[TdG] - Mano rossa del destino, Cap 1 - gruppo Bounty Hunter

Hobbes · 20 Febbraio 2014

Arrivati a questo punto c’è veramente poco da dire. Quello che aveva l’aria di essere il capitolo di una nuovo duro scontro, grazie alla ricomparsa di Zarr, si trasforma in una ironica scena degna del palco di qualche opera satirica a sfavore della guerra. Il giovane Carter se con i giavellotti faceva sfaceli, con l’arco si dimostra essere un micidiale tiratore. Con una singola freccia passa da parte a parte il cranio del goblinoide privandolo addirittura di un occhio.

Agnus si capaciterà dell’accaduto solo quando avrà Zarr morto ai suoi piedi.

Questa volta non c’è questione che tenga. Gli ultimi due predoni, non intendono stare qui un solo attimo in più e, il più velocemente possibile, tentano una rocambolesca fuga nel bosco circostante. Il più sfortunato, essendo vittima del potente incanto del mago verde, preso dal terrore di finire trucidato come i suoi commilitoni, arriva persino a strapparsi di dosso la maglia pur di uscire dal quel groviglio di pungenti spine.

Rimanete quindi soli, ma ancora per quanto?

Spoiler:

Dyamon · 20 Febbraio 2014

Una volta recuperato le forze Usui si rimette in piedi, e osserva, con occhio invidioso, il colpo fin troppo preciso del mio compagno.

Senza perdere tempo si guarda attorno, cercando il corpo del bestione che lo aveva steso << Mi sarai più utile da morto che da vivo! >> dice con un ghigno. Corre verso il carretto e fruga in una delle sacche per estrarne una grande lama seghettata dall'impugnatura larga ed ergonomica. Senza badare il mulo che sembra avere da poco ritrovato la calma, torna al corpo del nemico.

Chinandosi, comincia a tastarlo qui e li, osservando gli arti e il torace. In rigoroso silenzio comincia a segare un braccio aiutandosi con un piede per tenere fermo il corpo. Tutto sommato conoscete Usui da molto, e non vi sembra troppo strano che si porti via qualche 'ricordino' dei suoi nemici.

Blood_of_demon · 20 Febbraio 2014

Resosi conto di aver scampato un bel pericolo Agnus riprende fiato, il colpo allo sterno è stato micidiale, sa che in forma umana, per quanto selvaggio, non ne può sopportare molti di quei colpi; tira fuori una piccola foglia e se l'appoggia sul petto dicendo parole arcane, ancora una volta la magia torna in suo aiuto, e le ossa si ricompongono, l'unico sangue che rimane ora è quello tra le fauci e le mani, il sangue dei suoi nemici...

Dopo essersi assicurato che non vi siano più nemici si avvicina ad Usui che è indaffarato col corpo del nemico, nel frattempo fa un gesto con la mano a Wade Grazie amico, non mi aspettavo fosse così vicino il bastardo...

Poi si rivolge a Wade: Forse lavoreresti meglio se lo tirassimo fuori dalle spine...

Dopo aver spostato in corpo, inizio ad esaminare il cadavere, in cerca di beni, oggetti preziosi, monete e qualsiasi cosa ci potesse far capire chi sono...

Spoiler:

Hobbes · 21 Febbraio 2014

Rorik osserva l’operato di Usui approfittando per accendersi una paglia << diavolo, doc… ricordami di non crepare con te vicino >> commenta con freddezza, mal celando una certa inquietudine. Aspetta un po’ prima di intervenire nuovamente << puoi darci un occhiata? >> chiede sempre all’elfo, mostrando una profonda ferita al braccio. Ha l’aria di essere infetta, ma è del tutto innaturale considerando che se l’è procurata pochi minuti prima << i morsi di quel bastardo sputa fiamme fanno un male boia >>. Probabilmente dovrà, prima di tutto, pulirla dallo zolfo liquido che ancora sta corrompendo la carne e poi praticare un minuzioso lavoro di sutura evitando di compromettere ulteriormente i tendini.

Agnus verrà aiutato dallo stesso Rorik a trascinare il cadavere sfigurato di Uth-Lar permettendo a Usui di lavorare con più calma.

Perquisendolo il mago verde, scoprirà non possedere molte cose, tranne gli attrezzi per combattere. Un capo guerra con una totale abnegazione alla causa.

Spoiler:

Blood_of_demon · 21 Febbraio 2014

Svesto Uth-Lar ormai smembrato e porto l'armatura e le roncole vicino al carretto, mi rivolgo poi agli altri:

Recuperate tutte le cose di valore, che così le esamino meglio e non dimentichiamoci di controllare quella costruzione! Dico indicando il casolare...

Torno intanto sugli altri hobgoblin non nell'area dell'incantesimo ed esamino i loro cadaveri, controllando se c'è qualcuno ancora vivo

Dai cadaveri tolgo armi e armature, senza dimenticare di cercare segni distintivi, voglio saperne di più

Non sembrava una normale imboscata di predoni, erano molto più forti, sembravano una piccola milizia...

Lazzarus Ledd · 22 Febbraio 2014

Soddisfatto dall'esito del mio ultimo colpo con l'arco, mi gusto per qualche istante la fuga degli ultimi due hobgoblin superstiti, guardando poi Agnus che mi ringrazia; da parte mia gli rivolgo un cenno silenzioso del capo, prima di avviarmi a passo spedito verso Faròr, il quale si stava già avvicinando a me: Lo accarezzo e lo coccolo, ringraziandolo come mi avete visto fare già diverse volte, constatando le sue ferite ma notando che sono abbastanza "sotto controllo", fortunatamente...

...Quindi mentre tutti stanno controllando i cadaveri, io vado alla ricerca dei miei giavellotti lanciati, cercando di recuperarne la maggior parte: «Certo Agnus.» replico quando parla del casolare; «Ragazzi però prima devo recuperare alcuni dei miei giavellotti, se qualcuno ne trova qualcuno me lo tenga da parte, grazie!» aggiungo poi verso tutti; Faròr non potendo fare molto altro, mi accompagna.

Spoiler:

Hobbes · 22 Febbraio 2014

Perquisendo i corpi delle vostre vittime sarà difficile organizzarvi per trasportare quella mole di ferraglia. Anche disponendo di un carretto il mulo di Usui può trasportare a fatica tutto, ma sarà rallentato al punto da esser costretto a procedere più lento del passo d'uomo. Sta a voi decidere se fare una cernita, non tutto vi sembra in condizioni tali da poter avere un valore sufficientemente alto per ripagare il disturbo. Nemmeno entrando nell'ottica di venderlo a peso nella bottega di qualche rigattiere.

Grazie a Agnus, scoprite che Zarr conservava un pericoloso schema magico atto a richiamare bestiacce di altri mondi. Se ne vedono pochi in giro e in termini di potenza, eguaglia la massima capacità del mago verde.

Perlustrando il casolare diroccato e abbandonato da tempo, notate che la cricca di hobgoblin è stata in grado di allestire un piccolo bivacco. Sfruttando la canna fumaria del caminetto come braciere dove accendere il fuoco senza il rischio di esser individuati hanno disposto alcuni giacigli di paglia in maniera ordinata, sbarazzandosi del mobilio (probabilmente impiegato come legna da ardere). Su di un tavolo giacciono i pezzi malamente macellati di qualche animale. Un cinghiale a giudicare dal muso, o forse un porco selvatico vista la fauna locale.

Il più curioso tra voi, trasalirà individuando un dito umano in mezzo a quella lordura. Su di esso è presente il segno di un anello mancante. Ciò vi da da pensare che da qualche parte è nascosto un bottino. Nella stanza a cielo aperto subito a fianco, sono stati ammassati sei cadaveri di esseri umani. Tra cui una donna. Spogli di tutti i loro averi (vesti comprese), tre presentano ferite di uno scontro corpo a corpo, gli altri invece mostrano un doloroso foro da freccia alla testa. Tutti morti da giorni. I due più anziani hanno la pelle olivastra con capelli scuri, mentre gli altri somigliano alle genti del Sud.

In una vecchia credenza mangiata dall'umidità e dai tarli, dentro il teschio di una capra, troverete una scarsella piena di monete d’oro e d’argento. Un sostanzioso bottino di guerra da aggiungere ai vostri trofei.

Spoiler:

Dyamon · 23 Febbraio 2014

Dopo aver estratto gli ultimi organi dal quel che ormai rimane del nemico, torno a concentrarmi su Rorik, che non sembra messo molto bene con il braccio massacrato dai morsi di quel cane infernale. << Qui ti sei beccato qualcosa di più di un semplice raffreddore >> ridacchio in faccia ad un Rorik tutt'altro che divertito. << Ma stai pur tranquillo che non avrò ancora il piacere di usufruire del tuo corpo per i miei esperimenti... >> aggiungo poi, per tranquillizzarlo.

Dalla borsa estraggo alcune garze e altri piccoli strumenti di precisione. Cerco di fare del mio meglio per tamponare e chiudere la ferita, rimuovendo lo sporco e altri corpi estranei che potrebbero causare un'infezione. << Appena facciamo una pausa, gli ridò un'occhiata...giusto per stare sicuri! >>.

Le nostre esplorazioni ci portano a scovare la casa diroccata poco lontana da li e sembra che ci siano cose interessanti da rivendere per guadagnare qualche soldo. La mia attenzione è attratta dalla catasta di corpi senza vita, spogli di tutto e con evidenti ferite. Mi soffermo un attimo e provo a toccarli, aprendo delicatamente le palpebre socchiuse della donna.

Spoiler:

Hobbes · 24 Febbraio 2014

Usui con macabra perizia esamina ogni singola ferita che individua sulle povere vittime degli hobgoblin.

La donna e uno degli uomini, condividono le medesime caratteristiche, ma non le stesse cause di decesso. La mani callose, la pelle arsa dal sole e una estesa cellulite ulcerosa alle gambe, evidenziano il loro status sociale a braccianti di campagna. Viene naturale pensare che siano di queste parti. Mentre gli altri corpi, decisamente più tonici e allenati, appartengono a persone che hanno fatto della guerra il loro mestiere, ma se paragonati alla coppia di contadini descritti sopra, hanno tutta l’aria di essere stranieri. Le ferite sono state provocate da armi da taglio e colpi di freccia.

La conclusione a cui arriva l’elfo è che alcuni hanno combattuto, altri invece, con la prospettiva di rimanere in vita si sono volontariamente arresi, venendo poi sommariamente giustiziati.

Pian piano caricate il bottino sul carretto. Fare una cernita è d’obbligo, ma con Rorik pian piano sempre più debole (anche se medicato dall’infezione) e il segaossa immerso nei suoi pensieri scientifici, Agnus e Wade dovranno riflettere su cosa vale effettivamente la pena portarsi dietro. << Vorrei sapere dove accidenti si è andato a cacciare Dirk >> borbotta il giovane nordico storpiando la faccia dal dolore che gli provoca il braccio.

Ma chi è Dirk?

Pare assurdo, ma si tratta di un vostro compagno d’avventura. Come ognuno di voi si è affiancato al gruppo mettendo a disposizione il suo talento nella cattura dei latitanti, specializzandosi soprattutto nelle imboscate. E come sempre accade in ogni storia eccolo giungere all’orizzonte. Pare essere ferito, ma nulla di grave se si riesce ancora a tenere sulle sue gambe.

Forse non siete gli unici ad aver combattuto oggi…

@Dalamar

Spoiler:

dalamar78 · 25 Febbraio 2014

Con passo un pò strascicato, avanzo verso i miei compagni

Quel fo***to hobgoblin mi ha colpito di striscio ma fa un male cane lo stesso..

Una volta che li ho raggiunti accenno un saluto con la mano

Scusate il ritardo.. Sono stato "trattenuto"..

Il mio sguardo si posa quindi su Rorik: ferito e debole il mio compagno non sembra essere in ottima forma..

Ehi Rorik, che ti è successo?

Lazzarus Ledd · 25 Febbraio 2014

Mi avvicino al mucchio del bottino, trasportando l'ultima corazza d'anelli trovata: «Hey Agnus, nemmeno con il carretto possiamo portare tutto questo... Faròr può trasportare qualcosina anche lui, ma alla fine non più di tanto, perciò direi di prendere su questo, e questo, e...» E quindi comincio a fare una cernita di ciò che vale portarsi dietro insieme al compagno, indicandogli ciò che a mio avviso può essere degno di nota e cosa lasciare sul campo di battaglia.

@Per tutti:

Spoiler:

«Bhe, non è stato male il bottino dai tutto sommato, direi che ce lo siamo proprio meritato, questi str@nzi erano ossi duri tutti assieme... speriamo solo che Dirk non si sia cacciato da solo in una situazione simile, forse dovremmo andare a cer... Tho! Parli del diavolo...» finisco di dire mentre in lontananza lo vedo arrivare, anche lui conciato maluccio ma ancora integro, per fortuna. Quindi - dopo un sospiro di sollievo - torno a calcolare cosa tenere del "gruzzolo" insieme ad Agnus: «Comunque questo» dico prendendo in mano il feticcio in ferro del mago «dovremmo tenerlo, potrebbe servire come prova se per caso nasceranno problemi con le autorità locali.»

Dyamon · 25 Febbraio 2014

Dopo aver terminato le mie consuete analisi, noto l'arrivo del nostro compagno. Con la mente assorta nei miei pensieri e gli ultimi avvenimenti avevo persino dimenticato la sua assenza. << Dirk, sembri un po' malconcio...hai bisogno di un aiuto? >> dico con un accenno di sorriso.

Mi avvicino a lui per dare un occhiata alle ferite << Come ti senti? Hai già usufruito dei poteri della tua cintura? >>.

Dopo aver ascoltato la risposta, richiamo gli altri << Forse sarebbe più conveniente levare le tende...con tutto quel fumo e quel rumore che abbiamo provocato potremmo ricevere altre visite, e per oggi direi che ho recuperato abbastanza organi! >> dico mostrando la sacca insanguinata che tengo in una mano.

Mi dirigo verso il mio mulo e gli passo una mano sul capo, con fare disinteressato.

@Tutti

Spoiler:

Hobbes · 25 Febbraio 2014

Alla domanda di Dirk, Rorik fa << Nulla, sono solo scivolato sul sapone… >> con una non toppo velata ironia. << E a te a raccoglier lamponi e more come è andata? Sembra che tu ti sia punto con i rovi >> abbozza un sorriso accennando alle ferite riportate dal compare. << Meno ciance, dammi una mano a spingere il carretto che il mulo non ce la può far da solo… >> con tali parole e dopo aver sbrigato ogni cosa, il vostro viaggio rincomincia. Destinazione: Traghetto Drellin!

Con quel peso, sarete costretti a camminare lentamente, senza considerare Rorik che sembra sempre meno in forma man mano che passano le ore. Verso l’imbrunire farà a cambio con Usui per la guida del carro approfittando per sedersi, essendo terribilmente debole.

Avendo perso parecchio sangue, ha un assoluto bisogno di riposo in un ambiente pulito e sicuro. Non potendo utilizzare il braccio, di tanto in tanto, lo sentirete imprecare divinità pagane dimenticate nel tempo. Quando vi accamperete, avrete l’opportunità di rifocillarvi senza consumare alcuna provvista. Agnus e Wade riescono a recuperare cibo a sufficienza per 6 persone, seppur perdendo un paio d'ore nel cacciare la selvaggina.

Nel tardo pomeriggio del giorno dopo, sotto un rinfrescante acquazzone estivo, finalmente scorgete le prime fattorie abitate e, in lontananza, l’agglomerato di casette che porta il nome di Drellin. E’ un piccolo insediamento ai confini del Bosco delle Streghe e da l’impressione di essere il miglior posto dove partire con le vostre ricerche.

Notate il grosso fiume Elsir che separa la modesta cittadina dal resto della valle. Voi state giungendo dalla parte più sfortunata, quella in cui è ancora aperta campagna.

A collegare le due sponde c’è un complesso di cavi e, guarda caso, una larga chiatta. Non un solo ponte è presente, fatta eccezione per una doppia fila di piloni in pietra che sporgono dalle acque. Storiche rovine che nessuno pare aver osato toccare nel corso degli anni.

Sulla strada, ad un centinaio di metri dal traghetto, venite accolti da un posto di blocco. O meglio da quello che vorrebbe essere un posto di blocco.

Un carro di traverso impedisce il passo e quattro persone dall'aria preoccupata vi stanno osservato da quando avete fatto capolino oltre la collina. Armati di lance, attrezzi agricoli e scudi in legno non incutono il timore che dovrebbero e, chi tra voi vanta un occhio più esperto, riconosce in loro la milizia volontaria che le comunità di confine istituiscono per difendersi alla bisogna.

<< Fermi! Dichiarate le vostre intenzioni! >> esclama un omone dalle gote rubiconde e dai baffi impomatati per l’occasione. Sotto la mantella cerata gli pende una spada in ferro accompagnata dai lembi di un opaco giaco di maglia del secolo scorso.

pare proprio che a Drellin la gente abbia perso la voglia di scherzare

Spoiler:

@Dyamon

Spoiler:

dalamar78 · 26 Febbraio 2014

La camminata ha il potere di farmi rilassare e, ben presto, entro in "modalità" automatica: un passo, un altro e così via; tuttavia la situazione fisica di Rorik inizia a peggiorare e la cosa non può certo farmi piacere: è un compagno, ci siamo parati il c**o a vicenda per anni, perderlo sarebbe un vero pugno nello stomaco

Una volta giunti a Drellin non posso fare a meno di sogghignare

Non riesco a ricordare in quanti buchi come questo ci siamo rifugiati in passato

E' una riflessione ad alta voce, non diretta a nessun in particolare ma so che molti di noi, se non tutti, avranno avuto lo stesso pensiero; giunti al posto di blocco, come un riflesso dato da anni di gesti ed azioni ripetuti, scivolo di lato rispetto allo sbarramento, lasciando che siano gli altri a porvisi di fronte; lentamente, senza farmi notare, una mano scende ad uno dei pugnali nascosti sotto la giacca.

@ Descrizione (tutti)

Spoiler:

Lazzarus Ledd · 27 Febbraio 2014

La caccia è il mio mestiere. Grazie a questa e insieme ad Agnus, riusciamo a trovare abbastanza cibo per la notte e il giorno dopo. Quindi ci rimettiamo in marcia e finalmente a pomeriggio inoltrato - sotto una pioggerella estiva - arriviamo a Traghetto Drellin. Faròr è sempre vicino a me e di tanto in tanto ne acarezzo la testa, il muso e gli faccio qualche grattino dietro le orecchie, che gradisce parecchio.

Quindi ci avviciniamo abbastanza prima di essere fermati da un posto di blocco "casereccio"; prendo parola, visto che nessuno per ora sembra intenzionato a farlo: «Salve buon uomo, siamo un gruppo di avventurieri e cacciatori di taglie che sta cercando rifugio dalla pioggia e un letto caldo dove riposare per la notte. Non abbiamo intenzioni ostili.»

Noto come siano malamente organizzati con vecchie armature e armi improvvisate in alcuni casi, ma comunque per adesso mi limito ad aspettare una risposta da parte dell'uomo che ha parlato.

Spoiler:

Dyamon · 27 Febbraio 2014

@DM

Spoiler:

Hobbes · 28 Febbraio 2014

La pronta risposta di Wade è sufficiente a quietare gli animi dei presenti. Fortunatamente nessuno si accorge del movimento di mano di Dirk, il quale avrebbe potuto scatenare una reazione opposta. Questo gruppo di gente, zuppo d’acqua, stanco e angosciato, l’ultima cosa che desidera è trovarsi in mezzo ai guai. <<Se cercate un tetto dove riparavi, potete recarvi alla Mela Acerba >> una modesta locanda di paese abituata ad accogliere chi ha più rame che argento nelle tasche << o al Vecchio Ponte se desiderate dormire in lenzuola pulite >> dal suo tono capite che come vi ha presentato i due posti non è mirato a far pubblicità a favore dell’uno o dell'altro, vi sta solo indicando gli unici due servizi del paese. Prima di lasciarvi andare, sempre l’omone domanda alzando di poco la cerata per guardare meglio << Che cosa ha il vostro amico? E' piuttosto malconcio >> chiedendo lumi circa lo stato di Rorik, il quale –stando seduto al posto del cocchiere- regge a malapena la testa sulle spalle, non avendo le forze nemmeno di rispondere. In realtà è una domanda che avrebbe fatto ad ognuno di voi. I segni della battaglia sono ancora piuttosto evidenti.

Spoiler:

Lazzarus Ledd · 28 Febbraio 2014

«Sfortunatamente» dico all'omone alla sua ennesima domanda «Abbiamo subito un agguato a circa un giorno da qui, e anche se siamo riusciti a scamparla, abbiamo subito ingenti ferite...» Poi mi giro verso i miei compagni: «Ah bhe, se devo dire la mia - e viste le condizioni di Rorik - io opto per andare al "Vecchio Ponte": sta notte dopo tutta questa pioggia ho voglia di passarmela in un letto comodo e caldo!» Concludo quindi, con un debole mezzo sorriso che mi arriccia un angolo della bocca, per via anche della stanchezza del viaggio, mentre Faròr cerca con il muso la mia mano per farsi accarezzare un pò.

@DM:

Spoiler:

@Tutti:

Spoiler:

dalamar78 · 28 Febbraio 2014

Villici... Probabilmente più spaventati che altro... Ma la prudenza non è mai troppa...

La risposta del'uomo mi acquieta subito; seguo quindi l'evolversi della conversazione

Anche io voto per la locanda migliore tra le due: Rorik ha bisogno di riposare in un posto pulito

Hobbes · 1 Marzo 2014

Il tipo si incupisce alla risposta di Wade << Bande di selvaggi assassini sono in agguato tutt’intorno alla nostra città da giorni. Ritenetevi fortunati se siete ancora vivi… >> commenta facendo cenno ai compari di spostare il carro << Per il vostro amico, bussate al santuario, sul lato Est. Fratello Derny saprà prendersene cura >> conclude concedendovi un amarissimo sorriso amichevole.

Prima di mettere piede nella cittadina, prendete il traghetto. A condurlo è un uomo di mezz'età tormentato dalla tosse cronica. In cambio del passaggio vi chiederà una moneta di rame a testa più una piccolo supplemento di 2 monete per il vostro mezzo di trasporto. Soldi ben spesi considerando che nel prezzo è compreso anche una praticaintroduzione ai luoghi di maggior interesse che offre Drellin. Draghtar, dopo essersi presentato come il pronipote del fondatore, vi spiegherà brevemente la situazione e di quanto qui sia un bel posto, se non fosse per la tensione creatasi negli ultimi tempi a causa dei goblinoidi. Vi saluterà con un robusta stretta di mano.

Il vecchio Ponte si presenta con una colorata insegna mobile raffigurante l'arcata di quello che doveva essere in origine il ponte nanico, ora in rovina. La struttura si distingue per via dei fitti rampicanti in fiore che si inerpicano attraverso le quattro mura in pietra. Osservando gli ornamenti floreali venite avvolti da una sensazione di serenità e protezione, incentivata anche dal robusto portone in quercia che varcate per entrate. Gli interni sono rustici e accoglienti: i pesanti tavoli sono stati intagliati da tronchi secolari, attorno ad essi potrebbero comodamente sedere una quindicina di persone e su ogni parete sono appesi preziosi schizzi a china di paesaggi rurali. Appeso al centro spicca un magnifico lampadario ricavato da innumerevoli corna di cervo, al cui interno si intravedono una ventina di lumi. L'atmosfera purtroppo va in frantumi quando vi accorgete che l'ambiente giace vuoto, vagamente illuminato e anche un poco freddo. L'intera locanda da l'impressione di essere chiusa. Oltre a voi vi sono presenti solamente due giovani halfling con i capelli color dell'orzo e il viso costellato di lentiggine rosse. Smettono di rammendare e vi accolgono con tutti i riguardi del caso regalandovi teneri sorrisi di benvenuto << Sedete pure al miglior tavolo, nostro padre arriverà a momenti >> una delle due si rivolge direttamente a Wade << Mio signore, lasciate che mi occupi del vostro segugio, lo farò nutrire e spazzolare dallo stalliere >>. Nel frattempo che vi accomodate, verranno accese delle candele e (vedendovi affamati) dalla cucina giungerà un ottimo profumo di pannocchie arrostite, zuppa di rape e cipolla, stinco di maiale al forno, patate schiacciate e intingoli vari. Tutte pietanze che vi servono al tavolo, accompagnate da un tagliere di formaggi locali e un alcolico a vostra scelta. Ovviamente, essendo un posto tenuto da una famiglia di mezz'uomini, non mancherà la mitica fetta di torta rinforzata da un cucchiaio di panna come finale.

Ad intrattenervi per parte della cena sarà lo stesso proprietario, Rudolph Cuordispina: un simpatico e tracagnotto halfling piedilesti accasatosi da parecchio tempo ormai, vestito con braghe di lino sorrette da bretelle a doppio bottone. In lui spiccano una coppia di invidiabili basette bronzate e un grosso porro al centro della fronte. I suoi grandi occhi dorati vi conquistano quando vi racconta di alcune divertenti storielle sulla sfortunata vita di suo cugino avventuriero divenuto guardia dopo essersi beccato una freccia nel ginocchio™.

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