Locust91 Inviata 1 Ottobre 2014 Segnala Inviata 1 Ottobre 2014 Essendo prossima alla laurea (a marzo se tutto va bene con gli esami ), come laureanda in Lingue vorrei portare come argomento la traduzione dei manuali di D&D, con riferimento particolare alla 5e, ancora in lingua originale e di cui non si sa ancora niente sulle localizzazioni ufficiali, e a questo proposito prego con tutta l'anima di riuscire a partecipare alla presentazione che farà Jeremy Crawford a Lucca..... Ora, secondo voi, mi conviene fare un esempio di traduzione fatta di sana pianta di alcune pagine del manuale oppure farla diventare un commentario sulla traduzione non ufficiale già esistente (che ho trovato proprio qui, tra l'altro.... e se non erro l'autore è iscritto anche qui nel forum, per cui mi rivolgo in particolare a lui, anche per messaggio privato )? Spero riusciate a darmi qualche dritta perchè è importante.... Grazie!!
Edmund Inviato 2 Ottobre 2014 Segnala Inviato 2 Ottobre 2014 Mha, secondo me potresti anche fare un parallelo tra la BECM tradotta da Igellis e le altre edizioni Igellis si era inventato Orchetto per Ork e Orco in luogo di Ogre Ad esempio Io non sono un traduttore ma la traduzione della 5E mi sembra di ottimo livello, molto letterale come quelle della 3E
Jonnie Inviato 3 Ottobre 2014 Segnala Inviato 3 Ottobre 2014 A dire il vero Ork per Orchetto era un vezzo di Vicky Alliata di Villafranca, prima traduttrice del Signore degli Anelli, che poi è passata al fantasy. il ragionamento che c'era dietro è che il nostro "orco" deriverebbe da "ungaro", e quindi andrebbe meglio per tradurre "ogre". Detto ciò, per tornare in tema, Locust91 potrebne contattare MBds, che a suo tempo tradusse anche Fading Suns, ed allargare un po' l'orizzonte. Comunque le scelte di traduzione di Editori Folli sono sempre state interessanti e "divisive", quindi c'è molto da capire!
Mad Master Inviato 3 Ottobre 2014 Segnala Inviato 3 Ottobre 2014 Il fatto è che il nostro orco è proprio l'ogre, ovvero l'orco delle fiabe (tipo Shrek, per capirsi), grosso e cannibale (e il più delle volte anche piuttosto stupido)... E' la scelta di non tradurlo fatta nella 3° edizione che è sbagliata, in questo caso, in quanto il termine corrispondente in italiano c'è... Orc invece è un termine inventato da Tolkien in base a termini più antichi presi dal Beowulf, nel caso specifico "orcneas", che a sua volta pare derivasse dal nome latino del dio dei morti Orcus e significasse quindi un qualcosa tipo "spettri malvagi"... Non avendo un corrispettivo in italiano ed essendo gli orcs in pratica dei piccoli mostri cannibali, la traduttrice fece in effetti un discreto adattamento rendendolo con "orchetti"... Ogre non è l'unico termine correttamente traducibile che è stato lasciato in inglese in 3° edizione: mi vengono in mente oread (oreade, ninfa delle montagne) e indricothere (indricoterio, il più grosso mammifero terrestre mai esistito, parente dei rinoceronti)... C'erano anche scelte un po' curiose, come vertere l'intero testo all'impersonale, laddove invece l'originale era rivolto ai giocatori, o alcuni adattamenti poco felici, come per esempio tindertwig (letteralmente rametto-esca per il fuoco) tradotto con "tizzone ardente" (che fa pensare ad un pezzo di brace) invece di magari un più arcaico e comprensibile "zolfanello" (che riporta alla mente l'idea di un grosso e puzzolente fiammifero, che è poi quello che è)... E poi c'erano anche notevoli errori di traduzione, omissioni o errate interpretazioni sparsi un po' ovunque...
FeAnPi Inviato 3 Ottobre 2014 Segnala Inviato 3 Ottobre 2014 Etimologia, ragazzi. Ogre e orco derivano dallo stesso termine per vie traverse, sono come i celebri "feniciopunici" (equivalente a "italoitaliani").
Edmund Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 E io che ho sempre pensato che i fenicio punici fossero i cartaginesi de cartagine mentre gli iberopunici fossero i cartaginesi di spagna, tipo Astapa e via dicendo. Comunque attenzione perché gli orchi non sono tutti uguali L'orco italiano è un grosso omone che vive in una casona e che vuole avere il cavallo più veloce e la donna più bella del villaggio (anche se poi non può farci niente essendo troppo grosso) L'orco inglese è un alieno, grendel demolisce un castello perché il baccano che fa gli da fastidio Laddove l'orco italiano è strapaesano (nel cunto delli cunti alcuni orchi erano impiegati dai re con regolari stipendi) L'orco inglese non si mescola con gli uomini al limite li mangia
FeAnPi Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Il punto è che "fenicio" e "punico" sono termini derivati dallo stesso termine con un diverso trattamento della occlusiva labiale sorda aspirata (ph): quando la pronuncia era ancora quella classica di occlusione più aspirazione (qualcosa di praticamente impronunciabile se non sei allenato) i latini la resero come "p" semplice, ma quando poi il suono mutò nella continua "f" che ancora noi usiamo per pronunciare il "phi" greco anche il modo di rendere il termine cambiò. Quindi fenicio e punico sono sostanzialmente due rese diverse dello stesso termine. Le lingue mutano, e non sempre con consapevolezza totale del parlante. In realtà la cosa non deve stupirci: sempre parlando di Cartagine e Roma è interessante sapere come il trattato stipulato fra le due città ai tempi della cacciata dei re risultasse incomprensibile agli stessi latini alcuni secoli dopo, quando scoppiarono le Guerre Puniche. ^^ Ciò detto, sinceramente, anche nelle fiabe italiane l'orco è perfido, e c'è orco e orco. Comunque, citare Grendel è un grave errore dato che nel testo germanico occidentale (l'Inglese è lingua germanica che, dopo la conquista normanna, ha ottenuto alcuni elementi neolatini dal Francese; ma, ad esempio nella produttività della compostazione, si dimostra schiettamente germanico) Grendel non viene definito "ogre", in quanto tale termine è neolatino. Deriva appunto da Orcus, dio dell'oltretomba/oltretomba (corrispettivo di Ade, cfr "molte anzitempo all'Orco generose travolte alme d'eroi" di montiana memoria), ed è schiettamente neolatino. La cosa interessante è che, stando agli studi etimologici, "ogre" deriverebbe sì dal Francese ma probabilmente l'origine ultima del termine sarebbe da ricercare nell'Italiano, ovviamente come intermediario fra Orcus e ogre passando per "orco". Anche per "orc" è accettata la derivazione dal Latino, ma essa si è avuta in epoche molto precedenti, tanto che solo Tolkien ha recuperato il termine. Usandolo in alternativa a goblin; cosa divertente, è probabile che anche "goblin" condivida l'etimologia con "kobold", essendo entrambi derivati dal greco kobalos, canaglia. Altra cosa interessante è che Dis Pater era un altro nome di Orcus. In sostanza, in D&D ci sono quattro corrispettivi (ogre, orc, Orcus, Dispater) della stessa entità. Amo essere un filologo rompiballe, scopri un sacco di cose interessanti e divertenti. 2
Mad Master Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Aggiungo alla filologia "fastidiosa", che Grendel non era nemmeno definito come un orcneas, bensì come un qualche tipo di altro mostro combattente che viveva nelle tenebre... Nel Beowulf non è nemmeno chiaro che forma avesse, se umanoide o altro, quindi non può essere considerato un prototipo di orco... Era un mostro unico...
FeAnPi Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Ecco. ^^ Che poi abbia senso considerare Grendel un "orco", in effetti, può anche starci. Ma segue una logica diversa da quella di D&D. Una logica di plausibilità prevederebbe che le cose andassero come nel nostro mondo, dove esistono sottospecie delle stesse razze diffuse sui diversi continenti e note con nomi diversi, dove a grattare un po' sotto l'etimologia salta fuori il mito in comune, dove in sostanza non esisterebbero cinquecento tipi di creature affini (uno per cultura) ma piuttosto un numero limitato di creature con specialità regionali. D&D va nella direzione opposta, e sviluppa mostri diversi anche a partire da flebili differenze linguistiche o culturali. Questo, ovviamente, può creare problemi quando si trova a dover rendere questi termini in una lingua diversa che magari non ha un corrispettivo, o ne ha di regionali ma poco noti a livello nazionel (se io parlassi di surbile o di jana o di erchitu quanti ci capirebbero qualcosa?). Il risultato è che per molti termini non si traduce, o si crea un calco fatto e finito. Senza addentrarci nel caos di wizard, sorcerer e warlock. Anche se secondo me "wizard" si può tradurre in scioltezza con "guiscardo".
Jonnie Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Se non sbaglio Grendel viene definito Etten e Deofel -gli equivalenti di Ent e Diavolo. Sul fatto che non avesse forma umanoide in parte dissento: almeno un braccio lo aveva. in quanto a wizard ->guiscardo, ci sarebbe da mettere su una campagna para-storica con Roberto d'altavilla come Mago.
FeAnPi Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Vero. ^^ Riguardo a Roberto il Mago dico solo che con un collega giocatore abbiamo a lungo impazzato su questa becera battuta. "Roberto, ci sono arcieri sulle mura nemiche!" "Palla di fuoco." "Roberto, il papa ce l'ha con te!" "Charme su persone."
Jonnie Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Quello che voleva (DAVVERO!) charmare il papa era Giordano Bruno...
FeAnPi Inviato 6 Ottobre 2014 Segnala Inviato 6 Ottobre 2014 Beh, se vai a vederti libri di ermetismo come il Kybalion (io ne ho una copia del '4qualcosa appartenuta a Lussu e arrivata a casa per vie traverse) è praticamente *tutto* Giordano Bruno.
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