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[TdG] Il sentiero dei dannati: Attraverso il Drakwald


Pentolino

Messaggio consigliato

Inviato

Il tempo è denaro affermo senza peli sulla lingua Questo odio potrebbe uccidere voi e loro insieme per mezza giornata.

Rimango un po' a contemplare le rovine, optando infine per la soluzione piu' giusta.

Poco da fare: se arrivano qua gli uomini bestia qui è tutto perduto e tutti morti. Vado ad avvisarli e ordinargli di evacuare con noi: se restano hanno scelto il loro destino. Voi venite con me? faccio riferito ai compagni. Voi intanto fate fare una pausa e poi iniziate a girare il villaggio per non perdere tempo e lasciateci un cavallo per correre ad avvisarvi se si puo' passare.


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Inviato

Scrollo le spalle quando l'elfo ci chiede se andiamo con loro, non ho interesse ad avviare le persone di quella città,

ma nemmeno a non farlo, e dato che stando al nostro sogno comune in qualche modo dovremo far squadra noi tre,

tanto vale non disperderci e restare uniti.

«Non sono un diplomatico... la parola sarà tua se vorrai avvisare quella gente, elgi... ma ti starò appresso...»

Dopo un istante di riflessione aggiungo soltanto una cosa.

«Se dici alla nostra colonna di iniziare ad aggirare Grimminhagen non ha alcun senso farli tornare indietro nel caso

la gente di questo posto decida di unirsi a noi nella fuga e farci passare, dato che a quel punto probabilmente la

nostra colonna sarà già a buon punto sulla strada che gira intorno alla città...»

Mentre parlo sfilo dalla mia barba incolta un'ape che era finita con l'incastrarsi tra gli intricati peli, e la caccio via.

  • 3 settimane dopo...
Inviato

Dopo qualche minuto passato a discutere tra di voi la colonna finalmente vi raggiunge ed inizia a compattarsi e con lei anche il vecchio ufficiale il quale ascoltate le vostre parole si fa serio

<<Non siete miei riporti diretti non mi permettero' quindi di darvi degli ordini ma sappiate che avete due ore a partire da ora dopodiche' portero' i miei concittadini sul sentiero alternativo trovato da Hans, per il vostro bene vi consiglio di rinunciare a questa impresa, vi garantisco che sara' solo una perdita di tempo, ma fate come volete, ne approfittero' per fare la prima sosta della giornata e far riposare vecchi e bambini.>>

Sidor finito di chiacchierare con il ranger si avvicina di nuovo a voi

<<Mi sono fatto spiegare il sentiero da Hans, non e' complicato da seguire, io aspettero' qui al crocevia e qualora doveste tardare vi guidero fino alla carovana, lenti e carichi come sono lasceranno una traccia che potrei seguire anche ad occhi chiusi andate tranquilli>>

Con il sole ormai alto nel cielo salutate dunque i vostri compagni di viaggio e vi incamminare sulla strada maestra che, serpeggiando lungo il fianco del piccolo colle dal quale vi eravate fermati ad osservare , lentamente giunge fino alle porte di quello che una volta doveva essere una palizzata ma di cui ora rimane soltanto qualche mozzicone spezzato e bruciato. A poche decine di passi dall ingresso al villaggio udite chiaramente i rintocchi di una campana e notate del movimento accanto ad un vecchio portone di legno malamente rattoppato... qualche secondo ed una voce giovane e dal tono incerto si solleva rompendo il silenzio

<<Chi siete? Rimanete fermi sul posto, dichiarate i vostri nomi ed i vostri affari o verrette trafitti a punta di veleno!>>

Inviato

Finiamo di accordarci con il capitano Schiller e Sidor, che a quanto pare resterà ad attenderci fuori dalla città,

e poi ci incamminiamo verso l'ingresso del villaggio, protetto da un portonaccio di legno malandato e almeno una guardia.

«Tsk... veleno...» dico tra me e me nel sentire l'ammonimento davanti l'ingresso.

Me ne sbatto e lascio correre la stupida e insensata minaccia.

«Siamo reduci di guerra... sei per caso cieco?... Come pensi che un elfo e un nano possano stare così vicini altrimenti?!

Abbiamo bisogno di entrare... dobbiamo parlare con chi comanda qui, nel vostro paese...»

Inviato

Giunti vicino al portone ci intimano l'ALT, cosa che mi fa' sorridere sotto l'elmo.

Avanzo incurante portando l'alabarda alla tracolla con una tranquillità inquietante.

Il bassetto irritabile parla dicendo il vero. Nemmeno tra le orde del caos trovate un nano e un elfo a meno di 10 chilometri senza che cerchino di decapitarsi.

Sono una Guardia della Fenice inoltre. Quanti di noi avete vistro fra le orribili orde amorfe del Caos?

Arrivato vicino al portone guardando in direzione della voce.

Siamo qui per salvarvi. Entro un giorno un esercito di 600 uomini bestia arriverà qui. Abbiamo ben poco tempo e dovete portarci di corsa da chi comanda per organizzarci.

Busso sul portone con fare spavaldo. Ogni secondo si avvicinano di piu', dobbiamo sbrigarci.

Inviato

Le vuote minacce lanciate dalla giovane vedetta non hanno alcun effetto su di voi, procedete con passo sicuro fino al vecchio portone, il vostro occhio attento ed allenato non vi lascia alcun dubbio, l intera struttura non e' altro che un ammasso di legno marcio e cardini arrugginiti, crollerebbe sotto i colpi di una mucca, il vostro incedere crea un leggero trambusto, giunti davanti al portone ne escono 2 giovani vestiti di cuoio bollito ed armati di lance rudimentali, vi si parano davanti, lo sguardo basso, la postura tutt altro che marziale

<<Sono Nobby, caporale della milizia cittadina di Grimminhagen, per ordine del Balivo , qualunque straniero si presenti alle nostre porte deve dichiarate il suo nome ed i suoi affari affinche possano essere annotati presso i pubblici registri e pagare una tassa di 5 monete di rame per l ingresso in citta'>>

La campana ha da poco cessato i suoi rintocchi, l atmosfera e' surreale, dal portone ormai aperto per meta' cio' che riuscite a scorgere dentro e' una agglomerato di ruderi da alcuni dei quali volti grigi scavati dai morsi della fame si affacciano per osservare il motivo di un tale trambusto

Inviato

Lo guardo male. Davvero male, convinto che questi ragazzi non stiano capendo appieno la gravità della situazione e che stiano perdendo solo tempo prezioso.

Ma voi siete matti. dico chiaramente. chiederete nome, affari e 5 monete anche AI 600 UOMINI-BESTIA IN ARRIVO?! faccio con severità marcando le ultime parole.

Piantando l'alabarda nel terreno, evidente è il contrasto dell'arma elaborata dalle rune dorate incise e decorate artigianalmente dalle rudimentali lancie, e togliendomi l'elmo per mostrarmi con la mia espressione seria e scrutarli appieno. Non ci vuole la preveggenza di noi Guardie della Fenice per capire che morirete tutti se vi trovano qua, e saranno qui in un paio di giorni o poco piu'. Portatemi ORA qui il vostro capo o portatemi da lui. Dovete evacuare ADESSO, OGGI, o morirete tutti.

Vi è chiaro il punto, ragazzini?

Inviato

L'inutile formalità tenuta da quell'accozzaglia di finti-ragazzini-soldati mi lascia del tutto indifferente.

O sono degli imbecilli o non hanno capito proprio un ca**o...

Ma ci pensa l'elfo, con un'inusuale prepotenza che mi fa sorridere,

a rimarcare i motivi della nostra presenza in questo buco.

«Aye! Proprio come dice lui... Io sono Grokzar, seguace di Grimnir, sventratore originario del Clan Skag...

vi basta o devo darmi qualche altro inutile titolo perché voi ragazzine siate contente? E lui è Fenice,

della famiglia delle Fenici, ovviamente appartenente ai nobili spilungoni effeminati con le orecchie a punta!»

«Se non avete interesse a salvarvi il **** non sono affari nostri, ma sappiate che non vi dobbiamo niente,

siamo qui ad avvisarvi per pura bontà d'animo... beh, più degli altri che mia... fatto sta che ci mettiamo

un secondo a girare i tacchi e lasciarvi a rimpolpare le sale dei morti...»

A quanto pare oggi mi sento parecchio loquace.

Inviato

L atmosfera si fa tesa, alle parole di Grokzar il miliziano reagisce nervosamente facendo un passo indietro ed impugnando saldamente la lancia quasi volesse proteggersi dall impeto del nano, immediatamene i suoi due colleghi imbracciano goffamente due archi corti, la cosa vi fa sorridere, la vostra esperienza vi dice che non oserebbero attaccarvi nemmeno se vi trovassero a letto con le loro mogli cio' non toglie che tre uomini armati e nervosi non sono mai da prendere troppo alla leggera se non ci si vuole trovare con un buco nello stomaco e le budella sparse sul terreno. Lo stallo viene interrotto improvvisamente dallo splancarsi del vecchio portone, un uomo di mezza eta' con il ventre prominente che straborda da una vecchia uniforme lisa unta e bisunta, le guance rubizze sulle quali i cui capillari formano un intricata ragnatela dai colori rosso bluastri e la barba incolta vi si para davanti, imbraccia una vecchia balestra il cui dardo e' incoccato ed al fianco porta una spada corta. Sposta malamente di lato uno dei miliziani esita qualche secondo poi guardandovi in cagnesco.

<<Chi siete voi due accattoni? Chi vi da l autorizzazione di venire qui nella mia bella citta' a piantar grane? Chi vi parla e' Gunter, balivo di Grimminhagen , rappresento la voce ed il volere di sua signoria serenissima il Graf Sternhaur vedete quindi di rivolgervi a me con modo o vi ritroverete appesi in una gabbia a fare da mangime a corvi e falconi>>

dal tono della voce e da come continua a guardarsi nervosamente attorno giudichereste che i suoi intenti intimidatori non sono molto convinti, forse si aspettava di trovare alle porte due comuni viandati

Inviato

ZITTO gli faccio con uguale arroganza, mirata a spaventarlo.

Sono qui per volere ed ordine dei Sommi Re Fenice, e solo a loro dono la mia vita e il mio onore. E' tua somma fortuna che il destino ha voluto questo ''accattone'' sulla sua strada per salvarti il cu*o. Se quel dardo parte considerati in guerra ufficialmente con il mio reame. Prendiamo seriamente queste minacce noi. Il tono è duro e irato.

Rimetto in testa l'elmo dorato con le grosse ali dalle quali drappi di seta scendono a formare l'immagine di una fenice e nascondendomi il volto per appunto spingere l'attenzione alla fenice in maniera molto scenica. Trucchi base di guerra psicologica degli elfi.

Ricominciero' UN ULTIMA volta, poi vi lasciero' alla vostra morte. cerco di trovare un po' di calma per continuare.

Un esercito di 600 Uomini bestia stanno venendo qua. Morirete tutti se vi trovano, e' scritto nel destino. Riprendo l'alabarda cerimoniale dal terreno, mettendomela in spalla.

Abbiamo evacuato il villaggio a nord. Non chiedetemi come si chiama perchè non me ne fre*a un tubo il nome. Dovete evacuare OGGI.

Prendo un secondo di respiro e guardo di nuovo negli occhi

Ti avviso: una mala risposta e io giro i tacchi e me ne vado. Io il mio dovere di avvertirvi del vostro destino di morte se restate l'ho fatto.

Spoiler:  
+1 AD INTIMIDIRE

Non ho resistito XD

Inviato

Se avessi ancora il carattere di un tempo le parole del nuovo arrivato, il balivo, mi avrebbero scatenato una grassa risata.

Ma non sono più il Grokzar di un tempo, e non c'è proprio nulla che mi faccia ridere, meno che meno questo panzone che mi trovo davanti.

Nel sentire le sue parole e le sue minacce anche la Fenice pare scaldarsi parecchio,

lascio che sia lui con la sua eloquenza a parlare, mentre dal canto mio parte una semplice occhiata di fuoco.

@Il mio solito sguardo intimidatorio

Spoiler:  
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@DM
Spoiler:  
Se vuoi farmi una prova di Intimidire anche col mio misero +3 va benissimo xD
Inviato

Al resoconto del guardiano della fenice anche l ultimo slancio dell anziano Balivo sembra affievolirsi di colpo

<<Uomini bestia dite..ma non erano stati tutti sconfitti dal vecchio lupo maledizione?>>

abbassa l arma ed inizia a grattarsi il ventre coon la mano rimasta libera, ogni cosa di questo individuo vi causa ribrezzo,la postura, i modi persino il tono di voce, i tre miliziani alla porta si guardano con occhi gonfi di terrore

<<Balivo forse i due stranieri hanno ragione...forse dovremmo unirci all evacuazione di Untergard, fare la strada insieme ai nostri vicini di casa>>

la voce tremante carica di speranza viene spezzata da un sonoro marrovescio che si abbatte sulla guancia del giovane facendolo volare quasi a terra

<<Nessuno lascera' la citta' fin quando non sara' sua signoria ad ordinarcelo e' chiaro? Il prossimo che sento parlare di questo argomento lo faccio impiccare per insubordinazione e tradimento sono stato chiaro?>>

lo sguardo torna su di voi

<<Mandero' due esploratori a controllare quanto avete detto ma sia chiaro, ne voi ne gli scansafatiche di Untergard siete i benvenuti tra queste mura a meno che non decidano di pagarci i 100 anni di imposte che ancora ci devono da quando hanno lasciato queste terre.>>

detto questo torna dentro sbattendosi il portone alle spalle e non lasciandovi diritto di replica

Inviato

Nessuno vuole le vostre mura faccio deciso. Chi restera' domani fra queste morira'. Non è una profezia, è una certezza. Vi dico io il futuro: I vostri esploratori non torneranno, o se torneranno arriveranno TROPPO TARDI. Non potrete scappare: loro marciano al doppio della velocità di un uomo. O ve ne andate OGGI, o morirete.

Intendete condurre alla morte i vostri sudditi? concludo guardando i ragazzi intorno. parlo con la voce del futuro, lo sapete tutti. Chi non parte oggi è morto, potete suicidarvi tutti alle luci dell'alba, sara' un destino migliore della fine che fareste sotto loro assedio. Mi ammutisco guardando poi il governatore, avanzando verso di lui e mettendomi ad appena un centimetro da lui, torreggiandolo con la fenice di quasi il doppio.

Vuole continuare così? Se da' SUBITO l'ordine di evacuare la aiuteremo. Se manda a morire esploratori o aspetta non abbiamo piu' nulla di cui parlare. Il destino mi reclama altrove, non è il mio destino morire qua.

Dalle parole sembro veramente sul punto di andarmene, o anche di estrarre l'alabarda per aprirlo in due.

Spoiler:  
Ancora una volta lo intimidisco.
Inviato

L anziano balivo sostiene per pochi secondi lo sguardo del guerriero elfico per poi girare i tacchi e scomparire sbattendo rumorosamente il portone dietro di se senza aggiungere altro. L elfo, rosso di rabbia, stringe l asta della sua arma a tal punto che le nocche sbiancano, soltanto l addestramento ricevuto e la nobilta' d animo tipica della sua razza sembrano trattenerlo dal fare a pezzi il portone ed insegnare a quel grasso bifolco un po di sana educazione, il silenzio che si crea e' assordante, i tre miliziani rimasti alla porta si guardano l un altro spaesati come bambini lasciati soli tra sconosciuti, l ansia e l esasperazione portate dalle vostre notizie sembrano averli privati di ogni energia, soltanto il caporale che pochi minuti prima vi aveva intimato l alt e chiesto le vostre generalita' trova il coraggio di parlare.

<<Vi ringrazio per aver almeno tentato...la ragione ha abbandonato questa citta' diversi anni or sono, vi basti pensare che la stessa persona che si e' rivolta a voi poco fa e' stata quasi linciata a furor di popolo per aver preteso la riscossione dei tributi subito dopo il sacco subito dalle armate del Signore della fine dei tempi>>

al sentir pronunciare quel nome tutti e tre sputano a terra per scacciare la mala sorte

<<Immagino che ora tornerete indietro per la vostra strada, superata la vecchia quercia , poco prima che il sentiero inizi a salire verso la cresta del colle troverete una piccola edicola dedicata a Sigmar, l abbiamo eretta dopo che Karl Franz in persona e' passato a liberare le nostre terre alla testa delle armate imperiali, erano giorni duri ma la speranza ci dava la forza di andare avanti, so che l Heldenhammer non e' il vostro dio ma spero lo stesso che lascerete una preghiera per la salvezza delle nostre anime. Salutiamo>>

Delusi da tanta testardaggine ripercorrete la strada che vi porta al bivio dove nemmeno mezz ora fa avevate lasciato la colonna di fuggiaschi di Untergard, superata una grossa quercia , esattamente dove vi e' stato detto trovate una cupola in pietra alta poco piu' di un metro al cui interno campeggia la statua di un uomo intento a brandire un martello da guerra, vi fermate qualche secondo ad osservarla, la fretta e l alta vegetazione deve avervelanfatta sfuggire mentre discendevate il declivio, rimanete in silenzio qualche minuto, nessuno dei due sa se l altro sta ottemperando o meno alle richieste del miliziano dopo di che vi rimettete in marcia e facilmente raggiungete la cima del colle dove Sidor seduto sotto un grosso faggio vi attende con la sua orsa.

<<Era ora, quanto divolo vi ci e' voluto a convincere un branco di contadini pulciosi a levare le tende e salvarsi il cuxx? La colonna si e' rimessa in cammino da poco non dovrebbero essere troppo distanti se avete finito con la vostra buona azione quotidiana direi che possiamo andarcene da qui, la puzza di capra comincia a sentirsi fin quassu'>>

Vi mettete in marcia ed in pochi minuti raggiungete facilmente la coda della colonna, Sidor e' un segugio infallibile ma le profonde tracce lasciate dai carri trainati da buoi sarebbero facili da seguire persino ad uno sprovveduto, i cittadini, felici di rivedervi sembrano trovare nuove energie, marciate ininterrottamente tutto il pomeriggio fino a quando, poco prima del calare del sole, il capitano vi fa accampare in una radura sulle rive di un placido fiumiciattolo che interrompe per qualche metro il bosco che vi circonda, il capitano dopo aver organizzato il bivacco vi raggiunge.

<<Ho pensato che vi avrebbe fatto bene riposare un po, mangiate e coricatevi, vi aveglieranno i miei uomini per l ultimo turno di guardi prima del sorgere del sole>>

@ Tutti

Spoiler:  
ruolate pure tranquillamente fino al momento in cui vi coricate per dormire
Inviato

Prima di partire guardo i ragazzi. Tolgo l'elmo con fare paterno lo sguardo addolcito dalla triste sore di questi promettenti giovani per colpa dell'egoismo di un singolo.

Non voglio che moriate. Noi siamo fedeli al nostro Re Fenice solo perchè ci conduce o alla salvezza, o ad una morte che valga per la vita di qualcuno.

Quell'uomo vi portera' alla morte, e senza alcun guadagno se non per i nostri nemici.

La vostra sola possibilità è spingerlo ad evacuare. Dovete dirgli di tornare velocemente indietro e confermare quanto vi ho detto: un esercito di uomini bestia è in avvicinamento a breve e l'unica speranza è scappare nella direzione opposta entro stasera. Il tempo che passeranno a raziare la città sara' sufficiente per voi a guadagnare terreno.

Altrimenti... rimetto l'elmo, alabarda alla mano tenuta con furore. Posso destituirlo per voi, se siete stufi di questa storia. Ma non mi macchiero' dell'omicidio di un uomo se voi non siete disposti a combattere per le vostre vite davanti a titoli nobiliari che ad un morto non significano nulla. Bastera' dire che è opera di un traditore ucciso. La coscienza non mi si macchia: quell'uomo fa' il gioco dei nostri nemici, e ne fa' un nemico al pari degli uomini bestia in arrivo, oltre il fatto che io non posso essere toccato dalle vostre leggi. E anche se dovessi morire per una vostra assurda legge, sara' il destino ad avermelo ordinato e saro' lieto di avervi salvato.

Se optate per questa opzione, portatemelo di nuovo qui adesso.

Spoiler:  
Una prolissa prova di diplomazia per sapere che vogliono fare (+7)

Se dicono che non vogliono posto di nuovo per proseguire con il ritorno.

Inviato

Il giovane caporale ti guarda per un attimo

Qui non siamo nella foresta di Laurelorn Eccellenza, su queste terre vige la legge del Graf Sternhauer, il suo maniero e' poco distante da qui e non esitera' a far impiccare tutti davanti ad un insubordinazione del genere. Vi ringrazio, avete fatto piu' di quanto era dovuto per noi ma non posso rischiare la vostra vita e quella dei miei concittadini, troveremo una soluzione nei tempi che ci avete indicato o moriremo con onore difendendo le nostre case.

Detto questo tutti e tre vi salutano e tornano all interno della palizzata

@tutti

Spoiler:  
postatemi cosa fate da quando lasciate Grimminhagen fino alla cena al bivacco,come da mio post precedente
Inviato

Inutile dire altro, mi metto sull'attenti estraendo la lancia di legno resistente laccata di bianco e la lama elaborata con motivi elfici.

Foste elfi, saresti stato degno di essere un mio camerata e fratello. Mi spiace di non poter fare di piu'. Afferro la lancia al contrario vicino alla lama, porgendogliela. Un augurio che la fortuna delle armi vi assista.

Detto cio' mi allontano col volto estremamente cupo nascosto dall'elmo. Sotto quella facciata di ori e metalli elaborati che proteggono e ornano la mia figura, mi sto' mordendo il labbro per la rabbia. Avidi nobili di m*rda.

Lascio la città con il mio compagno, rimanendo in silenzio tutto il tempo. Sia io che lui sappiamo cosa accadra' a quella città e aggiungere parole sarebbe solo inutile.

Ricongiunti col nostro compagno ridacchio forzatamente per cercare di spiegargli quanto accaduto ridendoci su'.

Guarda, quei contadini purtroppo non si muoveranno. Il grasso del loro governatore ha le chiappe troppo pesanti, ma vedrai che sara' il primo a fuggire. Ti diro' che è un miracolo che è vivo perchè gli ho quasi piantato l'alabarda fra le sua ciclopiche flaccide chiappe. Mi son trattenuto perchè ho sbagliato a farmi scrupoli. Andiamo dai.

Arrivati dal capitano rimango ancora una volta in silenzio fino a quando il capitano stesso non si rivolge a noi.

Grazie capitano, per quanto io abbia bisogno di poco sonno, un po' di riposo non sara' male. E' stato difficile tenere il filo della mia alabarda lontano dal collo di quell'inutile avido: ha condannato a morte un intera città probabilmente, e vedra' che scappera' alla prima avvisaglia di pericolo abbandonando i suoi abitanti. Abbiamo fatto il possibile ma non si poteva fare molto.

Accampati

Inviato

«Tsk... il vostro Graf e le sue guardie non possono farvi più timore di un esercito di uomini-bestia...»

commento seccamente mentre ce ne andiamo.

Ma l'elfo ha ragione io infatti apprezzo il loro coraggio nel voler affrontare un pericolo ben più grande di loro, che di certo li porterà alla morte.

Quello che non riesco a condividere sono le motivazioni per cui si vedono costretti ad affrontarlo: se questo Graf è così tirannico infatti

il popolo riunito avrebbe di certo potuto destituirlo, o comunque potrebbe benissimo andarsene dalla città senza che questi possa fare molto.

Sono pensieri strani i miei per un nano: noi nani siamo estremamente leali e rispettosi nei confronti dei nostri anziani, dei nostri superiori e dei nostri leader.

Ma io non sono un nano qualunque. Come gli altri Sventratori ho lasciato da parte onore, rispetto e fedeltà al mio popolo, per abbracciare la

"semplice" ricerca di un riscatto personale e una degna morte in battaglia.

_____________

Lungo la strada notiamo la statua dedicata a Sigmar nominata in precedenza dai ragazzi, sapere che quei ragazzi affidano le loro preghiere a Sigmar

fa loro guadagnare punti ai miei occhi, vista la grande alleanza che c'è da sempre tra lui e i nani. E' forse l'unica divinità umana che il popolo nanico

rispetta veramente. Tuttavia Non ho idea di quali siano le tipiche pratiche per rivolgere una preghiera a Sigmar, perciò, per mantenerne il rispetto,

mi rivolgo invece a Grimnir, affinché permetta a quella gente di trovare la propria strada verso una fine degna, se ritiene sia quello che si possano meritare.

_____________

Al ritrovo con Sidor confermo semplicemente quanto detto dall'elfo, e anche una volta riuniti con la colonna e accampati, lascio che sia lui a parlare con il

capitano riguardo la stoltezza della gente di quella città, e di chi la governa.

Quelle mura cadranno nel giro di un paio di minuti sotto i colpi di quei mostri del caos...

Mangio qualcosa e per il resto della serata cerco di avvicinarmi e fare conoscenza con l'orsa di Sidor.

In qualche modo sento quasi di poter provare pietà per quell'animale dall'aspetto assolutamente bonario quando è tranquillo nel suo angolo.

Mi rendo conto che i metodi di allevamento di Sidor, ma più probabilmente quelli dei kisleviti in generale,

non devono essere dei migliori, e forse mi sento più affine a lei che al resto della gente qui presente.

@DM

Spoiler:  
Durante la serata cerco di fare amicizia con l'orsa xD Senza forzare la mano (o la zampa? xD) ovviamente,

e chiedendo anche consiglio a Sidor stesso se necessario.

Inviato

Svolgete i vostri soliti incarichi con il cuore pesante, i vostri pensieri non riescono a distogliersi dal manipolo di cittadini rimasti a Grimminhagen e da cio' che li attende da qui a pochi giorni, a rendere ancora piu' penosa la vostra condizione e' l indifferenza mostrata dai cittadini di Untergard dopo il vostro resoconto, un odio che affonda le sue radici negli anni divide queste due piccole cittadine, un odio tale da far passare in secondo piano anche il normale buonsenso la normale solidarieta' che in questi casi dovrebbe unire membri della stessa razza. Da elfo e da nano questo comportamento sconsiderato vi lascia semplicemente esterrefatti, ognuno di voi cerca di distrarsi come meglio puo', il guerriero fenice dopo un pasto frugale passato in silenzio si allontana di qualche decina di metri dalla confusione del bivacco, seduto su una grossa pietra la sua alabarda sulle ginocchia, estrae una cote da una delle sacche della sua cintura e con movimenti lenti e sistematici inizia a prendersi cura della sua arma, lo stridere della pietra sull acciaio della lama produce un suono quasi ipnotico attutito dallo spesso strato di muschio e foglie marce che forma il sottobosco. Grokzar, una volta pronto il rancio a base di tuberi funghi ed una grossa lepre cacciata poco prima da Sidor se ne versa una generosa porzione per poi allontanarsi ed andare a consumare il suo pasto nei pressi della giovane orsa, il plantigrado, legato ad una distanza tale da non disturbare nessuno, sembra intento a divorare i resti della cacciagione usata per lo stufato della sera, le piccole ossa ed il cranio scricchiolano sotto i morsi della potente mascella, all avvicinarsi del nano solleva il muso osservandolo ed annusando l aria per poi tornare al suo pasto, la sua tranquillita' derivata da settimane pasate a combattere fianco a fianco a voi ...strane creature. Lo sventratore, memore degli insegnamenti dati alla sua bambina su come non ci si debba mai avvicinare ad un animale mentre sta mangiando, aspetta che il pasto sia finito prima di iniziare a ridurre le distanze con l animale, l orsa dal canto suo sembra gradire questa novita' e si lascia acostare senza mostrare ostilita' da quello strano piccolo umano dall aria tanto feroce ma dagli occhi cosi tristi.

Vi ritrovate dopo circa un ora intorno al fuoco, ognuno nel proprio giaciglio, la stanchezza della giornata di marcia unita al lieve tepore ed al russare sommesso delle persone accanto a voi vi fanno sprofondare in pochi minuti in un sonno disturbato da incubi in cui ogni cespuglio e' in realta' un Uomo bestia pronto ad assalirvi ed in cui tornando indietro sui vostri passi vi rendete conto che la palizzata che crcondava Grimminhagen e' ora adornata delle teste di tutte le persone che avete conosciuto i cui occhi vitrei sembrano fissarvi in una gelida espressione di biasimo. Con gli occhi gonfi di lacrime scendete a perdifiato giu' per il pendio, riconoscete sotto la vecchia quercia, ormai ridotta ad un cumulo di cenere, l edicola votiva dedicata al dio Sigmar ma al posto della rappresentazione umana del dio vi e' ora la testa mozzata del caporale Nobby in una pozza di sangue, vi inginocchiate entrambi in silenzio, le lacrime che continuano a rigarvi il volto..improvvisamente gli occhi della testa mozzata si spalancano la bocca, impasta di sangue rappreso inizia a mormorare delle parole con un tono di voce cantilenato tipico dei bambini

<<Signor mostro..signor mostro perche' piangete?..svegliatevi signor mostro>>

Entrambi aprite di colpo gli occhi, dalle condizioni del fuoco direste che siano passate 3 o 4 ore da quando vi siete coricati, e' notte fonda, il cuore vi batte nel petto talmente forte che riuscite quasi a sentirne il rumore, gli occhi ancora umidi ed uno strano sapore salato in bocca vi fanno rendere conto che forse non tutto cio' che e' accaduto e' stato un sogno, intorno a voi 3 bambini vi stanno tirando la giubba, il piu' piccolo si rivolge a Grokzar

<<Signor mostro basta piangere..dovete alzarvi... la nonnina non ce' piu'!!>>

Inviato

Mi sveglio di colpo, l'incubo di questa notte è stato parecchio pesante.

Di fianco a me l'elfo sembra avere il mio stesso sguardo: a quanto pare sembrerebbe che i nostri destini

corrano davvero sullo stesso binario, se continuiamo a condividere i sogni.

Istintivamente, vedendo i bambini tirarmi per gli abiti mi alzo e mi allontano di qualche passo sgranando gli occhi.

«Statemi lontani, piccoli!» li rimprovero.

Soffro ogni volta nell'allontanarli da me, mi piacciono i bambini, di qualunque razza,

ma ognuno di loro mi ricorda il mio peccato, e vederli troppo vicini a me mi fa temere per la loro salute,

come se la mia sola presenza fosse per loro fonte di danno.

Tuttavia ciò che dicono mi interessa, quindi, anche se tenendomi a distanza da loro, prendo in mano la mia ascia

e stavolta mi rivolgo a loro con toni più tranquilli.

«Cosa avete detto? "La nonnina non c'è più"?»

Si riferiscono di certo a Nonna Moesher...

la vecchia che ha curato le nostre ferite e che si occupa degli orfani...

Non c'è più?... E dove può essere andata a quest'ora?... Non mi piace... affatto...

«Portateci a vedere dove la nonna è sparita, piccoli... Andiamo, Fenice...»

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