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I.N.S. - In Nomine Simplex


darteo

Messaggio consigliato

Inviato

Il ritorno da Torino è stato più veloce del solito.

Non vedo l'ora di tornare a casa.

Con la solita abitudine me ne ritorno a casa.

Il sole non è ancora sorto... meglio... forse potrò finalmente riposarmi e godermi la mia sazietà.

A piedi raggiungo il Vittoriale completamente immerso nel silenzio.

Chiudo il portone e mi appoggio con le spalle su di esso guardando verso l'ingresso.

Sospiro profondamente... e gli occhi puntano verso gli stivali.

Ne ho uccisa un'altra. Spero che ne valga la pena.

Vittorio, ma certo che vale la pena! Non ti verrebbero così tanti dubbi se avessi dovuto uccidere una cavalla per sfamarti. Sei ancora così noiosamente umano...

Forse è ora che ti prendi qualche fanciulla con cui trascorrere le notti.

Quindi tu vai letto con le cavalle?

Touchè Vittorio... ma visto che sei un dio che gioca a sentirsi umano a questo punto non goderti solo gli aspetti negativi ma anche quelli squisitamente positivi.

Forse... ma non so se ne sono più capace.

Perso nei pensieri afferro una bottiglia di vino e un calice dirigendomi verso la camera.

Salgo le scale, sfilo stancamente di fronte alle mie collezioni di quadri e armature e finalmente arrivo alla mia camera.

Lascio cadere gli abiti di fronte al letto e poi mi tuffo tra le coperte cercando di trovare un po' di pace per la mia anima così divisa mentre cerco conforto nel vino.

"Toc Toc"

"Toc Toc"

Il rumore del bussare del portone riecheggia in tutte le stanze fino ad arrivare al mio orecchio assonnato.

Il vino della scorsa notte è sceso giù dolcemente ma... ha lasciato una certa confusione aumentata dalle poche ore di sonno.

Apro gli occhi ancora non completamente sveglio, prendo i jeans e infilo senza troppe cerimonie la camicia.

Ho sentito... ho sentito! Urlo in direzione della porta mentre scalzo faccio le scale di fretta.

Eccomi!

Prima di aprire, lo sguardo mi cade sullo specchio dell'ingresso.

La camicia aperta e stropicciata, i capelli scompigliati, la guance ricoperte da una leggera barba... scalzo... Vittorio se non fossi tu ad aprire la porta di questa villa, chiunque crederebbe che sei un pezzente.

Facendo spallucce apro la porta.


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Inviato

Dopo il pasto della notte scorsa sento che il mio animo si è pacificato. Dopo essere tornata a casa mia dallo specchio mi spoglio e getto gli abiti nel camino. In seguito mi lavo per bene e mi vesto con gli abiti a lutto. Mestamente mi dirigo in chiesa per la funzione del mattino in modo da ascoltare cosa dice la gente.

Inviato

@Tutti

Ore 07:32

Sulla bacheca fuori dal duomo di Ivrea viene affisso un editto.

Vi è scritto che domani mattina don Marco sarà giustiziato nella pubblica piazza. Per la seconda volta nel corso della mattinata, la gente di Ivrea viene colpita da un profondo shock.

@Giuseppe

Spoiler:  
tempo fa avevi parlato con un prete venuto da Torino insieme ad un gruppo di uomini incaricati di raccogliere le decime degli uomini di Ivrea.

Questo prete ti aveva parlato dei problemi della sua città riguardanti diversi episodi legati ad alcuni eretici, inoltre ti aveva promesso che ti avrebbe inviato una lettera che spiegasse nel dettaglio questa sinistra vicenda.

La lettera rivela che a Torino (l’interno della città stessa) e nei dintorni esiste una fiorente e potente setta malefica devota ad un figura demoniaca molto famosa di nome Baphomet.

Baphomet.png

La setta si chiama “La corte delle bestie”.

Non si sa da chi è capitanata, ma il suo signore ha una mela come simbolo. È un organizzazione che vanta molti adepti. Sono armati e coraggiosi. Hanno spesso decimato molti cacciatori, templari e servi della chiesa. Conoscono bene Torino, le sue vie, le sue usanze e i suoi sotterranei.

@Giuseppe – Massimo

Voi due, insieme a Sonia ed Eliseo, entrate in una piccola casa, raggiungete il primo piamo e poi la camera da letto. Nella stanza si trova una vasca da bagno piena di sangue. Nel liquido rosso c’è il corpo di un uomo anziano, ha la schiena e gli arti rotti. Al fianco della vasca si trova un materasso sporco di sangue.

Sonia prende parola: la vittima si chiama Anselmo Orlandoni, è stato ucciso questa notte. Aveva settantadue anni e viveva da solo, un bersaglio facile. Ha un ematoma sulla testa per via di un colpo con un oggetto contundente…ma non è stato quello ad ucciderlo. Sembra che sia morto per dissanguamento. Ha diverse mutilazioni sulle braccia e sui fianchi fatte da un coltello…. So che si tratta di un coltello perché nella cucina c’è ne uno sporco di sangue.

Pausa di qualche secondo: lo abbiamo trovato così: qualcuno a spostato la vasca in questa stanza e ha ucciso il vecchio lì dentro. Lo ha mutilato, gli ha rotto le ossa e poi ha posizionato il materasso sulla vasca.

Altra pausa… c’è dell’altro… alla vittima “mancano” dei pezzi. Parti delle braccia e dei fianchi non sono stati trovati.

@Anna

Entri nel duomo.

Diversa gente si è riversata lì dentro. Li senti dialogare animosamente. Ovviamente stanno parlando del bambino scomparso e sembra che ogni uomo presente nella chiesa ha una teoria su ciò che è accaduto: c’è chi dice il padre del piccolo lo ha ucciso, c’è chi dà la colpa al diavolo, alla Mosca, alla madre e c’è chi dice che il bambino sta bene e che la sua sparizione è opera di Dio che vuole testare la fede degli abitanti di Ivrea.

Quando ti avvicini però la gente si zittisce.

Gli uomini non vogliono parlare di un bambino scomparso nel nulla vicino ad una madre che ha appena perso suo figlio.

Lontano da te, vicino l’altare, vedi don Baliano parlare con Miriam.

La donna ha un aria furiosa e scioccata. Il prete invece è calmo e sembra stia cercando di tranquillizzare Miriam… ma invano. La cacciatrice si sbraccia e commenta ad alta voce: è assurdo! Le sue parole riecheggiano per tutta la navata. Tutti i presenti smettono di parlare e guardano verso Miriam.

La donna esce fuori dalla chiesa, con passo pesante e guardando in cagnesco tutti gli uomini e le donne (tranne te).

@Michele

Spoiler:  
La lettera che leggi è il rapporto (una copia) di Isaia Sprenger sul “caso Ombrosi”.

Nella pratica sono riportati tutti gli elementi dell’indagine, testimonianze, prove, confessioni, appunti di Isasia e altro ancora.

Il frate dei corvi ha ascoltato molti uomini di Santa Barbara che accusavano Caterina Ombrosi di pratiche magiche. La donna è stata accusata e indagata per diversi crimini di eresia: sembra che preparasse ungenti e pozioni, venerasse il diavolo nei pressi di un vecchio albero e che era in grado di maledire gli uomini facendoli ammalare. Diverse prove della sua stregoneria sono state ritrovate nella sua casa: pietre magiche, simboli esoterici e strumenti vari che servivano per preparare pozioni e rituali satanici.

La stessa Caterina ha ammesso, dopo l’interrogazione da parte dell’inquisitore, di adorare il diavolo e di aver avuto sua figlia Eleonora al di fuori del matrimonio.

Isaia ebbe addirittura il sospetto che la bambina fosse il risultato dell’unione tra Caterina e il diavolo, ma non riuscì mai a provare questa sua teoria.

Negli appunti di Isaia leggi che l’inquisitore credeva che Caterina fosse molto pericolosa e che non voleva che si sapesse della sua esecuzione. La donna avrebbe potuto maledire gli uomini durante la sua condanna al rogo, per questo motivo l’uomo non volle far sapere a nessuno (al di fuori di Santa Barbara) della condanna a morte della strega.

Negli ultimi suoi appunti sembra che Isaia, in primo momento, non volveva condannare anche la figlia di Caterina, ma gli abitanti di Santa Barbara si dimostrarono molto insistenti.

I francescani ti conducono nella stanza del superstite di Santa Barbara. Strada facendo ritrovi il tuo converso, Nicola. L’uomo è su una sedia a rotelle e dice di volerti affiancare (almeno) in questa missione.

Entri così nella camera del superstite.

Non ricordavi che quell’uomo fosse così magro. È seduto nel letto, trema e il suo sguardo fissa il vuoto. Un francescano prende parola: uno di noi dovrà restare con voi… temiamo che il paziente possa avere una crisi isterica e allora dovremmo intervenire subito. Detto questo…. Siete libero di interrogarlo.

@Felice

Tu e fratello Raffaele entrate in un >semicingolato<. La carovana può così riprendere il suo viaggio verso nord. All’interno del vostro veicolo si trovano cinque uomini e il pilota.

Uno di loro è un templare, probabilmente l’uomo più bello che tu abbia mai visto. È proprio lui a stringervi la mano e a presentarsi… urlando, poiché i mezzi di trasporto sono molto rumorosi: piacere di conoscervi, io sono fratello Raoul Dei Bartolomei ma chiamatemi semplicemente Raoul. Sono a capo della spedizione… presenta poi gli altri uomini con voi: tre cacciatori e due templari.

L’uomo continua: so che avete già conosciuto mio fratello, Achille! In questo caso mi scuso per lui… gli uomini ridono …allora, chi di voi è il proprietario del famoso Canto della Senna?

Raffaele alza la mano.

Raoul si rivolge verso di te: quindi sei tu quello a cui hanno rotto l’expiator? Quello con la mano di Dio… come il quadro di Michelangelo!

Spoiler:  
Raoul è un uomo di appena quarant’anni, anche se dimostra di meno.

È alto, fisico asciutto, spalle larghe e ampio torace. Barba cortissima, scura e ben curata. I suoi capelli sono molto mossi, neri e scompigliati. I suoi occhi sono scuri.

Il suo expiator è tremendamente semplice, con pochissime decorazioni e citazioni. Il suo aspetto spartano però rende l’arma molto affascinante

@Vittorio

Non appena apri un piccolo spiraglio nel portone… le due ante vengono spalancate, sfiorandoti il naso.

Un’agitata quanto spaventata Beatrice Luna entra, senza alcun invito, dentro casa tua. La donna richiude la porta e si rivolge a te ancor prima che tu potessi parlare o formulare un pensiero: vi prego, signor Manfredi, tenetemi qui. Il bambino dei Destri è scomparso e ho paura che la gente stia dando la colpa a me.

La donna veste abiti bianchi, da cui intravedi un sottabito nero.

I suoi capelli sono raccolti in una scomposta coda di cavallo. Tutto ciò ti suggerisce che la donna abbia avuto poco tempo per cambiarsi.

Lei continua: tenetemi qui! Siete stato buono con me quando mi hanno liberata dalla gogna… nascondetemi qui.

Inviato

esatto

Rispondo semplicemente al templare che si è rivolto a me, da dentro la mia armatura completa

la mia fidata Deus Ex Machina... Per certi versi simile al suo di Expiator, Fratello Raoul...

Osservo l'uomo da dietro la celata, sorridendo con ironia alla sua bellezza sorprendente

potrà avere anche un bel visetto, ma a me piacciono gli uomini forti come Alessandro, non i bellocci che sembra non abbiano combattuto una battaglia... E poi qualche cicatrice rende il tutto più affascinante...

Mi sale un brivido lungo la schiena pensando ad Alessandro e alla ferita sul suo zigomo, ma subito mi riprendo continuando a parlare

ho passato tante battaglie con la mia expiator minor, ma in realtà ho già qualche idea da proporre al Fabbro... Non so se sarà fattibile, ma in ogni caso so che la chiamerò Deus In Machina, e penso che i simbolismi saranno piuttosto diversi dalla Ex Machina.

Piuttosto... La sua Expiator, Raoul, ha un nome?

Dopo che mi ha risposto chiedo dei fogli di carta e comincio a scrivere qualcosa sopra, facendo vari disegni e accartocciando la carta a volte, per passare il tempo

@DM

Spoiler:  

hai ancora la descrizione che ti avevo mandato dell'arma?

Comunque durante il viaggio riscrivo tutto il progetto dell'arma e del simbolismo su carta, così non possono dire "ah, avevi già tutto pronto" XD

Inviato

Sollevando leggermente il mento riesco a schivare l'anta della porta che si sta spalancando.

Per un soffio non mi rompevi il naso!

Poi guardo il mio ospite inatteso e cerco di ritornare ad un tono di voce più appropriato.

La ragazza della gogna...Beatrice...

Rimango per un attimo sorpreso e lei ne approfitta per informarmi di quanto sia accaduto durante la notte.

Un bambino è sparito nel cuore della notte e oggi è giornata di confessioni...

Un bambino non placherebbe mai la fame di uno di noi...

Poi il mio pensiero torna alla donna di fronte a me.

A quanto pare, Vittorio hai proprio una fortuna sfacciata...

Nessuno sa che questa ragazza starà qui a casa tua, servitori a parte ma quelli non contano... una scorta personale di cibo nella tua dispensa...

Non mi dovrò neppure preoccupare di dare spiegazioni o di fare interrogatori...

Potrei anche nutrirmi un po' alla volta...

Il mio sguardo sulla ragazza cambia, da totalmente indifferente e perfino annoiato ad interessato.

Potrebbe essermi utile in infiniti modi... perfino come esca... o come complice...

Vittorio, non scoprire subito le carte del tuo gioco!

Lei deve credere di arrecarti disturbo e deve sentirsi in debito con te... più si sentirà in debito e più ti compiacerà.

Questa è una trattativa e sei tu che devi guadagnarci di più.

Dobbiamo lavorarcela per bene.

Entrate pure... Vi posso offrire qualcosa di caldo così da poter parlare con più tranquillità?

Chiudo il portone e faccio strada per i corridoi della mia casa fino a condurla nella sala da pranzo, facendola accomodare nella sedia più vicino alla mia.

Preparo con un po' di difficoltà una tazza di thè accompagnandola con dei biscotti.

Potrei perfino nutrirla con quello che più mi piace... chissà se il sapore cambia...

Devo parlare con il mio allevatore... vacche, galline e maiali quanto possono essere diversi da loro.

Mentre questo pensiero inizia a farsi spazio nella mia mente, prendo qualche bastoncino di cannella e lo zucchero.

Mi dispiace che questo mondo sia così... così... ingiusto. Non mi piace pensare che un innocente venga punito per qualche cosa che non abbia fatto. E non credo che voi lo abbiate fatto visto che fino a pochi giorni fa eravate in piazza...

Sarete mia ospite per il tempo che riteniate più opportuno. Vi proteggerò io.

Poi i miei occhi fissano quelli della donna.

Ma ci saranno delle regole da rispettare.

Se non le rispetterete, sarò costretto a prendere drastici provvedimenti.

A questo punto le verso il thè nella tazza.

Non vi dovete occupare delle pulizie della vostra camera e di qualunque altro ambiente appartenga alla struttura, a questo ci pensa la servitù.

Il mio studio e la mia camera sono al secondo piano. Non potete accedervi se non esclusivamente con il mio permesso.

Sono molto geloso delle mie opere d'arte e delle mie collezioni, quindi non toccatele.

Il sudore delle mani potrebbe rovinarle... Neppure io le tocco, quindi gradirei che neppure voi lo facciate.

Cercando di ammorbidire un po' il tono della voce, continuo a parlarle

E' la prima volta che ho un ospite per un tempo...indeterminato.

Ritornando a guardarla negli occhi.

Sono abituato a stare da solo. Spero che non deluderete le mie aspettative.

Per il momento questo è tutto quello che mi viene in mente.

Se ci sarà altro, e ci sarà sicuramente, ve lo farò presente.

Per tutto il resto potete fare come se foste a casa vostra. Libera di muovervi, agire, mangiare, bere....

Accompagnando le parole con gesti della mano verso il salone e la dispensa.

Visto che per il momento non è opportuno che torniate a casa farò venire un sarto per confezionarvi dei vestiti e quanto abbiate bisogno.

Aspetto che la ragazza assimili tutte le informazioni che gli ho dato e che accetti quanto richiesto.

Inviato

osservo il corpo, certo chi ha fatto questo non è uno sciocco prima lo ha stordito per poi mutilarlo, in maniera da non rischiare in caso si fosse risvegliato

Guardo Sonia molto incuriosito quando dice che alcuni pezzi sono mancanti.

Come scusa in che senzo mancano dei pezzi?Voglio vedere le parti ritrovate

Mutilarlo, rompergli le ossa e lasciare qualche pezzo qua e la in giro? semplicemente per uccidere un vecchio solo? o c'è in giro un completo pazzo o deve esserci qualcosa sotto..

Inviato

Lascio Nicola di guardia all'esterno della stanza in modo che la sua presenza intralci i possibili origliatori.

Una volta dentro mi rivolgo perentoriamente al francescano: Potrete intervenire subito anche aspettando qui fuori. Vi chiamerò io se avrà una crisi. Appena i frati escono chiudo la porta e mi avvicino al letto mettendomi nella traiettoria dello sguardo perso dell'uomo. Dopo avergli concesso qualche istante per recepire la mia presenza, parlo con voce ferma ma pacata: Mi dica chi è lei e che cosa ci faceva là fuori ieri notte.

@ Master

Spoiler:  
Uso Interrogare
Inviato

Dopo aver ascoltato i vari discorsi della gente in chiesa e aver passato la mia buona mezz'ora a fingere di pregare vedo Miriam alzare la voce con il prete. Aspetto di non essere notata e poi esco e la seguo. Qundo la raggiungo le chiedo cosa succede.

Inviato

@DM

Spoiler:  

Scusami, per ora non riesco a fare un post decente. Vorrei cercare di capire se l'uomo è stato mutilato mentre era ancora vivo. Per capirlo (se possibile) mi baserei sugli schizzi di sangue: se il cuore era ancora funzionante, il taglio delle arterie avrebbe dovuto provocare grossi schizzi. Inoltre (o in alternativa) cerco indizi, soffermandomi in particolare sul materasso e sulla vasca. Non ho la scheda dietro, fai le prove che ritieni necessarie

Inviato

@Felice

Raoul risponde alla tua domanda: il mio expiator si chiama hashmallim, è l’antico nome delle dominazioni, gli angeli che compongono l’armata dell’apocalisse contro il demonio e i suoi lacchè. Sulla lama ho fatto incidere un verso dell’Esodo: Ecco, io mando un angelo davanti a te per custodirti sul cammino.

Dopo qualche ora di marcia vi trovate su una stradina brecciata al fianco di una montagna. Sentite il suono di uno sparo. Fratello Raoul si avvicina al vostro pilota: tutto bene?

E lui: si, i cacciatori più avanti hanno incontrato un morto e lo hanno abbattuto.

C’è ne sono altri?

mmm… si! Li vedo adesso, proprio lì.

Raoul osserva la zona alla sua destra: sono cadaveri molto vecchi, forse possono avere cinque mesi. Mandate avanti il cingolato.

Ricevuto!... il pilota si rivolge all’uomo vicino a lui …dai il segnale al carrarmato.

Quest’ultimo chiede: qual era? La bandiera blu?

Bandiera blu!

Puoi vedere il cingolato superare tutti gli altri veicoli e mettersi alla testa del gruppo. Una trentina di morti vi sbarrano la strada e si avvicinano lentamente verso di voi. Il carrarmato li schiaccia come se fossero fili d’erba, lasciando dietro di se due scie di sangue scuro, organi tritati e ossa sbriciolate.

Nel vedere quella poltiglia riesci ancora a “cogliere” alcuni tratti umani che fino a poco fa componevano dei corpi di persone.

Il pilota commenta: mmm… marmellata di morti …la giornata inizia alla grande!

E l’uomo al suo fianco: mi piace l’odore delle viscere al mattino.

Viaggiate per un altro po’ e finalmente arrivate a destinazione.

Smontate tutti dai veicoli. I cacciatori si guardano attorno usando anche i mirini dei loro fucili come cannocchiali. Quando scendi dal semicingolato puoi finalmente vedere in lontananza il monastero dei frati benedettini. Si tratta di un massiccio e squadrato edificio arroccato tra le rocce del fianco verticale di della montagna. La sola vista di quel posto fa venire a chiunque un senso di vertigini.

Dai camini dei monastero si sollevano al cielo dei grossi fumi neri. Riesci inoltre a vedere alcuni rinforzi d’acciaio nella struttura. Ci vorrà qualche altro minuto di cammino prima di raggiungere le porte di ingresso.

@Giuseppe – Massimo

Come scusa in che senso mancano dei pezzi? Voglio vedere le parti ritrovate

Sonia Ferretti si limita a stirare un sorriso nei confronti di Massimo. La portavoce, in questo modo, riesce a manifestare la sua preoccupazione e il suo senso di orrore.

Eliseo chiede sorpreso: i pezzi… non sono stati trovati?

La donna risponde: no. Non ci sono tracce di sangue oltre alle macchie nel materasso. I pezzi restanti sono stati portati via magari in una busta o in qualcos’altro.

Eliseo continua: o magari sono stati divorati.

Lo escludo, questa è un opera di un essere intelligente…. Malefico ma intelligente, perciò nessun morto può essere l’artefice di questo abominio.

@Giuseppe

Spoiler:  
non riesci a capire se le mutilazioni sono state fatte post mortem o no… forse il cadavere non è un buone in condizioni o magari il suo assassino è stato molto abile nel “trattarlo”, sta di fatto che non sai dare una risposta.

Studiando le macchie sul materasso capisci che sono state lasciate dalla vittima una volta risvegliata. Il morto avrà tentato invano di rimuovere il materasso dalla vasca.

PS. Quando Sonia vi ha detto che non sospetta che sia stato un morto ad uccidere questa persona ti è sembrato di vedere un impercettibile sorriso beffardo stirarsi sulle labbra di Eliseo.

@Michele

Dopo che hai sistemato Nicola e il francescano entri nella stanza del superstite e chiudi la porta.

Quando capisci che l’uomo si è accorto di te inizi a rivolgergli alcune domande.

L’uomo inizialmente sembra non capire nulla… e inizi a sospettare che non parli italiano. Dopo diversi secondi però ti risponde, dimostrando di avere un’inaspettata voce profonda e carismatica che non “appartiene” di certo ad un corpo così esile e debole: mi chiamo Rinaldo Flegias, sono un partigiano. Ho combattuto i nazisti sulle alpi durante la guerra. Lì ho conosciuto Stefano Ombrosi, un altro partigiano.

Egli morì durante un imboscata delle ss.

Fui io a dare la notizia alla moglie e cercai di aiutarla a campare negli anni successivi… nei duri anni successivi. Forse è per questo che sono stato risparmiato.

Rinaldo ha smesso da tempo di guardarti, i suoi occhi fissano il vuoto ma la sua mente sta rivivendo i giorni passati sulle montagne e i momenti della strage di Santa Barbara. Puoi riuscire a captare tutto il terrore che l’uomo ha provato quando era in città durante l’incendio.

@Anna

Miriam cammina rapidamente e in pochi secondi taglia la piazza del duomo.

La fermi proprio di fronte l’entrata della taverna spesso frequentata da Vittorio. Cosa ho fatto?!... Chiede lei in risposta alla tua domanda …gli uomini di Ivrea, durante le confessioni, si sono lamentati con il prete dicendo che non è indicato che la cacciatrice Astore Miriam viva nella stessa casa abitata da soli uomini.

La donna si volta di scatto e spalanca la porta della taverna.

Miriam entra repentinamente nel locale. Al suo interno c’è poca luca, aria viziata e molti clienti.

Sono gli uomini che fino a poco fa hanno cercato il bambino scomparso e ora si sono fermati a riposare nella taverna. La cacciatrice si ferma proprio al centro della stanza, così che tutti possano vederla.

I presenti interrompono ciò che stavano facendo e si voltano verso Miriam. Quest’ultima si porta le mani ai fianchi e dice: voi vi siete confessati… lo so. Chi di voi ha parlato di me al prete?

Nessuno risponde, tutti si guardano aria perplessa.

Miriam continua: non avete nulla da dire?

Un uomo, irritato dal modo di fare della donna, risponde: non va bene che una donna abita con tutti quegli uomini.

Un altro uomo, incoraggiato da questo primo intervento, prende parola: a dire il vero… non va bene che una donna faccia il vostro mestiere.

Miriam si volta lentamente verso quest’ultimo con un’espressione di folle rabbia dipinta sul volto.

L’uomo continua: il papa ha permesso alle donne di combattere i morti… ma ora la situazione è stabile! Le città sono riedificate e le case sono state ricostruite… e' giusto che le donne tornino lì dentro.

Interviene anche il locandiere: l’uomo è cacciatore! La donna resta a casa a fare la calza.

Miriam risponde a denti stretti: io sono stata chiamata dal vaticano per proteggere questo buco di città! Come vi permettete di trattarmi così? Sono alla pari di Raffaele, Andrea e tutti gli altri!

Un altro uomo tenta una via più “diplomatica”: quello che tu fai è onorevole e noi ti siamo grati per questo… ma non puoi vivere sotto lo stesso tetto con persone di sesso diverso, inoltre non siete neanche sposata.

E Miriam: non intendo accettare prediche da un braco di ubriachi bastardi! Che ne sapete di quello che combino in quella casa?! E come vi permettete di giudicarmi… io …che sono venuta per salvaguardare la città!... mi sarei già scopata Alessandro …purtroppo però quello ha lasciato le palle ad Avignonenon sono mai stata con nessuno di loro!

Un uomo, molto irritato da Miriam, si solleva dal tavolo trascinando la sedia a terra in modo da far molto rumore… e ora osserva con fare minaccioso la donna.

@Vittorio

Offri del thè a Beatrice. La donna alza le mani come se volesse rifiutare la tua cortesia, magari è imbarazzata di fronte a tutta questa inaspettata gentilezza. Non… si zittisce per un secondo …non posso dirvi di “no”. Cambia immediatamente idea. Del resto non ricorda quando è stata l’ultima volta che ha bevuto del thè. Per tutto il resto del tempo Beatrice ascolta in silenzio le tue regole, irrigidendosi e distraendosi da te ogni volta che sente una voce di un abitante di Ivrea provenire dall’esterno.

Mostri alla donna solo il salone (e un altro paio di stanze) ma è più che sufficiente per farla restare a bocca aperta. Non aveva mai visto un simile lusso. Il suo stupore diventa ancora più grande quando pronunci la parola “servitù”. Sapevo che avevate dei maggiordomi… ma ora che ne state parlando mi serva tutto così irreale! Cerca di spiegare il suo senso di meraviglia.

Non puoi però notari alcuni particolari di Beatrice: nonostante tu sia il suo “salvatore” (e lei ne è pienamente consapevole) la donna sembra ancora non fidarsi di te. Cammina sempre alle tue spalle e lascia sempre almeno un metro di distanza tra lei e te. Non ti guarda mai negli occhi per più di una manciata di secondi e quando ti parla preferisce fissare il pavimento e alzare le spalle nella speranza di nascondere il volto.

C’è un vero e proprio muro tra di voi, lo capisci benissimo.

Ad un certo punto Beatrice prende coraggio e dice: ho capito perfettamente, signor Manfredi. La ringrazio di tutto cuore per quello che state facendo per me e… avverti che vuole dirti altro: non mi hai chiesto se ho rapito io il bambino, perché? Non posso chiedertelo… non dopo tutto quello che mi hai offerto …ma che vuoi veramente in cambio?Le prometto che non le arrecherò alcun disturbo.

Inviato

allora la mia nuova Expiator e la Hashmallim saranno molto legate, per non dire che la sua sarà direttamente subordinata alla mia... Come simbologia ovviamente.

Faccio una breve risata, tentando di far passare l'ultimo commento come una battuta, ma dentro di me sto ghignando soddisfatto

non solo la tua... Se sarà costruita, ogni altra arma dei templari o degli inquisitori sarà nulla in confronto alla forza della mia...

Il viaggio procede tranquillo, e anche quando fanno passare il carro sui morti non mi scompongo, attendendo in silenzio di arrivare al monastero del Fabbro.

Appena arrivati sul posto scendo dal nostro veicolo, e rimango per qualche secondo ad ammirare il monastero e la sua imponenza, per poi rivolgermi agli altri e incominciare ad avanzare, sempre in armatura completa

dai, proseguiamo: sono curioso di conoscere questo famoso forgiatore!

Inviato

@ Al Vittoriale

Spoiler:  
Non appena la ragazza pronuncia le ultime parole, tiro un sospiro di sollievo. Sollevo lo sguardo verso la ragazza ma lei mi evita camminando dietro di me.

Rimango sorpreso.

Non deve avere questo atteggiamento o mi creerà più problemi del previsto.

La servitù non deve vederla come sua pari... perchè le farebbero domande... o si potrebbero affezionare...

Ci vuole distanza... deve parlare solo con me.

Così la servitù controllerà lei e lei controllerà la servitù e io sarò in una botte di ferro.

Bravo Vittorio!

Mi alzo dalla sedia e la invito a fare lo stesso per farle vedere il resto della casa visto che per i prossimi giorni sarà anche la sua.

Dato che sarai mia ospite, gradirei che mi guardassi negli occhi.

Capisco bene che tutto questo indicando tutto intorno a me possa lasciarti... stupita, però è bene che tu sia a tuo agio.

O la tua permanenza qui farà sorgere domande nella servitù.

Mi spiego meglio. Se voi continuerete a comportarvi così, non solo capiranno chi siete... ma si faranno anche delle domande del perchè siete qui e poi visto che vi considereranno loro pari vi faranno presente anche i loro dubbi.

Nel frattempo siamo arrivati nel salone quadrato e stiamo per salire le scale del primo piano.

Quindi è importante che teniate le distanza dovute.

Le porgo la mano aiutandola a salire le scale e poi la conduco in una delle ale del primo piano.

Le mostro la biblioteca e il salotto.

Poi camminando verso l'altra ala le spiego brevemente che ci sono altre stanze tra cui alcune camere da letto, poi la faccio salire al secondo piano

Questo è il secondo piano.

Dico guardandola negli occhi. In quell'ala c'è la mia camera e il mio studio.

In quell'altra, c'è la vostra camera e il vostro studio.

Entriamo nell'ala a lei destinata. Dopo averle mostrato lo studio, le faccio vedere la camera da letto.

Questa è la vostra camera.

Le apro la porta e poi faccio un passo indietro lasciandola passare per ammirare la camera.

La stanza è color perla e ci sono specchi e cornici decorate in stile barocco. Un letto grande troneggia nella stanza anche questo in stile barocco.

Ci sono quadri che rappresentano Marte e Venere e mezzi busti femminili a decorare gli angoli.

Un armadio copre uno dei lati lunghi della stanza mentre l'altro è una parete finestra che si affaccia verso il parco.

Una porta sulla parete di fondo della stanza conduce al bagno interno, tutto in marmo rosa e con un finestrone che mostra la città di Ivrea.

Mi appoggio sullo stipite della porta mentre la osservo muoversi nella stanza.

Ora vado a cambiarmi perchè devo andare in paese.

Avrete modo di prendere confidenza con la casa e magari rilassarvi un po'.

Non ho intenzione di mangiare ragazze per il momento...

In tarda mattinata farò venire il sarto così potrete riempire l'armadio.

Dico sorridendo mentre me ne torno in camera per lavarmi e vestirmi.Afferro un paio di jeans scoloriti, una canotta bianca la mia giacca militare.

Vittorio, ricordati che devi andarti a confessare... si si certo certo...

Scendo le scale in fretta lanciando uno sguardo a tutto quello che possiedo e in particolare alla zona abitata...

Mi raccomando... Mi raccomando...

Poi salgo in groppa al cavallo e mi dirigo verso il duomo per la settimanale e inutile confessione...

Inviato

Allora non sei solo una stupida perdita di tempo, signor Flegias. Mi sporgo verso di lui per imporgli di nuovo la mia presenza e lo fisso negli occhi mentre il mio tono di voce, pur restando pacato, diventa inflessibile: Tu conoscevi Caterina Ombrosi. Parlami di lei e della sua esecuzione. Ci sono altri superstiti? Dopo una brevissima pausa, pongo di nuovo questa domanda scandendola nel modo lento e minaccioso di chi non si ripeterà un'altra volta: Perché sei rimasto tra quelle macerie?

@ Master

Spoiler:  
Interrogare
Inviato

Seguo Miriam nella taverna e assisto alla discussione, mi disgustano i discorsi di quegli uomini, ma so che Miriam non può scamparla agendo in modo aggressivo. Quando vedo l'uomo prendere la sedia e avanzare minacciosamente verso Miriam mi faccio avanti e mi metto sulla sua strada facendo il segno della croce.

"Per l'amor di Dio buon uomo fermatevi!" la mia espressione è impaurita e oltraggiata "Vergognatevi di voi stessi tutti quanti! Mettere ombra sul buon nome di una donna incaricata dallo stesso rappresentante di Cristo! Le scritture non mettono forse una donna al servizio dell'uomo? La Madre di Dio non ha forse accompagnato suo figlio durante la sua missione in terra? Questa cacciatrice è stata messa al fianco dei più santi tra i guerrieri del Signore e voi non vedete altro che un'indecenza? Ora abbiamo bisogno più che mai di ogni aiuto! Con tutto quello che è successo! Vi prego di riconsiderare la vostra opinione di questa donna coraggiosa e servizievole che assiste e collabora nella guerra contro il male!"

Detto questo mi giro verso Miriam lanciandole uno sguardo di ammonimento.

Facciamogli bere queste *******, sono l'unica cosa che li può convincere a ritrattare le loro parole...

@Carto:

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raggirare 8
Inviato

@Vittorio

Beatrice è intimorita da tutto quello che gli stai offrendo… ma non vuole rifiutare ne chiedere spiegazioni. Del resto non vuole tornare a casa sua o tra le strade di Ivrea …non con una folla inferocita che la sospetta di infanticidio. Cosa mi chiederà in cambio? Oddio… ho il sospetto di essermi cacciata in un grosso guaio.

@ Anna - (Vittorio)

Dopo il tuo intervento si scatena un vero inferno nella taverna. Stai per caso paragonando lei (Miriam) alla madre di nostre Signore? Urlano i presenti. Capisci che è il vino a parlare e non la loro (limitata) mente. Molti uomini si alzano dal tavolo e agitano le braccia contro di te. Alcuni si avvicinano alla tua persona. Gli excubitores sono impegnati nel ritrovare il bambino scomparso e non possono sentire tutto questo baccano. In un certo senso hai distolto l’attenzione generale da Miriam… ma ora inizi a tenere davvero per la tua incolumità. Di colpo però tutti gli uomini smettono di agitarsi e urlare… si zittiscono e fissano qualcosa alle tue spalle.

Ti volti istintivamente e scopri che un sorpreso fratello Alessandro è appena entrato nella taverna.

L’uomo raggiunge il centro della stanza e si guarda attorno: cosa succede qui?

Miriam interviene subito: questi gentiluomini dicono che non posso più vivere con il resto della mia squadra… dato che sono una donna e voi degli uomini c’è… secondo i loro timori …un grande possibilità che io fornichi con voi. Dillo… fratello Alessandro …dillo che noi non abbiamo mai fornicato. (Miriam si sta prendendo una piccola vendetta).

Alessandro, con lo sguardo, fulmina per un istante la donna.

Quest’ultima però continua: dì a tutti che non sei capace… di commettere peccato.

Il templare non risponde ma inizia a guardare tutti i presenti.

Uno di loro prende parola: oh… insomma …non abbiamo torto, noi! Fratello, non è cosa giusta che una donna viva con tutti voi uomini. Non dubitiamo della vostra fede… ma …ecco… che esempio diamo al resto della comunità?

Alessandro punta un dito contro di lui: lasciate stare Miriam! Penserò io a trovargli una nuova sistemazione.

La porta della taverna si apre di nuovo. Questa volta è Vittorio ad entrare.

@Felice

Vi mettete in fila indiana e iniziate ad avanzare verso il monastero.

Il tratto di strada che dovete percorrere è un vero incubo: si tratta di un via brecciosa, stretta, tortuosa e che si affaccia su uno strapiombo… in più fa molto freddo e il vento soffia forte.

Ovunque ti giri vedi solo rocce, piccoli ciuffi d’erba e neve. Oltre questo però il panorama è mozzafiato.

Un cacciatore indica il nord, oltre alcune vette, e dice: quella lì è la Valle D’Aosta.

Un altro uomo, quello che guidava il semicingolato, risponde: già, l’ultimo terreno del santo impero… il confine con la Germania.

Continuate per la vostra strada, superando anche una paio di traballanti ponti di legno.

Raggiungete infine le porte del monastero. Da vicino appare ancora più grande rispetto a quello che avevi immaginato. Il portone è enorme e di legno massiccio. Sulle sue ante sono state applicati degli grossi spuntoni di metallo nero che puntano in avanti. La base di ognuno di loro è una placca di ferro a forma di croce fissata alla porta con delle grandi viti. Su una di queste punte c’è un teschio, i monaci non lo hanno ancora rimosso. Il resto del perimetro della struttura è protetta da fil di ferro e lamiere fissate nel terreno, sembra di vedere un grottesco giardino d’acciaio.

Dall’alto di un campanile si affaccia un monaco. Veste un saio di colore marrone chiaro e sembra avere circa sessant’anni: chi va là? Vi urla.

Raoul risponde: templari! Veniamo da Torino, Ivrea e Firenze! Cerchiamo il fabbro!

Il monaco scompare alla vostra vista.

Dopo una decina di interminabili minuti qualcuno apre uno spioncino della porta d’ingresso. Si tratta di un altro monaco: non entrate in questo luogo, molti fratelli hanno la febbre.

Raoul continua: frate, ci occorre il vostro aiuto. Un expiator ha bisogno di essere sistemato e ad un mio fratello ne serve uno nuovo.

Uno nuovo?... uno nuovo?... il frate sembra sconvolto, si fa addirittura il segno della croce …a chi serve?

Raoul indica te.

Il frate ti scruta da dietro la porta: hai già presentato una lettera alla tua rocca? E hai i progetti del nuovo expiator?

@Michele

Flegias prima annuisce… poi risponde: conoscevo Caterina! Non era una str… … non avrei mai creduto che fossa in realtà una strega. Ero tra la folla quando le due pire iniziarono a bruciare. Eleonora non pianse mai e non urlò mia… ma la madre …oh, se urlava la madre. Non riesco a togliermi dalla mente quelle grida di dolore. Morirò con quel suono nella testa.

Padre… i ceppi erano umidi e il fuoco generò un enorme fumo …denso e nero … specialmente nella pira di Eleonora. Credo che la bambina morì soffocata o magari di crepacuore.

Quando…. Flegias scoppia improvvisamente in lacrime. Resti sorpreso dalla sua reazione così rapida. Tra le lacrime e i singhiozzi, l’ex partigiano riesce (a stenti) a dire tutto in un fiato …finirò anch’io al rogo per quello che sto per dire ma quando Eleonora riaprì i suoi occhi morti gettò le fiamme tra i presenti. Il fuoco crebbe e bruciò l’intera Santa Barbara.

Cerca invano di calmarsi: sono stato risparmiato solo io. Non so perchè sono rimasto lì... non ricordo cos'è successo dopo.

Inviato

Rimango gelido quando vedo, per una frazione di secondo, un ghigno disegnarsi sul volto di Eliseo: faccio di tutto per non lasciar trasparire nessuna emozione. Che sia proprio lui, dunque? Dò ancora uno sguardo in giro, come per cercare altri indizi, mentre in realtà mi prendo il tempo per riflettere. Così tutto tornerebbe...tra i sospettati, è sicuramente quello più probabile. Ma due indizi non fanno una prova, devo esserne sicuro! Dopo essermi calmato, guardo nuovamente i presenti. Ma se davvero è stato lui, possibile che sia così stupido da suggerire che i pezzi possano esser stati divorati? È davvero così sicuro di sé?

Cerco di riprendermi dalle mie congetture: è pur necessario mandare avanti l'indagine.

Chi ha trovato il corpo? chiedo.

@DM

Spoiler:  
So dove alloggia don Eliseo?

Inviato

Rimango incantato dall'ambiente circostante, così rigido e inclemente. Mi sento quasi a mio agio di fronte a questo panorama, che trasuda potenza come nient'altro.

Quando arriviamo al monastero anche quest'ultimo mi stupisce e affascina, parendo più un maschio o un forte rispetto ad una chiesa di frati, e attendo pazientemente che ci aprano le porte, immaginando quali persone possano vivere qui dentro, ma le mie aspettative vengono smorzate dal monaco che ci parla da dietro lo spioncino

a quanto pare sono solo degli stupidi deboli normalissimi frati... E io che mi aspettavo chissà che cosa... Probabilmente Il Fabbro è l'unica persona di questo posto a valere qualcosa...

Quando Raoul finisce di parlare e il frate si rivolge a me io faccio un passo avanti e comincio a parlare

Lo farò quanto prima, ma ora non è tempo di attendere: la mia Deus Ex Machina si è tragicamente rotta appena ieri, e fratello Raoul è venuto stamattina per prendere fratello Raffaele e portarlo qui per riparare il Canto della Senna... Vi sembra una coincidenza questa, o un segno? un messaggio?

Tiro fuori da una tasca una serie di fogli, porgendoglieli se vuole, e continuo a parlare

per i progetti li ho già stesi a grandi linee, come la simbologia e il significato, sempre a causa dell'improvviso evento, ma per fatti più precisi ne discuterò direttamente con il Mastro Forgiatore.

Ritirandoli nella tasca faccio un passo avanti, indurendo leggermente la voce

anche non mi fosse subito concesso il permesso di dare il via alla costruzione del nuovo Expiator, cosa che dubito visti gli ultimi eventi di Ivrea, noi siamo Templari, e abbiamo viaggiato abbastanza a lungo per arrivare fino a qui, chi più chi meno... Ritieni quindi sia giusto lasciarci fuori al freddo invece di offrirci almeno un riparo dagli elementi?

Se il problema dei vostri fratelli è Febbre posso aiutarvi maggiormente entrando piuttosto che rimanendo chiuso fuori

Indico infine gli altri uomini dietro di noi

ci sono anche altri uomini con noi, e lasciarli fuori a gelare per dieci minuti con questo vento è molto poco caritatevole... O forse non vi fidate di noi?

Faccio serio, squadrando da dietro la celata gli occhi del monaco, e alludendo principalmente a noi tre Templari, attendendo che ci apra finalmente il portone, almeno per ripararci

Inviato

La confessione è stata veloce... dopotutto Vittorio che avresti dovuto confessare...

Sorrido tra me e me mentre conduco il cavallo verso il mio bar preferito e a questo punto sento delle urla provenire dal locale.

Riesco a seguire bene o male il tema della discussione e una volta legato il cavallo entro nel locale.

Volgari, inetti e ingrati omuncoli...

Buon giorno a tutti signori... signore... dico con un tono molto alto della voce.

State latrando come maiali ed oggi è il giorno delle confessioni...

Mentre parlo scuoto la testa con segno di disapprovazione.

Cos'è appena vi lavate la coscienza vi sbrigate subito a compiere peccati?... Capitali oltretutto....

L'ira signori, rivolgendomi ai contadini, si è impossessata di voi e vi sta facendo perdere non solo il lume della ragione ma anche la capacità di controllo che distingue l'uomo dalla bestia.

E io lo so riconoscere bene... quel limite...

Riguardo alla faccenda della signorina Astore...

Non credo che sia affare vostro... o mio.

Quando questa ragazza combatte per proteggere voi e combattere in prima fila rischiando la sua vita... nessuno di voi si è offerto di prendere il suo posto.

Guardo con attenzione tutti i presenti nella taverna.

Ma ora che tutti siamo tranquilli, che la minaccia sembra lontana... ora vogliamo che lei diventi una brava casalinga... ma questa sua trasformazione deve essere a tempo perchè non credo che alla prossima ondata gradireste che la signorina Astore e la sua arma indicando la ragazza stiano impegnate a sistemare la propria casa....

Prendo un respiro e poi continuo a parlare.

Credo che spetti a ciascuno di noi accettare senza giudicare il destino che Dio ci ha riservati.

E visto l'indiscusso talento della ragazza nel difendervi... visto che siete ancora tutti vivi... credo proprio che stia compiacendo Nostro Signore in modo a dir poco eccellente...

A contrario di qualcuno che invece sta giudicando i piani divini di Nostro Signore in modo a dir poco barbaro.

E ora... siccome sono molto stanco di queste urla... e poichè questo è il mio bar preferito, gradirei che le conversazioni venissero fatte a voce bassa, come è consono per i gentiluomini che siete. Almeno potrò godermi la mia colazione al mio tavolo.

@Master

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Intimidire

Inviato

è ovvio che non può essere stato un morto, quelle creature non hanno intelletto dico con tono severo al missionario

Si come no, qui c'è sicuramente l'opera di qualcuno di noi.... o qualcuno come noi....

Bruciate il cadavere, cerchermo il colpevole di ciò e gli infliggeremo la pena che merita

Poi guardo Fresia e dico Padre andiamo , le ricordo che dobbiamo incontrare Padre della torre

Vediamo cosa ne pensa lui...

Inviato

L'uomo si dimostra testimone del risveglio di quello che credo essere un altro morto cosciente. Non intendo lasciare in vita qualcuno con una simile conoscenza. Ma voglio comunque estorcergli tutte le informazioni utili prima di ucciderlo. Perciò concilio le due esigenze nel modo a me più congeniale: la tortura. Mi dirà tutto e farò in modo che non ne esca vivo. Esco dalla stanza ed ordino: Quest'uomo è sospetto. Il suo interrogatorio deve procedere nel modo più idoneo. Legatelo e portatelo nel sotterraneo del Duomo.

@ Master

Spoiler:  
Imp. Ordini se qualcuno prova ad obiettare

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