Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviato

Con che metrica proverai le rime, insomma casuale, quella settecentesca o qualcos' altro???

Non tenermi sulle spine. Comunque sono contento io di leggere le tue poesie ( molto belle e coinvolgenti, sono arrivato a quota 12 mi pare ).

ahah..grazie!

è piacevole che qualcuno provi entusiasmo per ciò che qualcun'altro scrive, soprattutto se quel qualcun'altro sono io:lol:

Per la rima in effetti non decido mai a prescindere, se è un lavoro nuovo prediligo quella 'dantesca' (non affatto semplice ma quella che mi viene molta naturale rispetto alle altre..cisto che scrivo per la maggior parte in terzine), se sono lavori vecchi vado ad istinto, non seguo mai un schema prescritto..(rischierei di annoiarmi!:-p)..per il resto con l'università ora mi capita di scrivere solo ad istinto, e quindi senza metrica come quelle che ho postato sin ora, i piace certo..ma ci tengo anche a sperimentare la metrica e magari qualcosa di nuovo..

Comunque GRAZIE ancora!:-D:-D:-D


Inviato

non avendo ancora completato le 'metriche'..

Con poca voglia del tomantico, vecchio, mondo

Ci spostavamo

con arroganza nelle nostre notti folli.

Ci pagavamo da bere e scendevamo con assoluta disinvoltura nella radura.

La rugiada ci bagnava

sino a metà schiena e ci

paralizzava l'uno sull'altra e viceversa.

Vorrei non fosse tutto un sogno, ma così

non può non essere.

Ed il 'non' ci ha sempre dominato la vita,

con violenza.

Ci piaceva com'eri sai?

Non era poi così male guardare il cielo

ed osservare le stelle tra i nostri respiri, sospiri, sottili ricordi.

Eravamo in due,

eravamo in due nell'infinito dei fili d'erba che

concorrevano a renderci il nostro personale infinito.

Dunque era infinito.

Cos'è infinito?

Cos'è infinito..beh..

è l'ignoranza del tutto.

In pratica l'infinito si ignora da solo.

Ti diverti?

io molto, senti..

senti l'aria fresca..senti la musica ed i gitani,

senti il mondo e poi dimmi..

cos'è l'infinito?

Inviato

:clap::clap::clap::clap:

Non so perchè ma mi è piacita moltissimo quest'ultima poesia.

:mmm2: Cos'è lìinfinito? Mi fa venire in mente una " poesia " ( che più che altro è una riflessione ) che ebbi avuto un annetto fa durante la febbre:

L'infinito

Cos' è l'infinito?

é tutto,ed è

niente.

é tutto perchè

comprende il niente della vita

che è tutto

per noi.

é niente perchè

il tutto è

un capriccio che non vale

niente.

:lol::lol:

Non so se hai capito, perchè a volte non la capisco neanche io!!!

  • 1 mese dopo...
Inviato

Niente di nuovo tra i fumi e le file

C'erano ancora le solite luci

di festa

nel ventre della bestia.

Nel cielo splendeva sempre lei

maculata e

dorata.

Si librava nei nostri pensieri e ci chiedeva come sempre

"Vi piace il mio stato di Vacca cosmica?"

E noi nelle nostre scatole grigie, sempre li,

a risponderle.

Le sigarette, i bicchieri di troppo, e le nostre sardine dello spazio

in tivì.

Non so cosa ti affascinasse di quei quattro deficenti in bianco,

Tant'è che non si può scrivere così..quindi lascio perdere.

E PER FAVORE PIANTALA DI SVUOTARE IL BICCHIERE NEL LAVANDINO.

  • 1 mese dopo...
Inviato

Una mucca qui,

una pecora la.

Animali un po' sparsi ovunque,

a caso.

Sembrano il simbolo dei piccoli minuti passati assieme.

Caotici.

Senza costruire nulla, senza distruggere nulla.

Senza nulla da distruggere, senza nulla da costruire.

"Ho fame"

"Mangia"

Fin qui subisco le moine sulle particolarità del cibo che ha l'onore di entrare in contatto

con i tuoi succhi gastrici.

calorie,

tipologia di vitamine,

valore energetico e quant'altro.

Inevitabilmente si torna a parlare di animali.

Una mucca qui,

una pecora la.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

The War Moan

Volare via,

Rosso,

dal rombo di fuliggine,

tumulto genetico;

sporco.

Boato nella scintillante tempesta.

di gas e di bombe H.

Niente resterà di noi, dei nostri avi, dei nostri discendenti.

Sibilando nell'aria, tra rulli e tambureggianti chiocciole infuocate.

Che silenzio, che terribile silenzio.

Nulla e il respiro.

Sbam!

  • 2 mesi dopo...
Inviato

QuattroperdueA

Sbronzo, ancora, mi alzo dalle lenzuola.

Candide, mi lasciano libero dai loro tentacoli

pieni d'ardore

senza muscoli.

Ancora, il tuo odore

che mi trascina negli abissi

di gocce e d'amore.

Affissi

al vetro i languidi cinguettii d'autunno del pettirosso;

e, pensa, è solo primavera; ancora abissi.

Negli occhi, nel petto, ogni muscolo percosso

rimango seduto nel tuo respiro sommesso

tento d'alzarmi, anche se so che non posso.

Le mani nel viso

ho pianto

ho riso;

Mi ricordo del tuo splendido canto

dei tuoi occhi dolci,

al sole d'amianto.

Falci

e lune piene, e tramonti, e nuvole

come meduse, a stralci.

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...