adramelch Inviato 1 Marzo 2005 Segnala Inviato 1 Marzo 2005 Bè, i Children sono famosi ma non sono apprezzatissimi... e per questo non si vedono quasi mai ai concerti in Europa... gli Opet e i Death non sono poi così famosi... credimi, chi ha fama (ed è capace a gestirla!!), in questo campo, i soldi li fa!! Sicuro che i Death non siano così famosi?!? Chuck Schuldiner si beccava una copertina per un nonulla su metal hammer!!! E poi sono i padri del death come genere musicale!!! Chuck è morto "povero" perchè in america le operazioni costano.. e se ti devi operare tre volte e fare chemio e analisi (da noi sembrano non costare un cacchio, ma in realtà sono carissime!) anche un discreto gruzzoletto se ne va.. molti criticano il sistema sanitario italiano (a ragione spesso), ma direi proprio che c'è di peggio.. Inoltre te ne dico un altro di gruppo che ha venduto un casino con un l'album "Dead Heart.." (i NEVERMORE) e che prima della pubblicazione dell'ultimo lavoro non avevano più la casa discografica e ad alcuni di loro è toccato tornare a sbucciare patate (aiuto-cuoco)!!! Non è il massimo per uno che vuol fare il musicista di mestiere.. probabilmente è vero che un buon musicista, deve anche saperne di marketing.. i RHAPSODY sono un valido esempio: 1 milione di copie vendute in totale!!! (anche se a volte esagerano in pacchianeria..)
Kordian Inviato 1 Marzo 2005 Segnala Inviato 1 Marzo 2005 Effettivamente i Death sono un caso un pò particolare... la storia è estremamente lunga e forse anche più complicata di quello che sappiamo!! [piccolo OT] il sistema sanitario italiano, con tutti i suoi difetti, è, documentazioni alla mano, tra i migliori del mondo... mi sembra il quarto o giù di lì [fine OT] Grazie al ca**o... In ogni lavoro, sport o arte c'è chi fa i soldi... Oh, stai calmo e MODERA il linguaggio! Sono d'accordo con Manzotin (ricordando che comunque io sto parlando di rock e metal!!)... effettivamente, come dicevo all'inizio, il fattore "ricchezza" dipende da tantissime cose, tra le quali c'è l'ambito culturale in cui cresce il musicista: è ovvio che un metallaro farà molta più fatica a crescere in Italia o in Spagna piuttosto che nel norden, così come Gigi D'Alessio (per dire!!) difficilmente sfonderebbe in Norvegia... i fattori in gioco sono tanti e capacità e bravura non contano poi così tanto!!
Aerys II Inviato 1 Marzo 2005 Segnala Inviato 1 Marzo 2005 Secondo me, un fattore molto pesante (e deprimente) in Italia è la tendenza del "popolino" a considerare un gruppo come un cantante con quattro deficienti che suonano in background. Anche a livello produttivo l'apparato strumentale è impoverito nella maggior parte della musica italiana, e a parte rare eccezioni (tipo Elio e le Storie Tese) la musica italiana (quella che si può ascoltare alla radio) soffre molto a causa di questa tendenza. Per quanto riguarda la lingua, è solo questione di abitudine il considerare l'inglese la lingua della musica: ascoltatevi la musica lirica e sentirete che è in grandissima parte cantata in italiano. A mio avviso sarebbe oro colato avere più gruppi che si tengono stretto l'italiano, è una lingua così bella e si sta impoverendo molto...
Serghuio Inviato 1 Marzo 2005 Autore Segnala Inviato 1 Marzo 2005 gigi d'alessio in norvegia......LOL.
Shar Inviato 1 Marzo 2005 Segnala Inviato 1 Marzo 2005 Secondo me, un fattore molto pesante (e deprimente) in Italia è la tendenza del "popolino" a considerare un gruppo come un cantante con quattro deficienti che suonano in background. Anche a livello produttivo l'apparato strumentale è impoverito nella maggior parte della musica italiana, e a parte rare eccezioni (tipo Elio e le Storie Tese) la musica italiana (quella che si può ascoltare alla radio) soffre molto a causa di questa tendenza. Per quanto riguarda la lingua, è solo questione di abitudine il considerare l'inglese la lingua della musica: ascoltatevi la musica lirica e sentirete che è in grandissima parte cantata in italiano. A mio avviso sarebbe oro colato avere più gruppi che si tengono stretto l'italiano, è una lingua così bella e si sta impoverendo molto... Sigh, sob... sono commosso... belle parole, Aerys!!!!!!!!
Aerys II Inviato 1 Marzo 2005 Segnala Inviato 1 Marzo 2005 Grazie. Votatemi. Comunque, per riallacciarmi al discorso di x post fa, sono d'accordo con Manzotin: già a livello locale (cioè, prendendo la bici e girando un raggio di 10 km) è possibile imbattersi in musicisti VERAMENTE bravi. Solo che non tutti diventano rock star. Inoltre, c'è chi vive di musica senza voler diventare famoso: un maestro diplomato al conservatorio campa benissimo di musica senza incidere album o finire sui rotocalchi... Sono modi diversi di vivere una passione (che forse smette di essere passione, per molti, proprio diventando BUSINESS).
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