Vai al contenuto

Messaggio consigliato

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Siete voi che non capite” disse il sergente “questo è territorio della Corporazione e di nessun altro. E i nostri ordini sono questi.”
Guardò i suoi compagni e soffermò lo sguardo su Tiberius che ancora non aveva reagito “Non c’è situazione che cambi i nostri ordini! Deponete le armi! Subito!”

 


Inviato

Tiberius

Stringo la mano forte sulla mia spada mentre il mio compagno mi appoggia la mano sulla spada

La mia spada non verra' abbandonata per nessun motivo. Banemanfinder e' il dono di Gareth Jax in persona; piuttosto morirei brandendola, ne va del mio onore, cosa che non so se voi capiate.

Osservo i miei avversari sorridendo 

Vedo che non temete la morte e la cosa e' un bene per voi. Pensate veramente di poter vincere lo scontro senza nemmeno una vittima?

Stringo la arma con forza e sono pronto a scattare

GM

Spoiler

 

Osservo uno ad uno i soldati e li squadro. Non sono tutti veterani e appena individuo uno o due che sono titubanti di fronte a me li fisso intensamente come se fossero le mie prossime vittime dicendo

Voi scappate prima che la morte si abbatta su di voi. Non reggerete allo scontro, andatevene … 

 

 

Inviato

Volpe Nera

L'iniziato vedendo l'amico continuare sulla linea precedente tiene le armi infodereta. Né le tira fuori né le getta a terra, d'altronde il capitano delle guardie è stato poco chiaro e per deporre si può intendere qualsiasi cosa.
"Vero..." disse guardandolo sempre con le mani alte lontane dalle armi "quanto è vero che la corporazione appartiene al regno come queste strade e quelle che le circondano. Prima che si consumi una tragedia scortateci al palazzo, sarete voi il nostro lasciapassare per questa zona. Possibile non riusciate a capire la gravità della situazione là fuori?" Fece un passo avanti e squadrò quello che aveva parlato. Fissandolo negli occhi "Io, Volpe Nera, Doan dei Kai Lord sono l'ultimo rimasto dell'Ordine... il Monastero è stato distrutto, il Grande Maestro è morto così come tutti i miei confratelli. Sprecare la mia vita contro di voi dopo quel sacrificio è un'idiozia ma sembra non vogliate lasciarci altra scelta" poi indicò Tobias "Da Toran non sono giunte notizie alla Capitale e c'è la probabilità che la Confraternita abbia subito la stessa sorte del Monastero." fece un altro passo "A seguito di queste notizie, intralciarci potrebbe essere considerato alto tradimento verso la Corona. Loro attendono un aiuto esterno che non arriverà e voi della Corporazione oltre a non fare nulla dentro queste mura vi permettete di sprecare energie contro gli amici e di evitare che il Re prenda coscienza di quel che accaduto e adotti le giuste contromisure." la mano lentamente si abbassò verso l'arma "Non siamo morti nell'assedio al Monastero, abbiamo superato il cuore di Sommerlund combattendo decine di creature delle tenebre. Il Capitano che sta guidando la difesa sa che siamo entrati, conosce la nostra urgenza. Uccideteci, impriogionateci e questa notte o forse domani il Re verrà a sapere CHI non ci ha permesso di raggiungerlo. E prima ancora che anche Holmgard capitoli contro l'armata dei signori delle tenebre voi probabilmente subirete qualche cosa di ben peggiore che un onorevole morte in battaglia e dubito che quell'insegna che sfoggiate vi proteggerà." il tono di voce si abbassò "Scortateci al palazzo per la via più breve. Già troppo tempo è stato sprecato."

Inviato

Tiberius

Rimango sorpreso dalle parole del mio compagno Kai

" … ben detto … ti sei guadagnato il mio rispetto … ti seguirò' fino alla morte mio capitano … "

Sono tranquillo, so che la mia morte non sarà' invano, perché' adesso il mio fratello in armi passera' … dovra' passare … 

 

Inviato


Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Mentre Tiberius affrontando di petto due delle guardie più giovani tentando di convincerle a retrocedere, il sergente guardò i suoi uomini negli occhi, come a saggiare il coraggio che avevano in loro.

Poi come a cambiare strategia avanzò verso Volpe Nera “Capisco le tue ragioni, signore” disse “ma come tu hai degli ordini io ho i miei. E devo rispettarli. Io non sono di qui, e combatto per chi mi paga: questa è la mia fedeltà. Ma capisco bene le tue ragioni. Ora tu capisci le mie e dei miei uomini”

Inviato

Tobias

Bah è inutile! Non ci lasceranno passare, sono troppo pieni dei loro ideali di fedeltà per capire con chi stanno parlando. Stiamo perdendo tempo, e il tempo è una merce preziosa in tempo di guerra! Cambiamo strada e cerchiamo di arrivare a palazzo, il messaggio deve essere consegnato, morire per strada a pochi passi dalla meta è inutile, oltre al fatto che verremmo meno a nostra volta alla parola data. 

Guardo soprattutto Tiberius

Il nostro dovere è portare il messaggio, non farci uccidere prima, per nessun motivo. Dopo avremo nemici in abbondanza da affrontare, per l'onore e per la gloria. 

 

Inviato

Volpe Nera

"Sono mercenari..." alzo le spalle "Per il resto hai ragione Tobias. Aveva detto porta in Piazza Vinas e poi vicoli verso nord." mi giro verso di loro "Togliamo il disturbo."
Poi guardando Tiberius gli indico Tobias come a fargli capire che quel che ha detto è assolutamente corretto e sarebbe davvero inutile concludere la nostra missione in questo posto.

Inviato

Tiberius

Allento la presa, ma non rinfodero la mia arma, ma quando sono ad una decina di metri dai soldati, sempre con la spada in mano, mi volto e fisso il comandante.

I mercenari cambiano spesso casacca, attirati dall'odore dei soldi. Dimmi il tuo nome capitano in modo da poterlo ricordare se dovessimo incrociarci sul campo di battaglia. Non amo uccidere sconosciuti...

Attendo il nome a cui replico con il mio; rinfodero poi seguo i miei compagni

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

“Capisco perfettamente” disse l’uomo strizzando l’occhio a Tiberius “Comunque mi chiamo Kokod Bas di Suentina”

Poi gli afferrò la mano sinistra per subito lasciarla

@Tiberius

Spoiler

La mano del sergente andò ad afferrare il palmo della mano di Tiberius col proprio, poi come se nulla fosse lo lasciò sussurrando “Sarò un mercenario ma non sono un idota”

Quindi scoppiò in una risata “Ok perfetto. Siamo d’accordo” disse ad alta voce

Quindi voltatosi verso i suoi ordinò “Ritiratevi e lasciateli passare. Hanno il diritto di entrare”

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Inaspettatamente lasciati passare dai mercenari, i tre compagni si diressero lungo il viale indicato loro. Dopo il caos delle strade principali della città pare di essere in un altro mondo. 

Dopo poche decine di metri giunsero in un elegante piazza ove gente ben vestita conversava in piccoli gruppi o era impegnata nelle usuali attività di ogni giorno. La grandiosa opulenza del Quartiere della Corporazione faceva sembrare il resto di Holmgard povero e trascurato al confronto. Le mura che lo circondavano custodivano edifici pubblici di farinata architettura e le abitazioni di alcuni fra i più colti e facoltosi cittadini di Sommerlund.

Qui la guerra pareva davvero lontana. Al di la della piazza un altro viale di dipanava in direzione della rocca.

Inviato

Volpe Nera

Sempre più perplesso si guardò indietro più volte osservando i mercenari finquando non sparirono alla loro vista, le preghiere erano ora tutte indirizzate sull'imminente futuro e la speranza di non incorrere in altre interruzioni simili.
Rinvigorito dalla vista della rocca accelerò il passo come se la stanchezza stesse lentamente scemando. La vista della meta era un toccasana. Si assestò lo zaino in spalla e ancora una volta voltandosi verso Tiberius annuì "Non so come tu abbia fatto ma sono certo che senza di te avremmo impiegato molto più tempo."

Inviato

Tobias

Mi risparmio i commenti sull'intelligenza dei soldati in generale e continuo a seguire i due guerrieri, la meta finalmente vicina.

Forza, ancora un piccolo sforzo, non fermiamoci. Anche perchè se mi fermo di nuovo non se se sarò in grado di ripartire...

La stanchezza accumulata in questi ultimi giorni comincia a farsi pesante sulle mia spalle, il mio fisico ben poco avvezzo alle avventure all'aria aperta.

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Mentre le ombre si allungavano sempre di più i compagni vedevano sempre più vicina la loro meta: la cittadella del Re. Al di la della piazza si dipartiva un viale che conduceva in quella direzione

Ad un tratto una voce attirò la loro attenzione. Un uomo, vestito dignitosamente seppur in modo più umile rispetto alla media delle altre persone presenti. Portava un sacco sotto il braccio.
Ma voi siete un Confratello della Stella di Cristallo” disse guardando Tobias “Non mi sto sbagliando vero?”
L’uomo con un debole sorriso guardava il giovane confratello.

Inviato (modificato)

Tiberius

Scorgere la cittadella del Re mi fa sorridere involontariamente

Ci siamo … finalmente …

Alle parole dello sconosciuto mi blocco e istintivamente la mia mano corre alla mia spada

" … e questo chi e' … "

Guardo Tobias per vedere la sua reazione e poi mi tengo pronto in guardia con la mano appoggiata all'elsa della mia spada.

Modificato da OcramGandish
Inviato

Tobias

Non state sbagliando, buonuomo, e vi chiedo perdono in anticipo ma abbiamo molta fretta di raggiungere le stanze reali.

Indugio comunque qualche attimo per capire cosa possa volere questo sconosciuto dalla Confraternita di Cristallo.

Inviato

Volpe Nera

Osservò la scena con moderato distacco procedendo "Ma prego... seguiteci se volete parlare. Abbiamo una certa fretta, perdonateci."
La mano in ogni caso scivolò vicino alla presa del martello d'argento, pronta ad afferrarla in caso di necessità senza però farlo da subito. Ormai bastava ben poco per far salire la tensione.

Inviato

Giorno che segue Fehmarn, Tramonto [qualche nube]

Certo vi accompagno” disse il vecchio “di lì! Nobile Signore per me è un onore accompagnare un Confratello e i suoi seguaci” aggiunse inchinandosi verso Tobias

I compagni fecero appena in tempo a muoversi verso la fortezza quando un gruppo mercenari, ancora vestiti con le insegne della Corporazione di nuovo si mossero a passo veloce verso il gruppo

Quello che li comandava si fece avanti deciso “Ehi voi” disse rivolto ai compagni “questo è territorio della Corporazione dei Mercanti e non si può girare armati. Dichiarate chi siete!” intimò deciso.

Inviato

Volpe Nera

Si girò lentamente, quasi nervosamente all'arrivo dell'ennesima compagnia ma poi prese un respiro profondo e rispose con calma "Kokod Bas di Suentina ci ha dato il permesso di passare, non abbiamo un lasciapassare ma un messaggio urgente da portare a Palazzo." poi improvvisa un'illuminazione, guardò il vecchio con la speranza lui avesse un lasciapassare valido per l'intero gruppo, d'altronde se era lì significa che gli era stato concesso di entrare.

Ospite
Questa discussione è chiusa alle risposte.
×
×
  • Crea nuovo...