dalamar78 Inviato 30 Gennaio 2014 Segnala Inviato 30 Gennaio 2014 L'armiere sa il fatto suo.. Bene.. Sono perfettamente d'accordo con te Bradley Aspetto quinche che il nano ci consegni le chiavi delle stanze per decidere come sistemarci
DarkSight Inviato 30 Gennaio 2014 Segnala Inviato 30 Gennaio 2014 un simbolo.... ancora non abbiamo cominciato e già si parla di vittoria... mah! La faccia di Ember diventa inespressiva e lascia che siano gli altri a parlare senza interrompere. Quando Xardoval se ne va saluta con un gesto della mano. "Non credo che per quanto tu possa avere ragione, ti ascolterò. Non sono ormai più abituato a dormire al chiuso e sicuramente non ho voglia di tenere Silver come se fosse un cagnetto domestico. " poi guardando in direzione di Kortz "hai una stalla? non ho fatto caso venendo qui.. e qualche provvista per l'indomani" mi avvicino al banco e poso una moneta d'oro. "Saette e tempeste... non mi sembra un simbolo positivo, piuttosto un'arco." Attendo giusto il tempo di rispondere prima di uscire dalla stanza.
HITmonkey Inviato 2 Febbraio 2014 Segnala Inviato 2 Febbraio 2014 «Un simbolo è cosa buona... la gente sicuramente avrà bisogno di un punto di riferimento da seguire e da innalzare in contrasto alla presente oppressione...» commento semplicemente mentre gli altri espongono le proprie idee «Questa città è vostra, non mia... non mi interessa prendere parte alla decisione dello stendardo, ma per qualunque deciderete, sceglietelo bene... ogni simbolo può avere molti significati, e ognuno racconta una storia diversa...» Ne so qualcosa di simboli... rifletto mentre mi passo una mano sui tatuaggi impressi nell'avambraccio. Nel mio paese è comune l'utilizzo di imprimere simboli nel proprio corpo per vai motivi: L'uomo medio ha tipicamente 1 o 2 tatuaggi, che simboleggiano la propria origine, ma l'utilizzo di questo tipo di simbologia è molto più accentuato se fai parte del mondo della malavita del nord, e il mio corpo ne è un chiaro esempio. Chi appartiene a bande e ad associazioni criminali porta sempre con se i simboli della propria "famiglia", quelli del suo ruolo all'interno di essa, e numerosi altri disegni, lettere, e marchi di vario genere, che servono a ricordarsi di cose importanti, come una particolare impresa riuscita, un torto che si è subito, un pesante debito che si è pagato caro, e via dicendo. Su tutte queste cose corrono i miei pensieri mentre gli altri esternano le proprie idee, e sono costretto ad ammettere che la vita del nord non mi manca nemmeno un po'. Ma sfortunatamente qui al momento sono costretto a vivere praticamente allo stesso modo per non avere problemi. Cambia il luogo, cambiano le situazioni, ma l'essenza della mia vita non cambia. E questo non va bene... se devo fare la stessa vita qui o là, tanto vale che torni a casa, dove ho i miei genitori che si staranno chiedendo che fine ho fatto... sempre se saranno ancora vivi al mio ritorno... Sono abbastanza disilluso a riguardo: non sono più giovani, e praticamente li mantenevo io.
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