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Trincee


Karsh

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Tython

E' trascorso un anno dagli eventi che hanno riacceso il conflitto galattico, un anno in cui l'Impero, con un'invasione violenta e fulminea, ha preso il controllo di svariati sistemi. Tuttavia, la Repubblica, con l'aiuto dell'Ordine Jedi, è riuscita a contrastare l'avanzata del nemico sui fronti più importanti. Uno di questi è Balmorra, pianeta nella regione delle Colonie, strategico per la sua industria di armi e droidi da battaglia e per la sua posizione confinante con il sistema dei pianeti centrali.

I due cavalieri Jedi, Lee Kymeri e Rikk Jordu, gli eroi di Tafanda, hanno partecipato a diversi scontri durante quest'anno, delle volte insieme altre separati. Ora sono stati convocati su Tython dove riceveranno istruzioni sul loro prossimo obiettivo.

Siete davanti la sala del Consiglio, nel tempio rimesso a nuovo, quando la Grand Maestra Satele vi si para davanti. Bentornati cavalieri, venite dobbiamo discutere di un'importante scoperta. Seguite la maestra nella sala dove siete stati proclamati cavalieri e trovate altri 3 maestri seduti che vi aspettano.

Ah eccoli qui. Dice uno di essi, Orgus Din un umano sulla cinquantina, un grande eroe dell'ultima guerra. Bene, possiamo cominciare. Riprende la maestra Satele. Come sapete l'ordine è stato impegnato su tutti i fronti, l'attacco dell'Impero ha quasi esaurito le nostre forze. Abbiamo subito gravi perdite, ma con questo terribile costo di vite abbiamo conquistato importantissime informazioni. Ora sappiamo che l'impero è in declino, non che la Repubblica se la passi bene, intendiamoci, restare in guerra per così a lungo è dispendioso. Ma il tentativo di vittoria lampo imperiale ha creato grosse falle nelle loro difese e nelle loro strategie. Durante la guerra civile vinta su Alderaan, il maestro Orgus e il suo apprendista, hanno recuperato importantissime informazioni dai piani di un signore oscuro dei Sith, un membro del Consiglio Oscuro, Darth Angraal. Riprende la parola Orgus. E' stata una dura battaglia, ma il mio apprendista si è dimostrato potente nella Forza ed è stato decisivo per la sconfitta del Sith. Tra i suoi documenti privati abbiamo trovato qualcosa di impensabile, fino ad oggi. Esiste una tecnologia in grado di scovare il covo segreto dell'imperatore. Neanche i generali imperiali ne sono a conoscenza, e forse questa segretezza potrebbe giocare a nostro favore. La maestra Satele interrompe nuovamente Orgus per concludere.

Questa tecnologia si trova su Balmorra, in uno dei tanti impianti nei pressi di Sobrik. Siete stati scelti voi, tra molti, per compiere questa missione cruciale per la risoluzione della guerra. Il maestro Orgus vi affiancherà non appena possibile. Partirete a breve, la mia nave è sempre a vostra disposizione. Che la Forza sia con voi.

Dopo aver preso le vostre cose, fate i bagagli e salite a bordo della Ebon Hawk. A bordo il vostro fidato droide T3 ha già fatto manutenzione dei sistemi. Partite così per Balmorra, pieni di orgoglio per aver ottenuto un compito così importante.

Durante il viaggio rivedete insieme le informazioni del pianeta, e la mappa militare per verificare i punti strategici.

Spoiler:  
Sono pigro, ecco le info su Balmorra. Ovviamente nel prossimo post integro con mie informazioni, per il momento guardatevi solo le caratteristiche generali del pianeta (la scheda di lato sotto l'immagine del pianeta).

Potete conversare, inventatevi ciò che desiderate su quest'anno trascorso, un post a testa poi riprendo io.

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Balmorra, a parte la probabile resistenza Sith e le fucine di droidi assassini sembra un bel posto.

Un largo sorriso anticipa il mio ingresso nella cabina di pilotaggio.

Lee, l'ultima volta che siamo stati in assieme in missione ricordo avevi stretto un legame "speciale" con una specie di gundark....come vanno gli arti ora?

Con un'espressione divertita dipinta in volto mi siedo vicino all'astrodroide cercando di portare a video le informazioni sulla nostra destinazione.

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Tython.

Un anno dopo gli eventi di Tafanda. Un anno di schermaglie, battaglie campali, amici morti, amici salvati, Sith, Jedi, sudore e sangue. Poggio piede sulla superficie del pianeta - o meglio, dello spazioporto - ed un flusso di ricordi mi assale. L'atterraggio, così tanti anni fa, della navetta che mi trasportava - giovanissimo apprendista Jedi - da Onderon verso la mia nuova casa. La curva nel sentiero da cui colsi la prima vista del grande Tempio, un panorama mozzafiato per un bambino. La radura, poco distante dall'ingresso principale, dove i miei primi maestri istruivano la classe sulla storia dell'Ordine e la teoria dietro la manipolazione della Forza.

Le zone dedicate alla scherma con il bastone, prima, e la spada laser, dopo. L'ingresso del Tempio, così maestoso, con l'enorme salone subito alle sue spalle e la doppia serie di di scale che sale verso l'ingresso alle camere del Consiglio.

Incontro Rikk proprio davanti all'enorme portone che garantisce la privacy del Consiglio in ogni istante. Prima che possiamo scambiare due chiacchere, la Gran Maestra Satele appare, facendoci entrare e andando subito al dunque. Ascolto attentamente ciò che ci viene rivelato da lei e dal maestro Orgus - praticamente una leggenda, ormai, all'interno dell'Ordine, assieme al suo apprendista - riguardo a Balmorra e la tecnologia dell'Impero.

E' certamente molto su cui pensare e meditare. Non sarà una missione facile.​ L'ultima volta che sono stato su Balmorra, il pianeta era poco più che un campo di battaglia aperta, con missioni di sabotaggio e infiltrazioni praticamente all'ordine del giorno...

Immagini di missioni condotte nel cuore della notte, infiltrandosi in profondità dietro le linee nemiche, combattendo con pochi fidati compagni e soldati della Repubblica, spesso sfuggendo per il rotto della cuffia... La mano sale istintivamente a accarezzare i gradi di Maggiore dell'esercito repubblicano che adornano la mia spalla destra, un gesto scaramantico che ho assunto negli ultimi mesi per scacciare le memorie di quel giorno...

La solita leggerezza di Rikk mi riscuote dai miei pensieri mentre mi accomodo sull'altro sedile della cabina di pilotaggio dell'Ebon Hawk. T3 fischietta contento poco distante e devo ammettere che è piacevole tornate fra queste familiari paratie.

Ah! Ricordo! - rispondo, rimboccando la manica destra e mostrando una lunga cicatrice che da polso sale fino al gomito - Mi ha lasciato questo ricordino, ed io ho ricambiato prendendomi tre dei suoi arti. Era molto più amichevole, dopo. - concludo, con un sorriso.

La missione sarà dura. - continuo, in tono più serio, esaminando l'ologramma del pianeta - Dovrei avere ancora qualche contatto fra la resistenza presente sul pianeta, ma ci servirà un piano ed punti d'ingresso e uscita dal sistema sicuri prima di poterli contattare.

@DM

Spoiler:  
Ho aggiunto un di "sapore" al passato del mio Jedi ;)

Ho considerato che, vista la sua vocazione a essere Guardiano, avrebbe avuto senso se nell'anno passato da tafanda fosse stato spedito spesso in missione con l'esercito Repubblicano, fino a farci carriera, e spesso nelle zone più complicate o in battaglie campali.

Se il dettaglio dei contatti su Balmorra non va bene, dimmelo che edito. Se invece è ok, espando via PM. A breve la scheda riveduta e corretta.

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Mentre chiacchierate visualizzate sull'oloproiettero di bordo le informazioni del pianeta e i punti strategici. Dovrete atterrare nella base riconquistata di Sobrik. Dopo il trattato di Coruscant, il pianeta era stato occupato dagli imperiali, ma una resistenza molto organizzata ha permesso alla repubblica di invadere il pianeta e riprendersi poco per volta delle importanti roccaforti. Leenrhon si ricorda bene di tante missioni di sabotaggio e infiltrazione compiute durante quel periodo.

Ora le cose sono un po' cambiate, il conflitto si è riacceso e l'invasione non è più un segreto. Il pianeta ora è conteso e nessuno dei due contendenti si arrenderà, avete il sentore che senza una risoluzione più immediata si massacreranno fino alla completa distruzione dell'avversario.

Di mezzo ci sono civili e militanti della resistenza, ormai allo strenuo delle forze.

Bugtown è divenuta di nuovo terra di nessuno, o meglio terra ostile a tutti. Una specie di colicoid, una razza insettoide intelligente, hanno infestato la zona e massacrato i militari della base, compresi gli abitanti di una stazione medica. Si dice che scienziati del luogo stessero compiendo esperimenti su questa specie e che alcuni componenti mutati siano scappati e si siano riprodotti. Molto probabilmente non vi scontrerete con questi esseri.

Tuttavia, i vostri obiettivi sono in terra nemica, ben presidiati e senza il supporto di squadre d'assalto difficilmente riuscirete da soli nella missione.

Quando finite di prendere informazioni vi rimettete ad eseguire le solite mansioni sulla Ebon Hawk, ormai siete ben coordinati e gestite la nave in modo ottimale, anche grazie al prezioso aiuto di T3.

Finalmente arrivate a destinazione. Ad attendervi la flotta repubblicana verifica il vostro codice identificativo e vi permette l'atterraggio sulla superficie.

Lo spazioporto di Sobrik è veramente grande, quando mettete i piedi oltre la scala della nave vi ritrovate in un Hangar enorme, pieno di navi e pattuglie di militari. C'è chi parte per il fronte e la prima linea e chi invece è appena arrivato. Quasi nessuno lascia il pianeta, almeno da vivo.

Vi viene subito incontro un militare. Salve cavalieri, benvenuti su Balmorra, sono il sottotenente James e vi scorterò al comando.

Uscite dalla struttura dell'Hangar e vi ritrovate davanti una distesa di macchine da guerra e capannoni militari. Di sfondo le colline verdeggianti di Balmorra e un cielo pieno di fumi e nuvole, ma nonostante ciò abbastanza piacevole alla vista. Non potete non notare il grosso campo protettivo della base, i cui raggi luminosi si dipanano da una struttura che si trova sospesa in alto. Quello l'hanno installato gentilmente gli imperiali, ma prima che potessero metterlo in funzione abbiamo preso la base, un bel regalo vero? Ride di gusto il giovane ufficiale mentre vi mostra il centro di comando. Ecco voi siete arrivati, il generale Medin vi sta aspettando. James si congeda e torna ai suoi doveri mentre voi continuate il vostro cammino. Nella struttura più grossa e presidiata trovate degli uomini intenti a discutere animatamente intorno ad un tavolo munito di oloproiettore. Vi accorgete di un'immagine olografica di un uomo sulla cinquantina, molto robusto e con il viso pieno di cicatrici.

Che ti dicevo, sempre nel momento del bisogno. Come sarebbe che non ci darete supporto oggi? Brutta carogna. L'immagine dell'uomo risponde e sentite il suo tono rude e profondo. Vi siete presi ogni cosa, basi, mezzi e armi, mentre noi tra un po' saremo costretti a combattere con le pietre e poi voglio ricordarvi dell'ultimo geniale vostro bombardamento. Per poco non ci lasciavo la pelle insieme al grosso del nostro esercito.

La discussione si interrompe quando fate il vostro ingresso. Ah, guarda Cheketta sono arrivati i rinforzi che chiedevi. Salve signori io sono il generale Medin, quello alla mia destra è il maggiore Phelps e il pallone gonfiato in ologramma è il leader della resistenza, il gran maresciallo Cheketta. Benvenuti all'inferno. Notate fin da subito i toni sarcastici l'humor nero del generale, un uomo abbastanza anziano, forse ha superato i 60, con un fisico slanciato e longilineo.

Smettila di rompere Steven, queste persone possono davvero darci una mano. Benvenuti cavalieri, non prendete troppo sul serio le parole di quel vecchio pazzo. Abbiamo servito per anni insieme e ora me la fa pagare perché ho lasciato l'esercito regolare. Dice Cheketta, cercando di darvi un benvenuto migliore.

Siamo già a conoscenza della vostra missione, non conosciamo ogni dettaglio ovviamente, ma saremo ben lieti di aiutarvi.

Il generale ora più calmo e apparentemente più socievole riprende parola. Il maggiore Phelps sarà il vostro appoggio, lui stesso vi accompagnerà sul campo. Ovviamente nel limite del possibile, questa guerra ci sta mettendo in ginocchio e ogni risorsa è indispensabile. Il maggiore sentitosi chiamato in causa, vi fa un cenno con il capo e si mette sull'attenti, come per confermare un ordine impartitogli. Phelps è imponente e robusto, anch'esso un umano ma con un vistoso impianto cibernetico sul viso e forse anche in altre parti del corpo. Ha i capelli rasati e ha una carnagione molto scura.

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Rivolgo un saluto militare al sottotenente che ci accoglie allo spazioporto, per poi accodarmi a quest'ultimo mentre ci conduce alla base. 'Passeggiare' per Sobrik, insegne repubblicane ad ogni angolo e truppe in movimento da o per il fronte, e' una strana sensazione dopo tutti quei mesi spesi in clandestinità. Un familiare senso di essere osservato si poggia sulle mie spalle, portandomi a guardarmi attorno con attenzione.

Osservo impressionato il gigantesco scudo che protegge la base. Una vera fortuna che siamo riusciti a occupare la base prima che l'attivassero..., rispondo al sottotenente. A chi dobbiamo questo colpo di fortuna?

Una volta al cospetto dei comandanti delle forze repubblicane e irregolari, ripeto il saluto militare per poi assumere una posizione più rilassata. Grazie del benvenuto, generale, gran maresciallo, maggiore. Devo dire che l'inferno e' proprio come lo ricordavo. Io sono Leenrhon Kymeri, e questi e' Rikk Jorrdu, entrambi Cavalieri Jedi al vostro servizio.

La nostra missione interessa uno degli impianti industriali attorno a Sobrik. Essendo letteralmente appena atterrati, un breve resoconto della situazione sul pianeta e nelle nostre immediate vicinanze sarebbe molto utile.

@DM

Spoiler:  
Percezione +11 durante il percorso dallo spazio porto alla base.

Conosco queste persone? O posso fare una prova d'abilita' per verificare se le conoscono?

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La conversazione prosegue con toni scherzosi mentre visualizziamo le informazioni sul display della nave.

La missione non sembra delle più facili (ma in fin dei conti quando mai lo sono?) ma tornare su questa nave porta alla mente ricordi. Nonostante tutto non riesco a non provare un senso di felicità nel poter tornare in missione con un compagno fidato come Lee.

Almeno nessuno avrà nulla da ridire se risolveremo le cose in modo...rumoroso.

Beep bo boooop!

Un suono allarmato e contrariato crea un attimo di silenzio seguito presto da un'altra sonora risata.

Lee, sono passati quasi nove mesi dal nostro ultimo incontro. un'ombra esageratamente cupa scende sul mio volto C'è qualcosa di diverso in te.

Qualcosa... l'espressione si distorce ed assume tratti ironici ed incuriositi ..di luccicoso? con lenti movimenti addito i gradi repubblicani che ornano il petto del cavaliere.

Di questi tempi le informazioni sono diventate più preziose del Kolto e persino su Tython il loro accesso è riservato ai soli jedi col rango di maestro. per un attimo lo sguardo si perde nell'intrecciarsi di fasci di luce che caratterizza un tunnel iperspaziale.

Quindi dimmi, calore accompagna le mie parole come hai passato l'ultimo anno?

Con ancora lunghe ore di viaggio davanti, mi adagio comodamente sulla poltrona come si mi aspettasse un interessante olofilm.

Astrobarattolo, portaci qualcosa di fresco per favore.

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Guerra, mi ero quasi scordato il suo volto. I suoi molti volti.

La natura sembra essere stata estirpata dall'avamposto ora popolato di animali fatti di ingranaggi e bulloni il cui cinereo respiro si alza a ricoprire lo splendido cielo di Balmorra.

Ovunque si scorgono militari, medici e grossi trasporti. Mentre veniamo condotti in presenza degli ufficiali non riesco a non riflettere su quanto tutto ciò sia diverso dalla pacifica vita su Tython. Su quanto sia sbagliato.

Al suono del mio nome torno con la mente al presente salutando gli astanti con un lento cenno del capo mentre Kymeri comincia a raccogliere informazioni.

Regolari e resistenza. Speriamo che le fazioni in conflitto siano solo due.

@Tutti

Spoiler:  
Se non avete nulla in contrario continuerei ancora per qualche post la conversazione sull'astronave così da metterci in paro con le nostre rispettive storie.

Per evitare problemi possiamo separare il "passato" dal "presente" con una comoda barra orizzontale come sopra così da non saturare il povero Fino.

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Ah dovevate esserci è stato un attacco spettacolare. La resistenza ha finto un attacco su una postazione imperiale nella gola di Gorinth mentre una squadra dei nostri si infiltrava qui a Sobrik. Abbiamo interrotto le loro comunicazioni, e disabilitato il loro scudo temporaneamente. Quando il loro centro di comando è caduto gli altri si sono arresi. La squadra che tornava dal finto attacco invece si è trovata davanti lo scudo alzato. Dovevate vedere le facce di quegli ebeti che non capivano cosa stesse accadendo. Il sottotenente James vi fornisce i dettagli dell'attacco mentre vi scorta al centro di comando.

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Sarà il maggiore a darvi ogni spiegazione. Ora signori ho altre gatte da pelare. Il generale vi congeda e il maggiore vi fa segno di seguirlo in un'altra stanza.

Ci sono diversi monitor a disposizione dei militari, e il maggiore ne indica uno. Bene, vedete qui, è il complesso industriale più grosso qui a Sobrik. Purtroppo per voi, è ancora nelle mani nemiche. Anche se siamo riusciti a togliergli la base, la loro presenza è massiccia. E' il complesso più presidiato e la nostra intelligence conferma la presenza di molti sith. Quello che più ci ha insospettito è che persino un membro del Consiglio Oscuro, Darth Arho, sia a presidio di quella zona. Purtroppo non abbiamo più notizie da uno dei nostri agenti infiltrati.

Il maggiore Phelps vi indica i punti di ingresso del complesso e le fortificazioni all'esterno. Poi passa a mostrarvi una pianta dell'impianto. Sono tre livelli sotto terra, molto grandi. Ci sono macchinari sempre in funzione che sfornano droidi e armi. E' una specie di miniera d'oro in tempi come questi. Ma il bello viene ora. Vi mostra la mappa ingrandita della zona. Per poter accedere alla struttura via terra si dovrebbe prima distruggere una delle due postazioni che ci bloccano. Ma richiederebbe uno sforzo non da poco e verremo subito attaccati dall'altra postazione. In più, come vi ho detto, l'impero ha disposizione armi e droidi. L'unica soluzione più a portata sarebbe quella di arrivarci con delle navette, portandosi alle spalle della struttura si accederebbe ad essa da questo canale di manutenzione, una piccola squadra potrebbe benissimo infiltrarsi. Tuttavia. Indica un altro punto della mappa e uno sbuffo vi fa capire la sua frustrazione. Qui c'è la terza postazione nemica, e hanno un cannone AA grosso quanto un palazzo e butta giù tutte le navi che sorvolano la zona. Phelps fa una faccia perplessa e il suo tono si incupisce. Ci sarebbe una strategia possibile, è stato un esponente della resistenza a fornircela. Consiste nel far saltare il cannone con un esplosivo ad alto potenziale. E' molto pericoloso e difficile da gestire, per questo non viene conservato nelle basi militari. Questo Tanno Vik, sostiene di averne creato in un laboratorio non lontano da qui. Questo Vik è un tizio abbastanza inaffidabile, faceva parte dell'esercito ma fu sorpreso a contrabbandare armi e venne arrestato, ma riuscì a fuggire. Dopo avergli dato la caccia ce lo siamo ritrovato qui che aiutava la resistenza. Gli è stata concessa l'amnistia temporanea, in cambio delle sue conoscenze di esplosivi e armi di grosso calibro. Ovviamente questo piano non era stato ancora preso in considerazione. Fino a quando non ci è stato detto che quello stabilimento è di vitale importanza per la conclusione della guerra. Non sappiamo se può funzionare, ma al momento è l'unica soluzione per farvi entrare. Ho preparato un incontro con Vikk nei pressi di quel laboratorio, vi accompagnerò con una piccola squadra di ricognitori. Ci sono domande?

L'ufficiale vi guarda capendo di avervi lasciato un po' perplessi e conclude il suo discorso. Ah se non ve l'hanno già detto, benvenuti all'inferno.

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L'ultimo anno? Credo più' o meno come l'hai passato tu, Rikk: spedito da un campo di battaglia ad un altro, con i viaggi interstellari come unico periodo di riposo. - rispondo al mio compagno, mentre afferro una delle bevande portateci da T3 - Dopo l'incidente su Tafanda Bay, sono stato stazionato per alcune settimane su Belsavis, nel periodo iniziale dell'assalto Imperiale. Brutta storia, pessima situazione. Combattere in quel miscuglio di prigione di massima sicurezza e natura selvaggia non e' affatto facile, credimi. Mi ricordo un paio di scontri niente male dove avere un paio di braccia in più avrebbe fatto comodo.

Poi ci fu Tatooine. Una squadra di soldati repubblicani sprovveduti erano finiti in mano ad un cartello di schiavisti controllato dagli Hutt. Inutile dire che con la situazione presente sul pianeta, la Repubblica aveva troppe gatte da pelare per occuparsene. La Gran Maestra, però, riteneva che risolvere la faccenda avrebbe contribuito a migliorare i rapporti tra Consiglio e Senato, per cui mi spedirono come negoziatore assieme ad un altro dei nostri - un allievo del maestro Din, Fortris Gall. La cosa sembrava promettere bene finché gli Hutt non tentarono di farci fuori.

Sorrido, sorseggiando la bevanda, ripercorrendo i mesi passati.

Dopo Tatooine, la Gran Maestra mi spedì proprio su Balmorra. La resistenza era agli inizi e l'Ordine voleva un paio d'occhi e orecchie fidate che controllassero l'evolversi della situazione. La Repubblica non era ancora del tutto convinta di voler aiutare le milizie clandestine all'epoca, per cui i primi mesi furono duri: speso in fuga, con gli Imperiali alle costole, o impegnati in missioni senza supporto logistico. E' stato su Balmorra che ho guadagnato questi - indico i gradi - anche se sono più per mostra che per altro: non faccio esattamente parte della catena di comando dell'esercito della Repubblica.

Concludo, per poi rivolgere a Rikk la stessa domanda. E tu? Cosa mi racconti di questi mesi passati? Anche tu sei stato piuttosto impegnato, da quanto ho sentito su Tython...

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Tutto chiaro, Maggiore. - rispondo a Phelps. - Immagino potremo scaricare queste mappe che lei ci ha mostrato sui nostri datapad, per referenza futura. Abbiamo qualche informazione sulla composizione delle forze nemiche? Mi immagino il solito assortimento di soldati, droidi e apprendisti sith, ma un'idea leggermente più precisa non guasterebbe.

Rikk, se non hai altre domande, direi di andare a incontrare questo Tanno Vik, cosa ne dici?

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In vero mio caro amico, ho passato gran parte dell'ultimo anno in panciolle su Tython. sorseggio il drink e sprofondo nella sedia mentre torno con la mente a quegli eventi.

I primi tempi, come te, fui abbastanza occupato: 9 missioni in soli 4 mesi. Un'esperienza intensa.

Tuttavia nell'ultima operazione, su quello che sembrava più un asteroide che una luna, la fortuna mi voltò le spalle e io le voltai ad un ordigno a frammentazione che mi lasciò una serie di ricordini sparsi per spina dorsale e mi rovinò la tuta EVA. Il vuoto spaziale è davvero una brutta bestia. per un attimo resto in silenzio mentre nella mente un'antica battaglia viene combattuta, e persa.

Questo mi guadagnò un soggiorno gratuito in una vasca di bacta. Molto rilassante ma dopo quasi un mese diventa monotona, anche se gran parte del tempo lo passai con gli occhi chiusi.

La storia poi si fa noiosa. Col tempo ricominciai a camminare e ad allenarmi ma i maestri non erano sicuri delle mia riabilitazione; in fin dei conti fino a pochi mesi prima non c'era gran differenza tra me e un'alga.

Così dopo quella nel bacta, vinsi una lunga permanenza in villeggiatura su Tython. Allenamento, meditazione, allenamento, altra meditazione...conosci anche tu il copione.

Ormai vuoto, poggio il bicchiere sul portavivande a rotelle. I primi tempi mi sentii in colpa per non poter essere a fare la mia parte, per non poter sudare e sanguinare insieme ai miei fratelli ma in tutta sincerità, sono contento che le cose siano andate così.

Quando da ragazzo sognavo strani tatuaggi come atto di ribellione non pensavo a quelli che ora mi adornano la schiena ma questa guerra si stava portando via il meglio di me e a 'casa', mi sono ritrovato.

Non so come facciano ma mentre la guerra infuria per tutta la galassia niente sembra intaccare la pace e la tranquillità di Thyton.

Comunque è bello tornare in azione. E poi non potevo restarmene fermo mentre i miei compagni fanno carriera. Ancora una volta, uno sguardo stralunato si posa sui gradi di Leenrhon e un'altra risata echeggia per la cabina della nave.

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Mentre osservo la mappa riesco quasi ad immaginare il campo di battaglia e l'evolversi del conflitto.

Resta focalizzato sul presente.

Questa situazione va avanti da molto tempo e confido abbiate vagliato già ogni possibile altra opzione quindi no. Non ho altre domande. Non per voi almeno.

Andiamo ad conoscere il nostro demolitore. un sorriso rassicurante, quasi a sfidare le parole dell'ufficiale, accompagna le mie ultime parole.

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Il maggiore vi osserva un attimo e marziale e composto inizia a rispondere alle vostre domande. Ci sono droidi di diverso tipo e dimensione, di molti non conosciamo le specifiche tecniche, altrimenti non ci sarebbe difficile riprodurli, sappiamo solo che dispongono di una notevole potenza di fuoco. Gli scienziati e i tecnici che ci hanno lavorato hanno studiato le caratteristiche tipiche dei colicoid, una su tutte la capacità di chiudersi formando una sfera e travolgere ciò che gli sta davanti, fortunatamente non tutti i modelli sono così.

Per quanto riguarda le unità di fanteria immagino che conosciate un po' le tattiche militari imperiali, non sono tanto distanti dalle nostre. L'unica cosa che ci differisce è l'uso di fucili blaster sfornati qui a Balmorra, sono di ottima fattura e oltre a garantire una perforazione elevata di corazze e armature si ricaricano dopo molto tempo. Solo alcune unità ne fanno uso, sappiamo che non è semplice costruirne grandi quantità in breve tempo. Di sith fino a poco tempo fa ve n'erano molto pochi, poi evidentemente hanno deciso che questo pianeta ricopriva un'importanza strategica non indifferente, e sono arrivati in massa. Ci hanno reso il lavoro duro, ma fortunatamente ci sono cavalieri come voi che ci danno man forte.

Il militare fa una piccola pausa, si guarda intorno e constatata la distanza di altri militari vi si avvicina abbassando il tono di voce. Ci sarebbe anche un altro problema, il generale per ora non vuole occuparsene ma secondo me è di importanza vitale, vi sarete fatti un'idea su come la pensa il mio superiore. Di recente si sono unite alcune pattuglie di mandaloriani, sono pochi ma non riusciamo ad abbatterli, si sono asserragliati in una postazione ben difesa con torrette all'interno di un bunker e ogni tanto si espongono per qualche scorribanda assaltando i villaggi limitrofi devastandoli. Qui fuori abbiamo allestito un campo per i profughi sono a migliaia e non riusciamo più ad ospitarli tutti. Voi capite che il problema potrebbe sfuggirci di mano, e il non fare nulla ci mette in cattiva luce con la resistenza.

Abbassa ancora di più la voce e si avvicina ulteriormente. Ho già un piano, fino ad oggi non potevo realizzarlo, ma il vostro arrivo ha mosso le acque. Ho un contatto con un nobile della famiglia Organa, e si è detto disponibile ad un prestito. Tanno Vik, so per certo che commercia ancora in armi ed esplosivi ed unisce la causa al suo personale profitto. Vorrei comprare dell'esplosivo da lui e far crollare il bunker con tutti i mandaloriani. Non potevo allontanarmi dalla mia postazione e non potevo nemmeno utilizzare materiale dell'esercito, è tutto segnato e controllato. Vi chiedo di darmi una mano, per il bene di questa gente e per il buon esito delle operazioni. Non dovrei farvi perdere troppo tempo per la vostra missione, ma visto che rischio la vita insieme a voi, mi concedete questo desiderio?

Quando un militare passa di li il maggiore si allontana e torna a parlare ad alta voce con tranquillità. Spero sia stato esaustivo, ma comunque ora potete andare a darvi una rinfrescata, avremo un altro briefing prima della partenza con la mia squadra, all'armeria tra 2 ore. Il maggiore fa il saluto militare e torna alle sue mansioni, lasciandovi perplessi e dubbiosi. Prima di allontanarvi scaricate le mappe e le altre informazioni utili. Venite poi accompagnati fuori verso una tenda, che vi viene assegnata. Il corredo è spartano ma tutto sommato è comoda, qui potete riposare e discutere degli ultimi avvenimenti, ora che avete una vaga idea di come le cose su Balmorra siano complicate e disperate.

Spoiler:  
Non sto a mettervi la mappa dell'intera zona, preferisco farlo di volta in volta, quando sarete nei pressi di un luogo dove agirete. Ho messo il sussurato in viola perché il grigio era fastidioso alla lettura vista la lunghezza dei periodi.
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Ascolto con particolare attenzione le ultime parole dell'ufficiale prima di congedarmi per discuterne, con discrezione, col jedi.

Un Bunker di mandaloriani non è certo qualcosa da sottovalutare.

Sai.. continuo poco dopo ..niente mi rilassa più che una bella passeggiata prima di una doccia. E questi sfollati sembra abbiamo molte storie interessanti da raccontare.

Con un insinuante sorriso in volto, comincio a dirigermi verso le strutture di accoglienza.

@GM

Spoiler:  
Prova di percezione (+11) per carpire inganni nelle parole dell'ufficiale.
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Assieme a Rikk, mi congedo dal maggiore dopo averne ascoltato attentamente le parole, specialmente quelle sussurrate. Una volta al di la' della portata d'orecchi del soldato, rispondo a Rikk.

No di certo. Ma sono sicuro che la Gran Maestra sara' molto interessata nel venire a sapere che i Mandaloriani sono arrivati anche qui...

Ti diro', anche io trovo che una bella passeggiata sia propedeutica ad una doccia. E non vorrei perdermi nessuna delle strane storie che i rifugiati potrebbero raccontarti.

Concludo, affiancando il Jedi e camminando rilassato verso i centri di accoglienza.

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Vi dirigete verso il campo allestito per i profughi, non distante dalla vostra tenda. Come annunciato è parecchio affollato, ci sono diverse tende di grosse dimensioni il che fa intuire che dormano tutti ammucchiati. All'esterno le donne si danno da fare per tenere in ordine il più possibile, dividendosi i compiti. Ci sono parecchi bambini che giocano vicino le madri tenuti d'occhio dagli anziani. Gli uomini, in minoranza, sono seduti vicino a grossi tavoli e parlottano tra loro. Più vi avvicinate e più i vostri sensi si attivano, percepite disperazione e angoscia, ma non serve essere jedi per avere queste sensazioni, basta guardare i volti dei profughi.

@Rikk

Spoiler:  
Non ci sono menzogne nelle parole del militare.
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Il repubblicano non esagerava, la situazione sta diventando insostenibile.

Mi guardo attentamente intorno osservando, con una vena di tristezza, uno degli aspetti della guerra.

Salve, mi rivolgo ad uno degli anziani potete dirci cos'è successo?

@GM

Spoiler:  
Un'altra prova di percezione per notare "stranezze" o utili indizi nel campo profughi.
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  • 2 settimane dopo...

Assieme a Rikk, mi dirigo verso il campo profughi in cerca di ulteriori informazioni. L'agglomerato di tende desolato, intriso di disperazione e angoscia, con parvenze di vita normale mantenute più' per abitudine che per reale necessita', non e' una vista sconosciuta. In un momento, mi balzano davanti agli occhi immagini di altre decine di simili posti, sparsi su una manciata di pianeti sulla linea del fronte.

Quando Rikk rivolge la sua domanda a uno degli anziani, rimango in silenzio, aspettando la risposta.

@Dm

Spoiler:  

Percezione +11 sull'ambiente circostante e gli abitanti. Usare la Forza +11 per percepire emozioni e pensieri nell'area circostante.

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