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Creazione oggetti magici e spesa in PE


Magoselvaggio

Messaggio consigliato

Si ma un mago che ha accesso a ricchezza infinita non venderebbe mai qualcosa che SA CON CERTEZZA di valere molto più dei semplici soldi. Su questo penso che siamo tutti d'accordo px>>>>money.

Io sono convinto che la figura dell'incantatore creatore di oggetti magici in massa non abbia senso. E tra l'altro non è neanche un archetipo fantasy mi risulta. L'unica ambientazione in cui ha un senso è in Eberron, dove esiste l'apposita classe dell'artefice.

Gli oggetti magici, a mio modo di vedere, non vengono creati dagli incantatori allo scopo di essere venduti, ma allo scopo di essere utilizzati per i loro fini. Quindi io, in quanto mago, potrei creare una spada magica, ma non con lo scopo di venderla, ma perché lo ritengo utile per me. Per esempio perché serve al mio guerriero compagno di avventura, e se rendo più forte lui salvo le chiappe anche a me. Oppure perché serve alla mia nazione, ed io sono un mago patriottico. Oppure perché un certo oggetto magico serve a me. Oppure perché lo voglio scambiare con qualcosa veramente di valore (ovvero non mo, ma per esempio un raro incantesimo). Cose del genere.

Con questo non voglio dire che non debba esistere un mercato degli oggetti magici. Ma:

1) Questo mercato è piccolo, perché gli oggetti magici sono rari (come dovrebbero essere). D'altronde la Guida del Dungeon Master fornisce la ricchezza delle comunità in base alla loro dimensione. Non avrebbe senso che, da regole, una metropoli abbia un limite di monete d'oro di 100.000 mo, e poi sia piena di negozi magici che ti vendono oggetti per tutti i gusti (che se li sommi viene fuori un valore di mo esorbitante).

2) Questo mercato vende oggetti magici non che sono stati creati appositamente per la vendita, ma che sono stati recuperati in qualche modo. La spada lunga+4, se mai troverai un venditore, non è stata creata per tirar su soldi da un mago negoziante, ma è stata venduta al venditore da un avventuriero che l'ha recuperata da un mostro, oppure è il lascito di qualche incantatore dei tempi andati (gli oggetti magici, qualunque sia stata la loro funzione originaria, tendono a sopravvivere a lungo), o altre ipotesi del genere.

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Io sono convinto che la figura dell'incantatore creatore di oggetti magici in massa non abbia senso. E tra l'altro non è neanche un archetipo fantasy mi risulta. L'unica ambientazione in cui ha un senso è in Eberron, dove esiste l'apposita classe dell'artefice.

Gli oggetti magici, a mio modo di vedere, non vengono creati dagli incantatori allo scopo di essere venduti, ma allo scopo di essere utilizzati per i loro fini. Quindi io, in quanto mago, potrei creare una spada magica, ma non con lo scopo di venderla, ma perché lo ritengo utile per me. Per esempio perché serve al mio guerriero compagno di avventura, e se rendo più forte lui salvo le chiappe anche a me. Oppure perché serve alla mia nazione, ed io sono un mago patriottico. Oppure perché un certo oggetto magico serve a me. Oppure perché lo voglio scambiare con qualcosa veramente di valore (ovvero non mo, ma per esempio un raro incantesimo). Cose del genere.

Con questo non voglio dire che non debba esistere un mercato degli oggetti magici. Ma:

1) Questo mercato è piccolo, perché gli oggetti magici sono rari (come dovrebbero essere). D'altronde la Guida del Dungeon Master fornisce la ricchezza delle comunità in base alla loro dimensione. Non avrebbe senso che, da regole, una metropoli abbia un limite di monete d'oro di 100.000 mo, e poi sia piena di negozi magici che ti vendono oggetti per tutti i gusti (che se li sommi viene fuori un valore di mo esorbitante).

2) Questo mercato vende oggetti magici non che sono stati creati appositamente per la vendita, ma che sono stati recuperati in qualche modo. La spada lunga+4, se mai troverai un venditore, non è stata creata per tirar su soldi da un mago negoziante, ma è stata venduta al venditore da un avventuriero che l'ha recuperata da un mostro, oppure è il lascito di qualche incantatore dei tempi andati (gli oggetti magici, qualunque sia stata la loro funzione originaria, tendono a sopravvivere a lungo), o altre ipotesi del genere.

Su questo sono d'accordo, dall'inizio alla fine.

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Si ma un mago che ha accesso a ricchezza infinita non venderebbe mai qualcosa che SA CON CERTEZZA di valere molto più dei semplici soldi. Su questo penso che siamo tutti d'accordo px>>>>money.

Cioè lui sa che gli costa dell'energia ma non può sapere che questa energia lo allontana magari del FONDAMENTALE 17esimo livello sennò mi sembra ovvio che non lo farebbe mai.

Ed infatti è il punto fondamentale di tutta la discussione, io dico che un mago che ha Int 30 e vede che lui "tende a fare progressi" più lentamente del guerriero a cui ha fatto la spada, prima o poi si renderà conto che la creazione di un oggetto gli porta via delle energie che invece al guerriero appunto non vengono mai sottratte.

Questo porta inevitabilmente a far dire al mago "ma chi me lo fa fare? le mie energie non varranno mai qualche MO" e quindi il punto di tutta la discussione era: prima o poi un mago dirà al guerriero: non solo mi paghi il tempo che impiego a farti la spadina sotto forma di MO ma mi invento anche un bell'incantesimo con il quale faccio mettere a te l'energia necessaria per rendere magico un oggetto.

Ora secondo voi un guerriero pur di avere una spada "come dice lui" non sarebbe disposto a fare questo sacrificio? E perchè un mago dovrebbe sacrificare parte di sè per qualche spicciolo con cui poi non fa nulla?

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Perché il mago è tra le classi più potenti del gioco. Anche se rimanesse indietro di uno o due livelli, l'esperienza di gioco non ne risentirebbe.

Il guerriero invece già ha i suoi problemi, già è inferiore a un mago del suo stesso livello, ci manca solo che gli fai perdere i PE e siamo a posto.

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Perché il mago è tra le classi più potenti del gioco. Anche se rimanesse indietro di uno o due livelli, l'esperienza di gioco non ne risentirebbe.

Il guerriero invece già ha i suoi problemi, già è inferiore a un mago del suo stesso livello, ci manca solo che gli fai perdere i PE e siamo a posto.

Io non sto parlando a lvl di gioco, sto parlando a lvl di realisticità.

Se vuoi un bilanciamento fai come nell'Advanced quando ogni PG saliva con progressioni diverse a seconda di che classe fosse.

Oppure se vuoi VERAMENTE bilanciare ci sono 2 modi:

1) fai salire più rapidamente il mago nei primi 3-4 lvl e poi lo fai salire più lentamente negli ultimi 3-4.

2) giochi solo campagne da lvl 5 a lvl 15.

Così, secondo me, non è coerente. Cioè: che ci sia un modo UNIVOCO per le cose. Se il problema è quello che l'oggetto magico deve essere una cosa rara, che sia difficile reperire le componenti per la costruzione.

Io mi chiedo: tante volte andiamo nel "negozietto sotto casa" a fare la spesa: "vediamo... mi dia... una bacchetta delle PdF, 5 pergamene di invisibilità, una spada +3... Ah già mi stavo scordano l'armatura +4! Lo dico sempre a Grunt di scrivermelo per bene quello che devo comprargli!"

Questi PE chi li ha persi? è possibile che ci siano così tanti maghi di lvl alto pronti a perdere "energia vitale INSOSTITUIBILE" per delle MO? E soprattutto per mettere quegli oggetti lì, con la possibilità che non vengano mai comprati e che quindi i propri PE vadano irrimediabilmente perduti?

Chi lo farebbe? Chi andrebbe in giro con 2 lvl in meno, e quindi con più possibilità di essere uccisi, magari castando di 5° quando il chierico casta di 6°, per avere LA POSSIBILITA' (non la sicurezza) di guadagnare in futuro gli stessi soldi che ha investito? Cioè, comunque la vogliamo vedere non c'è guadagno a fare gli oggetti magici per un mago e quindi la regola così com'è doovrebbe portare alla quasi scomparsa di quest'ultimi eccezion fatta per qualche rarissimo oggetto da mago (se lo faccio per me magari mi sta bene perdere dell'energia vitale... anche se io personalmente non li farei nemmeno per me).

Nota - %2$s Ricorda che il linguaggio da SMS è vietato dal punto 2.24 del Regolamento.
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Io ho detto che il mago è tra i più potenti del gioco, punto. Non ho detto che è tra i più potenti del gioco dal 17º livello in poi.

E comunque io non ho detto che il sistema di creazione degli oggetti è un metodo di bilanciamento degli incantatori. Quello che ho detto è che il mago è più forte della maggior parte degli altri giocatori anche con due livelli in meno, quindi non ha motivo di lagnarsi. Che senso ha fare una houserule per impedire che il mago "rimanga indietro", quando la maggior parte delle altre classi sono perennemente indietro rispetto al mago?

In secondo luogo, su come funziona o dovrebbe funzionare il mercato degli oggetti magici ho già risposto sopra. Ed è coerente con la perdita di PE.

E infine, tu stai facendo metagaming. Un mago non pensa "Devo sacrificare PE che mi servirebbero per acquisire un livello di classe e quindi diventare più potente". A parte che i personaggi non hanno idea di cosa siano i livelli, i personaggi non sono neanche sicuri di essere vivi il giorno successivo. Io come mago sono più che disposto a sacrificare qualche PE per fare una spada al mio amico guerriero per essere sicuro che il mio gruppo sopravviva. Perché pensare che "Tanto siamo i protagonisti, il mondo di gioco ruota intorno a noi, è ovvio che se non facciamo ca**ate sopravviviamo" è sempre metagaming.

E comunque, se per te è tanto drammatico perdere qualche PE per l'equipaggiamento dei tuoi compagni, che cosa fai quando muori e un livello lo perdi di sicuro? Ti si rovina l'esperienza di gioco?

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Io ho detto che il mago è tra i più potenti del gioco, punto. Non ho detto che è tra i più potenti del gioco dal 17º livello in poi.

E comunque io non ho detto che il sistema di creazione degli oggetti è un metodo di bilanciamento degli incantatori. Quello che ho detto è che il mago è più forte della maggior parte degli altri giocatori anche con due livelli in meno, quindi non ha motivo di lagnarsi. Che senso ha fare una houserule per impedire che il mago "rimanga indietro", quando la maggior parte delle altre classi sono perennemente indietro rispetto al mago?

In secondo luogo, su come funziona o dovrebbe funzionare il mercato degli oggetti magici ho già risposto sopra. Ed è coerente con la perdita di PE.

E infine, tu stai facendo metagaming. Un mago non pensa "Devo sacrificare PE che mi servirebbero per acquisire un livello di classe e quindi diventare più potente". A parte che i personaggi non hanno idea di cosa siano i livelli, i personaggi non sono neanche sicuri di essere vivi il giorno successivo. Io come mago sono più che disposto a sacrificare qualche PE per fare una spada al mio amico guerriero per essere sicuro che il mio gruppo sopravviva. Perché pensare che "Tanto siamo i protagonisti, il mondo di gioco ruota intorno a noi, è ovvio che se non facciamo ca**ate sopravviviamo" è sempre metagaming.

E comunque, se per te è tanto drammatico perdere qualche PE per l'equipaggiamento dei tuoi compagni, che cosa fai quando muori e un livello lo perdi di sicuro? Ti si rovina l'esperienza di gioco?

Che c'entra la morte del PG? Quella è una cosa che può succedere, il creare un oggetto non è che ti capita, lo decidi scientemente.

E comunque il fatto che gli altri si migliorino e tu no dopo aver creato un oggetto è già abbastanza per uno con intelligenza 30 per fargli capire che c'è una relazione stretta tra il creare ed il "perdere energia vitale". Infine un gruppo come lo prefersci composto (parliamo sempre per pararci in sederino):

A) Mago 17°, Grr 17°, Chierico 17°, Ranger 17° tutti ben equipaggiati

B) Mago 15°, Grr 17°, Chierico 17°, Ranger 17° tutti con equipaggiamenti sopra la norma

Io mi prendo il primo gruppo, preferisco un mago di lvl più alto ad uno che per fare una spada non casta di lvl superiore.

Nota - %2$s Ricorda che il linguaggio da SMS è vietato dal punto 2.24 del Regolamento.
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Trovo improbabile che un mago riesca a notare che gli altri "si migliorino". Primo, perché i miglioramenti dei combattenti sono scarsamente notabili, la maggior parte delle volte sono meri incrementi numerici. Secondo, perché un mago molto probabilmente non ha la competenza per notare i piccoli miglioramenti nello stile di combattimento di un combattente (allo stesso modo in cui un combattente con Sapienza Magica 0 non capisce un'acca di magia). Terzo, se ho appena fatto una spada magica per il mio guerriero, come faccio a dire che è migliorata la sua capacità di brandirla invece che pensare che sono un figo da paura nel creare spade magiche? Quarto, in una logica che non si basa sulle meccaniche di gioco, in che modo la bravura nella scherma può essere collegata allo studio delle arti magiche? Quinto, anche i chierici sono incantatori e possono contribuire alla spesa in PE.

Ad ogni modo, cerchiamo di essere seri, per favore. In quale partita creare oggetti magici ti fa perdere due livelli? Io ho detto che un mago non è scemo a creare oggetti magici per il suo gruppo, non che ogni PE che guadagna deve investirlo in quella attività. Né che tutti i maghi devono fare così.

Suppongo che nelle tue partite quindi nessuno lanci incantesimi che costano PE. Caspita, se spendere i PE per ottenere un oggetto permanente è un dramma, non voglio osare pensare cosa dev'essere spendere PE per un effetto momentaneo.

Secondo il tuo modo di vedere, un mago dovrebbe gentilmente chiedere al guerriero e al ranger di lasciare il gruppo, o andarsene lui. Perché un mago con Intelligenza 30 dovrebbe vedere che i combattenti non sono veramente necessari e che sono solo lattine succhia PE (visto che vanno divisi per i componenti del gruppo). Un mago con Intelligenza 30 dovrebbe notare che avere un compagno guerriero non è conveniente se l'obiettivo è guadagnare PE, se voglio un combattente me lo prendo con Autorità che almeno non mi ciuccia PE. O meglio ancora con Autorità mi prendo un mago che li evoca i combattenti.

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  • Supermoderatore

è possibile che ci siano così tanti maghi di lvl alto pronti a perdere "energia vitale INSOSTITUIBILE" per delle MO?
A quanto pare sì, visto il numero di oggetti meravigliosi presenti in ogni avventura ufficiale. ;-)

Inoltre, perché la reputi insostituibile, se esistono diversi modi per incrementare i propri PE (alcuni anche fuori dal combattimento)?

Chi andrebbe in giro con 2 lvl in meno, e quindi con più possibilità di essere uccisi, magari castando di 5° quando il chierico casta di 6°, per avere LA POSSIBILITA' (non la sicurezza) di guadagnare in futuro gli stessi soldi che ha investito?
Il guadagno è superiore ai soldi investiti.

L'argomentazione sull'avventura è fallace, dato che lo stesso mago potrebbe rimanere nel medesimo villaggio a combattere le stesse creature a GS costante, autoalimentando il proprio negozio e gestendo il mercato cittadino.

Perchè in un gioco basato sui PE uno dovrebbe perderli mentre tutti gli altri no?
Se reputi D&D basato sui PE fai prima a giocare a Final Fantasy. ;-)

[...] meglio ancora con Autorità mi prendo un mago che li evoca i combattenti.
Concordo nuovamente con quanto dichiarato da Fenice.
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A quanto pare sì, visto il numero di oggetti meravigliosi presenti in ogni avventura ufficiale. ;-)

E ti sembra normale?

Inoltre, perché la reputi insostituibile, se esistono diversi modi per incrementare i propri PE (alcuni anche fuori dal combattimento)?

Quali sono? Mi interessa veramente.

Il guadagno è superiore ai soldi investiti.

No, il guadagno è esattamente uguale (se non inferiore) ai soldi investiti, se crei e spendi 1 e lo vendi a 2 al massimo hai guadagnato 1 ma in molti casi, vendendo ai compagni di avventura, si tende a vendere anche a meno guadagnando di fatto meno dell'investimento.

L'argomentazione sull'avventura è fallace, dato che lo stesso mago potrebbe rimanere nel medesimo villaggio a combattere le stesse creature a GS costante, autoalimentando il proprio negozio e gestendo il mercato cittadino.

E non staresti giocando...

Se reputi D&D basato sui PE fai prima a giocare a Final Fantasy. ;-)

Hai ragione, mi sono espresso male, intendevo che non si dovrebbe giocare assolutamente con i PE, è sbagliato di base, il ragionamento lo faccio ancora più estremo di te, dico che i giocatori non dovrebbero pensare ai PE perchè non dovrebbero esistere.

Concordo nuovamente con quanto dichiarato da Fenice.

Non stiamo facendo una discussione sull'ottimizzazione di un PG, stiamo discutendo sull'opportunità o meno della perdita di PE, del giusto o no che un PG debba perdere PE ed un altro no.

Ho risposto direttamente nel QUOTE

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  • Supermoderatore

E ti sembra normale?
Considerando il rapporto di mercanti, negozianti e di avventurieri, decisamente sì. ;-)

Quali sono? Mi interessa veramente.
Disattivare trappole, superare sfide con l'ingegno e con le strategie, premi per l'interpretazione. Trovi tutto nella GdDM subito dopo le tabelle di avanzamento in PE.

No, il guadagno è esattamente uguale (se non inferiore) ai soldi investiti
Credo dovresti rileggere il paragrafo Creazione oggetti magici o le note indicate alla fine della descrizione degli oggetti presentati nella GdDM.

Se il guadagno (stiamo parlando di oggetti magici e citi le monete d'argento?) fosse uguale ai costi, la meccanica ed il mercato stesso non esisterebbero.

Il prezzo che applichi per i tuoi compagni non riguarda la meccanica, visto che è una tua (e di ogni altro giocatore) scelta arbitraria.

Dimentichi inoltre che se sei un avventuriero generi un ulteriore investimento potenziando un tuo alleato, perché trarrai benefici diretti (al contrario del normale cliente).

E non staresti giocando...
Delle due l'una: o stiamo parlando di due giochi diversi (uno dei quali sembra Devastazione&Desideri) o ti sei dimenticato che esempio hai fatto. :think:

Rileggi la citazione del tuo post: non hai parlato dei Pg (dei giocatori, che giocano), ma dei png (del DM, che narra) dai quali Grunt e il tuo Pg vanno a fare la spesa al negozio sotto casa. E' mai possibile che vogliano aprire un negozio (con due livelli in meno rispetto ai loro vecchi compagni)? Evidentemente sì, altrimenti altri avventurieri non potrebbero combattere in modo opportuno.

Ti ricordo inoltre che Dungeons&Dragons presenta diverse avventure cittadine ufficiali, nonchè numerose regole specifiche e varianti di classe, che mi permetterebbero di divertirmi non poco se volessi interpretare un mercante cangiante che abbia come fine ultimo quello di aprire un negozio nella propria città.

Se per te non è giocare, non so cosa scriverti...

Non stiamo facendo una discussione sull'ottimizzazione di un PG, stiamo discutendo sull'opportunità o meno della perdita di PE, del giusto o no che un PG debba perdere PE ed un altro no.
Quindi se Fenice scrive un post sulla birra non posso concordare con quanto ha dichiarato se la penso come lui, come in questo caso? Prego?! :eek:
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Considerando il rapporto di mercanti, negozianti e di avventurieri, decisamente sì. ;-)

Ed infatti non è logico che ce ne siano così tanti, è come se nel mio paese (di 20.000 abitanti e portando il rapporto sul calcio) vivessero 50 giocatori tra serie A B C. Capirai che ad un certo punto la percentuale di questi dovrebbe essere troppo alta. Si arriverebbe all'assurdo che ogni doungeon del mondo, ogni drago, ogni singolo goblin dovrebbe avere i bigliettini per la fila: "Dlin Dlon, è ora il turno del numero 8, prego si avvicini al goblin e lo massacri. Dlin Dlon.

Disattivare trappole, superare sfide con l'ingegno e con le strategie, premi per l'interpretazione. Trovi tutto nella GdDM subito dopo le tabelle di avanzamento in PE.

Ok grazie

Credo dovresti rileggere il paragrafo Creazione oggetti magici o le note indicate alla fine della descrizione degli oggetti presentati nella GdDM.

Sono andato a rileggerlo: il costo per un incantatore è 1/2 del valore di mercato + 1/25 in PE (come infatti mi sembrava di aver scritto) quindi se vuoi rivenderlo al valore di mercato al massimo ci guadagni gli stessi soldi che hai speso.

Parlo di GUADAGNO, non di INTROITO, è ovvio che l'entrata è doppia...

Se il guadagno (stiamo parlando di oggetti magici e citi le monete d'argento?) fosse uguale ai costi, la meccanica ed il mercato stesso non esisterebbero.

A parte che stavo facendo un esempio e quindi parlare di MA, di MO o di MR non fa differenza, è chiaro che in questo caso ho sbagliato a digitare...

Il prezzo che applichi per i tuoi compagni non riguarda la meccanica, visto che è una tua (e di ogni altro giocatore) scelta arbitraria.

Dimentichi inoltre che se sei un avventuriero generi un ulteriore investimento potenziando un tuo alleato, perché trarrai benefici diretti (al contrario del normale cliente).

Delle due l'una: o stiamo parlando di due giochi diversi (uno dei quali sembra Devastazione&Desideri) o ti sei dimenticato che esempio hai fatto. :think:

Rileggi la citazione del tuo post: non hai parlato dei Pg (dei giocatori, che giocano), ma dei png (del DM, che narra) dai quali Grunt e il tuo Pg vanno a fare la spesa al negozio sotto casa. E' mai possibile che vogliano aprire un negozio (con due livelli in meno rispetto ai loro vecchi compagni)? Evidentemente sì, altrimenti altri avventurieri non potrebbero combattere in modo opportuno.

Dando per assodato che nel mondo non c'è un rapporto di 1/10 tra giocatori che vincono il mondiale e cittadini comuni, il mio esempio si era spostato sui PG.

Ti ricordo inoltre che Dungeons&Dragons presenta diverse avventure cittadine ufficiali, nonchè numerose regole specifiche e varianti di classe, che mi permetterebbero di divertirmi non poco se volessi interpretare un mercante cangiante che abbia come fine ultimo quello di aprire un negozio nella propria città.

Se per te non è giocare, non so cosa scriverti...

Quindi tu mi dici che un gioco che esalta l'avventura è divertente alo stesso modo se giocato come se io fossi il macellaio sotto casa... "Bonggiorno Signò che je dò oggi?" e giù grasse risate...

Quindi se Fenice scrive un post sulla birra non posso concordare con quanto ha dichiarato se la penso come lui, come in questo caso? Prego?! :eek:

Ah va benissimo, solo che non si sta parlando di quello, concorda quanto vuoi. Allora ti dico che a me piace il cielo azzurro, stendermi sui prati, ascoltar cantare gli uccellini e magari in tutto questo idillio farmi anche un pisolino. Non c'entra niente ma qualcuno concorderà con me che questo è bello :)

Ho risposto di nuovo nel quote.

Dai non stiamo a correrci dietro nei cavilli, sembra che non vogliate capire cosa uno voglia intendere, pazienza, continuate a giocare in un mondo ipocrita che ti dice che puoi essere Dio ma dove vai a comprare oggetti al mercato dove c'è quello che li vende è più Dio di te dato che da solo non puoi farteli senza rinunciare ad essere Dio...

Io sto facendo un discorso di oppurtunità e di scelte non di cavilli.

Come ti dicevo il mio discorso parte esattamente all'opposto, è sbagliato dare così tanta importanza ai PE al punto di portarli ad essere componenti per incantesimi e creazione di oggetti. Sarebbe più logico che, essendo un qualcosa che ti logora, ti porti alla perdita di un punto magari in Cos ogni tot MO di creazioni che hai fatto (che so ogni 100.000 MO prendi -1 Cos permanente).

PS: A questo punto se ancora non sono riuscito a spiegare il mio punto di vista comincerò seriamente a pensare di andare da un esperto di comunicazione. :)

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Avete scritto un sacco di roba, veramente tanta, ho letto a sprazzi e spero di non essermi perso qualche passaggio importante.

Parlando di pg, un mago che crea oggetti magici ci può guadagnare sempre.

Può creare oggetti magici per sè, e il guadagno è "intero".

Può creare oggetti magici per i suoi compagni, vendendo tali oggetti al 75% del loro costo. In questo modo guadagna il 25% del costo (il 50% della spesa) e soprattutto ci guadagna compagni "migliorati", che magari gli salvano la pelle quella volta che è rimasto senza incantesimi etc etc...

Nel secondo caso i soldi guadagnati dalla vendita di oggetti possono essere poi spesi per acquisire nuovi incantesimi (perchè ricordiamoci che il mago impara 2 incantesimi in automatico ogni livello, gli altri li deve trovare e imparare) tramite pergamene, pagando altri incantatori, e così via.

Quando si parla di NPC il discorso è diverso. Varia a seconda delle ambientazioni.

In ambientazioni come il Faerun è normale che ci siano tanti incantatori di alto livello, soprattutto se si considera quanti NPC epici ci sono solo nel Campaign Setting. Quindi è normale trovare la Scopa Danzante +1 Anatema degli Acari della Polvere (Crudeli!) al mercato sotto casa.

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Dipende.

Eberron è un'ambientazione dove un pg di 13 livello è una forza della natura. D'altro canto è anche un'ambientazione dove la magia è molto diffusa. Risultato: troverai tanta magia al mercatino della domenica, ma sarà tutta magia di basso livello (creata da maghi di 3°-5° livello, non di più), niente di eccessivamente potente.

Grossomodo ho capito cosa cerchi tu, anche se al momento non mi vengono in mente ambientazioni ufficiali per fare esempi (forse Midnight? Ma non la conosco bene).

Tempo fa stavo sviluppando una mia ambientazione.

Magia? Poca, ma conosciuta.

Maghi di alto livello? Quasi nessuno.

Negozi di magia? Si, qualcuno.

Vendevano spade laser della distruzione celeste? No.

Allora cosa vendevano? Per la maggior parte perle, campanelli, polvere d'argento, sabbia colorata, burro etc etc...

In un'ambientazione così un mago di 13° livello può giocare a fare l'onipotente, ma di sicuro avrà vita difficile fino a quando no ci diventa. In primis per la scarsa reperibilità di incantesimi, 2 per livello e niente Mago dell'Ordine Arcano (non esiste nessun Ordine Arcano, quindi t'attacchi...).

In un'ambientazione così, una spada creata da suddetto mago per il suo compagno guerriero quanto credi possa valere? E non intendo in termini economici.

Il gioco non varrebbe la candela (ovvero gli XP)?

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Faccio notare come sia solo la terza edizione a richiedere ai maghi il sacrificio di PE per creare oggetti magici (e per lanciare certi incantesimi tanto sbroccati da richiedere un simile meccanismo di limitazione)...

In Pathfinder hanno tolto questa cosa, reintroducendo la possibilità di "cannare" la creazione di un oggetto magico...

In seconda edizione e nelle precedenti, addirittura, creare oggetti magici DAVA PE, perchè il mago/chierico/druido/bardo del caso ne doveva passare di tutti i colori per riuscirci: doveva creare l'oggetto base DI SUO PUGNO (non andarlo a comprare al mercato), doveva procurarsi gli ingredienti necessari prelevandoli di persona (tipo delle componenti magiche da "bruciare" nel rituale di creazione), doveva fare ricerche arcane per elaborare i giusti rituali, procurarsi i giusti incantesimi e avere a disposizione un laboratorio adeguato (tutte cose che potevano avere costi mostruosi) e infine poteva pure fallire la creazione...

La creazione di oggetti magici, così come l'invenzione di nuovi incantesimi, erano il modo per un incantatore arcano di fare qualche PE extra rispetto a quelli standard (ogni classe aveva i suoi, ad esempio un guerriero raggranellava PE in base ai DV di nemici sconfitti in battaglia da solo), ma era anche l'opportunità per mettere su una minicampagna per procurarsi tutto il necessario...

Francamente l'ho sempre trovato un modo molto più divertente di gestire questo aspetto del gioco, anche se era meno "standardizzato" come regole...

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Dipende.

Eberron è un'ambientazione dove un pg di 13 livello è una forza della natura. D'altro canto è anche un'ambientazione dove la magia è molto diffusa. Risultato: troverai tanta magia al mercatino della domenica, ma sarà tutta magia di basso livello (creata da maghi di 3°-5° livello, non di più), niente di eccessivamente potente.

Grossomodo ho capito cosa cerchi tu, anche se al momento non mi vengono in mente ambientazioni ufficiali per fare esempi (forse Midnight? Ma non la conosco bene).

Tempo fa stavo sviluppando una mia ambientazione.

Magia? Poca, ma conosciuta.

Maghi di alto livello? Quasi nessuno.

Negozi di magia? Si, qualcuno.

Vendevano spade laser della distruzione celeste? No.

Allora cosa vendevano? Per la maggior parte perle, campanelli, polvere d'argento, sabbia colorata, burro etc etc...

In un'ambientazione così un mago di 13° livello può giocare a fare l'onipotente, ma di sicuro avrà vita difficile fino a quando no ci diventa. In primis per la scarsa reperibilità di incantesimi, 2 per livello e niente Mago dell'Ordine Arcano (non esiste nessun Ordine Arcano, quindi t'attacchi...).

In un'ambientazione così, una spada creata da suddetto mago per il suo compagno guerriero quanto credi possa valere? E non intendo in termini economici.

Il gioco non varrebbe la candela (ovvero gli XP)?

Faccio notare come sia solo la terza edizione a richiedere ai maghi il sacrificio di PE per creare oggetti magici (e per lanciare certi incantesimi tanto sbroccati da richiedere un simile meccanismo di limitazione)...

In Pathfinder hanno tolto questa cosa, reintroducendo la possibilità di "cannare" la creazione di un oggetto magico...

In seconda edizione e nelle precedenti, addirittura, creare oggetti magici DAVA PE, perchè il mago/chierico/druido/bardo del caso ne doveva passare di tutti i colori per riuscirci: doveva creare l'oggetto base DI SUO PUGNO (non andarlo a comprare al mercato), doveva procurarsi gli ingredienti necessari prelevandoli di persona (tipo delle componenti magiche da "bruciare" nel rituale di creazione), doveva fare ricerche arcane per elaborare i giusti rituali, procurarsi i giusti incantesimi e avere a disposizione un laboratorio adeguato (tutte cose che potevano avere costi mostruosi) e infine poteva pure fallire la creazione...

La creazione di oggetti magici, così come l'invenzione di nuovi incantesimi, erano il modo per un incantatore arcano di fare qualche PE extra rispetto a quelli standard (ogni classe aveva i suoi, ad esempio un guerriero raggranellava PE in base ai DV di nemici sconfitti in battaglia da solo), ma era anche l'opportunità per mettere su una minicampagna per procurarsi tutto il necessario...

Francamente l'ho sempre trovato un modo molto più divertente di gestire questo aspetto del gioco, anche se era meno "standardizzato" come regole...

FINALMENTE! (forse posso risparmiare i soldi delle psicanalista e dell'esperto di comunicazione)

Ci siamo, avete colto nel segno, l'oggetto magico è una cosa rara, preziosa, di difficile fattura, è sempre stato così. Quando si trova un O.M. bisognerebbe giubilare per una settimana non dire: "uff un'altra spada +4, ma quando la trovo la +27 con 13 poteri maggiori? dai master fammela trovare sono già di 3° livello!"

Ecco tutto qui.

Di conseguenza in quest'ottica un mago non farà mai un oggetto per guadagnarci soldi.

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Faccio notare come sia solo la terza edizione a richiedere ai maghi il sacrificio di PE per creare oggetti magici (e per lanciare certi incantesimi tanto sbroccati da richiedere un simile meccanismo di limitazione)...

In Pathfinder hanno tolto questa cosa, reintroducendo la possibilità di "cannare" la creazione di un oggetto magico...

In seconda edizione e nelle precedenti, addirittura, creare oggetti magici DAVA PE, perchè il mago/chierico/druido/bardo del caso ne doveva passare di tutti i colori per riuscirci: doveva creare l'oggetto base DI SUO PUGNO (non andarlo a comprare al mercato), doveva procurarsi gli ingredienti necessari prelevandoli di persona (tipo delle componenti magiche da "bruciare" nel rituale di creazione), doveva fare ricerche arcane per elaborare i giusti rituali, procurarsi i giusti incantesimi e avere a disposizione un laboratorio adeguato (tutte cose che potevano avere costi mostruosi) e infine poteva pure fallire la creazione...

La creazione di oggetti magici, così come l'invenzione di nuovi incantesimi, erano il modo per un incantatore arcano di fare qualche PE extra rispetto a quelli standard (ogni classe aveva i suoi, ad esempio un guerriero raggranellava PE in base ai DV di nemici sconfitti in battaglia da solo), ma era anche l'opportunità per mettere su una minicampagna per procurarsi tutto il necessario...

Francamente l'ho sempre trovato un modo molto più divertente di gestire questo aspetto del gioco, anche se era meno "standardizzato" come regole...

Personalmente non ci sono mai andato pazzo per la maccanica di creazione oggetti della 3.5, ma nonostante questo non credo sia svantaggiosa, completamente assurda o insensata.

Ho il sospetto che, se mi prendessi la briga di leggerlo, il sistema di creazione di Pathfinder lo preferirei a quello della 3.5, ma si tratta di gusti personali.

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