Ermenegildo2 Inviata 24 Settembre 2014 Segnala Inviata 24 Settembre 2014 Come funzionano le regole del copyright su vecchi manuali? Esiste una quantità di tempo/condizione tale per cui è possibile fotocopiare/scannerizzare i manuali di un gioco senza che ciò costituisca una qualche forma di reato/infrazione ?? Ci sono giochi noti per essere liberamente accessibili grazie a queste regole, invece che per gentile concessione del possessore dei diritti?
Zaxarus Inviato 24 Settembre 2014 Segnala Inviato 24 Settembre 2014 Come funzionano le regole del copyright su vecchi manuali? Secondo la Convenzione di Berna, nei paesi signatari si applicano le norme sul copyright relative al paese in cui l'opera (libri, musica, etc.) è stata prodotta. Esiste una quantità di tempo/condizione tale per cui è possibile fotocopiare/scannerizzare i manuali di un gioco senza che ciò costituisca una qualche forma di reato/infrazione ?? Negli USA tutte le opere precedenti al 1923 sono di pubblico dominio; tutte quelle successive sono protette dai diritti di autore fino a 70 dalla morte dell'autore (nel caso ve ne sia uno), o fino a 120 anni dalla creazione/95 anni dalla pubblicazione dell'opera (a seconda di quale avvenga prima) nel caso questa venga prodotta da una società o enti similari. Tuttavia, come dimostrato dal Sonny Bono Act, ogni tot anni si "allunga" la durata dei diritti di autore per venire incontro alle richieste delle varie corps e majors americane. Nei paesi dell'UE la scadenza dei diritti di autore su un'opera è stata "uniformata" a 70 dalla morte dell'autore (se ve ne è uno) o dalla data di produzione (per società e simili). Se intendi scansionare, per esempio, il primo Chainmail del '71, sappi che stai infrangendo la legge... dovresti aspettare almeno fino al 2066, sempre che nel frattempo non vengano allungati ulteriormente i termini di scadenza Ci sono giochi noti per essere liberamente accessibili grazie a queste regole, invece che per gentile concessione del possessore dei diritti? Regolamenti disponibili per scadenza dei diritti? Personalmente non ne conosco nessuno, ma sicuramente qualcun'altro ne saprà più di me in merito 1
Ermenegildo2 Inviato 25 Settembre 2014 Autore Segnala Inviato 25 Settembre 2014 Pensavo che la cosa durasse molto meno e che andasse rinnovata ogni tot anni come legislazione mi sembra più adatta ad opere letterarie che non a dei giochi
Sir Daeltan Fernagdor Inviato 25 Settembre 2014 Segnala Inviato 25 Settembre 2014 Infatti è una legislazione pensata principalmente per esse, all'origine, ovvero per le opere di intelletto (romanzi, opere musicali, et similia). A nessuno fa piacere, te l'assicuro, vedere una propria opera utilizzata da altri che se ne sono appropriati indebitamente (a meno che l'autore stesso non abbia deciso di renderla disponibile al pubblico, ma non è evidentemente di questo caso che stiamo parlando), e soprattutto un autore ha il diritto di guadagnarsi da vivere col prodotto del proprio intelletto; il limite di 70 anni dopo la morte dell'autore è inteso, nelle intenzioni del legislatore, per permettere anche agli eredi diretti dell'autore medesimo (figli) di godere del prodotto dei lavori del genitore, il quale tendenzialmente amerebbe vedere che il suo lavoro è d'aiuto, oltre che a sé medesimo, anche ai figli. Il vincolo di 70 fa sì che, anche se il genitore dovesse morire subito dopo aver concepito il figlio, questi godrebbe dei diritti d'autore fino alla vecchiaia; nel caso, poi, assai più comune, della morte di un genitore dopo il compimento almeno almeno dei 30 anni del figlio, vorrebbe dire che il figlio dovrebbe arrivare a 100 anni per veder cessare i diritti sull'opera del genitore, il che vuol dire esser riuscito ad usufruirne praticamente tutta la vita... L'estensione del limite nel caso delle corporazioni è appunto una deformazione della norma, e denota, tra l'altro, un'insolita disattenzione da parte del legislatore nel mascherare gli intenti di assecondare gli interessi di aziende e corporazioni. Infatti sarebbe stato più naturale allungare il limite anche per l'opera di singolo autore; ma dato che gli eredi degli scrittori e dei compositori sono assai meno potenti delle case discografiche, economicamente e politicamente parlando, ciò non si è verificato...
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