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Inviato

Nelle terre settentrionali del Sommerlund i guerrieri dell’Ordine Kai sono maaestri di numerose discipline, amati e rispettati in tutto il Magnamund.

Sommerlund si era sempre eretta a difensore delle terre libere fin dai tempi antichi, durante l’Età della Luna Nera, quando i Signori delle Tenebre mossero guerra contro i popoli del Magnamund Settentrionale. Il conflitto fu lungo e sanguinoso ma terminò con la vittoria degli eserciti di Sormtmerlund nella grande battaglia di Maakengorge.

Re Ulnar I, che era anche un grande maestro Kai, insieme agli alleati di Durenor e di tutti i popoli liberi, sbaragliò gli eserciti nemici al passo di Moytura, rigettandoli nell’abisso senza fine del Maakengorge.

Vashna, il più potente dei Signori delle Tenebre, venne trafitto dalla spada del re Ulnar, chiamata Sommerswerd.

Era il giorno che precede Fehman dell’anno 5050 dalla Creazione delle Moonstone da parte degli Shanti

Ogni anno a Fehman, il primo giorno di primavera, fin dai tempi più antichi vi era la tradizione per i guerrieri Kai di riunirsi al monastero situato alle pendici dei monti Durncrag, per onorare la propria fedeltà al Dio Kai e al casato degli Ulnar.

E anche quell’anno molti maestri dell’Ordine Kai insieme a rappresentati da tutto il Magnamund Settentrionale avevano viaggiato a lungo per giungere in tempo per la festa che a Sommerlund segna l’inizio dell’anno nuovo.

Inviato

@Hrefna

Spoiler:  
Dopo un lungo viaggio finalmente Hrfena era giunta a Toran. I suoi maestri l’avevano mandata nel lontano Magnamund Settentrionale per valutare alcune voci che dicevano i Cener Druid si erano alleati con i Signori delle tenebre e avevano mandato alcuni di loro nelle terre libere.

I suoi maestri, dopo lunghe consultazioni con i Maghi delle Corporazione della Stella di Cristallo di Toran, avevano scelto lei per questa missione, di indagine e di supporto ai maghi del nord, incaricandola di appoggiarli in quello che le avrebbero chiesto.

E fu così che l’Aspirante Herbwarden in una fredda mattina di fine inverno era giunta a Toran ed era stata calorosamente accolta dai suoi ospiti. Le era stato inoltre detto che per la festa di inizio Primavera, tanto cara agli Herbwarden, avrebbe fatto parte di una delegazione che si sarebbe recata al Monastero del Kai Lord per festeggiare la ricorrenza.

Era l’alba quando un servitore la svegliò nella sua branda “Mia signora” disse “il Lorestriver Moran desidera vederti subito”. Il Lorestriver Moran era uno dei maghi più importanti della Confraternita e un suo desiderio andava rispettato come un ordine.

Vestitasi, percorse i corridoi ancora silenziosi accompagnata dal servo fino ad un doppia porta e quindi introdotta nella stanza al di la.

Era un grosso salone dalla forma semicircolare delimitato da colonne inframmezzate da vetrate da cui si vedeva il porto di Toran e l’alba incipiente. Un odore di libri e polvere riempiva l’aria. Un grosso tavolo giaceva nel mezzo della stanza circondato da sedie. Nella stanza erano stati riuniti anche alcune persone che aveva conosciuto la sera prima: Volpe Nera un giovane Kai Lord venuto per accompagnarli, Tobias Whitecrow un mago della Cornfraternita e Melanopanthereus, il cavaliere Vakeros che accompagnava un Mago di Dessi in visita

Nella stanza erano soli.

@Melanopanthereus

Spoiler:  
Dopo un lungo viaggio finalmente Melanopanthereus era giunto a Toran. Aveva accompagnato il suo maestro Redermolipoleus, Mago di Dessi, in questa missione diplomatica nel Sommerlund. Il Vakeros intuiva che c’era qualche cattivo presagio che aveva spinto il maestro a recarsi nel Magnamund Settentrionale, tuttavia non poteva esserne certo.

Arrivato nella fredda città era stato accolto dalla Confraternita della Stella di Cristallo insieme al suo signore, in attesa di viaggiare verso Holmagart per vedere il re di quelle terre.

Quel giorno sarebbero partiti per il sud del paese, in modo da fermarsi il giorno seguente al Monastero dei Kai Lord ove la gente del luogo festeggiava la ricorrenza del primo giorno di primavera.

Il suo maestro Redermolipoleus conosceva il Gran Maestro dell’Ordine Kai e personalmente era stato invitato da lui.

Era l’alba quando un servitore lo svegliò nella sua branda “Mio signore” disse “il Lorestriver Moran desidera vederti subito”. Il Lorestriver Moran era uno dei maghi più importanti della Confraternita e un suo desiderio andava rispettato come un ordine.

Vestitosi, percorse i corridoi ancora silenziosi accompagnato dal servo fino ad una doppia porta.

Davanti alla porta lo aspettava il maestro Redermolipoleus che avvicinata la bocca all’orecchio gli sussurrò nella loro lingua natale “Fai tutto quello che ti dice, fai del tuo meglio, la situazione è grave”. Poi si allontanò lasciando il guerriero nelle mani del servo che lo introdusse nella stanza al di la.

Era un grosso salone dalla forma semicircolare delimitato da colonne inframmezzate da vetrate da cui si vedeva il porto di Toran e l’alba incipiente. Un odore di libri e polvere riempiva l’aria. Un grosso tavolo giaceva nel mezzo della stanza circondato da sedie. Nella stanza erano stati riuniti anche Tobias Whitecrow il mago della confraternita che li aveva guidati nel giorno precedente, la giovane Herbwarden Hrefna e Volpe Nera, il Kai Lord inviato per accompagnarli fino al monastero.

Nella stanza erano soli.

@Tobias

Spoiler:  
Il giovane Tobias sapeva da tempo che quell’anno avrebbe fatto parte della delegazione di maghi della Confraternita che si sarebbe recata per la festa di inizio primavera al Monastero dei Kai Lord. Aveva un compito molto importante: guidare gli ospiti venuti dal sud del Magnamund per partecipare all’evento. Erano infatti arrivati un Grande Mago di Dessi ed una giovane Herbwarden di Bautar. Il candidato aveva il dubbio che la loro visita nascondesse altro ma non poteva esserne certo: li aveva accolti al porto e li aveva fatti incontrare con i suoi maestri

Il giorno precedente era anche arrivato dal monastero dei Kai Lord un giovane apprendista che aveva il compito di accompagnarli fino alla loro meta. Tutto era stato preparato e nulla sarebbe potuto andare storto.

Era l’alba quando un servitore lo svegliò nella sua branda “Mio signore” disse “il Lorestriver Moran desidera vederti subito”. Il Lorestriver Moran era uno dei maghi più importanti della Confraternita e un suo desiderio andava rispettato come un ordine.

Vestitosi, percorse i corridoi ancora silenziosi accompagnato dal servo fino all doppia porta che portava alla Sala dei Maestri e introdotto nella stanza al di la.

Era un grosso salone dalla forma semicircolare delimitato da colonne inframmezzate da vetrate da cui si vedeva il porto di Toran e l’alba incipiente. Un odore di libri e polvere riempiva l’aria. Un grosso tavolo giaceva nel mezzo della stanza circondato da sedie. Nella stanza erano stati riuniti anche Volpe Nera il Kai Lord, la giovane Herbwarden Hrefna e Melanopanthereus, il cavaliere Vakeros che accompagnava il Mago di Dessi

Nella stanza erano soli.

@Volpe Nera

Spoiler:  
La festa di Fehman era la ricorrenza più importante per i Kai Lord e quell’anno ci sarebbe stata, oltre la normale delegazione dei Maghi della Confraternita di Toran, una delegazione dal Sud del Magnamund: un grande maestro Dessi e una giovane Herbwarden Bautar. A Volpe Nera era stato ordinato di recarsi a Toran e accompagnare la delegazione al fine di essere sicuro che tutto andasse perfettamente. Fu così che il giorno precedente era partito all’alba dal monstaro per la città del nord. Giunto alla corporazione aveva avuto anche l’occasione di conoscere Tobias Whitecrow un giovane mago a cui era stata affidata la conduzione degli ospiti stranieri.

Tutto era stato preparato e nulla sarebbe potuto andare storto.

Era l’alba quando un servitore lo svegliò nella sua branda “Mio signore” disse “il Lorestriver Moran desidera vederti subito”. Il Lorestriver Moran era uno dei maghi più importanti della Confraternita e un suo desiderio andava rispettato come un ordine.

Vestitosi, percorse i corridoi ancora silenziosi accompagnato dal servo fino ad una doppia porta e introdotto nella stanza al di la.

Era un grosso salone dalla forma semicircolare delimitato da colonne inframmezzate da vetrate da cui si vedeva il porto di Toran e l’alba incipiente. Un odore di libri e polvere riempiva l’aria. Un grosso tavolo giaceva nel mezzo della stanza circondato da sedie. Nella stanza erano stati riuniti anche Tobias, la giovane Herbwarden Hrefna e Melanopanthereus, il cavaliere Vakeros che accompagnava il Mago di Dessi

Nella stanza erano soli.

@all

Spoiler:  
I pg hanno avuto la sera precedente per conoscersi e parlars
i.
Inviato

Tobias Whitecrow

descrizione

Spoiler:  

Tobias è un uomo di coproratura media, ha i capelli e la barba neri, corti e ben curati. I suoi occhi sono grigi e con un'espressione sempre seria. Indossa una tunica rossa con un cappuccio con un bordo ricamato in cuoio scuro con piccole borchie metalliche ti varie forme. Nella serata in cui si sono incontrati i personaggio, ha parlato poco e con tono sommesso, rispondendo però a tutte le domande in maniera pacata ed educata.

Mi svegliai da un sonno vagamente agitato e mi trattenni a stento dal lanciare un occhiataccia al servitore. Il nome del Lorestriver servì però a svegliarmi all'istante, come una secchiata di acqua ghiacciata.

Cosa poteva essere successo?

Senza indugiare feci un cenno di assenso al ragazzo e, dopo avere indossato rapidamente la mia tunica, mi incamminai a passo svelto per gli ancora silenti corridoi del monastero seguendolo.

Entrai nella Sala dei Maestri con passo lento, una strano timore reverenziale per quel luogo mi imponeva di misurare ogni mia mossa. La prima luce del mattino entrava dalle antiche vetrate, dando a tutto l'ambiente un aria di attesa e sospensione. Il silenzio era pressochè totale.

Gli altri presenti erano gli ospiti del sud e il Kai Lord che ci aveva fatto da guida nel monastero.

Osservai il tavolo e le sedie vuote, indeciso sul da farsi. Che ci fosse Volpe Nera non era strano, ma la presenza degli altri era quantomeno singolare.

Entrai nella stanza mettendomi di lato alla porta, in modo da lasciare libero il passaggio per eventuali nuovi arrivi, poi incrociai le braccia all'altezza del petto, infilando le mani dentro le ampie maniche della mia tunica.

Rimasi quindi immobile in attesa dell'arrivo del Lorestriver Moran.

Inviato

@Descrizione

Spoiler:  

Un ragazzo giovane, probabilmente appena diciassettenne, dalla carnagione scura, occhi neri e capelli neri. Non particolarmente appariscente né intrigante ma dallo sguardo sveglio e il fisico atletico e guizzante. Indossa gli abiti da Novizio del suo ordine color verde scuro a tratti acceso.

Sin dall'arrivo alla torre il giovane non poté fare a meno di ammirarne la magnificenza, ancora una volta. Era già stato in quel luogo circa cinque anni prima di questa occasione e seppur era impossibile dimenticare tutto quello sfarzo così incredibilmente e... magicamente sobrio. Sembrava strano associare questi aggettivi ma il giovane Kai non ne trovava altri: magnificente, sfarzosa ma allo stesso tempo sobria. Nulla a che vedere col Monastero Kai, vero e proprio monumento al pragmatismo.

A parte le dovute presentazioni passò la serata, più che in compagnia di chi avrebbe dovuto guidare fino al monastero, a girare per i corridoio... ove gli era concesso e tornare indietro nel tempo col pensiero. Lo fece con sguardo affatto malinconico ma molto pensieroso, questo sì.

Si coricò presto con quei pensieri felice però di intraprendere un viaggio in compagnia.

Al mattino il servitore andò a svegliarlo ma a quanto pare il giovane si era già preoccupato di lavarsi ed era ormai quasi pronto. Indossò gli abiti e il mantello e calzando gli stivali decise di voler andare a fare visita ad Aquila del Sole, o meglio alla tomba monumentale che ne ricordava la grandezza. Sarebbe stato emozionante e sicuramente istruttivo anche per i suoi ospiti perché no. Non c'era modo migliore di iniziare un viaggio verso il Monastero.

Giunse puntuale e perfettamente in tiro. Quella chiamata era inaspettata ma questo non avrebbe giustificato un ritardo.

Salutò con un cenno del capo il Mago della Confraternita Tobias, giunto addirittura prima di lui.

Inviato

Hrefna è una giovane selvaggia del mondo civile. Il suo corpo acerbo, privo di seno, le cui uniche morbidezze sono le gote tempestate di lentiggini che si intonano con lo scarlatto colore dei capelli, ricorda molto il fisico di un ragazzino cagionevole sottratto precocemente dalla propria madre. Affabile, a tratti inopportuna data la confidenza che deliberatamente si prende con gli sconosciuti, avete compreso che sta bene tra la gente tanto quanto si dimostra esser una sostenitrice della filosofia legata al viver con il solo sostentamento che la natura concede. Tutta roba da custodi delle erbe insomma.

Indottrinata in età giovanissima non è escluso che si tratta dell'unico punto di vista che conosca...

A differenza di molti, vista l'imminente festa di Primavera, le ultime notti le stava passando in bianco. Troppo eccitata per dormire. Questa volta però, complice le comodità mondane che il monastero aveva offerto a lei e ai suoi accompagnatori, si era concessa un lunghissimo e profondo sonno.

Sciacquandosi appena il viso con l'acqua gelida del catino e, vestendo velocissimamente gli abiti da custode, fu la terza ad aprire la porta presentandosi agli altri.

"Buon giorno Volpe Nera. Buon giorno Tobias"

Tra i due, ovviamente, le attenzioni della ragazza erano principalmente dirette al più anziano.

"Sono contenta di rivedervi, ieri sera quasi mi era dispiaciuto interrompere i nostri discorsi... Ma cosa succede? Credevo di trovare il Lorestriver Moran"

Inviato

@descrizione

Spoiler:  
Melanopanthereus ha i tipici tratti somatici delle giungle costiere di Dessi: i lineamenti sono simili a quelli degli abitanti di Sommerlund, ma la pelle è di una carnagione bruna scura, gli occhi sono neri, i capelli e la barba mori, ondulati e portati lunghi. Un altro indizio della sua origine, nonchè del suo status di guerriero mago vakeros, è l'armatura di cuoio borchiato con acciaio blu. Inoltre ha un fisico moderantamente alto e atletico.

Se al risveglio la convocazione personale al cospetto del lorestriver Moran non come semplice seguito di Redermolipoleus, mi lascia sorpreso, poi le parole misteriose e preoccupanti del mio mentore si annunciano foriere di una giornata difficile, ma è inutile farsi troppe domande ora, quindi è meglio tenere la mente sgombra e pronta a qualsiasi situazione si profili.

Nella stanza vedo anche altri giovani, che avevo incontrato la sera precedente e di cui nessuno era riscito a pronunciare il mio nome o quello di Redermolipoleus per intero senza impappinarsi, tuttavia non si vede ancora il lorestriver Moran e, proprio mentre arrivo, una giovane erborista di Bautar lo fa notare a tutti.

"Buongiorno a tutti.

Forse il lorestriver deve ancora arrivare e si tratta di aspettarlo un attimo ancora."

Mi appiglio alla mia calma interiore e mi siedo per aspettare pazientemente di conoscere in motivo della convocazione.

Inviato

Il giovane salutò la rossa lentigginosa con un sonoro "Buongiorno!"

Quell'entusiasmo era positivo e ben voluto di prima mattina e certamente sarebbe stata di buona compagnia durante tutto il viaggio di ritorno. Considerata la sua provenienza inoltre anche un valido supporto e fonte di conoscenza.

Infine giunse anche l'uomo di Dessi, una rassicurante presenza senza dubbio.

"Arriverà ovviamente."

chiosò in risposto alla domanda di Herfna e rafforzando il suggerimento di portare pazienza di Melanopanthereus.

Inviato

Tobias

Rivolsi a tutti un silenzioso cenno di saluto e annuii alle parole di Volpe Nera. Senza muovere un passo dal mio posto accanto alla porta, osservai attraverso una vetrata il porto che iniziava a prendere vita con il nuovo giorno.

Inviato

Dopo qualche minuto il Lorestriver Moran fece il suo ingresso da una porta laterale. Biondo e alto con un viso paffutello e due piccoli occhiali, il Lorestriver mostrava nell'atteggiarsi sicurezza e decisione. Il viso era però scuro.

"Vi ringrazio di essere subito venuti. Devo affidarvi un compito e, appena ve lo avrò illustrato, vi risulterà chiaro perchè la scelta sia caduata su di voi."

"Due settimane fa un Lorestriver, Vonatar, è scappato dopo aver ucciso un Mago Anziano trafugando alcuni tomi della Corporazione. Abbiamo approfondito la situazione e abbiamo validi elementi per pensare che abbia tradito fuggendo ad Helgedad alla corte dei Darklords. Purtroppo la situazione sta diventando preoccupante e abbiamo necessità di far pervenire alcune informazioni al Gran Master Kai. Ho bisogno che questo messaggio " e dicendo queste parole mostrò una pergamena chiusa con un sigillo "gli giunga al più presto. E penso che voi siate i più adatti a questo compito. Non sottovalutate la situazione: temo che agenti del nemico siano già al lavoro nelle nostre terre. I nostri amici herbwarden ci hanno avvertito della possibilità che Druidi Cenerei siano penetrati nelle nostre foreste, e anche altri nemici temo possano frapporsi sulla vostra strada. Per questo una Herbwarden e un cavaliere Vakeros sono un'importante risorsa per questa missione. E chi meglio di un Kai Lord può conoscere le strade fino al monastero? E infine tu" disse rivolto a Tobias "porterai la saggezza ed il potere del nostro ordine in questa compagnia"

Poi indicò la porta da cui era uscito."Partirete subito. Al di la di quella porta una scala vi condurrà ad una stanza adiacente alle stalle: c'è dell'equipaggiamento pronto per voi e dei cavalli. Andando di buona lena, nelle prime ore della mattinata di domani sarete al monastero." Detto questo si avvicinò a Tobias e, infilata in un guscio di pelle la pergamena, gliela consegnò

"Viaggiate con saggezza figli miei" concluse " e possa la benedizione degli Dei essere con voi".

Inviato

Tobias

Ascoltai in silenzio le parole di Moran mentre una morsa gelida stringe il cuore. I Darklords stavano preparando un nuovo assalto ai nostri regni e questa volta con l'aiuto di un mago della Confraternita di Cristallo. Quali conoscenze sono state portate alla corte di Helgedad? Quanto tempo avevamo per prepararci? Mille domande affollavano la mia mente, soprattutto per quanto riguardava la scelta dei componenti del gruppo. Volpe Nera era al di sopra di ogni dubbio, ma i due stranieri?

Osservai per un istante il volto della giovane ragazza e del cavaliere cercando di decifrare i loro pensieri.

Il senso del dovere prese poi il sopravvento sui dubbi e allungati una mano per ricevere la pergamena.

Vonatar... Alla fine ha ceduto all'ambizione e alla vanità.

La mia voce risuona per la prima volta nella stanza, velata da un sottile manto di tristezza.

Le vostre parole sono pesanti come macigni, Lorestriver, l'antico nemico è di nuovo pronto a muovere guerra? Saremo rapidi e decisi, non vi deluderemo. Volpe Nera, guidaci, te ne prego.

Inviato

Il giovane ascoltò le parole di Moran con attenzione, cercando di coglierne i dettagli che potevano esser stati omessi o quantomeno capire se ne era stato omesso qualcuno partendo dal presupposto della buona fede.

Ricordava Moran e probabilmente aveva anche compreso chi fosse Vonatar, grazie al nonno era stato introdotto a dovere nella Confraternita anni orsono. Le memorie di un passato e di alcuni volti erano impossibili da cancellare.

Non distolse lo sguardo dall'interlocutore e quando concluse invitandoli a procedere in fretta annuì con sicurezza

"Domani all'alba saremo al Monastero."

Era evidente che se davvero agenti nemici erano già all'opera il confine con le Darklands sarebbe stato decisamente insicuro. Il Monastero rappresentava il baluardo a difesa dei confini, Vtaag e Anakgogak erano a un giorno di marcia forzata seppur era necessario superare i passi delle Durncrag che erano ben pattugliati. In qualche modo però avevano passato i confini. E poi... che pensare del traditore? Possibile che ambizione e vanità, sottolineate da Tobias, potessero spingere un mago della confraternita a tanto?

Osservò gli altri. "Che la Luce di Kai ci preservi." Congedandosi senza ulteriori indugi senza attendere troppo gli altri.

@AdG

Spoiler:  
investigation sul lorestriver
Inviato

La ragazza non contribuì alla discussione in alcun modo. La presenza dei cinerei era il motivo principale per cui si trovava tra questa gente. Il lorestriver poteva ordinarle qualunque cosa, ma nemmeno ora che la situazione lo richiedeva, avrebbe trasceso il suo obbligo verso i custodi. Fortunatamente il compito che stava assegnando a lei e, a questa improvvisata compagnia, conciliava con quello datole dai suoi superiori.

Un riverente accenno del capo per lei è sufficiente a prendere congedo e scendere le scale approfittando per allacciarsi il pesante mantello caratteristico del suo ordine. Non se ne separava mai, in ogni viaggio aveva fatto da coperta, riparo contro le intemperie e nei momenti più tristi, anche da buon amico con cui rincuorarsi. Le dava sicurezza e in un certo senso la proteggeva.

"Poche creature possono competere con l'intelligenza e la depravazione dei druidi. Essi sono un nemico infido. Profetizzano un mondo libero dalle impurità e agiscono solo per questo loro fine ultimo. Se mai dovessimo incrociare il nostro cammino con uno dei loro agenti, è inutile provare a ragionarci" anche se nessuno l'aveva chiesto, una volta giunti ai cavalli, Hrefna sentiva la necessità di avvisare gli altri.

Inviato

Per un momento resto interdetto, perchè il mio compito a Sommerlund è di scortare il mago Redermolipoleus e adesso mi viene chiesto di affrontare una missione, che invece mi allontana da lui. In realtà so di essere ben poca utilità come scorta per un mago anziano, mentre in realtà l'intento era più di farmi fare un po' di esperienza sotto la sua ala protettiva e adesso pare che, con il suo benestare, debba iniziare a rendermi utile.

Tutti gli altri sembrano di poche parole e accettano la missione senza quasi fiatare nè porre domande.

"Accetto e ringrazio per la fiducia riposta nell'avermi scelto per questa missione.

Non è stato specificato, ma una volta consegnato il messaggio suppongo che dovremo tornare indietro a Toran o rimaniamo a disposizione dei maestri kai?"

Inviato

Un ultima volta il Lorestriver guardò la compagnia che scendeva le scale “Una volta completata la missione il Gran Master Kai vi dirà quali saranno i prossimi passi” disse.

La piccola scala a chiocciola conduceva in un magazzino dove un Adepto della Confraternita aveva preparato alcuni oggetti a loro disposizione: “Prendete ciò che volete” disse. Un odore di polvere riempiva l’aria

Sul tavolaccio vi erano 3 Spade, 1 Spadone, 1 Mazza, 1 Martello, 3 Armature borchie di pelle, 1 scudo, 1 pugnale, 3 pozioni di Laumspur, 4 razioni di cibo.

Dalla porta, illuminati da un cielo che diveniva sempre più azzurro col sorgere del Sole, si vedevano 4 cavalli già sellati pronti per partire.

@Landar

Spoiler:  
Non ho capito cosa vuoi fare con Investigation
Inviato

Annuisco alle parole del lorestriver e seguo l'adepto verso il magazzino, dove vedo dell'equipaggiamento pronto per la missione. Infilo subito nello zaino sia una razione di cibo, sia una dose di Laumspur, poi parlo.

"Siamo in quattro e ci sono otto armi, come ce le spartiamo? Io me la cavo bene con la spada, perciò me ne prenderei una, al massimo due contandone una di riserva, mentre le altre armi non mi interessano."

Inviato

Tobias

Scesi le scale in silenzio, immerso in cupi pensieri. La giornata di festa era diventata di colpo una missione potenzialmente pericolosa e dai risvolti inquietanti. L'idea dei Darklord intenti a studiare i tomi della Confraternita mi ripugnava e mi terrorizzava allo stesso tempo. Cosa stavano tramando?

Arrivati al magazzino guardai con occhio poco convinto le armi a nostra disposizione. Rimisi le braccia conserte con le mani affondate nelle maniche della veste e mi rivolti al cavaliere.

"Per quanto mi riguarda con una di queste in mano sono più un pericolo per me stesso che per eventuali nemici. Direi di prendere una razione a testa, a pozioni e armature rinuncio senza problemi."

Mi rivolsi quindi all'Adepto con tono cordiale e chiesi:

"Non avete un bastone lungo e robusto?

Inviato

Ora non c'era più spazio per i ricordi. I pensieri andavano avanti nelle ore, percorrendo un viaggio di ritorno veloce e sicuro.

Il Kai si avvicinò deciso alle armi prendendo una spada e poi lo scudo. Osservando gli altri comprese che non avrebbe avuto opposizioni a prendere una delle armature e le razioni di cibo erano evidentemente contate, d'altronde il viaggio non sarebbe durato più di 24 ore.

"Ci metterò solo un istante." decise iniziando ad indossare l'armatura senza preoccuparsi di generare scandalo.

"Fate in fretta per favore." disse mentre si rivestiva "Vorrei onorare Aquila del Sole prima di uscire dalla città." il tono non era scortese ma era evidente che la sua intenzione era seria.

@AdG

Spoiler:  
semplicemente se Moran tenta di dissimulare una maggiore preoccupazione di quella dichiarata
Inviato

L’adepto consegnò a Tobias un solido bastone e compagni raccolsero gli oggetti che ritenevano utili.

Mentre Volpe Nera indossava l’armatura, il rappresentante della Confraternita si rivolse a Hrefna “E voi, mia signora, cosa volete? L’ora si fa tarda, il sole sta salendo è giunto il momento che partiate”

Poi si rivolse a tutti aprendo la porta: i vostri cavalli sono pronti.

@Volpe Nera

Spoiler:  
Il Kai ripensò all’atteggiamento del Lorestriver: gli sembrava sempre più sinceramente preoccupato.

@all

Spoiler:  
Schede aggiornate: controllate per eventuali errori
Inviato

Hrefna osservava l'armamentario di fronte a lei. Sembrava quasi attratta dal freddo metallo, ma al sol tocco ritrasse la mano. Stava riflettendo cosa l'avrebbe aiutata in questo piccolo viaggio. Non aveva mai dimostrato sufficiente fiato da impugnare una spada per più di pochi scambi e questo aveva sempre rappresentato un problema, al punto da convincere il suo mentore a farla addestrare con l'arco. Ed era proprio quello che stava cercando.

"Frecce e un arco, anche da caccia andrebbe bene" rispose al servente, senza ulteriore indugio mentre annusava una delle fiale per riconoscerne il contenuto.

Accogliendo il consiglio di Tobias, suddivise il cibo di modo che ognuno ne potesse avere a sufficienza. La sua parte l'avvolse in un panno di lino pulito che era solita tenere proprio per occasioni simili. La vita all'addiaccio la conosceva e, assieme ad essa, sapeva anche quei piccoli trucchi che con l'esperienza e il tempo si apprendono per necessità.

Tempo di controllare la sua cavalcatura, accarezzandone il collo, salì in sella e si apprestò a partire.

Master

Spoiler:  
Le pozioni che cosa fanno?
Ospite
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