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Inviata

C'è una cosa che mi lascia perplesso di questa classe di prestigio. Leggendo la descrizione.

A small number of ur-priests have learned to tap into divine power and use it without praying to or worshiping a god.

Si intuisce che gli Ur-Priest siano incantatori che imparano a rubare la magia divina invece di riceverla come chiunque altro. Questo perchè (suppongo) odiano gli dei o non vogliono comunque averci a che fare.

E infatti:

The character must have no ability to cast divine spells. If such spellcasting ability was previously possessed (as with an ex-cleric), that ability is forever forsaken. The character must be trained by another ur-priest.

Questo requisito presuppone che l'Ur-Priest ha abbandonato la sua divinità, rinunciando ai suoi poteri (concessi da un dio) per imparare a essere un Ur-Priest.

Ma cosa succede se il Pg non segue un dio, ma un ideale? C'è questa opzione (non a Faerun, ma vabbè) di non venerare un dio in particolare ma solo un ideale, ricevendo comunque i poteri divini grazie alla propria fede in quell'ideale. In questo caso, che senso ha che l'Ur-Priest perda la capacità di lanciare incantesimi? Non ha più fede? Deve abbandonare la propria fede in un ideale (che può anche essere qualsiasi cosa) per diventare un Ur?

Ovviamente questa cosa ha senso solo per incantatori come Druidi, Ranger, Paladini e simili classi (avrebbe poco senso che un chierico continui a ricevere i poteri da chierico E intanto salga come Ur), ma mi pare una questione di fuffa non indifferente.

Mettiamo che abbia un paladino del massacro che vuole diventare Ur-Priest. Non venera alcun dio, semplicemente crede che la sua sacr(ileg)a missione sia andare in giro a uccidere e devastare qualsiasi cosa, e questa sua convinzione gli dona i suoi poteri. Per quale motivo, volendo imparare a rubare il potere divino, dovrebbe perdere i poteri che gli vengono conferiti dalla sua convinzione?

Mi rendo conto che si tratta più o meno di una questione inutile, ma sono curioso di sapere cosa ne pensate.


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Principali partecipanti

Inviato

Beh il Paladino riceve i suoi poteri da una divinità, così come un Chierico.

Druidi e Ranger ricevono gli incantesimi dalla natura, che loro venerano come fosse una divinità.

Il concetto che sta dietro al Ur Priest credo si quello del miscredente che in qualche modo è riuscito

ad accedere a poteri divini...per cui a livello di GdR avrebbe senso che un tale personaggio

entri nella CdP senza avere una fede particolare.

il caso del chierico che non crede in un dio imho non fa molto testo, in quanto lo vedo

come un ateo che crede in una qualche filosofia e ne ricava poteri "divini".

Ultimo appunto. L'Ur Priest non toglie tutti i privilegi alle classi divine, toglie solo il privilegio di lanciare incantesimi divini che quella classe aveva.

Quindi un paladino si terrebbe la grazie divina e tutto il resto.

Inviato

Mmm... quindi un chierico che non venera un dio prende i poteri dalla sua filosofia (ok, è scritta male ma il senso è quello).

Un Ur-Priest li ruba.

Ma un Ur-Priest non potrebbe avere una convinzione, una sorta di "sacra missione", a cui lui crede fermamente (una filosia come quella del chierico di prima)? Se si, su cosa si basa la perdita degli incantesimi? Una filosofia non è un dio.

Quindi gli Ur-Priest sono tutti cinici? Non credono in niente? Non hanno fede in qualcosa? Mi sembra strano.

Inviato

Se noti ho usato il termine fede, in quanto più legato a una divinità.

Un ateo crede in qualcosa, ma non ha fede verso divinità alcuna, così come il cinico ha le sue credenze.

Un Ur Priest può avere tutte le convinzioni del mondo e qualsiasi missione/scopo di vita, ma sarà legata

a ciò che lui crede e non alla fede in una divinità.

Inoltre devi pensare che c'è anche una questione di meccaniche di gioco per il quale sia stata inserita

la perdita di incentesimi divini precedenti.

Inviato

Alt... C'è un problema di comprensione qui.

Anche i chierici 'senza divinità' ovvero 'di un ideale' ricevono gli incantesimi dalle divinità. Più precisamente da divinità affini al loro ideale.

Un chierico che venera l'ideale della natura e ha come domini Piante e Animali, riceverà gli incantesimi da Elhonna, obad-hai, o qualunque divinità che abbia affinità con il personaggio... Anche se questo non prega Elhonna o Obad-hai, ma genericamente 'le forze della natura'

In ogni caso, il chierico senza divinità non ha senso.

Inviato dal mio MT27i utilizzando Tapatalk

Inviato

La questione che hai proposto è prettamente interpretativa. Da questo punto di vista già nel Manuale del giocatore viene spiegato come i chierici possiedono un certo legame con gli dei attraverso le proprie preghiere. Queste possono essere indirizzate o nei confronti di una divinità specifica o verso tutte le divinità. In particolare quest'ultimi possiedono una fede incrollabile verso un certo allineamento e verso alcuni principi che possono appartenere a più di una divinità. Essi fanno appello alle divinità affinché queste gli concedano poteri per portare avanti i loro ideali. Tutti gli dei che condividono i loro ideali possono donare poteri a questi chierici "senza divinità propria".

Per descrizione il Sacerdote di Ur [Perfetto Sacerdote pag 62] è un personaggio che, per qualche ragione personale, odia o ritiene inutili le divinità. Rifiuta quindi non solo di pregare ma anche di chiedere aiuto alle divinità. Tuttavia ritiene che gli dei posseggano poteri che possono servire a perseguire i propri scopi così, invece di pregarli e chiedere potere, i Sacerdoti di Ur "rubano" (per quanto sia possibile) potere divino.

Mmm... quindi un chierico che non venera un dio prende i poteri dalla sua filosofia (ok, è scritta male ma il senso è quello).

Un Ur-Priest li ruba.

Ma un Ur-Priest non potrebbe avere una convinzione, una sorta di "sacra missione", a cui lui crede fermamente (una filosia come quella del chierico di prima)? Se si, su cosa si basa la perdita degli incantesimi? Una filosofia non è un dio.

Quindi gli Ur-Priest sono tutti cinici? Non credono in niente? Non hanno fede in qualcosa? Mi sembra strano.

Un sacerdote di Ur possiede di per suo la convinzione che gli dei posseggono dei poteri che "non si meritano" e per questa ragione li rubano. Ciò non vuol dire che i Sacerdoti di Ur non posseggano un loro scopo e delle loro credenze, tuttavia non vogliono appoggiare il loro destino agli dei come fanno chierici e paladini. Perseguono semplicemente i loro scopi ed i loro credi in maniera indipendente.

Ultimo appunto. L'Ur Priest non toglie tutti i privilegi alle classi divine, toglie solo il privilegio di lanciare incantesimi divini che quella classe aveva.

Quindi un paladino si terrebbe la grazie divina e tutto il resto.

Qui non ci giurerei molto e credo che questo sia uno dei tanti bug delle cdp presenti in D&D. Se è pur vero che le capacità marziali rimangono come anche le competenze in armi ed armature, poiché rappresentano l'addestramento di un personaggio, non ne sono espressamente convinto per quanto riguardo le capacità derivanti dalla divinità. La stessa cdp quando parla d'Intimorire non Morti non prende in considerazione eventuali livelli di altre classi che possono essere sommate a quelle di un Sacerdote di Ur, come ad esempio eventuali altri livelli da chierico malvagio. Diciamo che tutto dipende da quali capacità il Master consideri provenienti dalle divinità e quali da addestramento magico e non

Inviato

Qui non ci giurerei molto e credo che questo sia uno dei tanti bug delle cdp presenti in D&D. Se è pur vero che le capacità marziali rimangono come anche le competenze in armi ed armature, poiché rappresentano l'addestramento di un personaggio, non ne sono espressamente convinto per quanto riguardo le capacità derivanti dalla divinità. La stessa cdp quando parla d'Intimorire non Morti non prende in considerazione eventuali livelli di altre classi che possono essere sommate a quelle di un Sacerdote di Ur, come ad esempio eventuali altri livelli da chierico malvagio. Diciamo che tutto dipende da quali capacità il Master consideri provenienti dalle divinità e quali da addestramento magico e non

Special: The character must have no ability to cast divine spells. If such spellcasting ability was previously possessed (as with an ex-cleric), that ability is forever forsaken. The character must be trained by another ur-priest.

L'unica cosa che si perde sono gli incantesimi ed è scritto molto esplicitamente.

Quindi grazia divina e compagni bella rimangono.

La questione di Intimorire non morti fa sì che grazie ad un Ur Priest si abbia un pool di scacciare non morti,

se si facesse quindi un Chierico/Paladino/Ur Priest si potrebbero avere 3 pool di scacciare/intimorire in quanto

tutti e tre si basano solo sui livelli in tale classe, non specificando che si sommano ad altri.

Inviato

Ultimo appunto. L'Ur Priest non toglie tutti i privilegi alle classi divine, toglie solo il privilegio di lanciare incantesimi divini che quella classe aveva.

Quindi un paladino si terrebbe la grazie divina e tutto il resto.

Un paladino che diventa ur priest cambia allineamento. Se ricordo bene il sacerdote ur deve essere malvagio. Quindi i privilegi li perde eccome. Per i chierici, se ricordo bene c'è l'apposito trafiletto per gli ex chierici. Smettendo di adorare quella divinità perdono i poteri incluso lo scacciare.

Inviato

Un paladino che diventa ur priest cambia allineamento. Se ricordo bene il sacerdote ur deve essere malvagio. Quindi i privilegi li perde eccome. Per i chierici, se ricordo bene c'è l'apposito trafiletto per gli ex chierici. Smettendo di adorare quella divinità perdono i poteri incluso lo scacciare.

Appunto inutile, in quanto già dal primo post si parlava di Paladino del Massacro e inoltre è una regola generale non strettamente legata all'Ur Priest.

Anche per il chierico ritorniamo su una regola generale, motivo per cui se un chierico malvagio entra nell'Ur Priest continuando a venerare un dio(non ha senso come interpretazione) o un ideale

perderebbe solo gli incantesimi e non intimorire.

Il Sacerdote Ur di suo di fa perder solo gli incantesimi divini, se poi a causa di altre regole perdi altro è un'altro discorso ;)

Inviato

Appunto inutile, in quanto già dal primo post si parlava di Paladino del Massacro e inoltre è una regola generale non strettamente legata all'Ur Priest.

Anche per il chierico ritorniamo su una regola generale, motivo per cui se un chierico malvagio entra nell'Ur Priest continuando a venerare un dio(non ha senso come interpretazione) o un ideale

perderebbe solo gli incantesimi e non intimorire.

Il Sacerdote Ur di suo di fa perder solo gli incantesimi divini, se poi a causa di altre regole perdi altro è un'altro discorso ;)

mi ha tratto in inganno grazia divina :P

Comunque sia, non sono d'accordo che il discorso cambi. Il sacerdote ur è stato creato con in mente le regole di dnd. Il che vuol dire che quando sono stati pensati i requisiti si è pensato anche alle altre regole. Altrimenti avrebbero dovuto specificare di nuovo cose che già ci sono. Non puoi isolare il testo del sacerdote ur dalle regole, non ha senso. La precisazione sugli incantesimi c'è perché non tutti i caster divini perdono la capacità di lanciare incantesimi se smettono di venerare una divinità o la cambiano. Ad esempio, se ricordo bene, l'anima prescelta è slegata dalle divinità, così come il ranger.

Inviato

Appunto inutile, in quanto già dal primo post si parlava di Paladino del Massacro e inoltre è una regola generale non strettamente legata all'Ur Priest.

Anche per il chierico ritorniamo su una regola generale, motivo per cui se un chierico malvagio entra nell'Ur Priest continuando a venerare un dio(non ha senso come interpretazione) o un ideale

perderebbe solo gli incantesimi e non intimorire.

Il Sacerdote Ur di suo di fa perder solo gli incantesimi divini, se poi a causa di altre regole perdi altro è un'altro discorso

Ripeto SECONDO ME è così. Faccio un esempio. La capacità Individuzione del Bene delle varianti dei paladini sono capacità magiche direttamente legate alla divinità che veneri o ai principi delle divinità che persegue (capacità magica divina e non arcana). Dunque la perderebbe come perderebbe anche gli incantesimi visto che sono donati dalle divinità. Perché, dunque, non considerare tutte le capacità come un dono della divinità? Ecco perché parlo di bug di cdp: da un punto di vista del regolamento non perderesti nulla ma in pratica come si giustificano capacità soprannaturale se non come dono di una o più divinità? ;-)

EDIT

mi ha tratto in inganno grazia divina :P

Comunque sia, non sono d'accordo che il discorso cambi. Il sacerdote ur è stato creato con in mente le regole di dnd. Il che vuol dire che quando sono stati pensati i requisiti si è pensato anche alle altre regole. Altrimenti avrebbero dovuto specificare di nuovo cose che già ci sono. Non puoi isolare il testo del sacerdote ur dalle regole, non ha senso. La precisazione sugli incantesimi c'è perché non tutti i caster divini perdono la capacità di lanciare incantesimi se smettono di venerare una divinità o la cambiano. Ad esempio, se ricordo bene, l'anima prescelta è slegata dalle divinità, così come il ranger.

Possono cambiare divinità entrambi se vogliono

Inviato

Sono d'accordo con voi che il Sacerdote Ur sia stato pensato in base a determinate regole,

anche se già un chierico malvagio senza divinità che diventa Sacerdote Ur, non cambiando ne dio ne allineamento

guadagna il secondo pool di intimorire e perde gli incantesimi da chierico.

Un Paladino della Tirannia/Sacerdote Ur imho ha tutto il diritto di tenersi la grazia divina,

in quanto nella descrizione del paladino viene detto che questo perde i suoi incantesimi e abilità di classe

solo se cambia allineamento, commette un atto buono o viene meno al suo codice di paladino,

senza mai far riferimento ad alcuna divinità.

Ranger e Druidi anche loro prendono poteri in maniera più o meno slegato dalle divinità, quindi oltre gli incantesimi non ha senso che perdano altro.

Il caso più particolare rimane quello del chierico, che imho è anche più difficile diventi Sacerdote Ur, soprattutto se è già in partenza malvagio.

In ogni caso..chierico buono perde tutto e va bene. niente da ridire.

Chierico malvagio che venera una divinità..se smette di venerare la divinità perde tutto, altrimenti solo gli incantesimi

(anche se devo dire che giustificare un chierico che diventa Ur Priest e continua ad adorare il suo dio mi viene difficile)

Chierico malvagio che venera un ideale o quel che è...beh! diventa Ur Priest e magari cambierà i suoi ideali o magari no.

Imho la specifica degli incantesimi è una regola che va a rappresentare appunto il fatto che un Sacerdote Ur

non fa più affidamento alla sua divinità per gli incantesimi, tutto qui.

Che poi oltre allo scacciare del chierico (incantesimi a parte) non mi sembra ci siano molte altre capacità di classe

dovute alla divinità (forse dell'anima prescelta, ma non lo so)

Inviato

Questa discussione si basa su premesse erronee.

D&D è un gioco che prevede un DM. Il problema individuato dalla discussione è un falso problema. Il DM valuterà come e perché i poteri vadano persi.

Se invece si vuole considerare il testo di per sé (come se non esistesse un DM), di nuovo non c'è problema di sorta. La capacità di lanciare incantesimi viene persa, la regola è inequivocabile. Eventuali elucubrazioni e interpretazioni sulla natura dell'Ur-priest non cambiano la sostanza della regola.

Inviato
Ma per diventare Ur priest, devo per forza essere un ex chierico?
No, infatti una delle costruzioni più famose (e che, lo confesso, mi piacerebbe provare) è Bardo 8 / Sacerdote Ur 2 / Accordo sublime 2 / Teurgo mistico 8
  • Supermoderatore
Inviato

Ma per diventare Ur priest, devo per forza essere un ex chierico?

No non è necessario è semplicemente che una delle entrate più facili è chierico 5 (di una divinità con i domini adatti per le abilità)/Ur Priest X.

Inviato

Ripeto SECONDO ME è così. Faccio un esempio. La capacità Individuzione del Bene delle varianti dei paladini sono capacità magiche direttamente legate alla divinità che veneri o ai principi delle divinità che persegue (capacità magica divina e non arcana). Dunque la perderebbe come perderebbe anche gli incantesimi visto che sono donati dalle divinità. Perché, dunque, non considerare tutte le capacità come un dono della divinità? Ecco perché parlo di bug di cdp: da un punto di vista del regolamento non perderesti nulla ma in pratica come si giustificano capacità soprannaturale se non come dono di una o più divinità? ;-)

EDIT

Possono cambiare divinità entrambi se vogliono

Ad interpretazione personale, il mago non dovrebbe avere nuovi incantesimi gratis ogni livello. E' sciocco che magicamente gli arrivino 2 nuovi inc perchè ha ammazzato un po' di goblin.

Qua si parla di regole, le HR sono personali e variano da DM a DM..quindi forse fuori luogo qua.

Insomma, è come parlare del sesso degli angeli..

Inviato

Ad interpretazione personale, il mago non dovrebbe avere nuovi incantesimi gratis ogni livello. E' sciocco che magicamente gli arrivino 2 nuovi inc perchè ha ammazzato un po' di goblin.

Qua si parla di regole, le HR sono personali e variano da DM a DM..quindi forse fuori luogo qua.

Insomma, è come parlare del sesso degli angeli..

Infatti il fatto che il mago acquisendo il livello acquisisca incantesimi è dovuto al fatto che ha passato tempo a studiare, che poi sia un giorno o un mese o un anno non fa differenza (la farebbe ma non viene considerata per la concezione del mago in se). Di base per apprendere capacità di classe, talenti o incantesimi occorre addestramento con un insegnante e denaro vero (che poi non venga utilizzata la regola normalmente è altro discorso) vedasi Dungeon Master Guide. Semmai ti riferisci allo stregone che le apprende (e anche qui dovrebbe farlo con l'esercizio, testando le proprie capacità magiche giornalmente).

Comunque la domanda non era affatto quali siano le regole.

Mettiamo che abbia un paladino del massacro che vuole diventare Ur-Priest. Non venera alcun dio, semplicemente crede che la sua sacr(ileg)a missione sia andare in giro a uccidere e devastare qualsiasi cosa, e questa sua convinzione gli dona i suoi poteri. Per quale motivo, volendo imparare a rubare il potere divino, dovrebbe perdere i poteri che gli vengono conferiti dalla sua convinzione?

Come vedi è solo interpretazione e non regolamento di D&D

Inviato

Non si guadagnano punti exp leggendo libri, mentre facendo fuori goblin si.

Credo di averti risposto.

ps. Il mago, a differenza dello stregone, impara il doppio(od anche più) degli incantesimi..a livello, gratis! Funziona così la classe. Nessun insegnante da ricercare, nessun periodo di studio, semplice level up.

Inviato

Non si guadagnano punti exp leggendo libri, mentre facendo fuori goblin si.

Credo di averti risposto.

ps. Il mago, a differenza dello stregone, impara il doppio(od anche più) degli incantesimi..a livello, gratis! Funziona così la classe. Nessun insegnante da ricercare, nessun periodo di studio, semplice level up.

L'exp la da il master, che la può dare in base a criteri diversi dal farming da videogioco. Quindi si, si possono avere pe per lo studio, per la risoluzione di intrighi di città, per l'uccisione di mostri.

Gli incantesimi che lo stregone apprende ad ogni livello rappresentano l'addestramento fruttuoso...se te ne vai in giro a sparare incantesimi, raggirare e preparare pozioni non credi di migliorare in queste cose?

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