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Capitolo I - I confini del mondo - Ciò che l'erba alta nasconde


Dmitrij

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Il sole rischiara timido la notte, la bruma si solleva dall'ampia prateria che circonda la stazione commerciale di Oleg. A svegliarvi il buon profumo della colazione che Svetlana ha preparato per voi: salsicce, uova strapazzate e un'insalata di cicorie, il tutto condito con latte.

Ma non è una colazione di solo piacere. C'è da decidere come usare la giornata, che direzione prendere, c'è un'avventura da cominciare.

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La nottata passa senza alcuna preoccupazione ci ritroviamo davanti ad un'ottima colazione.

Io direi di muoverci verso sud, cerchiamo un punto sopraelevato da cui osservare il territorio, da li potremmo farci un idea generale della zona e scegliere che direzione prendere. Ovviamente se troveremo tracce dei banditi sarà nostro compito porre fine alel loro malefatte.

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Janus

Il sole sorge alla fine del turno di guardia. Fortunatamente la notte è passata tranquilla.

Dalla cima delle mura mormoro le mattutine preghiere agli dèi dell'Ordine prima di scendere a godermi la colazione.

Si, verso sud senza dubbio.

Stavo pensando... Questi banditi sono venuti a piedi, pronti a portar via un bel carico di refurtiva. Eppure non avevano animali da soma o cavalli. Nè tende, giacigli o coperte che indichino un lungo viaggio a piedi.

È plausibile che abbiano un accampamento nelle vicinanze... Forse dovremmo tenerne conto.

Mi servo di abbondanti salsicce e uova, pensando con nostalgia alla colazione di appena un paio di giorni fa, e chiedendomi che genere di vita mi aspetta nei prossimi tempi.

Penso che dovremmo cominciare ad esplorare i dintorni dell'avamposto...

A proposito: signor Oleg, lei è qui da molto più tempo di noi. Se ha qualche avvertimento sui pericoli della verdecintura, o sulla sua morfologia, o sulle sue risorse e i suoi abitanti, ci tornerebbero molto utili.

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Beh, reverendo... la Verdecintura è composta da un'ampia foresta nella zona occidentale e una vasta pianura in quella orientale, almeno per un paio di giorni a cavallo. Oltre proprio non saprei.

Quanto agli abitanti, alcuni li avete già incontrati, e sono il pericolo maggiore. Poi ci sono alcuni cacciatori di pellame, gente dura, arcigna e con un gran fegato, passano da me di tanto in tanto per vendere le loro prede ed acquistare ciò di cui hanno bisogno... taciturni e di poche parole, sapete... solitari che non amano molto la compagnia.

Ovviamente poi ci sono gli animali selvatici, che non sono un gran pericolo a meno di finire nel loro territorio di caccia o di incontrarli con i piccoli.

Mentre discutete di questo, cinque uomini giungono alla stazione su un carro. Quattro sono palesemente soldati, un quarto è immediatamente salutato da Oleg e si rivela essere il suo contatto con Restov.

Scoprite così che il gruppo di soldati è guidato da un certo Kesten, un uomo d'arme che, ad un giudizio di primo pelo, sembra tanto abile con le armi quanto con la favella, probabilmente un nobile.

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Bravo Janus, condivido l'idea di cercare come prima cosa il covo dei banditi. Forse hanno anche una mappa della zona.

Anche se siamo davvero in pochi per dare l'assalto ad un covo di briganti.

Continuo a mangiare, aspettando la risposta di Oleg

Bene quindi direi che non abbiamo una direzione precisa. proporrei di muoverci nei dintorni evitando di seguire un percorso lineare, così copriremo più territorio. Qualcuno tra di noi è in grado di cercare le tracce dei banditi? Purtroppo nelle batutte di caccia da ragazzino erano altri che cercavano le tracce delle prede.

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Janus

Mi servo un'altra porzione di salsicce, masticando pensosamente.

...forse in questo potrebbe aiutarci uno di questi cacciatori di pellame.

Inoltre... Spero che una volta andati via noi, i banditi non tornino all'avamposto. Potrebbero non essere così amichevoli con chi ci trovassero...

Proprio mentre formulo il pensiero, fanno l'ingresso dei soldati nell'avamposto.

Che siano i rinforzi che aspettava Oleg?

Li osservo mentre finisco con calma di mangiare

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Iori

La notte passa con penosa lentezza, in ogni angolo buio mi pare di intravedere la sagoma di uno dei banditi morti. Finalmente arriva l'alba e la colazione sembra ottima. Mi accorgo però di non avere fame ma mi sforzo di mangiare.

Lancio un occhiata distratta ai nuovi arrivati per poi tornare alla fatica di deglutire qualcosa immerso nei miei pensieri.

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Le ore di veglia sono le peggiori: dover star sveglio e combattere con il sonno è la battaglia più ardua che ci sia; per nostra fortuna la notte passa senza incidenti e, all'alba, un luminoso sole fa capolino dietro le montagne. Lentamente mi risveglio e, dopo aver fatto qualche breve esercizio per tenermi in forma, raccolgo le mie cose e raggiungo la sala comune dove Oleg e Svetlana hanno preparato una colazione coi fiocchi: affamato e ben conscio che le prossime colazioni saranno molto più misere, mangio in maniera più abbondante del solito.

Distratto dal cibo osservo di sottecchi i nuovi arrivati, portando istintivamente una mano al mio fedele pugnale ricurvo ma rilassandomi quando Oleg li saluta amichevolmente; infine decido anche io di prendere parte alla discussione del mattino

Sinceramente credo che una direzione valga l'altra: il nostro compito è di esplorare e mappare un'area estremamente vasta quindi che si parta da una zona o da un'altra non credo faccia molta differenza..

Quanto al cercare tracce non sono certo un asso in questa attività ma direi che ci vedo bene..

Termino l'abbondante colazione spingendo via il piatto e stravaccandomi sulla sedia

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Aenea

Dopo aver sistemato i cadaveri faccio il mio turno di guardia senza troppe domande o parole ma ripenso ai morti

"… se il loro dio non ha donato la pace in vita … speriamo che lo faccia almeno nella morte …"

Dormo come sempre, la morte non puo' togliermi il sonno, non per superbia, ma per quasi rassegnazione, tutti prima o poi dobbiamo morire. Alla sveglia faccio una colazione abbondante e quando finisco mi rivolgo ai miei compagni

<<Non ho competenze in materia quindi mi affido a voi, vi guarderò' le spalle, ovviamente…>>

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  • 4 settimane dopo...

Smaltite rapidamente la colazione e, dopo sorridenti saluti, lasciate Oleg e Svetlana al loro avamposto. Kesten e i suoi uomini, come avete potuto scoprire in un breve scambio di parole, si fermeranno per proteggere la stazione commerciale e questo vi rende più sereni circa la possibilità che altri banditi ritornino.

Marciate verso sud, la giornata è splendida, con un vento forte che spazza il cielo e la piana erbosa che si stende intorno a voi. La vista spazia per molte miglia e ora vi rendete davvero conto di cosa significhi terre selvagge: la distesa è incontaminata, non incontrate tracce di umanità e a farvi compagnia ci pensano soltanto il ronzio degli insetti, il volo degli uccelli e il tramestìo improvviso di qualche animale che, celato dall'erba alta, fugge al vostro arrivo.

Salvo un breve riposo pomeridiano, marciate per l'intera giornata senza particolari incontri o ritrovamenti. Con il sole che si avvicina alla linea dell'orizzonte, accettate infine che dovrete accamparvi in aperta pianura. Il vento forte rende difficile accendere un falò e pericoloso mantenerlo vivo, con il serio rischio di innescare un improvviso e pericolo incendio. Con un po' di perizia tuttavia montate un campo che vi soddisfa e consumate parte delle razioni da viaggio. Vi rendete conto che ne avete ancora per tutta la giornata di domani, ma già dal terzo giorno uno di voi resterà a bocca asciutta. Cacciare non dovrebbe essere un problema, l'ambiente sembra ricco di piccole prede adatte a sfamarvi, ma di certo rallenterebbe di molto la vostra esplorazione.

Soprattutto, dovete decidere come procedere l'indomani. Vi servirà ancora buona parte della giornata successiva per terminare l'esplorazione di quest'area e l'unica cosa degna di nota è il margine di una foresta che pare iniziare lontano a sudovest.

@tutti

Spoiler:  

Eccoci con l'esplorazione! Si parte dall'esagono immediatamente a sud dell'avamposto.

Oggi niente di notevole, piatta pianura erbosa in ogni direzione.

Ho conteggiato le razioni annotate sulle vostre schede, ne avete 14, 5 le consumate per la giornata, quindi ne restano 9.

Per comodità consiglierei a solo uno di voi di annotarle e conteggiarle.

Infine, udite udite, ogni esagono esplorato vi frutterà la bellezza di 100 pe!

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Spoiler:  
io ho razioni per 5 gg :)

Dovremmo cacciare per procurarci qualcosa da mangiare, non possiamo mettere trappole o perderemmo troppo tempo.

Nel mentre punzecchio il fuoco con un bastone, mentre osservo i miei compagni.

Direi di finire di esplorare questa zona per bene, poi domani potremmo addentrarci nella foresta, magari troviamo anche quelcosa da cacciare.

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Janus

Osservo preoccupato gli scarsi viveri che ci rimangono

Eppure sembravano così tanti... Forse dovremmo tornare da Oleg.

Io non sono pratico di caccia e pesca... Forse dovremmo tornare da Oleg e rifornirci a dovere.

D'altro canto, questo errore di calcolo ci farebbe perderere un'altra giornata. Se qualcuno di voi sa di poter provvedere ai nostri bisogni... Sarebbe certo meglio.

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Frugando nelle bisacce, Draine recupera altre 5 razioni che non erano state conteggiate finora. Per voi significa un altro giorno di autonomia, ma non certo la soluzione al problema della fame.

Spoiler:  
Perdonate ma non erano segnate in scheda (erano nascoste sotto le mentite spoglie del fighter's kit)
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Draine

beh potrebbe anche essere un'idea, ma non possiamo fare sempre così dovremmo cacciare prima o poi. Io qualcosa posso fare, ma non ho mai cacciato per sostentarmi, solo per diletto. Ma credo che dovremo arrangiarsi se vogliamo sopravvivere ed esplorare il bosco

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