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Qual è il vostro gruppo prog italiano preferito?  

3 voti

  1. 1. Qual è il vostro gruppo prog italiano preferito?

    • Banco del Mutuo Soccorso
    • Premiata Forneria Marconi (PFM)
    • Acqua Fragile
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    • Museo Rosenbach
    • Balletto di Bronzo
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    • Osanna
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    • Le Orme
    • Area
      0
    • Locanda delle Fate
    • Altri (specificare è gentilezza)
      0


Messaggio consigliato

Inviato

Sono d'accordo cn te Nemo, ma

potremmo argomentare che il metal abbia origini europpe anch' esso.

Se è per questo tutta la musica occidentale è frutto di quella europea, che c'era gia' prima che fosse scoperta l'america da Colombo. mi pare una generalizzazione molto forzata. Forse il blues ha origini per meta' africane... ma tutto il resto e' puro derivato post Bachiano, e ancora piu' indietro, post Gregoriano, e ancora ... ecc ecc.... ecc......................


Inviato

ma no, era un ragionamento per assurdo. il druido aveva appena citato le origini irlandesi di Kurt Cobain, intendevo dire che, per esempio, non sono molti gli americani che, chi più chi meno, non hanno origini irlandesi. o scozzesi, inglesi, italiane, francesi, etc etc etc...

Inviato

Non mi viene in mente manco un gruppo europeo del metal '80.

Gli Iron Maiden sono inglesi, se non ricordo male..... :roll:

A parte questo, sono d'accordissimo col tuo discorso! :wink:

ps grazie Azo per avermi prestato il disco

Di nulla!!! :D:wink:

Inviato

beh, non credo sia il posto adatto per discuterne. cmq, senza offesa, ciò che intendevo dire è che il metal americano non è minimamente al livello di quello europeo (con le dovute eccezioni, visto che se estendo il discorso ai Virgin Steele kordian mi mette le bombe in casa...)

Inviato

Vado a porre fine alle ambiguità, dicendo la mia mi auguro per l’ultima volta su questo punto del “discorso americano”.

Mai potrei negare l’importanza di Arte in relazione a luogo o artefici, data la sua natura aspaziale e atemporale.

Intendevo dire che una società come quella statunitense, che vive sul soldo al punto di mercificare il diritto umano di assistenza sanitaria, è un’immensa Industria dell’Arte al fine della moneta, la più laboriosa di ogni altro Stato del mondo. Il risultato è che veniamo sommersi da una valanga d’immondizia artistica made in U.S.A. e quel poco meritevole viene “schiacciato” dalle necessità economiche.

il druido, in prima battuta

Inviato

beh, non credo sia il posto adatto per discuterne. cmq, senza offesa, ciò che intendevo dire è che il metal americano non è minimamente al livello di quello europeo (con le dovute eccezioni, visto che se estendo il discorso ai Virgin Steele kordian mi mette le bombe in casa...)

Scusate l'ultimo OT... ma i Virgin Steele sono sempre i Virgin Steele!!!! :wink::wink:

Inviato

Il risultato è che veniamo sommersi da una valanga d’immondizia artistica made in U.S.A. e quel poco meritevole viene “schiacciato” dalle necessità economiche.

Ma questo mica accade solo negli USA.

Inviato

Certo che no, Manzo, ma dal mercato estero è quello che maggiormente approvvigiona i nostri mass-media per noti motivi.

Vengo alla "questione grunge", e mentre scrivo l’occhio cade sull’immensa bandiera del grande Kurt che campeggia sulla parete della mia stanza da chissà quanti anni (dietro, colonne di spore avranno dato vita ad una civiltà semi-moderna).

Sulla mensola è possibile rinvenire totem della mia meravigliosamente disperata adolescenza cobainiana, quasi non c’è bisogno di metterli nel piatto per percepire le penetranti urla del travagliato Cobain (trascendente in Bleach e In Utero), di Mark Arm (gl’ipnotici Mudhoney), dei lussureggianti, quasi psichedelici, Screaming Trees, i Mother Love Bone e altri quattro-cinque (mila) gruppi non meno importanti che ora dimentico.

Se qualcuno ravvisò dispregio da parte mia, invero forviato dalla colpevole concisione dai miei scritti imprescindibile in questi impegnativi giorni, si ricreda: pur volendo, non potrei ripudiare un fondamento musicale forte di anni e sensazioni basilarmente formativi.

La frase evidenzia un aspetto che non vuole essere offensivo o di parte, ma razionalmente freddo come dato di fatto: non vado a porre in dubbio la validità Artistica Estetica del grunge, ma non posso fare a meno di notare che altre forme Artistiche hanno in sé e per sé sostanziali valenze Artistico-Esistenziali di tipo culturale, distintesi specialmente in ambiti italiani, francesi e britannici, di portata ben più ponderante. Ciò non toglie nulla al grunge, poiché l’Arte è Io, ma forme artistiche di questo tipo, nel nordamerica, si sono viste ben raramente (e non è forse l'Arte speculare alla Civiltà in cui nasce?): di qui, e rispondo a te, apprezzato lupo veneto, la frase incriminata.

il druido, combattiva particella di sodio in un topic ormai degenerato

Inviato

ok..ora ho capito bene..per un momento ho temuto lo disprezzassi il grunge..e invece... =D> =D> =D> =D> =D> !!!

drvidvs guadagna sempre più punti!!!! :D:D:D

il grunge è il genere che preferisco e non mancherò di approffondire la conoscenza degli altri gruppi che hai citato, oltre ai nirvana che fanno parte di me più delle mie stesse impronte digitali!!!!!!! :D

e per il resto..hai ragione!!

e ora torniamo IT va, anche se non posso aiutarvi a farlo..anzi si!

cosa caratterizza, in soldoni (se possibile senza banalizzare), il genere Prog?

Inviato

Domanda acuta e intelligente, la tua, ululante figlio di (Serenissima) selva: il tuo quesito merita una dedizione che ora non posso prometterti. Appena riuscirò a derubare l’avaro Tempo di qualche sua moneta, le spenderò per la tua curiosità intellettuale, che da sola ti fa già uomo colto.

il druido, per ora ladro di primo livello

Inviato

Alla fine degli anni '60, in Europa, a differenza di ciò che accadde negli States che non vantano una tradizione musicale classica di una certa consistenza, l'interesse di una generazione di musicisti trovò modo di esprimersi attraverso la rivisitazione del patrimonio sonoro sinfonico.

Una nuova concezione Artistica della Musica, intesa come libera espressione culturale, cominciava a delineare fuggevole forma di un inedito genere musicale il quale si proponeva di anteporre i risultati artistici a quelli commerciali.

Piccola digressione: la musica rock degli inizi fu un movimento artistico di cui si fecero fautori ragazzi ribelli, fantasiosi, creativi che però non fondavano la loro musica su grandi conoscenze musicali né culturali (di cui generalmente ne erano privi).

Il rock cominciò a "girare", destinato ad influenzare di lì a pochi lustri la cultura musicale planetaria, oltrepassando finanche le pareti dei severi college inglesi o delle austere università italiane, veicolato da una generazione post '68 dai c******i belli fumanti. Che decise di dire la sua in materia.

Giovani dalla solida base intellettuale, perlopiù provenienti da ambienti universitari, iniziarono a far sposare suoni nei quali riuscivano a convivere in dolce armonia l'innato istinto selvaggio rock delle origini, la raffinatezza blues, tanta musica sinfonica… il tutto impreziosito da gustosi e intrecciati arrangiamenti; oltremanica spuntano i Nice, Gentle Giant, Yes, Genesis, Moody Blues, Van Der Graaf Generator, King Crimson: nasce in Inghilterra il rock progressive! Che influenza subito la musica colta d'oltralpe: menziono dunque gli Ange e i Magma.

Ma - che se lo sarebbe mai aspettato? - saranno gli italiani a sublimarlo.

Il prog italiano si differenzia per un gusto musicale squisitamente sinfonico, è Estetismo allo stato puro, che può mettersi in competizione con le Grandi Musiche di un tempo. Evidenziando gli aspetti più tecnici, il prog si caratterizza per:

I) Il superamento della "forma canzone" e della riduzione della forma espressiva alla rigidità strutturale del ritornello come fulcro dell'estro musicale.

II) Pezzi molto lunghi (alcuni possono superare i venti minuti), talvolta suddivisi in sottosezioni, con l'alternarsi nello stesso brano di situazioni musicali molto diverse (spesso tre-quattro canzoni "diverse" musicalmente legate fra loro, per intenderci): la stragrande maggioranza degli album prog sono concept.

III) L'imponente impiego di variazioni di tempo nella ritmica: frequentissimi i tempi dispari.

IV) L'utilizzo di strumentazioni ampliate, che superino la triangolazione chitarra-basso-batteria, con un utilizzo massiccio di tastiere (in particolare due strumenti leggendari come l'organo hammond e il mellotron), vero "marchio di fabbrica" per moltissimi gruppi progressive, ma anche di strumenti a fiato e a volte intere sezioni d'archi o orchestre.

V) Arrangiamenti molto ricchi e ridondanti, spesso con toni celebrativi e epici.

VI) Scarso uso dell'improvvisazione.

VII) Un approccio strumentale tendenzialmente virtuosistico, il musicista medio prog risulta essere un animale del suo strumento.

VIII) Testi mai banali, dai contenuti intellettuali e culturali complessi (attenzione: non complicati che è altro!) che spaziano dai problemi dell’emigrazione (Procession) a quelli dell’ecologia (Dalton, Blocco Montale), dalle tematiche religiose (J.E.T.) a quelle filosofiche (Museo Rosenbach). I Jumbo trattano di sesso, prostituzione, alcolismo, ipocrisia; i Semiramis, esprimono attraverso l’uso di Simboli e Allegorie l’afflitta condizione umana di burattino di sé stesso; i veneziani Le Orme spaziano dall’allucinata mitologia “astronomica” a momenti (inti)mistici dell’Uomo. E ne ho tralasciati colpevolmente molti, tutti degni di onorevole menzione!

Il progressive viene dunque a riunire nella musica "arte, letteratura, conoscenza dei classici e impegno intellettuale": gli album trattano di filosofia, di fantasy, di sociale, di scienze naturali, di storia in modo raffinato.

Non è musica di facile ascolto: perché si possa apprezzarla talvolta si richiedono più ascolti e una spiccata sensibilità musicale, essendo, questa, musica creata da e per un’elite d'intenditori musicofili d'estrazione intellettuale.

Logico, dunque, che nel Paese dove Arte e Cultura sono “cose difficili” e dove, ancora oggi, amore fa rima con cuore, questi gruppi si sciogliessero spesso già al primo album, a causa delle fiacche vendite, dall’incapacità promozionale dei discografici e dall’analfabetismo delle masse nel recepire l’Arte. Non è un caso che ancora oggi trionfino Sanremo e Festivalbar.

Consiglio per avvicinarsi al genere:

FELONA E SORONA (Le Orme)

ZARATHUSTRA (Museo Rosenbach)

FORSE LE LUCCIOLE NON SI AMANO PIU' (Locanda delle Fate)

il druido, da cui, due estati fa, una deficiente voleva tre parole: sole, cuore e amore

Inviato

mi hai fatto venire voglia di sentire qualcosa. seguirò i tuoi consigli :D

Nemo, che per una strana coincidenza ricorda una deficiente come quella menzionata da Druidus...

Inviato

Concordo e sottoscrivo tutto il trattato del Driudo, ma secondo me i King Crimson sono proprio un gradino sopra degli altri, Yes e Genesis compresi.

Suggerireri i Campo di Marte con il loro omonimo album per un primo ascolto :D

ma non posso fare a meno di notare che altre forme Artistiche hanno in sé e per sé sostanziali valenze Artistico-Esistenziali di tipo culturale, distintesi specialmente in ambiti italiani, francesi e britannici, di portata ben più ponderante

Forse intendi a livello intellettuale e di ricerca dell'arte in se. Ma questi due fattori non implicano affatto un'oggettiva superiorita' di certe forme espressive rispetto ad altre... e' tutto estremamente soggettivo e personale in questo campo no?

Ci sono vari modi e filosofie di raggiungere alte vette artistiche, tutte diverse ma egualmente valide. Ripeto, dire che la produzione americana è, per contesto e storia, meno genuina o valida rispetto a quella europea, è un discorso troppo intellettuale e soggettivo, che non prende considerazione della spiritualità intrinseca dell'arte. Nonche' una generalizzazione errata. Se negli USA non hanno la nostra tradizione nell'apprezzare l'arte (che anche qui comincia, ahime', a mancare) cio' non significa che non ci siano artisti. Vi faccio presente che se qui in Italia è difficile emergere con una forma artistica ricercata o innovativa, negli USA è ancora piu' difficile. E ancora, a meno di non andare in loco, a noi arriva da loro solo quello che ci trasmettono i grandi Network o le grandi Multinazionali. Come a loro arriva solo Sanremo e Totti che scaracchia. Ma Italia non è solo questo. Come non lo sono gli USA.

Il Manzo, tutto sole, cuore e fluoro.

Inviato

A tal punto d’accordo che riprendo quello stesso post da cui tu estrapoli asserzioni le quali, da sole, hanno diverso senso che nel contesto:

non vado a porre in dubbio la validità Artistica

[...]

Ciò non toglie nulla al grunge, poiché l’Arte è Io

fugando, così, ogni travisamento di chi avrebbe potuto leggere propensioni che vogliono una forma Artistica superiore ad un’altra.

Aggiunsi, inoltre:

Mai potrei negare l’importanza di Arte in relazione a luogo o artefici, data la sua natura aspaziale e atemporale

[...]

veniamo sommersi da una valanga d’immondizia artistica made in U.S.A. e quel poco meritevole viene “schiacciato” dalle necessità economiche.

chiarendo che mai avrei potuto stupidamente rinnegare in toto la produzione artistica d'oltreoceano, né (ciò mi sembrava rilucente come la luce diurna) che l'immondizia artistica cui alludo fosse esclusivamente statunitense.

il druido, che trova i tentativi di firma patetici dileggi

Inviato

Ti ringrazio Drvidvs per la spiegazione esaustiva e completa.

Però nonostante tutto non sono attirato dal genere, che risulta avere un concetto di musica troppo distante dal mio, più incentrato su melodie e sensazioni che su concetti e tematiche;

ma è altresi vero che non disdegno prima di conoscere, quindi se ne avrò l'occasione ascolterò sicuramente qualcosa dei gruppi da te citati, anche se non mi prodigherò perchè questo succeda... ;)

Inviato

A tal punto d’accordo che riprendo quello stesso post da cui tu estrapoli asserzioni le quali, da sole, hanno diverso senso che nel contesto:

fugando, così, ogni travisamento di chi avrebbe potuto leggere propensioni che vogliono una forma Artistica superiore ad un’altra.

non vado a porre in dubbio la validità Artistica Estetica del grunge, ma non posso fare a meno di notare che altre forme Artistiche hanno in sé e per sé sostanziali valenze Artistico-Esistenziali di tipo culturale, di portata ben più ponderante

Scusa, ma la frase sopra in se' per se mi aveva fatto intendere (sprattutto con il concetto di "sostanziali valenze ben piu' ponderanti") che tu la pensassi in tal modo, e mi pare allora di aver travisato un concetto che non hai ancora approfondito.

...nè che l'immondizia artistica cui alludo fosse esclusivamente statunitense.

Non capisco bene allora da dove derivi il tuo commento sul prog metal, dato che qui in italia, come in francia e in tutto il middle europa, è proponderante una cultura meno incentrata sull'arte ma piu' sulla forma. Se fosse nato in italia allora l'avresti pensata differentemente o no? E a che ragione?

Il Manzo, cadetto dileggiatore

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