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Qual è il vostro gruppo prog italiano preferito?  

3 voti

  1. 1. Qual è il vostro gruppo prog italiano preferito?

    • Banco del Mutuo Soccorso
    • Premiata Forneria Marconi (PFM)
    • Acqua Fragile
      0
    • Museo Rosenbach
    • Balletto di Bronzo
      0
    • Osanna
      0
    • Le Orme
    • Area
      0
    • Locanda delle Fate
    • Altri (specificare è gentilezza)
      0


Messaggio consigliato

Inviato

Ho ascoltato i Campo di Marte. Testi buoni, ma musicalmente non mi hanno coinvolto (sebbene sia da concedere un apprezzabilissimo tenore tecnico dei musicisti). Tuttavia, come ogni buon album prog è da riascoltare.

Ora sto ascoltando un disco che promette:

Jumbo, Vietato ai minori di 18 anni

il druido, bimbo prog


Inviato

In notevolissimo ritardo (come sempre) e' arrivato anche il mio voto, io sono quell'unica persona che ha votato Le Orme, anche perche' degli altri conosco troppo poco per poter dare un giudizio.

  • 2 settimane dopo...
Inviato

Ma ti dirò, caro…

Innegabile la ragguardevole proprietà tecnica con cui i Banco sanno destreggiarsi in parecchi ambiti; innegabile il buon gusto di tanti bei album (Darwin! è spettacolare)…

Ma non mi “prendono”. Che dirti? Così va l’Arte.

il druido, che si chiede perchè si parla di evoluzione dell'uomo

  • 5 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...
Inviato

Ohi, diletto pugliese, ti mancava un “classico” !

Beh? Dimmi tutto.

Per parte mia: relazione su Jumbo, Vietato ai minori di 18 anni.

L’album vanta 8 canzoni.

Le ultime due quattro abbastanza interessanti (l'ultima traccia è bellissima).

Le prime quattro, da sole, sono un dannatissimo capolavoro dell'Arte.

La crescita di un uomo attraverso i momenti salienti della sua vita (le scuole dell’infanzia, le sadiche suore, il militare…): l’angoscia di un inetto a vivere, in una società che non gli appartiene.

La cupa e angosciosa aria che grava su questo “io cantante e cantato” s’abbuia vieppiù grazie alle negroidi doti canore di Alvaro Fella, rauco, appassionato, gradevolmente inquietante, struggente e ruggente; non azzardo paragoni che i più mi taccerebbero come improponibili, ma far sposare una rozzezza grunge ad un contesto comunque musicalmente elevato è bravura di pochissimi.

La suite n° 3, “Il ritorno del signor K.” (Kafka?), trascina in un labirinto di solitudine umana.

Di tutte le canzoni che conosco trattanti il tema della prostituzione, “Via Larga” (suite n° 4) è la più acuminatamente intimistica.

Ora ascolto, dopo una breve parentesi battiatica, i Nuova Idea, In the beginning (calma, è in italiano, l’album!).

il ritorno del signor D., in eterna adorazione di Egon Schiele

  • 3 anni dopo...
Inviato

Casualmente, ho ritrovato questo topic in fondo agli archivi del forum chiedendomi perché fosse stato chiuso.

Lo riapro, nel caso qualche user volesse postare qualcosa di nuovo o semplicemente reperirlo più facilmente e farsi una bella lettura.

Ciau! :-D

Inviato

Mah, premettendo che amo tutto il prog anni settanta, incondizionatamente, e di qualunque nazionalità si parli... ho voluto dare il mio voto ai Museo Rosenbach che con Zarathustra mi hanno colpito nel vivo.

In realtà non saprei davvero scegliere tra tutti i nomi citati nel sondaggio, a mio parere sono davvero tutti allo stesso livello.

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