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[TdG] Racconti di Kalamar - Cronache Brandobiane


AndreaP

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Inviato

Markus

Sarà una lunga scalata borbotto mentre inizio a salire le scale, la spada pronta nella mano destra.

Faccio cenno agli altri di stare un paio di metri dietro e di fare piano mentre inizio la salita con le orecchie tese e l'arma pronta a scattare.


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Inviato

"Ma in che razza di guaio ci siamo cacciati? Possibile che Mordeln non sapesse di tutte queste persone?"

Maledicendo mentalmente la situazione, mi appresto a seguire Markus, ma prima chiedo sottovoce a Mordeln: "Sopra si sente del movimento. C'è modo di evitare queste persone?"

Inviato

Mentre salivano le buie scale Mordeln rispose sottovoce a Plimkin “Entriamo nel castello vero e proprio. Da qui dovrei conoscere la strada, ma il rischio di incontrare qualcuno aumenta.”

Percorse due rampe di scale la strada si chiudeva con una porta di legno. “Al di la della porta vi è il cortile del castello” disse Mordeln dobbiamo attraversarlo completamente raggiungendo una delle due porte al di la. Danno accesso alla zona dei servitori e alla sala da pranzo: a quest’ora saranno vuote. Li ci sono le scale.” aggiunse. “Ah e sarà meglio spegnere le luci: il castello è illuminato e sembrerebbe strano” concluse.

Oltre la porta non si avvertivano rumori

@all

Inviato

Markus

Aspetto che le torce vengano estinte prima di aprire la porta che da sull'esterno. Ripongo anche la spada per evitare che un riflesso sul metallo mi tradisca e prendo il mio fedele arco, accarezzando per un attimo il legno liscio dei flettenti.

Lasciatemi dare un'occhiata, vi farò segno di avanzare se la via è sicura.

Apro leggermente la porta e se mi sembra tutto tranquillo scivolo fuori cercando luoghi coperti o dove non arrivano luci per pianificare una pista sicura per gli altri.

Inviato

Non appena percepisco i rumori che mi indicano che il cane si è risvegliato, mi piazzo nelle retrovie

Io vi copro le spalle dico agli altri seguendoli ma gettando, di tanto in tanto, un'occhiata dietro per evitare brutte sorprese

Inviato

Markus aprì lentamente la porta: al di la la luna illuminava uno splendido giardino con ricchi alberi, un piccolo camino e un arnia per api. L’edificio che lo circondava era lo stesso del castello.

Numerose porte si aprivano su di esso: dai piani superiori non si intravedevano luci.

Sulla destra una scala ripida portava al primo piano. Affianco ad essa una grossa porta ad arco chiusa da una grata dava dava su quello che doveva essere l’ingresso al castello.

Da una doppia porta sul lato destro si avvertiva il nitrire di cavalli.

@all

Inviato

Markus

Faccio un passo nel giardino controllo che sulle scale non ci sia nessuno.

Avanzo quindi verso la porta singola direttamente davanti a noi, cercando di sfruttare il più possibile il riparo dato dagli alberi.

Arrivato alla porta controllo se è aperta ed entro per verificare che sia effettivamente vuota.

Inviato

Markus attraversò velocemente il giardino. Senza perdere tempo Mordeln lo seguì.

Intorno non si vedeva nessuno.

Raggiunta la porta il ranger vide che era solo accostata. Con cautela la aprì. Dentro vi era una semi oscurità: l’unica luce veniva da un focolare ancora acceso. Era una cucina con un grosso tavolo, botti e una dispensa, oltre che due porte.

Non vi era nessuno. Del vociare veniva dalla porta alla loro sinistra.

Mordeln prontamente indicò quella che dava sulla destra.

@all

Inviato

Camminando in punta di piedi mi accodo a Markus e sbircio nella stanza. Con cautela mi avvicino alla porta di destra e appoggio un orecchio, per capire se c'è qualcuno dall'altra parte.

@DM:

Spoiler:  
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Inviato

La stanza in cui erano risultava pervasa da odore di cavolo bollito.

Plimkin appoggiò l’orecchio alla porta: nessun rumore al di la secondo lo gnomo. Lo gnomo intravvide che vi era una fessura nell’anta, dovuta probabilmente all’età vetusta. Permetteva di vedere al di la una piccolo atrio con una porta sulla destra, al di la della quale si intuiva una scala.

Una grassa risata fece sobbalzare i quattro. Al di la della porta a sinistra chiunque ci fosse stava divertendosi ed era chiaramente attivo.

Neanche dal cortile che avevano appena lasciato si udivano rumori

Una goccia di sudore scese sulla guancia di Mordeln

@all

Inviato

Markus

Accendiamo le torce e togliamoci da qui bisbiglio mentre inizio a salire la scala trascinando con me Mordeln.

Mentre gli altri preparano le luci, faccio qualche scalino al buio per controllare che non ci siano voci o rumori sul nostro cammino.

Inviato

Il silenzio innaturale che regna attorno a noi viene rotto da una forte risata, che per poco non mi fa pronunciare un grido di sorpresa

Meglio che a reggere le torce sia qualcun'altro dico mostrando la mia catena Ho bisogno di entrambe le mani per combattere

Inviato

Markus salì le scale seguito dagli altri. Raggiunto il primo piano la scala continuava a salire. Davanti a loro tuttavia si apriva una specie di atrio finemente arredato con arazzi rappresentanti battute di caccia e tappeti.

Tutto era in silenzio e buio. La luce portata da Plimkin illuminava alcune porte e una stanza laterale sulla destra.

Di fronte a loro un’altra scala saliva.

Mordeln intervenne sottovoce. “E’ al piano di sopra. Ma non possiamo salire da questa scala che porta solo ad uno sgabuzzino. Dobbiamo prendere quella li di fronte al di la dell’atrio.

@all

Spoiler:  
Mappa aggiornata

https://drive.google.com/open?id=0B6WhRefTA9oOdE55UGhmUTl6Ujg&authuser=0

Voi siete dove vi è la croce rossa. Mordeln indica la scala di fronte a voi a nord.

Inviato

Il ranger avanzò furtivo nell’oscruità illuminata parzialmente da Plimkin.

L’atrio sulla destra si apriva sulla destra su una stanza piena di animali imbalsamati. Una vera e propria stanza dei trofei, conteneva una varietà di esseri esposti per significare l’abilità venatoria dei Duchi di Etwerl. Insieme a questi alcuni strani suppellettili e due grossi dipinti rappresentanti scene di battute di caccia.

Davanti a lui invece le scale salvano ancora.

Improvvisamente delle voci giunsero dalla prima porta alla sua sinistra. Voci femminili all’interno stavano parlando e ridendo.

@all

Inviato

"Lo sapevo, lo sapevo che non poteva andare tutto liscio!" Imprecando mentalmente cerco un nascondiglio e aspetto (poco) che anche gli altri facciano altrettanto, poi spengo la torcia, sperando che nessuno abbia visto la sua luce.

Inviato

In silenzio, per quanto mi è possibile, seguo i miei compagni all'interno del castello; improvvisamente delle voci ci bloccano sul posto: provengono da una porta alla nostra sinistra. Impreco mentalmente per non fare rumore e cerco di guadagnare un punto più riparato, osservando la porta però, pronto a combattere se necessario

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