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Concilio dei Ladri - Cap. 1 - I Bastardi di Erebo


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Inviato

Rimango parecchio restia ad accettare un invito da qualcuno che non ho mai visto prima, mi aspettavo perlomeno Janiven, di cui comunque ancora non mi fido ma almeno....

Tuttavia la situazione in cui siamo non lascia molte alternative, e a malavoglia decido di seguire i miei nuovi "compagni", ma senza mai abbassare la guardia.


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Inviato

Romerian si fionda deciso nella porta, mentre vedo il dubbio negli occhi di Boendal e Arys, che però lo seguono in mancanza di un'alternativa migliore.

"Forza non fermiamoci ora che siamo fuori."

Entro nella porta per ultimo, sempre attento a guardarmi le spalle.

Inviato

Vi avvicinate all'uomo, che continua a farvi cenno di entrare.

«Forza, forza... non è sicuro al buio qui fuori...»

è chiaro che si riferisce alle Bestie d'ombra che infestano le notti cittadine.

Vicini alla porta vi accorgete di come questa sia ricoperta di assi di legno che dovrebbero farla apparire bloccata una volta chiusa.

Dentro è buio, ma l'uomo, che entra per ultimo chiudendosi dietro la porta, vi illumina il passaggio con la lanterna.

Ora che gli siete vicini vedete come l'uomo dalle larghe spalle abbia al massimo 18 anni.

Indossa semplici abiti comuni, porta i capelli neri molto corti, e un pizzetto appena abbozzato sul mento

donano alla sua faccia, già da bonaccione, un'aria simpatica.

Il fisico del ragazzo è indubbiamente robusto, e notate inoltre che zoppica leggermente ad ogni passo.

«Mi chiamo Ermolos» si presenta «Janiven mi ha messo di guardia fino a che non sareste arrivati...

siamo contenti che siate arrivati, qui siete al sicuro... vi porto da lei ora...»

Dopo un primo ambiente buio, entrate nel tempio vero e proprio, che è illuminato.

Come già individuato da fuori, vedete come il tempio sia uno dei tanti dedicati ad Aroden

presenti in città e lasciati in disuso alla mercé e all'usura del tempo.

Statue e simboli di Aroden sono ancora presenti, ma vedete come sono stati aggiunti

simboli e decorazioni inneggianti Iomedae, Erede di Aroden e quindi anche giusta proprietaria

di questi edifici un tempo dedicati al dio ora morto.

Nonostante dall'esterno l'edificio sembrasse malandato e in rovina, l'interno è invece tutto

l'opposto: tenuto con cura e ben sistemato, il tempio sembra quasi nuovo.

Spoiler:  
Ricordo che è noto a tutti (non solo Romerian e Luthor) come i vecchi tempi di Aroden (proprietà ora del culto di Iomedae)

ed altri edifici simili di culto, siano lasciati chiusi e abbandonati a se stessi.

Sono pochissimi i templi di Aroden ora riutilizzati effettivamente dai seguaci di Iomedae (1 è quello da cui provengono Romerian e Luthor),

e in ogni caso chi li utilizza cerca sempre di tener il più celata possibile la cosa, in modo da non inimicarsi l'amministrazione cittadina,

che potrebbe altrimenti fargli chiudere i battenti del tutto.

Notate inoltre come al portone centrale e alle varie finestre siano stati appesi

pesanti drappi neri, con l'intento di non far uscire la luce dalle fessure e non rivelare quindi che il luogo è vissuto.

___________

All'interno della navata principale del tempio trovate Janiven intenta a parlare con un gruppo di persone,

5 di sesso femminile (di cui 1 halfling e 1 gnoma) e 5 maschile (tutti umani), più Morosino, che già conoscete:

vi sembrano tutte persone comuni.

«Eccoli Janiven!» vi introduce Ermolos, che va ad unirsi poi agli altri «Sono arrivati! Proprio come avevi detto!»

Nel girarvi a guardarvi notate praticamente in tutti delle facce miste tra stupore, gioia ed eccitazione.

L'unica per niente stupita è ovviamente Janiven, che dimostra comunque di essere lieta del vostro arrivo.

«Ben arrivati dunque... vi presento il nostro rifugio!» vi accoglie «Mi è dispiaciuto dovervi far fuggire a quel modo dalla taverna,

ma l'arrivo dei Cavalieri Infernali non era qualcosa di previsto, ammetterete... anzi, la cattura di Arael è qualcosa che proprio non ci aspettavamo...»

il suo sguardo si mostra preoccupato mentre parla della cattura del suo mentore.

«Ma di quello discuteremo poi... ora siete sporchi e di certo anche stanchi... se volete andare a lavarvi noi nel frattempo vi prepariamo un boccone...»

«Fiosa, perché non mostri loro dove possono sistemarsi e le vasche per lavarsi...»

Alla richiesta di Janiven si fa avanti la piccola halfling, della quale non capite l'età ma immaginate sia giovane.

«Certo Janiven... con piacere...» risponde Fiosa, che vi si avvicina «se gradite seguirmi...» vi chiede con garbo.

Inviato

Raggiungiamo finalmente il covo di Janiven, ma non ho nessuna intenzione di mostrarmi gentile verso queste persone che mi hanno coinvolto in una faccenda da cui sarei rimasta volentieri fuori.

"Saremmo arrivati prima se ci avessi avvertiti dei pericoli e delle trappole che ci attendevano..."

Dico in maniera sgarbata. La prospettiva di lavarmi e rifocillarmi è comunque troppo allettante in questo momento per fare la orgogliosa e rifiutare, quindi accetto l'invito e seguo la halfling.

Inviato

Sir Romerian Durandal

Accolgo con un accenno di inchino le parole di Janiven.

Quando Arys ha finito con le sue recriminazioni, sorrido a Janiven

Arys non ha tutti i torti. Sebbene il baule e il simbolo di Iomedae fossero dei segni abbastanza chiari, un avviso sulla muffa marrone sarebbe stato gradito...

In ogni caso, l'Erede ci ha garantito la sua protezione.

Compermesso.

Faccio un altro breve inchino di saluto alla nostra ospite, prima di seguire Fiosa.

Inviato

Il gruppo di rivoluzionari, che vorrebbe liberare la città di Westcrown dai suoi mali, pare composto appena da una dozzina di persone senza capo.

Certo l'intenzione è lodevole, ma prima di decidere se unirmi o meno, voglio riuscire a capire cosa siano effettivamente in grado di fare.

"E' inutile sottolineare oltre quel che è già stato detto, dopo dovremmo fare un discorso approfondito.

Intanto grazie per il bagno ed il mangiare."

Ospite Boendal
Inviato

Finalmente abbiamo raggiunto la nostra meta penso camminando lungo la navata

qui dovremmo essere al sicuro

Senza commentare osservo Janiven e gli altri che discutono con lei.

Le facce miste tra stupore, gioia ed eccitazione, non passano inosservate.

«Non rifiutiamo l'ospitalità. Ne parleremo dopo con più calma»

dico per chiudere il discorso.

Inviato

Fiosa vi sorride e le andate dietro.

Vi conduce sull'altro lato del tempio, dove una porta conduce ad alcune camere usate un tempo dai sacerdoti.

Appena entrate nella nuova zona sentite dietro di voi che il chiacchiericcio tra la gente nella navata riprende,

forse anche più concitato di prima.

Prima di tutto Fiosa lascia Romerian, Luthor e Sildon in una camera con letti, vasca per il bagno,

e il mobilio più essenziale alla normale vita.

«Accomodatevi pure qui... potete lavarvi e sistemarvi come volete... ormai è tardi e la notte la passerete qui,

per cui non fatevi alcun problema... nell'armadio troverete abiti puliti, se non ne avete di vostri appresso...

per qualsiasi cosa, non esitate a venire a chiedere...»

Quindi esce ed accompagna Arys in una stanza li di fianco, del tutto simile a quella precedente.

«Ecco... ho dato per scontato che desiderassi una tua privacy almeno per sistemarti... spero di non aver fatto male...

come con gli altri, fai pure come fosse casa tua... e se hai bisogno di qualcosa, siamo di là...»

Quindi vi lascia e torna dal resto del gruppo.

Vi occupate di voi stessi, e cercate di rilassarvi un attimo, prendendovi il tempo che vi serve a sistemarvi un poco e poi tornate da Janiven e il suo gruppo.

______________________________________________________________________________

Quando tornate alla navata del tempio trovate Janiven.

«Andiamo, vi abbiamo preparato qualcosa se avete fame… così intanto facciamo le dovute presentazioni...»

La donna vi conduce in quella che era la mensa del tempio, dove il resto del gruppo si è riunito e sentite che stanno discutendo animatamente riguardo una questione.

«...I Cavalieri di Westcrown!...» esclama uno.

«…o Gli Eredi di Aroden!» ribatte un’altro.

«...ma no, serve un nome che ispiri fiducia nella gente, qualcosa che faccia capire

che siamo come loro e che siamo dalla loro parte… non dei semplici combattenti...»

commenta una delle donne.

«...Allora… I Figli di Westcrown? Potrebbe andare?» chiede Fiosa.

«...Io dico: I Guardiani del Cheliax!» asserisce un altro ancora.

E’ evidente che stanno discutendo su quale nome dare al gruppo, e pare stiano andando avanti da un po’ perché sembra che non riescano a mettersi d’accordo.

Quando Janiven però entra con voi al seguito, attira la loro attenzione e chiudono momentaneamente lì la questione.

La donna vi fa sedere e offre del cibo e delle bevande, se ne volete: nulla di complesso, ma buono, sicuramente migliore del pasto che vi aveva cucinato Janiven alla locanda, sintomo probabilmente che lì in mezzo qualcuno è abile in cucina.

Mentre vi accomodate alcuni del gruppo si siedono con voi al tavolo, altri stanno in piedi.

Janiven resta in piedi e cammina per la stanza.

Prima di tutto si rivolge al suo gruppo:

«Miei compagni, quelli che avete davanti come sapete sono gli ultimi contatti che ho osservato e a cui ho proposto di unirsi alla nostra causa. Vi presento: Sir Romerian Durandal e il suo compagno Luthor Huss, due fedeli servi dell’Erede che hanno a cuore le sorti della gente di questa città, la loro fede e il loro addestramento fanno di loro ottimi combattenti e condottieri; Sildon, di stirpe elfica, ha innati poteri arcani e qualcuno con le sue capacità proprio mancava tra le nostre fila; ed infine la giovane Arys, astuta “sopravvissuta” alla città, abituata ad arrangiarsi e a cavarsela nelle situazioni più difficili»

Mentre vi presenta agli altri Janiven viene dietro ognuno di voi, per far capire bene chi è chi.

Notate inoltre sguardi ammirati, chi da uno chi da un’altro, ogni volta che Janiven descrive le vostre capacità e attitudini. Quel gruppo di giovani ha per voi solo sguardi speranzosi.

Quindi Janiven cambia interlocutori e si rivolge a voi.

«Ma ora è giusto che anche noi ci presentiamo, no?»

Quindi inizia ad avvicinarsi ai suoi compagni, uno alla volta.

«Ermolos lo avete già conosciuto… forse avrete sentito parlare di suo padre: Ermolos il Vecchio...»

notate nel ragazzo uno sguardo misto tra il fiero ed il triste mentre sente nominare il padre.

@Arys

Spoiler:  
Conoscenze (locali) 1d20+6 = 9+6 = 15

In effetti il nome Ermolos il Vecchio non ti è nuovo: Pare fosse un eroe abbastanza famoso, e per strada ogni tanto hai sentito nominare il suo nome o qualche sua impresa.

Sembra però anche che da diversi anni sia sparito dalla circolazione, durante un viaggio in Thuvia dal quale non ha mai fatto ritorno.

Quindi Janiven passa ad una donna che direste tra i 20 e i 25 anni, non di più, estremamente bella,

sicuramente la più bella tra quelle di questo gruppo, e dallo sguardo gentile.

Ha lineamenti esotici che indicano un’origine dal lontano continente di Tian Xia.

«Amaya, molto piacere.» Si presenta e saluta con un breve inchino.

«Sempre gentile e cortese, come potete notare» aggiunge Janiven.

Janiven poi si sposta verso un uomo dalla pelle scura, di probabile origine Garundi, con corti capelli neri, e uno sguardo burbero.

«Lui è Sclavo, ed è un fedele seguace di Iomedae.» vi informa Janiven, prima di passare al successivo.

Arriva ad un giovane ragazzo che probabilmente ha l’età di Arys, umano ma dai bizzarri occhi viola.

Vi viene presentato come Gorvio, il nipote di un mercante di cavalli di nome Jacovo.

E’ poi il turno di Larko, un altro Garundi come Sclavo, robusto ma dall’aria molto tranquilla e riservata ed estremamente taciturno.

Lavora al porto, ma è nato e cresciuto sulle colline ad est di Westcrown.

Janiven poi passa a Fiosa, la piccola halfling dall’aspetto gentile e vestita come una classica servetta.

«Anche lei l’avete già conosciuta… scoprirete come anche in lei sia forte la fede per l’Erede,

e le sue numerose amicizie tra gli schiavi halfling potrebbero risultare molto utili...»

Janiven poi arriva a Tarvi, una donna alta e dai capelli scuri, con lo sguardo pensieroso.

Scoprite che è figlia di rinomati gioiellieri e sarebbe interessata allo studio della magia, se non fosse che i suoi hanno sempre cercato di impedirglielo.

C’è poi Rizzardo, un varisiano sbarcato come clandestino e rimasto bloccato qui.

Quando Janiven gli si avvicina per presentarvelo, notate come lui perda più tempo a fissare lei che guardare voi.

Vi viene poi presentata Mathalen, una donna pacata e dall’aria seria,

che fino a poco tempo prima faceva la serva, ma ha perso il lavoro di recente.

C’è poi Vitti, un uomo bizzarro con i capelli tinti di un bel verde.

«E’ un intagliatore di legno di una certa abilità...» sta commentando Janiven quando viene interrotta da Vitti stesso.

«Sì, ma non pensate male! Uso solo legno di alberi caduti o morti per cause naturali!»

ci tiene a precisare con uno sguardo serio e convinto nonostante la frase lo faccia solo sembrare più strambo.

L’ultima cui si avvicina Janiven è la gnoma: sguardo altezzoso e capelli rosa sparati verso l’alto,

notate subito come sembri a disagio nel dover stare ferma per tutto il tempo delle presentazioni.

«E infine lei e Yakopulio… sicuramente la più scapestrata, come avrete modo di scoprire!»

In risposta alla cosa la gnoma sferra un pestone inaspettato al piede di Janiven,

che di ricambio gli tira buffetto dietro il collo. «Ecco… come dicevo...»

______________________________________________________________________________

«Beh, abbiamo finito… ora che ci siamo presentati tutti possiamo intavolare qualche discorso serio… dobbiamo sicuramente parlare del problema della cattura di Arael...»

Quindi si rivolge più esplicitamente a voi

«...ma prima di tutto mi scuso con voi per non avervi condotto io stessa tra i cunicoli fognari, ma era necessario che io mi muovessi rapidamente per riorganizzare tutti loro… dovevano essere richiamati e avvisati della cattura di Arael, in modo da iniziare ad avere qualche informazione fin da subito, per decidere poi se e cosa fare...»

«Capisco quindi se avete delle rimostranze, ma spero capiate anche le mie motivazioni… d’altronde, la mia fiducia in voi sembra proprio essere stata ben riposta… siete qui no? E più che sani mi pare, vedendovi… ditemi un po’ com’è stato il vostro viaggio fin qua…»

Se stavate mangiando qualcosa, durante tutte le presentazioni fate in tempo a finire.

Inviato

Sir Romerian Durandal

Dopo essermi lavato, cambiato di abiti e rivestito con armi e armatura, mi reco assieme a Luthor e Sildon a cena.

Il pasto è ottimo, ma mi servo con moderazione ben conscio delle difficoltà che questa gente potrebbe dover affrontare per sfamarsi.

Ascolto le presentazioni sorridendo incoraggiante e cercando di mandare a memoria tutti i nomi e i volti, in particolare di coloro che vengono presentati come fedeli dell'Araldo di Aroden.

Quando poi Janiven si scusa per averci lasciati nelle fogne, scuoto la testa per tranquillizzarla

A nome mio, sei ampiamente giustificata.

Anche se non riesco a scrollarmi di dosso l'impressione di essere stato messo in qualche modo alla prova.

In alcuni punti i simboli erano cancellati e rovinati tanto da rendere impossibile distinguerli, inoltre abbiamo affrontato una pattuglia di armigeri dei Cavalieri Infernali e una piccola congrega di Goblin.

Non abbiamo avuto difficoltà ad interpretare le indicazioni nel baule.

La muffa marrone appena prima dell'uscita immagino sia nota... Quella mi ha fatto perdere i sensi inaspettatamente, ma grazie a Sildon siamo riusciti ad evitarla.

Inviato

Seguo la piccola halfling vestita come una servetta, fino alla stanza che mi è stata riservata. Faccio un cenno di assenso alla halfling che mi lascia sola.

"Perlomeno posso lavarmi e levarmi questa puzza orribile, non è certo stato il massimo passare tutto quel tempo nelle fogne."

Rimuovo l'armatura e le mie armi, dopodiché mi spoglio dei miei abiti, rimanendo nuda. Afferro comunque la mia spada, e la poggio di fianco alla vasca, per la mia consueta abitudine di non fidarmi mai troppo di nessuno, ed in qualunque posto.

Mi immergo nell'acqua calda, sentendo i miei muscoli rilassarsi dopo le fatiche di oggi, ed uso una ingente quantità di sapone per lavare via la puzza che mi si è attaccata addosso.

Finito il bagno cerco nella stanza della biancheria e degli abiti puliti, su cui poi rimetto la mia armatura.

Torno nella navata del tempio, dove il piccolo gruppo di ribelli sta discutendo animatamente.

"Bene, non hanno niente di meglio di cui discutere che del nome...."

Evito di sedermi al tavolo, rimanendo in piedi in un angolo, osservando i volti dei presenti mentre Janiven fa le presentazioni. Solo un nome mi giunge familiare, quello di Ermolos il Vecchio, padre di uno dei presenti.

"Ermolos, è un eroe abbastanza famoso, ma ho sentito che è scomparso da tempo, per questo il figlio ha una faccia cosi cupa a sentirlo nominare, immagino. Per il resto un gruppo decisamente variegato, mi chiedo quante di queste persone siano di una effettiva utilità."

Penso tra me e me.

Alla domanda di Janiven lascio che sia Romerian a rispondere, a cui poi mi affretto ad aggiungere:

"Se questa piccola avventura è servita anche come dimestrazione delle nostre abilità, suppongo l'abbiamo superata. Suppongo che ognuno di noi sia qui per un motivo, ma da parte mia ti voglio ricordare il nostro accordo, Janiven. Aiutatemi a liberare mio fratello, ed io aiuterò il vostro gruppo in qualunque impresa vogliate intraprendere."

Inviato

Quando Romerian racconta cosa avete affrontato nel vostro viaggio nelle fogne cittadine vedete come gli sguardi di tutti,

chi più chi meno, esclusa Janiven ovviamente, inizino a mostrarsi sempre più stupefatti e ammirati nei vostri confronti.

Alcuni commentano anche le vostre parole a bassa voce.

Potete sentire commenti entusiastici, dai bisbigli capite cose come:

«...Incredibile! Hai sentito? hanno affrontato dei Cavalieri!... e pure dei goblin!»

«...Sono fortissimi! Con gente come loro possiamo davvero cambiare la città!»

Se non era chiaro già prima, ora lo è di sicuro: Janiven è sicuramente una donna competente e abile,

e Arael per averla presa al suo fianco dovrebbe essere come minimo altrettanto capace, ma gli altri membri

di questo gruppo sono quasi solamente giovani idealisti senza delle vere capacità, persone semplici che

sono qui per il desiderio di una vita migliore per se stessi e gli abitanti di Westcrown.

A guardarli, alcuni potrebbero avere le potenzialità per addestrarsi al combattimento o ad altre arti,

ma ora come ora di certo non è gente pronta ad affrontare a viso aperto pericoli come quelli che avete

incontrato voi nelle fogne.

Janiven, dal canto suo risponde in primis alle parole di Romerian.

«Avete incrociato degli Infernali quindi... se siete qui comunque l'esito dello scontro è chiaro... solo... devo chiedervelo:

ci sono stati superstiti?? Perché sapete come funzionano le cose qui in città... se qualcuno vi ha visto in faccia ed è riuscito

a scamparla, non sarà facile per voi tornare a girare per le strade tranquilli...»

Inoltre le parole sul baule la fanno sorridere.

«Quindi avete trovato quel passaggio... non era l'unica via per arrivare qui, ma meglio così... dovrò rifornire nuovamente

il baule di Gelo Rapido allora... ne tengo sempre qualcuna piazzata lì perché nella zona li vicino si formano spesso

Muffe Marroni come quella che avete trovato... Purtroppo l'ambiente fognario ne favorisce la crescita...»

Infine, Janiven ribatte alle parole di Arys

«Forse ricordi male, i termini del nostro accordo erano diversi... avevo messo in chiaro fin da subito che non potevo aiutarti a liberare

tuo fratello dalle prigioni cittadine... i patti erano altri, se ci pensi meglio...»

@Arys

Spoiler:  
Se ti vai a riguardare i primi post, ad inizio campagna, quando hai parlato con Janiven la prima volta, vedrai che

ha decisamente ragione... l'accordo che avevate preso era diverso:

Ti avrebbe fornito un posto sicuro, aiuto, supporto, altra gente a cui poterti appoggiare in caso di necessità,

in cambio del tuo aiuto alla causa del suo gruppo.

«Comunque aspetta a perdere la speranza...»

Sul volto di Janiven si stampa uno sguardo pensieroso e riflessivo.

«La cattura di Arael potrebbe portare cambiamenti alla condizione di tuo fratello, per quello che so...

quindi non è ancora dette l'ultima parola nemmeno in quel frangente... ma di Arael parleremo dopo...»

«Avete qualche domanda? O dubbio?»

Inviato

Sir Romerian Durandal

Sul mio viso passa un'ombra, mentre rispondo a Janiven

Nessun sopravvissuto.

Avrei qualche domanda, se posso.

Siete... Siamo noi gli unici membri? O ce ne sono altri sparsi per Westcrown?

Da quanto tempo stai lavorando per reclutare volontari?

E... Arael. Ho sentito parlare di un chierico della chiesa di Iomedae con quel nome.

La fisso negli occhi

È la stessa persona?

Inviato

«Sì, Arael è un sacerdote dell'Erede, proprio come te e e Luthor...

con qualche anno di esperienza più di voi alle spalle, ma in pratica è proprio un vostro collega.»

Risponde subito Janiven.

«Il gruppo... sì siamo noi, quelli che vedete qui presenti... non so se vi aspettavate qualche numero più alto,

ma l'idea non è partita da moltissimo tempo, e trovare gente adatta capirete che non è semplice...

ogni volta che individuo quello che ritengo un potenziale candidato devo valutare attentamente ogni possibilità

e cercare di comprenderlo il più possibile ancora prima di avvicinarmi e tentare il dialogo...

tutto questo richiede il suo tempo... potete immaginare voi stessi cosa succederebbe se mi avvicinassi a fare

certi discorsi a persone che potrebbero denunciarmi subito, o peggio, accettare l'invito solo per poi denunciare tutti i presenti!

Prima di avvicinarmi a qualcuno devo sempre valutare ogni mossa con attenzione e perdere quindi tempo...»

«Inoltre, per ciò che il nostro gruppo si propone non sono necessari eserciti o grandi numeri... almeno di certo non per ora...

come già avevo iniziato a dirvi da Vizio prima che sopraggiungessero gli Infernali, non è certo nostra intenzione proporre

una rivoluzione armata... sarebbe una cosa impossibile e da pazzi sconsiderati...»

Poi Janiven approfitta dell'occasione per fare un discorso, spiegandovi così meglio l'ideologia su cui è nato il gruppo,

cosa che aveva già iniziato a fare alla taverna, ma che ora può fare in modo più chiaro.

«NO! Quello che vogliamo è lavorare attivamente per il bene della città e dei cittadini,

andando contro la legge se necessario, ma facendo in modo che la popolazione ci riconosca e sappia che c'è chi tiene davvero a loro...

far vedere che lavorando insieme le cose si possono cambiare!...»

Janiven si avvicina al tavolo e appoggia con fermezza le mani su di esso, fissando tutti voi con fierezza e convinzione.

«La visione di Arael è quella di un popolo che riprende coscienza della propria situazione e reclama a gran voce la propria autonomia!»

«Sicuramente finiremo con lo scontrarci con le autorità, ma il nostro scopo non è una guerra aperta, che non potremmo vincere...

dobbiamo lavorare nell'ombra, creare un legame forte con la popolazione, affinché quando sarà ora di uscire allo scoperto

avremo l'appoggio del popolo, qualcosa che nemmeno il Casato Thrune potrà ignorare!»

Il discorso della donna è molto sentito, vi è subito chiaro quanto sia convinta di ciò che dice,

e vi guarda con ardore, sperando che anche voi almeno in parte siate convinti che tutto ciò sia possibile.

Le parole di Janiven inoltre galvanizzano ulteriormente il gruppo, già eccitato per il vostro arrivo e i vostri racconti.

Rizzardo abbozza un applauso e viene seguito da qualche altro, mentre in generale sembrano tutti molto convinti e carichi.

Inviato

"L'importante è che ci sia una possibilità di salvare mio fratello. Se poi questo possa portare benefici alla città, tanto meglio."

Osservo il disparato gruppo di persone, non troppo convinta che sia in grado di fare la differenza. Tanti buoni propositi, ma idee?

"Suppongo abbiate già un'idea di come vogliamo procedere in questo progetto? In quel caso direi di tagliare corto con i convenevoli, e metterci al corrente."

Continuo, in maniera sempre piuttosto scortese, tanto per mettere in chiaro che non ho interesse a diventare amica di nessuno in quel gruppo, ma di passare al lato pratico.

Inviato

"Questi ragazzi non mi sembrano certo all'altezza del compito. E' possibile che non se ne rendano conto?"

Mi guardo intorno a lungo e rifletto altrettanto lungamente prima di prendere parole.

"Janiven, sarò franco e leale, come anche sincero e diretto: al momento nutro più dubbi che speranze su questo gruppo, giacché quando l'agnello va a combattere il lupo si parla di incoscienza, non di coraggio.

Tuttavia non voglio sottrarmi ai doveri morali, quindi che c'é in serbo per noi? Spero che tu mi possa convincere fino in fondo a seguirvi in questa missione."

Ospite Boendal
Inviato

Resto in silenzio durante le presentazioni, cercando di memomorizzare i nomi ed associociarli ai vari visi.

Quando mi presentano mi limito a dei semplici sorrisi accompagnati da un leggero cenno del capo.

Approfitto della cena ma senza esagerare.

Ascolto gli interventi dei miei compagni e le risposte di Janiven

il gruppo non è numeroso... e come sta sottolineando Luthor non sono neanche addestrati...

Solo alla fine rompo il mio silenzio

«Janiven, le tue idee coincidono con le miei, abbiamo lo stesso sogno e vorremmo realizzarlo.

Ma come diceva Luthor anche un gregge di agnelli non ha speranze contro un lupo, figuriamoci un esercito di lupi...

Quindi l'idea di lavorare nell'ombra va bene, ma serve comunque una buona organizzazione; fuori ci sono troppe orecchie ed occhi disposti a venderti per le cose più futili o solo in cambio di qualche promessa.

Il mio supporto morale lo hai, altrimenti non sarei qui, ma il fine del nostro incontro era quello di guadagnarti anche il mio supporto "fisico". Quindi, per me, sarebbe preferibile tagliare corto.»

Inviato

Sir Romerian Durandal

Dopo le parole cariche di cinico realismo di Arys, Luthor e Sildon, intervengo anche io.

Secondo me può funzionare, invece.

Non serve essere né tanti, né combattivi per diffondere un'idea, ma solo convinti e convincenti. Anche il più grande albero nasce da un seme piccolo, dicono: noi siamo quel seme, nascosto sottoterra, intento a mettere radici.

Sorrido incoraggiante

Avnti, sentiamo il tuo piano.

Non so cosa abbiano in mente gli altri. Queste persone hanno solo ideali ed entusiasmo a sorreggerli, e le loro parole puntano a demoralizzarli? Una retata di cavalieri infernali avrebbe fatto meno danno a queste persone...

Inviato

Janiven ascolta con attenzione le parole di tutti.

I discorsi di Luthor e Sildon stanno per farla ribattere, quando le parole di fiducia e comprensione di Romerian la bloccano e la fanno sorridere felice.

«Esatto!» esclama «Proprio di questo parlavo! Non è questione di pecore e lupi... Non siamo qui per cacciare a calci nel sedere dottari e infernali,

quello che vogliamo fare è migliorare le condizioni di vita del popolo di Westcrown, fargli vedere che c'è chi tiene a loro per davvero!»

«E quando la maggioranza della popolazione ci vedrà come dei benefattori e avrà il coraggio di supportarci, allora nemmeno i Thrune potranno fare molto...

Sono regnanti duri, subdoli e spietati, ma non sono dei pazzi... Westcrown è un centro fondamentale per l'economia della regione, nonché la più grande città

del Cheliax... non può certo raderla al suolo o decimarne la popolazione come se niente fosse... causerebbe solo un irreparabile danno al suo stesso regno...

E a quel punto riusciremo a riavere in pugno le sorti della nostra città!»

Si ferma qualche istante.

«Il mio piano, dite?... Beh... Prima di poter agire come gruppo dobbiamo sicuramente occuparci del problema della cattura di Arael,

credo che questo sia chiaro... Ma ora come ora... purtroppo non possiamo fare altro che aspettare... vedete...»

si ferma di nuovo un istante prima di spiegare la situazione

«Mentre viaggiavate per le fogne ci siamo messi in moto e ci siamo informati: pare che la cattura di Arael abbia causato problemi burocratici

tra l'amministrazione cittadina e i Cavalieri Infernali, su chi dei due debba tenerlo prigioniero... Entrambi infatti vorrebbero tenerlo per sé...

E quindi al momento c'è poco da fare... finché non si accordano non possiamo formulare piani... dobbiamo sapere dove andrà a stare...»

«Al massimo entro domattina comunque credo che queste beghe burocratiche saranno risolte, e potremmo quindi metterci in moto...

ovviamente terremo d'occhio la situazione per essere aggiornati nei tempi più brevi possibili...»

«Questa notte potete dormire qui... al sicuro, in modo che appena abbiamo le informazioni che servono siamo tutti qui pronti ad agire...»

Janiven quindi assume lo sguardo più serio immaginabile.

«Devo chiedervelo, esplicitamente e direttamente: siete con noi o no? Non posso far agire o mettere a rischio gente dubbiosa...

O siete convinti o non lo siete... Siete elementi importanti, lo potete capire voi stessi... il vostro supporto sarebbe per noi fondamentale...»

Dalle ultime parole la donna lascia volutamente trasparire tutta la necessità e il desiderio che sente di avervi al suo fianco.

«Mi serve una risposta sicura.»

Sia Janiven che il resto del gruppo vi guarda decisamente speranzosi.

Inviato

Scrollo le spalle.

"Ormai sono in ballo, tanto vale ballare. Anche io sono dei vostri."

Dico, un pò contagiata dall'ottimismo di Romerial, ma senza darlo a vedere.

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