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OTTIMIZZAZIONE e INTERPRETAZIONE - amici o rivali?


Ithiliond

Messaggio consigliato

Non trovo ponderata l'idea di perdere una giocata per ogni cdp , moltiplicata per i giocatori.

Chiede troppo tempo, che per chi gioca 1 volta a settimana significa buttare mesi.

Se proprio si è fissati con la formalità, il master si inventa che il giocatore aveva già fatto od ha fatto nei 3 giorni di stop che tu master hai creato ad hoc.

Se però vuoi che sia ruolato, deve esserci una ragione davvero importante. Togliere tempo al gruppo per gli interessi del singolo non è mai bene, e pretendere la quest porterà i giocatori a rinunciare alle cdp perché si troveranno ben prestito a disagio. Nessuno vuole essere d'intralcio al divertimento e Monopolizzare la sessione ad ogni level up.

la giocata secondo me ha senso quando si può inserire bene nella campagna, nella quest, per tutti i giocatori. Sempre per l'esempio del giapponese che vuole la CdP europea, una quest in europa può dare qualcosa in più alla campagna per tutti. Mentre sono di là ecco la motivazione alla CdP.

Se si può introdurre nella campagna "regolare" qualcosa che dia un po' più di flavour al tutto... bene. Se no ci sono tanti altri modi per dare sfogo all'interpretazione, non è che giocando un PG ottimizzato con ventordici CdP bisognerà per forza sacrificarla, anzi!

Poi, come dice social.distortion qui sopra e come già detto in 4 pagine di topic, dipende tutto da cosa si vuole fare. D&D è un gioco (la G di GdR ce la dimentichiamo!?!) e deve divertire tutti attorno al tavolo. Una volta capito cosa ci piace è fin troppo facile decidere a cosa dare più importanza, ottimizzazione, interpretazione o una ponderata spruzzatina di entrambe.

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Non hai risposto. O meglio, hai risposto "perché no"

Ho il vago sospetto che dietro alla scusa del "rovini il gioco" ci sia un atteggiamento da fanboy verso i gusti diversi dai tuoi.

Solo un sospetto, non sono nella tua testa.

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Ma come non ho risposto? O non hai capito tu la risposta, o non ho capito io la domanda.

La domanda era "qual è il problema?" e ti ho spiegato qual è, non vedo motivi per cui liberalizzare le CdP possa migliorare le cose.

Ma i giocatori sono speciali eccezioni, sta scritto anche nel manuale del giocatore che se voglio personalizzare i tratti razziali per qualsiasi motivo è una buona idea farlo (include linee guida).

Io mi gioco il nano senza barba che non ha mai visto un piccone - Lasciamo che sia il resto del mondo a caratterizzare l'ambientazione, rispettandone i limiti.

Evidentemente

a) non hai letto il punto uno e due

B) i PG fanno parte dell'ambientazione, quindi non vedo perché debbano essere speciali. Sì, magari hanno accesso a qualcosa in più, ma non per questo se ne devono sbattere di ciò che è il resto del mondo.

Potrebbe essere una mia impressione, ma la risposta di Klunk non è più o meno: "mi da fastidio perchè il Master sono io, e io voglio che il le CdP siano ambientate"?

Che tutto dipenda dal master è ovvio ed è già stato detto più volte, come è ovvio che se un DM mi fa giocare in un mondo dove posso fare quello che voglio, farò quello che mi pare. Che poi trovi la cosa banalizzante e povera di significato è un'altro paio di maniche ed è solo un mio problema.

La risposta comunque non è quella, non mi "dà fastidio perché il Master sono io", ma perché sono un mezzuccio per portare all'ottimizzazione a sacrificio dell'interpretazione.

3) Idem come sopra? Ci vuole veramente poco ad un DM per fare contento il giocatore e il PG e mettere insieme persone di gilde/organizzazioni/tribù/altro da 3 posti diversi. È pieno di campagne in cui i PG si spostano tra nazioni e regioni, soprattutto se parliamo di combo di 3 CdP e druidi a livello 20°, qualcuno con un teletrasporto.... insomma, se il PG non può spostarsi per chissà quale ragione nei 3 posti (tanto ci vanno minimo 3 livelli per prendere il 1° in ogni CdP)...

Perché i png non si possono spostare, incontrare il PG, vedere in lui la potenzialità per diventare il miglior QuellaClasse del mondo e quindi istruirlo (1° livello)?

E di conseguenza: chi ha detto che gli altri giocatori non possono costruirsi il proprio Eroe come un melting pot di culture diverse che nei suoi 20 livelli di disavventure e avventure in giro per il mondo si è specializzato in X arti del combattimento/magie/quellarobadellaCdP?

Qui si parla di interpretazione, non ci vuole molta fantasia per dare un significato interessante a qualsiasi combo di classi e CdP né a rendere un piacevole e interessante spunto di interpretazione.

Potere si può fare tutto. Che poi peggiori le cose è un altro discorso.

A me sembra che questo faccia sì che interpretazione e Ottimizzazione sono rivali? Sì, perché la parte interpretativa può costringere a sacrificare la parte di ottimizzazione. Che è un po' quello che hai detto tu, ma con una sfumatura diversa. (Dark-Sephiroth ha espresso meglio il concetto).

Se vuoi leggerla così la sostanza non cambia, mi pare però che concordiamo sulla risposta da dare al titolo di questo topic. Che sia l'ottimizzazione o l'interpretazione ad essere sacrificata dipende da che punto di vista vedi la cosa e cosa ti interessa di più. A me interessa l'interpretazione, quindi limito l'ottimizzazione dei PG. A te interessa l'ottimizzazione, quindi piuttosto sacrifichi l'interpretazione.

Però a questo punto non venitemi a dire che permettere l'ottimizzazione selvaggia migliora l'interpretazione perché "faccio il concept più vicino a quello che voglio". Sì forse posso crearmi la fama di quello che fa fuori l'avversario con un colpo, e farlo effettivamente.

Il punto secondo me è solo uno: l'apertura mentale. Nelle parole di Klunk leggo una certa convinzione della superiorità morale dell'interpretazione rispetto all'ottimizzazione (se vogliamo metterla in modo banale), che era ciò che il topic, almeno per come l'ho inteso io, voleva provare a superare.

La questione del topic è se le due cose sono rivali, cosa a cui ho risposto affermativamente. Che preferisca l'interpretazione è palese, ma non ho mai detto che sia superiore all'ottimizzazione. Ho detto che un accorgimento come quello delle CdP migliori l'interpretazione, quello a cui controbatto e chi dice "eh, ma anche se non è così si migliora l'interpretazione". E non è vero, non ho trovato motivazioni valide per cui sia così.

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Che poi trovi la cosa banalizzante e povera di significato è un'altro paio di maniche ed è solo un mio problema.

Potere si può fare tutto. Che poi peggiori le cose è un altro discorso.

Quello che non capisco, io almeno, è: perché deve essere banalizzante e povera di significato?

Insomma,

A) "prendi tutte le CdP che vuoi, totalmente a caso, slegate da ogni ambientazione o caratterizzazione" non interpreta l'ottimizzazione, ma nulla ti vieta di interpretare il tuo PG di 3 classi esattamente come facevi con il PG monoclasse e tenere ugualmente alto il livello di interpretazione, semplicemente senza considerare le CdP come "extra interpretativi". Tipo il ladro-assassino sarà interpretato come un ladro specializzato, non interpreti come dove e con chi è diventato assassino, ma continui ad interpretare la crescita del PG interpretando il suo essere più letale etc.

B) "Prendi la CdP che vuoi ma ci sarà nella trama il modo, il qualcuno o il qualcosa che ti darà accesso alle conoscenze legate ad una regione particolare". Interpreti. Interpreti tutto. Incontri i Maghi Rossi, a casa loro o da un'altra parte, ma li incontri in game, ruoli il tuo avvicinarti alla loro magia e ruoli ogni momento del tuo primo livello di Mago Rosso. E fai così per ogni classe o CdP che ti vuoi prendere.

Non capisco proprio perché questo peggiori le cose. Nel peggiore dei casi non le cambia nemmeno. Il tuo ladro interpretato benissimo migliora le sue capacità letali etc? Giochi la gilda degli assassini, il primo omicidio etc, oppure giochi solo direttamente il ladro letale e cattivone.

In ogni caso ruoli ugualmente, interpreti ugualmente se vuoi. Non sacrifichi nulla.

Se invece non vuoi interpretare (non a tutti interessa) sei libero di non farlo tanto come prima.

Un mondo in cui i più grandi eroi (si parla di livelli alti se si parla di 3 CdP) e i peggiori cattivi della storia si affrontano utilizzando abilità particolari che riuniscono l'apice della maestria di tutte le regioni del mondo... beh, non è piatto. Ma proprio per niente. Ogni pg e ogni PNG può essere unico, risultato di viaggi e conoscenze ed incontri, di avventure che lo hanno portato a specializzarsi in una o più arti particolari, conoscendo magie controllate da sempre da ristretti gruppi di incantatori, imparando a sfruttare stili di combattimento incredibilmente lontani da ciò che avevano conosciuto nella loro città natale... Sì, ci sono altri che si sono specializzati in una singola cosa, diventando dei Maestri veri e propri di una scuola di magia, di una tecnica particolare, veri esempi di uno stile di vita.... insomma, di flavour se ne può mettere a pacchi se si vuole!

I PG sono eccezioni, lo dice il manuale, nel senso che pochi sulla totalità degli esseri viventi PNG prendono livelli di classi, molto pochi arrivano ad avere 20 livelli (e per ragioni di gioco li incontrano sempre i PG, sì). Sono gli eroi, i protagonisti del gioco (non devono essere i protagonisti dell'ambientazione tutta, ma i giocatori devono sentirsi un po' protagonisti)... è anche lecito che in centinaia o migliaia di ore di avventure per arrivare al 20° diventino "speciali". Non modificando radicalmente l'ambientazione in loro favore, ma per arrivare al 20° possono aver incontrato sia maghi rossi che assassini che difensori nanici e guardie nere e quant'altro vogliano...

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Se vuoi leggerla così la sostanza non cambia, mi pare però che concordiamo sulla risposta da dare al titolo di questo topic. Che sia l'ottimizzazione o l'interpretazione ad essere sacrificata dipende da che punto di vista vedi la cosa e cosa ti interessa di più. A me interessa l'interpretazione, quindi limito l'ottimizzazione dei PG. A te interessa l'ottimizzazione, quindi piuttosto sacrifichi l'interpretazione.

Però a questo punto non venitemi a dire che permettere l'ottimizzazione selvaggia migliora l'interpretazione perché "faccio il concept più vicino a quello che voglio". Sì forse posso crearmi la fama di quello che fa fuori l'avversario con un colpo, e farlo effettivamente.

Guarda, a questo punto non posso fare altro che portare la mia esperienza da giocatore e da dm. In tutte le campagne dove è stata permessa "l'ottimizzazione selvaggia" non solo sono state le campagne più divertenti, ma sono state anche quelle in cui i giocatori hanno interpretato (e soprattutto si sono divertiti molto a farlo) nella maniera più coinvolta proprio perchè non avendo messo paletti del "no, questo non lo puoi fare per [inserire motivazione X]" hanno potuto farsi il personaggio che avevano in testa come lo avevano in testa. E ti posso assicurare che nessuno sparava fulmini dal sedere, anzi...La campagna in cui ci siamo divertiti meno è stata una ambientata nei FR, perchè molti personaggi dovevano essere incastrati in determinate chiese/gilde per poter essere effettivamente costruiti per essere coerenti con l'ambientazione, e questo ha vuto il risultato di avere nel party personaggi apparetnenti a fazioni rivali, con conseguenze ben poco divertenti (sia per il master che per i giocatori)...

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La domanda era "qual è il problema?" e ti ho spiegato qual è, non vedo motivi per cui liberalizzare le CdP possa migliorare le cose.

Diciamo così: tu hai risposto, ma la tua risposta non è stata convincente per nessuno degli utenti che ti hanno poi risposto a loro volta.

Per loro tutte le ragioni esposte sul perché liberalizzare le CdP migliora le cose (e sì, avvicinarsi al concept di personaggio che si ha in mente/sviluppare un nuovo concept di personaggio che non si aveva in mente grazie alle capacità delle CdP è una ragione, e io lo faccio continuamente, anche se sembri non crederlo possibile) sono più valide di quelle che hai esposto tu sul perché non farlo (che a molti è parso un giudizio basato più su gusti personali e pregiudizi che su altro).

Allo stesso modo, nessuno di quelli che ti hanno risposto è stato convinto dal fatto che un'ambientazione in cui i personaggi hanno accesso a svariate CdP e dunque a capacità e concept differenti possa essere più piatta di una con meno concept e capacità.

Però a questo punto non venitemi a dire che permettere l'ottimizzazione selvaggia migliora l'interpretazione perché "faccio il concept più vicino a quello che voglio".

L'ottimizzazione selvaggia, e penso che ti riferisca alle TO, non migliora l'interpretazione, né quello è il suo scopo.

Se non capisci come mai

a) avere accesso a capacità più varie

B) avvicinarsi di più a un concept

c) riuscire a giocare concept altrimenti ingiocabili

d) ottenere più spunti per i personaggi e la trama

siano motivi più validi di "caratterizzare organizzazioni e regioni" per decidere se liberalizzare o meno le CdP in favore dell'interpretazione, non vedo cosa possa fartelo capire.

Tanto più che si può tranquillamente caratterizzare una determinata organizzazione o regione con una CdP e poi concederla comunque al PG senza violare la coerenza dell'ambientazione - e, anche qui, se non te l'hanno fatto capire i vari esempi di miniquest, studio indipendente, viaggi, maestri rinnegati e documenti segreti, non vedo cosa possa farti accettare l'idea.

La questione del topic è se le due cose sono rivali, cosa a cui ho risposto affermativamente. Che preferisca l'interpretazione è palese, ma non ho mai detto che sia superiore all'ottimizzazione. Ho detto che un accorgimento come quello delle CdP migliori l'interpretazione, quello a cui controbatto e chi dice "eh, ma anche se non è così si migliora l'interpretazione". E non è vero, non ho trovato motivazioni valide per cui sia così.

In realtà io, e anche molti altri, a quanto sembra, ho notato un certo tono di superiorità fra le righe, unito a quelli che a me, e a molti altri, sono parsi pregiudizi basati su esperienze negative, più che giudizi maturati in seguito a un dialogo o a un tentativo sincero di provare a giocare unendo i due aspetti del gioco.

Poi, si sa, la comunicazione scritta fatica a veicolare certe sfumature, per cui potremmo esserci tutti sbagliati, ma l'impressione che ho avuto è quella.

Personalmente, la mia risposta al topic è "l'ottimizzazione e l'interpretazione sono rivali e mutualmente esclusive unicamente se glielo permettiamo; nove volte su dieci di quelle in cui glielo permettiamo, sarebbe bastato un piccolo sforzo per non dover scendere a compromessi e ottenere entrambe".

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Che tutto dipenda dal master è ovvio ed è già stato detto più volte, come è ovvio che se un DM mi fa giocare in un mondo dove posso fare quello che voglio, farò quello che mi pare. Che poi trovi la cosa banalizzante e povera di significato è un'altro paio di maniche ed è solo un mio problema.

La risposta comunque non è quella, non mi "dà fastidio perché il Master sono io", ma perché sono un mezzuccio per portare all'ottimizzazione a sacrificio dell'interpretazione.

E perchè mai? Se io voglio interpretare un abile assassino, posso farlo sia che sia un Ladro di 20 livelli, un Ladro 10/Assassino* 10, sia che sia un Ladro X/Assassino* X/altraroba X. Il personaggio sarà comunque un tizio in grado di uccidere rapidamente i furtivi rendono benissimo questa cosa) ed estremamente abile in vari campi (8 + mod Int PA aiutano).

Cosa cambia allora? Che se io volevo il colpo mortale, per le situazioni in cui voglio uccidere il nemico con un colpo ben assestato, fosse anche un drago. Se faccio Ladro puro (o comunque senza Assassino) non avrò mai questo privilegio, quindi il mio personaggio NON SARA' ESATTAMENTE COME L'AVEVO IMMAGINATO. E quindi sarà meno divertente da ruolare, perchè non è bello dover ruolare qualcosa che non piace o che non è "completo".

E tutto questo perchè l'Assassino (una CdP che non esiste nel gioco, perchè non tutti gli assassini la possiedono) ha una serie di paletti che non servono a renderlo bilanciato a livello meccanico (l'unica cosa che dovrebbero fare, visto che i maggiori problemi sono gli sbilanciamenti meccanici).

Poi a te può anche piacere limitare la libertà dei giocatori mettendo paletti anche inesitenti (perchè non bastano i paletti interpretativi della classe, bisogna anche metterne altri), ma la maggior parte delle persone qui preferisce avere giocatori contenti.

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  • Supermoderatore

Nota - %2$s Per quanto osservato, parte della discussione sembra arenata su una questione di considerazione personale, ovvero sul giudicare o meno "migliore", rispetto alla qualità dell'interpretazione nel gioco, la concezione di slegare l'interpretazione dalle classi/cdp.

Le opinioni di ognuno sono state esposte, ma anche riproposte in più occasioni.

Invito quindi ogni utente a prendere atto delle opinioni avverse rileggendo i post precedenti, e a cercare di evitare di sviare nuovamente la discussione su questo aspetto particolare.

In via eccezionale, e in vista di un ammodernamento futuro del Regolamento e degli strumenti di moderazione, vorrei chiamare lo SLOW DOWN per questo topic.

A partire da adesso e per le 24h successive ogni utente è autorizzato a scrivere un solo singolo reply a questa discussione.

In questo modo si spera di ottenere messaggi più ponderati e meno " botta e risposta" stile chat.

Buona navigazione

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Quoto un po' qua e un po' là.

Imho il punto è che prima di bannare bisogna adattare.

Questo perché, e credo sia obiettivo, un gioco con un'opzione in più è meglio di un gioco con un'opzione in meno, premesso che entrambe le opzioni abbiano ugualmente senso.

Ad esempio, anziché barrare il monaco shaolin nell'ambientazione medievale, si può provare ad adattarlo come membro di una setta ermetica, come guerriero di una terra lontana o come sicario dotato di poteri magici.

Fare così permette al giocatore a cui piacciono le capacità del monaco di giocarlo e apre nuovi spunti interpretativi per lui e di worldbuilding per il DM.

Lo stesso si può applicare al 99% delle classi, delle CdP e dei talenti: basta non temere che i giocatori facciano PP in cattiva fede e accettare l'idea che le classi si possano rifluffare un attimo per avere un mondo più vario e ugualmente coerente.

Come ho già detto prendo in considerazione il tutto, spesso ne faccio buon uso per la mia ambientazione. Di certo banno solo nel caso il personaggio o le sue capacità stridano con lo scenario che avevo in mente, e capitato di rado ma è capitato, se dai una coerente alternativa non crei malcontento, anzi. Il tuo consiglio di adattamento l'ho applicato di continuo, è una cosa che facciamo tutti, l'importante è bilanciare le cose.

1) il concetto non è di prendere la CdP che vuoi quando vuoi ma di non essere ostacolato nell'interpretazione da paletti inutili che non hanno riscontro nel mondo di gioco. I cosidetti prerequisiti per l'interpretazione i nrealtà la peggiorano, ecco perché non dovrebbero esserci

2) alcuni prerequisiti numerici hanno a che vedere con la coerenza, tipo sapersi nascondere per diventare assassini o essere stregoni per avere sangue di drago

3) gli altri prerequisiti hanno a che vedere con il bilanciamento. Se il bilanciamento non ti interessa certo che puoi toglierli... e che li tieni a fare?

il PG non deve essere affatto slegato dal contesto, anzi, il BG dovrebbe fare riferimento all'ambientazione. Sono le classi che dovrebbero essere slegate dall'ambientazione. Drizzt è legatissimo all'ambientazione ma cosa ha del ranger? Ben poco. Il compagno animale è un oggetto magico ed ha più il significato di "unico amico che avevo" piuttosto che di "amo la natura e gli animali mi obbediscono". Incantesimi ne ha usati? non ne ricordo.

Nell'ambientazione non è permesso tutto. Se vuole unirsi ai maghi rossi (gilda) dovrà superare l'eseme di ammissione. Se vuole prendere la CdP dei maghi rossi invece che faccia pure. Non vedo cosa dovrebbe impedergli di studiare in modo più approfondito gli incantesimi di una scuola. Nel mondo di gioco nessuno saprà che CdP hai, anzi nessuno sa che esistono CdP e livelli.

Una classe come il ninja in un'ambientazione medievale ci sta male effetivamente. Ti sei chiesto il perché? perché è (un pò) ambientata. Se gli cambi il nome potrebbe essere un assassino.

innanzitutto volevo dirti che, insieme all'autore di questo thread, mi ha fatto molto piacere leggere i vostri post anche se avete una visione leggermente differente dalla mia.

Thondar, Il tuo concetto è chiarissimo: ottimizzare è slegato da interpretare. Per me invece sono legate ma questo non significa che l'interpretazione è succube della classe scelta o viceversa, per essere credibile vanno armonizzate e devono procedere di paripasso. Questo non significa che se ho la classe guerriero devo per forza interpretarne i cliché che il manuale propone nella descrizione, come, ad esempio, reputo poco credibile in una trama avere un guerriero di buon livello che dal giorno alla notte multiclassa in mago e giustifica a posteriori questa scelta. Si può fare e l'ho fatto fare ma non riesco a trovarla credibile al fine dell'interpretazione. Non per forza la faccenda deve passare per quest, monologhi, riti d'iniziazione o lunghe pause in game dove maturare una propria identità (come se per diventare un'incantatore bastasse qualche settimana di studi), ci sono mille maniere che se scelte con il giusto tempismo rendono il tutto molto più caratteristico e per nulla noioso.

Poi non dico che non possa essere divertente giocare senza dover giustificare in anticipo un guerriero che multiclassa in mago. Mi immaginerei una scena tipo, risveglio in locanda dove il resto del gruppo sbigottito chiede cosa diavolo sta facendo con tutti quei libri e lui che in stile drugo del grande lebowsky si accende la pipa, allarga le braccia e con tutta tranquillità dichiara: "Mi andava! a proposito dite al Mago che ho preso in prestito le sue cose, e che la menasse di meno con la sua scuola di magia...10 anni un corno!"

Su Drizzt ti do ragione, ma (vado a memoria) la trama stessa ha giustificato la sua build, guerriero in menzoberran, ranger quando si è trovato da solo ecc. E mi andrebbe benissimo.

Se ho in mente un'ambientazione medievale ci sta male. Il ninja di solito lo chiedono quando vogliono usare il bonus saggezza o quando vogliono proprio avere l'aspetto di un ninja, armi e costumi, lo vedrei più vicino al monaco che all'assassino, nulla di male però appunto mi devi far escogitare qualche alternativa o variazione a terminologie usanze ecc. E quindi torniamo al mio discorso che preferisco non agire a posteriori, questo non significa che se al X livello uno propone una build un po' più esotica non si trovi il modo per rendere coerente ambientazione e personaggio, anche se la campagna è iniziata da mesi. La domanda che ti faccio è: C'è qualcosa di male a caratterizzare "troppo" un'ambientazione troppo? Ravenloft, Dragonlace le trovi noiose e limitanti? Sbaglio quando dico che il tuo stile di gioco può sostanzialmente avvicinarci ad un sistema "point buy"?

Sostanzialmente se vai a limitare una CdP a certi luoghi/organizzazioni deve esserci un OTTIMO motivo per cui quelle stesse cose non le posso imparare lo stesso.

Sono d'accordo, ma posso dirti che questo discorso vale anche per il contrario, deve esserci un OTTIMO motivo per cui quelle stesse cose le puoi imparare lo stesso. Cosa ne pensi?

Trovo tutta la discussione molto interessantel e vorrei dare un piccolo contributo.

Quale che sia l'edizione impiegata e il livello di capacità tecnica dei giocatori ritengo che ci siano due modi radicalmente diversi di utilizzare D&D, riassumibili come segue:

- gioco in un’ambientazione usando D&D

- gioco a D&D in un'ambientazione

Gioco in un'ambientazione usando D&D

Esempi: Dark Sun, Midnight, Alfeimur, Dragonlance

Quello che mi interessa è ricreare il flavour dell'ambientazione.

Classi e CdP, sistema magico ed equipaggiamenti subiscono significative modifiche.

Ottimizzare è più difficile tecnicamente perchè molte opzioni non sono disponibili, ma più soddisfacente perchè si aprono nuove possibilità specifiche del setting.

Un giocatore puó proporre di utilizzare CdP estranee, ma ogni classe deve essere attentamente valutata e magari modificata insieme da lui e dal DM perché rispetti il setting e il flavour.

Potrei utilizzare sistemi differenti per giocare l’ambientazione, ma D&D è quello prescelto per vari motivi.

Gioco a D&D in un'ambientazione

Esempi: Forgotten Realms, Greyhawk, Nerath, Golarion

Gioco a D&D in un setting ecumenico, dove ogni classe e CdP esiste ed è utilizzabile dai PG (dai ninja ai maghi di plume). In questo caso se voglio accedere al mago rosso e sono di Calimshan, di solito posso farlo ugualmente. Ci sono Master che concedono l'uso della CdP senza richiedere il rispetto del flavour. Altri (tra i quali il sottoscritto) creerebbero una società segreta ad hoc alla quale il personaggio deve accedere (ovvero se la classe richiede un'affiliazione restrittiva come obbligo di accesso, non glielo regalo, ma gli facilito comunque il lavoro).

In questo scenario l'ottimizzazione è parte integrante del gioco, nei limiti del buon senso.

Nessuno dei due sistemi è sbagliato, ma personalmente ho visto che alternare una campagna di un tipo a una dell’altro è molto più divertente per i miei giocatori.

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Klunck, non mi prendere in giro.

La domanda è: Se a me diverte buildere e non voglio fare il PP, tu per quale motivo devi vietarmi il mio halfling bardo fatato/ chierico1/ paladino di prestigio2/beastmaster1/ halfling outrider 10 se la build rappresenta da un punto di vista meccanico la mia idea di personaggio?

Dì: "perché non voglio tu faccia come ti pare, campagna mia e solo io decido". Almeno sei sincero e si va avanti.

Ps.

Un esempio canonico è il ladro del MdG che multiclassa mago da un giorno all'altro. Nessuna motivazione se non desiderio di lanciare Incantesimi.

E questo secondo il Manuale Del Giocatore.

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Sono d'accordo, ma posso dirti che questo discorso vale anche per il contrario, deve esserci un OTTIMO motivo per cui quelle stesse cose le puoi imparare lo stesso. Cosa ne pensi?

Il motivo è che è realistico, perché avviene tutti i giorni nel mondo reale, e se ci riesce la gente normale figuriamoci i PG che sono persone eccezionali incredibilmente sopra la media.

A sostegno di quanto affermo, ricordo che il design del gioco è molto chiaro circa la qualità dei PG in confronto al resto degli abitanti del mondo.

-Una persona con tutti 10 e un 12 a una caratteristica si fa notare. 12 è tanto. Ti dicono cose tipo "sei forte come un mezz'orco! Sei agile come un elfo!". I PG hanno il potenziale per partire con 18 sulla primaria, 16 è pressoché garantito.

-Un chierico di primo livello è già "eccezionale", al punto che alcuni utenti del forum hanno ritenuto opportuno creare un manuale ad hoc (livelli infimi) per rappresentare gradualmente la progressione da principiante a eroe, normalmente saltata.

-Un esperto di livello 5 è paragonato ad Einstein e rappresenta il massimo delle capacità umanamente raggiungibili, oltre il LV6 non si possono nemmeno più chiamare speciali, sono letteralmente sovraumani.

Viviamo in un mondo dove la gente impara a programmare, a dipingere e a suonare musica da autodidatta, e a volte quelli con più talento arrivano più in alto di quelli con un'istruzione formale.

I PG hanno ancora più talento di così, e gli si vuole negare questa possibilità?

Certo capisco le ragioni narrative di metaplay (è metaplay dire: "non mi piace la tua storia quindi no" perché impone effetti di gioco per cause extra gioco) ma tecnicamente non mi sembra il massimo del realismo.

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Ripeto

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A partire dalle 12:28 di oggi e per le 24h successive ogni utente è autorizzato a scrivere un solo singolo reply a questa discussione.

In questo modo si spera di ottenere messaggi più ponderati e meno " botta e risposta" stile chat.

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La verità è che viene sempre fatto per ottimizzare e apre SEMPRE la strada all'ottimizzazione. Non ho mai sentito di nessuno utilizzi 4 CdP e 4 classi solo perché fanno flavour

non è la prima volta che ti sento dire che togliendo i paletti tutti sarebbero arcimaghi o assassini...

C'è invece un errore alla base: non tutti i giocatori sono uguali, non tutti sono PP, anzi l'OP ha fatto l'ipotesi (a mio parere fuorviante, ma comunque va rispettata) che si ottimizzi senza sbilanciare, ovvero che il proprio PG, pur con 4 CdP, NON sia più forte degli altri. Quindi quel caso di cui stai parlando è Off-Topic.

La verità è che pure in questo forum ci sono innumerevoli casi di gente che builda per motivi diversi dall'ottimizzazione (e soppratutto dal PP). Si può buildare perché piace giocare un Pg dotato di particolari capacità che le classi base non danno, si può buildare per ottenere Pg simili ai nostri eroi preferiti di fumetti, libri o altro, si può buildare per seguire la storia e andare dietro a quello che capita al PG (come secondo voi dovrebbe essere regola ma in realtà si tratta solo di una possibile su tante coerenti), si può buildare perché ci piace un concept debole e non si vuole restare indietro (tipo arciere a cavallo, se non lo ottimizzi sei una schiappa).

Inoltre se pensi che anche volendo fare PP le combinazioni si ridurrebbero a poche sei fuori strada, basta guardare le guide e vedrai che le possibilità sono tante per ogni classe. Se invece parli in generale allora la gente PP non multiclassa, bensì si prende il druido puro.

Infine tutto ciò si riferisce solo ai PG, cioè 5 individui su tutto il mondo, perché i PNG saranno buildati dal DM che si spera non sia interessato a fare PP (e se lo fosse non si darà limitazione). Un mondo dove tutti i PNG hanno la stessa cdp non esiste, se non per volontà del DM. Nulla lo obbliga a farli ottimizzati. il problema casomai si pone se limiti l'accesso alle classi. In tal caso hai PNG più omogenei, del resto tu stesso lo hai ammesso: "Come si dice, meglio pochi, ma buoni."

Facciamo invece il discorso inverso: prendiamo un giocatore. E' ottimizzatore? se no, non c'è problema (o meglio c'è, ma si tratta di altro). Se invece lo è, che farà? ottimizzerà quanto può. Limitargli le possibilità non lo porterà a non ottimizzare ma a creare Pg limitati. Al limite potresti ridurre il PP (ma anche no: druido puro) però questo è OT. In pratica tutti gli ottimizzatori creerebbero PG uguali, sfruttando la migliore tra quelle poche combinazioni che tu hai lasciato disponibili in quella zona. Se è un ottimizzatore ottimizzerà sia che tu gli dia accesso a 5 CdP che a 100, cambia solo la riuscita (e la somiglianza dei PG).

Hai un riscontro della CdP nella meccaniche del gioco -_-

Se incontro un tizio che sparisce nelle ombre mentre lo sto guardando, ho il riscontro di una CdP (assassino? ombra danzante?).

È non avendolo che c'è nessun riscontro di nulla. Potrebbe essere qualsiasi cosa quel ladro.

le CdP NON hanno meccaniche di gioco distinguibili dal giocatore. Se sparisci nell'ombra puoi essere un milione di cose. Quindi le CdP NON hanno riscontro nell'ambientazione e soppratutto NON hanno un riscontro a livello narrativo. Quello che conta nella caraterizzazione è l'aspetto narrativo, non il saper sparire nell'ombra (per quanto gli sia marginalmente legato) né tantomeno l'avere una CD+2 come i maghi rossi. L'aspetto tecnico NON ha riscontro narrativo, se non in rarissimi casi, del tipo "hei, mi ha parlato per tre round, dopo mi ha attaccato e il DM mi ha fatto tirare un TS fortitude quindi, vuol dire che è un assassino!"

E anche con te arriviamo alla conclusione con una risposta alla domanda iniziale:

Interpretazione e Ottimizzazione sono rivali? Sì, perché per ottimizzare puoi essere costretto a sacrificare una parte interpretativa..

certo, ci arriviamo se facciamo le cose come dici te, per questo dico che sia un errore farle come dici te. Mi sembrava di essere stato chiaro. Che fai, prima ti metti paletti e poi ti lamenti?

Che sia l'ottimizzazione o l'interpretazione ad essere sacrificata dipende da che punto di vista vedi la cosa e cosa ti interessa di più. A me interessa l'interpretazione, quindi limito l'ottimizzazione dei PG. A te interessa l'ottimizzazione, quindi piuttosto sacrifichi l'interpretazione.

un buon master trova il modo di conciliare le due cose. Togli quei paletti che ti sei messo e vedrai

La strada rapida e semplice che io sappia porta al lato oscuro.

La strada rapida e semplice porta a meno errore e quindi un gioco migliore da tutti i punti di vista, anche quello interpretativo

Poi non dico che non possa essere divertente giocare senza dover giustificare in anticipo un guerriero che multiclassa in mago. Mi immaginerei una scena tipo, risveglio in locanda dove il resto del gruppo sbigottito chiede cosa diavolo sta facendo con tutti quei libri e lui che in stile drugo del grande lebowsky si accende la pipa, allarga le braccia e con tutta tranquillità dichiara: "Mi andava! a proposito dite al Mago che ho preso in prestito le sue cose, e che la menasse di meno con la sua scuola di magia...10 anni un corno!"

questo non è l'esempio di uno che non giustifica il livello da mago ma di uno che tenta di giustificarlo senza sapere come, il che accade solo quando sei obbligato farlo. Quando passi di livello le regole ti impongono almeno un downtime di diversi giorni durante i quali ti alleni e consigliano di lasciare tutto ciò in background, ovvero di non giocarlo, non narrarlo, non interpretarlo, non raccontarlo. Questo downtime è in grado di dare coerenza a qualsiasi cosa (si può obbiettare che qualche settimana per diventare mago siano poche, ma questo non migliora obbligando l'accesso ad una gilda dei maghi).

La giustificazione standard per il nuovo livello è questo downtime, non serve scriverla nella scheda perché è scritta nel manuale e vale per tutti. Non va scritta nella scheda perché non aggiunge nulla di nuovo. Se vuoi cambiarla e metterne una più interessante nulla te lo impedisce. Con questo in mente il guerriero che diventa mago potrà descrivere la scena di cui sopra non controvoglia perché costretto dalla sua poca fantasia ma perché gli piace e la trova interpretativa (gusti suoi).

Se ho in mente un'ambientazione medievale ci sta male. Il ninja di solito lo chiedono quando vogliono usare il bonus saggezza o quando vogliono proprio avere l'aspetto di un ninja, armi e costumi

ripeto che ci sta male perché è ambientata. L'avessero chiamata guerriero ombra ci sarebbe stata bene quanto l'assassino.

La domanda che ti faccio è: C'è qualcosa di male a caratterizzare "troppo" un'ambientazione troppo? Ravenloft, Dragonlace le trovi noiose e limitanti? Sbaglio quando dico che il tuo stile di gioco può sostanzialmente avvicinarci ad un sistema "point buy"?

1) no, non c'è nulla di male a caratterizzare l'ambientazione. Il problema è che non le caratterizzi agendo su dati tecnici (e in particolar modo ambientando le CdP).

2) se intendi se mi piacerebbe un sistema di gioco senza classi ma dove le abilità sono comprate a punti ti rispondo di si, a patto che sia bilanciato. Se intendi il point buy per prendere i punti caratteristica ti dico ancora si, ma è un aspetto del tutto secondario.

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Ma sempre a me tocca portare la verità assoluta?

Ottimizzazione e Interpretazione NON SONO RIVALI TRA DI LORO.

Il motivo è puro e semplice, sono semplicemente rivali di loro stesse.

Esplico

OTTIMIZZAZIONE:

La combinazione di Classi, CdP, Talenti, Oggetti magici, fatta per creare un personaggio più performante e capace nella maniera più completa possibile.

La prova? Tuttti sappiamo che il Ranger fa cacare di brutto. Uno si piglia il Ranger per ruolare un PG combattente legato alla natura, però intanto i talenti per combattere con due armi se li piglia lo stesso per "essere più forte".

Voi direte, giustamente, che uno che si è pigliato il ranger per ruolare ha sacrificato l'ottimizzazione per l'interpretazione. Ni. È un cattivo ottimizzatore et interpretatore perché poteva farsi il Warblade e ruolarlo come un ranger. Poi chiaro che se voleva giocare proprio un ranger è un altro paio di maniche.

INTERPRETAZIONE:

Immedesimarsi in razza, classe, allineamento e background del pg per prendere decisioni coerenti con la costruzione.

Piergiorgio vuole giocare un personaggio in stile banchiere; sceglierà il ladro? Sarà Legale o Caotico? E che differenza sussiste tra un ladro e uno stregone nel ruolare questo pg?

Lui sceglierà prima il COSA, solo dopo sceglierà il COME. Magari è più performante l'idea di un ammaliatore, ma magari Piergiorgio vuole uno che sia basato sulle abilità e che non usi la magia (che magari trova orripilante e immorale, forse per questo sarà Legale).

Cosa ho detto in sostanza? Che tutto quello di cui state discutento è FUFFA totale.

L'ottimizzazione e l'interpretazione devono OBBLIGATORIAMENTE limitarsi al tavolo stesso perché un gruppo dove qualcuno è palesemente più o meno X degli altri è inguardabile.

La frustrazione che si prova nell'avere un guerriero spada e scudo nello stesso gruppo con un CoDzilla è la stessa che si prova nell'essere persone timide al tavolo con gente che sembra appena uscita da un corso di recitazione.

Come dicevo all'inizio, l'ottimizzazione andrebbe limitata con l'ottimizzazione stessa del tavolo di gioco. Io stesso sto giocando un PG Aasimar tenendomi il +1 per essere alla pari con gli altri in termini di tattiche e forza bruta.

L'interpretazione andrebbe limitata al livello di estroversione altrui. Giocare un pg che parla quasi a monosillabi con uno che per ogni ********* tira fuori un discorso pubblico degno di Mussolini è davvero snervante. Credetemi.

Se vedete che il gruppo è composto da novellini evitate il mago God e, magari, giocate un pg che dia più supporto e che apra la strada a nuove meccaniche. Magari una o due mine potete tenervele per i momenti di crisi, il gruppo non si sentirà inferiore per questo.

Se vedete che il gruppo è composto da timidi evitate di commentare ogni singolo ciuffo d'erba e di descrivere le vostre azioni come se foste i protagonisti di un romanzo. Magari date spazio ai giovani giocatori spronandoli a ruolare qualche scena di compravendita e usate le vostre arti oratorie per ispirare i giocatori stessi, non i loro pg.

Spero che questo non venga preso come un parere personale perchè non lo è. Si dovrebbe giocare così, punto.

Il resto è solo egoismo.

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Potrei mettermi per l'ennesima volta a rispondere ad ogni singolo quote, ma mi sembra inutile continuare a discutere di aria fritta con ognuno che ribatte sulle proprie posizioni ignorando bellamente la domanda posta dal topic.

Gli unici che l'hanno fatto sono tamriel, thondar e Saito.

Al primo mi viene spontaneo chiedere: dici che ti sei divertito con le CdP libere, ma hai provato anche il contrario? La mia è ambientazione è "viva" anche grazie alla distribuzione ponderata delle CdP. Forse in maniera minore, ma anche esse influenzano le cose e il solo spostarsi da un posto all'altro fa capire che il mondo non è per nulla tutta uguale.

A thondar ho ben poco da dire, rigetta persino l'idea che l'ottimizzazione possa dover sacrificare l'interpretazione, probabilmente abbiamo due concetti diversi di interpretare.

Con Saito invece non concordo, per quanto già detto entrambe costringono l'altra a sacrificarsi più o meno in quantità. Che non si debba esagerare l'una con l'altra è implicito, anche se in realtà dipende sempre da come si decide di giocare. Se voglio fare un gruppo di PP, non mi limito nell'ottimizzazione. Se voglio fare un gruppo di poeti, ogni PG declamerà ogni volta che parla.

Ergo: quello che dici è già noto, ma ti sfugge il passaggio in più della rivalità reciproca. Se io voglio fare un paladino decaduto e povero che combatte con le padelle, inevitabilmente non potrò fare un PG performante. Se io voglio fare un paladino (che di paladino ha molto poco) ipercombizzato probabilmente striderà un po' l'interpretazione nell'interpretare le altre tre classi e quattro CdP.

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@Klunk: non multiquoto per pigrizia, spero che non me ne vorrai.

Per rispondere brevemente alla tua domanda: le mie uniche esperienze di giocate in campagne ambientate in setting precisi dove le cdp sono giustamente inserite nel contesto sono state un paio di avventure nei FR. La prima avventura che ho giocato è stata molto bella, interpretativa e ci siamo divertiti tutti, la seconda invece non ha avuto lo stesso successo per il semplice fatto che proprio perchè le cdp erano inserite nell'ambientazione il party si è trovato con membri di gilde che nell'ambientazione erano rivali, portando allo sfaldamento del gruppo e ad una successiva arenazione della campagna perchè il gruppo non poteva restare unito. E questo in un'ambientazione dove le cdp sono "libere" non sarebbe successo.

Ma ripeto, è la mia personalissima esperienza di giocatore.

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Esplico

OTTIMIZZAZIONE:

La combinazione di Classi, CdP, Talenti, Oggetti magici, fatta per creare un personaggio più performante e capace nella maniera più completa possibile.

La prova? Tuttti sappiamo che il Ranger fa cacare di brutto. Uno si piglia il Ranger per ruolare un PG combattente legato alla natura, però intanto i talenti per combattere con due armi se li piglia lo stesso per "essere più forte".

Voi direte, giustamente, che uno che si è pigliato il ranger per ruolare ha sacrificato l'ottimizzazione per l'interpretazione. Ni. È un cattivo ottimizzatore et interpretatore perché poteva farsi il Warblade e ruolarlo come un ranger. Poi chiaro che se voleva giocare proprio un ranger è un altro paio di maniche.

INTERPRETAZIONE:

Immedesimarsi in razza, classe, allineamento e background del pg per prendere decisioni coerenti con la costruzione.

Piergiorgio vuole giocare un personaggio in stile banchiere; sceglierà il ladro? Sarà Legale o Caotico? E che differenza sussiste tra un ladro e uno stregone nel ruolare questo pg?

Lui sceglierà prima il COSA, solo dopo sceglierà il COME. Magari è più performante l'idea di un ammaliatore, ma magari Piergiorgio vuole uno che sia basato sulle abilità e che non usi la magia (che magari trova orripilante e immorale, forse per questo sarà Legale).

Cosa ho detto in sostanza? Che tutto quello di cui state discutento è FUFFA totale.

non ho capito.

L'ottimizzazione e l'interpretazione devono OBBLIGATORIAMENTE limitarsi al tavolo stesso perché un gruppo dove qualcuno è palesemente più o meno X degli altri è inguardabile.

concordo. Tuttavia qui si va nel campo del bilanciamento

A thondar ho ben poco da dire, rigetta persino l'idea che l'ottimizzazione possa dover sacrificare l'interpretazione, probabilmente abbiamo due concetti diversi di interpretare.

sinceramente mi sembra che ogni volta che uno dice ottimizzare tu capisca power play, invece sono cose diverse (la 2° richiede la 1° ma non viceversa). Il paladino povero che combatte con le padelle può essere ottimizzato eccome, per quanto (forse, ma ammettiamolo) non diventerà performante (leggi: PP). Ottimizzare significa perdere tempo a scegliere talenti/CdP o che altro per fargli fare (meccanicamente) ciò che vorremo facesse. Quindi ad esempio combattere con due armi (padelle), qualcosa per migliorare l 'uso di armi improvvisate, voto di povertà, etc

A volte queste cose che vorremo facesse non si possono fare senza ottimizzare (per esempio avere un famiglio drago etc), altre volte si possono fare, ma male (ad es combattere con due armi). Anche in quest'ultimo caso l'ottimizzazione non è PP perché per quanto si tratti di un miglioramento numerico porta il PG da scarso a normale e non da normale a PP.

Mi ricordo di un warlock in 4°ed basato sul teletrasporto. Prendendo poteri appositi poteva teletrasportarsi quasi ogni round. Un concept (meccanico) interessante che senza ottimizzazione non poteva essere raggiunto, ma non era per niente PP e non ha risvolti interpretativi. Certo, può essere usato come spunto.

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Per rispondere brevemente alla tua domanda: le mie uniche esperienze di giocate in campagne ambientate in setting precisi dove le cdp sono giustamente inserite nel contesto sono state un paio di avventure nei FR. La prima avventura che ho giocato è stata molto bella, interpretativa e ci siamo divertiti tutti, la seconda invece non ha avuto lo stesso successo per il semplice fatto che proprio perchè le cdp erano inserite nell'ambientazione il party si è trovato con membri di gilde che nell'ambientazione erano rivali, portando allo sfaldamento del gruppo e ad una successiva arenazione della campagna perchè il gruppo non poteva restare unito. E questo in un'ambientazione dove le cdp sono "libere" non sarebbe successo.

Ma ripeto, è la mia personalissima esperienza di giocatore.

Non per dire, ma forgotten come detto da Dracomilan non è un'ambientazione che si adatta alla cosa. Io non parlo mica di quelle 4 gilde in croce, intendo che se fai uno stregone amante del freddo, non fai il frostmage a meno che tu non sia nel profondo nord, magari con una miniquest per carpirne i segreti.

Inoltre non mi torna come sia andata a finire la seconda giocata: se i giocatori hanno scelto le CdP consapevolmente, è inevitabile che il gruppo si sia diviso. Come è inevitabile se fai un gruppo con buoni e malvagi, specialmente se c'è di mezzo un paladino. Se fai un gruppo di bravi e buoni e un giocatore vuole fare un malvagissimo adoratore di demoni, non può lamentarsi se in breve finisce male e, nella migliore delle ipotesi, se ne va dal gruppo. Idem per PG di stati in guerra fra loro. La "colpa" in questo caso è dei PG, non del sistema delle CdP.

sinceramente mi sembra che ogni volta che uno dice ottimizzare tu capisca power play, invece sono cose diverse (la 2° richiede la 1° ma non viceversa). Il paladino povero che combatte con le padelle può essere ottimizzato eccome, per quanto (forse, ma ammettiamolo) non diventerà performante (leggi: PP). Ottimizzare significa perdere tempo a scegliere talenti/CdP o che altro per fargli fare (meccanicamente) ciò che vorremo facesse. Quindi ad esempio combattere con due armi (padelle), qualcosa per migliorare l 'uso di armi improvvisate, voto di povertà, etc

Uhm, no intendo proprio ottimizzare, infilare in ogni livello qualcosa di utile, a dispetto poi che il complesso sia più o meno forte del classico druido di 20°. Voi mi insegnate che per il PP bastano mago/chierico/druido coi manuali base, e non sto parlando di quello.

Questo volere mettere tutto il possibile per arrivare al PG più vicino al proprio concept, dovrà con tutta probabilità sacrificare l'interpretazione.

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Questo volere mettere tutto il possibile per arrivare al PG più vicino al proprio concept, dovrà con tutta probabilità sacrificare l'interpretazione.
Ma secondo me è il contrario. Anzi, per me è il contrario. Parlo per esperienza personale. Io quando faccio una scheda la curo tantissimo per arrivare al concept desiderato, che deve rispecchiare parametri personali di coerenza e vicinanza al carattere del personaggio. Nel fare questo utilizzo anche materiale sconosciuto o ricercato, ma spesso subottimale.
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  • Supermoderatore

Questo volere mettere tutto il possibile per arrivare al PG più vicino al proprio concept, dovrà con tutta probabilità sacrificare l'interpretazione.

Credo sia il punto della questione. Cercherò di essere pragmatico e divertente senza offendere nessuno.

L'idea è che se, per esempio, nel mio party ci sono un barbaro/guerriero ubercharger, un mago/incantatrix, e un druido puro (ci tengo a precisare: caratterizzati benissimo con solo una classe extra o cdp e portata ad alti livelli), e io invece voglio fare un bardo ammaliatore di qualche genere, ho poche scelte per avere una minima chance di sentirmi utile in combattimento: probabilmente qualcosa tipo bardo 6/lyric taumaturge 3/dread witch 1/sublime chord 2/dominatore mentale 1/nightmare spinner 1/dread witch 3/nightmare spinner 2/archmage 1 , con Penumbra Bloodline acquisita sul sublime chord, più Dreadful Wrath e Imperious Command, riesce a rendermi decente a confronto.

Mentre buildavo ho scoperto che il concept della dread witch mi piace e lo adotterò per il mio ammaliatore/impauritore prima non ben definito: sarà una strega malvagia simil-banshee, che ama apparire bella e cantare per ingannare le sue vittime prima di dominarle, squartare il loro petto, e conservare il cuore ancora caldo tramite incantesimi.

In un universo parallelo, dove ogni lancio di moneta ha risultato opposto, il concept della dread witch mi fa schifo, e io voglio essere uno gnomo NB che odia la violenza, cerca di evitare gli scontri con le sue capacità oratorie o i suoi incantesimi, e combatte spaventando e controllando i propri nemici. Mi accorgo che essendo buono potrei prendere Words of Creation con un talento rimasto per buffare meglio il party, e valuto se ne vale la pena; un talento che mi forza ad essere Exalted, ma che potrebbe fornirmi uno spunto per aggiungere dettagli caratterizzanti al personaggio (un segreto sul potere del linguaggio, che la mia famiglia di gnomi si tramanda da generazioni, e che solo durante i miei peregrinaggi recenti ho scoperto fosse più che un semplice segreto).

Perché dominatore mentale 1? Perché gli altri livelli mi fanno perdere un sacco di LI e capacità che ho già, e questo non posso permettermelo in un simile gruppo (meglio bardo puro allora). Ma davvero devo avere 10 livelli di classe, o anche solo 1, per essere considerato "dominatore mentale" nel gioco? Secondo molti qui no, anzi la classe è semplicemente un'opzione in più per quel concept interpretativo. Aver acquisito "dominatore mentale 1" ha rovinato la mia interpretazione in qualche modo? Non mi sembra, perché dovrebbe? Perché ho telepatia non giustificata? Che giustificazione da il dominatore di 10 che per me non può valere? Visto che domino spesso le menti degli altri, ho scoperto come canalizzare il mio potere magico innato per comunicare telepaticamente con le altre persone. Ma in generale allora, a parte le giustificazioni, perché un dominatore mentale 10 sarebbe più profondo e caratterizzato del mio personaggio?

Idem con patate per il sublime chord 2. Rappresenta la crescita "magica" del mio personaggio, ma niente di più.

Non ho bisogno di giustificare in game le mie accresciute capacità magiche comunque inferiori a quelle di un qualsiasi mago o stregone di pari livello, o l'apprendimento di una canzone magica che mi alza il LI; la canzone potrei averla appresa con l'esperienza, per ispirazione o per emulazione.

Il concept il mio personaggio ce l'ha gia, non voglio che sia forzato a qualcosa di diverso che si potrebbe associare a un sublime chord 10. Non essere andato a una scuola di "accordi sublimi" e non aver acquisito 10 livelli in quella classe non rende il mio personaggio meno caratterizzato o più "macchietta", solo perché si potrebbe pensare esista uno standard interpretativo fisso per quella classe (nel testo descrittivo si parla di classe spesso acquisita in colleggi o accademie; oltre al fatto che è scritto "spesso" e non sempre, il testo descrittivo non è una regola).

Stessa cosa per Lyric Thaumaturge (come per sublime chord) e arcimago (semplicemente sono un potente caster arcano che ha ricercato e trovato particolari conoscenze arcane).

Tutto questo è il mio personaggio, e mentre io tento di spaventare i nemici, i miei compagni Druidarn3, Mystra e Golia disintegrano gli scontri nei primi due round di combattimento. Però loro sono biclasse non dip, e io sono ottimizzato e sacrifico l'interpretazione per i miei biechi fini PP.

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...io invece voglio fare un bardo ammaliatore...

...bardo 6/lyric taumaturge 3/dread witch 1/sublime chord 2/dominatore mentale 1/nightmare spinner 1/dread witch 3/nightmare spinner 2/archmage 1 , con Penumbra Bloodline acquisita sul sublime chord, più Dreadful Wrath e Imperious Command, riesce a rendermi decente a confronto.

E il bardo che volevi giocare, che fine fa in tutto questo? Tanto vale mettere livelli da stregone direttamente, fare umano esemplare per avere Intrattenere di classe, e dire "Hey! Sono il bardo più caxxuto del pianeta! Canto benissimo e casto di nono!"

Inviato dal mio MT27i utilizzando Tapatalk

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