Nadrim Inviata 2 Settembre 2006 Segnala Inviata 2 Settembre 2006 Vi propongo una riflessione personalissima! Premetto: non sono un accanito lettore di discussioni del forum sui giochi di ruolo, anche se masterizzo da una decina d’anni, ed è raro che scriva da queste parti, perciò se ho interpretato male qualche messaggio bhè allora scusate; ma chiedo sempre la vostra a proposito. Ultimamente però ho leggiucchiato dei messaggi di Master che facevano riferimento alla eventualità di alcuni giocatori di “barare” o addirittura “imbrogliare” aggrappandosi a qualche regola o cavillo dei giochi…..propongo un paio di esempi letti, a proposito di giocatori iper-forti che si pompano prima dei combattimenti, o della morte per annegamento di altri che evitavano un masso rotolante in un dungeon magari utilizzando una regola/abilità /incantesimo con poco fair-play. Assodato che la mia riflessione non vuole assolutamente essere una critica o qualcosa di simile ai due esempi ( che sono e rimangono tali, cioè: meri esempi) mi chiedo come mai sia possibile per un Master, in particolar modo di D&D , parlare di imbrogli, scorrettezze, ed altro da parte dei giocatori. Per me semplicemente la cosa non regge: se dei gruppi sono troppo forti, hanno delle abilità o magie o altro che rompono l’equilibrio del gioco, se sfruttano in malomodo le regole la colpa è solo ed unicamente di una persona: il Master. In quanto onnipotente, come e più di un dio, superiore ANCHE alle regole deve assumersi le sue responsabilità: se c’è qualcosa che non va ( e faccio riferimento a tutto: dai power-player ai giocatori che si annoiano; dai mostri imbattibili e situazioni insuperabili alla cattiva attribuzione dei PX) chi ci deve mettere una pezza è il Master, perché sua è la colpa se ha mal giudicato il gruppo, o lo ha sopravvalutato o sottostimato o eccessivamente ricompensato! ATTENZIONE; non sto de-responsabilizzando i giocatori: se questi sbagliano ( e lo fanno, o se lo fanno) vanno “puniti” ( magari non corporalmente….) Ma il punto è proprio questo, e cioè che con una punizione il Master ha l’opportunità di riportare l’Equilibrio, se i giocatori sbagliano in continuazione vuol dire che le eventuali punizioni non hanno colto nel segno: la colpa è del Master…magari troppo permissivo o morbido. Credo sia un non-senso permettere la possibilità di giocare in un certo modo per poi dire che quello è un cattivo modo; permettere l’esistenza di incantesimi ed oggetti tanto potenti da dover essere limitati: se qualcosa o qualcuno è posto in essere in un Gdr è solo ed esclusivamente perché il Master lo ha permesso, lo stesso regolamento di un Gdr ammette e prevede la sua subordinazione al giudizio del Master. Lungi da me criticare qualcuno sto semplicemente esponendo la mia idea al proposito, eventualmente chiedendovi la vostra, perché credo che il Master sia una razza che non può lamentarsi avendo a disposizione tutti, e dico tutti, i mezzi e le opportunità dei Gdr. Scusate se mi sono allungato un po’. 1
Nemo Inviato 2 Settembre 2006 Segnala Inviato 2 Settembre 2006 io la penso esattamente come te, per questo ad esempio sostengo che i power player sono un non-problema. come dice Nadrim, qualunque cosa succede nel gioco avviene tramite il DM. i giocatori descrivono le azioni dei loro personaggi, ma è il DM a descriverne le conseguenze. il DM stabilisce come si muovono e cosa fanno i png di un intero mondo, il DM ha l' ultima parola su regole opzionali e facoltative, su manuali extra, su nuovi incantesimi, talenti o oggetti magici. con tutto questo a disposizione mi sembra assurdo che un DM possa trovarsi in difficoltà di fronte alle potenzialità di un miserrimo PG 1
Elayne Inviato 2 Settembre 2006 Segnala Inviato 2 Settembre 2006 Concordo con Nemo e in linea generale, ma credo che bisogna anche capire che non tutti i Master hanno ANNI di esperienza alle spalle, o una conoscenza delle regole tale da essere tranquilli. La 3ed, poi, presenta molti piu' spunti per fare in modo che questi problemi si creino, visto il lato piu' combo dei PG. Il problema va oltre le edizioni, però, è solo che forse si nota di piu' ora che "un certo tempo fa". Un master alle prime armi, di solito, prenderà i 2 manuali base, li leggerà, e farà in modo di cercare di seguirli scrupolosamente. Perchè penserà che il sistema di regole è sicuramente valido, e quindi, cosi facendo, limiterà gli errori. Il problema è che le regole vanno anche interpretate nel loro contesto, che alcune possono sfuggire al master, ecc ecc. Insomma, spesso la situazione di cui parli, secondo me, deriva da una campagna andata avanti per un pò di tempo, all'inizio con un master piu' o meno inesperto (ma magari con tanta buona fede!), e che si ritrova con un sacco di problemi con il bilanciamento, pg, ecc. è colpa del master ? Si, ma è un termine un pò forte. In fondo, questo master ha fatto tutto bene, è solo che chiaramente non è Dio, e non ha sempre LA soluzione al momento dove serve: deve imparare anche lui. Ripeto, per i masters navigati, non ci sono problemi. Se i masters navigati hanno problemi, ok, possiamo parlare di colpa loro. Ma nel caso di masters non navigati, direi piuttosto che fa parte dell'apprendimento, e come tale, non condivido il tuo giudizio un pò duro nei loro confronti.
rotgar mefesto Inviato 2 Settembre 2006 Segnala Inviato 2 Settembre 2006 in un celebre film uscito negli ultimi anni un vecchio diceva "da grandi poteri derivano grandi responsabilità" ed è forse questo che volete dire voi tuttavia penso che un master non abbia i mezzi per notare ogni pecca di ogni giocatore. la mia idea è questa, che molto probabilmente è simile alla vostra: quando un giocatore sbaglia volontariamente o involontariamente che sia sta al master frenare l'errore attraverso gli infiniti mezzi che ha a disposizione e sta sempre al master punire il giocatore o meno sempre con gli stessi mezzi
Nadrim Inviato 2 Settembre 2006 Autore Segnala Inviato 2 Settembre 2006 ...è colpa del master ? Si, ma è un termine un pò forte. Si, può darsi.Però il mio discorso non deve assolutamente essere letto come la Parola del vecchio saggio...Il fatto è che è inevitabilmente una sua responsabilità, merito o colpa che sia! E' giusto, come dice Elayne, che, tendenzialmente, con una maggiore esperienza gli errori tendono a diminuire, magari non a sparire del tutto. Anch'io di errori ne ho fatti e ne farò, sia ben chiaro che il mio è un puro discorso teorico che spesso neanche io rispetto. Non ho voluto dare giudizi di massima nè incolpare qualcuno, ma sono estremamente convinto che se qualcosa non va la colpa ( perchè sono convinto che di colpa si tratta)è del Master, come è stata mia quando diedi un sacro vendicatore ad un Paladino del terzo livello. Mea culpa. Ripeto, per i masters navigati, non ci sono problemi. Se i masters navigati hanno problemi, ok, possiamo parlare di colpa loro. Ma nel caso di masters non navigati, direi piuttosto che fa parte dell'apprendimento, e come tale, non condivido il tuo giudizio un pò duro nei loro confronti. Ok, ma il mio non era un giudizio! Ripeto quanto detto nella prima riga del primo messaggio: una riflessione personalissima. Non ho mai detto che qualcuno sbagli nel fare qualcosa, semplicemente che lui ha la responsabilità di un eventuale errore, e tutti i mezzi per porvi rimedio. Se poi ci sono dei Master che hanno avuto esperienze diverse e hanno diverse convinzioni a me interessano, anche perchè discussioni del genere le ho avute anche con i ragazzi con cui gioco ( nessuno presente qui sul Forum), e non si tratta di un argomento su cui uno può avere ragione e l'altro no. Condivido appieno la distinzione in base anche alla propria "anzianità", cosa che abbiamo maturato tutti o dobbiamo ancora farla;ma in quel caso tutti coloro che hanno una ceta esperienza possono dire la loro, chi tale esperienza non l'ha ancora oltre a dire la sua potrebbe prenderlo come un consiglio. Se lo ritiene giusto, ovviamente. la mia idea è questa, che molto probabilmente è simile alla vostra: quando un giocatore sbaglia volontariamente o involontariamente che sia sta al master frenare l'errore attraverso gli infiniti mezzi che ha a disposizione e sta sempre al master punire il giocatore o meno sempre con gli stessi mezzi E' esattamente quello che ho cercato di dire! Solo che aggiungevo che: se un errore c'è o meno, e se questo è punito o meno dipende quasi esclusivamente dal Master. Se lo "aggiusta" tanto di guadagnato ed il problema non si pone;se non lo fa è per me un errore. Ora, visto che questo "potere" ce l'ha solo e tutto il Master, la responsabilità in caso di inadempienze è sola e tutta sua! Secondo me.
Fiore di Loto Inviato 2 Settembre 2006 Segnala Inviato 2 Settembre 2006 Io sono un Master severo e autodidatta,i miei PG sono sempre quasi totalmente sotto controllo... E in questa maniera ci divertiamo un sacco. Certo,possono nascere delle discussioni sull'applicazione o meno delle regole in certe situazioni ma la mia parola poi è legge. Nonostante io abbia delle convinzioni che a molti altri Master possono risultare strane. Non per vantarmi ma per farvi un esempio di quanto la mia conduzione sia eqilibrata vi dico solo che masterizzo un gruppo di 8 PG quando molti Master ritengono 6 PG il limite massimo e sono tutti di livello diverso (7,6,5,4,4,3,2,1) quando quasi tutti sostengono che il divario massimo tra il più potente e il meno potente debba essere al massimo di 2 livelli. Tutto è nelle mani del Master...Sempre... :bye: 1
Elayne Inviato 2 Settembre 2006 Segnala Inviato 2 Settembre 2006 Grazie per la precisazione Nadrim. Sono d'accordo con te al 200%. Meglio avere messo in chiaro le cose, soprattutto per altre persone/masters che potrebbero leggere e capire male.
Longino Inviato 3 Settembre 2006 Segnala Inviato 3 Settembre 2006 Senza offesa Nadrim, ma trovo che il tuo ragionamento faccia acqua. A titolo comparativo, questa frase : se sfruttano in malomodo le regole la colpa è solo ed unicamente di una persona: il Master. Può, per estensione, essere portata alla vita reale, e suonare così : Se i ladri rubano, è colpa della polizia. Questo è un non senso. Se i ladri rubano è colpa della loro cultura, quindi della loro educazione ( o mancanza della stessa). Certo, una persona può essere portata al furto da situazioni particolari, ok. Ma proviamo a fare l'estensione, al contrario : Se un PG "bara", è colpa unicamente del giocatore, della sua mancanza di "cultura di gioco", o dalla semplice presenza di un complesso d'inferiorità grande quanto lo stadio olimpico. Certo, in un mondo ideale non esisterebbero ladri, come non esisterebbero bari... ma in quello stesso mondo non esisterebbe neppure la polizia, come non esisterebbero master ( o, almeno, non esisterebbe il suo "ruolo di arbitro"). Il master non può fare tutto ciò che vuole, ne a livello pratico, ne, sopratutto, a livello teorico. A livello pratico perchè, semplicemente, non può conoscere ogni regola. A livello teorico perchè il master non è una creature super-partes, distaccata dalla realtà in cui "lavora". Il "sistema gruppo" è semplice componente del "sistema amici", ergo il suo agire è vincolato da tutte le relazioni che sono esterne al sistema gruppo. Spesso e volentieri un master permette una "banfata spaziale", solo per evitare tensioni-ripercussioni esterne a quello che, in fin dei conti, è un semplice gioco. Tutto questo per dire cosa? Se i giocatori avessero cervello, si renderebbero conto che sono essi stessi i primi arbitri del proprio agire, ergo dovrebbero fare il possibile per limitare al minimo la necessità d'intervento del master... che è li per NARRARE UNA STORIA, non per fare il carabiniere. Longino, presidente del Partito per la Responsabilizzazione dei Giocatori ( PRG) 1
Nadrim Inviato 3 Settembre 2006 Autore Segnala Inviato 3 Settembre 2006 Senza offesa Nadrim, ma trovo che il tuo ragionamento faccia acqua. Ma quale offesa, siamo qui per discutere...è un aquestione di punti di vista! Può, per estensione, essere portata alla vita reale, e suonare così : Se i ladri rubano, è colpa della polizia.Questo è un non senso, se i ladri rubano è colpa della loro cultura, quindi della loro educazione ( o mancanza della stessa).. Il paragone secondo me non regge:Il problema è che la poliza ha DETERMINATI mezzi per agire...il master li ha TUTTI. Se c'è un incantesimo di troppo esistono ( a discrezione del Master) campi antimagia; se delle abilità sono a livello sproporzionato si potrebbe ( a discrezione del Master) alzare la classe di difficoltà; se ci sono oggetti troppo potenti si può ( a disrezione del Master) usare resistenze alla magia o riduzione dei danii....etc, etc. Se il ladri hanno il Bazooka e lo sbirro solo il manganello non ci sono santi che tengano: lo sbirro è battuto. Se un PG "bara", è colpa unicamente del giocatore, della sua mancanza di "cultura di gioco", o dalla semplice presenza di un complesso d'inferiorità grande quanto lo stadio olimpico.. Siamo d'accordo, ma io credo che non sia possibile "barare" ad un Gdr, a meno che non si trucchi il tiro di un dado non visti dal Master, ma se il Master consente ad un giocatore di agire in un determinato modo ( il che avviene semopre perchè è del Master l'ultima parola) dopo non si può dire che ha barato. Nel senso: se il Master prepara una trappola o una qualsiasi altra difficoltà evitabile SOLO con il risolvere un determinato problema egli non può (a mio avviso) lamentarsi se il mago ( x esempio) la evita utilizzando incantesimi superpotenti che il Master stesso gli ha concesso di conoscere. Questo era il punto. Ma questo, o il pompare il PG con ogetti o incantesimi nmon è "Barare" ma utilizzare le regole. Se al Master non vanno bene perchè vuole che i pg vadano avanti con l'interpretazione e non con le randellate credo sia ovvio che deve limitare i randelli. Se i giocatori avessero cervello, si renderebbero conto che sono essi stessi i primi arbitri del proprio agire, ergo dovrebbero fare il possibile per limitare al minimo la necessità d'intervento del master... che è li per NARRARE UNA STORIA, non per fare il carabiniere... ............Responsabilizzazione dei Giocatori ( PRG) si, ma L'arbitro del gioco ( definizione da manuale) è il Master. Per quanto riguarda i giocatori sono d'accordo, riporto pari pari quanto ho segnato nel primo messaggio ATTENZIONE: non sto de-responsabilizzando i giocatori: se questi sbagliano ( e lo fanno, o se lo fanno) vanno “puniti” ( magari non corporalmente….) Ma il punto è proprio questo, e cioè che con una punizione il Master ha l’opportunità di riportare l’Equilibrio, se i giocatori sbagliano in continuazione vuol dire che le eventuali punizioni non hanno colto nel segno: la colpa è del Master…magari troppo permissivo o morbido. Se i Pg non sanno giocare non gli dai esperienza. Il modo più efficace per fargli capire che sbagliano( tanto per citarne uno), ma se sbagliano e dietro l'angolo trovano delle spade +5..... 1
Longino Inviato 3 Settembre 2006 Segnala Inviato 3 Settembre 2006 Quello che volevo dirti è che il master, in realtà, non ha a disposizione tutti i mezzi o meglio, molti dei mezzi di cui può disporre sono praticamente inutilizzabili. In linea di principio il master ha l'ultima parola, ma in pratica il master non è investito di un autorità superiore, è una specie di "primo fra pari"... Se un giocatore non accetta una decisione del master, il rischio è che ci producano tensioni, e il master può decidere di "piegarsi" per evitare che queste tensioni rovinino il clima di gioco! Probabilmente io ti parlo da un punto di vista particolare, perchè sono rimasto "scottato" da una situazione in cui i giocatori, spesso e volentieri, non accettavano le disposizioni del master. Ma quella era una situazione particolare, in cui la maggior parte dei giocatori rispettava le decisioni del master se e solo se queste andavano a proprio vantaggio. Mi basta dire che in quel gruppo il PKappaggio era all'ordine del giorno, e infatti son fuggito a gambe levate proprio perchè, per quanto il master preferisse la mia filosofia, non poteva imporla agli altri giocatori, perchè questi non l'avrebbero accettata! Ognuno fa le sue scelte ma, imho, il 90% della responsabilità è dei giocatori... anche perchè una "posizione dura" del master può sgretolare il gruppo di gioco, e questo non avrebbe molto senso, no? ( per me lo avrebbe, ma non tutti la pensano come me!) Non so se ti ho risposto, temo di essermi dilungato troppo sulla mia esperienza personale... provo a fare un riassunto del mio pensiero. IMHO il Master non è nulla più che un narratore, il suo compito non è quello di controllare i giocatori, ma di gestire il mondo che "vive" attorno ai PG. I PG sono a loro volta gestiti principalmente dai giocatori, e sono loro e loro soltanto che hanno la responsabilità di controllare se stessi. Il master non è li per controllare schede, tiri di dado e modificatori... lui è li per prendere atto delle azioni dei PG, e fare in modo che vengano collegate all'universo che li circonda. Sotto questo punto di vista lui non "comanda" ne "controlla" i PG, perchè non è questo il suo compito... per quanto, potenzialmente, ha gli strumenti per farlo. Ovvio, chi bara va punito... ma non sta al master controllare che non si bari; in linea di principio sta ad ogni singolo individuo controllare se stesso.. in mancanza di questo, sta a tutti gli elementi del gruppo controllarsi l'uno con l'altro. Ma questo è uno scenario scenario triste, non trovi?
Nadrim Inviato 4 Settembre 2006 Autore Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Se un giocatore non accetta una decisione del master, il rischio è che ci producano tensioni, e il master può decidere di "piegarsi" per evitare che queste tensioni rovinino il clima di gioco![...]Ognuno fa le sue scelte ma, imho, il 90% della responsabilità è dei giocatori... anche perchè una "posizione dura" del master può sgretolare il gruppo di gioco, e questo non avrebbe molto senso, no? Credo di si. Ma questa è una eventualità che può verificarsi o meno in un gruppo, in questo devo ammettere di essere stato mooolto fortunato, visto che non è mai successo in nessuno dei miei gruppi, sia come giocatore sia come Master. Io cercavo di fare un discorso quanto più generale possibile (ovviamente partendo dalle mie esperienze) senza necessariamente poter tenere presente tutte le possibili varibili, conme quella che mi ha fatto notare Elayne derivante dalla maggiore o minore esperienza del Master. IMHO il Master non è nulla più che un narratore, il suo compito non è quello di controllare i giocatori, ma di gestire il mondo che "vive" attorno ai PG. I PG sono a loro volta gestiti principalmente dai giocatori, e sono loro e loro soltanto che hanno la responsabilità di controllare se stessi. Il master non è li per controllare schede, tiri di dado e modificatori... Più che daccordo sulla questione narrazione. Credo però che anche il controllo faccia parte del ruolo del Master: ad essere onesti la mia convinzione è che sia un obbligo. Ma è solo una mia convinzione. Non voglio assolutamente dire che il Master deve avere dei metodi da Gestapo, però considero uil controllo necessario pure per correggere eventuali errori non necessariamente dovuti a malizia o volontà di imbrogliare. Ti porto il semplice esempio di quando mi è capitato di leggere una scheda dopo una seduta ( cosa che faccio sempre) e trovare che il guerriero usava un arma a due mani con un semplice bonus di forza, non una v e mezzo, in più al bonus di attacco (aveva anche il +1 di talento sull'arma, per la cronaca).
Longino Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Più che daccordo sulla questione narrazione. Credo però che anche il controllo faccia parte del ruolo del Master: ad essere onesti la mia convinzione è che sia un obbligo. Ma è solo una mia convinzione. Non voglio assolutamente dire che il Master deve avere dei metodi da Gestapo, però considero uil controllo necessario pure per correggere eventuali errori non necessariamente dovuti a malizia o volontà di imbrogliare. Ti porto il semplice esempio di quando mi è capitato di leggere una scheda dopo una seduta ( cosa che faccio sempre) e trovare che il guerriero usava un arma a due mani con un semplice bonus di forza, non una v e mezzo, in più al bonus di attacco (aveva anche il +1 di talento sull'arma, per la cronaca). Ok, ma sarebbe stata colpa tua se tu non avessi controllato la scheda? Imho, no. La colpa è del giocatore, che non ha controllato bene il proprio PG. Tu, imho, gli hai fatto sulo un favore "da amico" ( 4 occhi, comunque, sono meglio di 2). Ma questa è solo una questione di abitudine. Mi spiego... anzi, ti chiedo : se nel tuo gruppo fosse nominato un "controlla schede", il master avrebbe ancora responsabilità riguardo eventuali bari? No. Ergo, se tu attribuisci questa responsabilità al master è perchè tu vuoi attribuirglela. Niente di sbagliato in ciò, ma neppure niente di giusto. Scelte! ( Sia chiaro, non sto criticando il tuo modo di fare... ci mancherebbe. Il tuo è, credo, il modo più comune di procedere... quello che voglio dire è che non è "automatico", non c'è una sorta di "diritto naturale" che da al master una qualche responsabilità... se vogliamo per il semplice fatto che il diritto naturale non esiste )
Nadrim Inviato 4 Settembre 2006 Autore Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Ok, ma sarebbe stata colpa tua se tu non avessi controllato la scheda? Imho, no. La colpa è del giocatore, che non ha controllato bene il proprio PG. Tu, imho, gli hai fatto sulo un favore "da amico" ( 4 occhi, comunque, sono meglio di 2). Ma questa è solo una questione di abitudine. Mi spiego... anzi, ti chiedo : se nel tuo gruppo fosse nominato un "controlla schede", il master avrebbe ancora responsabilità riguardo eventuali bari? No. Ergo, se tu attribuisci questa responsabilità al master è perchè tu vuoi Secondo me dovevo controllare. tralasciando che l'esempio era volutamente innocuo, mi chiedo cosa succederebbe se poi un giocatore modificasse (non necessariamente in modo volontario) la sua scheda a favore. Ora: -o controlli, te ne rendi conto e agisci di conseguanza a tua discrezione(correggi, punisci, fai finta di niente e poi non dai px....etc). -o non controlli ed il gioco è falsato perché qualcuno sarebbe avvantaggiato, senza che nessuno lo sappia (magari solo lui,e sarebbe peggio). Il controlla schede: ci si può chiedere il perchè un persona super partes (il Master) debba sbilanciarsi nello scegliere qualcuno, potrebbe sceglierlo il gruppo di comune accordo, ammesso che si trovano d'accordo, altrimenti la palla torna al Master. Ok, ma comunque se da un lato ci sarebbe da fare il discorso "chi controlla i controllori", e sottolineo il condizionale perché si presuppone una persona tale controlla schede affidabile ( e non è il caso del Master in quanto super parters ); dall'altro ci sono situazioni o addirittura interi gruppi in cui un giocatore non può sapere quanto scritto sulla scheda dell'altro. Perciò io ritorno sempre al Master!
Longino Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Ma è una scelta basata sulla comodità, non su qualche "missione superiore" del master! In effetti mi rendo conto che parliamo su due piani diversi Mettiamola così : Il controllo delle schede è attribuito ad una persona super partes, con una buona conoscenza delle regole; questa è spesso, ma non necessariamente, il master. Riguardo il powerplay, il discorso è un po' più complesso.... diciamo che l'intervento del master, in quei casi, è subordinato ad un infinità di condizioni; condizioni le quali rendono consigliabile/pericoloso l'intervento!
Nemo Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Quello che volevo dirti è che il master, in realtà, non ha a disposizione tutti i mezzi o meglio, molti dei mezzi di cui può disporre sono praticamente inutilizzabili. In linea di principio il master ha l'ultima parola, ma in pratica il master non è investito di un autorità superiore, è una specie di "primo fra pari"... Se un giocatore non accetta una decisione del master, il rischio è che ci producano tensioni, e il master può decidere di "piegarsi" per evitare che queste tensioni rovinino il clima di gioco! Probabilmente io ti parlo da un punto di vista particolare, perchè sono rimasto "scottato" da una situazione in cui i giocatori, spesso e volentieri, non accettavano le disposizioni del master. Ma quella era una situazione particolare, in cui la maggior parte dei giocatori rispettava le decisioni del master se e solo se queste andavano a proprio vantaggio. Mi basta dire che in quel gruppo il PKappaggio era all'ordine del giorno, e infatti son fuggito a gambe levate proprio perchè, per quanto il master preferisse la mia filosofia, non poteva imporla agli altri giocatori, perchè questi non l'avrebbero accettata! Ognuno fa le sue scelte ma, imho, il 90% della responsabilità è dei giocatori... anche perchè una "posizione dura" del master può sgretolare il gruppo di gioco, e questo non avrebbe molto senso, no? ( per me lo avrebbe, ma non tutti la pensano come me!) Non so se ti ho risposto, temo di essermi dilungato troppo sulla mia esperienza personale... provo a fare un riassunto del mio pensiero. IMHO il Master non è nulla più che un narratore, il suo compito non è quello di controllare i giocatori, ma di gestire il mondo che "vive" attorno ai PG. I PG sono a loro volta gestiti principalmente dai giocatori, e sono loro e loro soltanto che hanno la responsabilità di controllare se stessi. Il master non è li per controllare schede, tiri di dado e modificatori... lui è li per prendere atto delle azioni dei PG, e fare in modo che vengano collegate all'universo che li circonda. Sotto questo punto di vista lui non "comanda" ne "controlla" i PG, perchè non è questo il suo compito... per quanto, potenzialmente, ha gli strumenti per farlo. Ovvio, chi bara va punito... ma non sta al master controllare che non si bari; in linea di principio sta ad ogni singolo individuo controllare se stesso.. in mancanza di questo, sta a tutti gli elementi del gruppo controllarsi l'uno con l'altro. Ma questo è uno scenario scenario triste, non trovi? questa è una questione interessante. allora, spiego come la penso io: il master ha 2 generi di potere sul gruppo di gioco. il "potere esterno" e quello "interno". e fin qui ci siamo il potere esterno è ciò che garantisce al master l' ultima parola sulle regole del gioco. dato che lui è l' arbitro, questo potere gli spetta di diritto. il potere interno è invece rappresentazione del fatto che l' intera ambientazione di gioco, tranne il solo gruppo dei pg, è mossa dai suoi voleri. il potere esterno, per sua stessa natura, è più facile da esercitare con coerenza, ma come giustamente noti tu stesso può condurre a delle dispute con i giocatori ("perché non mi approvi l' incantesimo/oggetto magico/talento/cdp?" etc etc etc) che rovinano il gioco e fanno perdere un sacco di tempo a tutti. il potere interno però è da molti sottovalutato e secondo me, finché possibile, preferibile a quello esterno. è un potere che necessita di più "scaltrezza" per essere usato con efficacia, ma i risultati sono i migliori in assoluto. mi spiego con un esempio: se un giocatore se ne salta fuori con un incantesimo potente e forse un pò sbilanciante, è una completa perdita di tempo cercare di fargli capire perché non lo si vuole ammettere nel gioco: è molto meglio modificare leggermente l' incantesimo (un lieve uso del potere esterno), quel tanto che basta a non rendere invincibile il pg che lo usa, ammetterlo e stare un attimo a guardare; se il giocatore fa un uso sensato dell' incantesimo che gli è stato concesso, nessun problema. in fondo il mestiere del master non è uccidere i personaggi, ma presentare loro delle sfide, e se questo giocatore è soddisfatto così, buon per lui. capita invece che i giocatori si lascino prendere la mano, utilizzando poteri a sproposito e spadroneggiando a destra e a sinistra nell' ambientazione. mettiamo che l' incantesimo concesso al giocatore gli sfugga rapidamente di mano e questi incominci a uccidere tutto quello che si muove per il puro gusto di farlo. che fa il master? gli toglie l' incantesimo (potere esterno)? no e poi no, semplicemente interpreta l' ambientazione e reagisce di conseguenza: diciamo che un gruppo di cacciatori di taglie (o più di uno, se vogliamo essere particolarmente severi) abbastanza forte da sconfiggere il personaggio, ma senza esagerazione, si mette sulle sue tracce per riscuotere la lauta ricompensa garantita dalle autorità. se il personaggio la scampa si renderà subito conto che ha imboccato una china pericolosa e farà molta più attenzione a questi eccessi in futuro. se muore, beh, tanto peggio per lui, se l' è cercata. in questo modo il master evita qualsiasi tipo di discussione del giocatore, perché in fin dei conti la responsabilità di ciò che è successo è sua e solo sua
Longino Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 in questo modo il master evita qualsiasi tipo di discussione del giocatore, perché in fin dei conti la responsabilità di ciò che è successo è sua e solo sua Molto interessante questa tua distinzione fra potere "interno" ed "esterno! Il problema è che, per quanto più "soft", neppure il potere "interno" è esente dalle lamentele! Parlo per esperienza, ho visto più volte il master cercare di usare il potere interno su un giocatore; per tutta risposta il giocatore "internato" s'è convinto che il master ce l'avesse con lui, perchè non lasciava che il suo PG si esprimesse. Di contro, poi, gli altri PG non erano contenti in ogni caso, perchè i tentativi del master di usare il potere "interno" richiedevano una certa dose di tempo per dispiegarsi!
Elayne Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Ma anche se concordo con nemo in linea generale, devo ammettere che sulla linea della creazione incantesimi, non lo sono. Insomma, massima libertà al giocatore di creare quello che vuole, ma il risultato deve essere entro i limiti di "bilanciamento incantesimi" decisi (e qui, come sempre, l'ultima parola spetta al master). Io ho bravissimi giocatori, alcuni master, quindi loro stessi concordono con me sul bilanciamento proposto, ma in regola generale, se un incantesimo non può essere creato come lo vuole il giocatore, e che ritoccandolo per rimetterlo in riga verrebbe snaturato, allora la soluzione da me proposta (obbligata) è semplice: "quest' incantesimo è troppo potente, quindi viene bocciato" è compito del DM fare capire al giocatore come ribilanciarlo. E soprattutto farsi spiegare dal giocatore cosa vuole ottenere, per aiutarlo a riformulare la magia in un modo migliore ed accettabile. Ma se viene fuori che il giocatore vuole veramente creare una magia di 1° livello ("perchè non so cosa castare di 1° se no") e che faccia male ("se no a cosa serve ?") ma che secondo lui la magia dovrebbe fare almeno 8d6+8 di danno ("se no non faccio male a nessuno, preferisco usare la mazza"), beh, mi dispiace, ma qui il discorso è semplice: "Non esiste nessuna magia cosi potente per questo livello" (e non ci sono limitazioni che tengano). Indi, bocciato. Se però la magia SEMBRA ok, dopo averla ribilanciata, ma il master non è sicuro (il risultato è stato un pò un compromesso), allora si, si vede come va avanti la campagna. Se la magia viene sfruttata in un modo in cui il master non aveva immaginato, e si ritrova sbilanciante per la campagna, si possono usare le soluzioni dette da Nemo (io però non sbaglio mai, e quando ho dei dubbi in creazione magia, metto le mani avanti : "ok, proviamolo: se risulta ok, lo confermiamo piu' avanti nel gioco, se no, lo rimodifichiamo". E se dovessi sbagliare, lo direi al giocatore, quindi ottenendo la seguente cosa: modifica della magia, od eliminazione della stessa).
Nadrim Inviato 4 Settembre 2006 Autore Segnala Inviato 4 Settembre 2006 e qui, come sempre, l'ultima parola spetta al master Dolce musica per le mie orecchie! Penso sia più che evidente che sono pienamente d'accordo. Ed in effetti da un ragionamento del genere ero partito, a proposito dell'eventualità di poter "barare".Ora visto che sto termine è oggettivamenta brutto e che, in effetti, il discorso va oltre queste semplici possibilità e si estende ad una serie pressochè infinita di variabili, non parlerei più di imbrogli ma di vera e propria "quantità" di potere decisionale del Master. Essendo a mio giudizio totale ed inappellabile è inevitabile,per me, che ricopra il Master di notevoli responsabilità che lui si deve prendere...anche a costo di decisioni impopolari. Non nel senso di arbitrare a ca**o di cane solo per portare avanti la SUA storia così come l'aveva prevista ( cosa che ho visto fare). Ora, anche se neppure il potere "interno" è esente dalle lamentele![...]Di contro, poi, gli altri PG non erano contenti in ogni caso, perchè i tentativi del master di usare il potere "interno" richiedevano una certa dose di tempo per dispiegarsi! sono convinto che il Master dovrebbe anche prevedere certe reazioni, e a volte passarci sopra se la situazione lo richiede. Mi spiego meglio: non che si debbano rompere amicizie decennali per una decidere se la tale spada è in grado di tagliare il peduncolo al Beholder, ma non azzardare mai certe scelte per paura di lamentele può (potrebbe) portare ud una campagna "piatta" o (caso limite) viziata dai temperamenti dei giocatori.
Longino Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 Nadrim! Come concordo con te! Purtroppo il mio master non la pensava così, e ha preferito perderne uno, piuttosto che perderli tutti!
Nemo Inviato 4 Settembre 2006 Segnala Inviato 4 Settembre 2006 beh, guarda Elayne che invece siamo piuttosto concordi: quando ho detto ...è molto meglio modificare leggermente l' incantesimo (un lieve uso del potere esterno), quel tanto che basta a non rendere invincibile il pg che lo usa, ammetterlo e stare un attimo a guardare...intendevo esattamente Se però la magia SEMBRA ok, dopo averla ribilanciata, ma il master non è sicuro (il risultato è stato un pò un compromesso), allora si, si vede come va avanti la campagna. in realtà basta poco per rendere ammissibile un incantesimo. di solito una variazione di un livello è più che sufficiente, a volte occorre aggiungere tagli a gittata o durata oppure una componente materiale costosa (la mia preferita) ma comunque niente di snaturante. Il problema è che, per quanto più "soft", neppure il potere "interno" è esente dalle lamentele! Parlo per esperienza, ho visto più volte il master cercare di usare il potere interno su un giocatore; per tutta risposta il giocatore "internato" s'è convinto che il master ce l'avesse con lui, perchè non lasciava che il suo PG si esprimesse. Di contro, poi, gli altri PG non erano contenti in ogni caso, perchè i tentativi del master di usare il potere "interno" richiedevano una certa dose di tempo per dispiegarsi! è per questo che dico che è da usare con più scaltrezza. altrimenti si arriva all' estremo opposto, la tipica situazione in cui per quanto sia potente il gruppo c' è sempre guarda caso, qualche png in che lo sbaraglia: avete presente ad esempio le guardie cittadine di ennesimo livello che sopraggiungono al minimo rumore in 3 round e hanno già perfettamente chiaro chi sia e di che cosa si sia macchiato il colpevole, oppure insospettabili monaci ubriaconi (spesso con l' apposita cdp) del 20° livello pronti a provocare e menare per le feste qualsiasi pg a portata di mano (tutta roba provata sulla mia pelle). in questo modo è ovvio che i giocatori si alterino. è un potere subdolo, va usato senza che nemmeno il gruppo se ne accorga. i giocatori poi andranno in giro a raccontare orgogliosi tutte le libertà che il master gli concede, e in realtà non gli avrete concesso un bel niente. ah, adoro questo mestiere!
Messaggio consigliato
Crea un account o accedi per commentare
Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento
Crea un account
Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!
Registra un nuovo accountAccedi
Hai già un account? Accedi qui.
Accedi ora