Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviata

Mi è sorto un dubbio atroce.

Nella realtà:

- un serpente velenoso morde un topo e il topo muore, secco.

- lo stesso serpente morde un uomo di sana e robusta costituzione, questi soffre, ma a meno che abbia problemi cardiaci, respiratori, ecc. preesistenti sopravvive.

In D&D:

- un serpente velenoso morde un topo (Cos 10), gli infligge 2d6 Cos ma a meno di sfiga questo sopravvive

- un serpente velenoso morde una creatura grande o addirittura gigante (anch'essa Cos 10), gli infligge 2d6 Cos e magari muore perché va a Cos 0.

La mia domanda è: non è che i danni da veleno (tutti i veleni, non solo animali) andrebbero mediati con la taglia della vittima?

Oppure dovrebbe essere necessario raddoppiare/triplicare la dose perché si sa che nella realtà a seconda della corporatura, peso (anche massa grassa) il veleno risulta meno efficace..!

Ciao, MadLuke.


  • Supermoderatore
Inviato

A questo punto dovremmo anche cominciare a considerare che (esempio a random) le pozioni abbiano effetti vari legati alla taglia e mille mila altri piccoli dettagli che renderebbero la cosa estremamente complicata.

Inviato

A questo punto dovremmo anche cominciare a considerare che (esempio a random) le pozioni abbiano effetti vari legati alla taglia e mille mila altri piccoli dettagli che renderebbero la cosa estremamente complicata.

La pozione è magica, tutto vale. :-)

Inviato

Diciamo che nella realtà, la taglia conta ai fini di quantità di veleno nel sangue.

Quindi una hr che regola i danni da veleno in base alla taglia della vittima è pure semplice da regolare...i

HR:I danni da veleno sono calcolati in base alla taglia media della vittima...una vittima di taglia superiore viene inflitto danno da veleno minore. Una vittima di taglia inferiore viene inflitto danno maggiore. Ogni taglia superiore, diminuire di un dado i danni, ogni taglia inferiore aumentare il danno. Come la tabella per le armi naturali. Quindi una creatura grande che subirebbe 2d6, viene inflitto 1d6 danni da veleno.

Inviato

A parte che fare i paragoni tra D&D e la realtà è come sempre una causa persa in partenza e (spesso) inutile, non è mica tanto vero che un uomo morso da un serpente velenoso non rischia la morte.

Ti devo citare l'esempio di Cleopatra che si è suicidata facendosi mordere da un'aspide? O di come i serpenti venissero usati nell'antica roma per compiere omicidi?

In ogni caso, questa regola sarebbe solo dannosa. Già di per sé i veleni sono poco utili dato che:

1) Non è così difficile rendersi immuni, ci sono già ben 2 classi base che lo fanno

2) Sono costosi e rendono il loro uso raro

3) Hanno in genere CD basse e agli alti livelli perdono di efficacia

Depotenziarli peggiorerebbe solo le cose.

  • Supermoderatore
Inviato

La pozione è magica, tutto vale. :-)

Era un esempio a random infatti, ma penso tu possa capirne comunque il senso. Ad ogni modo la mia affermazione essenzialmente era quella poi di Klunk, a cercare di fare troppi paragoni tra D&D e il mondo reale ci si incasina (oltre al fatto che i veleni sono già scarsi così).

Inviato

...io dico solo che se una creatura di taglia enorme ha la stessa costituzione di un topo, è giusto che tiri le cuoia con la stessa facilità di un topo.

Infatti SOLITAMENTE le creature grandi hanno più costituzione. Basti guardare la tabella del manuale dei mostri sull'aumento di taglia

Quello che dici è vero, ugualmente non mi soddisfa appieno, diciamo che si fa prima a lasciare così che a complicare la baracca.

Comunque anche io convengo sul fatto che i veleni in D&D sono buoni giusto ai primi livelli (quando dei soldi necessari a comprarli manco l'ombra), poi diventano perfettamente inutili (a meno che il personaggio abbia mezzi per crearne e usarne in abbondanza, e allora a tempo perso puoi fare un po' di indebolimento dell'avversario, come un incantesimo di necromanzia).

Da una parte è comprensibile perché altrimenti appena al personaggio gli girano due soldi, il gioco si sbilancerebbe, d'altro canto è un peccato che questo elemento al centro di tanta letteratura fantasy, sia posto tanto in secondo piano in D&D. Credo che l'avrebbero dovuto incentrare molto meno sul combattimento e più sul sotterfugio e intrigo. In termini più pratici: dilatare i tempi degli effetti principali e secondari da 0 e 1 minuto in ore e giorni (ma allora tutti trovano il chierico che li cura e siamo punto daccapo...).

Inviato

In pathfinder, il veleno ha senso... ha una durata sensata e ogni veleno è diverso, può durare molto tempo e arrivare ad uccidere o incappacitare un soggetto. Gli effetti di un singolo veleno inferto due volte, aumentano la CD di 2, oltre a far durare di più il veleno stesso e infliggere danno cumulativo. Hanno una insorgenza, non tutti, ma questo rende difficile capire se si è stati avvelenati e da cosa... Una frequenza che varia da un paio di round a minuti e cosa più carina che alcuni veleni per essere curati ci vogliono due TS.

Inviato

se proprio vuoi parti dalle cd base e considera che si riferiscano a creature di taglia grande.

per ogni riduzione di taglia applica un +1 e per ogni aumento di taglia applica un -1.

risultato: avrai la complessità ricercata, con un leggero aumento (in media) dell'efficacia dei veleni (che comunque, a detta di tutti, sono poco efficaci)

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...