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WFRP il sentiero dei dannati capitolo 1


dragan90

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Inviato

Skalf si alzò da terra brontolando, non si era fatto niente grazie a Grungni, ma non era certo stato uno dei suoi momenti più gloriosi.

Nella sua mente decise che avrebbe fatto il ritorno a piedi, nessuno sarebbe riuscito a convincerlo a rimontare su quell'animale orribile! Quando la guardia si rivolse alla sua compagnia il nano rimase in silenzio, gli uomini del gruppo erano più indicati di lui a parlare con i cittadini, in particolare riponeva molte speranze nel prete di Sigmar, magari avrebbero ascoltato più volentieri i consigli di un uomo di fede.


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Inviato

Joshua

Ascolto le parole dell'iniziato e rimango nei paraggi controllando la situazione

" ... citta' disastrata ... non ce la faranno ..."

@AdG

Spoiler:  
Perception per capire le condizioni della citta' e se puo' resistere ad un assalto, e se ci sono evidenti falle nelle difese
Inviato

@ sigmund:

Spoiler:  
successo nella prova di affascinare

il giovane rimase titubante come se non sapesse cosa fare di preciso ed iniziò a balbettare qualcosa di incomprensibile, fu però la fermezza del prete a scuoterlo.

ah, ehm..... il conte? beh ecco... non so se è giusto dirlo a degli sconosciuti, comunque qui ora comanda her Klaus, un fabbro che ha preso in mano le difese cittadine durante l'assalto delle bestie, forse è meglio se parlate con lui... disse il giovane cominciando a camminare cauto verso est ah, ehm... seguitemi, prego.

gli avventurieri seguirono il giovane per le vie della cittadina, non occorreva certo un occhio esperto per capire la devastazione della zona, le case ancora in piedi sembravano poter crollare da un momento all'altro e Skalf era più che sicuro che quelle fragili case umane si stessero già sgretolando lentamente da sole, i cancelli erano sfondati e le mura che richiudevano la città erano più breccia che recinzione, in alcuni punti cumuli di macerie e veri e propri crateri si stagliavano sul lastricato ed alcuni cadaveri giacevano ancora li dove il respiro della vita era venuto meno, malamente coperti.

solo in quella che sembrava la via principale le cose andavano leggermente meglio, le strutture erano non solo più robuste ma anche visivamente migliori, non era difficile capire che il graf volesse spendere soldi per abbellire solo la facciata della sua città lasciando il resto in rovina, una scelta che con il senno di poi non era stata affatto saggia...

dopo alcuni minuti il gruppo arrivò in quella che doveva essere una grande piazza del mercato dove erano state erette delle capanne in legno e i lavori per erigere una palizzata difensiva progredivano svelti, il popolo sembrava turbato dalla presenza del gruppo in un primo momento, poi videro che erano accompagnati dal giovane e presto una piccola folla di curiosi si mise a guardare gli stranieri da una certa distanza.

andate e chiamre Klaus per favore.

non ce ne fu nemmeno il bisogno, l'uomo rispose alla chiamata, era li vicino intento ad issare con l'aiuto di un altro paio di uomini uno dei pali della palizzata, Klaus era un uomo davvero enorme con delle braccia possenti e anche molto alto, portava una lunga barba scura che gli incorniciava il volto unendosi alla criniera di capelli anc'essi lunghi e castani,la fronte alta marcava l'espressione accigliata che aveva assunto mentre la pelle mostrava alcuni segni di ustioni e tagli.

​sono io Klaus, chi mi cerca?

Inviato

Saluti” disse Viktor deciso e franco “Che la benedizione di Sigmar e di Ulric ci accompagni. Veniamo da Untergrad, insieme a un gruppo di profughi guidati dal comandante Shiller, e portiamo brutte nuove. Untergrad è stata abbandonata da tutti gli uomini di buon senso: una warband di Beastmen, probabilmente reduci degli eserciti sconfitti, saccheggia la zona. Sono troppi per riuscire a difendersi e il comandante Shiller insieme ai notabili della città hanno deciso l’evacuazione alla ricerca della protezione a nord, a Middenheim.”

Poi dopo una pausa

Non è da escludere che la warband si diriga anche verso il vostro villaggio. Dovete considerare vivamente la possibilità di abbandonarlo anche voi”.

L’apprendista si fermò in attesa delle risposte del fabbro.

Inviato

Skalf annuì alle parole del mago e quando Viktor concluse il suo discorso aggiunse indicando attorno a sè "E per quanto vi stiate impegnando per fortificare la vostra città da quel che vedo non resistereste contro l'attacco di un branco di beastman." poi guardò il fabbro "bisogna approfittarne finchè sono ancora disorganizzati e divisi e andarsene"

Inviato

L'elfo rallentò notevolmente il passo del cavallo iniziando ad osservarsi attorno, continuava a pensare che sarebbe stato meglio rintanarsi ad Untergrad e chiamare alleati e supporti, gli abitanti di questa cittadina avrebbero certamente fatto la loro parte. Seppur il prete di Sigmar aveva affermato che tra le due città non scorresse buon sangue probabilmente una soluzione simile avrebbe cambiato la situazione.

In ogni caso era una perdita di tempo rimuginare sul quel che poteva essere. Quando raggiunsero il fabbro si limitò ad accennare un saluto e lasciar parlare gli umani.

Inviato

l'uomo fece passare il suo sguardo prima su Viktor e poi sul nano il graf ci ha abbandonato qu, si è ritirato nel suo castello a qualche decina di chilometri a ovest di qui e si è portato via metà delle guardie della città, abbiamo difeso questa terra con unghie e denti e nessuno ce la strapperà, non ora che ci siamo liberati di quel regnante ignobile, ora quiesta è la nostra città e se i beastman torneranno li affronteremo come abbiamo già fatto! inoltre..

disse il possente fabbro indicando un rozzo santuario eretto con poco più che sassi derivanti dalle macerie circostanti dove campeggiava uno stendardo bianco e rosso con un simbolo di un elmo con una lunga penna rossa alla sua sommità.

abbiamo la benedizione dell'imperatore in persona! lui e la sua guarnigione si sono stanziati qui alcuni giorni fa per poi riprendere il viaggio verso nord per affrontare l'esercito del caos oramai in rotta, ci ha promesso che presto giungeranno altre armate dal sud per consolidare ciò che resta di tutto il Nordland, laggiù è stata piantata la tenda di Karl Franz, sua maestà l'imperatore ed egli non abbandonerà la sua gente! senza contare poi che non siamo pazzi come quelli di Untergrad a intraprendere un viaggio nella foresta x giorni e giorni quando le belve sono ancora a caccia di tracce! ed ora andatevene, la gente di Untergrad non è la benvenuta qui

concluse voltandosi e riprendendo il suo lavoro mentre attorno a lui alcuni seguivano il suo esempio mentre altri rimanevano imbambolati dalla scena per un attimo prima di rimettersi all'opera.

@ conoscenze dei pg umani:

Spoiler:  

quello sullo stendardo è uno dei più famosi simboli imperiali, rappresenta l'araldica del corpo scelto della cavalleria imperiale di Altdorf, le Guardie del Reik, che spesso nella sua lunga storia ha accompagnato in battaglia gli imperatori in molte battaglie

Inviato

“Che Sigmar ascolti la tua voce” disse l’apprendista “e che Ulric vi dia la forza di resistere. Carichi sulle tue spalle il peso di una grande responsabilità: spera solo che i tuoi figli non ne abbiano a rispondere.” aggiunse lapidario “Per quanto riguarda la gente di Untergrad, loro, e noi che li accompagnamo, abbiamo valutato che aspettare la morte fosse peggio che tentare di evitarla. E questa non credo sia follia

Detto questo Viktor si zittì. Il suo volto era teso e gli occhi continuavano ad osserva

vare il fabbro

Inviato

Skalf fece spallucce e si voltò verso l'uscita della città "che i loro dei li proteggano e se così non sarà che possano morire con onore" pensò tra sè mentre si incamminava per le vie distrutte di fianco al cavallo di Fearil.

Inviato

Il vostro coraggio è ammirevole, ma almeno concedi alle donne e bambini, a chiunque non possa imbracciare una spada, di partire con noi, saranno al sicuro e potranno tornare qui con la gente di Untergrad una volta che queste terre torneranno ad essere sicure!

Preghero per voi, che la luce di Sigmar possa benedire i vostri cuori e le vostre armi

terminò la frase col saluto sigmarita del martello e, qualsiasi sia la risposta del fabbro, era pronto a tornare indietro con gli altri del gruppo.

Inviato

alle parole del prete non seguì alcuna replica da parte del fabbro che sembrava volerlo ignorare, anche le persone circostanti sembravano fermarsi ad ascoltare solo per un attimo per poi ritornare al lavoro, tuttavia un paio di persone mosse dalle parole del chierico si avvicinarono al gruppo.

una era una donna dai capelli corvini che non aveva visto più di trenta inverni, in braccio portava un fagotto dal quale provenivano lamenti da infante, un'altro era un uomo di mezz'età con una uniforme militare strappata e sudicia in più punti e con se portava un vecchio dal passo incerto che si aiutava con un bastone logoro, infine un uomo sulla trentina e dalla carnagione olivastra, indossava un armatura in cotta di maglia e dimostrava i tratti tipici di un Tileano.

c'è davvero una speranza di salvezza? io e mio figlio vogliamo vivere! disse la donna.

portate con voi mio padre, è un vecchio Matusalemme e.... non ha mai visitato altri luoghi se non questo, è una persona buona, merita il riposo della vecchiaia, non certo di finire nelle fauci di quelle fiere. disse l'uomo che accompagnava l'anziano guardando suo padre e regalandogli un sorriso verrò a prenderti quando sarà tutto finito gli disse.

infine lo straniero giunse vicino al gruppo, sembrava in grado di combattere eppure voleva andarsene sono un mercenario della Tilea, non mi va proprio di morire in questo posto senza un compenso, allora ragazzi, dove si va? concluse in modo forse un pò cinico maa ragione.

Inviato

"Siete i benvenuti" disse Viktor "tuttavia dobbiamo muoverci veloci per raggiungere la carovana. E' meglio che condividiamo i cavalli: il tratto di strada è breve e ce la faranno a portare senza affaticarsi troppo due cavalieri"

Poi, essendo la sua cavalcatura già condivisa con Skalf, guardò i compagni "Se siete d'accordo ogniuno di voi dovrebbe porartare uno di loro."

Inviato

Quando l'Asur sentì l'accento Tileano parlò di nuovo nella lingua nativa dell'uomo, voltando solo il busto e la testa "Era tempo che non sentivo questo accento. Sei il benvenuto."

@AdG

Spoiler:  
Usò il linguaggio da battaglia tra le righe "Era tempo che non sentivo questo accento. Non otterrai nulla da questa carovana.Ma Sei il benvenuto."
Inviato

Jacob

Scendo da cavallo e faccio salire il vecchio.

Ci penso io. Su Matusalemme, e' il momento di fare un bel viaggio.

Poi salgo anche io.

Reggiti forte

E attendo gli altri per andare a riunirmi con il gruppo.

Inviato

Skalf guardò Voktor e il cavallo per un attimo "Porta pure qualcun altro a cavallo con te, non ho intenzione di risalire su quell'animale, ci metterò un po' di più, ma tornerò a piedi, anche di corsa se necessario" disse sorridendo e si mise in marcia.

Inviato

nessun altro sembrava interessato all'offerta del gruppo e gli avventurieri abbandonarono quel luogo con i pochi profughi procedendo a passo d'uomo per restare uniti a Skalf che preferiva camminare, dopotutto il loro intervento al villaggio era stato molto rapido ed erano ancora in tempo per tornare senza fretta all'accampamento.

dopo 15 minuti ragginsero la radura da cui erano partiti mentre le guardie scrutavano chi fossero i nuovi arrivati.

Shiller vi attende alla prima carrozza Disse uno dei soldati ridirigendo il gruppetto verso la carovana di testa dove il capitano stava parlando con Hans, il cacciatore sembrava essere tornato dal giro d'avanscoperta per fare rapporto.

quando i due nordlandesi videro gli avventurieri e i profughi si misero a guardarli con un aria mista tra lo stupore e la tristezza.

vedo che quelle teste dure di Grimnaghen non si smentiscono mai ma almeno hanno il vuon senso di lasciare andare anziani, donne e bambini e tu? chi sei?chiese il capitano all'indirizzo dell'estaliano.

Carlitos Montoya signore, mercenario tileano, al suo servizio.

Shiller parve un pò scocciato da quella risposta o forse era solo l'accento marcato dell'uomo ad infastidirlo.

so bene come agiscono i mercenari, ci sarà utile un armato in più ma.... vedi di non combinare guai, intesi? il tono del capitano si fece minacciosa tutto ad un tratto ed il suo interlocutore ebbe almeno la decenza di stare in silenzio e chinare la testa in segno di assenso, tornando poi a torcersi i suoi ridicoli baffetti neri con le pinte delle dita.

voi altri disse il capitano rivolto al gruppo siete stati bravi, andate a prendere una razione, ve la meritate, poi vi aggiornerò sulle novità da parte di Hans.

@fearil:

Spoiler:  
durante il viaggio a cavallo il mercenario sussurrò all'elfo questi qui di Grimnaghen non sanno a cosa vanno incontro, preferisco non avere guadagno ma vitto e alloggio per i miei servigi piuttosto che aspettare quelle creature dentro una trappola di pali di legno!

Inviato

L'Asur inarcò il sopracciglio alle parole di Shiller, sia quando si rivolse al Tileano sia quando si complimentò con loro. A quanto pare non c'era fretta, non era necessario sapere cosa stesse accadendo attorno a loro, forse nulla. Quindi diede le spalle al capitano e al cacciatore e disse al mercenario "Andiamo." per dirigersi dove distribuivano da mangiare.

Mangiò con calma e in silenzio a meno che qualcuno non intendesse rivolgergli la parola o fargli qualche domanda. Quando finì il pasto tornò di nuovo dal capitano.

@AdG

Spoiler:  
Tilea se non erro è l'Italia :P perché se Carlitos è Estaliano (Spagnolo) allora non parliamo la stessa lingua.
Inviato

Viktor si recò a mangiare in silenzio. Nel cuore il pensiero di quella gente abbandonata a morire lo angosciava. ‘Folli, ma che Sigmar vi protegga’ pensò

L’Estasiano avrebbe fatto comodo. Aveva già visto i mercenari di quella terra combattere, e avrebbero fatto comodo. La carovana era lenta. E se i beastmen fossero sopraggiunti ogni aiuto era importante.

E chissà se quell’uomo alla locanda si era ripreso’. L’apprendista scosse la testa. Doveva scacciare i pensieri e ragionare razionalmente ai prossimi passi.

Finito di mangiare si alzò per recarsi da Shiller.

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