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Inviata

A me, pellegrino che vago

per strade più perse

di quanto io sia mai stato.

Bubolano i gufi

e brillano le stelle

in un cielo che ricorda

questa mia favola ribelle.

Sai, il gatto di una strega non è nero

in confronto al mio cuore,

così stanco e così tetro.

Eppure

in una gelida notte di ottobre

mi hai preso per mano

e hai messo fine alla mia febbre.

Così, sotto una quercia senza nome

qualcuno troverà

un bastone piegato e un mantello strappato.

di Jason R. Forbus


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