizione della Vorpal, le abilità delle armi che si comportano particolarmente sono specificate.

Ad esempio Vorpal funziona anche con le creature immuni ai critici ma non con quelle immuni alla perdita della testa.

Ad esempio uno zombie (immune ai critici) perde la testa ma non muore.

Un Vampiro, immune ai critici, muore per effetto della vorpal, come specificato nella descrizione dell'arma

La regola citata inizialmente mi sembra più che chiara sul perchè il critico c'entra con l'attivazione del potere.

Spiega che se la creatura è immune ai critici comunque si controlla se il critico va a segno. "Con un tiro critico riuscito,

applicare l'effetto speciale ma non moltiplicare il normale danno dell'arma."

Questo mi risulta essere un "controllare l'attivazione dell'arma".

Che sia un colpo ben mirato, più o meno potente non è una cosa di cui le regole parlano e da esso completamente indipendenti.

P.S. Se poi vogliamo giudicare le regole posso dirti che secondo me la 3.5 è ben fatta ma troppo complessa. Almeno per la maggior parte dei giocatori.

Che sia realistica o meno non ha, secondo me, la minima importanza. per 2 motivi:

1) D&D non è e non sarà mai un gioco realistico. E' un gioco Fantasy ed Eroico, 2 parole che con "realismo" fanno proprio a pugni.

2) Le regole servono per gestire un gioco, non hanno bisogno di essere realistiche, hanno bisogno di essere chiare e facili.

Ragionare sul quanto siano realistiche, aderenti, interpretabili etc etc crea solo problemi nel gestirle.

Inviato

Realistico non significa reale in tutti i sensi. Significa che puoi fare tutto quello che ti pare (come nella realtà) seguendo schemi ben precisi che si avvcinano parecchio alla realtà.

E poi guarda che il regolamento di D&D è troppo semplice nella 3.5, e io (da perfetto nerd) lo quindi ampliato e modificato ulteriormente, tanto che nelle mie regole ci sono ci sono cinqe categorie di 'prono' e otto di 'occultamento' (senza contare tanti sistemi monetari, valutativi e commerciali). Ma non credo centri. Più o meno: voglio dire che modificare le regole è un gioco da ragazzi, quindi se a me non va a genio il critico come attivatore di effetti, mi ci posso tranquillamente pulire il fondamento co quella regola. E già.

Inviato

Beh, ma nessuno dice che le regole non possano essere fatte come uno vuole.

Ma se una domanda parla delle regole standard la risposta dovrebbe rifarsi solo ad esse.

Che poi piaccia, non piaccia, si potesse rendere meglio o peggio non importa.

Le regole dicono una cosa ben chiara.

Inviato

E' scritto sul manuale base che se si segna un colpo critico con incantesimi che richiedono un tiro per colpire allora questi incantesimi sono critici (quindi di norma si tirano il doppio dei dadi). Capisco che quegli incantesimi che sono raggi riproducono simil attacchi fisici (raggio rovente, freccia acida, al limite anche disintegrazione, o i vari globi, al limite anche disintegrazione) possano colpire punti vitali e infliggere più danni, ma questo vale anche per gli infliggi ferite eil ferire? Curerei il doppio di danni a un alleato se facessi un critico mentre lo tocco col mio guarire?

  • Supermoderatore
Inviato

questo vale anche per gli infliggi ferite eil ferire?
Per gli incantesimi Infliggi e Ferire direi di si, in quanto è previsto un tiro per colpire a contatto sugli avversari, mentre per Cura ferite diretti agli alleati sinceramente non saprei (direi di no in quanto non vengono effettuati TxC, tocchi automaticamente l'alleato).

Potrebbe forse risultare in critico se la creatura che si cerca di toccare non è consenziente, dovendo quindi compiere un TxC per riuscire ad affliggerla con l'incantesimo... :mmm2:

Inviato

Concordo con Seller.

Aggiungo che Cura Ferite X potrebbe risultare critico nel caso in cui tentassi di colpire un non morto/pg con Anima Sepolcrale.

Inviato

Se per un incantesimo cura/infliggi usato su un alleato valesse questa regola del critico, basterebbe curare fuori dal combattimento per "prendere 20" al contatto e curare due volte i danni normali.

Decisamente, dubito che sia possibile fare critico in questi casi.

Inviato

Curerei il doppio di danni a un alleato se facessi un critico mentre lo tocco col mio guarire?

No e neanche se facessi il txc per toccarlo se non consenziente...

Perché se curi non fai danni.

A critical hit means that you roll your damage more than once
Inviato

No e neanche se facessi il txc per toccarlo se non consenziente...

Perché se curi non fai danni.

In effetti il CArc definisce weaponlike spells ai fini dei critici/furtivi solo quelli che fanno danni fisici o alle caratteristiche [o risucchi di caratteristica] e che prevedono un tiro per colpire.

Ovviamente, quando venisse usato un cura ferite su un non morto, l'eventuale critico gli costerebbe maggiori danni.

Inviato

scusate, ma io sapevo che i critici non valevano sugli incantesimi...

Spells and Critical Hits: A spell that requires an attack roll can score a critical hit. A spell attack that requires no attack roll cannot score a critical hit.

;-)

Inviato

Ovviamente, quando venisse usato un cura ferite su un non morto, l'eventuale critico gli costerebbe maggiori danni.

Il critico magico non è fermato dall'immunità ai critici dei non-morti?

Inviato

Ovviamente, quando venisse usato un cura ferite su un non morto, l'eventuale critico gli costerebbe maggiori danni.

:confused:

Al massimo su un Necromante del terrore con Anima sepolcrale ^^

Preceduto...

Forse un modo c'è... se hai una spada +3 accumula incantesimi con un cristallo true death maggiore & cura ferite accumulato forse riesci a fargli una cura critica :lol:

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