La Grande Caccia II - Gruppo in solitaria (Parte 5) [Alonewolf87 - D&D 3.5]

[Alonewolf87]

Dopo il vento inizia ad arrivare la pioggia.

[Loupissi]

che tempaccio....e sì che siamo in una struttura sottoterra...ah la magia... borbotto mentre continuo ad attendere

[Alonewolf87]

Iniziano a sentirsi tuoni e fulmini in lontananza.

[Loupissi]

Osservo la lancia Sulmann...puoi tirarti protezioni o simili? Perchè non vorrei mai che un fulmine venga attirato dalla lancia....o posso darti in qualche modo protezione?

[Alonewolf87]

No non posso lanciare incantesimi durante la prova, negherebbe il senso della cosa. E sì spesso capitava esattamente quello che dici tu dato che spesso queste prove avvenivano all'aperto.

[Loupissi]

comprendo....beh ma il senso della prova sarebbe? Esser abbastanza tenaci da resistere a nove giorni di digiuno ed intemperie? E se ci attaccassero, potrei combattere con i nemici o invaliderebbe la prova il mio intervento?

[Alonewolf87]

Ho il diritto di scegliere un campione per proteggermi, se così desidero, ma solo contro creature di vario genere. Dalla natura non posso difendermi, devo accettare il naturale ordine delle cose.

[Loupissi]

Annuisco soddisfatto della risposta beh sembra legittima come cosa...quindi lo scopo della prova sarebbe? Testare la tua resistenza?

[Alonewolf87]

La mia forza di volontà, la mia capacità di accettare tutto ciò che Thonderol mi riserva, nel bene o nel male.

[Loupissi]

comprendo... detto ciò attendo vigile

[Alonewolf87]

Nel giro di poco vi trovate sotto un diluvio torrenziale, con i fulmini che iniziano a colpire l'albero.

[Loupissi]

Beh non male vero? esclamo per farmi sentire oltre il rumore della pioggia non so te ma avevo giusto giusto un po' di caldo!

[Loupissi]

[Riepilogo, da sessione dal vivo]

Graxar e Sulman riescono nella prova dei nove giorni, sconfiggendo giganti e tentazioni.

A Graxar compare Sabellicus che gli propone più volte di desistere dai suoi intenti e riprendersi le figlie, ma questi rifuta tutte le volte.

Alla fine dei nove giorni si palesa loro l'elmo di Thonderol, dopo l'apparizione di Thonderol stesso.

Usciti dalla piramide la Sapiente fa sapere al guerriero del Nord che per lui ci sono brutte notizie; in una tenda nera giacciono i corpi delle figlie.

Tornando, tramite incantesimo, alla città con i corpi; il Crociato e il sacerdote di Thonderol provano a rianimare i cadaveri.

Al risveglio del primo cadavere scoprono che l'anima incarnata è quella del figlio di Sabellicus, incontrato in precedenza, che spiega loro dell'esistenza di una sorella e del fatto che segue il padre solo per convenienza.

Dopo alcune domande il corpo con l'anima del figlio di Sabellicus, d'ora in poi rinominato Shingi, crolla morto; è probabile che il potente chierico abbia risistemato l'anima del figlio non prediletto nel corpo d'origine.

Tornano da Rhaissa che li avvisa della presenza di Sabellicus.

Lì inizia una discussione dove a Graxar si palesa la cavolata che ha commesso nel non accettare il patto precedente; ora gli si presentano due possibilità: venire atomizzato dall'avatar di questo dio onniputente (cioè potente sopra ogni cosa) o rinunciare nuovamente ai suoi propositi con annessa cancellazione di ricordi riguardo al dio, a Sabellicus, la rivolta e tutto il resto.

Il nostro Eroe accetta ques'ultima condizione, visto che prima ha chiesto a Tipasa di prendersi lui il botto di cambio della realtà e sopressione dell'istinto rivoltoso; così da poter crescere di potenza in tranquillità e lasciare il vecchio maestro fuori da ogni tipo di conflitto indesiderato.

Jareth ed il popolo dele Ombre non è contento della scelta effettuata ed abbandona Graxar, lasciandolo alla vita che faceva in precedenza con le varie caccie e il vago ricordo delle figlie.

Gli anni passano e....

[Alonewolf87]

Graxar si risveglia dopo una grassa nottata di riposo nel suo grande letto di quercia. La giornata si preannuncia stupenda e la luce filtra dalle finestre.

Un leggero postumo di doposbornia dalla serata precedente ad un evento con Briatorus gli prende ancora le tempie.

Rahissa è già in giardino a accudire i fiori mentre i vari servitori si avvicendano intorno a lei prendendo ordini e gestendo la giornata.

[Loupissi]

Esco, beandomi della bella giornata, andando a salutare la mia compagna.

[Alonewolf87]

Rahissa ti saluta felice abbracciandoti e dandoti un veloce bacio sulla guancia.

Mentre vi viene portata la colazione Rahissa ti fa un breve elenco degli impegni della giornata.

State discutendo della nuova linea di pozioni curative quando una gigantesca ombra passa sul giardino oscurandolo ed un rumore di enormi ali rimbomba nell'aria.

In un turbine di vento e rami spezzati un gigantesco drago di color bronzo atterra vicino a voi, un cavaliere in armatura violacea sulla groppa.

[Loupissi]

Sgrano gli occhi alla vista del Drago.

Mi alzo in piedi e mi avvicino verso la bestia e al suo cavaliere, salutando con un cenno della mano gradite qualcosa da mangiare signori?

[Alonewolf87]

Il cavaliere ti fa cenno di salire con lui sul drago.

[Loupissi]

Chi sei tu? gli domando per poi osservare Rhaissa

[Alonewolf87]

Il cavaliere tace