Vai al contenuto

[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto IX


dalamar78

Messaggio consigliato

  • Risposte 390
  • Creato
  • Ultima risposta

Principali partecipanti

L'idea di potervi riposare un pò è una tentazione troppo grande e decidete di approfittarne; la taverna è gremita di soldati, seduti sulle panche attorno a lunghi tavoli di legno di quercia o attorno al camino dove il fuoco crepita tra le pietre. Il vostro arrivo ha bloccato il brusio delle loro chiacchere e tutti vi guardano da capo a piedi; poi, una volta soddisfatta la loro curiosità, tornano alle loro discussioni.

Da questa parte signori vi dice il proprietario del locale e vi conduce tra la folla ad un tavolo nell'angolo

Banedon gli regala una manciata di lune d'argento e l'omino dalla barba rossa se ne va per prepararvi cibo e birra. I soldati indossano uniformi molto diverse l'una dall'altra: alcune sono tuniche del reggimento di mercenari delle Terre Tempestose. Due di questi soldati di ventura sono seduti al vostro tavolo; parlano a bassa voce e lanciano occhiate sospettose ad un altro gruppo di uomini seduti accanto al fuoco

Link al commento
Condividi su altri siti

Con calma vi sistemate meglio per aspettare il cibo; poco dopo, otto muscolosi mercenari, tuti vestiti con tuniche di pelle verde smeraldo ornate con la testa di una civetta, insegna della città di Delden, si alzano dai loro sgabelli vicino al fuoco e fissano lo sguardo nella vostra direzione. Poi indicano i soldati al vostro tavolo, bestemmiano orrendamente e attraversano boriosamente la sala, spingendo via in malo modo chiunque si trovi sul loro cammino. I due soldati cominciano a sudare e si guardano l'un l'altro, terrorizzati

Sporchi traditori! sbotta il capo dei mercenari afferrandoli entrambi per la collottola e tirandoli su Mille lune sono sparite dalla cassa del reggimento questa notte mentre voi due eravate di guardia. Ma voi non avete abbastanza fegato o cervello per trafugare quel denaro, e allora chi è stato eh?

I sue soldati sono spaventati a morte; si guardano in torno con l'evidente espressione di chi non sa cosa rispondere. In preda alla disperazione uno dei due punta l'indica tremante verso di voi

Sono stati loro... loro lo hanno rubato!

Link al commento
Condividi su altri siti

Con un gesto di disprezzo il capo dei mercenari scosta gli altri due soldati e mette mano alla spada

Anche noi siamo appena arrivati; il nostro denaro ci è stato rubato durante il viaggio!

Fa un passo indietro e sfodera la spada

Prendeteli ragazzi! urla lanciandosi all'attacco

Un attimo prima che lo scontro abbia inizio Banedon recita una formula arcana e subito la sala è invasa da un'esplosione di luce così intensa che tutti gridano per la sorpresa, barcollando storditi e ciechi eccetto voi cinque a dimostrazione della sua straordinaria abilità di arcanista

Presto! Usciamo di qui! vi incita Banedon correndo verso l'uscita

Link al commento
Condividi su altri siti

Approfittando della confusione e della momentanea cecità creata da Banedon, vi allontanate dalla taverna, continuando a correre per qualche minuto. Ben presto finite in una zona della città che Banedon ricorda bene; confina con un vasto giardino pubblico chiamato il Parco dell'Arcobaleno per il rande numero di fiori rari e colorati di cui è pieno. Il Parco ora è diventato un accampamento per coloro che hanno accolto il disperato appello d'aiuto del Presidente; i sopravvissuti delle città di Resa e di Zila hanno unito le loro forze a quele dei boscaioli di Daroga, rozzi abitanti delle colline che sorgono attorno ai monti Chah e a quelle delle popolazioni del fiume Churdas, formando dei reggimenti che rinforzano le guarnigioni di Tahou. Le loro insegne di guerra, illuminate dal bagliore di un centinaio di fuochi da campo, sventolano sopra le tende sparse per il grande Parco.

Di fronte all'entrata sorge la casa dlla Corporazione dei Sarti; girate in un strada che corre di fianco all'imponente edificio sede della corporazione, e poi vi infilate nel Distretto Settentrionale, attraverso una rete di vicoli e strade secondarie e, finalmente, vi ritrovate in Via delle Mignatte, proprio davanti alla casa di Chiban il Mago. Il suo grande palazzo di pietra rossa e lucida, con delle piccole finestre dai pannelli di diamante che scintillano come occhi di gatto al chiarore della luna. Passate sotto il cancello ad arco e salite la magnifica scalinata di piastrelle che conduce ad una porta di legno scuro di quercia; Banedon tira il batacchio e aspettate con pazienza che qualcuno vi apra.

Dopo alcuni minuti la grande porta si spalanca e, davanti a voi, appare l'aristocratica figura di Chiban, dagli occhi sottili e dai capelli grigi; egli vi saluta con gioia.

Banedon! esclama come un padre che si riunisce finalmente al figlio perduto da tempo Come sono felice di rivederti! Ma co'è che ti ha portato a Tahou nel cuore della notte? Sei forse venuto a mettere le tue capacità al servizio della nostra città assediata?

I miei servigi sono al vostro comando, mio signore Chiban risponde Banedon, inchinandosi con rispetto davanti all'anziano tutore Ma sono venuto alla vostra stimata casa per chiedere il vostro aiuto, sotto richiesta del Re di Sommerlund, Ulnar. Posso presentarvi i miei compagni, gli Alfieri di Sommerlund?

Chiban volge il suo sguardo gentile su di voi e sorride compiaciuto

Sono onorato di incontrarvi, nobili Alfieri

Link al commento
Condividi su altri siti

  • Supermoderatore

Soren

Lord Chiban dico chinando rispettosamente il capo davanti alla figura dell'anziano mago.

@ DM

Spoiler:  

Nel dubbio facciamo un bel individuazione del male, vedi mai che non sia chi dice di essere

Se serve conoscenze nobilità e regalità +5 per vedere cosa so su di lui

Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...