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Inviata

Ciao!

Ho cominciato a giocare con il mio gruppo, devo dire che per ora la quinta ha fatto un'ottima impressione sui "nuovi" giocatori come sistema.

Tuttavia volevo ricevere un feedback: se siete un master, quali condizioni possono concedere ai vostri giocatori il rilancio delle caratteristiche al momento della creazione? Sul manuale del giocatore non è specificato. (o ho guardato male io)

Nel mio caso avevo un giocatore (proveniente dalla 3.5) che aveva tirato come caratteristiche: 14, 12, 12, 11, 9, 7. Un po' bassine. Mi ha guardato e mi ha chiesto di ritirarle.. e io gliel'ho concesso.

Ma ho fatto bene? Forse non mi sarei dovuto permettere di farlo, siccome non avevo alcuna esperienza empirica sul bilanciamento del gioco. Voi che avreste fatto? Quali sono le vostre "condizioni di rilancio"? :)


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Inviato

Personalmente, dato che il sistema di generazione e i bonus sono gli stessi della 3.5, userei le stesse condizioni di rilancio di quell'edizione, che erano:

La somma dei modificatori è +0 o meno...

oppure

Il punteggio più alto è un 13 o meno...

In quel caso, il punteggio più alto è un 14 e la somma dei modificatori è +1, per cui non avrei concesso di ritirare... Semplicemente sarebbe stato un PG più sfortunato alla nascita...

Una cosa che faccio quando voglio dei PG più performanti è concedere di tirare tre volte e prendere la serie migliore delle tre tirate (o quella che il giocatore preferisce, se non vuole proprio quella migliore)... Questo di norma è sufficiente ad impedire PG troppo scadenti o di dover ritirare...

Inviato

Avrei rilanciato anche io, senza neanche stare a pensarci.

Considera che un personaggio del genere avrebbe un bonus totale alle caratteristiche di solo +1, inammissibile se non in una campagna fatta per ridere.

In un edizione in cui gli oggetti magici hanno la stessa rarità degli artefatti, i buff non sono cumulabili a meno che non si abbia un party simile alle squadre baton pass dei pokemon e in cui esistono dei cap alle caratteristiche per me è necessario avere un buon punteggio di base (complessivo dei modificatori razziali).

Inviato

Ma ho fatto bene? Forse non mi sarei dovuto permettere di farlo, siccome non avevo alcuna esperienza empirica sul bilanciamento del gioco. Voi che avreste fatto? Quali sono le vostre "condizioni di rilancio"? :)

Certo che hai fatto bene.

La 5a edizione si basa sull'idea che il DM debba tornare ad essere di nuovo il giudice della situazione, in modo da aiutare i suoi gicoatori a divertirsi i meglio possibile.

In quest'edizione non bisogna aspettarsi che il manuale dia l'approvazione su tutto. Anzi, il gioco siu aspetta che il DM sappia prendersi il ruolo di guida del gruppo, di arbitro, di gestore del gioco.

Sei il DM. Se trovi che quella situazione sia buona e sai che può divertire i tuoi giocatori, usala. ;-)

Inviato

Una cosa che faccio quando voglio dei PG più performanti è concedere di tirare tre volte e prendere la serie migliore delle tre tirate (o quella che il giocatore preferisce, se non vuole proprio quella migliore)... Questo di norma è sufficiente ad impedire PG troppo scadenti o di dover ritirare...

Io ho sempre concesso questo sistema.

  • Amministratore
Inviato

Io non le farei rilanciare.

Ai giocatori do due scelte:

1. Usi il sistema a punti presente nel manuale e compri le caratteristiche

2. Le tiri, e tieni qualsiasi cosa esca.

Stranamente tutti scelgono la 1...

Ospite Kaandorian
Inviato

Stessa visione di aza.

Se vuoi tirare tiri, ma prendi il bello e il brutto che ne consegue.

Non ha senso mettere un point-buy se lasci ritirare i risultati a chiunque storca il naso dopo aver visto quello che ne è uscito (per quanto a torto o a ragione possa essere).

E' come far ritirare percezione a chi non vuole usare la percezione passiva: ok, ma prendi quel che viene, nel bene o nel male.

Inviato

Io faccio come aza, ma sono un po' più di "larghe" maniche, ovvero o point-buy o 2 serie di tiri nel bene o nel male. Per le avventure corte tipo lost mine of phandelver invece ho preso la serie base di 15 14 13 12 10 8 senza appelli.

Alla fine, come ha detto wolf, il concetto della 5e è quello di lasciare tutte le eventuali "patate bollenti" al DM. Quindi sì, hai fatto bene se il tuo giocatore è contento e sì, hai fatto bene perchè rientra nell'ottica dell'edizione.

Inviato

Ciao!

Premettendo che un "buon tiratore" (leggasi, una scu..ta nella erata giusta :) ) può anche ottenere risultati spaventosi, direi che se vuoi giocare coi dadi...ti tieni quello che viene. :)

Di norma, se voglio essere gentile, lascio ritirare una triade particolarmente bassa (un tiro con due "1", per esempio).

E' ot, ma specifico che proibisco di default ai miei giocatori di tirare i dadi, proprio per evitare queste situazioni e perché preferisco una creazione più personalizzabile e lineare.

Di norma, chi vuole tirare dev'essere pronto ad accettare il risultato, se no è come non tirare...mi sembra tropo comodo. :)

E, ancora una volta, cito vagamente un manuale: "sta al master fare in modo che persino dei punteggi più bassi della media diventino occasione di gioco, compensando in corsa (senza esagerare) con qualche svolta narrativa inattesa".

That's my style. :)

DB

Inviato

Premesso che secondo me, se tutti erano d'accordo, hai fatto bene a far ritirare e non iniziare la campagna con già una rivendicazione sulla malasorte, ti dico come la risolvo di solito io. A chi tira può capitare di fare risultati mostruosi oppure all'opposto di essere in serata no, fa parte del gioco e bisogna accettarlo, però capisco che una serie troppo sfortunata va corretta. Faccio scegliere ad un giocatore, in una triade sfortunata (ad esempio la triade del 7) se ritirare un d6 al posto di un uno o di un due uscito prima oppure di "prendere un 4" e star contento così. Questo perché facendo ritirare tutta la serie si può trasformare un personaggio scarso in un mostro di bravura, mentre qui io preferirei correggere per non penalizzare, ma senza azzerare la serie precedente.

P.S: Comunque l'importante è l'equilibrio al tavolo, quindi parlare con i giocatori e sentire come la vedono.

Inviato

Prima di passare definitivamente al point buy, facevo tirare i dadi. Consentivo di ritirare il punteggio più basso, ma si doveva prendere il secondo risultato.

Ora non faccio più tirare poiché mentre un PG con tiri particolarmente alti è sempre ben voluto, un PG con tiri bassi, oltre ad esser "scarso", è anche giocato male dai soliti giocatori che si lamentano di aver il giocattolino rotto!!!

Per evitare di sentir infantili lamentele, solo stringhe e point buy :-p

Inviato

Concordo con SilentWolf al punto da aver adottato quanto detto da elamilmago.

Il mio compito come DM è fare che sì che i giocatori si divertano. Introdurre troppa casualità nel tiro delle caratteristiche rischia di creare pg che sono visti da subito dai giocatori come di serie A e di serie D. Meglio che tutti partano con PG abbastanza soddisfacenti per tutti per il bene dei giocatori e dei testicoli del DM :-).

Inviato

credo che D&D non rientri in quella cerchia di giochi di ruolo dove sia possibile mettere le caratteristiche tirate al proprio personaggio ed avere tra le mani qualcosa di comunque giocabile (tipo call of cthulhu per intenderci)

i personaggi devono avere certe caratteristiche a determinati valori per essere competitivi e francamente non ho voglia di sentire lamentele sul personaggio che non è abbastanza forte o su quanto cu*o ha avuto il compagno con il suo ladro triplo 18; e se mi devo ritrovare a far fare rilanci multipli finché non viene fuori qualcosa di gradito allora tanto vale aumentare i punti per l'acquisto delle caratteristiche.

detto questo: per me hai fatto bene a far rilanciare. ciò che va bene a me può non andar bene a te e viceversa... al tavolo da gioco ci vuole equilibrio e armonia ma soprattutto ci si deve divertire: se gli altri giocatori non avevano niente in contrario non vedo perché costringere qualcuno a giocare un personaggio scarso solo per attaccamento ad una regola che può esser facilmente ignorata

Inviato

Certo che hai fatto bene.

La 5a edizione si basa sull'idea che il DM debba tornare ad essere di nuovo il giudice della situazione, in modo da aiutare i suoi gicoatori a divertirsi i meglio possibile.

In quest'edizione non bisogna aspettarsi che il manuale dia l'approvazione su tutto. Anzi, il gioco siu aspetta che il DM sappia prendersi il ruolo di guida del gruppo, di arbitro, di gestore del gioco.

Sei il DM. Se trovi che quella situazione sia buona e sai che può divertire i tuoi giocatori, usala. ;-)

Concordo pienamente, non posso darti PE (devo avertene già dati di recente...) per questo post, ma lo farei se potessi.

Io, in tutte le edizioni, ho sempre valutato empiricamente e di volta in volta se far ritirare le caratteristiche (come Gromund, autore di questo thread, potrà ricordare, essendo uno dei miei primissimi giocatori...), a volte, ad esempio in 3.5, tenendo in considerazione anche fattori indipendenti dal tiro di dado in sé: ad esempio avrei fatto ritirare le caratteristiche con più facilità ad un giocatore che avesse deciso di giocare un Paladino (che soffriva, in 3.5, di MAD, come ben si sa), piuttosto che ad un mago, tanto per fare un esempio; nessuno si è mai lamentato in modo significativo, e ci siamo sempre trovati bene.

Ora, che cominciamo a giocare a D&D 5, ho adottato, senza neppure rifletterci, in realtà, lo stesso sistema, il che sembra per ora aver lasciato tutti soddisfatti e felici; ma ovviamente, per ontologiche ragioni, giochiamo in quest'edizione solo da poco tempo.

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