ithilden Inviata 12 Novembre 2014 Segnala Inviata 12 Novembre 2014 Secondo voi, un personaggio buono, fin dove può spingersi pur restando buono? Faccio esempi pratici, andando sull'esperienza personale (del pg). Con il mio gruppo stiamo per costruire una città. Ieri avevo pensato di metterci un attimo seduti intorno ad un tavolo per discutere dei punti fermi dai quali ognuno di noi non intende muoversi. Io, essendo Gerofante Arcano, pensavo di discutere del mio interesse per la natura e dell'equilibrio che volevo ci fosse tra essa e il nostro villaggio, poi paese, poi città. Invece siamo finiti per parlare di morale. - Io, per esempio, non volevo la pena di morte, neanche per i reati più gravi come omicidio o stupro. Gli altri, invece, la pretendevano. Io, al massimo, potevo spingermi nel dare la pena capitale solo a quelle persone troppo pericolose, impossibili da fermare o contenere veramente, ma loro volevano di più, volevano darla a qualsiasi omicida, stupratore, pazzo e traditore. - Non volevo che venissero utilizzati metodi come la tortura, mentre i miei compagni ritengono che sia il solo modo per avere delle informazioni ed a loro va benissimo usarla. - Un mio compagno ha dichiarato che, se mai qualcuno gli offrirà un lavoro che comporta l'omicidio, non avrà problemi a portarlo a termine.. per il giusto compenso, s'intende. Io mi sono incavolato e ho detto chiaramente che se mai venissi a scoprire che ha veramente ucciso un innocente, ci saremmo scontrati: come minimo sarebbe stato un "o fuori tu o fuori io". Sono stato tacciato di esagerazione ed estremismo. Soprattutto mi è stato detto che non sono affari del mio pg e che dato che lo fa per conto suo, dev'essere liberissimo di uccidere chi vuole e se io lo seguo o lo controllo in qualche modo, andrei io nel torto (stile mafia o.o). Ora, dato che anche il mio master concorda nel giudicare il mio pg esagerato e che gli altri regnanti buoni (come la Simbul) utilizzano tranquillamente pena capitale e tortura e che non dovrei immischiarmi nelle questioni private altrui, secondo voi sto sbagliando? Il manuale delle imprese eroiche (che va be', non è un manuale che brilla, però..) dice chiaramente che un personaggio buono non può permettersi di compiere azioni malvagie (e la tortura è considerata sempre un'azione malvagia), non può farle commettere ai propri alleati durante l'alleanza e non può far finta di non vedere un alleato commettere un'azione malvagia tranquillamente. Secondo voi sto giocando un buono esagerato, incoerente e ingenuo, oppure sto giocando bene e quindi mi conviene cambiare allineamento?
Darione Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Se i loro personaggi sono malvagi ci sta...altrimenti no. Per come la vedo io: - Il Malvagio uccide (o tortura, etc.) perchè ne ha voglia (CM) o per suo tornaconto (LM) senza grossi problemi. - Il Neutrale non uccide (in quanto azione malvagia) ma se i suoi compagni uccidono qualcuno può passarci sopra. - Il Buono non uccide MAI, e non può sorvolare su atti di crudeltà delle persone che vuole vicino. Chiaramente quanto sia C/N/L modifica in che modo e misura reagisca a questi eventi compiuti dagli amici.
Hicks Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Boh dipende molto da come gestite voi l'allineamento al tavolo. Personalmente non vedrei male un paladino imporre la pena di morte per i nemici dello stato o per chi minaccia fisicamente i cittadini (gente di un certo calibro, non il comune assassino) che non può essere verosimilmente resa inoffensiva o convertita. In tutti gli altri casi che hai citato mi sembra che tu ti stia comportando coerentemente. Anzi, da quanto dici i tuoi compagni sono parecchio vicini alla malvagità...ma erano già così prima o sono stati corrotti dal potere (su un villaggio )? Un mio compagno ha dichiarato che, se mai qualcuno gli offrirà un lavoro che comporta l'omicidio, non avrà problemi a portarlo a termine.. Lol, è quello che abitualmente fanno gli avventurieri! Scherzi a parte, se davvero ci va di mezzo un innocente non puoi non intervenire (morale a parte, se non mantenete la pace sociale ma anzi addirittura la infrangete non avrete molta legittimità nel governare, sempre che non vogliate fare un villaggio di goblin). Un'altra domanda, se dovete rispondere ad un'autorità più grade (come un sovrano), questa come si regola con le leggi he hai citato? Detto ciò, secondo me avete 3 possibilità: 1. cambi personaggio. 2. cambi allineamento (brutto però, se non fortemente motivato). 3. vi giocate il conflitto tra i vostri personaggi, fino alle dovute conseguenze.
Velsh Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 quelli dei tuoi alleati mi sembrano comportamenti che ben si addicono a LN o CN (a seconda della legislazione del posto o a seconda del fatto che il pg, pur essendo disposto ad uccidere senza problemi per soldi o a torurare per raggiungere i propri scopi, rispetti o meno un proprio "codice") il tuo comportamento mi pare giusto e coerente con l'interpretazione di un personaggio buono in linea di massima tuttavia bisogna contestualizzare.. ad es. nel "mondo reale" in epoca medievale la pena di morte non era considerata moralmente sbagliata e un regnante che la applicasse non era considerato un tiranno. idem per la tortura: pensa all'inquisizione cosa arrivava a fare! ..ed era tutto considerato moralmente giusto. questa era la situazione nel nostro mondo in epoca medievale. uno con le tesi del tuo pg all'epoca sarebbe stato considerato utopista se non addirittura pazzo. conta che il primo stato ad abolirla fu il Gran Ducato di Toscana nel 1786 e che molti stati la applicano ancora oggi. detto questo bisogna vedere com'è la situazione nell'ambientazione dove giocate: se la generalità dei regni "buoni" la applica e applica pure la tortura allora tu sei un estremista. altrimenti no. comunque anche nel caso tu lo stessi giocando da estremista imho, se questa è la morale diffusa nella vostra ambientazione, cambiare allineamento non è necessario: basta interpretare un po meno da exalted alla BoED e un pò più pg buono "normale".
ithilden Inviato 12 Novembre 2014 Autore Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Boh dipende molto da come gestite voi l'allineamento al tavolo. Personalmente non vedrei male un paladino imporre la pena di morte per i nemici dello stato o per chi minaccia fisicamente i cittadini (gente di un certo calibro, non il comune assassino) che non può essere verosimilmente resa inoffensiva o convertita. In tutti gli altri casi che hai citato mi sembra che tu ti stia comportando coerentemente. Anzi, da quanto dici i tuoi compagni sono parecchio vicini alla malvagità...ma erano già così prima o sono stati corrotti dal potere (su un villaggio )? Teoricamente dovrebbero esserci due buoni, due neutrali (una tendente al buono, l'altro tendente al male) e una png apparentemente neutrale. Ad ogni modo non volevo criticare il loro modo di giocare, volevo solo capire se avevo frainteso il senso di bontà in D&D ed ho quindi veramente sbagliato io oppure se mi conveniva semplicemente cambiare perché con loro il buono che intendo io non è applicabile. (Tra l'altro il mio master pensava di togliermi i poteri da druido perché mi considera, ormai, un legale buono dato che ero fermo sulle mie decisioni e che non tolleravo che si andasse oltre un certo limite, come quello di uccidere gli altri: a me quello sembra essere buoni, non necessariamente legali.) Per la questione del paladino, era quello che dicevo io: per gravi casi di persone che non si possono rendere inoffensive, va bene, ma solo perché non è possibile porre rimedio. Nei casi, più comuni immagino, di popolani assassini, ladri o stupratori.. no. Si possono rendere inoffensivi e tentarne la conversione tranquillamente. se davvero ci va di mezzo un innocente non puoi non intervenire (morale a parte, se non mantenete la pace sociale ma anzi addirittura la infrangete non avrete molta legittimità nel governare, sempre che non vogliate fare un villaggio di goblin). Un'altra domanda, se dovete rispondere ad un'autorità più grade (come un sovrano), questa come si regola con le leggi he hai citato? abbiamo autonomia legislativa (si dice così?): possiamo modificare e creare qualsiasi legge vogliamo, purché non sia chiaramente contraria alla madre patria. Ad ogni modo, che io sappia, tortura e pena capitale nell'Aglarond sono previste. Detto ciò, secondo me avete 3 possibilità: 1. cambi personaggio. 2. cambi allineamento (brutto però, se non fortemente motivato). 3. vi giocate il conflitto tra i vostri personaggi, fino alle dovute conseguenze. La 1 non posso farla, più di un mio amico ha cambiato pg e il mio master si è rotto e lo ha vietato. La 3 idem, i miei amici non vogliono e mi accusano di giocarmi male il buono. Quindi mi rimane la 2.. diciamo che sono stato traumatizzato dai loro discorsi e mi si è indurito il cuore.. quelli dei tuoi alleati mi sembrano comportamenti che ben si addicono a LN o CN (a seconda della legislazione del posto o a seconda del fatto che il pg, pur essendo disposto ad uccidere senza problemi per soldi o a torurare per raggiungere i propri scopi, rispetti o meno un proprio "codice") il tuo comportamento mi pare giusto e coerente con l'interpretazione di un personaggio buono in linea di massima tuttavia bisogna contestualizzare.. ad es. nel "mondo reale" in epoca medievale la pena di morte non era considerata moralmente sbagliata e un regnante che la applicasse non era considerato un tiranno. idem per la tortura: pensa all'inquisizione cosa arrivava a fare! ..ed era tutto considerato moralmente giusto. questa era la situazione nel nostro mondo in epoca medievale. uno con le tesi del tuo pg all'epoca sarebbe stato considerato utopista se non addirittura pazzo. conta che il primo stato ad abolirla fu il Gran Ducato di Toscana nel 1786 e che molti stati la applicano ancora oggi. Vero, ma citando D&D I personaggi buoni spesso finiscono per entrare in contrasto con la loro cultura e con la loro società. I parametri richiesti ai personaggi buoni di D&D sono molto più vicini alla sensibilità moderna in termini di giustizia, uguaglianza e rispetto per la vita in confronto al mondo di stampo medievale su cui D&D è vagamente basato, e questa differennza è, per lo più, intenzionale. (...) Anche se lo schiavismo, la tortura o la discriminazione sono tollerate dalla società, rimangono comunque azioni malvagie.
Velsh Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 (Tra l'altro il mio master pensava di togliermi i poteri da druido perché mi considera, ormai, un legale buono dato che ero fermo sulle mie decisioni e che non tolleravo che si andasse oltre un certo limite, come quello di uccidere gli altri: a me quello sembra essere buoni, non necessariamente legali.) questo lo trovo assurdo. inconcepibile. come pure il fatto che tu debba cambiare allineamento o che i tuoi amici ti dicano che giochi male il buono (cosa non vera tra l'altro). questo poi è tutto metagame. interpretate! ...se le tesi dei tuoi compagni ad un certo punto diventano convincenti puoi pure cambiare idea o farla cambiare tu a loro... altrimenti le cose sono due o scendi a compromessi e pur di restare con i tuoi comagni accettile loro condizioni oppure te ne vai e cambi PG e in questo caso che il DM abbia vietato cambi di PG è assurdo perchè questo sarebbe un cambio per motivi seri, di ruolo! ...non per motivi tipo "ops pensavo che sto pg fosse divertente e ultrasgravo da giocare e invece è na palla ed pure na pippa allora: DM io cambio PG!"
Hicks Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 - Non volevo che venissero utilizzati metodi come la tortura, mentre i miei compagni ritengono che sia il solo modo per avere delle informazioni ed a loro va benissimo usarla. Tra l'altro, lo sanno che esiste la magia, si? La tortura è decisamente più inaffidabile, se vogliono usarla è perché gli piace farlo. E non riesco a trovare definizione più calzante di malvagio. Stando a quello che dici tu, sono loro che non si giocano bene i loro allineamenti. Ma non è neanche obbligatorio seguirli per forza, se così decidete al tavolo. (Tra l'altro il mio master pensava di togliermi i poteri da druido perché mi considera, ormai, un legale buono dato che ero fermo sulle mie decisioni e che non tolleravo che si andasse oltre un certo limite, come quello di uccidere gli altri: a me quello sembra essere buoni, non necessariamente legali.) saresti legale se accettassi le loro decisioni "perché così è la legge".
ithilden Inviato 12 Novembre 2014 Autore Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Zona di verità ha volontà nega, quindi non è affidabile, e l'ammaliamento la considerano una tortura, anche se non capisco perché.
Pippomaster92 Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Molto dipende dalla morale dell'epoca e del luogo: cose come tortura, pena di morte e schiavismo non sono state considerate dappertutto e sempre come azioni malvagie. resta il fatto che gli allineamenti di D&D sono abbastanza rigidi, per quanto interpretabili con diverse varianti. Ergo un buono dovrebbe evitare ad ogni costo di uccidere o fare del male a qualcuno. Tu sei nel giusto; al massimo un LB potrebbe accettare la pena di morte per creature riconosciute (con la magia e con sicurezza totale) come NM o CM. E solo se incarcerarle fosse troppo problematico o costoso. E solo se avessero prima compiuto degli atti criminali di cui si è sicuri che siano i colpevoli. Una cerchia estremamente ristretta. Un CB ancora potrebbe spingersi a condannare a morte un LM particolarmente pericoloso, ma un generico rispetto della vita potrebbe spingerlo a commutare la pena in carcere duro a vita. Un NB invece dovrebbe rispettare la vita in ogni sua forma e uccidere solo per autodifesa o come estremissima misura, quando la scelta è tra uccidere il malvagio o veder perire un innocente. a questo punto le opzioni possibili sono: 1) Cambi PG. se il Master lo vieta, fagli presente che l'allineamento non lo vuoi cambiare (il pg è il tuo, che ne dica il Master il cambio di allineamento dovrebbe essere concordato con il giocatore salvo casi estremi, tipo un paladino che, giocato male, macella degli innocenti.) E che non potendo ruolare la cosa perché gli altri giocatori te lo impediscono si è arrivati ad un empasse. 2) fagli leggere questa discussione. alla fine non ti conosciamo di persona e siamo tutti inopinabilmente giudici imparziali della situazione. mi pare che i pareri siano tutti concordi tra loro. può anche essere che gli altri giocatori e il master non abbiano una visione chiara della situazione. Già che ci siamo: gli allineamenti degli altri Pg? 3) cerca il dialogo e concedi alcune cose affinchè cedano su altre. è in linea con il tuo allineamento: magari permetti la tortura in cambio della riduzione della pena di morte a carcere a vita. 4) questo è parzialmente il vecchio punto 3, ovvero "opporsi On Game ai personaggi", ma è meno diretto. Fai parlare il tuo Gerofante con i cittadini e chiedi loro cosa ne pensano. Se ti poni come l'uomo che abolirebbe tortura e pena di morte potresti anche spingere il popolo a seguire te e non ascoltare gli altri personaggi.
Hicks Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Zona di verità ha volontà nega, quindi non è affidabile, e l'ammaliamento la considerano una tortura, anche se non capisco perché. Anche la tortura richiede delle prove (pp. 37-38 del Libro delle fosche tenebre); per rendere più affidabile la magia basta usare qualche trucco, come lanciare più volte Zona di verità e/o abbassare in tutti modi possibili i TS dell'avversario, che tra l'altro in caso di interrogatorio è nudo, mentre chi interroga ha tutto il tempo e gli strumenti per aumentare l'efficacia dei suoi incantesimi. Per quanto riguarda ammaliamento non l'ho capita, ma comunque non dovrebbe essere un problema, i tuoi compagni sono già disponibili all'esercizio della tortura.
wwanno Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 La pena capitale si applica senza problemi, e non è una questione di bene o male ma una questione di legge e sue finalità. Da noi non esiste non perché sia ingiusta, ma perché la pena da noi ha una finalità rieducativa (la sua finalità è quella di insegnare al reo come ci si comporta nella società in vista del suo reinserimento). Questa è una idea recente, prima la pena era di stampo punitivo (rubi? Ti taglio la mano). È normale che venga utilizzata ovunque, anche nei regni "buoni". . . che però a mio avviso buoni non sono a prescindere da quello che ne dica qualche manuale (dai quali non mi sento vincolato, ma questo è un altro discorso). Per quanto riguarda la tortura, faccio notare che a Ravenloft era una tra le cause per cui i pg erano tenuti ad effettuare un check per i dark powers (ed una tra le più gravi, se non addirittura la più grave!), quindi in nessun caso può essere ritenuta una opzione accettabile per un pg buono. Ovviamente anche l'omicidio lo era, ma una cosa è applicare una pena ad un reo (accertato), tutt'altra cosa tentare di estorcergli informazioni che forse ha.
Yin-kuo Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 - Io, per esempio, non volevo la pena di morte, neanche per i reati più gravi come omicidio o stupro. Gli altri, invece, la pretendevano. Io, al massimo, potevo spingermi nel dare la pena capitale solo a quelle persone troppo pericolose, impossibili da fermare o contenere veramente, ma loro volevano di più, volevano darla a qualsiasi omicida, stupratore, pazzo e traditore. - Un mio compagno ha dichiarato che, se mai qualcuno gli offrirà un lavoro che comporta l'omicidio, non avrà problemi a portarlo a termine.. per il giusto compenso, s'intende. Io mi sono incavolato e ho detto chiaramente che se mai venissi a scoprire che ha veramente ucciso un innocente, ci saremmo scontrati: come minimo sarebbe stato un "o fuori tu o fuori io". Sono stato tacciato di esagerazione ed estremismo. Soprattutto mi è stato detto che non sono affari del mio pg e che dato che lo fa per conto suo, dev'essere liberissimo di uccidere chi vuole e se io lo seguo o lo controllo in qualche modo, andrei io nel torto (stile mafia o.o). Solo io noto un po' di contrasto? 2
wwanno Inviato 12 Novembre 2014 Segnala Inviato 12 Novembre 2014 Infatti in questo post non si parla di interpretazione degli allineamenti, ma di pg in pieno delirio di onnipotenza a la "comando io e faccio quel che ..... mi pare".
Ji ji Inviato 13 Novembre 2014 Segnala Inviato 13 Novembre 2014 Gli allineamenti di D&D non sono sostenuti da una morale chiara e solida. Quindi tu applichi una tua idea di bontà e gli altri ne applicano un'altra. Ma gli altri non dovrebbero definire "sbagliata" la tua interpretazione solo perché è differente dalla loro. Io credo che il problema non sia da risolvere nel gioco ma fuori. 1. Tu hai delle idee precise sullo statuto morale della pena di morte e della tortura. Le reputi sbagliate. E se tu le reputi sbagliate, anche il tuo personaggio può farlo. Altrimenti i tuoi amici stanno sostenendo che in D&D non può esistere una persona con i tuoi stessi valori, il che è assurdo. 2. Abbiamo appurato che anche in D&D possono esistere persone contrarie alla pena di morte. Quindi chiedi ai tuoi amici: che allineamento darebbero a una persona contraria alla pena di morte? Buono, neutrale o malvagio? Poi la domanda si fa nel verso opposto: può un PG buono essere contrario alla pena di morte? Ovviamente sì, quindi non ha senso affermare che il tuo PG non possa essere contrario alla pena di morte. Ovvero non ha senso affermare che stai "interpretando male" (quest'ultima è palesemente una scappatoia) 3. Poi si affronta la questione: può un PG buono approvare la pena di morte, la tortura eccetera? A prescindere dalla risposta, che dovete decidere voi, il tuo PG può comunque essere contrario alla pena di morte e ha diritto, nel gioco, ad opporsi a chiunque la pensi diversamente. È la sua morale e nessuno ha diritto (fuori dal gioco) di sostenere che il PG debba avere idee diverse o non possa difendere i suoi valori con ogni mezzo. 4. La questione dell'essere legale e del perdere i poteri da druido è chiaramente un abuso del DM. Faglielo presente e spiegagli che il fatto di avere il ruolo di DM non lo autorizza a punire i giocatori perché non fanno quello che dice lui. 5. In ogni caso, sul punto della legalità: se i tuoi amici sostengono che essere contrari alla pena di morte e alla tortura sia un valore proprio dell'allineamento legale, allora stanno sostenendo che essere favorevoli ad essi (e alle leggi che le consentono) sia un atto caotico. Chiedi agli altri giocatori di spiegarti come facciano ad essere contrarie alla legalità delle leggi che istituiscono e regolamentano pena di morte e uso della tortura nell'esercizio della legge. Mostra loro il paradosso. Se con tutto questo rimangono nella loro opinione, è ovvio che vogliono semplicemente intepretare PG che fanno quello che vogliono. A questo punto è meglio che eliminiate del tutto il sistema degli allineamenti, così nessuno dirà agli altri come dovrebbero interpretare i loro PG.
nani Inviato 13 Novembre 2014 Segnala Inviato 13 Novembre 2014 "I buoni non uccidono mai" è la frase più assurda in D&D. A meno che non hai voto di non violenza o comesichiama. Un diavolo della fossa può essere portato sulla via del bene? No, va ucciso. Un vampiro può essere imprigionato facilmente? No. Quindi meglio ucciderlo. Da qui anche alcuni "mortali" troppo pericolosi possono essere uccisi. Essere contro la tortura è invece normale. Ma se non sei un paladino LB puoi anche giungere al compromesso "se tutti i mezzi più giusti falliscono". Perché tra i vari incantesimi (zone di verità etc) e comunione in realtà è possibile quanto con la tortura (quante volte nella storia persone torturate hanno inventato tutto ciò che il torturatore voleva sentire?)
Hinor Moonsong Inviato 13 Novembre 2014 Segnala Inviato 13 Novembre 2014 1) Sulla pena di morte, la posizione del tuo personaggio è giusta nel suo ruolo, ma in effetti è estrema per una società in stile medioevale, in cui la pena ha una conotazione punitiva, e non rieducativa, come ai nostri giorni. Quindi, questo è un buon punto di discussione. 2) Sulla tortura, invece, il discorso non ha senso: nei FR, la tortura esiste solo come atto di puro sadismo: siamo in un ambientazione ad alto livello di magia, dove gli incantatori sono diffusi, e un incantatore può ottenere informazioni, in maniera molto più efficace. 3) Sulla questione dell'omicidio, anche li: immagino il personaggio in questione non sia Buono, ed in ogni caso, se tu sei buono, sei moralmente tenuto ad evitare l'omicidio di un innocente. Quindi secondo me tu stai giocando il tuo allineamento in maniera impeccabile...
Blackstorm Inviato 13 Novembre 2014 Segnala Inviato 13 Novembre 2014 La 1 non posso farla, più di un mio amico ha cambiato pg e il mio master si è rotto e lo ha vietato. La 3 idem, i miei amici non vogliono e mi accusano di giocarmi male il buono. Quindi mi rimane la 2.. diciamo che sono stato traumatizzato dai loro discorsi e mi si è indurito il cuore.. Cioè, lo ha vietato perché si scoccia che la gente cambi i pg senza motivo? Aveva solo da vietare i cambi immotivati. Per la 3, i tuoi amici non vogliono? E stic@77i? Vogliono anche la scheda del tuo pg e giocarlo loro al posto tuo? I conflitti in un gruppo possono nascere, capita. Il problema è che il master è totalmente da una parte, ha preso una posizione netta, quando in questo caso, essendo il master, avrebbe dovuto cercare di conciliare le due parti. Zona di verità ha volontà nega, quindi non è affidabile, e l'ammaliamento la considerano una tortura, anche se non capisco perché. Zona di verità ha un ts, ma sai se viene passato, e puoi eventualmente rilanciare l'incantesimo. Quanto all'ammaliamento considerato tortura, semplicemente il motivo è la mancata conoscenza del significato di tortura.
thondar Inviato 13 Novembre 2014 Segnala Inviato 13 Novembre 2014 Secondo voi, un personaggio buono, fin dove può spingersi pur restando buono? fin dove si sente di star facendodel bene, con esclusione di certe azioni considerate malvage dal manuale (tipo la tortura) Io, per esempio, non volevo la pena di morte, neanche per i reati più gravi come omicidio o stupro. Gli altri, invece, la pretendevano. se a fin di bene entrambe le posizioni sono buone, se a fine di male entrambe sono malvage. - Non volevo che venissero utilizzati metodi come la tortura, mentre i miei compagni ritengono che sia il solo modo per avere delle informazioni ed a loro va benissimo usarla. la tortura è una delle poche azioni chiaramente definite dai manuali e la definiscano sempre malvagia. Come escamotagge proponi loro di usare esclusivamente la terribile tortura dell'ammaliamento. Magari ci cascano Un mio compagno ha dichiarato che, se mai qualcuno gli offrirà un lavoro che comporta l'omicidio, non avrà problemi a portarlo a termine.. per il giusto compenso, s'intende. uccidere per guadagno è neutrale tendente al malvagio. Ma il tuo buono potrebbe anche tollerarlo. Ora, dato che anche il mio master concorda nel giudicare il mio pg esagerato e che gli altri regnanti buoni (come la Simbul) utilizzano tranquillamente pena capitale e tortura e che non dovrei immischiarmi nelle questioni private altrui, secondo voi sto sbagliando? sei obbligato a essere contrario alla tortura e sei libero di scegliere se essere contrario alla pena capitale e al killer. Stai sbagliando se le tue scelte interpretative rendono impossibile il gioco agli altri. Il manuale delle imprese eroiche (che va be', non è un manuale che brilla, però..) dice chiaramente che un personaggio buono non può permettersi di compiere azioni malvagie (e la tortura è considerata sempre un'azione malvagia), non può farle commettere ai propri alleati durante l'alleanza e non può far finta di non vedere un alleato commettere un'azione malvagia tranquillamente. un personaggio buono o uno exalted? Zona di verità ha un ts, ma sai se viene passato no, perché è ad area you do not sense when creatures succeed on saves against effect and area spells.
Blackstorm Inviato 13 Novembre 2014 Segnala Inviato 13 Novembre 2014 no, perché è ad area Vero, mi dimentico sempre di questa cosa. ..
ithilden Inviato 13 Novembre 2014 Autore Segnala Inviato 13 Novembre 2014 Solo io noto un po' di contrasto? A quanto pare sì, siamo solo noi a notarlo. Io ho provato a farglielo capire, ma la risposta è stata "ma che ne sai chi uccide? Magari è una creatura malvagia!!". ...... Infatti in questo post non si parla di interpretazione degli allineamenti, ma di pg in pieno delirio di onnipotenza a la "comando io e faccio quel che ..... mi pare". Gli allineamenti di D&D non sono sostenuti da una morale chiara e solida. Quindi tu applichi una tua idea di bontà e gli altri ne applicano un'altra. Ma gli altri non dovrebbero definire "sbagliata" la tua interpretazione solo perché è differente dalla loro. Io credo che il problema non sia da risolvere nel gioco ma fuori. 1. Tu hai delle idee precise sullo statuto morale della pena di morte e della tortura. Le reputi sbagliate. E se tu le reputi sbagliate, anche il tuo personaggio può farlo. Altrimenti i tuoi amici stanno sostenendo che in D&D non può esistere una persona con i tuoi stessi valori, il che è assurdo. 2. Abbiamo appurato che anche in D&D possono esistere persone contrarie alla pena di morte. Quindi chiedi ai tuoi amici: che allineamento darebbero a una persona contraria alla pena di morte? Buono, neutrale o malvagio? Poi la domanda si fa nel verso opposto: può un PG buono essere contrario alla pena di morte? Ovviamente sì, quindi non ha senso affermare che il tuo PG non possa essere contrario alla pena di morte. Ovvero non ha senso affermare che stai "interpretando male" (quest'ultima è palesemente una scappatoia) 3. Poi si affronta la questione: può un PG buono approvare la pena di morte, la tortura eccetera? A prescindere dalla risposta, che dovete decidere voi, il tuo PG può comunque essere contrario alla pena di morte e ha diritto, nel gioco, ad opporsi a chiunque la pensi diversamente. È la sua morale e nessuno ha diritto (fuori dal gioco) di sostenere che il PG debba avere idee diverse o non possa difendere i suoi valori con ogni mezzo. 4. La questione dell'essere legale e del perdere i poteri da druido è chiaramente un abuso del DM. Faglielo presente e spiegagli che il fatto di avere il ruolo di DM non lo autorizza a punire i giocatori perché non fanno quello che dice lui. 5. In ogni caso, sul punto della legalità: se i tuoi amici sostengono che essere contrari alla pena di morte e alla tortura sia un valore proprio dell'allineamento legale, allora stanno sostenendo che essere favorevoli ad essi (e alle leggi che le consentono) sia un atto caotico. Chiedi agli altri giocatori di spiegarti come facciano ad essere contrarie alla legalità delle leggi che istituiscono e regolamentano pena di morte e uso della tortura nell'esercizio della legge. Mostra loro il paradosso. Se con tutto questo rimangono nella loro opinione, è ovvio che vogliono semplicemente intepretare PG che fanno quello che vogliono. A questo punto è meglio che eliminiate del tutto il sistema degli allineamenti, così nessuno dirà agli altri come dovrebbero interpretare i loro PG. Ieri sera ho riunito i pg, lasciando fuori il png interpretato dal master che era quello che aveva convinto tutti a mettere pene di morte, torture et cetera (parentesi, qualche mese fa avevamo assistito ad una condanna a morte e parlandone con il mio gruppo erano tutti convinti da me che ammazzarlo non era la soluzione adatta e che i lavori forzati sarebbe stata una scelta più saggia... ora però è il png del master che dice un'altra cosa e quindi gli altri tendono a seguirlo.. <.<'). Ho parlato con loro e alla fine, dopo davvero quasi 3 ore di discussione, siamo arrivati ad un compromesso che era quello che volevo sin dalla prima volta. - la pena di morte non è prevista dalla legge. E' possibile commutarla solo dai governatori in situazioni di estrema necessità, ovvero quando il reo è logicamente e verosimilmente impossibile da contenere e quando rappresenta un pericolo troppo grande per il prossimo. - la tortura non verrà utilizzata, a meno che non siano falliti, in quest'ordine >diplomazia>incantesimi>diplomazia>minacce. Spero che non accada mai una cosa del genere, ho un punteggio abbastanza alto in diplomazia e gli incantesimi non ci mancano. Speriamo bene. - alla png abbiamo fatto promettere di non accettare missioni che prevedano l'omicidio. Finora è sempre stata molto onesta con noi, per cui voglio fidarmi. "I buoni non uccidono mai" è la frase più assurda in D&D. A meno che non hai voto di non violenza o comesichiama. Un diavolo della fossa può essere portato sulla via del bene? No, va ucciso. Un vampiro può essere imprigionato facilmente? No. Quindi meglio ucciderlo. Sì, ma un conto è un diavolo della fossa, esterno, l'essenza del male, impossibile da redimere, un altro è il ragazzetto che ha ucciso la sua ragazza perché l'ha trovata col fratello. O anche un umanoide che si arrende in combattimento e chiede pietà. 1) Sulla pena di morte, la posizione del tuo personaggio è giusta nel suo ruolo, ma in effetti è estrema per una società in stile medioevale, in cui la pena ha una conotazione punitiva, e non rieducativa, come ai nostri giorni. Quindi, questo è un buon punto di discussione. 2) Sulla tortura, invece, il discorso non ha senso: nei FR, la tortura esiste solo come atto di puro sadismo: siamo in un ambientazione ad alto livello di magia, dove gli incantatori sono diffusi, e un incantatore può ottenere informazioni, in maniera molto più efficace. 3) Sulla questione dell'omicidio, anche li: immagino il personaggio in questione non sia Buono, ed in ogni caso, se tu sei buono, sei moralmente tenuto ad evitare l'omicidio di un innocente. Quindi secondo me tu stai giocando il tuo allineamento in maniera impeccabile... Cioè, lo ha vietato perché si scoccia che la gente cambi i pg senza motivo? Aveva solo da vietare i cambi immotivati. Per la 3, i tuoi amici non vogliono? E stic@77i? Vogliono anche la scheda del tuo pg e giocarlo loro al posto tuo? I conflitti in un gruppo possono nascere, capita. Il problema è che il master è totalmente da una parte, ha preso una posizione netta, quando in questo caso, essendo il master, avrebbe dovuto cercare di conciliare le due parti. Purtroppo il problema maggiore è che nel gruppo ci sono la ragazza e la sorella del master, nonché amici che considerano ogni sua parola santa. Quindi quando interpreta un png gli danno sempre retta e ragione. Il pg della ragazza che fino ad un mese fa ha rischiato di essere messa in carcere a vita per aver difeso la vita di un condannato a morte (che aveva ucciso un ragazzino per rubare un pollo), dopo il discorso del png era assolutamente favorevole alla pena di morte per quasi qualsiasi crimine sopra il banale furto al mercato. Difatti appena ci ho parlato senza il png li ho convinti. uccidere per guadagno è neutrale tendente al malvagio. Ma il tuo buono potrebbe anche tollerarlo. Come può, un pg buono, accettare di vedere una persona ammazzare tranquillamente un innocente senza fare nulla? sei obbligato a essere contrario alla tortura e sei libero di scegliere se essere contrario alla pena capitale e al killer. Stai sbagliando se le tue scelte interpretative rendono impossibile il gioco agli altri. In realtà il problema era che per come si stava mettendo o se ne andava il mio pg o cambiavo allineamento e mi aggregavo a loro, quindi era il contrario al limite XD un personaggio buono o uno exalted? Buono, quando parla di eroici li chiama specificatamente eroici e quando parla di buoni usa "buoni". D'altra parte, ripeto, come può un pg buono accettare di vedere un compagno seviziare bambini e donne e restare immobile a non fare nulla?
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