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Inviato

Quindi se le vecchie leve non si schiodano dalle loro edizioni preferite, come fare per attirare le nuove leve (e soprattutto impedire loro di prendere le vecchie edizioni che non sono più in commercio)? Esaltare i nuovi prodotti e denigrare i vecchi.

La quasi totalità (dove "quasi totalità" è un eufemismo) delle persone che conosco che hanno iniziato a giocare negli ultimi due anni sono state "istruite" da vecchi giocatori. La pubblicità più importante, soprattutto in un mercato relativamente di nicchia, è quella fatta dai clienti stessi: è inutile che ci siano venti articoli ufficiali della Wizard in cui viene esaltata la quarta edizione, se contemporaneamente ci sono cento interventi sparsi per la rete in cui gli utenti se ne lamentano. Dopo aver deciso di iniziare a giocare a D&D, i miei compagni di corso si sono rivolti a me, non ad un manifesto pubblicitario o ad un annuncio della Wizard. Infatti, in questo momento, stanno giocando a Pathfinder. Ovvio, stiamo parlando di una ventina di clienti, non di più, ma sono quasi sicuro (dove "quasi sicuro" è un eufemismo) che ci siano molti altri esempi di nuove leve indirizzate verso la 3.5 (o Pathfinder) e non la 4° edizione.

Che ai vecchi giocatori questo non piaccia non è un problema, tanto sono sicuro che molti non prenderebbero comunque la nuova edizione.

In questo topic conto almeno quattro utenti che, in seguito all'ennesima manifestazione di disinteresse della Wizard nei confronti dei suoi clienti, hanno deciso di evitare l'acquisto.


Inviato

Esaltare i nuovi prodotti e denigrare i vecchi.

E ti pare che possano essere credibili denigrando dei prodotti fatti da loro stessi? Come possono convincere qualcuno che il nuovo prodotto sarà migliore usando questo metodo, dato che in partenza dichiarano di aver fatto delle porcherie? E anche li, sai già che dopo qualche anno spaleranno letame anche sull'edizione che stanno tentando di venderti per farti passare a quella che sarà la nuova. Davvero una gran strategia di marketing.

Ti dico la mia, se per pubblicizzare un prodotto denigri quelli precedenti, vuol dire che non hai molto di positivo da dire sulla merce nuova. E anche qui specifico: Non sto parlando male di D&D 5, o di nessun'altra edizione, quindi che non mi si dica che ho in animo un'edition war.

Magari dipende dal fatto che la Wiz sa che i suoi giocatori sono granitici nelle loro scelte di gioco e che se una delle loro edizioni precedenti gli è piaciuta non prenderanno nuovi prodotti perchè li definiranno immondizia.

Magari quei "granitici" giocatori hanno già speso ed investito molto in prodotti della Wizard, tanto da chiedersi per quale motivo dovrebbero ricominciare tutto da capo già sapendo che, dopo qualche anno, la Wizard chiederà loro di abbandonare l'edizione che sta promuovendo per farli passare ad un'altra ancora. E' un mercato che vogliono basare sulla rottamazione, come Magic del resto, solitamente però quando si rottama si fa perlomeno uno sconto sui prodotti nuovi. E' così per le auto, i materassi, gli aspirapolveri. La Wizard invece ti ripaga togliendo i supporti ai vecchi prodotti (come detto, molte delle discussioni e materiali vecchi sono stati cancellati dal suo forum). E' proprio una politica che ispira fiducia.

Inviato

Si verissimo Nathaniel, credo sia come dici tu un po' per tutti, ma se non avessero chiuso il sito tu quei giocatori li avresti portati alla 5^? O saresti rimasto a PF?

Daniel, in questa occasione ancora la WotC non ha denigrato nulla. Ha solo tolto un supporto (illegittimo e non autorizzato) ai giocatori.

Giocatori che come hai detto hanno speso un sacco di soldi nei manuali delle passate edizioni, con cui tutto sommato si sono divertiti per anni.

Sono convintissimo che il sistema della WotC sia penoso. Ti ripresentano ogni 5 anni la stessa roba aggiornata alle nuove regole. La verità è che alla paizo con i loro AP hanno mostrato di avere molta più creatività. . .

Inviato

E ti pare che possano essere credibili denigrando dei prodotti fatti da loro stessi? Come possono convincere qualcuno che il nuovo prodotto sarà migliore usando questo metodo, dato che in partenza dichiarano di aver fatto delle porcherie? E anche li, sai già che dopo qualche anno spaleranno letame anche sull'edizione che stanno tentando di venderti per farti passare a quella che sarà la nuova. Davvero una gran strategia di marketing.

Ti dico la mia, se per pubblicizzare un prodotto denigri quelli precedenti, vuol dire che non hai molto di positivo da dire sulla merce nuova.

Sai qual è il problema? Che sarebbe solo un'altra delle volte in cui denigra i suoi prodotti. Forse gli utenti si sono stancati di questo comportamento.

Inviato

Per me il fatto che il sito sia stato chiuso adesso è la prova del fatto che l'azienda ci vede (utilizzatori di 3.5/PF) ancora come una minaccia, per questo ho detto che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

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Inviato

Secondo me è solo la dimostrazione che per cedere i diritti di sviluppo dei tool online devono dimostrare di saperli difendere (perchè altrimenti valgono 0).

E che centra?

Il tool non inficia minimamente l'utilizzo del manuale.

E dico di più!

"La pirateria non danneggia le vendite, ma le aiuta!"

Inviato

Secondo me è solo la dimostrazione che per cedere i diritti di sviluppo dei tool online devono dimostrare di saperli difendere (perchè altrimenti valgono 0).

Lettura possibilissima

Inviato

Per me il fatto che il sito sia stato chiuso adesso è la prova del fatto che l'azienda ci vede (utilizzatori di 3.5/PF) ancora come una minaccia, per questo ho detto che è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso.

Pienamente d'accordo. È solo l'ultimo degli interventi wotc che, legittimi o meno, hanno lasciato l'amaro in bocca agli utenti.

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Inviato

E che centra?

Il tool non inficia minimamente l'utilizzo del manuale.

E dico di più!

"La pirateria non danneggia le vendite, ma le aiuta!"

Primate, come evidente non parlavo dei manuali cartacei ma dei diritti di sviluppo dei tool digitali.

Diritti che la WotC cede in cambio di denaro. Avendoli ripresi da Trapdoor, li deve rivendere. Chi vuole acquisirli vuole una dimostrazione del fatto che siano difendibili. [per integrità - A domanda diretta WotC ha risposto We won't discuss licensing etc. Quindi non è certo al 100%]

Voilà il C&D (che era prevedibile ed opponibile). Quindi prendetevela con chi lancerà i digital tool nel 2015. O con chi non ha saputo gestire una letterina legale (senza andare lontani, i signori di PCGen risposero in ben altro modo quando toccò a loro).

Ma ognuno ha la maturità che crede.

Inviato

Quindi prendetevela con chi lancerà i digital tool nel 2015.

Anche quando usciranno quei digital tool, vedo improbabile che le vecchie edizioni siano supportate al pari di quelle nuove, l'azienda che avrebbe da guadagnarci?

Ciò che dici è comprensibile ma, come già detto, ciò che è accaduto è solamente parte di un problema più ampio (e prolungato nel tempo), determinato da una politica aziendale che non è riconducibile ad altri se non ala Wizard.

E' un meccanismo evidente nel gioco Magic, dove periodicamente l'azienda fa "scadere" alcune carte vendute qualche tempo prima, privandole di validità all'interno di alcuni formati di gioco. Con D&D si tenta di fare lo stesso, solo che l'arco di validità del prodotto è più ampio (dura alcuni anni) e, non essendo un gioco da torneo, non è altrettanto facile convincere l'utenza che i vecchi prodotti non siano più validi.

  • Supermoderatore
Inviato

Faccio un intervento veloce sulla "fair use" exception relativa alle limitazioni imposte dal copyright.

Il copyright è un diritto legale che impone forti limitazioni sulle modalità di utilizzo di un certo tipo di materiale. La giustificazione a priori dell'esistenza del copyright consiste nel permettere all'autore di finanziare sé stesso allo scopo di poter continuare lo sviluppo di nuovo materiale. In realtà ormai il discorso (purtroppo) è abbastanza lontano da questo semplice principio, ma penso sia utile per avere un'idea di base di quello di cui si parla.

Ci sono alcune eccezioni alla "copyright law", ad esempio la "fair use" exception. Il "fair use" è un principio che permette ad altri autori/persone di utilizzare parte di materiale protetto da copyright. In particolare, quello che D&DTools fa (faceva), può essere considerato text mining, cosa che viene generalmente accettata come difesa legale. Parlo di difesa legale perché il principio del "fair use" viene considerato come una difesa affermativa (ovvero è dovere di chi è accusato discolparsi).

Chiaramente in questo caso, la WotC ha approfittato della non volontà/possibilità da parte dell'autore di DnDTools di difendersi, ma questo non significa che D&DTools non fosse un prodotto legittimo.

P.S. Perdonate la terminologia forse non propriamente corretta. Non ho mai studiato legge, ma ho cercato comunque di far capire il concetto che c'è dietro a determinati funzionamenti legali.

Si verissimo Nathaniel, credo sia come dici tu un po' per tutti, ma se non avessero chiuso il sito tu quei giocatori li avresti portati alla 5^? O saresti rimasto a PF?

Io ho già acquistato i manuali della 5ed, consapevolissimo di voler continuare a giocare principalmente alla 3.5, ma ho visto nella 5ed una valida alternativa per campagne con presupposti diversi da quelli che uso per quelle 3ed.

Questa cosa al momento mi da così fastidio che è molto probabile che io non compri più niente che sia marchiato WotC (sì, neanche M:tG). Magari mi ricrederò, chissà...

Inviato

Il mio modesto contributo: la WotC ha tutte le ragioni per chiedere che non vengano pubblicati online i contenuti dei suoi manuali, altrimenti chi è il fesso che pur potendo avere tutto gratis, spende anche solo 15$ per comprare il .pdf su drivethrurpg.com (a parte me e pochi altri intendo)?

La cosa che mi da realmente fastidio e non capisco, è perché invece di chiudere non si siano limitati a chiedere la rimozione della descrizione completa.

Sul sito stesso della WotC stessa, fino a qualche tempo fa c'erano gli archivi della 3.5 in cui poter leggere una descrizione estremamente sintetica di talenti, classi, ecc. e poi indicava il manuale dove trovarlo. Quella pagina ormai mi sembra non ci sia più, e pure dndtool poteva fare la stessa cosa... Invece no.

Morale della favola, pure io che 4-5 pdf l'anno li compravo, adesso non so più dove trovare "un indice", per capire cosa mi serve... E certo non mi compro tutti i .pdf nella speranza che dentro ci siano talenti o incantesimi per le mie campagne.

Ciao, MadLuke.

Inviato

Perdonate, ma non arrivo a capire tanta difesa della Wizard. Poteva legalmente far chiudere Dndtools? Non ne sono del tutto sicuro, nel senso che l'autore del sito poteva forse reagire diversamente e ottenere che il sito restasse aperto, ma ha dichiarato di non avere le energie per farlo. Dato che io so bene cosa vuol dire trovarsi in una situazione in cui si ha ragione, ma per far valere le proprie ragioni contro gente che intende adire le vie legali (e ha molti più mezzi, economici e non solo) si dovrebbe spendere una quantità di energia e soldi tale da rendere la soluzione di lasciar perdere preferibile, lo capisco appieno.

C'è una bella differenza tra essere un ottimo archivista, compilatore ed informatico (sono esperto di archivi cartacei, ma non capisco un accidenti di quelli informatici, quindi perdonate se applico alla persona in questione aggettivi non del tutto esatti) ed essere un manager di un sito che, seppur amatoriale, si trova invischiato in vicende legali dalle proporzioni difficilmente prevedibili. Non tutti sono portati per lo scontro. Del resto, come scritto dall'autore del sito, chiunque può riportarlo in vita accedendo ai codici sorgente, che sono pubblici. Personalmente, mi auguro che qualcuno tra coloro che qui si lamentano del lassismo dell'autore, che non ha saputo rispondere opportunamente, o tra altri, in giro per il mondo, provveda a resuscitare questa risorsa, attrezzandosi poi per difenderla nei modi opportuni (licensing?).

Tuttavia il punto su cui vorrei esprimere la mia opinione, sebbene sia già stato eviscerato da altri, non è questo. Come già ampiamente detto, si tratta della politica aziendale della Wizard, che periodicamente rinnega un suo prodotto, arrivando a denigrarlo, per venderne uno nuovo. Questo problema nasce specialmente dal fatto che uno in particolare di questi prodotti (l'edizione 3.5) si è rivelato troppo longevo, commercialmente parlando. Del resto, pensate anche solo a questo paragone: all'uscita di D&D 5^ edizione ancora stiamo qui a confrontarla con la 3.5 (due edizioni fa), mentre all'uscita della 4^ edizione nessuno stava a confrontarla con AD&D seconda edizione, se non in modo numericamente marginale. Questo fatto è già, di per sé, sintomatico di una longevità notevolissima di un prodotto, il quale resta tuttora (includo pathfinder, di fatto il pacchetto regolistico è il medesimo) il sistema più utilizzato al mondo. Ora la Wizard, invece di prendere atto di questo fatto e cercare di trarne beneficio (in modo, certo, più limitato rispetto a quanto se ne trarrebbe se tutti i giocatori di 3.5 passassero alla 5), tenta di forzare la comunità dei giocatori a modificare i propri gusti, il che è difficilmente ottenibile.

Del resto l'investimento che un giocatore non occasionale (e, ancor più, un DM) effettua, economicamente, in un regolamento di D&D è rilevantissimo; ora, a meno di giocatori con un'idea assai consumistica del GdR, chi, come me, ha manuali per un valore complessivo che di fatto raggiunge i 1000 € difficilmente si deciderà a considerare tale patrimonio manualistico irrilevante, e a passare ad un'altra edizione, dopo anche magari 10 anni... a meno di novità rilevantissime ed eccezionali. Onestamente, chi ha investito così tante risorse in un sistema è ormai autosufficiente in esso, e mamma Wizard può provare a fare quel che vuole, ma anche se internet smettesse del tutto di esistere io e la mia nutrita comunità di giocatori saremmo perfettamente in grado di giocare per altri 40 anni a D&D 3.5 senza problemi. Internet (e le risorse ad esso connesse, come Dndtools) mi permettevano di giocare assai più facilmente. La chiusura del sito mi impedirà di giocare? La chiusura di questo forum mi impedirà di giocare? O forse, dovendo impiegare molto più tempo e fatica, riterrò più vantaggioso per me spendere un altro migliaio di euro, seppur dilazionato nel tempo, in manuali di una nuova edizione? La risposta mi sembra evidente, perlomeno sembrerà evidente anche a voi cosa io risponderei a questi quesiti.

Aggiungiamo anche un fatto psicologico, che chiamerò fattore Highlander. La Wizard cerca di impedirmi di giocare a D&D 3.5 e di forzarmi a passare alla sua nuova edizione, levandomi ogni aiuto e sostegno? Bene, io sarò ancor più riconfermato nel proposito di voler restare fedele alla "mia" edizione, resistendo ad ogni tentativo esterno. Perché un errore che la Wizard ha sempre fatto è questo: sottovalutare le persone, la loro volontà di ferro, la loro caparbietà, la loro cultura. Perché se tu mi offri diverse edizioni, tutte ugualmente supportate (da te o da altri, come nel caso di Dndtools), io sarò libero di scegliere, e tendenzialmente sceglierò com'è ovvio l'edizione in cui ho investito più risorse, ma non mi chiuderò alle altre, anzi, provandole potrei convincermi della loro bontà, o comunque ritenerle varianti adiafore, indifferenti, e per questo magari suggerire a dei neofiti di utilizzarle, in quanto più facilmente reperibili. Invece così mi chiuderò ad esse, per reazione alla chiusura che la Wizard fa nei miei confronti, nei confronti di me giocatore di 3.5, e inizierò i neofiti alla mia edizione, e basta, il che assume quasi l'idea di inclusione in un gruppo o in una loggia...

Inoltre, è evidente, come detto da Demian, che la Wizard ha paura di noi giocatori di 3.5. Ha paura di noi, e questo fatto (che, personalmente, mi lusinga assai) la porta a trattarci da nemici, senza capire che se tu mi sei ostile, anch'io lo sarò, è una reazione evidente ed elementare, e quindi più la WotC aumenta la sua ostilità nei nostri confronti, più noi saremo ostili ad essa, e conseguentemente meno portati ad assecondare le sue nuove scelte, tanto meno guadagno essa trarrà, e tanto più danno ricaverà dalla nostra attività, direttamente (il mancato acquisto delle nuove edizioni) ma, soprattutto, indirettamente: perché se la WotC sapesse coccolare i suoi giocatori, anche quelli delle vecchie edizioni, essi diverrebbero una grande forza a suo favore, anche dal punto di vista pubblicitario.

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Inviato

Su Reddit ho trovato un commento che è la chiosa perfetta di questo discorso:

WotC's failings with digital tools does not justify copyright infringement.

Do I wish there were legitimate tools that allowed me to search the content of every official 3.5 book ever published? Yes.

Do I think it's a shame that WotC shut this site down? Yes.

Do I think WotC has valid reasons for shutting this site down? Yes.

Am I going to get over it and continue to play my game with physical books and the occasional PDF? Yes.

Ps: credo che se davvero ci considerasse suoi nemici (uso il ci anche se sono passato alla 5a perchè tutti i miei prodotti sono per la 3.5) non avrebbe ristampato i manuali premium della 3.5 (ancora disponibili nei negozi e su Amazon)

Inviato

Ps: credo che se davvero ci considerasse suoi nemici (uso il ci anche se sono passato alla 5a perchè tutti i miei prodotti sono per la 3.5) non avrebbe ristampato i manuali premium della 3.5 (ancora disponibili nei negozi e su Amazon)

Io invece credo che tale mossa sia volta proprio a considerarci nemici: il manuale premium è per definizione un prodotto da collezione, non da utilizzare per il gioco. La stampa dei soli manuali premium mi sembra dire "Rassegnatevi, ormai la vostra edizione è buona solo come pezzo da museo."; altrimenti lascerebbero anche i prodotti online. Ribadisco, Dndtools non era di per sé illegale. Una persona con più energie e fondi del proprietario (o di me) avrebbe potuto senza troppa difficoltà difendere tale risorsa. Quindi le osservazioni del tipo "se la Wizard non ha supporti legali non è un buon motivo per adottarne di illegali" mi sembrano futili, dato che la risorsa non era, di per sé, illegale.

Inoltre, mi interessa poco se era o meno nei poteri della WotC di far chiudere il sito. Ciò che a me interessa non è il sito in sé (che non usavo neppure tantissimo) ma il segnale di guerra aperta con noi vecchi giocatori della 3.5, e più in generale l'atteggiamento della Wizard che tenta di distruggere la longevità di un prodotto da lei stessa creato e di costringere i giocatori su strade che loro non vogliono scegliere; ma credo di aver esposto tutto questo in maniera più che esauriente nel mio intervento precedente.

Inviato

altrimenti lascerebbero anche i prodotti online. Ribadisco, Dndtools non era di per sé illegale. Una persona con più energie e fondi del proprietario (o di me) avrebbe potuto senza troppa difficoltà difendere tale risorsa. Quindi le osservazioni del tipo "se la Wizard non ha supporti legali non è un buon motivo per adottarne di illegali" mi sembrano futili, dato che la risorsa non era, di per sé, illegale.

Inoltre, mi interessa poco se era o meno nei poteri della WotC di far chiudere il sito. Ciò che a me interessa non è il sito in sé (che non usavo neppure tantissimo) ma il segnale di guerra aperta con noi vecchi giocatori della 3.5, e più in generale l'atteggiamento della Wizard che tenta di distruggere la longevità di un prodotto da lei stessa creato e di costringere i giocatori su strade che loro non vogliono scegliere; ma credo di aver esposto tutto questo in maniera più che esauriente nel mio intervento precedente.

Collegati a http://www.dndclassics.com/ e vedrai la guerra che vi/ci fanno. Ci sono centinaia di volumi per tutte le edizioni e setting. Compresa la loro odiata (?) e temuta (?) 3.5.

La verità è che la WotC è più che felice di veder circolare in giro il materiale che ha prodotto, solo che giustamente, proprio perché lo ha prodotto, ci vuole lucrare sopra.

Inviato

wwanno, quel sito non prova nulla. la Wizard sa che i manuali piratati sono in ogni dove sulla rete, anche volendo non si potrebbe opporre alla loro diffusione (notare, non sto facendo un discorso a favore della pirateria, è la constatazione di un dato di fatto).

Stando così le cose, tanto vale che ci guadagni qualcosa pure lei mettendoli in vendita, piuttosto che subire il fenomeno in modo completamente passivo.

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