Pubblicato 5 Gennaio 201411 anni comment_909212 A me, pellegrino che vago per strade più perse di quanto io sia mai stato. Bubolano i gufi e brillano le stelle in un cielo che ricorda questa mia favola ribelle. Sai, il gatto di una strega non è nero in confronto al mio cuore, così stanco e così tetro. Eppure in una gelida notte di ottobre mi hai preso per mano e hai messo fine alla mia febbre. Così, sotto una quercia senza nome qualcuno troverà un bastone piegato e un mantello strappato. di Jason R. Forbus
Crea un account o accedi per commentare