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Grandi bestie

Mostri Erranti del 25 Dicembre 2013

Di James Wyatt

Vi ho parlato la settimana scorsa di artropodi sovradimensionati, quindi procediamo discutendo di rettili, uccelli e mammiferi giganti, che ne dite?

Dinosauri

I dinosauri sono stati parte del mondo di D&D quasi fin dagli inizi. Essi evocano la sensazione di avventure alla “Mondo Perduto” comuni nella tradizione pulp, ma vi è una sorta di stranezza concettuale nel loro inserimenti. In un mondo dove esistono i draghi cosa rende speciali i dinosauri? Possiamo davvero assumere che un'estinzione di massa in uno qualsiasi dei mondi di D&D abbia fatto sparire queste creature? Se sì come sono sopravvissuti alcuni di loro? Se no cosa rende questi rettili giganti diversi da draghi, idre e semplici lucertole giganti?

Inoltre che cosa avrebbero in comune? In termini scientifici i dinosauri sono rettili terresti di una certa epoca, escludendo rettili arcaici come i dimetrodonti così come le specie acquatiche e volanti. In termini comuni tuttavia il termine “dinosauro” comprende tutte queste creature – essenzialmente qualsiasi rettile che sia vissuto prima della vita dell'era mesozoica. D&D ha seguito l'uso comune dei termini, includendo l'elasmosauro, lo pteranodonte e a volte anche l'archelone (tartaruga gigante) sotto la definizione di dinosauro.

L'altro aspetto strano concernente i dinosauri in D&D sono i loro nomi. Nel mondo reale sono tra le poche creature a cui ci riferiamo usando il loro nomi scientifici tassonomici (in particolare il loro genere). Immaginate se (negli Stati Uniti) ci riferissimo al pettirosso americano come al turdus, usando il suo nome di genere? A livello linguistico è l'equivalenti di parlare di stegosauri.

Probabilmente avrete ormai capito che si tratta di una mia piccola fissazione. Ed ecco perché il manuale d'ambientazione di Eberron non usa la parola dinosauro. Vi sono varie famiglie differenti di rettili giganti in Eberron, dove sono tutte parte del normale mondo naturale.

  • Ci sono i dinosauri carnivori a due zampe e dalla postura eretta che chiamiamo teropoidi, inclusi il “lamazanna” (allosauro), “grande laceratore” (megaraptor), “laceratore” (deinonico), “schienaspina” (spinosauro), “titano dai denti a spada” (tirannosauro) e “piedartiglio” (velociraptor).
  • Ci sono i giganteschi erbivori a quattro zampe e dal lungo collo che chiamiamo sauropodi, incluso il “terratonante” (seismosauro) – un nome che ho sfortunatamente preso in prestito da una creatura simile ad un verme delle sabbie del Manuale dei Mostri II originale.
  • Vi sono gli erbivori meno giganteschi, a quattro zampe e della spessa corazza, inclusi “codamaglio” (anchilosauro) e “trecorna” (triceratopo).
  • Poi vi è una tartaruga gigante – la “azzannatrice gigante” (archelone) - e i rettili acquatici giganti come i “codapinna” (criptoclido, elasmosauro e plesiosauro), “dentemartello” (ittiosauro) e “laceratori di mare” (mosasauro).
  • I rettili volanti sono il “grandiali” (pteranodonte) e “alaveloce” (quetzalcoatlus).
  • E ho scavato a lungo nei libri di dinosauri di mio figlio per trovare il “corridore” (Leaellynasaura, nome derivata dalla figlia di una coppia di paleontologi), che è un veloce erbivoro bipede adatto ad essere cavalcato dagli halfling.
  • Non ho mai dato nomi ad altri erbivori bipedi, come la famiglia degli adrosauri (incluso parasaurolofo e lambeosauro).

D&D ha davvero necessità di tutti questi dinosauri (ed altri rettili giganti)? Li abbiamo resi una parte importante dell'ambientazione di Eberron perché uno degli obiettivi di quell'ambientazione era di trovare un posto per tutto ciò che faceva parte di D&D e i dinosauri lo erano. Ora potete argomentare che il gioco ne necessità perché Eberron ne necessita. Alla fin fine ritengo che essi appartengano al gioco – ma non magari esattamente alla parte più basilare del gioco. La pensate diversamente? Fatecelo sapere nei sondaggi.

Uccelli predatori giganti

Aquile giganti e gufi giganti sono a loro volta stati parte del gioco fin dagli inizi. Essi non sono solo grandi animali – sono creature intelligenti e sono bestie magiche nei termini della 3a Edizione. Le aquile gigante sono ovviamente derivate da Gwaihir e la sua razza, le aquile intelligenti che appaiono ne Lo Hobbit e Il Signore degli Anelli. Essi sono a volte amici di elfi e nani ma sempre ostili verso le creature che si intrufolano nelle loro tane. Essi servono a volte come guardiani dei rifugi degli elfi alti, secondo il primo Manuale dei Mostri. Il loro punteggio di Intelligenza (intorno al 10) li differenzia dai roc e sono considerevolmente più piccoli (circa 6 metri di apertura alare, rispetto ai 18-21 metri di un roc).

I gufi giganti sono simili alle loro cugine aquile. Sono più piccoli (taglia Media) ma più intelligenti e sono amichevoli con gli elfi dei boschi. Come i normali elfi possono volare quasi in totale silenzio e hanno un eccellente visione notturna.

In un certo senso penso ad entrambe queste creature con maggior interesse per la loro relazione con gli elfi che semplicemente per sé stesse. La cosa mi fa pensare ad elaborati castelli elfici su dirupi rocciosi dove nidificano delle aquile giganti e a bande di elfi dei boschi che si muovono silenziosamente nelle foreste di notte con i loro compagni gufi. La presenza di questi grandi volatili aggiunge profondità al nostro ritratto delle razze elfiche.

Ratti!

Il ratto gigante (di Sumatra) appariva nel primo Manuale dei Mostri come una creatura di taglia Piccola che infesta cripte e dungeon. Quel riferimento tra parentesi ad un'isola indonesiana confuse un giovane James e pare essere un riferimento ad un breve passaggio ne “L'avventura del vampiro del Sussex” di Arthur Conan Doyle. Pare che l'isola di Sumatra possieda davvero alcune specie particolarmente grandi di ratti, incluso il ratto montano gigante di Sunda, che raggiunge i 50-70 centimetri di lunghezza.

In altre parole non vi è niente di particolarmente fantastico in un ratto gigante. Si tratta di creature del mondo reale, con statistiche alquanto realistiche – si trovano in grandi branchi, hanno un morso doloroso ma non letale e possono trasmettere malattie attraverso il morso.

Nella 3a Edizione divenne il ratto crudele. A livello di statistiche sono praticamente identici ma presero in presto l'aggettivo “crudele” dal lupo crudele. Si tratta di una tendenza della 3a Edizione che persistette nella 4a, con il ratto crudele che diventa man mano più alieno (assorbendo il ratto orrido di Eberron, che avevamo creato per rendere meno “comuni” gli animali crudeli).

Probabilmente non vi sorprenderà che sarei per considerare il ratto gigante una creatura per conto proprio invece di associarlo ad una categoria artificiale di “animali crudeli”. Ma parlerò di più di questa categoria più avanti.

Gorilla carnivori

Come il ratto gigante i gorilla carnivora apparvero nel primo Manuale dei Mostri, come gorilla Grandi, forti e moderatamente intelligenti (Intelligenza 7) con una passione per la carne umana. Vi era un chiaro riferimento a Thak la scimmia di “Ladri in casa” di Robert E. Howard. Thak è sufficientemente intelligente da imitare l'uomo che lo ha allevato ed addestrato. Simili creature scimmiesche sono apparse in altre storie di Conan e altrove nel pulp e nel fantasy. Un altro aspetto della tradizione del gorilla nel fantasy è naturalmente il gorilla – come King Kong. Un gorilla gigante era parte fondamentale dell'avventura del 1995, L'Isola del Gorilla.

Come abbiamo visto con i ratti le scimmie carnivore delle prime edizioni divennero il gorilla crudele della 3a Edizione, raccolto insieme ad altri animali crudeli in un'unica parte del manuale. La sua Intelligenza scese, da 7 ad 1. Quando apparve una miniatura di un gorilla crudele aveva acquisito le stesse protuberanze ossee e placche dell'orso crudele illustrato nel Manuale dei Mostri della 3a Edizione, rendendolo meno simile ai pericolosi gorilla del fantasy classici. Lo preferirei chiamare gorilla carnivoro (o forse “scimmia grigia” alla Conan), ridargli la sua intelligenza e lasciarlo essere un mostro per conto proprio.

Gli orsi

Avete notato il trend? Quello che era chiamato una volta un orso delle caverne – un vero animale del Pleistocene – apparve nella 3a Edizione come l'orso crudele. E mentre l'illustrazione mostrava un enorme orso ruggente con placche appuntite che torreggiava su un elfo selvaggio, il testo ci forniva questa perla: “L'onnivoro orso crudele solitamente non si disturba a inseguire creature che cercano di evitarlo, ma difende aggressivamente una preda o un'altra fonte di cibo”. Cosa? Pensavo che gli animali crudeli fossero “versioni più forti e feroci dei normali animali”?

Tuttavia il “molto aggressivo” orso delle caverne della 1a Edizione sembrava sufficiente come orso mostruoso per D&D piuttosto che – ancora una volta – riunire queste bestie nella stessa categoria di un ratto da 60 centimetri e così via. Essi erano animali favoriti e guardiani dei giganti delle rocce. Sfortunatamente la 4a Edizione include un più piccolo “orso delle caverne” che è solo di taglia Media, ma che si trova normalmente sottoterra. Se avremo bisogno di qualcosa del genere, potrebbe essere un “orso delle profondità” (da non confondere con il quaggoth).

Lupo Crudele

Ed ecco colui che ha fatto partire il trend. Come l'orso delle caverne il lupo crudele è un animale del mondo reale, un parente del lupo grigio che si diffuse durante l'epoca del Pleistocene. Esso apparve a sua volta nel primo Manuale dei Mostri, assieme al lupo comune e al lupo invernale. Un worg, secondo quel manuale, era semplicemente un lupo crudele con un Dado Vita in più, una maggiore intelligenza ed un allineamento malvagio. E il lupo crudele è a sua volta semplicemente un lupo più grande.

Vi è sicuramente un valore nei lupi che appaiono in diverse taglie e il malvagio ed intelligente worg è una parte fondamentale di D&D come cavalcatura dei goblin. I lupi crudeli sono spessi trovati come animali da compagnia dei giganti delle colline.

Altri mammiferi del Pleistocene

L'epoca del Pleistocene ci fornisce svariati animali reali che possono sostenere senza problemi la proliferazione di animali crudeli della 3a Edizione, tutti i quali sono stati parte del gioco fin dalla 1a Edizione.

  • Leone maculato (solitamente un animale da compagnia per i giganti delle nuvole)
  • Tigre dai denti a sciabola
  • Deodonte (cinghiale gigante)
  • Mammut e mastodonte
  • Ienodonte (quasi riverito dagli gnoll)
  • Cervo irlandese (alce crudele!)
  • Rinoceronte lanoso

Con un concetto simile animali come coccodrilli e squali erano molto più grandi nei tempi preistorici rispetto al giorno d'oggi senza cambiare significativamente quindi possiamo presentare il megalodonte e il deinosuco semplicemente come varietà giganti di questi animali.

Penso che questi animali siano più interessanti – visivamente e concettualmente – di un approccio “X crudele” che è peggiorato sempre più nel corso della 3a Edizione. Abbiamo davvero bisogno di un ippopotamo crudele? Io non credo proprio.

tigre_sciabola.jpg

James Wyatt

James Wyatt è il Creative Manager del gruppo Ricerca e Sviluppo di Dungeons & Dragons per la Wizards of the Coast. É stato uno dei capi sviluppatori della 4° Edizione di Dungeons & Dragon e il principale autore della Guida del Dungeon Master della 4° Edizione. Ha anche contribuito al Manuale di Ambientazione di Eberron ed è l'autore di vari romanzi di Dungeons & Dragons ambientati nel mondo di Eberron.


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Inviato

Il cervo (in realtà alce) irlandese in italiano si chiama megalocero...

Interessante la loro presa di posizione antiquata e ignorantissima riguardo i dinosauri, in cui mischiano di tutto (dimetrodonte = antenato dei mammiferi quindi nemmeno un rettile, rettili volanti = pterosauri, rettili marini = per la maggior parte sauri ovvero normali lucertole, archelone = tartarughe ovvero un gruppo di animali che a seconda delle interpretazioni nemmeno fa parte dei rettili, eccetera)... I dinosauri erano un ben preciso gruppo di rettili, tra l'altro parecchio diversi dagli altri...

  • Supermoderatore
Inviato

In realtà l'autore dice che proprio questi precedenti mischioni di creature sotto il nome di dinosauri nelle precedenti edizioni non gli è mai piaciuto (oppure il super mash-up degli animali crudeli) e che spera di correggere questa tendenza nella Next.

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