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[ARBA] Armored Battleforce Aegis - First Encounter


Arachnos

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Inviato

"Ricevuto, 616B" gracchia nel canale di comunicazione il conducente del Convoy, "provvediamo a rientrare nella zona di operazioni per l'estrazione". A quel punto a subentrare nella linea è il Colonnello Malagard: "ben fatto, soldati. Caposquadra, assicurati che gli ostaggi e soprattutto il nostro vip stiano bene. Un elicottero è già in volo verso il posto per recuperare i prigionieri, civili e carico: attendete li, dovrebbe arrivare nell'arco di poco tempo. Una volta che saranno stati caricati, salite sul Convoy e rientrate".

A quel punto Rebecca scende dall'RK9, attentamente vegliata dal Mustang-00 che si erge poco distante come una sentinella. Le parole della Caposquadra sembrano per alcuni secondi cadere nel nulla, poi il portellone laterale del veicolo da trasporto (una sorta di versione civile e ridotta del Convoy comunemente utilizzato dalle forze dell'Alleanza) si apre lentamente. A fare capolino è un uomo di una certa età - forse sulla sessantina - vestito con la tuta integrale dei tecnici. Li per li si guarda attorno, poi fissa lo sguardo su Rebecca attraverso un paio di piccoli occhiali rotondi e sorride: "accidenti se siamo lieti di vedervi, ragazzi!" esclama. Entro pochi minuti l'intera crew di tecnici emerge dal veicolo: come accennato da Malagard durante il briefing sono solo in cinque. Tra loro si distinguono uomini e donne di età altalenante, ma una figura spicca tra le altre: sebbene la tuta da tecnico ed il casco integrale da lavoro (che nessun altro porta) impediscano di vederne le fattezze, il puro e semplice modo di muoversi la identifica subito come un'estranea. L'aderenza della tuta rende evidente che si tratta di una ragazza, dalla sagoma estremamente sottile ed esile: alta a malapena un metro e sessanta, pare decisamente fuori luogo, muovendosi con una incertezza che la fa spiccare in mezzo ai veri meccanici.

L'anziano capotecnico si avvicina a Rebecca, fermandosi a qualche metro di distanza. "Non sappiamo come ringraziarvi, signorina... le ore di attesa cominciavano a mettere il nervoso a questi balordi, chissà cosa sarebbe potuto succedere se..." - le sue parole vengono interrotte dal rumore di un colpo di cannone sullo sfondo: l'SH1 di Sha'Ir ha appena abbattuto il Sentry fuggitivo, facendolo schiantare a terra: è questione di pochi attimi prima che, sotto la minaccia delle armi del Mech Raiano, il Terra Domini alla guida esca dall'abitacolo consegnandosi alla cattura. Entro alcuni minuti siete tutti riuniti attorno al mezzo degli ostaggi, con Hayden e Sha'Ir ancora a bordo dei loro Mech per tenere sotto controllo la zona e sotto tiro i prigionieri; Korgzag, ancora all'interno dello Zakar, sta pattugliando le alture a Nord Est.

La ragazza misteriosa a quel punto si avvicina a Rebecca, con passo talmente incerto da rischiare un paio di volte di inciampare. "Lei... lei appartiene all'Unità 616, vero? I-immaginavo che avrebbero mandato voi a prendermi"; la voce, sebbene soffocata dal casco integrale, è flebile e sottile ma molto dolce. "Po... potrebbe farmi una cortesia? Vorrei che lei... ecco, vorrei che lei chiedesse al Colonnello Malagard di autorizzarmi al... allo sblocco" chiede. Il suo modo di parlare è estremamente incerto, carico di una nota di timidezza e ritrosia che stonano un pò con il contesto militare della situazione.


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Inviato

A vedere che sono gli innocui tecnici e basta all'interno lascio pendere il fucile con la sicura a tracolla, tranquilla. Lieti di vedervi salvi. Scusate il ritardo, ma ci abbiamo messo cinque ore solo per arrivare. dico indicandoi grossi mezzi che guidiamo. Queste mammolette non hanno resisitito nemmeno un po'davanti a dei professionisti, eravamo certi di portarvi in salvo tutti quanti, anche se putroppo abbiamo solo un prigioniero... al botto del fucile che fa eco sorrido. Mi correggo: ora sono due i prigionieri.

In ogni caso, ilmio nome e' Rebecca Opliti, lieta di conoscervi.

Vedo poi la ragazza, il nostro vip, avvicinarsi e quindi le faccio un cenno col capo parlando alla radio.

Signore,ostaggi tutti ok. Il vip mi ha chiestodi chiederle l'autorizzazione a... Allo sblocco? chiedo sorpresa ma riferendo. Che le dico?

Inviato

Continuo a rimanere in silenzio mentre tengo d'occhio sia il prigioniero sia Rebecca e le persone intorno a lei.

Zoomo sulla ragazza leggermente incuriosito e sorrido sarcastico tra me e me Non ti ricorda qualcuno, eh Hay? poi scuoto il capo tra me e me rimanendo in allerta.

Inviato

Dopo aver condotto il prigioniero appena catturato insieme a quello che già si era arreso mi metto in silenzio in modo tale da poter tenere sott'occhio i prigionieri e il paesaggio per evitare eventuali attacchi da altri TD lasciando a Rebecca la gestione del rapporto con gli ostaggi liberati e della comunicazione con il comandante.

Inviato

Passano alcuni secondi, durante i quali riuscite quasi a sentire il Colonnello riflettere attraverso il canale di comunicazione. "Va bene. Visto che ormai lei è con voi e che il trasferimento verso Fort Vigilance è ormai quasi completato, dille pure che autorizzo lo sblocco". La ragazza sembra in qualche modo leggere nell'espressione di Rebecca l'esito positivo della comunicazione, poichè prima ancora che la Caposquadra dia voce alle parole di Malagard ha già tolto il casco.

La sottile, esile figura si rivela essere una giovane Raiana. Il casco integrale, una volta rimosso, lascia ricadere sulla schiena una vera e propria cascata di capelli color argento. Il volto, minuto e grazioso, esibisce una colorazione della pelle tendente ad una tonalità chiara di ametista; a completare il tutto vi sono due grandi occhi di uno splendido verde una colorazione che nessuno tra i presenti ha mai riscontrato in un Raiano... tranne Sha'Ir. Il Pilota Raiano sa infatti molto bene che gli occhi della propria razza, solitamente tendenti ad un colore simile a quello della pelle, assumono la tinta verde solo con la cecità.

Diviene infatti immediatamente evidente che la ragazza non ci vede. Di colpo le sue movenze incerte, la tendenza ad inciampare e altri piccoli indizi rendono evidente questo handicap anche per gli umani presenti... ne è ulteriore riprova il fatto che, nel rivolgersi a Rebecca, la giovane Raiana non "guarda" esattamente nella sua direzione - facendo chiaramente fatica ad individuarne la posizione attraverso il semplice udito. "S-solo un momento... per favore..." chiede, con tono incerto. A quel punto si sbottona una parte della tuta da tecnico fino a rivelare un piccolo monile simile ad un collare indossato alla base della gola, sormontato da un piccolo cristallo rilucente.

@Sha'Ir

Spoiler:  
Un brivido ti scorre lungo la schiena. Un soppressore psionico...ecco perchè non avevi percepito un membro della tua razza a livello mentale. Per la razza Raiana indossare un soppressore, ovvero un oggetto con l'unico scopo di bloccare qualsiasi tipo di attività psichica, è come accettare volontariamente di essere privati del 90% delle proprie capacità sensoriali. Se si aggiunge il fatto che questa ragazza è anche fisicamente cieca... una sola domanda ti compare in mente: perchè? Solitamente i soppressori vengono usati solo per punire i peggior criminali, o coloro che non hanno il controllo su facoltà latenti di grande magnitudo; ma questa ragazzina... cosa può aver giustificato una simile misura?

Con mano tremolante, la ragazza sfiora la gemma che immediatamente smette di brillare; con un lieve clic il monile si apre, staccandosi dal collo sottile. Immediatamente il volto della fanciulla sembra prendere vita, illuminandosi con un sorriso radioso: si volge con precisione verso Rebecca, come se adesso riuscisse in qualche modo a vederla. "E' un p-piacere conoscerla, Caposquadra Opliti. Il mio nome è Via'Na, e come ha saputo farò parte dell'Unità 616 insieme a voi"; il tono è estremamente educato e leggermente timoroso. Si volge in direzione del Mustang-00, e pur non dicendo niente rivolge sorridendo un innocente gesto di saluto con la mano che gli schermi di bordo trasmettono ad Hayden. Poi si volge verso l'SH1. Ta'ka'la, Sha'Ir - esordisce direttamente all'interno della mente del Pilota con un tradizionale saluto Raiano. Sembra attendere qualche istante una risposta mentale dal suo simile, ma sembra comprendere rapidamente che Sha'Ir non sa comunicare telepaticamente e quindi conclude con un altro saluto con la mano. Non sembra essere consapevole della presenza di Korgzag: forse il Rozaliano è semplicemente troppo lontano da lei affinchè i suoi sensi possano percepirlo.

Si volge quindi a tutti i civili del convoglio, ringraziandoli con un cenno del capo. "Grazie per esservi presi cura di me" dice all'anziano capotecnico. "Non c'è niente di cui devi ringraziarci, piccola Via" commenta l'uomo con il tono affettuoso di un nonno - dandovi l'impressione che i tecnici in trasferta e la Pilota Raiana si conoscano già, e forse da più tempo di quanto non pensiate. "Ora vai a prendere i tuoi documenti di trasferimento, su. Il tuo Caposquadra vorrà controllarli" dice, invitandola a rientrare all'interno del veicolo. Lei annuisce con un sorriso, e si dirige all'interno usando una donna dello staff tecnico come accompagnatrice. "E' una brava ragazza, coraggiosa quando serve e molto dolce. Solo, ecco..." dice l'anziano rivolgendosi a Rebecca con un evidente imbarazzo "...noialtri non ne sappiamo molto di come vivono i Raiani, ma di una cosa siamo sicuri: Via è ancora una ragazzina, Caposquadra... perciò le saremmo molto grati se... ecco... lei e i suoi uomini vi prendeste cura di lei. Noi siamo stati l'unica famiglia che ha avuto e... beh...". L'uomo si interrompe, con una evidente traccia di commozione nelle parole. Anche altri dei tecnici presenti sembrano molto commossi da quelli che sanno essere gli ultimi momenti con la giovane Raiana. "Noi siamo stati destinati altrove, ad una base extra-Terra, e ancora non sappiamo quale. Perciò affronteremmo molto volentieri il viaggio sapendo che la piccola Via è affidata a brave persone".

Uno dei prigionieri Terra Domini, seduto a terra legato, si lascia sfuggire una buona occasione per tacere: "dovreste ringraziare il cielo di esservi liberati di questa feccia aliena!" sproloquia, sputando per terra.Il lampo negli occhi dello staff tecnico, anziano capo per primo, fa intendere che questa infelice affermazione potrebbe essere la scintilla di un linciaggio.

"Caposquadra, ho avvistato l'elicottero in avvicinamento, dovrebbe essere qui tra pochi minuti" si fa sentire nel frattempo Korgzag da oltre l'altura, nel canale di comunicazione.

Inviato

Al saluto della giovane mi limito ad inclinare leggermente il capo a destra, la osservo per un istante per poi riportare lo sguardo su Rebecca, zoomo fino ad avere il suo viso a tutto schermo.

Cosa dovrei fare? esclamo tra me e me. Dopo alcuni istanti annullo il comando e rivolgo la mia attenzione alla zona circostante.

Quando il prigioniero parla estraggo la spada dal terreno e dopo averla sollevata in alto la conficca con tutta la forza possibile nel suolo, ad un metro di distanza dal Terra Domini.

Inviato

Guardo la ragazza salutare osservandola con curiosità quando si presenta per nome facendole un cenno di saluto.

E' un piacere conoscerti Via'Na, o dovrei dire 616E? le dico con un sorriso perchè si senta gia' parte della squadra, facendo un cenno di assenso quando il capotecnico le dice di prendere le carte, per poi rivolgermi a lui quando mi racconta la storia di come la conoscono, sorridendo, ma poi guardando male il TD. Chiedo scusa. dico al capotecnico raggiungendo il terrorista

Lo guardo con rabbia evidente dopo che il mio compagno ha fatto la sua dimostrazione di forza per poi assestargli un violento calcio tra le gambe. Non mi pareva ovvio, ma avete il diritto di rimanere in silenzio, che per quanto mi riguarda si trasforma in OBBLIGO in mia presenza, tutto chiaro luridissimi vermi? dico al terrorista umanista dolorante e all'altro. Dovreste ringraziare il vostro Dio che qualche calcio nelle pa**e sara' l'unica forma di violenza che subirete in questo momento dopo le persone che avete ucciso e i danni che avete fatto: potrei dare ai tecnici un coltello e girarmi dall'altra parte, sarebbe giusto dopo gli ostaggi uccisi, sapete. Una parola e vi faccio passare la voglia di parlare, chiaro?! dico imperiosa tornando dai tecnici.

Vi chiedo scusa per lo spettacolo, ma io odio i terroristi e gli estremisti. Non capiscono niente... stavamo dicendo... ah, si. dico con un sorriso Nella nostra squadra abbiamo un Raiano che sapra' sicuramente il meglio per lei essendo della stessa razza, e a me personalmente i Raiani mi stanno particolarmente simpatici, quindi capita proprio a proposito. Le giuro come caposquadra che mi prendero' cura di lei. Approposito, mi dia il suo numero di telefono che le do' il mio, così potra' anche chiamare per sentire come sta'. concludo sorridente mentre il mio compagno avvisa dell'elicottero via radio.

Mi porto la mano destra alle cuffie per parlare. Perfetto, tienilo d'occhio e tieni d'occhio l'IFF per accertarti che sia uno dei nostri. Vorrei evitare sorprese inaspettate. Mustang-00: tieniti pronto se si rivela ostile. SH1, appena lo hai in visuale mandami l'immagine al mio visore e i dati di Iff e il video al comandante per il controllo incrociato. dico agli altri parlando poi ai tecnici indicando il mio mech proprio davanti al mezzo degli ostaggi. Sta' arrivando un elicottero che dovrebbe essere quello di estrazione. Per sicurezza riparatevi tutti sotto il mio mezzo. spiego. E salutatela per bene gia' che ci siete, vi do' tempo fino all'arrivo dell'elicottero.

Mentre ti tecnici si muovono resto vicina agli ostaggi arma in mano passando prima sul canale del colonnello. Abbiamo in portata un elicottero in arrivo, identificazine IFF in corso. Mi conferma che è quello che avete inviato?

Per poi passare sul canale privato della squadra. Tutti pronti all'estrazione e all'avvicinamento dell'elicottero... Avete visto che cosa ho fatto prima? Ha funzionato! Il cannone ha sparato! dico ancora eccitata per il successo di ogni aspetto della missione. Cioe'... l'ho attivato io? Sei stato tu Sha'Ir o sono stata veramente io? Com'è possibile?

Inviato

Una Raiana... veramente interessante... e per di più cieca, come per gli umani anche i nostri sensi si affinano quando ne perdiamo uno, ho il sentore che le sue capacità psichiche saranno di gran lunga superiori alle mie... inoltre quel monile, immagino lo abbia usato per evitare di essere individuata dal TD.

Quando nella mente sento riecchieggiare una voce rimango ancora più colpito

Telepatia eh, non sono molti i Raiani che padroneggiano questa capacità.

Ancora sopra il mech chino la testa (anche quella del mech) in segno di saluto verso Via'Na Ta'ka'la, Via'na cerco di dire con la mente pur sapendo di non riuscire ad inviare parole articolate ma cercando di far trasparire il significato del miei pensieri.

Mi rivolgo al caposquadra annuendo alle parole di Rebecca Ha la mia parola che da parte mia mi impegnerò affinché Via'Na sia trattata nel migliore dei modi.

Alzando lo sguardo uso i sensori del mech per individuare l'elicottero e per individuare il codice identificativo per poi comunicarlo a Rebecca affinchè possa essere esaminato.

Per precauzione carico rapidamente il cannone e lo punto verso la direzione da cui dovrebbe arrivare l'elicottero pronto ad ogni eventualità.

Rebecca, te ne volevo parlare in privato già da quando ci siamo conosciuti ma poi non abbiamo avuto un momento di riposo, credo che tu abbia delle capacità psioniche latenti, ogni tanto qualche umano possiede questa sensibilità, l'ho notato alla base quando usavo le mie capacità, direi che se ti addestrassi con un maestro raiano potresti riuscire a padroneggiare questa capacità, magari non avrai la "potenza" di noi Raiani ma se trovi questo potere affascinante ti consiglio di coltivarlo... hai abbastanza potere per attivare le armi raiane senza addestramento, potresti anche riuscire a pilotare i nostri mech.

Inviato

C-cosa?! Davvero?! Quindi... è normale come cosa?! è successa pure ad altri? relico stupefatta. Cioe', ho sempre saputo di essere particolarmente sensibile ai Raiani che intorno a me usavano poteri... ma potrei addirittura guidare i vostri Mech?! Sul serio?! Altro che buona notizia: per una come Rebecca il cui scopo nella vita è essere un soldato abile in ogni singola cosa, ogni singolo aspetto della guerra, ogni singola arma e mezzo, aprire totalmente un mondo di opzioni nuove come mezzi e armi Raiane pienamente operative è qualcosa di straordinario. Non vedo l'ora di tornare alla base!

Inviato

Normale come cosa non direi, anzi, è una rarità tra gli umani possedere questa capacià....

Per il pilotare il mech è solo una supposizione, non mi ricordo di aver mai sentito di umani che sono riusciti a pilotare mech raiani, ma dato che tu sei riuscita ad attivare un'arma raiana senza addestramento vuol dire che il tuo potere psichico è elevato, non saresti riuscita a caricare il cannone se non avessi avuto abbastanza energia, ti saresti fermata a metà sentendoti solamente spossata.

Inviato

EH? esclamo sorpreso nel canale riservato alla squadra, in realtà ci ho messo un po' prima di capire di cosa stessero parlando visto che neanche mi ero accorto dell'accaduto.

E quando avresti imparato a fare trucchi del genere? continuo senza averci capito un'acca.

Non è per QUEL fatto? penso diventando rosso come un peperone, grazie a dio il casco mi copre il viso celandolo alla piccola videocamera interna. No, no. Non c'entra niente... ma cosa vado a pensare!?

Rimetti a posto la testa, idiota! penso voltando il mech in direzione del velivolo in avvicinamento.

Inviato

Non.. non lo so'! L'unica cosa che ho veramente sempre saputo era che ero particolarmente sensibile ai poteri mentali dei raiani intorno a me, me ne sono sempre accorta.. ma questo?! dico ridendo sorpresa. Sentivo un formicolio al cervello mentre usavo l'arma, ho provato a concentrarmi ... e sentivo di farcela! E poi BAM! Ha funzionato! Non lo so'... mi è venuto così istintivo! Cioe', non ci ho pensato tanto su... l'ho visto fare a SH1 e ho solo desiderato che sparasse come lui. dico totalmente sorpresa io per prima. Cioe', sento un formicolio in testa, ma non mi sento stanca ne nulla... cioe'... pilotare i VOSTRI mech? Sul serio? Non mi sembra vero... non credevo che un umano fosse anche solo lontanamente capace!

Inviato

Durante la conversazione i tecnici tornano tutti per qualche minuto a bordo del convoglio, probabilmente per salutare Via'Na come si deve. Poco distante da voi, il Terra Domini responsabile dell'infelice commento si contorce rotolandosi a terra, sotto lo sguardo stoico dell'altro che però ben si guarda dal commentare. Entro alcuni minuti si comincia a sentire chiaramente il rumore dell'elicottero in avvicinamento, ed un Dragonfly compare nel cielo, in avvicinamento.

Enciclopedia: HCR-Dragonfly

Spoiler:  
Il Dragonfly è un elicottero di grosse dimensioni sfruttato dall'Alleanza in tutte le missioni in cui è richiesta mobilità aerea in supporto ai Mech a terra. E' di grosse dimensioni, essendo lungo più di 30 metri; il suo peso è tuttavia relativamente ridotto, anche in funzione degli ampi spazi di carico all'interno della fusoliera. Il suo nome, Dragonfly ('libellula') viene dalla incredibile manovrabilità, totalmente inaspettata per mezzi di queste dimensioni: i suoi tre rotori (due in asse orizzontale e uno in coda) sono infatti mobili ed inclinabili, oltre ad essere appaiati a piccoli propulsori di sostegno. Non monta molte armi, poichè la sua funzione principale è quella di trasportare uomini e mezzi (a pieno carico può trasportare 80 uomini e sei Mech di stazza standard), e quando lo fa dà la preferenza a mitragliatori d'assalto di grosso calibro e granate fumogene per dare supporto allo sbarco del suo carico. E' noto anche per la sua facile modificabilità: con relativamente poche ore di lavoro può essere facilmente adattato per volare nell'aria e nella gravità di quasi qualunque pianeta.

I controlli incrociati con il Dragonfly e Fort Vigilance danno tutti esito positivo, ed il grosso mezzo aereo prosegue quindi il suo avvicinamento. Comprendendo che la vostra missione è quasi giunta al termine, Korgzag porta lo Zakar giù dall'altura riunendosi a voi; allo stesso tempo, i civili e Via'Na escono dal loro mezzo. "Dragonfly 088 a Caposquadra 616, procediamo con le operazioni di carico" dice il pilota attraverso il canale di comunicazione; una serie di robusti verricelli d'acciaio cominciano ad essere calati dall'elicottero non appena questo si allinea in verticale con il convoglio degli ostaggi, rimanendo perfettamente stazionario a circa dieci metri di altezza - fortunatamente siete abbastanza lontani dalle pareti rocciose per consentire al Dragonfly di avvicinarsi in modo ottimale. Attaccati ai robusti cavi (probabilmente in barba ai regolamenti sulla sicurezza, vi viene da pensare) scendono alcuni operai che, una volta toccata terra, iniziano a lavorare alacremente per agganciare il mezzo. Quasi contemporaneamente il vostro Convoy vi raggiunge sulla scena; con tutta questa operosità la gola rocciosa sembra essersi trasformata in un piccolo cantiere.

Una volta finito di agganciare il trasporto all'elicottero, gli operai fanno una serie di cenni verso l'alto; entro breve viene calata una robusta scaletta. L'anziano capotecnico saluta un'ultima volta la giovane Raiana prima di rivolgersi di nuovo a Rebecca: "Grazie ancora signorina... per tutto" dice, prima di scambiarvi i contatti - pare che l'uomo risponda al nome di Nicholas Torrence. "Ma potete chiamarmi Nick" dice facendoti l'occhiolino e ridendo. Pur senza parlare in quanto non verrebbe udito (a causa del notevole frastuono congiunto del Dragonfly e del motore del Convoy), il vecchio rivolge un rispettoso cenno di saluto in direzione del Mustang-00, dell'SH1 e dello Zakar, prima di riunirsi ai suoi uomini e salire la scaletta. I due Terra Domini prigionieri vengono scaraventati senza tanti complimenti all'interno del mezzo agganciato all'elicottero, in modo che siano trasportati alla stregua di merce e senza essere slegati. Rimanete a guardare mentre il Dragonfly riprende il volo, finchè non rimanete soli con Via'Na e il Convoy. "C-Caposquadra" tentenna leggermente la Pilota Raiana, "s-sarebbe così gentile da accompagnarmi al C-Convoy?" chiede, mentre nel frattempo con un clangore metallico le gabbie di trasporto dei Mech si aprono. Lo Zakar è lesto a salire, ed una volta che i blocchi di sicurezza si richiudono sul Vermilion potete sentire Korgzag che nel canale di comunicazione esala un verso assai bizzarro, a metà tra un sospiro di sollievo ed un sibilo.

Inviato

Saluto tutti scambiando i contatti coi tecnici attendendo l'estrazione di umore decisamente estatico. Nuova squadra, nuova missione pienamente riuscita, sono riuscita a parlare di quella cosa che voleva dire ad Hayden da tempo e infine la scoperta di questi poteri. Tutto in un giorno da record.

Sorrido alla nostra nuova compagna, mettendo l'arma in sicura e prendendola per mano se lo vuole. Hayden, mi fai un piacere? Metti dentro RK9 dopo aver messo dentro il tuo mech? Io accompagno la nostra piccola VIP e le spiego un po' come vanno le cose alla base intanto. Poi ricambio il piacere, grazie. chiedo ad Hayden mentre mi dirigo al convoy accompagnando la nuova arrivata.

E' un piacere averti a bordo. le dico sorridente. Certo che ti accompagno, così mi racconti un po' di te e io ti racconto un po' di me e della base dove starai. le spiego mentre saliamo le scale per entrare nel convoy. Mi scappa una risata allegra a ripensare ai momenti prima, quando il cannone ha sparato.

Scusami se sembro strana dico allegra. E' che ho scoperto oggi di avere poteri come voi Raiani non so' come e sono al settimo cielo. Hi han detto che forse potro' pure pilotare i mech raiani. Non so' come mai sia possibile, ma sono felicissima.

Inviato

Cosa? No... Rebecca!? Hei! Non andartene fingendo di non sentirmi! HEI!!! chino il capo sconsolato mentre faccio rientrare il mio mech per poi scendere e fare lo stesso con quello di Rebecca.

Poi mi sfilo il casco affiancandomi a Rebecca sul Convoy e mostrandomi alla nuova arrivata Ti ricordo che le conversazioni sono registrate dico guardandola con fare accusatorio.

Mi volto verso la nuova arrivata Ah... io sono H-Hayden! le tendo la mano, ma bloccandomi a metà del gesto e rimanendo interdetto per un secondo non sapendo come comportarmi.

Inviato

Dopo aver agganciato il mio mech nella relativa gabbia mi dirigo verso Via'Na per fare la sua conoscenza di persona.

Piacere Via'Na, dico alla giovane raiana, mi chiamo Sha'Ir, sono felice che nella nostra squadra ci sia un altro raiano, scusami se prima non ti ho risposto ma, come avrai visto, non sono capace di usare la telepatia.

Inviato

Via'Na si lascia prendere volentieri per mano da Rebecca, sorridendo in modo gentile quando le dita si toccano. "G-grazie, Caposquadra. Devo ancora abituarmi alla mia nuova c-condizione..." dice; per una frazione di secondo un'ombra sembra offuscarle l'espressione serena, ma passa rapidamente. Nell'udire riguardo l'episodio del cannone Raiano che Rebecca è riuscita ad attivare, Via'Na sorride: "oh si, r-riesco a sentire che la sua mente è molto aperta - annuisce - non ho mai sentito di umani in grado di pilotare i nostri Mech, ma sono sicura che ci riuscirà". La voce gentile e tentennante conferisce alle sue parole un che di piacevole... o forse è solo un effetto collaterale della sensibilità di Rebecca alla presenza mentale Raiana.

Nel frattempo Hayden si sobbarca alle manovre di rientro nelle gabbie di trasporto del Mustang-00 e dell'RK9, seguito a breve da Sha'Ir ed il suo SH1. Entro pochi istanti l'intera Unità 616 è riunita di fronte all'abitacolo del Convoy.

"P-piacere di conoscerla, s-signor Hayden" dice la giovane Raiana tentennando quando il ragazzo si presenta; quando lui si ferma a causa dell'involontaria gaffe, lei ride in modo molto educato e protende la sottile mano per la stretta, "S-spero che andremo d'accordo" conclude. Quando Sha'Ir si introduce, il sorriso della giovane Raiana si allarga comprensibilmente: "sono felice di non essere l'unica Raiana in squadra. Ci sono cose che purtroppo possiamo comunicare solo tra di noi, del resto". Poi sembra realizzare che questa affermazione potrebbe essere facilmente fraintesa, e si affretta a gesticolare in modo frenetico verso Rebecca e Hayden "c-cioè, non volevo dire... nel senso, è c-che... ecco..."; il corto circuito della giovane Pilota si conclude con un sospiro esagerato che la rende piuttosto buffa. Il siparietto comico si arresta bruscamente quando Korgzag si avvicina: "Io sono Korgzag di Rozalis" si presenta l'enorme rettile, battendo una volta il pugno chiuso sul petto con aria marziale.

Quella che - lo sapete - è una normale presentazione formale da parte di un guerriero Rozaliano sembra sgomentare Via'Na: la ragazza si volge verso la voce di Korgzag e allo stesso tempo, istintivamente, muove un passo indietro. Rebecca, che ancora la tiene per mano, la sente farsi piccola piccola - non si stupirebbe se la Raiana si mettesse a tremare. Il Pilota Rozaliano dal canto suo si affretta a peggiorare la situazione seppur involontariamente: "emani l'odore della paura, piccola Raiana" dice, oscillando lievemente la corta coda e facendo fremere le piccole narici. Per Rebecca, Hayden e Sha'Ir è abbastanza chiaro che - sebbene a modo suo - le parole di Korgzag dovrebbero suonare in qualche modo premurose: è probabilmente perplesso, di fronte alla reazione di lei, e a modo suo le sta chiedendo cosa non vada. Ciò nonostante la peculiare scelta delle parole, la presenza massiccia (ben evidente anche senza affidarsi alla vista) e la caratteristica mancanza di empatia o inflessione emotiva nella voce Rozaliana conferiscono al vostro compagno un'aura che blocca ulteriormente Via'Na dal comunicare che cosa l'abbia sconvolta al presentarsi del rettile. Il silenzio cala nella vallata.

Inviato

Ridacchio alle presentazioni dopo il suo compare di razza per un sottointeso che temeva immaginassimo, ma poi comprendo al volo il terrore che la colpisce, stringengole forte la mano a mia volta.

L'hai spaventata un po' Korgzag spiego al lucertoloide. E' giovane, e non abituata alla grande forza e onore marziale dei Rozaliani.

Mi chino poi per abbracciare la ragazza, provando forse in maniera infantile e stupida a pensare cose felici perche' magari si senta felice, scimmiottanto molto male come immagino funzionino i poteri psichici. Te li presento meglio. la tranquillizzo

Hayden e' una persona a me molto cara. E' timido e ci mette un po' a socializzare, ma e' simpaticissimo.

Sha'ir l'ho conosciuto oggi, ma e' una persona tanto seria quanto disponibile.

Infine quel grande Rozaliano e' Korgzag. E' tanto grande e grosso quanto si impegna a prendersi proiettili al posto di compagni piu' piccoli. faccio una breve risata sussurrandogli poi nell'orecchio.

Perdonalo, quelli della sua razza sono generalmente poco sensibili. Ti ha sentito spaventata e si era solo preoccupato per te, e' un vero e proprio gigante buono.

Se ti fa paura ti faccio subito vedere magari i mezzi. continuando a parlare a voce normale. Immagino tu abbia gia' guidato mech da combattimento. Vuoi andare a vedere quelli che abbiamo in dotazione per ora?

Inviato

La risata della ragazza non fa altro che farmi arrossire ancora di più, le mie guance sfiorano il violaceo.

Ehm, si... certo dico sconsolato chinando il capo. Quando Rebecca inizia a presentarmi mi volto di scatto verso il convoy portando la mia attenzione altrove. Riscopro quella sensazione di irritazione, saltata fuori durante la battaglia nel pilotare nuova un Vanquisher. Per una frazione di secondo stringo entrambi i pugni fino a farmi sbiancare le nocche e lo sguardo si fa duro, rivivo mentalmente la battaglia. Ripenso al momento in cui ho abbattuto i due sentry e per un secondo sorrido tra me e me, ma quasi subito quell'espressione viene soffocata da un moto di stizza. Il Vanquisher... un maledettissimo rottame! Troppo pesante, troppo lento, troppo poco reattivo e troppo ingombrante scuoto il capo tra me e me sapendo di essere giunto a queste conclusioni fin troppo spesso Gli angoli delle giunture sono troppo corti costringendo il pilota ad effettuare un sacco di movimenti inutili, facilmente eliminabili. Inoltre le giunture mancano di flessibilità e così facendo sono soggette a più tensione di quella che dovrebbero sopportare. Non mi serve un mezzo che si comporti come un'arma, che reagisca e basta ai miei stimoli. Non mi serve una spada smussata che impugni a sua volta una spada. Il mio mezzo deve essere un prolungamento del mio braccio, deve essere parte di me e reagire alla mia volontà. Deve essere alla mia altezza.

...

Smettila di sognare Hay.

Abbandonando quei pensieri riporto la mia attenzione sul gruppetto, anche se le mie riflessioni mi hanno fatto perdere buona parte delle parole uscite dalla bocca di Rebecca. Sono ancora irritato, ma mi rilasso visibilmente nel riportare la mia attenzione su di lei. Raddrizzo la schiena unendo le mani dietro la schiena.

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