Lepermessiah Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 A chi è piaciuta la prima trilogia, leggetevi anche la seconda perchè il suo finale.... E' davvero stupendo!!! AAAAAh non lo posso dire!! Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cyrano Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 A chi è piaciuta la prima trilogia, leggetevi anche la seconda perchè il suo finale.... E' davvero stupendo!!! AAAAAh non lo posso dire!! Tenendo conto che siamo alla terza (sottotono confermo pure io) direi che i lettori della prima trilogia la seconda la han letta da circa un paio d'anni ^^ Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zweilawyer Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 I libri della Troisi sono un disastro. Personaggi piagnucoloni e piatti. Noia pompata con il sifone, centinaia di pagine di nulla assoluto, anche le scene di azione sono irrealistiche e senza pathos. Forse non sarà ai livelli scadenti di Estasia, Bryan di Boscoquieto, Garmir l'Eclissiomante e dell'imbattibile, dell'archetipo letterario dell'osceno, ovvero di Ancess, ma è difficile da leggere, non c'è una sola pagina che non puzzi di stantio e già visto. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Boldar Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 anche le scene di azione sono irrealistiche. Non ho letto i libri, ma mi chiedo come possa essere realistico un romanzo fantasy. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leo97 Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Non ho letto i libri, ma mi chiedo come possa essere realistico un romanzo fantasy. Se avessi letto ciò che ha scritto Zweilawier, avresti capito che parla di combattimenti irrealistici. E i combattimenti, anche in un mondo fantasy, DEVONO essere realistici. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zweilawyer Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Non ho letto i libri, ma mi chiedo come possa essere realistico un romanzo fantasy. Non chiedo tanto, solo che a tirare con l'arco non siano ragazzine ed elfetti. I veri arcieri erano bruti grossi e muscolosi, visto che per tendere archi da 100 e passa libbre bisognava essere così. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Boldar Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Non chiedo tanto, solo che a tirare con l'arco non siano ragazzine ed elfetti. I veri arcieri erano bruti grossi e muscolosi, visto che per tendere archi da 100 e passa libbre bisognava essere così. Boh, guarda, sicuramente sono l'ultima persona a poter parlare, visto che non sono un lettore appassionato di fantasy, né ho letto i libri in questione, ma la verosimiglianza non credo sia mai stato un termine di riferimento per la fantasy: palle di fuoco, rocce, cappelli e oche parlanti, amuleti che esaudiscono desideri, isole tartaruga... 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
logeta Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Boh, guarda, sicuramente sono l'ultima persona a poter parlare, visto che non sono un lettore appassionato di fantasy, né ho letto i libri in questione, ma la verosimiglianza non credo sia mai stato un termine di riferimento per la fantasy: palle di fuoco, rocce, cappelli e oche parlanti, amuleti che esaudiscono desideri, isole tartaruga... Senti, le cose stanno così: Ho letto che in un libro c'è un assedio, fatto dal cattivo di turno contro una città di "buoni". Il cattivone, gran generale, fa "Ora, è il momento di attaccare! Hanno quasi finito le loro scorte!!" Fatti tu due calcoli. Non stiamo parlando di realismo nel senso in cui lo intendi tu, ma più di un realismo-buon senso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leo97 Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Senti, le cose stanno così: Ho letto che in un libro c'è un assedio, fatto dal cattivo di turno contro una città di "buoni". Il cattivone, gran generale, fa "Ora, è il momento di attaccare! Hanno quasi finito le loro scorte!!" Fatti tu due calcoli. Non stiamo parlando di realismo nel senso in cui lo intendi tu, ma più di un realismo-buon senso. Oddio, questa non la ricordavo. Roba da far cadere la mascella. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zweilawyer Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Boh, guarda, sicuramente sono l'ultima persona a poter parlare, visto che non sono un lettore appassionato di fantasy, né ho letto i libri in questione, ma la verosimiglianza non credo sia mai stato un termine di riferimento per la fantasy: palle di fuoco, rocce, cappelli e oche parlanti, amuleti che esaudiscono desideri, isole tartaruga... Dipende dal libro. Se a un certo punto nei libri di Martin una bambina riuscisse a brandire la spada di gregor clegane potremmo anche cestinare tutto. Nei libri della Troisi non si fa riferimento a delle leggi fisiche sovvertite rispetto al nostro mondo, anzi, tutto lascia intendere che siano identiche. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Airon Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Boh, guarda, sicuramente sono l'ultima persona a poter parlare, visto che non sono un lettore appassionato di fantasy, né ho letto i libri in questione, ma la verosimiglianza non credo sia mai stato un termine di riferimento per la fantasy: palle di fuoco, rocce, cappelli e oche parlanti, amuleti che esaudiscono desideri, isole tartaruga... No, attenzione: state parlando di due cose diverse, probabilmente aiutati da un uso improprio del linguaggio. Vero, un fantasy non può essere realistico nel momento in cui si parla di magia. Ma ha il dovere di essere verosimile. Quando introduci un elemento magico inviti il lettore a fare un atto di fede: quell'uomo tira palle di fuoco dalle dita, fidati, è così. Ma se introduci un elemento reale (come gli archi) devi essere coerente. La freccia scoccata da un arco teso da una ragazzina volerà per pochi metri, altro che trapassare un'armatura. Non c'è nulla di magico nell'arco. Pertanto il suo comportamento deve essere realistico. Cerco di fare un parallelo: se in un romanzo di fantascienza introduco i motori a curvatura Lyle capaci di viaggiare a 15c nello spazio, bon, chiedo al lettore di accettarlo. Ora, se più avanti scrivessi una frase del genere: "Jack doveva ancora riattivare gli scudi antiradiazioni. Erano controllati da un computer obsoleto, primissimi anni 2000: era sufficiente sparare alla tastiera ed il gioco era fatto." non ho introdotto un elemento fantastico: ho introdotto un elemento reale e presente nelle nostre vite. E l'ho usato impropriamente, perchè se spari alla tastiera di un PC non succede proprio nulla. Analogamente nel fantasy, la palla di fuoco la gestisco come voglio io, ma se faccio impugnare un arco ad una ragazzina, quella non riuscirà a tenderlo propriamente. Spero di aver spiegato il mio punto di vista. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cyrano Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Ora dopo il mio periodo scrauso sono rinsavito ed ho riclassificato i librcoli in questione però c'è una cosa: per i combattimenti l'autrice si è dichiaratamente ispirata ai manga e quindi tutto torna. Avete mai letto un fumetto fantasy nipponico dove i combattimenti sono realistici? A me ne viene in mente uno in cui il protagonista sventola uno spadone di una tonnellata ed è senza una mano ^^ Dopodiché durante il famoso assedio i cattivi in questione DOVEVANO attaccare perchè volevano un oggetto presente nella cittadella. Oggetto che i buoni avrebbero distrutto prima di consegnarsi me pare ovvio... Questo non per dire che che i libri sono buoni ma che se li leggete con parti del corpo diverse dagli occhi son ancora peggio LOL Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Redalon Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 A me ne viene in mente uno in cui il protagonista sventola uno spadone di una tonnellata ed è senza una mano ^^ Non ho proprio idea di che manga tu stia parlando cof cof ber cof cof serk. Comunque penso che è vero, i combattimenti devono essere realistici, gli elementi fantastici no, a parte lka fisionomia di alcune creature, che non deve per forza essere realistica ma deve permettere alla creatura di fare ciò che può fare. Se in un fantasy leggessi di un bambino che con un coltello da cucina trapassa un'armatura penso che butterei il libro nel camino:lol:. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
logeta Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Dopodiché durante il famoso assedio i cattivi in questione DOVEVANO attaccare perchè volevano un oggetto presente nella cittadella. Oggetto che i buoni avrebbero distrutto prima di consegnarsi me pare ovvio... Questo non per dire che che i libri sono buoni ma che se li leggete con parti del corpo diverse dagli occhi son ancora peggio LOL Mai letto nessuno di libri in qustione, mi sono bastate chicce tratte da vari "quotes", grazie agli dei In effetti, ora che mi hai spiegato l'arcano, avrebbe quasi senso la scena dell'assedio..ma gli assediati, vedendosi attaccati e messi male, non l'avrebbero comunque distrutto l'artfatto? In tutti i casi, attacco o non, l'artefatto è perso -.- L'attacco mi pare quasi inutile, e la frase comunque ridicola! Resta il fatto che la smetto di parlare di cose che non conosco direttamente, in quanto mi ritroverei senza argomentazioni valide! Grazie comunque della puntualizzazione Cyrano Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Boldar Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Boh, non sono per niente d'accordo. Come possono esistere creature che volano e che per le leggi della fisica non potrebbero farlo (leggasi draghi) non vedo perché non possano esistere gracili elfi che tendono archi possenti (di che materiale? Creati con quale tecnologia? Tesi con quale tecnica? Non si sta parlando del medioevo eh!). Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Aerys II Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Distinguiamo coerenza interna e realismo: il realismo è quello che (se trascurato) consente all'autore di inserire i draghi, la coerenza interna è quella che non può essere trascurata e che fa affermare che l'arco è un'arma "da deboli". Se nello stesso romanzo la ragazzina avesse sfondato una porta con un pugno avrei anche capito la facilità imbarazzante nell'uso dell'arco, ma visto che così non è si conclude che la Troisi è una cialtrona. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Leo97 Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 In quell'ambientazione i draghi sono esseri magici. I mezzelfi NO. E gli archi sono specificatamente di legno. E sì, si sta parlando di una specie di medioevo. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Boldar Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 In quell'ambientazione i draghi sono esseri magici. I mezzelfi NO. E gli archi sono specificatamente di legno. E sì, si sta parlando di una specie di medioevo. Immagino, come la stragrande maggioranza della fantasy, che si stia parlando di un mondo vagamente ispirato al medioevo, appunto a una specie di. Se nel libro c'è scritto che l'arco è un'arma per persone deboli, vuol dire che in quel mondo l'arco è un'arma per persone deboli, non che l'arco che conosciamo noi, nel nostro medioevo, lo fosse. Riguardo al discorso sulla coerenza interna: un esempio di scarsa coerenza interna è, per esempio, Glantri in OD&D, uno stato fatto di maghi che non si capisce perché non ha conquistato l'intero mondo. Scarsa coerenza ci sarebbe se in una pagina la Troisi dicesse che gli archi sono possenti e difficili da tendere per mani non esperte e braccia segaligne e poi li facesse tendere a ragazzine e elfetti, ma se la Troisi li fa usare da questi esseri così gracili significa che ciò nel suo mondo è possibile. Poi può piacere o non piacere la cosa, magari un lettore ama di più un mondo dove gli archi sono difficili da tendere, come a me possono non piacere troppo, ad esempio, le ambientazioni postatomiche, ma mi pare strano dire che un libro FANTASY non è bello perché è troppo FANTASIoso. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Cyrano Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Infatti io non capisco molto bene 'sta cosa... Si parla di un autriCE dichiaratamente ispirata dai manga. Quindi lo sapevo prima ancora di cominciare che non ci avrei trovato finezze balistiche sull'uso dell'arco o combattimenti superrealistici. Sempre nel sopracitato Berserk il personaggio di jodo non riesce ad infilare un coltello grezzo da lancio tra le giunture di un'armatura da distanze chilometriche? Parliamo di Caska che perfora allegramente armature pesanti con una spada, Grifis (quando era ancora umano) adirittura para lo spadone di Garsu con una sciabola impugnata in una mano sola... Ma tutte 'ste robe non mi hanno impedito di godermi il manga. Questo è il realismo della Troisi, anzi forse adirittura quello di Lodoss. ma ragazzi lo si capisce pure dalle copertine... Poi possiamo parlare delle trame deboli, certamente, ma il realismo da anime era dichiarato. 1 Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
Zweilawyer Inviato 9 Febbraio 2010 Segnala Condividi Inviato 9 Febbraio 2010 Berserk mi piace molto, comprai il primo numero ormai 12 o 13 anni fa', e non mi dispiace nemmeno Claymore. Certo, mi infastidisce vedere Gatsu che brandisce una spada da 50kg e taglia con un dritto tondo 5 cavalieri in armatura completa, ma in un fumetto posso accettarlo. Mi spiego, Miura vuole mostrarci la violenza, e, visto che ha a disposizione quasi solo immagini, può alzare i toni ed esagerare. Nella prosa invece sento molto più pressante l'esigenza di realismo. Donne e bambini che annientano l'esercito nemico tirando con l'arco dalle mura (Strazzulla), draghi che vengono colpiti da un colpo di catapulta (Troisi) e roba simile al massimo possono strapparmi un sorriso. Poi, se l'autore decide di creare nuovi materiali o una fisica differente, deve stare ben attento a mantenerli per tutta la narrazione. Se una bambina tira un coltello a 50m, un bestione dovrà essere capace di lanciarlo a 400. Link al commento Condividi su altri siti More sharing options...
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