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  • Detto questo i nostri eroi (Vorrei fare una precisazione sul pescivendolo iraniano che trasforma l'oro in pesce... È lui che ha creato l'orata lolololol)

  • camminare su piedi a Drakonen?"

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comment_908587

Tutto ebbe inizio sul pianeta Terra, dove dei prodi avventurieri
squattrinati cercavano un mecenate che finanziasse un lungo viaggio a Drakonen, mondo che un tempo era abitato da un popolo di nani senza piedi. Dunque, arrivati alle mura della città, scorsero una cicogna verde, che li guardò con aria soddisfatta e molto compiaciuta affermò: "Io sono lo spirito guida dei nani senza piedi! Come osate camminare su piedi a Drakonen?". Al che i nostri eroi risposero: "Non possiamo mica camminare sulle punte dei nostri capelli! Saremmo come gli elfi provenienti da Sentula-nai: le due città gemelle che sorgono al confine tra Vector e Jidoor, città rivali; sii clemente e lasciaci entrare". E la maestosa cicogna disse: "No, perchè dovrei? Solo coloro che sono degni possono non arretrare di fronte alla grande bestia che tutto vede e tutto guarda, e poi talvolta ascolta, e qualche volta mangia una gnoma senza un occhio; ma è altamente indigesta, a causa della sua pessima igiene". Quindi esigé che i nostri eroi si leccassero il gomito mentre una danzatrice del ventre intonav
a una canzone austroungarica che faceva: "P
risencolinensinainciusol all right papparapa parapa". E
ra infatti una canzone antica, ma proprio tanto tanto antica, che se cantata portava alla vera e indiscussa verità del dio nanico dal piede unico con tre braccia, che avrebbe vomitato draghi una volta tornato. Per i nostri eroi sorse un dubbio esistenziale riguardo alla tosatura caprina. Ingiunsero alla cicogna di parlare quindi del figlio del parente del gatto storpio, il quale, pur non avendo il permesso per soggiornare a Drakonen, era comunque entrato, grazie all'aiuto del pescivendolo iraniano che, seppur immolandosi, riuscì a trasformare l'oro in pesce. La cicogna al che esclamò: "Ho la pentola sul fuoco; il tacchino potrebbe esplodere causando... aspetta, son cannibale? Ah sì... e sono anche un pazzo".
Detto questo, i nostri eroi (un arciere orbo dalla mira decisamente discutibile, un ladro obeso capace di ruttare dal naso, un berserker con settantatré lauree, un bardo sordo-muto e infine un mago con problemi di stupidità cronica) si erano conosciuti in una città dell'est, dove abbaiavano su quattro zampe e annusavano con le mani alla ricerca dei migliori tartufi e topolini da rivendere al mercato. Tornando all'avventura a Drakonen, arrivati a questo punto, ormai scoraggiati dalla cicogna, i nostri eroi decisero di incamminarsi per una nuova strada, sempre affamati di triangoli ortogonali; essi infatti avevano il mistico potere di curare la stitichezza cronica, infatti il sapore faceva cagare. Estrinsecandosi il vero potenziale del mago, che oltre a far cacare faceva ottimi cupcake di pipistrello, la cicogna, sbigottita, cambiò idea e gli lasciò non arretrare la linea di centrocampo, anche se effettivamente l'attacco non avrebbe mancato il bersaglio, non ci sarebbe più stata alcuna proposta di matrimonio da parte del difensore nanico Bertoldo, mentre Bertoldino e Cacasenno avrebbero dovuto sposarsi con la sorella del nipote del fratello di uno zio della sorella di un mistico nano da giardino.

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