Supermoderatore Ithiliond Inviato 20 Agosto 2014 Supermoderatore Segnala Inviato 20 Agosto 2014 Secondo me tirare in ballo la mitologia quando la WotC ha ben tre ambientazioni ufficiali in cui i draghi (anche i cromatici) governano nazioni, si trasformano in umani, e castano spell di vario tipo, beh ha poco senso. Che poi vogliano cambiare rotta, a quanto pare è evidente. Di fatto però molti dei giocatori di D&D giocano nelle loro ambientazioni, in cui i draghi lanciano incantesimi, sono resistenti alle armi comuni, e vagano tra le persone comuni trasformati. Ripeto, comunque, che potrebbero correggere il tiro con qualche variante miracolosa. Alla fine credo abbia poco senso continuare a discutere su questo punto.
Elminster2001 Inviato 20 Agosto 2014 Segnala Inviato 20 Agosto 2014 ma è anche vero che nell'iconografia del Drago Occidentale, l'immagine del Drago senz'ali è minoritaria rispetto a quella del drago alato. Ergo è necessario una scelta di campo molto semplice: l'iconografia del drago tipo, indipendentemente dal setting, nella maggioranza dei casi è quella con le ali. nell'iconografia classica del drago occidentale, tutti i draghi sono verdi (o, tuttalpiu', marroncini) e sputano fuoco...
Mad Master Inviato 20 Agosto 2014 Segnala Inviato 20 Agosto 2014 Il motivo per cui tutti considerano il drago una delle più importanti icone del Fantasy, è lo stesso che spinge a dover trattare in D&D il Drago in maniera molto diversa da come può essere trattata una Sfinge. E' per questo che m'inalbero tanto... La sfinge, che è un mostro mitologico per lo più mediorientale e poco noto, a parte per Edipo o la statua di Giza, me la hanno sviluppata egregiamente, mentre l'icona fantasy per eccellenza me la rendono un lucertolone insulso che in pratica ha solo tanti attacchi e tanti pf? Non solo, ma nel resto del regolamento ci sono continui rimandi alla magia dei draghi (lo stregone con la sua bloodline, ad esempio) o al draconico come lingua della magia, come già fatto notare, ma nel drago di quella magia non v'è traccia, per cui c'è pure una grande incoerenza di fondo... E la storia che non volevano dare incantesimi se non alle creature che più avrebbero dovuto averli non regge: la sfinge, che di norma nelle mitologie non ha magie eclatanti, li ha, ma il drago, che è la fonte della magia o almeno la razza che l'ha sviluppata per prima nel gioco, invece no... E' una cosa che non ha proprio senso a livello di design (e sfortunatamente temo non sarà un problema relegato al solo drago, come già mostrato da altre anteprime recenti)...
SilentWolf Inviato 20 Agosto 2014 Autore Segnala Inviato 20 Agosto 2014 Alla fine credo abbia poco senso continuare a discutere su questo punto. Devo dire che concordo. Secondo me il discorso si è ampiamente esaurito, ma rispondo solo per precisione. Secondo me tirare in ballo la mitologia quando la WotC ha ben tre ambientazioni ufficiali in cui i draghi (anche i cromatici) governano nazioni, si trasformano in umani, e castano spell di vario tipo, beh ha poco senso. Dopo decenni di gioco, appunto, è ormai un fatto che D&D non è più il gioco semplicemente delle Ambientazioni di D&D, ma è il gioco che i gicoatori usano per creare ambientazioni proprie e per giocare ambientazioni diverse da quelle di D&D (come il Signore degli Anelli, che ha molta più rilevanza riguardo alla moderna iconografia del fantasy di D&D stesso). Con D&D 5a i designer hanno deciso di riconoscere finalmente questa realtà. Ecco perchè i Manuali Core di D&D (Basic, Manuale del Giocatore, Manuale dei Mostri e Guida del DM) non sono i manuali dei setting di D&D, ma sono i manuali dedicati a rappresentare un Multiverso. Il Drago della 5a Edizione non è il Drago dei setting di D&D, ma è il Drago di un Multiverso di cui i setting di D&D sono solo una parte degli universi in esso rappresentati. E' il drago che può largamente essere giocato in praticamente tutti i setting del multiverso, quantomeno la sua stragrande maggioranza. Come Aza ha già ben descritto, in realtà nemmeno i setting di D&D possiedono obbligatoriamente dei Draghi che sanno castare incantesimi, ad esempio. In realtà i Draghi di D&D sono nei decenni stati descritti in maniera anche molto diversa. La questione che vi dovete porre è la seguente: è giusto che si debba creare una versione meccanicamente limitante di un mostro per accontentare solo una parte dei gicoatori, oppure è meglio creare una base giocabile in qualunque situazione che può essere modificata per essere resa più setting-specifica? nell'iconografia classica del drago occidentale, tutti i draghi sono verdi (o, tuttalpiu', marroncini) e sputano fuoco... IN realtà non è vero. Nell'iconografia classica del drago occidentale il colore è indifferente. Il Drago occidentale è stato rappresenttato con i colori più vari o, più precisamente, senza mai dare troppo peso al colore (in passato, addirittura, capitava spesso che nemmeno ci si soffermasse sul descriver eil colore del drago). Le sue caratteristiche peculiari sono fisiche (lucertoloide, ali, 4 zampe e soffio di fuoco) e la sua natura mitologica (in qualunque storia il drago occidentale è una creatura delle origini, risalente a un tempo mitico prima dell'uomo). IL colore è indifferente. Il colore verde è solo uno dei colori più utilizzati oggi per presentare il drago occidentale, assieme al marrone e al rosso (scelto perchè collegato al colore del fuoco tipicamente sputato). La questione della colorazione è una tematica moderna. L'iconografia delle leggende fa molto poco riferimento al colore dei draghi, quanto più alla loro forma e alla loro funzione. Se vuoi, eccoti qua, ad esempio, un caso di Drago Rosso occidentale: http://it.wikipedia.org/wiki/Drago_dell%27Apocalisse E' per questo che m'inalbero tanto... La sfinge, che è un mostro mitologico per lo più mediorientale e poco noto, a parte per Edipo o la statua di Giza, me la hanno sviluppata egregiamente, mentre l'icona fantasy per eccellenza me la rendono un lucertolone insulso che in pratica ha solo tanti attacchi e tanti pf? Non solo, ma nel resto del regolamento ci sono continui rimandi alla magia dei draghi (lo stregone con la sua bloodline, ad esempio) o al draconico come lingua della magia, come già fatto notare, ma nel drago di quella magia non v'è traccia, per cui c'è pure una grande incoerenza di fondo... E la storia che non volevano dare incantesimi se non alle creature che più avrebbero dovuto averli non regge: la sfinge, che di norma nelle mitologie non ha magie eclatanti, li ha, ma il drago, che è la fonte della magia o almeno la razza che l'ha sviluppata per prima nel gioco, invece no... E' una cosa che non ha proprio senso a livello di design (e sfortunatamente temo non sarà un problema relegato al solo drago, come già mostrato da altre anteprime recenti)... Come ho scritto più su, il Drago della 5a Edizione è il Drago di un Multiverso, non dei setting di D&D. La Wizard ha finalmente riconosciuto che le ambientazioni di altri romanzi/storie e le ambientazioni create dai giocatori hanno e devono avere lo stesso peso delle ambientazioni di D&D. Il Drago della 5a edizione non deve incarnare solo i Draghi di una manciata di romanzi di D&D, ma anche Smaug e gli altri Draghi del Signore degli Anelli, i Draghi delle Cronache del Ghiaccio e del Fuoco, Fafnir della Saga dei Nibelunghi, il Drago di San Giorgio e gli altri draghi della mitologia cristiana, i due Draghi del mito di re Artù, i draghi di Eragon, i Draghi del Ciclo di Pern, i draghi di Final Fantasy (che tira in ballo i draghi occidentali con Bahamut), i draghi di Harry Potter, i Draghi di Dragonhearth, i draghi del film il Regno di Fuoco, i draghi di Skyrim e così via dicendo. Alcuni di questi draghi sono creature capaci di castare incantesimi, altre sono creature bestiali, altre sono capaci di trasformarsi in umane, ecc. Tu pretendi che, su tutte queste versioni, D&D 5a scelga d'imporre per forza quella tipica di certe storie di D&D. D&D 5a ha deciso, invece, che imporre una sola versione non ha senso, perchè l'iconografia del drago è talmente vasta e non strettamente vincolata a D&D da poter imporre una versione sola. Mi spiace, ma il drago ha un peso troppo significativo nell'immaginario del Fantasy da poter essere trattato come speri. Mi spiace anche per la sfinge, ma essa non ha nemmeno lontanamente il peso che ha il drago nel Fantasy. Il Drago ha un ruolo così fondamentale per i giocatori, che è stata richiesta una scelta di campo fra l'imporre una sola versione o lasciare ai giocatori decidere come gestire il LORO drago. I designer hanno deciso di lasciar decidere ai giocatori la loro versione. A te non piace questa versione? Aspetta le linee guida per modificare i mostri. Altrimenti, senza offesa, gioca contro i draghi di PF o di D&D 3.x. Non lo dico per polemizzare, sia ben inteso. Semplicemente la politica di design di D&D 5a è ben chiara: si vuole lasciare spazio ai giocatori di decidere DA SOLI quale setting giocare. Si è scelto di lasciare libertà di scelta, il che richiede libertà di movimento nell'uso delle regole, il che richiede che le regole non siano vincolate da una fluffa obbligatoria. Non piace. Ci sono altri giochi. Fidati, la Wizard ne è pienamente consapevole, Mearls lo ha fatto notare più volte.
Amministratore aza Inviato 20 Agosto 2014 Amministratore Segnala Inviato 20 Agosto 2014 Poniamo termine alla storia degli incantesimi. Sempre da chi ha già il manuale. A young or older dragon gets a number of spells equal to Chr mod. These are usable once per day. (There are a few sentences spelling out additional bits).
Supermoderatore Ithiliond Inviato 20 Agosto 2014 Supermoderatore Segnala Inviato 20 Agosto 2014 Come ha fatto notare Aza nell'altro topic, non è escluso (e son convinto) che ci siano capacità e varianti sul manuale non visibili da dei semplici estratti come questi. Abbiamo capito che c'è a chi piace senza incantesimi e a chi piace con. Chiaramente, un'edizione modulare come questa dovrebbe proporsi di accontentare entrambi, e confido che lo farà. Comunque SilentWolf, chiaro che D&D è il gioco in cui ci si inventano le ambientazioni, ma la WotC investe in Adventure League, pubblica romanzi fantasy e vende manuali d'ambientazione. Certo non si da la zappa sui piedi da sola creando cose non compatibili. Ripeto poi che se fatto bene, un mostro con capacità magiche di non elevato rilievo può essere reso non magico senza particolari traumi, mentre scegliere capacità da aggiungere a un mostro gia fatto con un CR definito rischia di sballare i valori. Comunque ribadisco, probabilmente verremo accontentati tutti. Ma se così non fosse, credo avremmo tutto il diritto di essere scontenti. EDIT: Non fai neanche in tempo a nominare Aza che ha già risposto 2 minuti prima di te 1
MencaNico Inviato 20 Agosto 2014 Segnala Inviato 20 Agosto 2014 Poniamo termine alla storia degli incantesimi. Sempre da chi ha già il manuale. A young or older dragon gets a number of spells equal to Chr mod. These are usable once per day. (There are a few sentences spelling out additional bits). Ottimo! Domanda, secondo voi (a meno che non si abbiano già informazioni ufficiali) i mostri avranno un livello da incantatore per determinare gli effetti degli incantesimi oppure si prenderanno di base i livelli nei quali si sbloccano nuovi slot per le classi incantatrici?
Amministratore aza Inviato 21 Agosto 2014 Amministratore Segnala Inviato 21 Agosto 2014 Ottimo! Domanda, secondo voi (a meno che non si abbiano già informazioni ufficiali) i mostri avranno un livello da incantatore per determinare gli effetti degli incantesimi oppure si prenderanno di base i livelli nei quali si sbloccano nuovi slot per le classi incantatrici? Per i draghi ho sentito 1/3 del CR... Ma non ricordo la fonte
Supermoderatore Ithiliond Inviato 21 Agosto 2014 Supermoderatore Segnala Inviato 21 Agosto 2014 Non esiste il livello dell'incantatore in 5ed. Esistono solo gli slot e il loro livello.
Shape Inviato 21 Agosto 2014 Segnala Inviato 21 Agosto 2014 Ecco cosa succede a far polemica su cose che non si sanno Problema risolto. Anche se penso che modificherò comunque qualcosa se mi serve un drago diverso. La base senza magie è troppo ghiotta per non essere sfruttata.
Drimos Inviato 21 Agosto 2014 Segnala Inviato 21 Agosto 2014 Ottimo! Domanda, secondo voi (a meno che non si abbiano già informazioni ufficiali) i mostri avranno un livello da incantatore per determinare gli effetti degli incantesimi oppure si prenderanno di base i livelli nei quali si sbloccano nuovi slot per le classi incantatrici? Come già detto non c'è il LI, nel BASIC specifica che i mostri con slot incantesimi (come la sfinge) li preparano negli slot come vuole il DM (e una scelta oculata potrebbe alzare il CR, ad esempio a una prima occhiata credo che dispel magic di 6° sarebbe più utile di heroes' feast), mentre i mostri che usano incantesimi X volte al giorno li preparano nello slot di livello più basso (come la palla di fuoco di un diavolo della fossa che fa sempre 8d6, e sarà una delle prime cose che modificherò nei miei giochi, essendo sufficientemente addestrato alla 3.5 da poter tenere gli slot occupati in base al CR).
Ospite Inviato 21 Agosto 2014 Segnala Inviato 21 Agosto 2014 Poniamo termine alla storia degli incantesimi. Sempre da chi ha già il manuale. A young or older dragon gets a number of spells equal to Chr mod. These are usable once per day. (There are a few sentences spelling out additional bits). Ecco cosa succede a parlare prima di avere tutto il materiale in mano. :lol: Ci sono troppe cose che non sappiamo sui mostri. Aspettiamo e vediamo.
Omega9999 Inviato 21 Agosto 2014 Segnala Inviato 21 Agosto 2014 anche perchè alla fine i draghi in dnd sono sempre stati tradizionalmente incantatori in qualche modo, e togliere totalmente questa cosa sarebbe stato proprio contro il principio stesso di dnd e dei suoi setting
FeAnPi Inviato 21 Agosto 2014 Segnala Inviato 21 Agosto 2014 Che dire, ottimo e buono a sapersi. Così il numero di incantesimi complessivi non diventa un carico eccessivo per un master con poco tempo, e nel frattempo si possono personalizzare a dovere i diversi draghi.
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