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Bonus di competenza e abilità


Hero81

Messaggio consigliato

@Rhal: per la questione mago scassinatore/ladro studioso, io direi che dopo vent'anni in game i due PG potrebbero semplicemente cambiare il loro background.

Se passo vent'anni della mia vita facendo lo studioso e senza scassinare una porta divento un Sage. Se vent'anni senza studiare ma facendo lo scassinatore divento un Criminale.

Se quei vent'anni sono i primi della mia vita, saranno il background del mio mago o ladro da giovane, se sono i venti fra i quaranta e i sessanta saranno il background del mio PG da vecchio.

Cambiando il bg però disimparo quello che so già.

PS ho già detto che l'esempio estremo non è unico ma il concetto si può generalizzare. Quello che IO trovo strano è che non puoi aver imparato un po' di qualcosa, ma o la sai fare o non la sai fare, e che incrementando i livelli la tua competenza aumenta magicamente da sola. Poi che avvenga in vent'anni o che avvenga in un giorno non cambia il concetto.

E non dite che in 3.5 o in 4 o in ad&d o all'isola di pasqua era così e faceva schifo che io non ho tirato fuori il discorso di nessun'altra edizione. Idem non venitemi a dire che basta un hr o ci saranno regole opzionali che lo so anche io e le sto aspettando con ansia (già detto).

Per ora il bonus competenza per me sembra proprio o è bianco o è nero e la cosa non mi piace, spero che sia migliorabile. E andare da bianco a nero senza passare da qualche sfumatura di grigio la trovo una limitazione.

EDIT (obbligatorio purtroppo per evitare di essere aggredito da tutta la schiera dei sostenitori "D&D 5 è perfetto"): notare che ho scritto "la trovo una limitazione" e non "è una limitazione".

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In 5e puoi essere un incapace (untrained) o un professionista completo (trained) e questo è appiattimento.

The Stroy cito te per comodità, visto che hai sintetizzato il discorso.

In realtà D&D 5a fa la distinzione tra incapace (untrained), professionista (trained) ed esperto (expert; ovvero i casi in cui - come il Ladro - si ha il privilegio di raddoppiare la Proficiency in merito a circostanze davvero specifiche).

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Be', se per vent'anni non apri un libro mi sembra normale che ti dimentichi quello che sapevi riguardo la materia.

Dopotutto io già mi sono scordato buona parte di trigonometria, e le superiori le ho finite nel 2010, mica vent'anni fa.

Salendo con i livelli la competenza non aumenta magicamente da sola, si dà per buono che il PG si sia allenato o abbia studiato durante l'avventura o nel downtime, come si è sempre fatto.

Anche nelle edizioni passate un guerriero poteva salire di livello, aumentare il BAB e prendere Attacco Poderoso in seguito a un'avventura investigativa con solo un combattimento...il livello è sempre stato un po' astratto, non mi sembra una novità.

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In realtà D&D 5a fa la distinzione tra incapace (untrained), professionista (trained) ed esperto (expert; ovvero i casi in cui - come il Ladro - si ha il privilegio di raddoppiare la Proficiency in merito a circostanze davvero specifiche).

Anche nei vari d20 c'era quella distinzione, però... Il ladro aveva il Trapfinding e in Pathfinder ha anche altri talent per avere vantaggi nell'uso di abilità specifiche, il ranger aveva il bonus del nemico prescelto alle prove relative ai mostri odiati e in Pathfinder ha quelli legati al terreno preferito, il bardo aveva le sue conoscenze, eccetera... C'erano anche bonus razziali vari e talenti specifici...

Anche quella non è una novità e non aggiunge varietà al sistema di Next rispetto agli altri...

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Caro Silent Wolf, ho apprezzato il tuo esauriente elenco di casistiche che effettivamente è valido! Aggiungo, credo in linea a ciò che hai detto tu, che forse i bonus sono stati calcolati al ribasso anche in vista degli oggetti magici, di modo che questi ultimi rendano i compiti più semplici e NON scontati come accadeva prima. (se non vado errato nella 3.5 è estremamente economico comprare oggetti con bonus di abilità).

Quello che sostenevo nella prima parte del mio post (che è il meno) è che ai bassi livelli sarà difficile apprezzare le differenze di abilità tra i vari personaggi, essendo le caratteristiche molto più pesanti che in precedenza in DnD Next.

Credo che sia anche importante far notare la competenza negli attrezzi (tools). Essa infatti crea una diversificazione di competenza, la cui assenza è per ora il maggior oggetto di dibattito: grazie ai tools si può diventare decenti nelle abilità senza competenza oppure ottimi in quelle "di classe". (se mi passate il termine "all'antica" :cry: )

Ecco, il fatto che non esista una controparte dei tools per alcune abilità in cui non sono previsti (furtività e persuasione in primis, secondo me) è il deficit più rilevante di queste meccaniche.

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E meno male che ho chiesto di non tirare in ballo edizioni precedenti. :lol: :lol::lol:

Chi ti dice ad esempio che non mi stava bene neanche allora?

Non ho parlato delle altre edizioni nello specifico, ma di D&D in generale.

Il succo del discorso era che in D&D i livelli ci sono sempre stati e hanno sempre funzionato in una certa maniera.

Se poi non ti piace niente da dire, i gusti sono gusti e i livelli sono un po' scemi, però non puoi certo dire che lo trovi "strano", dato che è sempre stato così.

Anche nei vari d20 c'era quella distinzione, però... Il ladro aveva il Trapfinding e in Pathfinder ha anche altri talent per avere vantaggi nell'uso di abilità specifiche, il ranger aveva il bonus del nemico prescelto alle prove relative ai mostri odiati e in Pathfinder ha quelli legati al terreno preferito, il bardo aveva le sue conoscenze, eccetera... C'erano anche bonus razziali vari e talenti specifici...

Anche quella non è una novità e non aggiunge varietà al sistema di Next rispetto agli altri...

E siamo ancora una volta a due pesi e due misure.

In Pathfinder ogni classe poteva addestrarsi nelle abilità allo stesso modo, ma le classi mundane/skillmonkey avevano capacità che le rendevano più esperte, e questo andava benissimo.

In 5e ogni classe può addestrarsi nelle abilità (contando il BG non ci sono abilità non di classe) e le classi mundane/skillmonkey (Rogue basic, e Bardo e Fighter da playtest) hanno capacità che le rendono migliori in altre abilità, ma questo non aggiunge varietà.

Ecco, il fatto che non esista una controparte dei tools per alcune abilità in cui non sono previsti (furtività e persuasione in primis, secondo me) è il deficit più rilevante di queste meccaniche.

In realtà nessuna abilità ha tool correlati.

Usare dei tool è simile a usare un'abilità (ad esempio posso usare sia un mazzo di carte da poker che l'abilità Deception per bluffare giocando d'azzardo) ma le due cose non sono comunque l'una la controparte dell'altra.

La proficiency dei tool non si somma con la proficiency delle abilità: se sono competente nelle carte e in Deception e provo a fregare qualcuno a poker, aggiungerò comunque una sola volta la proficiency.

Per questa ragione non c'è bisogno di un tool specifico per ogni skill.

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In realtà nessuna abilità ha tool correlati.

Usare dei tool è simile a usare un'abilità (ad esempio posso usare sia un mazzo di carte da poker che l'abilità Deception per bluffare giocando d'azzardo) ma le due cose non sono comunque l'una la controparte dell'altra.

La proficiency dei tool non si somma con la proficiency delle abilità: se sono competente nelle carte e in Deception e provo a fregare qualcuno a poker, aggiungerò comunque una sola volta la proficiency.

Per questa ragione non c'è bisogno di un tool specifico per ogni skill.

Grazie del chiarimento, non lo avevo colto. Però se devo dirti la verità ciò mi porta vedere le cose come scrive Rhal: "O nero o bianco", dato che il bonus di competenza o c'è o non c'è.

Spero di non andare fuori argomento se scrivo qui le differenze che vedo tra il sistema di abilità di pathfinder e della next!

Spoiler:  
Ovviamente ciò è la mia visione delle cose (e lo premetto perché vedo che su questo forum ci si scanna abbastanza senza determinate premesse!) ;-)

Pathfinder nelle abilità ha sicuramente problemi, ma reca con sé un grosso pregio dal sapore agrodolce: il bonus +3 nelle abilità di classe in cui si hanno dei gradi. Esso infatti incentiva i giocatori a "disperdere" i gradi in modo da avere un'infarinatura (+4 a un'abilità con un solo grado? figata!) in più o meno tutte le abilità di classe. Inoltre con i gradi rimanenti si possono portare su le preferite o (molto contestato) potenziare quelle non di classe.

Questo sistema assicura un'ottima diversificazione! Con personaggi che sono discreti (partono con un +4) nel fare le cose per cui sono stati addestrati, ma che non hanno approfondito; ottimi nelle loro capacità di classe "maxate" e potenti a discrezione loro, ma sempre un po' indietro nelle altre abilità.

Caro The Stroy, è questa la diversificazione che manca nella quinta edizione! E' vero che puoi prendere un background adeguato alle tue esigenze ed addestrarti più o meno ovunque, ma la limitazione di 4 abilità in cui sei maggico e non magari 2-fortissimo,2-mediocre,3-scarsino succhia via gran parte della scala di grigi di un personaggio.

Quello che han fatto è una scelta, conseguenza diretta del pool di abilità disponibile. Pool che, così com'è, è ridotto all'osso.

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Anche nei vari d20 c'era quella distinzione, però... Il ladro aveva il Trapfinding e in Pathfinder ha anche altri talent per avere vantaggi nell'uso di abilità specifiche, il ranger aveva il bonus del nemico prescelto alle prove relative ai mostri odiati e in Pathfinder ha quelli legati al terreno preferito, il bardo aveva le sue conoscenze, eccetera... C'erano anche bonus razziali vari e talenti specifici...

Anche quella non è una novità e non aggiunge varietà al sistema di Next rispetto agli altri...

A me non interessava fare confronti con altre edizioni o altri giochi. Volevo solo chiarire bene come funziona D&D 5a in merito all'argomento. ;-)

Che non si tratti di una novità è irrilevante.

Quello che conta è che il gioco sia buono, funzioni e aiuti la gente a divertirsi. ;-)

Quello che sostenevo nella prima parte del mio post (che è il meno) è che ai bassi livelli sarà difficile apprezzare le differenze di abilità tra i vari personaggi, essendo le caratteristiche molto più pesanti che in precedenza in DnD Next.

Figurati. ^ ^

Riguardo al tuo dubbio...

Succede questo perchè in D&D 5a, al contrario che nelle precedenti edizioni non esistono Prove di Abilità.

Tutte le prove di D&D 5a sono Prove di Caratteristica.

Le Abilità prenderanno la forma di modificatori alle prove di Caratteristica.

Mentre nelle precedenti edizioni bisognava essere allenati in una Abilità per fare un certo tipo di azione (se ricordate, un tempo le varie capacità chiedevano direttamente una prova di Abilità, come Scassinare, Diplomazia, intimidire, Nascondersi, ecc.), ora TUTTI possono fare qualunque tipo di Azione (tutte le circostanze e tutte le capacità richiedono una prova su una Caratteristica, come Forza, Destrezza o Saggezza).

Le Abilità servono solo a identificare chi è più versato di altri nelle azioni che TUTTI possono compiere.

Ecco perchè noti quanto descrivi.:-)

In D&D 5a non si tira sulle Abilità, ma sulle Caratteristiche. E' per questo che le Abilità si acquistano più difficilmente: esse servono solo a rappresentare la mera esperienza in un settore, non più la base di partenza.

Non servono più le Abilità per affrontare le varie situazioni. Le Abilità servono solo a distinguere chi è davvero bravo ad affrontare quelle situazioni. ;-)

Credo che sia anche importante far notare la competenza negli attrezzi (tools). Essa infatti crea una diversificazione di competenza, la cui assenza è per ora il maggior oggetto di dibattito: grazie ai tools si può diventare decenti nelle abilità senza competenza oppure ottimi in quelle "di classe". (se mi passate il termine "all'antica" :cry: )

Ecco, il fatto che non esista una controparte dei tools per alcune abilità in cui non sono previsti (furtività e persuasione in primis, secondo me) è il deficit più rilevante di queste meccaniche.

Quello che dice The Stroy è corretto: non si può sommare una Proficiency più di una volta a una prova, a meno che non si possiedano capacità speciali come quella del Ladro (che permette di raddoppiare la Proficiency, appunto). ;-)

Indipendentemente dalle Competenze che si possiedono, dunque, il valore della Proficiency di norma può essere sommato una volta sola.

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Grazie del chiarimento, non lo avevo colto. Però se devo dirti la verità ciò mi porta vedere le cose come scrive Rhal: "O nero o bianco", dato che il bonus di competenza o c'è o non c'è.

Come ho già detto, è vero: un personaggio di 5e può essere addestrato o no, da questo punto di vista non esistono vie di mezzo.

Però non mi sembra così immediato il passaggio da questo a "bianco o nero".

Un personaggio può comunque passare dall'avere una caratteristica bassa e nessun addestramento ad avere caratteristica alta, addestramento ed expertise, con tutte le gradazioni nel mezzo, fra cui:

- avere una caratteristica a bassa (-1 o +0), media (+1 o +2), alta (+3 o +4) e sovrumana (+5)

- avere un addestramento assente (untrained), parziale (+1/2 proficiency), completo (proficiency) o superiore (expertise)

- avere diversi gradi di proficiency a seconda del livello

Manca è la possibilità di decidere punto-per-punto e di farlo anche per classi che non siano mundane/skillmonkey, ma mi sembrano comunque più sfumature di due.

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EDIT (obbligatorio purtroppo per evitare di essere aggredito da tutta la schiera dei sostenitori "D&D 5 è perfetto"): notare che ho scritto "la trovo una limitazione" e non "è una limitazione".

Il Next non è perfetto, e nessuno di quelli che stà cercando di far capire come funziona (SilentWolf e Stroy in primis) ha mai affermato niente del genere.

Il Next è più semplice (soprattutto il Basic, che è soltanto il "nucleo" centrale del regolamento, ma perfettamente giocabile anche da solo; se si desiderano più opzioni, ci sono prima il manuale del giocatore, e poi quello del master), rispetto a 3/3.5/PF e 4, perchè molta gente si lamentava che le vecchie edizioni erano diventate troppo complicate e PP.

Per chi, come me, la semplicità è una cosa positiva, il gioco è "perfetto", ma questo non significa che diciamo che è perfetto per tutti... se hai avuto questa impressione mi dispiace, non era nostra intenzione.

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Per chi, come me, la semplicità è una cosa positiva, il gioco è "perfetto", ma questo non significa che diciamo che è perfetto per tutti... se hai avuto questa impressione mi dispiace, non era nostra intenzione.

Concordo.

Non si sta cercando di dire che D&D 5a è perfetto (nessun gioco lo è e mai lo sarà :-)), si sta solo cercando di spiegare come funziona. ;-)

Nessuno può dire a un altro quale sia il gioco perfetto.

E' una questione di gusto, quindi tocca a ognuno decidere per sè stesso sull'argomento. E chi tenta di convincere un altro che il suo gioco preferito sia quello perfetto, in realtà sta solo sbagliando. ;-)

Oguno deve essere libero di decidere da solo qual'è il gioco per lui migliore.

Ma tentare di spiegare come un gioco funziona è un altro discorso. Non riguarda più il decidere quale gioco sia il migliore o quale il peggiore. Riguarda solo il comprendere quelle che sono le regole di un gioco, indipendentemente dal modo in cui poi le si vuole giudicare.

Quello che molti di noi qui in giro stanno tentando di fare non è cercare di presentare D&D 5a come il gioco migliore del mondo (se si crede questo, si è frainteso completamente), ma solo cercare di spiegare come funziona.

E il modo in cui il gioco funziona non è comprensibile solo tramite i manuali veri e propri ma, fintanto che dobbiamo aspettare questi ultimi, anche tramite le dichiarazioni ufficiali dei designer che quel gioco lo hanno creato. ;-)

Se si fanno paragoni con le altre edizioni è perchè spesso molti fanno l'errore di tentare di analizzare le regole di D&D 5a tramite le logiche delle precedenti edizioni, dimenticando che ogni edizione ha la sua logica specifica. ;-)

Come nel seguente caso..

Per quel che riguarda la percezione di abilità in "bianco o nero"

Ci si dimentica che, mentre nelle ultime due edizioni si era competenti in una data azione solo se si possedeva una certa Abilità, nella 5a Edizione tutti sono competenti di base su tutto, mentre le Abilità hanno lo scopo semplicemente di descrivere coloro che sono competenti in un campo in maniera professionale.

Le Caratteristiche stesse, insomma, in D&D 5a incanrano ciò che in D&D 3.x, ad esempio, erano i primi gradi di Ogni Abilità. In D&D 5a è come se TUTTI i PG avessero almeno una manciata di Gradi in ognuna delle Abilità di D&D 3.x Chi, invece, possiede le Abilità di D&D 5a è come se avesse avuto la possibilità di accedere ai Gradi di livello maggiore.

Questo accade perchè, mentre nelle precedenti edizioni il gioco chiedeva ai Pg di tirare Prove di Abilità (Diplomazia, Intimidire, Nascondersi, Osservare, ecc), in D&D 5a tutte le capacità e tutte le regole chiedono solo Prove di Caratteristica (Forza, Destrezza, Costituzione, Saggezza, Intelligenza, Carisma).

Tutti possiedono le Caratteristiche, dunque tutti possono eseguire le prove che nelle vecchie edizioni erano il Nascondersi, l'Intimidire, l'Osservare, il Cercare, ecc.

In D&D 5a, chi possiede le vere e proprie Abilità possiede semplicemente il vantaggio di un modificatore numerico che li rende più competenti in quei settori.

In D&D 5a, per affrontare una scalata non hai bisogno necessariamente dell'Abilità Scalare per riuscire ad arrivare in cima a una montagna. Semplicemente, se possiedi l'Abilità Atletica sei più bravo nello scalare la montagna.

In D&D 5a non devi avere per forza Arcane per poter avere consocenza di conoscenze di tipo arcano. Se possiedi l'Abilità Arcane, semplicemente, conosci meglio quel tipo di conoscenza rispetto a una persona qualunque.

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Un +6 non è +30%

Il tiro è d20+5+6 vs d20+5

Il punto è che mentre il primo è un pg 20 specialista, il secondo è pg generico con le stat alte.

Il bonus è solo +20%.

Fare 20 livelli per essere il 20 %meglio, io Non li chiamerei specializzarsi.

In realtà nemmeno il +12 lo è. Vale quanto un +40%.

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Per carità scrivete davvero bene devo ammettere, io non sono altrettanto bravo purtroppo, e i discorsi sono stati fantastici e apprezzati <3

Però, scusate, sono un po' campati in aria. A me pare in effetti che nessuno mi abbia spiegato niente di consistente. Già sapevo come funzionavano le abilità, ho scritto quello che non mi garbava spiegando perché ed apportando un esempio estremizzato che è solo il modo più facile per far capire cosa ho trovato di male. Da allora mi è stato fato un paragone con la 3.5 del tutto fuori luogo, mi è stato portato un esempio di cambio background totalmente non previsto dalle regole ed altre cosette del genere.

Davvero non mi sembrano post di spiegazione, più della metà sembravano dire: potresti fare (HR). Oh insomma non è vero, in 3.x era peggio perché.

Beh grazie di queste "spiegazioni di come funziona un gioco" ma devo essermele perse xD

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Però, scusate, sono un po' campati in aria. A me pare in effetti che nessuno mi abbia spiegato niente di consistente. Già sapevo come funzionavano le abilità, ho scritto quello che non mi garbava spiegando perché ed apportando un esempio estremizzato che è solo il modo più facile per far capire cosa ho trovato di male.

Ok, provo a rispondere alla tua domanda usando solo riferimenti al sistema di D&D 5a.

Il seguente, ovviamente, è la spiegazione sul modo in cui lo scenario da te descritto funzionerebbe in base alle regole di D&D5a. Se hai scritto il tuo post per semplicemente commentare come secondo te il modo di funzionare di D&D 5a in un simie scenario a te non piace, non c'è una risposta che ti si può dare.

In quel caso hai solo esposto il tuo gusto, fatto un commento e noi altri non possiamo fare altro che tenere nota del tuo gusto.

Se, invece, vuoi capire come D&D 5a è in grado di rendere lo scenario da te descritto, posso risponderti questo:

  • Innanzitutto, conviene ricordare che D&D non è mai stato progettato per essere un sistema simulativo e non lo è nemmeno D&D 5a. D&D vuole approssimare la realtà, non ricrearla nel dettaglio, vuole garantire un mezzo semplice per muoversi in un mondo immaginario. Propio per questo motivo, bisogna aspettarsi che le meccaniche di un D&D - ogni edizione a suo modo - non siano in grado di rispecchiare ciò che avviene nella realtà. Non è l'obbiettivo del regolamento di alcun D&D creare un sistema che descriva il mondo per come funziona realmente.

  • In D&D 5a l'equivalente di "mi stufo e mi metto a imparare qualcos'altro" coincide con 2 cose: il training di base equivale al far salire una Caratteristica (al cui interno è presa in considerazione la conoscenza istintiva dell'infarinatura di base di ciò che serve per agire nelle discipline legate a quel tipo di Caratteristica), insomma l'equivalente dei primi gradi delle Abilità di D&D 3.x per dare un'idea; il training professionale è, invece, descritto dall'acquisizione di una Competenza.

  • Un Mago e un ladro che, per 20 anni, si mettono ad esercitarsi, prima di tutto si allenano potenziando la Caratteristica relativa (l'equivalente dei Bonus di Caratteristica acquisiti con il passare dei livelli).

  • Oltre ad aumentare le Caratteristiche, è ragionevole che in 20 anni facciano allenamento tra una Avventura e un'altra. Questo tipo di pratica è descritto a pagina 68 del Basic nel paragrafo delle Downtime Activities, con il nome di Training. Tramite il Training il tuo personaggio si allena, pagando qualcuno che gl'insegni, allo scopo di imparare una nuova lingua o per imparare una nuova Competenza in un Tool. Questo, ad esempio, può permettere di acquisire Competenza negli Arnesi da Scasso, il che permetterebbe al tuo Mago di poter aggiungere la sua Proficiency nelle azioni che prevedono il tentare di scassinare una serratura.

  • Al momento, questo tipo di Attività non prevedere la possibilità di acqusire nuove Skill (Mearls si è detto preoccupato all'idea di concedere subito un simile vantaggio e, dunque, per questo il Training non permette subito questa possibilità; ma dice che è una cosa che dovrebbe essere tra le cose introdotte nel gioco...vedremo).

  • Attualmente, quindi, non è possibile acquisire la Proficiency garantita dalle Abilità se non tramite Classi, Razze e Background, ma non è detto che non si possa più avanti.

Insomma, c'è un modo parziale per ottenere ciò che chiedi.

Bisogna aspettare per vedere se verrà garantito l'intera possibilità. Personalmente mi sembrerebbe strano se D&D 5a non permettesse di usare una Attività del Downtime System per acquisire Abilità.

Ovviamente, visto l'enorme vantaggio, ciò dovrebbe imporre un bel costo...

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E questa è una risposta che mi piace, chiara, con tutti i riferimenti, senza riferimenti a vecchie edizioni o altri gdr e soprattutto senza il sapore del gusto personale, grazie :)

A me personalmente non piace ma questo è un gusto. Quello che io trovo limitato:

-La caratteristica fa salire tutte le abilità ad essa associate, una bella cosa per il giocatore che guadagni bonus secondari però non è quello che io cercavo.

-Non so se esistono (o esisteranno) tool per ogni abilità, qualcuno sa rispondermi in merito? Al momento alcune è possibile apprenderle altre no (a meno di classe razze e bg) come mi hai fatto notare e non mi piace.

Continuo a sperare nelle regole opzionali :)

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Continuo a sperare nelle regole opzionali :)

Come tutti, credo.

Il Next è impostato come l'apprendimento di una qualsiasi nozione, sia essa una lingua straniera o guidare una macchina: prima ci sono le basi (gioco Basic), poi le nozioni avanzate (gioco Stardard), infine quelle più complesse (gioco Advanced).

Lo hanno fatto per due motivi:

  1. un novellino (non solo di D&D, ma dei gdr in generale) può imparare più facilmente un regolamento semplice che uno complicato... se poi vuole qualcosa di più completo, può averlo senza dover imparare un nuovo regolamento da zero.
  2. è più facile partire da un gioco semplice, per poi renderlo più complesso, che prendere un gioco complesso e cercare di renderlo più semplice.
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Veramente il basic è la versione più semplice della standard.

Quindi fanno il contrario di quello che tu suggerisci.

No, ha detto giusto MattoMatteo.

L'errore che fai, sempre se ho capito bene, è credere che il gioco Standard (quello descritto nel Manuale del Giocatore) sarà il gioco di base, ovvero la base di partenza di D&D 5a.

Non sarà così.

Il gioco di base è e rimane il Basic, l'infarinatura basilare del gioco. Adatto per i novellini e gli amanti della semplicità.

Lo Standard, ovvero il Manuale del giocatore, sarà il Basic con l'aggiunta di un numero limitato di opzioni. Adatto per i mediamente esperti, ma non interessati a un sistema complicato.

L'Advanced, ovvero il Manuale del Giocatore+Guida del DM, sarà il Basic con l'aggiunta delle opzioni del Manuale del Giocatore e quelle della Guida del DM, oltre che dei futuri Moduli/Supplementi.

Tutto il D&D 5a si sorregge sul Basic. Tutto D&D 5a parte dal Basic.

Ci tengo a precisare che questa è la posizione ufficiale della WotC, non la mia.

E attenzione, comunque, che questo argomento è OT.

E questa è una risposta che mi piace, chiara, con tutti i riferimenti, senza riferimenti a vecchie edizioni o altri gdr e soprattutto senza il sapore del gusto personale, grazie :)

A me personalmente non piace ma questo è un gusto. Quello che io trovo limitato:

-La caratteristica fa salire tutte le abilità ad essa associate, una bella cosa per il giocatore che guadagni bonus secondari però non è quello che io cercavo.

-Non so se esistono (o esisteranno) tool per ogni abilità, qualcuno sa rispondermi in merito? Al momento alcune è possibile apprenderle altre no (a meno di classe razze e bg) come mi hai fatto notare e non mi piace.

Continuo a sperare nelle regole opzionali :)

Figurati, se riesco ad aiutare mi fa solo piacere. ^ ^

Come ho detto, l'intento è solo aiutare a capire come funziona il nuovo sistema e far conoscere quali sono le dichiarazioni ufficiali della WotC.

Ovviamente è giusto che si tratti di un regolamento che possa non piacere. Ognuno deve cercare il sistema adatto al proprio modo di ruolare. ;-)

Riguardo alle due questioni da te poste:

  • Sì, diciamo che è possibile dire così, anche se in realtà in D&D 5a sono le Abilità a far salire le Caratteristiche, visto che in D&D 5a non esistono prove di Abilità ma solo Prove di Caratteristica (e le Abilità sono solo modificatori delle Prove di Caratteristica). Però è corretto sostenere che aumentare la Caratteristica permette di diventare sempre più esperti contemporaneamente in tutti gli ambiti a cui la Caratteristica è legata. Salire di carisma, quindi, permette di diventare abili tanto nell'intimidire, quanto nell'affascinare, quanto nell'ingannare, ecc..

  • Considerando che non esistono Prove di Abilità, non esistono Tool per ogni Abilità. I Tool non sono progettati per emulare le Abilità, ma progettati per rappresentare l'esistenza di uno o più oggetti che sensatamente dovrebbero esistere per meglio affrontare una azione. Se ci può essere uno strumento che può essere usato per portare a compimento una azione, allora verrà creato un Tool. Se, invece, non esiste alcuno strumento credibile che possa essere creato allo scopo di risolvere un problema, allora non ha senso creare un Tool apposito. I Tools sono oggetti da utilizzare per agire su qualcosa, per compiere un'azione pratica, dunque bisogna che la loro esistenza indichi la possibilità di usarli per agire. Tramite i Tools si mette concretamente la propria competenza in azione, nel vero senso del termine (con uno strumento suoni, con degli Arnesi da Scasso scassini una serratura, con l'Healer's Kit curi, ecc.). Non possiamo sapere quali Tool verranno inseriti nel Manuale del Giocatore, ma diciamo che, se si rimane nell'ambito del sensato, come ho spiegato - si possono immaginare Tools legati alle circostanze più varie. Abilità e Tools, tuttavia, hanno due funzioni diverse: i tools servono a compiere una azione in maniera piàù efficace, mentre le Abilità rappresentano una superiore conoscenza intrinseca della disciplina.

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