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Un soffio di libertà.


OminoMagico

Messaggio consigliato

Va bene, compagno. Ma non parliamone qui, ho alcune cose da mostrarti.

L'uomo inizia subito a camminare e si dirige ai piani dove sono situati gli alloggi. In poco tempo vi ritrovate nella sua stanza, del tutto uguale alla tua. Chiusa la porta si mette a sedere e ti invita a fare lo stesso. Versatosi in un buon bicchiere di vino inizia a parlare

Allora Spettro. Prima di parlare di strategie di squadra ti dico cosa ho scoperto. Gira voce che all'interno dell'organizzazione che ha attaccato la base del tempio ci sia anche l'ex membro della Milizia, nonché dell'Arcam, il capitano John Terim. Conosciuto meglio come Serpente Bruno.

Si alza dalla sedia e, preso un fascicolo dalla libreria, te lo passa facendolo scivolare sul tavolo.

Come detto è un ex membro dell'Arcam, quindi sa come lavoriamo e ciò rappresenta una doppia minaccia. Inoltre è nostro dovere, se davvero presente, fermarlo e consegnarlo alla giustizia. Immagino tu sappia la sua particolarità e da dove venga il suo nome.

@Yohn

Spoiler:  
In effetti hai già sentito parlare di John Terim, soprannominato Serpente Bruno. Pluriomicida, mentre fuggiva da Elden ha fatto fuori più di cinque soldati fra cui un ufficiale. Da quel giorno gli si è dato la caccia in lungo e in largo senza risultati. John si era rifugiato in qualche buco di Eltren aspettando il momento giusto per ricomparire. A quanto pare è entrato a far parte di quest organizzazione, anche se potrebbe essere solo una voce. Il soprannome che aveva all'interno dell'Arcam deriva dalle particolare armi, di sua invenzione a detta sua, con cui combatte. Queste infatti sono delle corte spada dentellate, questi denti hanno la stessa caratteristica dei denti di serpente. Un piccolo canale è presente al loro interno e, appena colpiscono, rilasciano una letale dose di veleno.
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D'accordo, fammi strada. Seguo il mio futuro collega nelle sue stanze.

Una volta dentro ascolto con attenzione ciò che ha da dirmi, rifiutando qualsiasi invito nel bere.

Si ne ho sentito parlare, e se ciò che dici è vero allora è una brutta faccenda. Il Generale ne è già al corrente?

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Quando ci ha ricevuto non penso non ne fosse al corrente, altrimenti ci avrebbe sicuramente avvisato. Ma adesso è probabile che gli sia giunta la notizia, dopotutto, tutto quello di cui si parla o accade nel palazzo arriva alle sue orecchie prima o poi. Dovremmo chiedere agli alchimisti a palazzo che lavorano per la monarchia se sono in grado di procurarci qualche antidoto contro il veleno delle sue lame, altrimenti al primo colpo andato a segno saremmo spacciati.

Orso si rimette a sedere, incrociando le mani dietro la nuca.

Per quanto riguardo il modo in cui ci muoveremo, dovremmo coordinarci molto bene. Se il tempio è caduto in mano al nemico sarà necessario muoverci nel silenzio più assoluto per avere dalla nostra parte il fattore sorpresa. Inoltre, abbiamo un'altra scocciatura. Dobbiamo difendere a tutti i costi il professor. Malcovic. Oltre ad essere una risorsa fondamentale per l'Arcam e la monarchia in generale, senza il suo aiuto la missione sarebbe compromessa. Se hai idee su come agire sono tutto orecchi...

Conclude bevendo un altro sorso del vino versatosi poco prima.

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Hai ragione, degli antidoti al veleno ci farebbero enormemente comodo in caso la presenza di Serpente Bruno sia reale. Ma credo che possa servirci anche altro equipaggiamento speciale. La sola forza bruta e la tecnica in combattimento potrebbero non bastare.

Quando Orso mi chiede se avessi idee su come agire incurvo la schiena verso avanti e inizio a riflettere per alcuni istanti. Dopodiché poggio il gomito sinistra sul bracciolo della sedia e porto la mano chiusa a pugno sotto il mento.

Credo sia di vitale importanza che nessuno venga a conoscenza della presenza del professor Malcovic. Dovremmo dare false notizie circa la nostra partenza. Ufficialmente partiremo fra due giorni, mentre in realtà usciremo dalla città da una strada secondaria non appena Malcovic sarà nei pressi della città. Magari potremmo far uscire a cavallo due nostri sosia dalla porta principale. Se Serpente Bruno ha degli informatori nella Milizia è bene sviarli.

Inoltre dovremmo viaggiare su un carro, nel quale nascondere il professore. Uno di noi rimarrà sempre a vigilare su di lui, mentre l'altro condurrà il carro. Credo che il carro dovrebbe avere una botola che possa permettere di fuggire da sotto in caso di emergenza.

Per quanto riguarda la strategia da adottare una volta arrivati sul posto, è inutile programmarla già da ora. Bisogna studiare la situazione prima.

Cosa ne pensi?

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Mmh... penso si possa fare. Cerchiamo di parlare prima che possiamo con il Generale in modo da spiegarli il nostro piano. Ottima idea, Spettro. Certo, non credo che ci siano spie all'interno del palazzo; l'ex capitano John non ha un simile potere. La prudenza, però, non è mai troppa. Inoltre, non sappiamo ancora che organizzazione ci sia dietro l'attacco al tempio.

Orso rimane fermo a pensare ancora un po', grattandosi la barba.

Comunque hai ragione, la strategia d'attacco sarà da valutare una volta vista la situazione con i nostri occhi.

Nel mentre Orso continua a parlare, alle spalle, da una finestra, assisti ad una singolare scena. In lontananza riesci a vedere un'improvvisa nuvola di fumo nero che si alza dal tetto in un edificio. Subito dopo un colonna di fumo nero continua a levarsi, fino a quando non si disperde nell'aria.

Prima ancora di poterne capire la causa si scatena il putiferio. Dai piani bassi del palazzo e dall'esterno, inizi a sentire un baccano infernale. Urla, rumore di passi e ordini coprono il silenzio che c'era fino a poco prima.

Alcuni soldati danno l'allarme

Al fuoco! Presto sbrighiamoci!

Muovetevi soldati! Un edificio è in fiamme! urla un'altra voce.

Orso si alza di scatto in piedi

Cosa diavolo succede? si gira controllando la finestra alle sue spalle Un incendio! Viene dal quartiere abitato! Forza Spettro, andiamo!

Pronto, apre la porta e, correndo, si fionda giù dalle scale.

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Correte giù dalle scale a tutta velocità. Una volta arrivato al piano a terra riesce a vedere che i soldati sono in fermento. Un uomo, che porta la mostrina di capitano, urla ordini al gruppetto di soldati che, più veloce che possono, si stanno preparando per dirigersi verso l'incendio.

Cosa succede capitano Mark? domanda Orso

L'orfanotrofio ha improvvisamente preso fuoco capitano. Non ne sappiamo ancora la causa, ne se ci siano feriti. Stiamo andando ora a controllare.

Non perdete tempo; una volta attraversate le parte che danno all'esterno, a circa un migliaio di metri da voi, riesci a vedere ancora il fumo che si leva. Correte fino a raggiungere l'edifico in fiamme, seguiti da Ombra e il gruppo di soldati.

Arrivate davanti l'orfanotrofio. Un inferno di fiamme avvolge l'edificio, pezzi di legno incandescente cadono dalla struttura e molte persone si stanno allontanando. Nello stesso tempo però, una lunga catena umana si è formata, gli uomini si passano l'un con l'altro secchi pieni di acqua partendo dal pazzo per arrivare fino all'orfanotrofio in fiamme.

Dobbiamo contenere le fiamme altrimenti anche le case vicine andranno a fuoco! grida qualcuno, continuando a passare secchi di acqua.

Ad una cinquantina di metri, un gruppo di circa venti bambini avvolti in alcune coperte, assieme a un gruppetto che dovevano essere le donne che gestivano l'orfanotrofio. Alcuni medici stanno controllando i bambini e le donne per assicurarsi che non ci siano feriti. Sempre li vicino, un soldato sta parlando con un uomo ponendogli alcune domande, ma fra le urla e l'ardere del fuoco non riesci a sentire nulla.

Intanto le fiamme dall'edificio si levano ancora più alte, andando a sfiorare le abitazioni vicine.

Forza uomini, andiamo! Spegniamo le fiamme! grida il capitano ai soldati, che iniziano a correre di qua e di la prendendo secchi di acqua e formando un'altra fila.

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Ti avvicina al gruppetto di donne, sono cinque. Alla tua domanda risponde un'anziana signora il cui volto è segnato dagli anni. Con voce tremante e ancora scossa dall'accaduto ti dice

I-io non lo so... Appena abbiamo visto il fuoco divampare abbiamo preso i bambini e siamo corse tutti fuori. È stato tutto così improvviso... dice con voce rotta dal pianto.

D'improvviso qualcuno urla

Guardate la!

Volgi il tuo sguardo verso l'edificio.

Su di un piccolo balcone, avvolto dalla fiamme, due bambini stanno piangendo e implorando aiuto.

Che qualcuno li salvi! urla un'altra voce.

Mio dio! dice la donna mettendosi in ginocchio e iniziando a pregare disperatamente.

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Rivolgendomi a Mark Circoscrivete la struttura. Che nessuno si avvicini!

Cerco di calmare l'anziana donna dandole una pacca sulla spalla, poi con tono calmo Ben fatto. Adesso faccia un respiro profondo, conti i presenti e cerchi di ricordare se manca qualcuno all'appello. Poi lo comunichi alle guardie.

Mi allontano quindi dalla donna per dirigermi a passo svelto verso i due bambini all'interno dell'orfanotrofio in fiamme.

Forza Ombra, andiamo! Poi, rivolgendomi a Orso Tu che fai? Vieni?

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Si signore! Forza uomini! Avete sentito il capitano? urla Mark ai soldati che iniziano a far allontanare le persone.

Quando ti rivolgi al tuo compagno questo, con un mezzo sorriso sulla faccia, ti risponde E me lo chiedi?

Prima dai un'ultimo sguardo ai bambini confinati sul balcone, pare che si trovino all'ultimo piano dell'edificio.

Tutta la folla presente, soldati compresi, vi guardano con un misto di stupore e ammirazione quando vi lanciate dentro la casa. Una volta dentro ti sembra di essere sceso nell'inferno. Le fiamme tentano da subito di lambirvi e il fumo rende la visibilità estremamente ridotta, di fatto non riuscite a distinguere nulla a parte le fiamme che stanno consumando il legno e che ormai hanno ridotto in cenere gran parte dell'arredamento.

Fortunatamente con te hai portato Ombra che, sebbene intimorito, rimane al tuo fianco e inizia a farvi strada. Seguite il lupo che vi porta fino all'imbocca della scala che sale fino al primo piano. Intanto, il fumo vi entra nei polmoni facendovi tossire pesantemente, dovete agire in fretta altrimenti il fuoco potrebbe avere la meglio su di voi.

Fra i colpi di tosse Orso ti parla

Cosa facciamo Spettro? Non so se abbiamo il tempo di controllare l'intero edificio e riuscire a salvare quei bambini. Però potrebbero esserci altre persone bloccate in questo inferno!

Sebbene non sentiate nessun grido d'aiuto da questo piano, non riesci ad escludere la possibilità che ci sia qualcuno, magari svenuto per il fumo.

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E allora non perdiamo altro tempo! Rispondo con un freddo sorriso a quello di Orso

Sembra di essere scesi all'inferno. Rifletto fra me e me, pronunciando inconsciamente la frase a voce alta. Il caldo asfissiante e le fiamme non sono di certo le compagne ideali per chi, come me, ama il freddo dei ghiacci. Tuttavia cerco comunque di andare avanti e non tornare indietro. Strappo un lembo della mia tunica e lo uso per coprirmi il naso e la bocca, nel tentativo di non respirare troppo fumo.

Ne sono consapevole, ma non possiamo andare di stanza in stanza cercando gente che potrebbe non esserci. Se dovessimo svenire stai certo che non riusciremmo a salvare nessuno. Pensiamo ai due bambini adesso.

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Anche Orso segue il tuo esempio e, preso un pezzo di stoffa e bagnatolo, se lo poggia su naso e bocca.

Hai ragione, pensiamo ai bambini prima! Se ci sarà tempo torneremo per verificare che non ci sia nessun altro!

Risalite le scale fino a raggiungere il primo piano. Qui il fumo sembra essere meno denso e, ad alcuni metri da voi, in fondo ad un lungo corridoio, riesci a vedere la scala che porta verso il piano successivo. Ora che siete nel piano immediatamente sotto, riesci a sentire distintamente le urla dei bambini. Iniziate a muovervi ma dopo pochi passi un rumore vi blocca. Uno scrocchiante stridio, poi un pesante tonfo provenire dal basso. Sembra che una parte del piano di sotto sia crollata, facendoti capire che il tempo stringe e che la struttura non reggerà ancora per molto. Come un effetto domino, un altro profondo strepito proviene dalle vostre spalle. Vi girate giusto il tempo per osservare la rovina della scala dalla quale siete saliti, che culmina in un'esplosione di scintille, alzando una gran nuvola di fumo che ora riempie lo stretto corridoio.

Ombra è molto impaurito dai continui rumori, oltre dalle fiamme che rischiano di bruciare la sua bianca pelliccia.

Dannazione! grida il tuo compagno alla vista della scala che crolla Forza proseguiamo!

Proseguite più velocemente che potete iniziando a salire le piccole scale che vi faranno arrivare all'ultimo piano dell'orfanotrofio. Le insidie dell'incendio, però non sono finite. Dopo pochi scalini, mentre il fuoco tenta di avvolgervi, un altro crollo ma, questa volta sopra le vostre teste. Nel giro di un secondo, alcune travi, mezze annerite e ancora incandescenti, capitombolano su di voi. Ombra è agile nel schivarle e anche tu, con un balzo in avanti, riesci a scansarti in tempo. Orso, che era rimasto nelle retrovie, non si accorge in tempo del pericolo e una spessa trave gli arriva addosso. Con un gamba bloccata dal pesante legno è impossibilitato a muoversi. Senza farsi prendere dal panico il capitano afferra la trave a due mani, dimostrando una forza incredibile e alzandola di circa venti centimetri dalla sua gamba, non ancora sufficiente però per permettergli di liberarsi.

Dammi una mano Spettro! ti urla.

Intanto i lamenti dei bambini al piano superiore si fanno ancora più intensi.

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Cerco di non darlo a vedere, ma la situazione mi spaventa non poco. Dannazione, dobbiamo uscire al più presto da questo inferno!

La trave caduta sul mio compagno non ci voleva, ma tento di aiutarlo ugualmente Al mio tre spingiamo insieme! Uno..Due..TRE! Provo a sollevare con lui la trave che blocca Orso

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Afferri la trave e, insieme ad Orso la alzate. Purtroppo però non abbastanza per fare in modo che il tuo compagno riesco sfilare la gamba. Quando il legno gli si poggia nuovamente sulla gamba Orso urla dal dolore, sia per il peso ma anche a causa dell'incandescenza del legno.

Forza Spettro! Ancora una volta!

Ancora una volta afferrate entrambi la trave spingendo con tutte le vostre forze. Sembra quasi che anche questa volta non ci sia verso di spostarla ma, il tuo compagno, con uno sforzo immane, solleva quei pochi centimetri in più che gli permetto di liberarsi. Tolta la gamba velocemente mollate subito la trave che, appena impatta contro le scale, fa qualche metro vetro verso il basso spargendo nell'aria numerose scintille.

Orso si rialza dolorante, sicuramente si è fatto male alla gamba e, sulla coscia, puoi vedere come il calore del legno abbia bruciato una parte dei suoi pantaloni, ustionandogli la carne.

Grazie dell'aiuto amico. Non preoccuparti per la mia gamba, continuiamo a salire!

Continuate a salire mentre le fiamme consumano la casa. Raggiungete l'ultimo piano. Le grida dei due bambini sono ben distinte ora, provengono dalla porta a destra in fondo al corridoio. Correte nel corridoio, fino a raggiungere la porta. Questa è chiusa a chiave, ma Orso non ha intenzione di perdere altro tempo. Con uno grande sforzo, e aiutato dal fatto che il fuoco aveva indebolito il legno che costituisce la porta, tira una potente spallata alla porta che va in frantumi.

La stanze che ora vedete è avvolta dalle fiamme ma, grazie alla finestra che da al balcone, dove riuscite a vedere i due bambini rannicchiati in un angolo, il fumo non è presente.

I due bambini si girano a guardarvi con gli occhi gonfi di pianto ma pieni di speranza.

Guarda amico, eccoli li!

Ormai siete a un soffio da loro, il balcone è li davanti a voi. A separavi però, vi è un buco nel pavimento causato dalle fiamme. La spaccatura nel terreno è larga circa tre metri, a occhio e croce, e parte da un metro da voi fino ad arrivare all'uscita per il balcone. Guardando verso il basso, in caso di una caduta, finireste in una stanza del piano di sotto, avvolta dalla fiamme che sembrano cercare di risalire per agguantarvi.

***** Spettro, non credo di riuscire a saltare con questa maledetta gamba! Tu pensi di farcela?

Intanto i rumori di pareti e pavimenti che cedono si fanno più frequenti, il tempo stringe. Il caldo asfissiante vi sta dando alla testa, impedendovi di ragionare al massimo della lucidità. Ombra si stringe sempre di più a te; respirando ritmicamente con la bocca aperta è in un palese stato di estremo stress.

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Certamente. Cerca di tenere Ombra al sicuro e impediscigli di seguirmi. Dò quindi una pacca al mio compagno lupo dicendogli Sta buono qui.

Faccio alcuni passi indietro poi, dopo un lungo respiro fatto più per togliermi la tensione di dosso che per prepararmi all'esecuzione, prendo la rincorsa e salto verso i due bambini

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Salti senza timore e, senza problemi, raggiungi i due bambini sul balcone. Una volta che sei fuori senti numerose urla. Guardi verso il basso e tutte le persone presenti all'esterno dell'orfanotrofio ti stanno guardando. Alcuni applaudono, altri tu urlano incoraggiamenti e ti guardano con ammirazione. I due bambini sono molto scossi e spaventati, rannicchiati lontano dalle fiamme che bruciano, continuano a piangere disperati e impauriti.

Ora che li hai raggiunti devi però trovare un modo per portarli in salvo. Mentre escogiti un sistema il capitano Mark ti urla

Capitano! Dovete fare in fretta! La struttura sta subendo numerosi crolli! Manco poco e collasserà su se stessa!

Inizi a guardarti attorno, studiando gli edifici circostanti, e cercando di qualsiasi cosa sia utile per mettere in salto i due bambini. L'altezza a cui ti ritrovi è di circa nove metri. Alla tua destra è presente un'altra casa, più bassa rispetto l'orfanotrofio, ma forse troppo distante per essere sfruttata. A sinistra invece, due balconi più in la, l'abitazione confinante è abbastanza vicina. In particolare, una finestra con le grate che potrebbe essere utilizzata come appiglio per legare una corda o un eventuale rampino e da li calare i bambini.

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Affacciandomi dal balcone grido ai soldati giù Presto! Lanciate dei rampini su quelle grate indico la finestra a due balconi di distanza da me Muovetevi!

Orso, te la senti di prendere al volo uno dei bambini? L'altro lo porterò io da quella parte.

Rivolgendomi ai bambini cerco di calmarli Cercate di stare calmi, fra poco saremo fuori da qui. Stringete i denti ancora per qualche minuto.

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Appena urli gli ordini, i soldati si muovono eseguendo ciò che hai chiesto. Un rampino viene lanciato sulla grata e viene testata la sua solidità.

Tutto pronto! ti viene urlato dal basso.

Ma certo! Fai attenzione però! ti risponde il tuo compagno. Senza troppi problemi riesci a passi un bambino a Orso, che subito viene agguantato dal bimbo che gli stringe come se fosse l'unica certezza in mezzo al caos.

Tu prosegui pure. Penserò io a portarlo in salvo, insieme al tuo animale. detto questo esce dalla stanza e dalla tua vista.

Il bambino che porti in braccio è visibilmente impaurito, nonostante le tue parole di conforto, e anche lui si aggrappa con tutta la forza che a te.

Prendi un altro bel respiro e, messoti in piedi sulla balaustra, salti nel vuoto, atterrando indenne sull'altro balcone. La folla di sotto di guarda con il fiato sospeso e un moto di gioia percorre tutti quando riesci nell'impresa.

Un altro salto nel vuoto e poi finalmente sarà finita. Poco prima di saltare, però, grazie al tuo occhi vigile, noti che l'ultimo balcone in cui atterri sembra non essere molto stabile e potrebbe cedere sotto il tuo peso. Forse dovresti trovare un modo per assicurare a te il bambino.

Nello stesso istante una voce femminile ti raggiunge, è quella della donna con cui avevi parlato prima di entrare nell'orfanotrofio

Signore! Manca una bambina! Deve essere dentro da qualche parte!

Un altro cedimento fa tremare il balcone in cui ti trovi e il fanciullo si stringe ancora di più a te.

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Dannazione, fossi da solo proverei pure a saltare sull'altro balcone. Ma il bambino...

Devio il mio percorso, ritornando all'interno dell'orfanotrofio. Non dovrei fare troppa strada da qui. Inoltre se incontro Orso posso affidare a lui il bambino e provare a cercare l'altra bambina.

Preso il bambino in braccio lascio quindi il balcone alle mie spalle, rientro nell'edificio e mi dirigo verso la stanza che dovrebbe dare alla finestra cui è stato sistemato il rampino.

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