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La caduta del cielo – Casa Valdrato


darteo

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Inviato

Enusian Valdrato

Rapidamente il tronco viene spostato e con la massima urgenza facciamo ripartire la carrozza alla massima velocità mantenibile.

Fisso preoccupato le condizioni del nostro principe Jeiron durante il viaggio, mantenendomi sull'allerta per eventuali altri assalti,

anche se dubito ne avverranno ancora.

Quando Eliash mi se posso fare qualcosa per Angela, rispondo con un semplice cenno del capo e appoggio le mie mani sulla sorellina,

incanalando in lei energia curativa «Ne darò in egual misura a te e al principe... non sarà molta, ma vi aiuterà in qualche modo...

poi per oggi avrò esaurito le mie risorse in tal senso...» Detto ciò passo a toccare il principe, donando anche a lui qualche altra scintilla di linfa vitale.

Speriamo di arrivare in tempo... se non ce la facesse... non voglio immaginare...

Dopo aver dispensato le cure di cui dispongo, rifletto sulle parole di mio fratello.

@DM

Spoiler:  
Scarico tutta la mia dose giornaliera di Imposizione delle mani, dividendola a metà tra mia sorella Angela e il Principe Jeiron.

Ho in totale 54 punti al giorno da poter sfruttare, quindi curo 27 PF ad ognuno dei miei due bersagli.

Poca roba forse, ma meglio di niente.

____________

Domanda:

- Ciò che dice mio fratello riguardo la spada e quel "laverò l'onta" mi dice niente? Ho conoscenze di qualche tipo a riguardo?

Nel caso serva fammi pure un check di conoscenze appropriato, anche se con Enusian ho poche opzioni di conoscenza xD

- Nobiltà e regalità +7

- Religioni +10


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Inviato

@Enusian

Spoiler:  
quando eravate più giovani avete studiato delle armi famose usate in passato. Per quanto riguarda la lama nera ricordi che non c’erano molte sue descrizioni sui libri. Si tratta di una spada che non ha lasciato un grande segno nella storia… senza contare che è nata trecento anni fa, un periodo particolarmente caotico e ricco di incognite.

Il castello dei Valdrato sorge al centro di Mens Lhà.

La città è avvolta da un sottile strato di nebbia. Le sue strade sono larghe e lineari, si intrecciano tra di loro e formano un’ordinata scacchiera. Fontane e statue abbelliscono la metropoli.

Il castello è formato da una serie di torri di pallidi colori. Man mano che ci si sposta verso il centro del palazzo le torri sono sempre meno numerose ma più grandi, fino ad arrivare a quella centrale. L’aspetto del palazzo è quello di un cono rovesciato (figura piuttosto frequente in questo reame).

Sui tetti delle torri e attraverso le finestre sono esposti gli vessilli dei Valdrato.

La vostra carrozza, dopo un’ora e mezza di corsa frenetica, raggiunge il castello.

0-==============-0

due ore dopo

Vi ritrovate in un salone del palazzo in attesa di sapere come sta il principe.

Jeiron è stato portato in un'altra stanza ed è visitato dai medici di corte. Sono stati chiamati anche i migliori erboristi della città e i chierici della grande cattedrale di Mens Lhà.

Aspettate, insieme alle guardie, di sapere notizie riguardo la salute del principe.

La sala in cui vi trovate è tetra e poco illuminata. E’ alta quindici metri e lunga il triplo. In alto si trovano le vetrate, proiettano all’interno una pallida luce solare che, per effetto ottico, sembra fermarsi a metà strada. Titaniche colonne squadrate scorrono ai lati della sala. Ogni parola e ogni passo riecheggia tra queste quattro mura. Una porta viene aperta. Vi voltate verso quella zona e vedete Amelistra Valdrato, signora del luogo, dirigervi verso di voi. E’ seguita da due donne: Dianeva, sua sorella, e Lyo, la sua figlia più grande (dopo Jeiron).

Amelistra percorre l’intera sala con passo spedito (insolito per una donna della sua età) fino a raggiungervi. Le guardie chinano il capo. La signora chiede con voce calma: ci sono novità su mio figlio?

Una guardia alza la testa e dice: ancora no… mia signora.

Proprio in questo momento un’altra porta viene aperta e un medico irrompe nel salone. Dall’espressione che ha sul volto capite che non porta buone notizie.

L’uomo si avvicina a voi, china il capo per salutare Amelistra e voi, per poi prendere parola: mia signora: lord Jeiron sta dormendo… è vivo ma molte delle sue ferite sono permanenti. Mi duole informare sua altezza che suo figlio avrà per il resto della vita dei problemi di movimento. Forse non riuscirà più ad alzarsi dal letto o se camminerà ancora dovrà farlo con un poggio. Anche l’uso delle mani è compromesso ma solo quando riaprirà gli occhi potremmo capire l’esatta entità dei danni.

Spoiler:  

Dianeva

È una donna di quarant’anni, bassa e magra. I suoi capelli biondi sono corti e a caschetto. Veste abiti bianchi con una trama di rombi azzurri.

Lyo

Una delle sorelle minori di Jeiron. Ha trent’anni. Porta capelli lunghi e dorati in una complicata e meravigliosa acconciatura, con boccoli all’estremità. Assomiglia molto a sua madre quando era giovane… anche se i suoi occhi e la sua espressione mostrano una certa ingenuità e innocenza, sentimenti che Amelistra non ha mai dimostrato di avere. Veste un abito con varie sfumature dell’azzurro, lungo e che risalta la sua forma snella e esile.

Inviato

Ringrazio mio fratello per le cure e durante tutto il viaggio mi sforzo per tenere sott'occhio le condizioni di Lord Jeiron. I cavalli corrono a tutta velocità e in fretta e furia raggiungiamo Mens Lhà.

Siamo tutti assieme in uno dei grandi saloni del palazzo e, durante tutta l'attesa, non smetto un secondo di pregare per il principe. Nel salone fanno la loro comparsa la signore Amelistra, accompagnata dalla sorella e dalla sua primogenita. Non ho il coraggio di guardare nessuna di loro negli occhi e le saluto con un rispettoso inchino. Quando la porta viene nuovamente aperta e entra il medico con espressione scura, ho il cuore in gola. La notizia che il principe non potrà più muoversi liberamente mi fa rimanere senza fiato e dei dubbi iniziano ad insinuarsi nella mia testa.

E' tutta colpa mia; io ero nella carrozza assieme a lui e avrei potuto fermarlo prima che uscisse. Che stupida che sono stata!

A quel punto mi inchino nuovamente davanti ad Amelistra e con tono solenne pronuncio

Mia Signora; la colpa è soltanto mia per ciò che è accaduto il principe. Io ero rimasta nella carrozza assieme a lord Jeiron mentre i miei fratelli liberavano la strada. Avrei potuto fermarlo, eppure non l'ho fatto. Avrei potuto proteggerlo, eppure non ci sono riuscita. Accetterò qualsiasi punizione pensa sarà consona per la mia stoltezza. affermo piegandomi ancora di più e mostrando il collo.

Non posso credere di essere stata così cieca da non capire che era una trappola. Se avessi pensato ora il principe non sarebbe ridotto così.

Inviato

Enusian Valdrato

L'arrivo a Mens Lhà è estremamente concitato e dopo aver consegnato il principe alle cure degli esperti,

ci ritiriamo in attesa in uno dei tanti grandi saloni del castello dei Valdrato.

Contrariamente al mio abituale carattere, sono molto serio in questo momento di tensione e attesa, e passo il tempo riflettendo e sull'accaduto,

spostandomi saltuariamente da un punto ad un altro della sala e puntando lo sguardo spesso verso l'alto, fissando così il cielo oltre le vetrate.

Ed ecco che ad un certo punto nella stanza irrompe Amelistra, signora locale e madre di Jeiron, seguita dalla sorella di lei e da sua figlia Lyo.

Al suo avvicinarsi mi inchino con il dovuto rispetto e rimango in silenzio, dato che ella è giustamente interessata a chiedere notizie sulle condizioni di suo figlio.

Caso vuole che poco dopo l'arrivo delle signore un medico faccia il suo ingresso, e dal suo sguardo è evidente che quanto dovrà comunicare non è piacevole.

Ascolto con attenzione e non so come reagire a ciò che viene detto.

Lesioni motorie permanenti?!... Il brutto colpo in testa avrà di certo danneggiato il cervello del principe... tuttavia è vivo...

Dentro di me sono non so se gioire della vita del principe, o rammaricarmi per le condizioni in cui verserà di qui in avanti.

Di certo provo il desiderio di scovare la donna che l'ha ridotto così e consegnarla alla giustizia, anche per capirne l'identità e le motivazioni.

Mia sorella Angela però, evidentemente preda dei sensi di colpa, si avvicina all'attuale regina facendosi carico di quanto accaduto.

Nel sentire quanto dice mi avvicino a lei a passo svelto e le poggio una mano sulla spalla, mentre porgo anch'io un altro inchino ad Amelistra.

«Angela... aspetta che Sua Signoria a rivolgersi a noi...» faccio rivolto a mia sorella con tono serio e perentorio.

Colpa tua? Sorella cara, colpe non ne hai... io ed Eliash stavamo subodorando ci fosse qualcosa di strano...

Se dobbiamo dare la colpa a qualcuno al massimo è nostra, dato che potevamo sospettarlo prima e far rimanere così il principe nella carrozza...

Tuttavia affibbiare colpe qui ora non ha molto senso per me... ciò che conta davvero è rintracciare la criminale...

Inviato

Passiamo interminabili minuti di attesa nella sala del castello, aspettando di conoscere la sorte del principe. Quando entra Amelistra, accompagnata da altre due donne, le saluto con un inchino mesto; subito dopo nella sala entra il guaritore, il quale ci aggiorna sulle condizioni di Jeiron. Vorrei porre delle domande al medico, ma attendo rispettosamente che sia Amelistra la prima a parlare.

Improvvisamente Angela si prostra davanti alla regina, dichiarandosi responsabile della condizione di Jeiron. Sciocchezze dico seccamente. La tua magia e le tue cure sono l'unico motivo per cui il principe è ancora vivo. Mi avvicino anch'io a mia sorella e a mia volta le poggio una mano sulla spalla. Se non fosse stato per te avremmo avuto ben altro risponso. Non addossarti colpe che non hai aggiungo più dolcemente.

Inviato

o

Mia Signora; la colpa è soltanto mia per ciò che è accaduto il principe. Io ero rimasta nella carrozza assieme a lord Jeiron mentre i miei fratelli liberavano la strada. Avrei potuto fermarlo, eppure non l'ho fatto. Avrei potuto proteggerlo, eppure non ci sono riuscita. Accetterò qualsiasi punizione pensa sarà consona per la mia stoltezza.

Dai retta alle parole tuo fratello e risparmiaci queste ruffianate… commenta Amelistra, per poi rivolgersi verso il medico …Jeiron rischia di morire?

No, mia signora. Con tutte le cure e tutti i chierici presenti attorno a Jeiron

Amelistra lo interrompe alzano una mano: abbiamo capito, potete andare ora. Già che si siete mandate un messaggio a mio marito, scrivetegli ciò che è capitato a suo figlio.

Il medico si inchina alla signora e a voi per poi lasciare la sala.

Amelistra passeggia per la grande sala, i suoi passi riecheggiano in ogni dove: il folle che ha osato attaccare la nostra famiglia non deve restare impunito. Nell’ultimo secolo una sola famiglia ha levato la spada contro i Valdrato e ora marciscono sotto terra. Ferire mio figlio equivale a mettere in dubbio la potenza del nostro casato. Prenderò provvedimenti al prossimo imminente consiglio reale… e vorrei che anche voi tre ne faceste parte, insieme alla vostra sorella maggiore… Amelistra vi passa un foglio di carta arrotolato. E’ una lettera di Milva. Vostra sorella vi informa che sta per giungere a Mens Lhà.

Amelistra continua: Jeiron non potrà più usare la spada perciò non scenderà più in duello. Sarà stato lo spadaccino più forte del mondo ma ora è venuto il momento di lasciar perdere queste cose e pensare finalmente ad un matrimonio… la signora torna a guardarvi …vostra sorella arriverà questa sera, allora avrà inizio il consiglio reale. Voi siete i miei ospiti, il mio castello è a vostra disposizione.

Inviato

Uno dopo l'altro i miei fratelli mi consolano con le loro parole, facendomi sentire il loro affetto e la loro vicinanza. Quando, però, Amelistra mi da della ruffiana un fremito di rabbia percorre il mio corpo; per un secondo fisso i miei occhi di ghiaccio in quella della signora Valdrato

"Ruffianate"? Io questo lo chiamo onore nel prendersi le proprie responsabilità, una cosa che mio padre mi ha insegnato molto bene.

Stizzita, ma senza darlo a vedere, mi rialzo fieramente, sicura di aver fatto la cosa giusta.

Non mi importa di cosa una vecchia, interessata solo al potere, pensi delle mie scelte; nessuno si è mai permesso di mettere in discussione il mio onore e se non fosse la moglie di Re Solim in questo momento si troverebbe Astren puntata alla gola.

Sebbene cerchi di auto convincermi che le parole della signora Valdrato non mi abbiano scalfito, nel profondo ho subito un grande smacco.

Ascolto in silenzio le parole di Amelistra e nel frattempo mi calmo. Aspetto che sia uno dei miei fratelli a prendere la carta che ci viene porta. Quando la signora conclude di parlare rispondo con un secco

Ci sarò.

Inviato

Stringo involontariamente la spalla di Angela, rabbioso per le parole della donna. Attenta Amelistra... nemmeno la regina può mancare di rispetto a mia sorella. Riesco facilmente a dissimulare il gesto, riprendendo la mia solita espressione glaciale.

Ascolto il discorso della donna, concordando ovviamente con i suoi propositi di vendetta. Rimango solo un po' interdetto quando inizia a parlare di matrimonio. Non sappiamo neanche se Jeiron si sveglierà mai e già pensa ad accasarlo? Ma poi, chi vorrà mai sposarsi uno storpio? Non possiamo neanche sapere se avrà mai la forza e la possibilità di ereditare il trono.

Saremo onorati di partecipare dico effettuando l'ennesimo inchino.

@se ci congediamo da Amelistra

Spoiler:  
Rimasti soli, mi rivolgo ai miei fratelli. Per lo meno qualcosa di buono ne è uscito fuori, essere invitati al consiglio reale è una grande possibilità... dico riflettendo. Direi di sfruttare il tempo a nostra disposizione per effettuare delle ricerche: forse indagare sulla spada del nostro aggressore ci porterà a qualche indizio. Suggerirei di dividerci: potremmo consultare i volumi della cattedrale in cerca di informazioni; probabilmente anche nel castello potrebbe esserci una biblioteca fornita. Per quanto mi riguarda, penso di dirigermi all'Accademia del Fuoco.

Inviato

Enusian Valdrato

Il tono di Amelistra è duro ma molto calmo: la ascolto con attenzione e riguardo, e non posso che essere pienamente d'accordo con lei sulla necessità di catturare e dare la giusta punizione all'attentatrice misteriosa, e quando ci comunica che desidera che noi tre e nostra sorella partecipiamo tutti al prossimo Consiglio Reale, gonfio il petto e faccio un inchino.

«E' un grande onore quello che ci concede, Mia Signora...»

Prendo io in consegna la lettera di Milva che Amelistra ci passa.

Le successive parole della regina però mi lasciano da pensare.

Sembra quasi contenta che suo figlio possa ora dedicarsi a matrimonio e successione...

e sembra che la presenza di Milva sia molto importante... possibile che...?!

Ovviamente il collegamento che arrivo a fare tra questi pensieri è abbastanza ovvio.

Nostro padre non ci ha detto nulla... di certo lui ne sarebbe stato al corrente... o forse è una cosa recente...

Beh... sto correndo troppo, non è mica una cosa certa... lo scopriremo solo dopo l'arrivo di Milva immagino...

«Come lei desidera, Mia Regina... sarà un piacere poter riabbracciare nostra sorella Milva...»

Dopo un istante di pausa aggiungo, per concludere

«Se non c'è altro Mia Signora, chiederei potessero venirci mostrate le nostre stanze,

cosicché noi si possa rinfrancarci, lavarci ed essere pronti a presenziare al consiglio...»

Inviato

«Se non c'è altro Mia Signora, chiederei potessero venirci mostrate le nostre stanze,

cosicché noi si possa rinfrancarci, lavarci ed essere pronti a presenziare al consiglio...»

Amelistra si vostra verso sua figlia: Lyo!

La ragazzina sembra scattare “sull’attenti”, si avvicina a voi e dive: vi prego, seguitemi.

Una volta abbandonata la grande sala vi tuffate un dedalo di corridoi. Lyo vi conduce nei piani più alti del palazzo, dove si trovano le vostre camere: sono enormi, con letto a baldacchino, armadi e camini personali. Un gruppo di servitori sono ai vostri comandi.

Prima di andar via Lyo si rivolge a voi un’ultima volta: perdonate mia madre, è sempre stata austera e severa.

@tutti

Spoiler:  

Rimasti soli, mi rivolgo ai miei fratelli. Per lo meno qualcosa di buono ne è uscito fuori, essere invitati al consiglio reale è una grande possibilità... dico riflettendo. Direi di sfruttare il tempo a nostra disposizione per effettuare delle ricerche: forse indagare sulla spada del nostro aggressore ci porterà a qualche indizio. Suggerirei di dividerci: potremmo consultare i volumi della cattedrale in cerca di informazioni; probabilmente anche nel castello potrebbe esserci una biblioteca fornita. Per quanto mi riguarda, penso di dirigermi all'Accademia del Fuoco.

Dove andate ora? Scrivete se vi dividete o no.

Inviato

Ci congediamo da Amelistra e sua figlia Lyo ci conduce alle nostre camere. Una volta soli Eliash propone di effettuare delle ricerche per scoprire qualcosa in piu'

La scritta sulla spada della donna, forse ho letto da qualche parte quella frase...

Ottima idea fratello. Raccogliamo il maggior numero di informazioni su quella donna.

@Dm

Spoiler:  
Prova a ricordare qualsiasi informazione sulla frase "Lavero' l'onta".

Conoscenze arcane: 8

Conoscenze piani: 8

Conoscenze religioni: 8

Conoscenze storia: 8

Nello specifico, se ricordo qualcosa, cerco di ricordare in che libro l'ho letto o chi me ne ha parlato.

Inviato

Enusian Valdrato

Una volta soli nelle camere che ci vengono affidate, annuisco alle parole di mio fratello.

«Cercare qualche informazione potrà tenerci occupati fino a stasera, al Consiglio... non credo sarà una ricerca facile però... non c'è molto di scritto sulla Lama Nera, non è un'arma che ha lasciato un segno nella storia... tuttavia tentare di certo non può far male, per cui sono d'accordo... dato che tu Eliash andrai all'Accademia del Fuoco, io cercherò qui al castello, di certo avranno una biblioteca, e in più penso potrò informarmi su chi sia qui a palazzo il maggior esperto di armi antiche e parlarci, se possibile...»

«Solo una cosa ci tengo a ricordare, anche se sono certo non serva dirvelo... cerchiamo informazioni sulla Lama e la scritta che riporta, ma evitiamo di raccontare ciò che è accaduto al principe... non sappiamo chi già è informato e non spetta a noi annunciare questo genere di cose, soprattutto prima di un Consiglio Reale...»

Mentre parlo mi accomodo l'armatura, riordinandola e dandole una passata di straccio per lucidare un paio di punti.

@DM

Spoiler:  
Se i miei fratelli sono d'accordo su ciò che ho detto, quando Eliash si dirige all'Accademia del Fuoco, io faccio ciò che ho scritto:

- Chiedo informazioni (a servitori di passaggio, guardie, o altri) se a palazzo è presente una biblioteca e come raggiungerla.

- Chiedo informazioni (in questo caso a più persone, per sentire pareri diversi e capire se sono concordi o mi suggeriscono risposte diverse) per capire chi a palazzo sia considerato il maggior esperto di armi (preferibilmente antiche) e dove posso trovarlo, sempre che sia presente in questo momento.

Inviato

Ringazio Lyo per averci accompagnato e, una volta soli, parlo con i miei fratelli per decidere il da farsi. Mi sembra una precauzione ragionevole rispondo a Enusian. Allora è deciso. A stasera!

Esco dal castello e mi avvio per le strade di Mens Lhà, stringendomi il mantello per proteggermi dal freddo.

@DM

Spoiler:  
Mi reco all'accademia del fuoco e cerco qualcuno a cui rivolgermi, possibilmente un meastro.
Inviato

@Angela

Spoiler:  
ricordi poco di questa spada e di questa incisione (laverò l’onta) ma ricordi di aver letto qualcosa di simile nella grande cattedrale della città, ti rechi quindi in quel luogo

La grande cattedrale non è particolarmente lontana dal castello dei Valdrato, basta entrare nella via principale della città e seguirla per un po’.

La chiesa si erge al centro di Mens Lhà. E’ una struttura titanica e antica. Due grandi torri si innalzano ai lati dell’entrata principale. Oltre loro si trovano altri campanili e torri più piccole, con diverse statue in bronzo raffiguranti Dei o vecchi re di queste terre settentrionali.

Sopra l’entrata si trova invece un grande rosone circolare con il simbolo di Alstrix che compone la vetrata.

Entri nella cattedrale. Ci sono pochi fedeli a quest’ora.

La navata è lunga e tetra. Sembra di essere entrati in un'immensa galleria.

Due file di colonne sorreggono il soffitto e varie statue decorano le pareti della sala. Raggiungi la zona della navata opposta all’entrata. Qui non si trova un altare ma una statua di una donna, una figura minore ma ritenuta comunque sacra per la religione di Astrix.

La statua ha le braccia in avanti, con le mani verso l’alto. Lì è stata deposta un antica spada, ancora brillante e affilata. Sulla lama c’è un incisione: la pace necessita sangue.

In quel momento un ricordo riaffiora nella tua mente: al di là della statua si trova un sarcofago di metallo particolarmente elaborato.

Raggiungi la sontuosa tomba e, guidata dalla tua memoria, inizi a cercare delle iscrizioni.

Ne trovi una in un angolo: qui giace Valdrato Inescense, signore di Edlen e paladino della pace… non trovando quello che cerchi inizi a leggere un’altra iscrizione: la Dragonal d’oro governa su tutte le altre armi… c’è una lista di spade, pugnali, archi e altro ancora… scorri con il dito lungo tutta la lista fino a quando non trovi questo: Dragonal nera, spada forgiata a Ponte dei Cieli, Morgana è il suo creatore. “laverò l’onta” è la sua incisione.

@ Eliash

L’accademia del fuoco è lontana dal palazzo dei Valdrato. Occorre prendere una carrozza per raggiungere questo luogo. La scuola di magia si trova ai limiti della zona nord occidentale di Mens Lhà. Una zona priva di abitazioni e con un immenso giardino attraversato da una serie di bianche strade.

La torre dell’accademia è una struttura solitaria che si innalza al centro di questo giardino. E’ l’edificio più alto della città. La scuola (come la torre del vostro palazzo) ha la forma di un cono rovesciato: la base è molto larga e la torre si stringe parecchio man mano che si alza verso il cielo.

Verso la zona più alta dell’accademia si trova un disco rotante sospeso in aria. L’intera struttura è bianca e sembra emanare una luce propria. [>Disegno brutto<] Incontri molti adepti, tutti ti salutano con inchini e riverenze. Tutti loro hanno la divisa bianca con il simbolo della scuola al centro del petto (azzurra per gli adepti e rossa per i maestri). [>Simbolo<]

Vieni accolto nella torre. L’accademia è enorme e luminosa. La sala principale è grande quasi quanto l’accademia stessa: è una struttura “cava” e diverse stanze, balconi e corridoi sono stati costruiti sulle mura interne. Il pavimento di marmo e sopra è stato disegnato con pigmenti d’oro un complicato simbolo magico.

Poiché sei un Valdrato vieni fatto accomodare sul grande cerchio che aleggia attorno la torre. In realtà si tratta di una struttura volante in pietra molto molto larga. E’ una zona riservata ai maestri e agli apprendisti più bravi dell’accademia. Ci sono diversi tavoli di marmo e granito… vieni fatto accomodare su uno di questi. Poco dopo un vecchio maestro ti raggiunge e ti saluta con una riverenza. E’ alto e molto vecchio: ha una lunga barba bianca e un abito di seta con sopra delle rune colorate in oro e intrecciate tra loro. L’anziano stringe tra le mani un imponente tomo. La copertina è sigillata grazie a tre lucchetti… che il maestro apre con una chiave d’argento.

Ora il vecchio si siede, apre il libro e dopo averlo sfogliato per un pò punta il dito su una pagina e dice: eccoci qua… la lama nera di Akramon! La spada del dragone bicefalo… è questa che avete visto nella foresta… o magari la sua imitazione.

Ammettiamo che la spada che ha ferito il nostro principe sia quella vera! In questo caso avete visto una lama vecchia di tre secoli, forgiata con pratiche oscure da una delle sette antiche streghe. La spada è dotata di poteri unici poiché la lama è stata creata con il sangue del primo dei dragoni neri… un essere nato nell’oscurità sotto la terra, nelle caverne di Netrunhus.

C’è un modo per sapere se la spada che avete visto è vera o una sua imitazione: devo vedere le ferite del principe e vedere se sono di colore nero. In questo caso vorrà dire che la lama è autentica.

@Enusian

Ci sono dei libri a palazzo ma nessuno di loro parla della spada nera. Per tua fortuna però incontri un chierico della città giunto fin qui per curare Jeiron. Il prete stava per andar via e solo per puro caso ti ha incontrato. L’uomo ha delle informazioni riguardanti la spada nera: ti dice che si tratta di una spada forgiata a Ponte dei Cieli… si tratta di una metropoli che non esiste più da trecento anni e ora le sue rovine vengono chiamate Città sospesa. La spada è stata forgiata usando il sangue di un antico dragone nero e per questo è un'arma molto potente. Il chierico ti rivolge una domanda: chi brandiva l’arma?

Nel frattempo senti degli squilli di tromba, qualcuno di importante è appena arrivato qui a palazzo.

Inviato

Inizio a dirigermi verso la grande cattedrale. Entro nell'immensa costruzione e a passo deciso, ma rispettoso, mi dirigo verso la statua.

L'imponenza della cattedrale mi lascia sempre senza fiato.

Osservo la lama che statua tiene protesa in avanti.

Che spada incredibile...

Poi un ricordo affiora nella mia mente. Supero la statua fermandomi davanti al sarcofago, iniziano a leggere le scritte su di esso. Quando capisco che mi trovo davanti la tomba di Inescense mi inginocchio e pronuncio una preghiera per la sua gloria. Riprendo nuovamente a cercare cio' che mi interessa, fino a quando non la trovo.

Dragonal nera, forgiata da Morgana. Molto bene eccola qua! Come fa quella donna ad impugnare una spada tanto leggendaria. Devo saperne di più.

Con lo sguardo inizio a cercare chi possa darmi qualche informazione in piu'.

Forse qualche sacerdote ne sa di più di me su questa spada.

@Dm

Spoiler:  
Mi guardo intorno per vedere se c'è qualche sacerdote nel tempio a cui chiedere della spada o, se non è troppo, riuscire a parlare con il gran sacerdote.

Inviato

Spoiler:  
In realtà avevamo detto di non divulgare la notizia dell'attacco al principe, ma immagino che non abbia molta importanza...dicci solo come considerare la cosa, se la notizia si è già diffusa o se il maestro è abbastanza importante da esserne già a conoscenza, ecc.

@DM

Spoiler:  
Ne parlerò stasera con la regina dico dubbioso ma se basta constatare il colore nero delle ferite del principe potrei farlo anche da solo. Osservo incuriosito l'imponente tomo portato dal maestro. Chissà quali segreti contiene, per esser sigillato a quel modo... Il vostro libro dice anche di quali poteri dispone la spada? Si sa niente dei suoi ultimi possessori? Ascolto la risposta del maestro poi proseguo C'è un altro motivo per cui sono venuto a chiedere il suo consulto...

Spoiler:  
Vorrei chiedere al maestro se ha idea di come faccia quella donna a resistere ai miei livelli negativi, solo che non so bene come formularlo :banghead:

Uso Diplomazia +21

Inviato

Enusian Valdrato

Ringrazio il gentile sacerdote per le informazioni che mi da, e sto per rispondere alla sua domanda quando sento squillare le trombe.

Un arrivo importante... Che sia già qui nostra sorella?

mi chiedo curioso, ma poi torno al dialogo, deciso a concluderlo al meglio prima di andare a verificare chi sia effettivamente arrivato.

Ripenso un istante alla figura che ha assalito la nostra carrozza e poi la descrivo al meglio al sacerdote

«Una donna... indossava una maschera bianca con le sole fessure per gli occhi, e la maschera aveva una crepa, in alto a destra se non ricordo male... Indossava abiti neri e portava una pelliccia di lupo grigio sulle spalle... La base della spada era coperta da un panno, che copriva la scritta, che si è rivelata quando l'abbiamo assalita io e mio fratello... Era una combattente agile e di certo molto resistente, avendo retto la sfuriata dei nostri colpi combinati... Appena lei se n'è fuggita nella foresta, un gruppo di grossi lupi grigi ha assalito la carrozza, per cui di certo in qualche modo erano legati a lei...»

Inviato

@Angela

Eri così assorta nei tuoi pensieri che sono in questi momento ti rendi conto che la gran cattedrale si è svuotata. Quei pochi fedeli e sacerdoti hanno lasciato la navata centrale e ora sei completamente sola.

Nel silenzio surreale che si è andato a creare, la chiesa ti sembra due volte più grande del normale.

D’un tratto un brivido ti scorre lungo la schiena, avverti una presenti al tuo fianco e ti volti istintivamente verso quel lato. A pochi metri da te è comparsa una piccola figura ammantata da una cappa grigia. Dovrebbe trattarsi di un sacerdote del tempio.

E’ un uomo piccolo, di bassa statura e molto anziano. Ti dà l’impressione di essere molto fragile, molto debole… ma l’occhio azzurro che si intravedere dal cappuccio (l’altro è coperto) testimonia un grande forza interiore. Serve qualcosa? Chiede con una velato tono di rimprovero

@Eliash

Il gran maestro dei maghi sospira: ehhh vorrei tanto rispondere a queste domande.... ma mi è impossibile! Le spade forgiate con il sangue dei draghi mutano il loro potere con il corso delle ere.

Trecento anni fa la lama nera non aveva le capacità che possiede oggi… e che ora ignoriamo. Per quanto riguarda la spadaccina mascherata non posso esserti d’aiuto ma posso consigliarti di parlare con il gran sacerdote della cattedrale che ora si trova al capezzale del principe Jeiron. Lui saprà dirti qualcosa di più riguardo alla guerriera della lama nera.

@Enusian

Lupi?… Sobbalza il sacerdote …nessuno mi ha detto dei lupi!

La cosa dovrebbe avere una certa importanza? Una voce irrompe nel salone.

Lontano da voi, dall’altro lato della stanza, una porta è stata appena spalancata da tua sorella maggiore Milva. La donna si sfila in questo momento i guanti dalle mani. Noti della neve suo pesante mantello, deduci quindi che la Valdrato è arrivata a cavallo da poco.

Milva è una donna alta, con occhi blu e capelli dorati, ondulati e corti, sempre pettinati all’indietro.

Tua sorella avanza rapidamente verso di voi e si unisce (quasi prepotentemente) alla vostra discussione.

Il sacerdote continua: bhè… si… ha importanza! Maschera bianca, lupi, lama nera… sono tutti indizi che mi portano a pensare che quella donna sia un’antica guerriera di nome Leona. Una donna al servizio di una strega secolare di nome….

di nome Morgana, conosciamo la storia! Milva interrompe il sacerdote, per poi rivolgersi a te: ora ci facciamo battere dagli spettri?

Inviato

Enusian Valdrato

L'arrivo di mia sorella è improvviso e repentino.

Come sempre il suo fare estremamente duro e severo si fa notare, è una donna forte mia sorella, e noialtri nati dopo di lei lo sappiamo bene:

mai ci ha concesso particolare affetto o parole di conforto, anche da piccoli è sempre stata caparbia, severa, e spesso autoritaria.

«Nobile sorella, ben arrivata» la accolgo con un inchino quando si avvicina a noi.

Ascolto ciò che dice il sacerdote, intimorito dai modi di mia sorella, cosa che mi farebbe sorridere, se non che preferisco evitare di mostrarmi

gaudente agli occhi di Milva, dato che lei prende molto seriamente il suo modo di fare brusco e duro.

Poi però sembra quasi rimproverarmi.

«"Battere" non è un termine appropriato... è fuggita... non appena io ed Eliash l'abbiamo assaltata e ferita malamente se l'è data a gambe nella foresta... c'era poco che potevamo fare a quel punto... nella foresta non saremmo mai riusciti a starle dietro, e la salute del principe aveva priorità assoluta in quel momento...» le spiego.

Leona... Morgana la strega...

Intanto ripenso ai nomi che sono appena saltati fuori.

@DM

Spoiler:  
Cosa so della strega Morgana e questa Leona?
Inviato

Senza accorgermene sono rimasta sola nell'immensa e lugubre cattedrale.

Diamine, questo posto da i brividi...

Poi una sensazione; mi giro di scatto portando, contemporaneamente, la mano sull'elsa di Astren. Una piccola figura, forse un sacerdote, mi osserva. Lascio la prese e con una breve riverenza mi presento.

Il mio nome è Angela. Sono solo venuta a pregare sulla tomba di Lord Inescense e cercare informazioni...sulla Dragonal Nera. aggiungo in un soffio.

Forse lei mi può essere d'aiuto signor...?

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