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Risvegli (campagna in solitario)


Eru Iluvatar

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Inviato

No andare! grida l'orco Demoni mangiare te! Andare sciamano, aiuta me! Sciamano sa, sciamano saggio! continua l'oro indicando di prendere per le spalle il ferito mentre lui si china verso i piedi.

Inviato

Mi fermo quando l'orco mi richiama e lo osservo attentamente. DI sicuro non può fare molto se prende l'amico per per portarlo via.

Va bene

dico aggrottando la frotne e chinandomi per prendere l'orco.

Avete assaltato un villaggio per caso? vi ho sentiti parlare l'altra notte

Inviato

Cercato elfo grugnisce l'orco sollevando il compagno per le gambe, e dando la schiena a Eran inizia a camminare lungo il sentiero. Druido nero voleva elfo, parlato con uomo. Arrivati demoni, cambattuto ma molti morti, druido nero e uomo fanno fuoco e fulmini, ma demoni troppi, mangiano tutto... noi fuggiamo, druido nero arrabbiato che noi fuggiamo...

Inviato

Seras un demone? Che quest'orco stia dicendo la verità? eppure non ho ami avuto sospetti...eppure ora voglio andare in fondo a questa storia.

Va bene, mi fido...

dico, senza troppa convinzione, seguendo l'orco lungo il sentiero e rimuginando sui fatti avvenuti.

Inviato

Con l'aiuto di Eran il corpo dell'orco ferito viene sollevato da terra. L'arciere sente che l'orco sta bruciando febbre e la sua coscienza pare sprofondata in un mare di dolore e delirio. La piccola comitiva arranca lungo il sentiero che dopo qualche tempo diventa ripido e molto faticoso da percorrere, soprattutto trasportando un orco di corporatura robusta e muscolosa. Verso il tramonto Eran è costretto a fermarsi, stremato dalla fatica.

Sciamano vicino borbotta l'orco, anche lui esausto una luna di cammino. Non dormire a notte, notte porta demone e mangiano noi.

Inviato

Maledizione al mio buon cuore...

penso, mentre arranco tentando di non far cadere l'orco.

Senti, tu hai un nome? Io sono Eran

dico, ansimando lievemente.

Non so ancora se fidarmi di te, ma vorrei sapere che aspetto ha questo demone.

Inviato

Zurl boffonchia l'orco, poi rimane silenzioso qualche minuto a fissare il sole calante. Dopo avere estratto dalla sua borsa e addentato un ammasso di carne e foglie non ben identificato riprende sospirando.

Elfo è elfo, ma lui forte come gigante. Strappa braccia, mangia teste... lui comanda orchi pazzi, forse solo paura loro... ma loro uccide tutti, anche noi orchi. Sciamano aveva detto, aveva visto nel fuoco arrivare elfo demone. Sciamano dice che elfo mangia tutti, bisogna dire a nani, ma nani non fidare di orchi...

Inviato

E quando è arrivato l'elfo? la notte scorsa?

Chiedo, estraendo una delle mie provviste per mangiarle.

C'è qualcosa che non mi torna. L'orco è troppo stupido per fare dei trucchetti, eppure Seras non ha mai dato segni di squilibrio

Inviato

L'orco guarda Eran con aria interrogativa, sforzandosi di formulare una frase coerente.

No elfo arriva sempre, giorno, notte... elfo arriva e attacca, tutti, orchi, nani, elfi, uomini, giganti...

L'orco continua a borbottare qualcosa nella sua lingua, mentre Eran rimane a fissare un punto non ben definito del cielo. Terminata l'adrenalina della giornata, la mancanza di sonno della notte precedente inizia a farsi sentire, appesantendo i muscoli e gli occhi dell'arcere. L'idea di addormentarsi solo, in mezzo alle montagne e in compagnia di due orchi non è particolarmente allettante, ma l'aasimar si sente prossimo allo sfinimento...

Inviato

Lascio perdere la conversazione con l'orco e mi concentro sul viaggio che si fa di minuto in minuto più duro.

Aspetta...

mormoro affaticato.

Ho bisogno di riposare.

Speriamo non mi ammazzi, anche se stranamente non mi sembra quel tipo di orco...

Inviato

Dormire poco mormora l'orco se dormire demoni arrivano e tagliano gola... io guardia ma tu dorme poco! Conclude risoluto l'orco Partire subito da sciamano, demoni non va vicino a sciamano, sciamano potente. Portare Truul da sciamano e guarire.

Inviato

Mi fermo riprendendo fiato e cercando un posto dove riposare.

Va bene, dormo poco, giusto un paio d'ore.

Dico, mentre chiudo gli occhi e lascio che il sonno prenda il sopravvento.

Inviato

Eran si addormenta quasi all'istante, sprofondando in un sonno ristoratore e senza sogni. Dopo un tempo indefinito, il suono di un violento colpo di tosse lo r iporta alla realtà. L'aasimar riapre gli occhi e la prima cosa che nota è di non trovarsi nel posto dove si era appoggiato per dormire. E' sempre tra le montagna, sdraiato sulla pietra ma nascosto dietro un grande masso. Oltre il suo nasondiglio, provengono i rumori di tosse. Eran si affaccia con cautela oltre la roccia e vede l'orco ferito steso a terra in preda a un attacco di tosse, mentre il suo compagno giace a terra in un lago di sangue. La sua gola è completamente squarciata.

Accanto a loro una figura umanoide, vestito con quella che sembra una corazza di pelle, è intenta a frugare nella borsa dei due orchi. La distanza di circa cinque metri e la scarsa luce lunare, non permettono a Eran di individuare le fattezze o la razza dell'estraneo.

Inviato

Eran

Mi risveglio di soprassalto quando sento il colpo di tosse e afferro l'arco istintivamente.

Sollevandolo vedo una scena decisamente macabra.

ma che diavolo...

Mormoro incoccando una freccia.

chi sei?

Inviato

Al sentire la voce di Eran, l'essere di blocca e rimane immobile per qualche secondo.

Una sommessa risata rauca è tutto quello che l'aasimar ottiene.

Tutto intorno, le montagne osservano silenziose ed eterne, solenni ma distaccate. Eran capisce di essere assolutamente solo in mezzo a quel mare di pietra, lui, l'orco agonizzante e quella strana creatura.

Eran sente l'arco che si riscalda leggermente nell'impugnatura, e non ha bisogno di abbassare gli occhi per capire cosa stia succendo. Un luce rossastra filtra tra le sue dita stratte, le rune ancora una volta sono tornate a mostrarsi.

Inviato

Fuggi rantola l'orco ferito con quella sua strana perfetta conoscenza del comune vai dallo sciamano, digli...

Le ultime parole rimangono inespresse, l'orco perde di nuovo conoscenza.

Eran rimane immobile per un istante, sopreso da quelle parole ma prima che possa decidere cosa fare, uno strappo in una nuvola lascia filtrare la luce argentata della luna, e la creatura sconosciuta alza per la prima volta la testa dalla sacca per fissare l'altro. Il profilo del volto di Seras, controrto da un'espressione di totale e indiscriminata crudeltà, viene disegnato dai raggi lunari. Lo sguardo dell'elfo, gli occhi sbarrati e folli, su posano quindi su Eran, mentre un sorriso malvagio rivela una serie di denti aguzzi e affilati. La bocca e il mento di Seras sono imbrattati di sangue, e in un lampo l'assimar capisce la fine raccapriccante dell'altro orco.

Ah, non sei umano, carne nuova... sibila l'elfo

Inviato

quando la luce illumina il volto del demone mi irrigidisco.

Seras...

mormoro facendo un passo indietro.

l'orco aveva ragione... Seras è il demone...io...non ci posso credere...

faccio un passo indietro, mentre penso sul da farsi.

Gli orchi...devo andare da loro, dallo sciamano

scatto verso la direzione che stavamo prendendo, sperando di sfuggire alle grinfie del mio amico trasformato.

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