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Le Origini, Prima Parte: Un Nuovo Inizio


Lamadanzante

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Alcune delle parole pronunciate da Simone avevano scosso Daniel nel profondo.

Schiavismo... massacri... sfruttamento... ma che razza di mondo c'è là fuori...

Avendo vissuto sempre in quel paesino, tutto sommato tranquillo, Daniel in realtà ricollegava quelle parole ad eventi descritti nel suo libro, più che a concetti effettivamente da lui conosciuti. E comprendeva quanto fossero sbagliate quelle cose. In più questa persona stava affermando che queste azioni, ed altre ancora, erano già state causa del Disastro; ed ora vi erano persone capaci di perseverare in tali errori ed orrori. Lo trovava inconcepibile.

E la sua indole lo portava, se non ad accettare ad occhi chiusi qualsiasi incarico o ruolo Simone avesse in mente per loro, quanto meno a volerne sapere di più.

Io... non so cosa dire... con poche parole lei mi ha colpito, signor Simone.

Non posso parlare anche per gli altri, ma sono disposto quanto meno a seguirla in una di queste basi se è necessario per conoscere meglio la situazione.

Poi guardò Simone dritto negli occhi con uno sguardo cristallino, come gli era stato insegnato da bambino quando si vuol dimostrare di dire la semplice verità, o quando si cerca di capire se le persone mentono.

Il mio animo mi comanda di venirle in aiuto.

Ma come il mio amico Marcus, anche io potrei non sentirmela di abbandonare le persone a me care, e di privare il villaggio un buon lavoratore, o più di uno, senza un motivo più concreto e senza vedere in lei una maggior convinzione.

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Accettando l'invito dello straniero, Malachia prende posto al tavolo.

Seguire questa causa significherà lasciare tutto e partire, lasciare lo zio a occuparsi di tutto in mia assenza....e chissà se al mio ritorno la sue stanche membra non lo avranno già condotto nel mondo delle ombre....

Ostentando sicurezza, Malachia prende la parola:

Le ripeto, signor Simone, il suo arrivo ci ha colti di sorpresa e deve scusare l'atteggiamento cauto e riflessivo di questi ragazzi, ma la nostra partenza significherebbe abbandonare tutto ciò che abbiamo costruito qui a Rosafredda, lasciare amici e parenti e forse non tornare mai più in queste terre.

Il mio interesse alla Causa rimane invariato e le rinnovo la mia disponibilità al compito da svolgere, ma penso che per convincere pienamente i più diffidenti siano necessarie maggiori informazioni, e la garanzia che il nostro sacrificio non sarà vano...

Proferendo queste parole, Malachia si pone in ascolto di Simone, riflettendo sulle preoccupazioni dei presenti.

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Tutto quello che posso dirvi sulla Causa ve l'ho detto. Capisco i vostri dubbi e in parte li condivido. Poi il suo volto si fa duro, il suo sguardo si fa di ghiaccio Ma non permetto a nessuno di mettere in dubbio le mie motivazioni e quanto io creda nella Causa. Ho perso piu' di quanto voi possiate immaginare in questa lotta, a cui ho dedicato tutta la mia vita. Quindi non permettetevi di giudicare il mio modo di pormi di fronte a questi problemi! Se non fossi convinto di poter sconfiggere il grande male rappresentato dal Grande Vaticano, non sarei qui in questo posto perduto nelle nevi e nel ghiaccio a cercare nuovi rinforzi per le nostre file! Sospira profondo, evidentemente cercando di rilassarsi e riprendere la compostezza. Per quanto riguarda il dover lasciare il vostro villaggio e lasciarlo indifeso, pensando che senza di voi possa soffrire piu' del dovuto....ebbene, vi posso dire di una cosa di cui sono certo. Se noi non combattiamo e sconfiggiamo il Nuovo Vaticano e' solo questione di tempo perche' i suoi lunghi tentacoli arrivino qui e schiavizzino tutti, meno quelli che diventeranno suoi collaboratori, spie e venduti! Quindi non combattere vuol dire perdere fin dall'inizio! Se la Causa cade, Rosafredda cade insieme a lei, insieme a decine di altri villaggi e citta'! Potete rimanere qui, certo. Io non vi obblighero' di certo. Potrete vivere altro tempo qui, forse anche alcuni anni, ma alla fine arrivera' il male e allora vorra' dire che niente e nessuno si para a per fermarlo. Avra' gia' vinto! Venite con me e potrete partecipare a difendere Rosafredda e il mondo...un mondo nuovo, un sogno che possiamo trasformare in realta'! A voi la scelta!

Daniel

Spoiler:  
Non c'e' moneta corrente nel villaggio. Gli scambi commerciali si basano sul baratto. Puoi chiedere, se vuoi, degli aiuti, pero' che SImone accetti o no, non puoi saperlo.
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Marcus

Dopo aver visto la sofferenza negli occhi di simone e aver toccato l'angoscia che stava provando in quel momento, Marcus lascia andare ogni dubbio e ogni domanda, la sola immagine di rosafredda schiavizzata gli faceva venire i crampi allo stomaco.

Aveva promesso a se stesso che se fosse arrivato il giorno in cui avrebbe potuto fare qualcosa per rosafredda, lo avrebbe fatto senza indugio. Senza pensarci nemmeno su, si alza bruscamente dal tavolo, ripone la sedia e mentre si gira per uscire dalla locanda dice

Vado a prendere le mie cose

Dopo il primo passo subito si arresta, si sentiva in colpa per aver turbato l'animo di simone

Non meritava di rievocare brutti ricordi

Mi scusi signor simone se ho dubitato di lei, le prometto che non succederà più

Appena pronunciate le poche convinte parole, Marcus imbraccia il bastone e si prepara per uscire dalla locanda, fa per coprirsi il capo e si stringe a se stesso per non sentire il forte sbalzo di temperatura, dopodiché prende un bel respiro e si avvia fuori.

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Però... sembra proprio convinto di quel che dice. Se qui a Rosafredda arrivasse un male di tale portata...

Un brivido scosse Daniel. Questa persona era arrivata ed in pochi minuti aveva praticamente sconvolto le loro vite. Si era convinto ad accettare.

Signor Simone lei ha ragione. Non avremmo dovuto permetterci di mettere in dubbio le sue motivazioni; non sappiamo nulla di lei. Ed io le dico qui ed ora che verrò con lei alla sua base, senza condizioni. Ma rimane il fatto che stiamo privando il paese di braccia lavoratrici. Magari, se posso permettermi, potremmo parlare con qualcuno, una volta arrivati alla base, riguardo la possibilità di inviare qui qualche provvista per l'inverno, nel caso io ed i ragazzi compiremo bene i nostri compiti. La prego non ci neghi questa possibilità; partiremmo tutti molto più sereni... beh per lo meno io.

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Marcello sorride quando anche i suoi amici intervengono nella discussione che stava avendo con Simone.

Impazienti come al solito voi due eh...

Alla discussione si uniscono infine tutti i suoi amici. Tra i continui scambi di battute si arriva al nocciolo della questione. Lo straniero cerca persone da raclutare e le condizioni sono di lasciare Rosafredda e dirigersi a una base in cui avrebbero ricevuto più informazioni. Marcello rimase perplesso inizialmente ma quando l'uomo reagì con animo così ardente ai continui dubbi del gruppo di amici, tutte le preoccupazioni svanirono.

Sicuramente quest' uomo deve averne passate tante e glielo si leggi in quegli occhi di ghiaccio quanto tenga alla sua causa...

Marcello rivolegendosi all'uomo

Sono quindi tutti pronti a seguirla e io di certo non mi tiro indietro. Concordo con la richiesta di Denis, qui il lavoro di ogni persona è indispensabile per la sopravvivenza di tutti.

Ora rivolgendosi ai suoi amici, sorridendo

Bene ragazzi, sembra sia ora di fare le valige. Continueremo ad aiutarci come abbiamo sempre fatto.

Spero che mamma e papà riescano capire perchè parto

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La sicurezza infusa dalle parole di Simone ai presenti allentarono il clima di tensione nella sala e Malachia sentì subito un nuovo fuoco ardere nel proprio animo: mettere il proprio impegno e le proprie capacità al servizio di una causa così meritevole lo spingeva con nuovo entusiasmo verso il futuro, e la speranza di poter sollevare la sua cittadina dal profondo buio che ne occultava le bellezze allontanarono le residue velleità di permanenza.

Sembra che la decisione sia stata presa, signor, Simone. Ci consenta di sistemare le ultime cose e prepare i bagagli e ci faremo trovare pronti all'ora e nel luogo stabilito per partire.

Dopo aver aspettato che Simone fissasse un appuntamento per la partenza, Malachia esce dalla locanda, raggiungendo a passo spedito la falegnameria dello zio.

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Molto bene risponde a tutti voi Simone mi fa piacere che abbiate accettato la mia proposta. Non sara' facile e mille sofferenze vi aspettano. Non voglio mentirvi e non lo faro'. Ma il premio di tanto sacrificio potrebbe essere un mondo migliore, che non ricada negli stessi stupidi errori di prima del Disastro. Per quanto riguarda la partenza voglio aspettare ancora tutto oggi per vedere se qualcun'altro si presenta. Partiremo domattina all'alba. Il sindaco ha accettato di rifornirvi di razioni per il viaggio per 3 giorni . Passate da lui nel pomeriggio per ritirarle. Fatevi trovare alle prime luci dell'alba alla porta della citta'. Non mi piacciono i ritardatari, quindi siate puntuali. Fa una pausa e si fa pensativo. RIfornire le piccole comunita' montane e' qualcosa che i capi locali della Causa stanno gia' pensando. Ne riparleremo una volta arrivati alla nostra base di operazioni piu' vicina. Bene, questo e' tutto, ci vediamo domattina.

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Allora, signor Simone, con lei ci incontreremo domattina. Arrivederci.

Daniel uscì dalla locanda, stavolta avvertendo il freddo in maniera molto più sgradevole, e si incamminò a passo svelto (sia per il poco tempo a disposizione, sia per tentare di prendere calore con il movimento) intento a trovare il sindaco.

Non aveva parenti da salutare, ma sentiva tutto il villaggio come la sua famiglia, anche quelle persone che conosceva quasi per niente. Avrebbe voluto salutarli tutti, perchè per quanto misero e un po' tetro, era affezionato al villaggio e si sentiva legato alle persone che lo abitavano; ed al contempo avrebbe voluto poter sparire senza dir niente a nessuno, perchè odiava l'idea di dover dire "addio".

Si risolse a non pensarci troppo, per lo meno finchè non avesse incontrato il sindaco, preso le sue razioni, e preparato le sue cose a casa.

@master

Spoiler:  
in quanto abitante di Rosafredda, dovrei sapere se posso in qualche modo procurarmi uno zaino da qualche parte ( o qualcosa di simile ), giusto?
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Malachia esce dalla locanda dopo l'arrivederci di Simone.

Passerò prima dal sindaco per un'ultmo saluto, poi passerò dalla falegnameria per terminare quel lavoro per lo zio.

Poi sarà l'ora dei preparativi e dei saluti...

Poi, rivolgendosi ai presenti:

Direzione sindaco quindi? Penso sia meglio prendere le provviste subito per poi organizzare i nostri bagagli successivamente...

Malachia viene accolto dal vento freddo della piazza principale, poche persone in giro come al solito.

Un giorno le vostre vite verrano illuminate di nuovo dalla luce della speranza, concittadini, e un nuovo mondo sorgerà dalle ceneri...

Se il suo invito ottiene consenso generale, Malachia si dirige a passo spedito verso il municipio.

@Tutti

Spoiler:  
(Mi dirigo verso il municipio o dove ritengo possa trovarsi più probabilmente Giacomo)

@Master

Spoiler:  
Mentre cammino penso a cosa posso portare tra quello che custodisco a casa o quello che ho in falegnameria per preparare successivamente il bagaglio.

Vorrei anche sapere se posso distribuire armi o altre cose utili tra i miei compagni tra quello che ho reaizzato in falegnameria

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Non si preoccupi signor Simone, mi farò trovare alle porte del villaggio pronto per partire. A domani.

Dopo aver salutato Simone, Marcello si rivolge ai suoi compagni

Si direi che andare subito dal capo villaggio a prendere le provviste sia la cosa migliore, poi potremmo salutate tutti i nostri cari con calma e prepararci per questo viaggio.

Marcello esce quindi dalla locanda per diregersi con i suoi amici da Giacomo. Il freddo è pungente e la neve ha ormai ricoperto le strade. Dopo aver recuperato le provviste, Marcello si diresse verso casa con il cuore in gola per la notizia che doveva dare ai suoi genitori. Inizialmente fu difficile spiegare le sue ragioni, ma ormai aveva preso una decisione e sua madre e suo padre dovettero acconsentire, seppur a malincuore, alla sua partenza.

Spero di riuscere a prendere sonno questa notte, non vorrei mai addormentarmi all'ultimo e arrivare tardi all'appuntamento.

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Poco dopo esser uscito dalla locanda, si accorse che alcuni dei suoi amici erano insieme a lui, e si dirigevano tutti dal sindaco. Per i primi due, tre minuti era stato talmente concentrato sui suoi pensieri da non rendersi conto della loro presenza. Ed ora si rendeva conto anche di un'altra cosa...

Ehi ragazzi. Spero che non mi abbiate parlato in questi due minuti perchè stavo pensando ad altro e non ho ascoltato. Disse in tono scherzoso, sorridendo.

Mi è appena venuto in mente che sarebbe comodo procurarci almeno una sacca o due dove riporre le nostre cose per il viaggio. Onestamente non mi va di portarle a mano o legate in una coperta o un lenzuolo... oltretutto non è che ne abbiamo molte da sprecare così. Le coperte ci serviranno per dormire accampati, semmai dovremo farlo. Wow quante cose a cui pensare!

Sentite, o ci dividiamo i compiti, o dobbiam correre tutti negli stessi posti. E dobbiamo fare in fretta. Bisogna anche procurarsi almeno un'otre per trasportare dell'acqua. Può anche darsi che ce la dia il sindaco stesso... lo spero. Io comunque andrò da Franco, quello che lavora il cuoio, così almeno le provviste le terremo al sicuro in una sacca o uno zaino se ne ha uno. Ed anche il mio libro. Non voglio certo che si inumidisca o si rovini più di quanto non lo è già. Voi fate quel che meglio credete! potete anche venire con me, e poi andiamo tutti dal sindaco; oppure uno di noi nel frattempo lo cerca il sindaco! non so dove sia andato dopo aver annunciato il signor Simone in piazza.

Il suo tono spesso risultava un po' autoritario. Ma lui credeva sempre di essere nel giusto; e spesso lo era.

Attese giusto il tempo che gli altri gli comunicassero dove andavano, nel caso in cui fosse stato necessario rintracciarsi l'un l'altro, poi si incamminò verso la dimora del signor Franco.

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Malachia annuisce alle parole di Daniel.

Hai ragione Daniel, le parole di Simone hanno certamente offuscato i nostri pensieri....dovremmo dunque occuparci prima degli zaini e poi dirigerci insieme da Giacomo. Penso che il sindaco vorrà parlare con tutti prima della partenza.

Potrei inoltre avere qualcosa di utile in falegnameria per il viaggio, ho già qualcosa in mente che potrebbe fare al caso nostro!

Dovremo prepararci al massimo per affrontare questo compito, e dovremo sopratutto darci una mano l'un l'altro.

Ti seguo da Franco, Daniel!

Poi riferendosi a Marcus

Vieni con noi, Marcus?

Ricevuta la risposta di Marcus, Malachia segue Daniel incamminandosi verso la residenza di Franco.

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Marcus era immerso tra i suoi pensieri, appena sente il suo nome scuote la testa in un ritorno alla realtà e risponde a Malachia

certo certo, dovremmo anche pensare a un paio di tende, con il freddo che fa di notte! e magari a qualche utensile per accendere fuochi..che ne pensate?

In realtà marcus era scosso, nelle sue parole non c'era sicurezza o determinazione, era ancora incredulo all'idea di dover lasciare rosafredda peró sentiva che era la cosa giusta

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@Descrizione

Spoiler:  
Creso è un ragazzo gracile e deboluccio, "rachitico" dicono le anziane signore del paese per usare un tono non troppo malevolo per indicare il fatto che non può rendersi utile nei campi e che quindi è più un peso che altro; porta i capelli, quasi tutti neri come il carbone, ma con alcune striature rossastre, tagliati corti "a spazzola", più per praticità che per motivi estetici, e nel viso imberbe spiccano i suoi enormi occhi verde smeraldo. Dal basso del suo metro e sessanta, superato in altezza anche da alcuni ragazzi più piccoli, osserva il mondo vivere attorno a lui.

il suo grande dono, l'acume, purtroppo non è di grande utilità qui a Rosafredda e per questo viene "bullizzato" un po' da tutti i suoi coetanei che invece svolgono mansioni utili alla comunità e che sono praticamente in grado di rivoltarlo come un sacco di patate (cosa che occasionalmente si verifica quando, preso da un impeto di orgoglio, risponde alle provocazioni).

per tenersi occupato ed avere qualcosa da mettere sotto i denti, lavora tutte le sere alla locanda come sguattero, ed occasionalmente aiuta il sindaco con faccende burocratiche di scarsa importanza. Gli unici che sembrano apprezzare il suo spiccato intelletto sono i pochi artigiani di paese, che quando ne hanno l'occasione lo sfruttano per eseguire un inventario sommario quanto sporadico delle proprie merci, o per risolvere controversie sul valore dei baratti.

la sua passione è la lettura di un vecchissimo ed alquanto rovinato libro che narra le gesta di un eroe dei tempi antichi, così antichi che già prima del cataclisma tali gesta venivano considerate leggende! Odisseo, l'astuto re di una piccola isola sperduta nei mari del sud, che tramite la sua intelligenza e la sua parlantina riusciva sempre ad eludere la morte; purtroppo il libro è incompleto a causa dell'età che lo ha deteriorato, e mancano gli ultimi capitoli, cosa che lascia Creso terribilmente incuriosito riguardo alla sorte dell'eroe, condannato da un dio geloso e vendicativo, a girovagare per i mari senza poter tornare a casa.

Creso quella mattina non aveva nulla da fare, e stava leggendo uno dei suoi passi preferiti del libro, quando pur di sentire il canto delle sirene, odisseo si fece legare all'albero della sua nave mentre i compagni, con le orecchie tappate, remavano per salvarsi la vita. Il libro, non aveva neppure un titolo, o forse lo aveva avuto in passato, ma nessuno lo conosceva! la copertina era andata perduta assieme ad alcune delle prime pagine, per cui non vi era mai stato modo di scoprire come iniziavano quelle avventure!

La sua casupola, un piccolo tugurio di due stanze, si trova in uno dei vicoli che circondano la piazza principale! erano abbandonati da anni, sia per le minuscole dimensioni, sia per lo stato fatiscente dell'edificio, per cui nessuno aveva avuto da ridire quando lui vi si era insediato in pianta stabile

così sono vicino sia alla locanda e la sera impiego poco a tornare a casa, che al municipio, per quando il sindaco ha bisogno di me

si era detto scegliendo quella strana sistemazione. Sdraiato sul suo sacco imbottito di paglia, leggeva, immaginandosi di essere lui stesso legato all'albero maestro della nave, e quasi gli venne un infarto quando l'insistente bussare sulla porta lo richiamò alla realtà! Il sindaco aveva bisogno di lui? per cosa? aveva sistemato le ultime questioni due giorni prima, come era possibile che ne avesse già di nuove?

una volta giunto da Giacomo apprendo che ci sarà da lavorare in locanda, e che "se quel tirchio di Franco si lamenta che deve pagarti la mattinata, mandalo pure da me! gli riempio la locanda di gente a metà giornata, quindi di sicuro avrà bisogno del tuo aiuto"; come poteva dire di no a Giacomo? in fondo da quando era rimasto solo al mondo, due inverni prima, era stato l'unico a mostrare un po' di compassione per lui, a mettere una buona parola con Franco per fargli avere un impiego per mangiare almeno un pasto al giorno ed a convincere gli altri abitanti a non fargli pesare troppo la sua scarsa utilità!

preparando i tavoli sentì a malapena il discorso del sindaco e dello straniero, ma quando la gente si riversò in locanda, il chiacchiericcio riempì la Birra Gelata, fornendogli preziose quanto scarse e discordanti informazioni; le uniche cose davvero utili le scoprì quando, portando da mangiare allo straniero e sparecchiando il suo tavolo, udì quell'uomo misterioso proporre ad alcuni dei suoi pochi "amici" di lasciare Rosafredda, per sempre!

beati loro che se ne vanno... pensava mentre tornato in cucina puliva una pentola almeno potranno dire di aver visto qualcosa di più di queste case grigie nella loro vita... dopo credo che dovrò andare a salutarli

con questi pensieri pesanti nel cuore svolse le sue mansioni... la locanda si era riempita, pochi avevano consumato, ma tutti avevano sporcato, e la sala ormai vuota aveva bisogno di una bella ripulita! tirando gli sgabelli sui tavoli e passando la ramazza sul pavimento, quasi non si accorse che lo straniero, avvolto nelle sue vesti, era rimasto silenzioso davanti al camino, la cui fiamma era ormai smorta;

palesemente intimorito da quella figura, probabilmente la più imponente ed autoritaria che avesse mai visto, si avvicino al tavolo e parlò quasi col cuore in gola, riuscendo a malapena a non balbettare

desidera che metta... altra legna sul fuoco?

gli chiese, più per avere qualcosa da dirgli, come per trovare una scusa per attaccar bottone, che perché gli importasse davvero del fuoco

e speriamo che Franco non mi abbia sentito... dice sempre che la legnaia è quasi vuota, anche quando trabocca, e che non bisogna sprecare altro legname per i visitatori...

@Tutti

Spoiler:  
eccomi qui rientrato dalle ferie :D scusate per l'assenza iniziale, vedrò di rifarmi adesso =)
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Gogeth

Spoiler:  
Lo straniero sembrava perso nei suoi pensieri, lo sguardo offuscato che osserva senza vedere. Alle tue parole ritorna alla realta' e volge gli occhi su di te: Si grazie. Il freddo da queste parti e' davvero impressionante! dopo che hai ravvivato il fuoco , torna a rivolgerti la parola: E tu chi saresti? Hai sentito le mie parole, ne sono sicuro. Ho visto che gironzolavi intorno al tavolo mentre parlavo con gli altri ragazzi. La Causa ha bisogno di tutti , non solo di quelli grandi e grossi. O preferisci passare la tua vita spazzando la sala comune di una locanda perduta tra le nevi malate di questo mondo? Il tono non e' rude, ma volutemente provocatorio.

X tutti gli altri

Passate il pomeriggio mettendo insieme tutto quello che riuscite a trovare nel villaggio, passando da amici e conoscenti. Qualcuno cerca di farvi cambiare idea , chiamandovi pazzi, qualcun'altro non vi da niente in quanto vi dice che rimarrebbe senza lui, altri, piu' generosi e comprensivi, vi danno qualche cosa, poche cose da gente povera e semplice. Riuscite a procurarvi due zaini, quattro pietre con acciarino, una lenza con amo, quattro bastoni con punta di ferro, quattro torce, una corda semplice di 10 metri, piu' le razioni del sindaco. Sindaco che vi riceve con stupore: Non pensavo che qualcuno accettasse...ma credo che dovessi aspettarmelo. Davvero non so cosa pensare di tutto questo, sono una persona semplice e ignorante del mondo. Pero'...se davvero qualcosa di vero c'e' , spero che voi ragazzi possiate aiutare in qualche modo. E che alla fine torniate qui a Rosafredda...chissa' , magari vi costruiremo anche una statua eh! Il tono e' leggero, ma gli occhi sono umidi. Il sindaco considera tutti i ragazzi del villaggio come figli suoi, e vedervi partire lo rende triste. Alla fine vi da' le razioni e vi saluta, ritornando al suo lavoro.

Ho velocizzato il tutto. Questo e' quanto potete trovare, niente di piu'. Quando finisco la parte con Gogeth, passeremo alla mattina.

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@DM

Spoiler:  

colto alla sprovvista da quel piccolo interrogatorio creso non può fare a meno di balbettare la sua risposta

Cre... cre... creso! sono Creso!

dice quasi spaventato

s...s...si si...signore... ho... ho sentito qua... quasi tutto in realtà. No... no... non volevo o...o...origliare, lo giu...giuro! do...dovevo solo fare il mio la...lavoro ecco!

sentendo la provocazione dello straniero, un moto di orgoglio, di quelli che gli causano sempre tanti guai coi ragazzi più grossi, prende il sopravvento facendolo smettere di balbettare

io verrei con voi ad occhi chiusi! esclama quasi avvampando di imbarazzo e vergogna non appena si rende conto di star guardando l'uomo negli occhi, quindi chinando il capo ed appoggiandosi di peso sul manico della scopa, guardando verso terra, continua ma sarei solo un peso per voi durante il viaggio... non sono mai stato capace di difendermi... figuriamoci cosa potrei fare contro i malvagi di cui parlavate...

poi bisbigliando appena, come se un pensiero fosse sfuggito alle sue labbra

oh quanto vorrei essere furbo come Odisseo...

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Gogeth

Spoiler:  
Simone inarca un sopraciglio, sorpreso dalle tue ultime parole, appena sussurrate: Odisseo dici? Cosa ne sa un contadinotto di Rosafredda di uno come Odisseo? Non sapevo fossero sopravissuti dei libri quassu'! E' uno dei miei personaggi favoriti, di diro' la verita' e anche un esempio. Ogni volta che ho un po' de tempo mi leggo la copia che e' conservata alla biblioteca giu' alla base. Notevole davvero! Poi sorride e continua Per quanto riguarda le tue mmm...diciamo attitudini guerresche, come ti dicevo, la Causa ha bisogno di tutti, non solo di guerrieri. Stiamo cercando di porre le basi per un nuovo ordine nel mondo. E le basi non sono solo di spade e balestre, te lo posso assicurare. La maggior parte della gente , qui e altrove, e' completamente ignorante, capace solo di scrivere il suo nome e di leggere poche parole. Ragazzi istruiti sarebbero estremamente utili, credimi. Perche' non vieni a dare un'occhiata e poi decidi?
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@DM

Spoiler:  

Creso rimane a bocca aperta al sentire le parole dello straniero

u...u...uno so...so...solo che io sappia signore

hanno una biblioteca? tanti libri? Odisseo completo?

qui...quindi sapete dirmi il titolo del libro??? e... e... e... potrei leggerlo? sapere co...co...come inizia? e leggere la fine?

con gli occhi sbarrati e lucidi per l'emozione Creso fissa Simone, quasi non respirando per l'incredulità, non trova più le parole per rispondere, ma riesce solo a continuare ad annuire con la testa; dopo alcuni istanti, che a lui sembrano interminabili, riesce a balbettare qualcosa nonostante la lingua secca e la bocca impastata

co...co...cosa dovrei fa...fa...fare pe...per unir...unirmi a vo...vo...voi?

@Prove

Spoiler:  

Sense Motive +1 per cercare di capire se è sincero riguardo ai libri

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