darteo Inviato 17 Luglio 2016 Autore Segnala Inviato 17 Luglio 2016 Le porte dell'Ivrea riconquistata vengono aperte. Il carro di Della Vela entra in città, dimostrando di essere più grande e massiccio del previsto. Si ferma solo dopo aver raggiunto la piazza centrale, proprio di fronte al duomo. Una folla di curiosi... (o meglio, l'intera popolazione di Ivrea, voi compresi) ...è accorsa a osservare l'arrivo dell'inquisitore. I cittadini circondano il carro in attesa di vedere chi si nasconde al suo interno. Proprio ora, una schiera di fedeli inizia a recitare qualche preghiera. Il cocchiere scende a terra e apre la porta del carro. Da lì esce fuori un uomo alto e snello. Capelli dorati e occhi color nocciola. Ha uno sguardo truce e fiero. Veste abiti bianchi con particolari color dell'oro. Al fianco sinistro porta una lunga spada di pregevole fattura dal manico (anch'esso) dorato. L'uomo scruta la folla con occhi accusatori. Solo in un secondo momento scende dal carro, si volta e porge una mano al suo interno dicendo: "siamo arrivati, padre. Un secondo individuo esce dal carro e scende a terra facendosi aiutare dall'uomo vestito di bianco. Quest'ultimo è un tipo basso, tarchiato e in carne. Potrà avere poco più di cinquant'anni. Ha un volto rotondo e paffuto. Porta piccoli occhiali tondi. Veste abiti candidi, lunghi e comodi. Al dito mignolo porta un grande anello d'oro. L'uomo si stiracchia la schiena, si rivolge al suo aiutante sussurrando e lamentandosi di quanto fosse stato scomodo durante il viaggio. Dal carro escono altri tre uomini, vestiti di nero e armati con mazze, spade e pistole. Questi, insieme al cocchiere, iniziano a scaricare dal carro alcune casse di legno e diversi attrezzi di tortura (molti dei quali sono stati smontati per essere adagiati nel carro). Infine viene portato fuori anche la Corona spinarum dell'inquisitore. E' una grande e massiccia motosega dalle forme squadrate e rivestita in oro. Croci, frasi bibliche e altri simboli si trovano su tutto lo strumento. Si tratta di un'arma famosa per alcune sue "singolarità". La Corona si chiama "Malleus Maleficarum". Un paio di anni fa, l'arma si danneggiò e Della Vela la portò da alcuni frati benedettini. Questi gli spiegarono che, per ripararla, dovevano sostituirne diversi pezzi. L'inquisitore rispose che ciò era impossibile, perchè l'integrità e i componenti originali della motosega (secondo la sua filosofia) ne preservavano la sacralità infusa dal papa durante la benedizione dell'arma. I benedettini dovettero sforzarsi per ripararla senza dover sostituire molti componenti. Come risultato ottennero un'arma funzionante ma un con un piccolo problema di surriscaldamento. Furono quindi costretti ad inserire sistema che erogasse del liquido refrigerante. Come se non bastasse, la motosega, in funzione, crea un sinistro e acuto sibilo. Quel rumore, molto simile al grido di una donna, insieme alla grande quantità di fumo creato dal liquido refrigerante, rievoca nella mente degli uomini l'immagine di una strega condannata al rogo. Si tratta di un'arma molto suggestiva, esteticamente poco elegante e adornata fino all'esagerazione. Don Baliano e gli altri parroci, si avvicinano a Della Vela per porgergli i propri omaggi. Uno di loro si rivolge all'inquisitore: "vi attendavamo con ansia, padre. Sapete già che ad Ivrea si trova un'altro inquisitore?" Della Vela risponde con tono austero: "questo vi fa capire quanto Ivrea è immersa nel peccato. Felice è il paese che non ha bisogno di eroi." Il suo sguardo si alza e i suoi occhi incontrano per la prima volta quelli di Michele. Della Vela ordina ai suoi conversi di scaricare l'intero carico del carro, poi si avvicina a Michele e, superandolo, gli sussurra: "vi prego di seguirmi." Da lontano, fratello Alessandro e Raffaele osservano l'intera scena. Quest'ultimo templare sputa a terra per poi commentare: "tsk! Ecco un'altro cuoco mancato! Cosa sarà venuto a fare qui?!" Anche Miriam, da un'altro punto della piazza, assiste all'arrivo di Della Vela. I suoi occhi ora ricadono su Alessandro. La donna pensa: "due inquisitori in questo paesino?! Alessandro avrà così tanta paura che non oserà neanche rivolgermi più la parola..." ora il suo sguardo ricade su Vittorio "...oh bhè! Peggio per lui! Dovevamo restare nelle terre perdute, Alessandro, lì soffrivamo la fame, la sete ed eravamo sempre braccati dai morti... ma almeno eravamo liberi di amarci." @Massimo Mentre la folla si dirada, una donna (sorprendendoti alle spalle) si rivolge a te. Il suo modo di parlare è assai strano: "credevo fosse giunta ad Ivrea, mi sono detta. Temevo che il paese fosse stato distrutto, mi sono detta. E io non posso perdere l'intero paese. Ma lei si è spostata. Ha cambiato tana. E' venuta da me, giusto qualche giorno fa, credevo volesse sistemarsi da me... ma mi ha solo rubato qualche libro, sgattaiolando nell'ombra della sera. Adora leggere le favole e le ha portate con se nella sua nuova casa. Ha superato Ivrea ed è a Rivara ora." La donna che ti parla ha la pelle bianca come la neve, capelli corvini e lunghi quasi fino alle spalle. I suoi occhi sono scuri. Veste una gonna nera e una camicia bianca. Lei ti sorride e continua a parlare: "c'è dell'altro. Lei ha abbandonato Santa Barbara... e questo ha fatto scatenare il mostro. Lui viveva ad est di Santa Barbara e aveva paura della piccola, ma ora che quel paese è deserto, il mostro reclama tutto il terreno e si avvicina sempre di più nella mia tana e ad Ivrea. Mi rivolgo a te perchè... bhè ...io e te siamo simili. Fingiamo di essere vivi." @Michele Della Vela è un uomo goffo e dai movimenti imbronciati. Sale le scale interne della chiesa con passo lento ed entra all'interno di uno studio posto al primo piano della chiesa. Alberto Aldapaci è nella stanza. Scatta "sull'attenti" quando vi vede entrare. Della Vela lo saluta con un cenno della mano e si dirige subito verso una sedia dietro una scrivania. L'inquisitore rivolge un altro cenno ad Alberto. Quest'ultimo si volta verso di te e prende parola: "dovete perdonarmi, padre Della Torre, ma ho ricevuto l'ordine di lavorare sotto copertura... fino ad'ora. Il mio vero nome è Alberto Nobili, sono un commissario del Sant'Uffizio e sono alle dipendenze di padre Della Vela." L'uomo sfila dal mantello un fascicolo e lo porge a all'inquisitore spagnolo: "questo, padre, è il mio rapporto su Ivrea che mi avete ordinato di scrivere." Della Vela afferra il fascicolo e ringrazia Alberto, in seguito, dopo aver ripreso fiato (si è affaticato sulle scale) si rivolge a te: "padre Della Torre, come ben sa, noi siamo investigatori. Ebbene, io sono alla ricerca di un mostro, lo inseguo oramai da un anno. E' conosciuto con molti nomi: Sangue di corvo, Cacciatore, Riemerso... l'ho inseguito a Marsiglia, Avignone, Zurigo e ora le sue tracce mi hanno portato qui. Credevo fosse a Santa Barbara ma ora penso si trovi in qualche paesino ad'est da qui." @Vittorio Della Vela è già entrato da qualche minuto nella chiesa e tu sei ancora nella piazza. Una mano ti tocca la spalla e costringe a voltarti. E' Miriam. La donna ti dice: "fammi vedere" e inizia a toglierti le bende dal volto. Nel corso di questo mese sei stato visitato più e più volte. Miriam, durante questa operazione, è molto vicino a te. Puoi sentire il suo respiro e il calore della sua pelle. La donna è riuscita a vedere, con la coda dell'occhio, fratello Alessandro. Anche lui ha notato Miriam. Per questo motivo che lei si avvicina ancora di più a te (ignori i suoi reali intenti). Senti il suo petto sfiorare il tuo. Miriam controlla la tua ferita, per poi dire: "hai la testa dura, Vittorio, credo che non resterà neanche la cicatrice. E' impressionante la tua velocità di guarigione. Nelle terre perdute ho curato ferite peggiori in condizioni peggiori... ma devo ammettere che sono rimasta stupita." Miriam è sincera, per questo motivo si alza sulle punte per controllare ancora più da vicino la tua ferita. La donna però si sporge un pò troppo e per questo le punte dei vostri nasi vengono a contatto tra loro. Miriam si rende conto di aver esagerato, arrossisce e si chiede perchè prova un simile imbarazzo. Il suo sguardo però cattura qualcosa alle tue spalle: due anziane signore hanno assistito alla scena e ora stanno parlando tra loro, coprendosi la bocca con le mani e fissando con occhi accusatori Miriam. Quest'ultima, avvertendo il pericolo, si allontana da te e dice: "scusatemi, con permesso" per poi andare via.
Asteroid Inviato 17 Luglio 2016 Segnala Inviato 17 Luglio 2016 Sprono il cavallo per ritornare in piazza dove nel frattempo la folla si è ammassata. Lego come al solito il cavallo alla staccionata del mio bar preferito e mi siedo al tavolo ordinando da bere. Da qui posso godermi la parata dei nuovi arrivati sorseggiando del buon vino rosso. Alzo il calice verso l'inquisitore della Vela e lo osservo attraverso il liquido rosso. Due inquisitori in una stessa città... ci sarà da ridere... Come ad uno spettacolo con due prime donne... Mentre osservo la scena, sento di essere osservato. Inizio a vagare con lo sguardo fin quando non incontro gli occhi della signorina Astore. Vittorio... Vittorio, hai visto Della Vela che tipo? mmm... Vittorio? mmm... forse è meglio se torno a casa oggi. Vittorio, forse è meglio se tu eviti quella ragazza. Lei è ancora legata a questo mondo. Lei è dall'altra parte della barricata e sopratutto il suo cuore ancora non è diventato di pietra come vuol far credere, di fronte ai morti prova ancora ribrezzo e... vergogna... Che pensi che farebbe se sapesse che tu sei un morto? Innanzi tutto io non sono un morto qualunque... io sono un dio. Ok, un dio morto... allora... credi che si avvicinerebbe a te? Credi che cercherebbe il tuo sguardo? Scordatelo Vittorio! Ti ficcherebbe in bocca la canna del fucile che le hai regato e ti farebbe saltare la testa in aria e con la sua mazza finirebbe il lavoro. Lascia stare. Mi alzo dal tavolo per sgranchirmi le gambe quando sento una mano sulla spalla: Miriam. Cita La donna ti dice: "fammi vedere" e inizia a toglierti le bende dal volto. Signorina Astore... non serve davvero. La ragazza si avvicina di più per controllare la ferita. Sento il suo petto contro il mio. Il suo respiro sul mio viso. Inizia a girami la testa... Sicuramente ho sbagliato a prendere quel bicchiere di vino a stomaco vuoto. Vittorio, sono anni che il vino... Con un movimento improvviso Miriam accorcia ancora di più la distanza tra noi e i nostri nasi si sfiorano. Lei arrossisce e io trattengo il respiro. E' un attimo... poi lei distoglie lo sguardo e Cita si allontana dicendo: "scusatemi, con permesso" per poi andare via. Non può fare così... Non può cambiare umore e comportamento così... Mi sta mettendo a soqquadro il mio mondo. La signorina Astore deve capire che non può fare così. Allungo una mano e la blocco, riprendo fiato e mi volto per vedere cosa ha provocato questo suo cambio di comportamento. Voltandomi vedo quelle due signore. Non ci provate! Ora, mia cara signorina Astore le faccio vedere cosa sono capace di fare. Ti faccio vedere che non devi temere nulla tranne me a questo mondo e che pertanto non puoi fare come ti pare... Mi avvicino verso le due signore assicurando Miriam al mio fianco in modo tale che solo loro e noi possiamo sentire quello che sto per dire. Salve, mie signore. Faccio anche un piccolo cenno con il capo. Proprio qualche giorno fa ho visto le vostre bellisime figlie. Stanno crescendo molto bene... e i pettegolezzi sono sempre lame a doppio taglio. Sarebbe un peccato se non trovassero marito. Non lo credete? Sorrdendo mi congedo da loro e porto con me Miriam nel vicolo più vicino e la metto spalle al muro. Signorina Astore... qui ad Ivrea ed in qualunque parte di questo mondo, potete fare, dire e pensare quello che volete. Voi non dovete temere nulla nè dio, nè la chiesa, nè questi popolani... tranne me. A questo punto, faccio scorrere un dito lungo la mascella della ragazza sollevandola. Mi piacerebbe sapere se sa di selvaggio, come è il suo carattere. Meriterebbe una bella lezione, la mangerei ora. Vittorio! C'è della Vela in città non fare str**zate! Mi fermo e le sorrido allontandomi abbastanza da lei. La guardo e mi mordo il labbro. Il vostro carattere ribelle, intraprendente e perfino audace è raro trovarlo negli uomini figuriamoci nelle donne di questo mondo bigotto e ottuso. Non permetterò mai che la società ti imbrigli nelle sue regole. Master Spoiler Vedi tu se devo usare impartire ordini sulle signore e poi su Miriam quando dico che lei mi deve temere.
Carrie.4794 Inviato 18 Luglio 2016 Segnala Inviato 18 Luglio 2016 Michele Della Torre Ogni movimento dei nuovi arrivati mi infastidisce. Ogni loro azione, per quanto insignificante, mi raggiunge sotto le sembianze informi ed irrazionali tipiche dello stimolo puramente istintivo che fa infuriare una bestia, a prescindere dalla reale esistenza di una minaccia, quando qualcuno viola il suo territorio. Per qualche ragione, da un mese a questa parte, la tutina da essere umano che indosso ha iniziato a sembrarmi spesso ridicola, paradossale e maledettamente stretta. Persino ora, nello studio al primo piano della chiesa, tutto questo mi appare semplicemente come un inutile teatrino e mi sorprendo a vedere, con tutta l'allucinante nitidezza di una rivelazione, i corpi di Della Vela e del presunto Aldapaci fatti a pezzi dalle mie stesse mani. Vedo lo stupore e poi il terrore dipingersi nel volto grassoccio dell'inquisitore mentre gli occhiali gli cadono a terra e gran parte del suo viso cede strappato dai miei denti. Vedo Aldapaci, dapprima impietrito, fiondarmisi addosso e quasi scivolare nel sangue che ormai imbratta pavimento e scrivania. Lo sento attaccarmi ma non esiste dolore che possa scalfire il mio stato di pura e beata ferocia: tutto è come deve essere. Lentamente girare la testa verso Aldapaci e poi strappargli l'intestino dalla pancia fino a srotolarlo del tutto è infinitamente appagante e naturale, quasi un gesto dovuto… Le voci di Della Vela e del suo tirapiedi irrompono come sottofondo alla mia visione durata appena una manciata di istanti. La mia espressione marziale resta intatta ma quando Aldapaci si rivela essere una spia come avevo sempre sospettato, mi ricordo che l'uomo aveva chiesto addirittura di diventare un mio Converso, Voleva mettere una spia tra i miei uomini più fidati! Lentamente giro la testa verso Nobili... ma un pensiero razionale disattiva l'innesco che avrebbe confermato il mito della veridicità delle rivelazioni. Crollerà tutto. Tutto il mio potere, la mia influenza. Sarebbe tutto finito se li macellassi ora. Cosa mi sta succedendo?! Ho sempre sospettato che non foste chi dicevate di essere. Ma il fatto che abbiate cercato di introdurvi tra i miei Conversi preferendo l'inganno alla collaborazione è qualcosa che non mi aspettavo visto che combattiamo dalla stessa parte. Rispondo all'uomo in tono secco ed impersonale poi il mio sguardo si sposta su Della Vela: Come agisce questo mostro, padre Della Vela?
Darakan Inviato 18 Luglio 2016 Segnala Inviato 18 Luglio 2016 Massimo Vengo preso di sorpresa dalla donna alle mie spalle che comincia a parlare di qualcuno che dovrei forse conoscere Ma cosa vuole questa donna? Mi volto per guardarla in faccia e sentire cosa ha da dire con un volto interrogativo, solo dopo qualche altra parola riesco a capire che sta parlando della bambina che stavamo cercando Come? la bambina è scappata ? e cosa sarebbe questo mostro? non riesco a capire perchè rimango in questa città, negli ultimi tempi sono successe cose di qualsiasi tipo...senza contare che ora abbiamo anche una piccola palla di grasso mandata dall'inquisizione a ficcare il naso nella nostra città. Per un istante la mia mente si allontana dalle parole della donna e soltanto dopo capisco la sua ultima frase Noi fingiamo di essere vivi... Il mio volto si fà serio e guardo la donna con un aria molto minacciosa La prendo per un braccio e le sussurro Non so di cosa tu stia parlando , ma fare certe ipotesi su un templare è veramente troppo, vieni con me... Senza dare nell'occhio porto la donna via per recarci in un posto sicuro Spoiler Se serve faccio intrufolarsi (10) per sparire senza essere notato, naturalmente il posto sicuro è casa di Vittorio XD che è sempre aperta per qualche amico templare
darteo Inviato 18 Luglio 2016 Autore Segnala Inviato 18 Luglio 2016 @Michele Alberto ti risponde: capisco il vostro umore... ma dovete capire che stavo eseguendo gli ordini! E gli ordini mi imponevano di mentire a chiunque. Del resto anche voi sapete bene che alcuni organi del Vaticano agiscono in questo modo. Ciò che ho fatto è solo per bene della chiesa. Della Vela alza la mano per interrompere Albero. L'inquisitore si rivolge a te: il mostro che cerco è stato inviato sulla terra da Satana in persona. Lui, come il diavolo, è in grado di possedere i corpi dei morti e di guidarli come vuole. E' facile riconoscere i defunti guidati dal mostro... poichè i loro occhi si illuminano di una luce rossa... rossa come le fiamme dell'inferno. La porta dello studio si spalanca ed entra l'uomo vestito di bianco che ha accompagnato Della Vela. Quest'ultimo lo presenta: padre Della Torre, costui è Angelo Carducci. E' un mio allievo. L'uomo non ha neanche il tempo di salutarti, poichè Della Vela si rivolge subito a lui: Angelo, ho dato una rapida occhiata al rapporto di Nobili su Ivrea. Tu sai cos'è il "drago"? Angelo fa segno di "no" con la testa. Risponde Alberto: è così che chiamano il carrarmato nel campo agricolo. Non è possibile farlo muovere ma il suo cannone è ancora funzionante.Capisco. Ma il "drago" è una delle forme del Maligno... il suo nome deve essere cambiato in qualcos'altro... non so... Serafino.Va bene, padre.Un'altra cosa... cos'è la Pin-<u>p che vi è disegnata sopra al Serafino?Si pronuncia Pin ap, padre... ed è l'immagine di una succinta donna americana. Della Vela si limita a fissare Alberto. Quest'ultimo risponde: provvedo affinchè venga rimossa. L'inquisitore annuisce per poi rivolgersi a Angelo: iniziamo? O siete stanco?Niente affatto, padre.Bene... poi si rivolge a te ...ho intenzione di fare un censimento della popolazione di Ivrea. Lo ripeterò ogni mese. In passato ho vissuto in altri paesini, dove la gente spariva misteriosamente. In questo modo potrò avere sotto il mio controllo la popolazione della città. Padre Della Torre, comprendo che la presenza di due inquisitori in un solo centro abitato è insolito, ma avete la mia parola che il mio lavoro non coinciderà con il vostro ne lo disturberà... ora, se permette, vorrei studiare meglio il rapporto di Ivrea, per capire in che situazione riversa il paese. In questo momento, Sonia entra nella stanza e, dopo aver salutato Della Vela, ti informa che Torino ha appena inviato le nuove reclute per il corpo degli excubitores. @Massimo La donna non oppone alcuna resistenza e ti segue senza dir nulla fino al vittoriale. Si ferma bruscamente all'ingresso della villa: fin qui mi avete condotta... dice ...ma oltre non avanzerò. Lasceremo la porta aperta, così che io possa scappare in caso di pericolo. Posso parlare apertamente con te, ma non ho alcuna intenzione di seguirti in altre stanze... non voglio stare da sola con un "templare" in una camera interna di un palazzo che neanche conosco. Queste sono le mie condizioni, accettale e da me avrai la piena collaborazione e la mia completa sincerità. Iniziano con il presentarci?! Io sono la Mosca... o meglio ...voi mi chiamate così. Poichè non so come chiamarmi, "Mosca" è un nome che accetto volentieri. Vivevo in una chiesa abbandonata fuori Ivrea, ma ora non è più un posto sicuro per me. Non ti dirò dove vivo... anche se credo che dovrò ancora cambiare abitazione ...esistono alcuni uomini che vivono fuori Ivrea... uomini vivi e pericolosi. Inoltre il mostro si fa sempre più vicino alla mia tana. @Vittorio Miriam non si aspettava che la prendessi per un braccio. Puoi vedere tutta la sua sorpresa nei suoi occhi. Il suo stupore cresce ancora di più quando ti sente parlare con le due anziane. Queste ultime, non osano ribadire alle tue parole, chinano il capo verso il basso e si allontanano da voi il più velocemente possibile. Metti spalle al muro Miriam e continui a parlare con lei. Dovrei temere te?!... Pensa ...non so quale sia tuo passato, ma non mi sembri un uomo così minaccioso! Io ho vissuto nelle terre perdute. Ad Avignone sono stata quasi mangiata viva dagli "occhirossi". Con chi credi parlare, Vittorio? Sarò anche una donna ma non ho paura di nessuno! Riesci a notare un certo astio in lei. Il suo umore però muta nel sentirti pronunciare le tue ultime frasi: non lo permetterete?! E come? Sono curiosa di sapere come riuscirete a fare una cosa simile. Un uomo compare alle vostre spalle in questo momento. E' fratello Alessandro. Il templare si rivolge alla donna: Di... Miriam, tutto bene?! Noti una grande rabbia divampare in Miriam, nonostante lei cerchi di nasconderlo. Si avvicina a passi pesanti verso Alessandro. I due iniziano a "litigare sussurrando". Il tuo udito però ti permette di origliare la loro conversazione. Lei gli dice: quante volte ti ho detto di non chiamarmi così?Ti ho chiamato "Miriam".Ho sentito! Ma stavi per mettermi nei guai. Cosa vuoi?Non ti trovavo, e allora....e allora cosa?Che ci fai con "lui"?!"Lui" si chiama Vittorio... e a te cosa importa? Non sei mio padre e non siamo mica "fidanzati"? (quest'ultima frase la dice ad alta voce)Shhh, non fare cosìNo, tu non mi dici cosa devo o non devo fare. Miriam si separa da lui e si avvicina di nuovo verso te. Il colosso alza il suo sguardo e ti lancia, per un brevissimo istante, un'occhiata di sfida. La donna ti rivolge la parola: devo fare la ronda per l'Ivrea perduta e ho bisogno di una scorta, mi accompagnate, Vittorio?
Darakan Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 Massimo Guardo la donna e ascolto ciò che ha da dire Quindi saresti tu la mosca? sembra che tu abbia informazioni interessanti, e anche tu non sembri da meno... penso con un accenno di sorriso Mi avvicino alla donna e le dico con tono fermo Io sono Massimo Alfieri e puoi fidarti ciecamente di me, sono un Templare di Ivrea e se ti volevo morta a quest ora sicuramente non eri qui a parlare con me.. Mi fermo per un istante e subito aggiungo Per prima cosa ti chiami Elisa, sicuramente non posso chiamarti con l'altro nome, e ora dimmi, perchè cerchi di aiutarmi quando prima hai cercato di uccidermi con le tue bambole e quei morti che controlli? E chi sarebbero questi uomini e questo mostro di cui parli? Come posso fidarmi di te? Il mio sguardo rimane fermo su la donna metre aspetto una sua risposta
Asteroid Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 Mentre le parlo vedo crescere in lei l'astio nei miei confronti. Poi ad un tratto il suo sguardo cambia, il colore dei suoi occhi lasciano l'opaco dell'astio per assumere un colore più vivo. Vuoi sfidarmi Signorina Astore? E sia... Poco prima che stessi per fiondarmi su di lei per darle una punizione da manuale, percepisco una presenza alle mie spalle e sono costretto a fermarmi. Alessandro... sfasciafeste. Sei sulla mia lista nera. Mi metto appoggiato al muro ed inizio con molta noia ad ascoltare i loro battibecchi Guarda come lo ha assalito... ci manca solo che Alessandro si metta a balbettare! Un colosso di templare che si fa mettere sotto da uno scricciolo di donna... Ad un tratto divento io il protagonista della discusione. "Lui"???: Parla di me come se non fossi presente?! Io sono Vittorio Manfredi, stupido ammasso di carne avvolto in un barattolo di latta. Stavo per ribattere a quell'apostrofata quando la signorina Astore lo fa per me. Meglio così, brava signorina Astore, niente punizione per lei oggi, hai appena pagato il tuo debito. Ma il tuo amico premuroso deve stare attento a quello che dice altrimenti finisce peggio del tizio della locanda. Già premuroso... un po' troppo premuroso... Vittorio, lascialo stare... già ci ha pensato Miriam. E soprattutto non sei armato (dato che hai lasciato tutto sul cavallo) mentre lui è in armatura, è armato ed è un colosso. Quando Miriam si separa da lui avvcinandosi a me noto che Alessandro non riesce a trattenersi uno sguardo di sfida. Eh no! Questo è troppo! Ha interrotto la mia conversazione con Miriam senza scusarsi, ha parlato come se non fossi presente, mi ha apostrofato mancandomi di rispetto ed infine mi rivolge pure quello sguardo di sfida. Oh, Alessandro... ti farò pentire di questo tuo comportamento... Adesso ti pianto una bella grana e vedrai che la prossima volta il mio nome te lo ricorderai ancora megio del tuo. Chiudo per una frazione di secondo gli occhi, cerco di cancellare la rabbia dal mio volto e poi quando li riapro mi rivolgo alla signorina Astore. Ora Alessandro, ti ripago con la stessa moneta: farò finta che non ci sei. Va bene signorina Astore, ho il cavallo proprio qui dietro. Dico mettendo un braccio intorno alla vita della ragazza e indicando con quello libero approssimativamente la posizione del cavallo. Vi accompagno a prendere il vostro, è a casa della mia governante giusto? Mentre parlo spingo leggermente la ragazza ad assecondarmi uscendo dal vicolo. Allora andiamo Signorina Astore, così finiremo la ronda per l'ora di pranzo. Vi andrebbe di mangiare insieme o preferite andare alla Domus Popoli?
Carrie.4794 Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 Michele Della Torre I fatti parlano da soli. Rispondo a Nobili che cerca di giustificarsi lanciandogli un'occhiata in tralice di appena qualche secondo, il mio sguardo continua a stare su Della Vela e la mia voce resta impersonale e pacata anche se dentro di me mi viene quasi da ridere, I topi sono quelli che hanno bisogno di far sparire misteriosamente il cibo, non gli inquisitori. Gestite il vostro controllo come meglio credete. Ovviamente io continuerò a gestire il mio come meglio credo. Faccio una breve pausa. E per quanto riguarda la vostra parola padre Della Vela... il mio tono di voce si fa appena più roco e basso eppure il cambiamento è nettamente percepibile, negli occhi mi passa un lampo: avete già dimostrato di non avere alcun problema ad interferire nel mio lavoro tentando di infiltrare un vostro uomo tra i miei. La vostra promessa suona già non rispettata alle mie orecchie. Quindi sarò io a dare la mia parola che tali situazioni non si ripeteranno. mi volto verso la porta e aggiungo: Vi lascio alle vostre... carte. Esco senza aspettare alcuna risposta. @ Master Spoiler Uso Comando per sottolineare bene. Fuori dal Duomo mi rivolgo a Sonia: Riferiscimi tutto ciò che Della Vela e i suoi uomini ti diranno o chiederanno fintanto che restano. poi inizio ad ispezionare i nuovi excubitores senza comunque riuscire ancora a scrollarmi di dosso l'inebriante senso di beatitudine che la mia visione di insensata ferocia mi ha dato e un conseguente piccolo tarlo nella mente.
darteo Inviato 19 Luglio 2016 Autore Segnala Inviato 19 Luglio 2016 @Michele Della Vela ti risponde: è così che agiscono i commissari del sant'Uffizio. Osservatori silenti sotto mentite spoglie. Ma non dovete sentirvi minacciato... mai ho pensato di controllare le vostre azioni. So benissimo che siete candido poichè, come me, siete un servo del Signore. Esci fuori dalla chiesa e ordini a Sonia di tenere sotto osservazione Della Vela, lei ti risponde semplicemente di contare su di lei. Raggiungi le reclute per il corpo degli excubitores. Sono undici uomini disposti in fila al centro della piazza. Giulio Gambali li ha radunati per te. Cagnazzo ti affianca e dice: padre, questi dieci sono gli avanzi di galera che Torino ci ha inviati. Come sono misericordiosi i torinesi (ovviamente è ironico) poi indica l'undicesimo uomo: lui invece è Giordano Bianco, un contadino di Ivrea... si è offerto volontario. I dieci uomini inviati dalla diocesi torinese sembrano stanchi e denutriti. Molto probabilmente avranno vissuto in carcere per tre o quattro mesi. Solo uno di loro si distingue dagli altri: è alto e con larghe spalle. Il suo volto è fiero ed è l'unico con delle manette alle mani. Cagnazzo ti spiega: quelle (indica le manette) sono una precauzione dei torinesi. A quanto pare il bestione è un tipo violento. @Massimo La Mosca scoppia in una fragorosa risata. Solo dopo essersi calmata ti risponde: controllare i morti?! Io?! E chi sa farlo? Inoltre non dovrai più preoccuparti dei burattini. L'inquisitore morto li ha rotti tutti. Solo uno si è salvato ma non ho idea di dova si sia nascosta. Comunque sia, io non comandavo quei pupazzi. Mi facevano solo compagnia durante le notti. Ascolta... per me Ivrea è una miniera d'oro. Molti uomini mi conoscono e io gli faccio fare su di me tutto quello che vogliono. In cambio ricevo molti regali e diversi favori. Del resto io non solo la donna che ti sta parlando. Io sono una larva di insetto che è morta nel cervello di questa defunta. In effetti, ora che ci penso, sono in grado di controllare questo cadavere... ma nessun altro. Questo paesino non deve essere distrutto, ecco perchè ti metto in guardia della minaccia che grava sui suoi abitanti. Capisci perchè puoi fidarti di me? Il bene di Ivrea è il mio bene. Comunque sia... fuori dai centri abitati esiste un gruppo di uomini che, a quanto pare, hanno deciso di vivere al di fuori delle leggi della vostra chiesa... per sono sono considerati, da voi, eretici. Per quanto riguarda il mostro invece... è un uomo a cavallo il cui volto è coperto da un cappuccio nero. Una volta sola si è avvicinato a me... e ho avvertito una grandissima paura. Attorno a lui le "cose" sembrano deformarsi. Sono scappata via. @Vittorio Avverti una certa tensione in Miriam quanto il tuo braccio gli avvolge il fianco. Ora ti stai prendendo troppe libertà, Vittorio... ma devo sopportarlo! Ciò che per me è un fastidio, per Alessandro sarà un'agonia. Comunque sia, ti devo una bella sberla sul volto, Vittorio. Lei ti sorride e dice: Domus popoli? Neanche da morta vivente mangerei li. Portami dove vuoi, ma non lì. Una volta in sella ai cavalli uscite dalle mura e vi dirigete all'Ivrea perduta. Nonostante sia un luogo sempre ispezionato, rimane comunque una zona pericolosa. Si sconsiglia quindi di non restare a lungo in questo luogo. Le macerie, che un tempo erano case e altri edifici, giacciono immobili nel loro degrado. Potete solo sentire il respiro e il rumore degli zoccoli dei vostri cavalli. Miriam si volta solo una volta verso le mura. La donna può solo notare la sagoma di Kurt (con la sua pelata scintillante) seduto ad oziare dietro la sua mitragliatrice. Gli occhi della donna ora studiano, in segreto, la tua persona. Quest'uomo è solo uno strumento per me. Le mie mosse hanno scatenato in Alessandro la reazione che volevo... ma questo non mi basta. Potrei azzardare a qualcosa di più. Sono stata nelle terre perdute ma credo di sapere ancora cosa vuol dire essere una donna. Potrei sedurre Vittorio per far morire di gelosia Alessandro. Del resto Vittorio è scapolo ed è un uomo passionale... ora che ci penso ...perchè un uomo come lui non ha una moglie? Del resto è anche ricco. Non credo sia difficile abbindolare questo scemo. Si, è vero, è proprio uno scemo... ma allora... perchè non detesto la sua presenza?!Mi piace la tua compagnia, Vittorio. Non l'avrei mai pensato di dirlo ma.... le sue parole smettono di uscire dalla sua bocca. Miriam arresta il suo cavallo e inizia a fissare un punto a sud, oltre l'Ivrea perduta. Un uomo è appena apparso in quella zona. Anche lui è in sella ad un cavallo e il suo volto è coperto da un cappuccio.
Darakan Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 Massimo se non è stata lei a controllare i morti chi può essere stato? probabilmente qualcuno che si trovava a santa barbara come la bambina... Quindi un gruppo di eretici sta "marciando" verso Ivrea per fare cosa? conquistarla? rivolgo alla donna la domanda con tono quasi ironico per poi aggiungere Perchè parlare qui , andiamo in una delle camere così potrai raccontarmi tutto di questi uomini e di questo mostro , e magari sugelliamo anche questa nostra "alleanza", dopottutto io sto rischiando grosso e la parola di un templare è sempre un vantaggio, non trovi? dico alla donna con tono ironico mentre la accompagno in una delle stanze degli ospiti Sicuramente Vittorio mi offrirebbe una camera, lo ringrazierò dopo.. Spoiler allora se lei ci sta, andiamo in camera mi faccio dare i dettagli di questo gruppo di eretici, dove trovarli quanti sono simboli se sono armati e con cosa ecc... e mi faccio raccontare tutto sul mostro, naturalmente da buon templare per sugellare questa allenza me la faccio.
Asteroid Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 Sento la ragazza irrigidirsi sotto la mia presa. La sua reazione mi sorprende. Perchè, forse non se lo aspettava? Non avrei dovuto metterla in mezzo... mi sono comportato come un ragazzino solo per farla pagare ad Alessandro. Sospiro. Non ho potuto godermi la faccia di Alessandro, altrimenti Miriam avrebbe potuto prendere le sue parti e la mia vendetta sarebbe stata inutile... Bene, così ho espiato la mia colpa. Penso guardando in direzione di Miriam e proprio in quel momento lei Cita mi sorride e dice: Domus popoli? Neanche da morta vivente mangerei li. Portami dove vuoi, ma non lì. Da morta vivente? Da morta vivente ci mangeresti eccome lì... Scoppio in un fragorosa risata mentre ci dirigiamo verso l'Ivrea perduta. Sarà un pomeriggio interessante. Ad un tratto Miriam mi parla Cita Mi piace la tua compagnia, Vittorio. Non l'avrei mai pensato di dirlo ma.... L'attenzione della ragazza viene catturata da una figura incappucciata. Signorina Astore... Spingo il cavallo un po' più avanti del suo e con voce abbastanza forte mi rivolgo alla presenza: Chi siete? Il vostro nome o la vostra testa.
Carrie.4794 Inviato 19 Luglio 2016 Segnala Inviato 19 Luglio 2016 Michele Della Torre Ignoro la risposta di Della Vela. La discussione è finita, il messaggio è arrivato forte e chiaro anche se l'inquisitore fa finta di non capire. Nella piazza mi trovo di fronte al magro spettacolo offerto dai nuovi excubitores. Non mi aspettavo certo qualcosa di meglio. Non piagnucolare Giulio. Se non sono feroci ora, ce li renderemo. passo tra di loro osservandoli e mi fermo vicino al volontario di Ivrea. E bravo il Signor Bianco. C'è ancora del coraggio in questa città. Poi guardo l'uomo con le manette di cui Giulio parla e un angolo della bocca mi si increspa in un sorriso soddisfatto: Allora andremo d'accordo. Il sorriso scompare rapidamente lasciando posto ad un'espressione seria e perentoria ma da cui traspare anche una certa simpatia, Sarà violento quando è giusto esserlo. dico guardando negli occhi il tipo ammanettato. Poi mi rivolgo a Sonia e Giulio, Liberatelo, sistemate questi uomini e date loro la divisa. Spiegate loro come funzionano le cose ad Ivrea. Me ne vado verso i miei alloggi e passando davanti allo specchio con cui mi rado vedo la mia immagine riflessa con addosso la tunica bianca e mi viene voglia di toglierla. Da sotto il letto estraggo un baule in cui tengo cose che non uso (come il rosario) e vecchi vestiti che mi servivano per viaggiare comodo. Una volta indossati, lo specchio mi restituisce l'immagine di me stesso tanto tempo fa, il vero me stesso. Sopra i pantaloni neri, gli stivali e una maglia scura mi calo un cappotto anch'esso nero bordato di pelliccia sopra una spalla. Naturalmente mi metto il grosso crocefisso d'oro e, sopra i guanti di pelle nera, l'anello col mio sigillo che mi qualificano come Inquisitore. Alla fine mi riallaccio il cinturone con la spada. Fatto questo esco e vado a cercare uno di noi per dirgli cosa ho scoperto. @ Master Spoiler Uso Impartire Ordini sul tipo con le manette
darteo Inviato 19 Luglio 2016 Autore Segnala Inviato 19 Luglio 2016 @Massimo Forse non mi sono spiegata... continua la Mosca ...nessun eretico sta marciando qui ad Ivrea. Del resto nessuno uomo sano di mente decide di attaccare una città fortificata e protetta con motoseghe, lanciafiamme e fucili. Questi eretici... in realtà non sono eretici ...vivono fuori dalle città controllate dalla chiesa. Non riesco ancora a capire come riescano a sopravvivere con tutti i morti che circolano in Italia. Ad ogni modo, questi uomini hanno delle armi con loro: ho visto pugnali, machete ma anche armi da fuoco. Sono tipi molto violenti e territoriali. Lei ti sorride: vuoi portarmi in un'altra stanza? Ho la tua parola che non mi farai del male? Del resto avrai capito che posso tornarti utile?! E' proprio in questo momento che un gruppo di sei uomini entrano nel vittoriale. Riconosci solo uno di loro, si tratta di un Gambali excubitor, uno dei fratelli minori di Cagnazzo. Gli uomini entrano nella villa e, ignorandovi, iniziano ad ispezionare la casa. Si dimostrano alquanto rudi: rompono mobili, ribaltano divani e altro ancora. Padre Della Vela è il settimo uomo che entra nella casa. L'inquisitore rivolge una rapida occhiata a te e alla Mosca, per poi domandare: lei dov'è? La Mosca, intimorita, chiede quasi senza pensarci: state... state cercando me? Della Vela si volta verso il Gambali, quest'ultimo risponde: no, padre, gli assomiglia ma non è lei. L'inquisitore si rivolge ancora a te: stiamo cercando una donna che risponde al nome di Beatrice Luna. Fonti sicure ci hanno detto che è ospite in questa casa. Voi l'avete vista? @Michele Giulio e Sonia liberano dalle catene il condannato e, seguendo le tue istruzioni, scortano le undici reclute nella chiesa. Giordano si dimostra subito un gran chiacchierone, si avvicina a Sonia e la tempesta di domande. La donna, pur dimostrandosi irritata dal suo comportamento, risponde educatamente ad ogni suo dubbio. Poco dopo ti metti alla ricerca di Massimo o Vittorio... quando Kurt, dalle mura meridionali, suona all'impazzata il suo fischietto. Si tratta, questa volta, di un allarme. Raggiungi le mura. Con te ci sono anche fratello Alessandro, fratello Raffaele e altri due marine (oltre a Kurt). Il vostro sguardo cattura l'immagine di due cavalieri nell'Ivrea perduta: sono Vittorio Manfredi e Miriam Astore. Hanno appena spronato i loro destrieri e si stanno dirigendo verso una figura ammantata di nero, anch'essa su un cavallo, che attende al limitare della città perduta. Miriam supera in velocità Vittorio, sfodera il fucile e lo punta verso la misteriosa figura. Il suo cavallo però si imbizzarrisce. Miriam è costretta a lasciare la presa sul suo fucile (che gli resta attaccato al corpo grazie alla cinghia che porta a tracolla) e ad afferrare le redini dell'animale. Miriam evita così di cadere a terra. Vittorio raggiunge la donna e si ferma al suo fianco. L'uomo ammantato di nero sembra rivolgere la parola a Manfredi, per poi voltarsi e galoppare il più velocemente possibile via da Ivrea. Alessandro, che ha assistito alla scena, dice: prendo il cavallo!Ti seguo! Gli risponde Raffaele. @Vittorio Miriam, nel vedere quella figura, sprona il suo cavallo e inizia a correre contro di lui. La segui... anche se è difficile stargli dietro. La donna sfodera il suo fucile e inizia a mirare contro quella misteriosa figura. Una folata di vento però scosta leggermente il cappuccio di quell'individuo, mostrando per un solo istante il suo volto orrendamente scarnificato, privo di pelle e della maggior parte dei muscoli. E' come vedere un teschio con ancora qualche pezzetto di carne rossa sull'osso. Il cavallo di Miriam si imbizzarrisce, la donna deve "lottare" con l'animale per non cadere a terra... lasciando così la presa sul suo fucile. Raggiungi un istante dopo la donna. L'uomo di fronte a voi prende parola. La sua voce è cupa e sinistra... si rivolge proprio a te: dovevo vedere il tuo volto! E dopo queste (strane) parole, l'uomo si volta e galoppa lontano da voi. Miriam, dopo che l'uomo è sparito alla vostra vista, si porta una mano all'altezza del cuore: che emozione! Che paura! E' stato come ad Avignone... solo che questa volta non c'è Alessandro con me, ma Vittorio ...al diavolo la bolla papale! Quel morto ci ha parlato! Ci ha parlato! E' stato... è stato... incredibile! Sul volto della donna c'è un'espressione di paura e di euforia.
Darakan Inviato 20 Luglio 2016 Segnala Inviato 20 Luglio 2016 Massimo Mentre parlo con la mosca irrompono i gambali in casa di Vittorio e cominciano indagare in cerca di qualcosa. E questi cosa voglio? giuro che li ammazzo uno ad uno Non riesco a concludere il pensiero che quella piccola palla di della vela si mostra Ah quindi ci sei tu dietro a questo.. non hai fatto nemmeno in tempo a mettere piedi qui che già detti legge.. Mi rivolgo immediatamente al nano dopo che mi ha rivolto la parola No, non so chi state cercando, ma sicuramente non è questo il modo di entrare nella casa di una persona rispettabile come il Sig. Manfredi, come immagino lei saprà che il Sig. Manfredi è sempre molto riconoscente alla chiesa, non mi sembra un modo adatto di ripagarlo, e spero vivamente che le informazioni che avete siano veritiere, altrimenti non farete una bella figura... Guardo gli uomini che sono entrati, voi state eseguendo gli ordini di un iquisitore e fate il vostro dovere , ma il modo con cui lo fate è un vostro problema, informerò personalmente Vittorio di quello che avete rotto e sarete voi a ripagarlo. Riprendo a parlare con della vela, immagino che padre Michele sia stato avvisato di questa vostra ricerca e delle fonti che vi danno tali informazioni, non vorrei che pensasse che gli manchiate di rispetto... padre. Mi volto verso la mosca, Elisa, aspettami alla casa dei templari, parla con Francesco e digli che ti mando io, e rimani con lui, se vedi Felice digli di chiamare Vittorio, dopotutto stanno mettendo a soqquadro casa sua Di nuovo il mio sguardo ricade sull'inquisitore Rompevano le pa.lle quando ero vivo e rompono ancora di più ora.. Mi dica padre, perchè state cercando questa donna? E sopratutto perchè in casa di Vittorio? Sarò lieto di aiutarvi nella ricerca , vostra aletezza .. aggiungo Spoiler aspetto che il nano mi risponde poi cerco questa donna, se la trovo la nascondo, se della vela la cerca sicuro che ha fatto qualcosa e ci và di mezzo Vittorio.
Asteroid Inviato 20 Luglio 2016 Segnala Inviato 20 Luglio 2016 Appena vedo la ragazza superarmi di gran corsa, incito il mio cavallo a coprire la distanza che ci separa. Vedo il cavallo imbizzarrirsi e il fucile sfuggire dalle mani della ragazza e poco dopo il morto mi rivolge la parola: Cita dovevo vedere il tuo volto! Anche io voglio vedere bene il tuo. Deve essere un altro morto sensiente... e in qualche modo deve aver capito che anche io lo sono... Non sembra simpatico o voglioso di fare amicizia con te, Vittorio. Non appena il morto si allontana, mi avvicino a Miriam e vedo la sua eccitazione e la sua paura crescere a dismisura Ha paura ma è eccitata... come una bambina di fronte ad una fiaba paurosa... Se sapesse che ci sono anche morti che possono sembrare vivi... chissà... se avrebbe lo stesso entusiasmo... o se, addirittura, aumenterebbe... Selene, mia dolce Selene, non potevi essere anche tu così... curiosa, entusiasta ed eccitata? Mi sarebbe piaciuto vedere nei tuoi occhi gli stessi sentimenti di Miriam. Miriam... cioè... Signorina Astore... sarà sicuramente un delizioso argomento di conversazione privata tra me e lei quanto ha visto e sentito. Per il momento non lo faccia presente ad altri... questo è un argomento scottante... visto il nuovo arrivo dell'inquisitore Della Vela. Avremo modo e maniera di comunicarlo ai suoi compagni. Devo prendere assolutamente tempo. Devo avvertire i miei compagni. L'arrivo di Della Vela e di questo morto incappucciato non è sicuramente una coincedenza. A questo punto dico alla ragazza di ritornare in città.
Carrie.4794 Inviato 20 Luglio 2016 Segnala Inviato 20 Luglio 2016 Michele Della Torre Vedo la misteriosa figura in lontananza, l'inseguitore di Eleonora con la motosega? o il Cacciatore? Mi auguro proprio che sia il secondo caro Della Vela! Raggiungo la Domus in un baleno e afferro la Divina Lux, Nicola! Giacomo! Prendete i cavalli! ordino imperiosamente ai miei Conversi. Facciamo vedere come si combattono gli eretici. poi cerco con lo sguardo il tipo violento che era ammanettato: Andiamo. Armati e dimostra che vali quanto la tua fama. Prima di uscire lancio alla Portavoce uno sguardo eloquente, Non permettere che i topi ballino mentre il gatto non c'è. le dico riferendomi anche a Della Vela, Adesso più che mai sei la mia mano, Sonia. A capo dei tre uomini esco velocemente e vado fuori dalle mura. @ Master Spoiler Se serve uso Impartire Ordini. Salgo sul cavallo con Nicola. Se andando incontro uno di noi lo informo rapidamente (in privato ovviamente).
darteo Inviato 20 Luglio 2016 Autore Segnala Inviato 20 Luglio 2016 @Michele Sona ti risponde: sarà fatto... il mio inquisitore si è appena paragonato ad un gatto? E si dirige verso la piazza principale di Ivrea. Tu, i tuoi conversi e i templari salite sui vostri cavalli e raggiungete Vittorio e Miriam nell'Ivrea perduta. I due templari circondano la loro compagna e iniziano a tempestarla di domande. Miriam però risponde che vuole solo tornare a all'interno delle mura cittadine. Tu, Nicola e Giacomo raggiungete il limite dell'Ivrea perduta. L'uomo con il cappuccio sembra essere scomparso... ma riuscite a scorgere due figure all'orizzonte. Sono due uomini che si stanno avvicinando a voi. Nicola sfila da un borsello un binocolo per osservare meglio. Giacomo gli chiese: un binocolo? Da quando hai un binocolo. E Nicola: ho chiesto ai torinesi di portamene uno durante l'ultima decima. Non mi è costato molto... dopo qualche secondo, il converso ti passa lo strumento e dice ...padre, questo lo deve vedere. Usi il binocolo per vedere bene i due uomini. Sono due morti. Uno di loro (in realtà) è una donna. veste abiti semplici e noti dei profondi tagli ai polsi. Il secondo defunto è un uomo di circa cinquant'anni. Veste una divisa fascista e ha un vecchio fucile dietro la schiena. @Massimo Della Vela ti fissa con un volto apparentemente privo di espressioni... per poi risponderti: sospettiamo attività eretiche da parte di Beatrice Luna... voi siete fratello Massimo, presumo?! I suoi uomini continuano a mettere a soqquadro il vittoriale, ignorando le tue parole. La Mosca, intanto, esce rapidamente dalla villa... seguita dallo sguardo dell'inquisitore. Poco dopo, Della Vela inizia ad ispezionare personalmente la casa, anche se si limita ad osservare gli arredi delle stanze. Ad un certo punto, un converso di Della Vela urla: padre, l'ho trovata! Sta scappando! L'inquisitore (da un'altra stanza) ordina di inseguirla. Tutti gli uomini escono dalla villa, ad eccezione di Della Vela. Quest'ultimo si rivolge ancora a te: se volete aiutarci nelle ricerche, potete rincorrerla anche voi. @Vittorio Chiamami pure Miriam. La donna è ancora "provata" dall'incontro con il morto. Girate i cavalli e iniziate a tornare a casa. Della Torre, i suoi due conversi, fratello Alessando e Raffaele sono usciti dall'Ivrea riconquistata e vi hanno raggiunto. I due templari circondano Miriam: cos'è successo? Chiede unoChi era quello?Stai bene?Ti ha detto qualcosa?Sai cosa voleva? Le domande continuano a riversarsi su Miriam. La donna alza le mani e urla: basta così! Ne parliamo più tardi! Ora voglio solo ritornare ad Ivrea! E dovreste farlo anche voi, qui non è sicuro! Della Torre e i suoi conversi, invece, continuano a dirigersi verso sud. Una volta rientrati ad Ivrea, tu e Miriam vi dirigete verso la tua casa. E' proprio da li che vedi uscire una donna. Non l'avevi mai vista fino ad'ora. Ha capelli neri e occhi scuri. Non appena la donna incontra il tuo sguardo, un sorriso malizioso si forma sulle sue labbra e inizia ad avvicinarsi a te: guarda guarda! Un altro morto che si finge un vivente! Ma quanti c'è ne sono qui ad Ivrea? Anche Miriam ha notato quell'espressione e pensa: perchè quella donna sorride così a Vittorio? E chi è? E perchè esce dalla sua villa? Miriam avverte una certa gelosia crescere in lei... perchè mi sento così? Vittorio non dovrebbe farmi alcun effetto! la donna dagli occhi scuri ti raggiunge e si rivolge a te: il mio nome è Elisa... ma chi sono non ha alcuna importanza. Voi dovete essere Vittorio? Ti informo che Della Vela e i suoi conversi ti stanno distruggendo la villa per cercare una donna che risponde al nome di Beatrice Luna.
Darakan Inviato 21 Luglio 2016 Segnala Inviato 21 Luglio 2016 Massimo C'era veramente qualcuno in casa... speriamo che non ci abbia sentiti... Rispondo all'inquisitore Si sono Fratello Massimo Alfieri, lei deve essere padre Della Vela, in ogni caso padre come detto vi avrei aiutato nella ricerca lascerò ai vostri can.. uomini il compito di catturarla non vorrei rubarvi il lavoro, perciò perchè non la rincorre.. lei... Io rimango qui ad aspettare con voi e voglio osservare l'efficenza dei vostri conversi... A loro non posso dire niente, ma agli exubitores che ti hanno aiutato passerà la voglia di rifarlo!
Asteroid Inviato 21 Luglio 2016 Segnala Inviato 21 Luglio 2016 Cita Chiamami pure Miriam. La donna è ancora "provata" dall'incontro con il morto. Miriam, siete molto gentile e apprezzo davvero questo vostro gesto, cercherò di usare il vostro nome se così desiderate, ma personalmente preferisco chiamarvi Signorina Astore. Tutti vi chiamano Miriam o quasi... guardo la ragazza più intensamente per farle ricordare quello che è successo stamattina... ma solo io vi chiamo Signorina Astore. Le dico sorridendo. E poi, prima che venga presa d'assedio dai suoi compagni, mi delizia vedere come il vostro sguardo cambia quando vi chiamo così. Eccoli che arrivano: Alessandro il guastafeste e il suo compare Raffaele. Sorveglio come un falco Miriam e soprattutto ascolto con attenzione le sue parole. Per esser certo che durante il tragitto per Ivrea non cada in tentazione e mi metto fra lei e i suoi compagni. Non deve parlare con loro fin quando non sono sicuro che riferirà quello che ritengo opportuno che dica. Guardo di sottecchi la ragazza e sprono il cavallo ad avvicinarsi al suo. Non importa che gli altri sentano. Avrei piacere ad invitarvi a casa mia, così possiamo pranzare e parlare liberamente, lasciando ai templari il compito di badare ad Ivrea altrimenti per fare a noi da scorta trascurano il loro dovere. Ad accogliermi a casa vedo una ragazza mai vista prima. Si chiama Elisa. Mai cononosciuta. E la guardo anche abbastanza contrariato. Non appena mi informa di tutto supero velocemente la donna lasciandomi Miriam alle spalle. Questa non ci voleva, non ci voleva. Vittorio, corri! Entro in casa e vedo molti mobili rotti, altri ribaltati. La rabbia sta crescendo... Vittorio cerca di tenere il controllo. Cerca con tutto te stesso. Ti prego. Ne va della nostra esistenza. Respiro, uno, due, tre... Respiro, uno, due, tre... Attraverso il salone salgo le scale e li vedo... ma soprattutto LO VEDO. Della Vela... La tua vita è appena finita. Solo in un secondo momento mi accordo della presenza di Massimo che onoro con un cenno del capo, in seguito mi rivolgo all'inquisitore. La mia voce è calma e suadente. Padre della Vela, che onore ospitarvi a casa mia, se lo avessi saputo prima... sorrido. Sono stato appena informato della vostra ricerca sulla Signorina Luna, sarei stato ben lieto di aiutarvi dato che come sapete era mia ospite, ve l'avrei fatta trovare senza alcun problema. Non serviva certo fare un'incursione di questo tipo. Potevate chiedermi una mano, padre, a quest'ora la ragazza sarebbe già stata nelle vostre mani. E mi mordo leggermete il labbro. Non è con la forza che si stana una preda. Sorrido benevolmente. Non serve rompere un tavolo per vedere se una ragazza vi è nascosta sotto e di certo non è l'imbottita di un divano il migliore nascondiglio, indicando con la mano di volta in volta i danni. Sospiro, La chiesa di Ivrea per questo mese e forse per i seguenti non potrà beneficiare della mia carità come al solito. Devo provvedere a sistemare quanto mi è stato rovinato. Scriverò una lettera all'Inquisitore Della Torre e ai preti di Ivrea per spiegare il perchè il mio denaro macherà nelle offerte nonchè scriverò anche una lettera a Torino... Non so se è ne è venuto già a conoscenza, ma visto che Dio è stato molto generoso con me, sono anche io molto generoso a mia volta. Torino e anche altre città beneficiano della mia fortuna e come può vedere per me non tengo nulla, indicando i miei abiti, mi limito semplicemente a conservare i beni di famiglia e a proteggerli in quanto inestimabili opere d'arte. Finito di parlare, distolgo l'attenzione dal prete e mi guardo attorno. La casa è in completo soqquadro. Ha fatto fuggire la mia scorta personale di cibo. Ha rovinato la mia casa. Ha profanato il mio tempio. Che tu sia maledetto Della Vela... Che tu sia maledetto. Vittorio, vedrai. Ristabiliremo l'equilibrio da questo momento in poi... Comunque per fortuna che le tue stanze sono all'ultimo piano. Già... per fortuna.
Carrie.4794 Inviato 21 Luglio 2016 Segnala Inviato 21 Luglio 2016 @ Master Spoiler Nello spoiler precedente avevo scritto che se incontravo uno di noi gli dicevo cosa avevo scoperto. Visto che ho incontrato Vittorio, approfitto del momento in cui i templari sono occupati a tempestare la donna di domande, lo chiamo da una parte e velocemente senza farmi sentire dagli altri gli dico che Aldapaci è una spia di Della Vela e che quest'ultimo è venuto qui per trovare il Cacciatore, cioè un tipo che controlla i morti rendendogli gli occhi rossi. Gli dico anche che Della Vela vuole censire mensilmente i cittadini per evitare le scomparse. Avevo ordinato al bestione che portava le manette di venire con noi, non è venuto? Scusa la rottura Avviciniamoci e sparate a quello col fucile. ordino ai Conversi e sfodero lo spada mentre procediamo. Osservo se i due morti hanno occhi rossi.
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