francesco89 Inviata 1 Novembre 2006 Segnala Inviata 1 Novembre 2006 mi sorprende che non ci cia già un topic... o ho cercato male... comunque Che ne pensate del Solitario di Providence e delle sue opere? dal mio punto di vista sono a dir poco eccezionali, sia come stile che come tematiche, oltre a dire che il pantheon da lui creato è a dir poco affascinante... 1
Nadrim Inviato 2 Novembre 2006 Segnala Inviato 2 Novembre 2006 Concordo, la sua originalità nella scrittura mi tira sempre fino in fondo, apprezzo il carattere fondamentalmente episodico, così che ogni tanto me ne rileggo uno senza stare incollato per tre libri alla stessa storia. E poi Charles Dexter Ward è ormai un personaggio del Mito.
zelgadiss Inviato 7 Novembre 2006 Segnala Inviato 7 Novembre 2006 semplicemente un genio insieme al già citato Poe. ovviamente non posso fare altro che adorarlo dato che ha dato vita al grande Cthulhu e a tutto ciò che ne è seguito; inoltre i suoi racconti (nonostante io non sia un vero esperto di essi) hanno qualcosa di speciale, di unico e impareggiabile: riescono sempre a sorprendere nonostante la (a volte) brevità. semplicemente fantastico. bye bye.....
Dark_Megres Inviato 7 Novembre 2006 Segnala Inviato 7 Novembre 2006 Possiede una capacità di linguaggio disarmante. Riesce a costruire dei periodi assurdamente lunghi ma non pedanti, che come effetto hanno di tenere il lettore in uno stato di perenne agitazione. Il bello di Lovecraft è che non ti spaventa con mostri orribili o scene cruente... è sempre quello che non vedi, che non comprendi, che nei suoi racconti ti fa accapponare la pelle. Colui che sussurrava nelle tenebre è il perfetto esempio per quello che intendo esprimere
padishar Inviato 17 Gennaio 2007 Segnala Inviato 17 Gennaio 2007 Riprendo il topic(anche se era caduto in disuso...). Bisogna anche sottolineare che Lovecraft,oltre al filone orrorifico legato a i Miti,scrisse un filone parallelo che,sebbene alcuni elementi simili non tende a inquietare il lettore,ma anzi,a dargli una sensazione di tranquillità e ricerca dell'ideale.Mi riferisco al ciclo delle Dreamlands (non si potrebbe racchiudere tutto in un'unico contenitore..ma per spiegare cosa intendo dovrò farlo) sopratutto al romanzo breve "la Ricerca Onirica dello Sconosciuto Kadath".assolutamente da leggere!
DarthVader Inviato 18 Gennaio 2007 Segnala Inviato 18 Gennaio 2007 Per quanto apprezzi Lovercraft, io non concordo con quanto letto sopra soprattutto sulla scorrevolezza dei pensieri... La lettura di Lovercraft è tutt'altro che facile...
padishar Inviato 20 Gennaio 2007 Segnala Inviato 20 Gennaio 2007 La lettura di Lovercraft è tutt'altro che facile... mai detto il contrario!Con il mio precedente discorso volevo attirare l'attenzione su una serie di racconti che molto spesso viene quasi ignorata.Inoltre non volevo assolutamente dire che lovecraft è di semplice lettura,ma che in certi racconti genera sensazioni diverse da quelle che i suoi racconti di solito producono!
Scintillio del Cosmo Inviato 20 Gennaio 2007 Segnala Inviato 20 Gennaio 2007 io ho letto l'orrore di dunwich e mi è piaciuto moltissimo!!!! penso che lovercraft giochi con le paure più recondite dell'io umano.. con grande maestria!!!
DarthVader Inviato 21 Gennaio 2007 Segnala Inviato 21 Gennaio 2007 io ho letto l'orrore di dunwich e mi è piaciuto moltissimo!!!! penso che lovercraft giochi con le paure più recondite dell'io umano.. con grande maestria!!! Più che altro Lovercraft giocava con le sue paure, identificate nel pantheon di Chtulhu e la sua follia imperante...
francesco89 Inviato 21 Gennaio 2007 Autore Segnala Inviato 21 Gennaio 2007 ma in generale la paura dell'ignoto, inteso anche solo come il trovarsi di fronte a una situazione che non possiamo comprendere, ci accomuna tutti, e su questa paura si basa lovecraft, amplificandola e portandola all'estremo: il terrore è dato dal modificare le basi della realtà e della natura, partendo dai morti che si risvegliano fino ad arrivare alla città di R'lyeh, descritta come un luogo che non rispetta le regole geometriche a cui siamo soliti, creando il massimo smarrimento possibile tramite lo sconvolgimento delle basi della nostra realtà. C'è poi anche il tema della mostruosità, della disumanizzazione degli uomini, come in "the shadow over innsmouth". In questo senso Lovecraft gioca sì con le sue paure, ma portandole ad un livello tale da farle divenire paure di tutti.
Dr. Randazzo Inviato 31 Gennaio 2007 Segnala Inviato 31 Gennaio 2007 Devo essere sincero: più dei racconti dell'orrore puramente descritti come nei ritrovamenti dei "mutati" e nei relitti in fondo al mare di civiltà preesistenti, etc... mi piace il filone di "Carter" che va alla scoperta del mondo dei sogni, dove ogni luogo, ogni città, ogni situazione è la parafrasi di un concetto filosofico (solitamente decadente) che vuole sottolineare l'autore. In questa inquadratura il pantheon dei grandi antichi come il capro dai 1000 cuccioli diventa la sessualità repressa e via, via gli altri... Trovo questo molto più interessante, rispetto alla solita statua raffigurante un mostro con la testa di pesce che vien adorata da gente mutata o rispetto alal storia del mostro che sbrana i cadaveri o dell'alieno che vien da plutone...
il piccolo gnomo Inviato 20 Marzo 2007 Segnala Inviato 20 Marzo 2007 Solo oggi ho avuto di leggere questi commenti stupendi,io,pur essendo un tredicienne ho incominciato a leggere lovecraft a 10 anni,grazie a un mio amico carissimo che saluto(leoooo!!!)e devo dire che i capolavori che hafatto lovecraft non si possono comparare ad'altri,perché riesce a mettere insieme la pura follia con l'orrore piu profondo che si ciela in tutti noi,perfavore correggietemi se sbaglio,uno dei suoi libri che mi ha fatto piu paura é stato "il colore venuto dallo spazio" che consiglio a tutti di leggerlo,ora devo tornare a adulare il mio unico grande sacerdote,cthulhu il piccolo gnomo 1
Dr. Randazzo Inviato 20 Marzo 2007 Segnala Inviato 20 Marzo 2007 Ricordo il racconto, è quello in cui viene scoperto il pianeta dop osaturno... (plutone???) e dove ambienta la partenza delle creature oscure fatte di ombra (magri notturni???)... Giusto? 1
2001 Space Odissy Inviato 23 Aprile 2007 Segnala Inviato 23 Aprile 2007 Lovecraft era un genio assoluto (forse anche un pò turbato... ) ma comunque un genio assoluto!!!!!
Aerys II Inviato 24 Aprile 2007 Segnala Inviato 24 Aprile 2007 Lovecraft era un genio assoluto (forse anche un pò turbato... ) ma comunque un genio assoluto!!!!! Sì, giusto un pochino... Per me era matto come un cavallo, e a dirla tutta deve aver vissuto una vitaccia del ca**o, ma d'altronde le persone normali non sono in grado di usare al massimo la propria fantasia.
Dr. Randazzo Inviato 24 Aprile 2007 Segnala Inviato 24 Aprile 2007 Io non lo invidio per niente: megli ouna vita "normale" che fuori dagli schemi come la sua...
2001 Space Odissy Inviato 24 Aprile 2007 Segnala Inviato 24 Aprile 2007 Io non lo invidio per niente: megli ouna vita "normale" che fuori dagli schemi come la sua... Sì sì, anche io non lo invidio per niente; credo che abbia sofferto davvero tanto in vita sua. Dopotutto, per essere sempre immersi in sogni così angoscianti e lugubri bisogna che li abbia vissuti lui in prima persona; e pernsare giorno dopo giorno per una vita intera agli incubi deve essere devastante... Sì, giusto un pochino... Per me era matto come un cavallo, e a dirla tutta deve aver vissuto una vitaccia del ca**o, ma d'altronde le persone normali non sono in grado di usare al massimo la propria fantasia. Beh dai, Dante e Tolkien non erano proprio pazzi...
mister x Inviato 24 Aprile 2007 Segnala Inviato 24 Aprile 2007 lovercraft non era un pochino turbato...ma molto turbato..comunque le sue opere sono veramente stupende e possono gettare le basi per varie ambientazione per dnd:-p
Dr. Randazzo Inviato 24 Aprile 2007 Segnala Inviato 24 Aprile 2007 Ci hann ofatto 1 gdr alla fine... io ho provato a mettere il suo mondo fantastico dei sogni in 1 ambientazione dark. In effetti è ancora in lavorazione, ma ci sta benino direi
Frodo Baggins Inviato 4 Maggio 2007 Segnala Inviato 4 Maggio 2007 Pur riconscendo il grande talento letterario a Lovecraft, le cupe atmosfere senza ossigeno che dipinge mi generano un'ansia eccessiva, che dopo un pò di tempo mi spinge a lasciare la lettura... Così è stato per il Ciclo di Chtulu
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